LA PAROLA ALL’AZIENDA Riccardo Fioretto APRILE 2015 il progettista industriale L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE 64 UNA NUOVA STAMPANTE 3D CON TECNOLOGIA FDM OTTIMIZZATA PER FILAMENTI ADDIZIONATI CON MATERIALI CHE VANNO DAL LEGNO ALLA FIBRA DI CARBONIO, DAL BRONZO AL RAME. IL RISULTATO? PRECISIONE E FACILITÀ D’USO PER IMPIEGHI PROFESSIONALI DA PARTE DI PROGETTISTI INDUSTRIALI, PRODUCT DESIGNER E ANCHE MANIFATTURE. D a quanto è scaduto il brevetto sulla tecnologia FDM, la tecnica di stampa 3D messa a punto da Stratasys negli anni 80, il mercato mondiale si è popolato di produttori di macchine che sfruttano la modellazione a deposizione fusa (Fused Deposition Modelling) per la creazione di prototipi e a volte anche di oggetti definitivi in 3D. L’Italia è in prima linea per numero di aziende che si sono tuffate negli ultimi due o tre anni in questo promettente comparto, popolato da modelli di caratura molto differente tra di loro e che spaziano dalle stampantine che sono poco più di giocattoli ad altri decisamente più professionali. A quest’ultima categoria appartiene la stampante 3D Poetry2 sviluppata, costruita e venduta dalla Ira3D (http://ira3d.com) di Borgomanero (NO), azienda fondata l’anno scorso da Alessandro Padrin con l’obiettivo di creare un prodotto dalle caratteristiche elevate che potesse essere nel contempo decisamente competitivo nel prezzo e adatto sia a professionisti quali architetti, product designer e progettisti industriali sia alla manifatture. Per arrivare a questo risultato, i progettisti di Ira3D hanno lavorato su due fronti. In primo luogo ingegnerizzando alla perfezione la stampante, ottimizzandola sia dal punto di vista meccanico sia da quello elettronico intervenendo su firmware, servomotori, posizionamento millimetrico dei motori e così via. In secondo luogo curando in particolare lo sviluppo dei materiali di stampa, creando formulazioni ad hoc per la Poetry2 in modo da consentire una stampa precisa, accurata e facile con qualsiasi filamento proposto dalla Ira3D, da quelli addizionati con fibra di carbonio a quelli con legno, acciaio, bronzo o rame. E impegnandosi a lanciare ogni mese un paio di nuovi materiali, in modo da assecondare le esigenze particolari dei suoi clienti, che sono altrettanto variegate quanto i filamenti proposti: a un architetto non servirà la fibra di carbonio, che invece sarà appetibile per un fabbricante di componenti elettrici, e magari il simil legno non sarà nelle corde di un progettista industriale quanto lo può essere per un designer di prodotto. Ovviamente i prodotti realizzati con questi materiali non saranno realmente in rame o in bronzo (correttamente si parla di simil rame e simil bronzo), per citarne due, e non hanno quindi le loro caratteristiche meccaniche. Nell’aspetto si avvicinano però molto a quelle dei materiali originali. Materiali ad hoc Alessandro Padrin, fondatore di Ira3D Passiamo ora ai materiali, che come dicevamo vanno di pari passo con la Poetry2, dal momento che sono stati formulati, sviluppati e testati pensando alle caratteristiche specifiche di questa stampante 3D in modo da dare i migliori risultati possibili APRILE 2015 I segmento su cui ha puntato sin da subito Ira3D è quindi quello della fascia alta della FDM, pur senza sforare con i costi. In particolare è stata raggiunta un’elevata precisione di stampa. «Un risultato che abbiamo ottenuto - conferma Alessandro Padrin lavorando molto sull’ingegnerizzazione della nostra stampante. Per fare un esempio, nelle stampanti entry level, ma spesso anche quelle che si collocano nella stessa fascia di prezzo della nostra, non si pone molta attenzione a come vengono montati i motori, che a volte sono installati direttamente sull’estrusore dando luogo a vibrazioni che incidono sulla qualità finale del prodotto stampato. In altri casi, anche se i motori sono montati nel posto più opportuno, non sono ben collocati. Noi curiamo con precisione micrometrica il loro posizionamento, riducendo in questo modo significativamente le vibrazioni. E qui entra in gioco anche il nostro Tengri System, che è sostanzialmente un sistema che comprende il posizionamento dei motori, particolari accorgimenti costruttivi nei riduttori per migliorare le loro performance e interventi sul firmware per migliorare il dialogo tra motori e riduttori in modo da migliorare la qualità di stampa». il progettista industriale Più precisione nella stampa 65 LA PAROLA ALL’AZIENDA 66 e senza problemi per chi la utilizza. «Nelle specifiche di molte stampanti si legge che sono in grado di stampare qualsiasi materiale - afferma Padrin - ma spesso ci si accorge poi che è una possibilità solo teorica e che, all’atto pratico, ci emergono parecchi problemi. In realtà ogni materiale andrebbe ottimizzato per ogni singola stampante ed è quello che abbiamo fatto noi per ognuno dei filamenti che proponiamo e per tutti quelli che proporremo in futuro. Puntiamo molto sui materiali, perché ci rendiamo conto che gli utilizzatori a cui ci rivolgiamo, dagli architetti ai progettisti industriali, hanno esigenze molto diverse tra di loro e hanno bisogno di avere a disposizione un gran numero di filamenti diversi. Che però devono APRILE 2015 il progettista industriale La stampante 3D Poetry2 sviluppata e costruita da Ira3D pensando a impieghi professionali da parte di architetti, progettisti industriali e manifatture. Un oggetto stampato in 3D con la Poetry2 impiegando il filamento IRA-Copper, concepito per simulare il rame mescolando termoplastici e polvere di rame. avere un unico comune denominatore imprescindibile: che consentano di stampare bene e alla massima qualità sia che si stia lavorando con ii Nylon sia che si stia lavorando con i materiali più innovativi che proponiamo». Verso la fabbricazione additiva Nonostante le stampanti che sfruttano la FDM non siano tra le più prese in considerazione per la produzione additiva, le caratteristiche della Poetry2 la rendono interessante anche in ambito manifatturiero. «Un’azienda del settore elettromeccanico - racconta Padrin - usa la nostra stampante 3D per produrre la parte in plastica di un terminale la cui limitata tiratura Poetry2 in dettaglio Una delle caratteristiche più interessanti della Poetry2 è sicuramente rappresentato dalla sua ottima risoluzione, ottenuta grazie a un sistema denominato Tengri System mediante il quale è stato ottenuto un aumento delle performance della stampante senza incidere sul suo prezzo finale, che è di 30 micron (0,03 millimetri). Il volume massimo stampabile è generoso: 300 x 250 x 250 millimetri. La versione con doppio estrusore, la più venduta in assoluto dal momento che rappresenta il 97% delle scelte attuali dei clienti di Ira3D, costa 1789 euro. Quella con singolo estrusore costa 1749 euro. Non vale in effetti la pena di scegliere quest’ultima per risparmiare 40 euro rinunciando ai benefici che il secondo estrusore apporta per la costruzione dei supporti. Tornando alle caratteristiche di questa macchina, citiamo gli ugelli da 0,4 millimetri, la velocità di marcia e la velocità di stampa che arrivano rispettivamente fino a un massimo di 250 e 180 millimetri al secondo e il controller Arduino ATmega2560 R3Micro controller. Il software di slicing è il diffuso Cura. Un vaso realizzato con la stampante 3D di Ira3D usando filamenti di due colori grazie al doppio estrusore. Sono numerosi i filamenti disponibili attualmente per Poetry2, sviluppati e ottimizzati appositamente per questa stampante da Ira 3D. Quelli più consueti sono i normali filamenti in ABS (bianco o nero), in PLA (nero, giallo, blu e bianco) e in Nylon neutro. Per chi ha esigenze particolari è disponibile H-Limofy (HIPS) bianco, capace di resistere bene (rispetto al polistirene comune) agli urti e alle alte temperature. Igienico, viene usato nel packaging alimentare, per stoviglie e posate. Nella stampa a doppio estrusore si può usare come materiale di supporto, per rimuoverlo facilmente con il Limonene, in cui è solubile. Inoltre, è un materiale che può essere levigato, e dipinto con colori acrilici. Interessante anche Ira-Wood: costituito da vero legno riciclato, è un materiale che permette di realizzare oggetti con l’aspetto e l’odore caratteristico del legno. Sulla base della temperatura con la quale viene estruso, si possono anche avere diverse tonalità di colore. In seguito è possibile tagliare, levigare e dipingere l’oggetto. Passiamo IRA-Copper, materiale composto da polvere metallica e PLA che permette di creare oggetti che sembrano fatti con vero rame, soprattutto se carteggiati dopo la stampa. Mentre stiamo scrivendo questo articolo Ira3D sta terminando i test di altri interessanti materiali, che saranno già in vendita nel momento in cui lo state leggendo. In particolare filamenti con fibra di carbonio, acciaio e bronzo. Il futuro A un anno di distanza dalla fondazione di Ira3D, i risultati raccolti da Padrin sono incoraggianti. Il mercato sta recependo bene il valore della Poetry2 e le consegne hanno già sfiorato le cento unità. La sfida continua con una serie di progetti a breve e medio termine che si concretizzano mese per mese con lo studio e il lancio di nuovi materiali e con il rilascio previsto della Poetry3, versione ulteriormente migliorata dell’attuale stampante 3D, a cavallo tra il 2015 e il 2016. Un prodotto sempre di più “customizzato” per architetti, progettisti e manifatture che non vogliono incorrere nei rischi di stampanti 3D entry level e che non ritengono opportuno investire in tecnologie di produzione e prototipazione rapida di fascia industriale (come la stereolitografia, la sinterizzazione laser selettiva e così via). ■ APRILE 2015 La forza dei filamenti di fascia alta ricorre alla nostra stampante per produrre alcune parti definitive dei suoi prodotti e non solo per la prototipia». il progettista industriale annuale non consentiva la produzione in serie con la consueta termoformatura se non a costi elevatissimi. Grazie a Poetry2 riescono a produrre pezzi definitivi con caratteristiche estetiche e meccaniche tali per cui possono essere utilizzati senza problemi dal loro cliente finale. Anche un noto designer che crea lampade © RIPRODUZIONE RISERVATA 67
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