N.119 aprile - la Notizia

Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - BS
BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN
Ph Andrea Dal Prato
ANNO XXI N. 119 - APRILE 2015
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DIRETTORE RESPONSABILE
Andrea Dal Prato
CAPO REDATTORE
Graziano Pelizzaro
REDAZIONE
Giulia Avanzi
Laura Leorati
Francesca Lugoboni
Elodio Perani
Sandra Tosi
Paolo Zani
COLLABORATORI
Giorgio Arienti
Sante Bardini
Annalisa Cappa
Michele Galli
Alessia Ghizzi
Luca Ghizzi
Daniele Guerra
Marta Leali
Donatella Lusenti
Francesca Pesci
Luca Piazza
Antonio Quiri
Marisa Rodighiero
Mariavittoria Spina
Giulia Stuani
Giovanni Zangobbi
PROGETTO GRAFICO
Claudia Dal Prato
EDITORE
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sommario
3 Editoriale
4 Don Mario Bottoglia
6 Fiè allo Sciliar, una perla fra le Dolomiti
8 Il mondo è il mio Paese
10 Pensioni e dintorni
12 Una vita così: Enzo GalvaniS
13 Alla Corte dei Bicchi232
14 Cronaca
20 Un Granello di polvere
21 La De. Co. della quaglia arrosto
22 Anima e cuore
23 Psicologia
24 Sogni31
25 Quattro bagole
26 Noi e il fisco
27 Arte e dintorni Le fiabe di Bruno Edo
28 Ente filarmonico
29 Serafino Gavioli
30 Libera la mente 2015
31 Gruppo Micologico Naturalistico
32 Notizie dall'Amministrazione
35 Numeri utili
In copertina:
Marzo 2015, Guidizzolo, un bell'esemplare di quaglia
Ph Andrea Dal Prato
Invitiamo i lettori a proporre, per le rubriche,
problemi o situazioni che siano di interesse generale.
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editoriale
Andrea Dal Prato
Europa, dove sei?
Chissà se Alcide De Gasperi, Adenauer e gli altri padri fondatori dell’Unione Europea
avranno pensato che un giorno l’Europa sarebbe arrivata ad impegnarsi nella definizione della misura del diametro delle vongole o del raggio di curvatura delle banane o
ancora dell’aranciata senza arance…
Usciti dalle tragedie di due guerre mondiali, quell’eterogeneo gruppo di persone era
mosso dagli stessi ideali: la pace, l’unità e la prosperità in Europa, valori che coniugavano con tre ingredienti fondamentali: libertà, diritti e rispetto. Ideali che potevano
sembrare ambiziosi e ai quali l’azione dei governi successivi si è ispirata, almeno nelle
intenzioni.
Ma se fotografiamo l’Europa oggi, l’Europa allargata a ventotto Paesi, possiamo dire
che quegli obiettivi sono stati raggiunti? Possiamo dire che la pace è vera pace, che
la prosperità è per tutti, che l’Europa è veramente unita, che siamo veramente liberi?
Se dalla fine della seconda guerra non ci sono più stati conflitti mondiali, è vero però
che continuano i focolai di guerra che hanno interessato e interessano più o meno direttamente anche gli europei. Basti pensare alla crisi ucraina o all’esodo dei migranti
dall’Africa e dalle altre zone di guerra.
E l’Europa dov’è? La ministra europea Mogherini non viene nemmeno convocata al
tavolo delle trattative con la Russia. Per non parlare del soccorso ai migranti, dove
l’Europa ha bellamente apostrofato gli italiani: arrangiatevi!
Ma la mancanza di pace vuol dire anche mancanza di pace sociale, di tranquillità, di
serenità nella propria vita quotidiana. Vivere col timore di un attentato, di una rapina,
di un’aggressione o di un furto, non è vivere in pace.
Si dice che l’aumento della criminalità è dovuto all’aumento della povertà. E allora
dov’è la prosperità promessa? Al di là delle promesse e dei pronunciamenti ufficiali,
la gente ha la profonda convinzione che l’Europa badi soprattutto agli interessi delle
banche e della finanza, più che alla prosperità dei propri cittadini. Un’Europa di burocrati senza anima, che produce norme irrispettose delle diversità, vissute non come
un valore, un patrimonio prezioso, ma come un ostacolo sulla via di un livellamento
che però penalizza qualcuno e avvantaggia altri.
É questa l’Europa Unita? É l’Europa dei popoli o l’Europa dei furbi? L’Europa delle regole astruse, che alcuni Paesi (i fessi) rispettano ed altri (i più bravi o i furbi) sfruttano
a proprio favore. Non è una colpa essere i più bravi, per carità, ma se è un’integrazione
economica e politica quella che si vuole perseguire, i vantaggi dovrebbero essere di
tutti e non solo per alcuni.
Si può dire allora che sia fallito il progetto dell’Unione Europea? Forse ancora no, ma
di certo sono significative le parole di Romano Prodi, uno che nel bene e nel male alla
costruzione dell’impianto europeo vi ha partecipato attivamente: “Questa Europa è assente su tutto”.
Condividiamo, in conclusione, le parole che Papa Francesco ha rivolto al Parlamento
Europeo ed al Consiglio d’Europa: «Il mio augurio è che l’Europa, riscoprendo il suo
patrimonio storico e la profondità delle sue radici, assumendo la sua viva multipolarità
e il fenomeno della trasversalità dialogante, ritrovi quella giovinezza dello spirito che
l’ha resa feconda e grande».
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Don Mario Bottoglia
La scuola dei mestieri, la scuola dei valori. Una strada aperta verso la dignità.
Mercoledì 21 gennaio 2015 ci ha
lasciato Don Mario Bottoglia,
sacerdote a Castiglione delle
Stiviere dal 1952, fondatore della “Casa del Giovane”.
Educare con il cuore.
Donare cultura per donare dignità alla persona.
Credere davvero nella possibilità di una crescita umana
che offra cultura e formazione,
senza trascurare la dimensione spirituale del giovane.
Convinzioni semplici, ma grandiose. Soprattutto quando partono dal cuore.
Don Mario è stato veramente
una ricchezza (un dono, in una
certa prospettiva) per il nostro territorio. Soprattutto se
rileggiamo la sua storia oggi,
momento in cui in tanti – dalla Chiesa alla società, dalla
famiglia alla scuola – lanciamo “emergenze educative”; in
4
questo tempo in cui tante volte
ci rivolgiamo a specialisti più o
meno televisivi dell'educazione,
in cui sentiamo un grande vuoto educativo e lamentiamo la
mancanza di figure esemplari
che sappiano offrire ai giovani
valori veri.
Ordinato sacerdote nel 1952,
don Mario riceve l'incarico di
curato e coadiutore presso la
parrocchia di Castiglione delle
Stiviere per il coordinamento
della gioventù femminile e maschile, incarico che svolge con
generosità e dedizione fino al
1970. Nel frattempo e fino al
1976 svolge le funzioni di docente di religione presso la
Scuola media Statale P. C. Beschi.
Dal 1972 è Celebrante e Responsabile della Chiesa del
quartiere Cappuccini, di cui ha
curato manutenzione e restauro.
Già nel 1954 fonda a Castiglione, insieme a suoi
collaboratori,
la
“Casa del Giovane”,
un'istituzione sorta
per aiutare giovani
e adulti a realizzarsi
nel mondo del lavoro
dopo aver conseguito una qualifica professionale.
Sono gli anni della
ripresa
economica, soprattutto per
Castiglione, che si
sta sviluppando dal
punto di vista industriale ed economico
in modo grandioso.
Attento ai segni dei
tempi, e al tempo
stesso appassionato al destino e alle
storie dei giovani del
suo territorio, don
Mario lascia matu-
rare e fa sbocciare il suo sogno
entusiasta e coraggioso, un'intuizione intelligente e lungimirante: una scuola che doni formazione e cultura, che sappia
coniugare la teoria e la pratica,
che non semplicemente insegni
un mestiere, ma lo trasmetta
dentro un percorso di crescita
umana intriso di valori.
Quasi un nuovo “I care”, “mi sta
a cuore”, il motto di don Milani: mi sta a cuore il tuo destino,
non solo la tua realizzazione
professionale, ma tutta la tua
persona.
Certo, in tutto questo ci sta ovviamente la sensibilità cattolica di un sacerdote che crede
in un annuncio del Vangelo che
avvenga non solo attraverso
l'omelia, ma anche attraverso
l'operato concreto, attraverso
la comprensione e la vicinanza
reale alle esigenze delle persone.
Respira inevitabilmente il fermento sociale di quegli anni e
inevitabilmente vive un'esperienza di Chiesa che prova a
rinnovarsi con un concilio epocale, dopo il quale il sacerdote
si volterà e rivolgerà ai fedeli...
non solo dall'altare.
Il suo sogno prende corpo. Alla
Casa del Giovane vengono attivati corsi di recupero per il
conseguimento della licenza
media, corsi per muratori, doposcuola, corsi per infermieri
generici, corsi per operatori
d'ufficio, recupero anni per la
scuola media superiore (geometra, ragioniere).
Seguendo queste convinzioni e
prestando sempre la massima
attenzione all’evoluzione dei
tempi, nel 1972 nasce formalmente l’Associazione “Casa del
Giovane” la quale, ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte
del Ministero del Lavoro e
della Previdenza Sociale e con
il passaggio delle competenze
alle Regioni, attiva e finanzia
tramite il Centro di Formazione
Professionale corsi di qualifica
e specializzazione nei settori Alimentazione-Alberghiero,
Acconciatura ed Estetica, Amministrazione e Lavori d’ufficio,
Linguaggio dell’immagine e
Tecnica fotografica, Informatica, Apprendistato.
Dal 1985 al 2005, per rispondere alla crescente necessità di
personale specializzato nelle
nuove tecnologie, viene creato
l’Istituto Tecnico Industriale per
l’informatica “Blaise Pascal”
legalmente riconosciuto dal
Ministero della Pubblica Istruzione.
Nel 2001 l’Associazione Scuola
Professionale “Casa del Giovane” si trasforma giuridicamente in Fondazione al fine di garantire una continuità all’opera
del
suo
fondatore.
Del 2004
è
l’ampliamento
d e l l’ o f ferta formativa
dell’Istituto Pascal con
l’introduzione della Scuola
Media Paritaria.
Una grande eredità
lasciata sul nostro territorio.
Una testimonianza credibile di
cui hanno goduto e godono ancora oggi tante famiglie di Castiglione e dei paesi limitrofi.
Il suo feretro è rimasto per l'ultima volta in mezzo ai suoi ragazzi, nell'aula magna “Frate
Sole” della Fondazione, l'aula
che lui stesso aveva desiderato
come luogo di aggregazione per
gli studenti. Gli alunni, insieme
ai loro insegnanti, gli hanno
così potuto rendere omaggio
durante la mattinata scolastica,
in un clima di familiarità quotidiana, che ancora una volta è
diventato segno di accoglienza e che sicuramente ha fatto
bene a tanti giovani cuori.
La morte di don Mario non è
esattamente un epilogo. Nulla
si è chiuso. Anzi, la storia con
lui iniziata sta proseguendo nelle storie di chi oggi vive, opera,
studia nella realtà frutto della
sua lungimirante intuizione. E
questa è la storia delle grandi
persone, destinata a non chiudersi con l'evento della morte:
il seme che muore e porta e
molto frutto.
Francesca Pesci
5
dott.ssa Francesca Lugoboni
Fiè allo Sciliar
una perla fra le Dolomiti
Al mondo esistono luoghi che
non sono per tutti, luoghi magici…e solo chi possiede un animo sensibile ed una certa raffinatezza interiore è in grado di
coglierne fino in fondo l’unicità
più intrinseca.
Uno di questi luoghi è Fiè allo
Sciliar, in provincia di Bolzano,
un medievale borgo arroccato
sulla statale per Siusi ed il suo
meraviglioso altopiano, capace
di offrire una ricettività turistica che ben si adatta a tutti e in
particolar modo alle famiglie.
Camminando lungo le sue
strette viuzze è possibile incrociare numerosi monumenti ed
opere d’arte risalenti a molte-
menù di lavoro € 9,00
6
plici epoche. Il cuore dell’abitato, infatti, costituito dalla Piazza
della Chiesa con gli edifici che
la ornano, forma un insieme
da non perdere, a partire dalla parrocchia che custodisce
un paio di affreschi del periodo
barocco perfettamente conservati. Qui domina la chiesa di S.
Maria Assunta che, con il suo
maestoso campanile, sovrasta
il paese e sembra quasi volerlo
sorvegliare. Menzionata per la
prima volta agli inizi dell’anno
Mille, merita una sosta per ammirare il suo prezioso crocifisso
romanico, tra i più antichi nel
suo genere, in tutto l’Alto Adige.
A ridosso della Parrocchia-
le sorge uno dei monumenti
più emblematici del borgo: il
Castel Turm. Risalente ai pri-
mi del 1200, oggi è la
sede di un prestigioso
albergo dai tratti unici,
proprio come l’edificio
che lo ospita: un piccolo mondo antico e romantico che si articola
su più livelli creando
mille diverse atmosfere.
Sullo sfondo s’innalza
quello che probabilmente è il più famoso
massiccio della regione, lo Sciliar che, con il
suo paesaggio naturalistico, invita ad escursioni, arrampicate o
più
semplicemente
passeggiate di ogni
genere.
Sulla strada che porta verso
Siusi si incontra il piccolo e grazioso laghetto di Fiè, di origine
artificiale ma perfettamente
incastonato fra i lussureggianti boschi che lo circondano. La
sua posizione a circa 1000 metri
d’altitudine lo rende una meta
interessante in ogni stagione.
Ad un paio di chilometri fuori
dall’abitato, in direzione Bolza-
no, si innalza maestoso Castel
Presule, sontuoso maniero del
1200, immerso in un ameno
paesaggio. Al suo interno va
visitata la famosa collezione di
armi e armature che raccoglie
cimeli provenienti dalle battaglie di Solferino e San Martino. Attualmente presso di esso
hanno luogo manifestazioni di
vario genere, tra le quali concerti, mostre ed eventi privati
che, credetemi, qui acquistano
una componente particolarmente suggestiva.
Il piccolo comune di Fiè costituisce dunque un gioiello che trasuda storia e cultura dietro ogni
angolo, suscitando in chi lo visita sorpresa ed emozione: una
realtà unica ed introvabile nel
vasto panorama dell’Alto Adige.
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Il mondo è il mio P aese
Mentre si parla tanto degli immigrati stranieri, ci si dimentica che esistono anche gli
italiani che, per vari motivi, si sono trasferiti all’estero. Alcuni sono partiti, in varie
epoche, anche da Guidizzolo. La Notizia ne ha contattati alcuni ponendo loro qualche
domanda e, a partire da questo numero, propone le loro storie e le loro esperienze.
LETIZIA BOTTOLI dall’Irlanda
Da quanto tempo sei andata via
dall'Italia?
Nel 2007 ho vissuto in Islanda
per dieci mesi, prendendo parte ad un progetto europeo di volontariato a lungo termine (EVS)
con una ONG locale. Al ritorno,
dopo qualche mese in Italia, mi
sono spostata definitivamente
in Irlanda nel Maggio 2008. Ho
trascorso i primi cinque anni a
Dublino e in seguito a Cork, nel
sud del Paese.
Che cosa ti ha portata a trasferirti all'estero?
Non ho mai considerato seria-
mente l'opzione di trascorrere
la mia vita in Italia; l'Islanda era
un mio sogno fin da bambina.
Ho sempre trovato il mio Paese d'origine eccessivamente
patriarcale e poco al passo con
i tempi; nonostante i miei numerosi e diversificati interessi, non ho mai percepito molte
prospettive di crescita in Italia,
pur apprezzandone la bellezza
e l'importanza storica.
Com'è stato l'impatto con la
nuova realtà?
Decisamente positivo fin da
subito, liberatorio e significativo. Credo di non essere l'unica
donna ad aver percepito l'intera
gamma delle proprie possibilita' come individuo appena abbandonato il suolo italiano.
Quali le maggiori difficoltà?
Nel 2009, la recessione a seguito della crisi economica ha
colpito l'Irlanda nel giro di una
settimana che difficilmente riusciro' a dimenticare; sono stati
mesi difficili per tutti. Personalmente, sono riuscita a cavarmela senza aiuti statali. Osservare la solidarieta' e il senso
di comunita' in questo Paese
durante la crisi e' stata una
grande lezione di civiltà.
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blemi intrinsechi al mercato
italiano (commissioni di vendita per categoria, unificazione
dell'inventario sui mercati europei etc). La mia piu' grande
soddisfazione e' quella di aver
aiutato moltissime aziende italiane in difficolta' a lanciarsi in
questo nuovo mercato e sfruttarne al meglio le opportunita'.
Che lavoro svolgi?
Inizialmente ho lavorato nel
campo dei videogiochi come
agente di localizzazione e controllo qualita' nella sede dublinese di Activision, la seconda
azienda piu' grande al mondo
in questo settore. I mesi successivi all'inizio della recessione (che hanno visto la perdita
di oltre 270.000 mila posti di
lavoro nel settore privato in un
Paese di 4 milioni di abitanti)
hanno richiesto una maggiore
flessibilita'. Ho lavorato diversi
mesi come data entry sul mercato italiano per una multinazionale di prodotti chirurgici e
successivamente in amministrazione per Xerox/IBM. Nel
2010, la sede amministrativa
europea di Amazon con base a
Cork ha aperto una filiale a Dublino, dove ho prestato servizio
sul mercato inglese come supporto tecnico a capo di aziende
private. Ho contribuito al training di nuovo personale in al-
tre sedi europee e collaborato
all'integrazione e al debutto di
Amazon.it. Nel 2011, a seguito
di una riconformazione delle
sedi europee, sono passata in
un altro settore della compagnia in veste di supporto tecnico per programmatori negli
Amazon Web Services, il servizio di cloud computing e architettura web piu' grande al mondo - un'esperienza incredibilmente formativa. Nel 2012, su
richiesta del management, mi
sono trasferita a Cork per ritornare alla sede principale come
supporto al mercato italiano e
agente specializzato nell'automatizzazione delle feed d'inventario per le aziende private
sui vari mercati europei. Ho
contribuito alla formazione degli agenti italiani specializzati
nella risoluzione dei problemi
di catalogazione e feed manuali/XML/ API. Ho preso parte a
diversi progetti globali per la
standardizzazione delle pagine
del sito e la risoluzione di pro-
Com'è oggi l'immagine dell'Italia all'estero?
Sopravvive il suo fascino storico,
culturale ed artistico; ma c'e'
molta perplessita' nei confronti
della nostra situazione sociale,
politica ed economica. Non e'
raro notare facce sconcertate
di fronte alla descrizione delle
scarse possibilita' di carriera
per i giovani e dell'onnipresente
precariato. D'altra parte, e' raro
che chi si e' dovuto allontanare
dall'Italia per mancanza di opportunita' professionali la descriva con entusiasmo; percio'
spesso sono proprio gli italiani
all'estero i primi a denigrarne
l'immagine.
Rimpiangi qualcosa dell'Italia?
Molto poco, ma so di essere
un'eccezione. Qualche amico,
il nostro bellissimo territorio, a
volte il nostro senso dell'umorismo.
Ti piacerebbe tornare in Italia?
No, non è qualcosa che prevedo
di fare in futuro, in nessuna circostanza.
Graziano Pelizzaro
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di Paolo Zani, consulente previdenziale
Pensioni e dintorni
Pensioni gennaio 2015: diminuite
anziché aumentate... mistero!
“Con mia grande sorpresa
l'ammontare netto della pensione che mi è stato accreditato
dall'INPS per gennaio 2015 invece di aumentare è diminuito.
L'importo netto si è, infatti, ridotto di circa 10 euro. Quale è
il motivo di questa riduzione ? “
Ho riassunto, in questa lettera,
la domanda che tanti pensionati si stanno ponendo, dopo aver
controllato l’importo della pensione pagata dall’INPS a gennaio 2015. Ecco, allora, a loro
beneficio, una risposta che mi
auguro sia esauriente.
Innanzitutto è bene precisare
che qualsiasi controllo sull’importo della pensione in pagamento va effettuato sull’importo lordo della
pensione e non
su quello al netto
degli oneri fiscali o di altri conguagli a credito
o a debito che è
la somma netta
posta, effettivamente, in pagamento.
Raffrontando
l’importo lordo
pagato a gennaio
2014 con quello corrisposto in
questo mese, si
potrà
verifica-
re, infatti, che la pensione per
il 2015 è aumentata secondo i
criteri della cosiddetta “perequazione automatica”.
Fatta questa premessa, allora,
per quale motivo l’importo netto è diminuito?
La spiegazione è presto data!
Non si tratta né di un nuovo
balzello fiscale né di un errore
dell’INPS bensì del fatto che
l’aumento attribuito in via provvisoria a gennaio del 2014 sulla base dell’ 1,2% non coincide
con il dato definitivo accertato
dall’ISTAT, che è, invece, stato
accertato nella misura percentuale dell’ 1,1%.
Questo scarto ha, dunque, determinato, per tutti i pensiona-
ti, un debito (si tratta di pochi
euro, se non addirittura centesimi) visto che per tutti e 13
mesi dell’anno 2014 l’INPS ha
pagato una pensione di importo superiore a quello effettivamente spettante e che ora tratterrà sulla rata di gennaio e di
febbraio.
A beneficio di chi non si fida dei
calcoli dell’INPS e vuole una
spiegazione più dettagliata ecco
qualche spiegazione in più.
L’aumento previsto per l’anno 2015 è previsto nella misura dello 0,30 per cento per le
pensioni fino a 1.502,64 euro e
via via decresce secondo la tabella che segue:
recuperare i 13 € di debito relativo all’anno 2014.
- Bontà dell’INPS recuperarlo
su due rate.
Questo “debito” va recuperato
su tutte le pensioni in misura
variabile a seconda dell’indice
applicato .
Oltre questo debito potrebbero
esserci anche dei conguagli fiscali che variano da situazione
a situazione.
Certo che se l’INPS inviasse o
mettesse a disposizione di tutti
il modello OBis M non ci sarebbero problemi e malintesi.
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11
di Paolo Zani, consulente previdenziale
Esempio:
- Pensione lorda = 1.000 €
mensili nel 2013
- Aumento mensile corrisposto nell’ anno 2014 per effetto dell’aumento programmato
(1,2%) = 12 € mensili.
- Aumento dovuto a seguito
indice definitivo (1.1%) = 11€
mensili
- Differenza = 1 € al mese erogato in più
- Differenza annuale da recuperare = 13 € (1€ * 13 mensilità)
- L’aumento teorico dovrebbe
essere di 3 € sulla rata di gennaio ma su questa rata bisogna
Pensioni e dintorni
Questo vuol dire che su una
pensione di 1.000 € l’aumento
dovrebbe essere di 3 €.
C’è da tenere conto però, che
l’aumento previsto per il 2014
era stato fissato nell’1,2% mentre quello accertato (definitivo ),
come già detto, è stato fissato
nell’ 1,1%.
Questo porta ad un recupero
di quanto corrisposto in più (lo
0,1% sull’intero ammontare annuo della pensione).
Questo recupero viene effettuato sulle rate di gennaio/febbraio 2015.
Una vita così: Enzo Galvani
Daniele Guerra
12
gli comunica che si è reso libero
un posto come litografo (la
sua passione) presso la Ditta
Bonazzi di Guidizzolo. Presi
“armi e bagagli”, con la moglie
e la prima figlia, nel 1962 si
trasferisce a Guidizzolo. Molti lo
conoscono soprattutto come “Il
veroneso”. Mi spiega il motivo
di questo soprannome: durante
alcuni tornei dilettantistici di
calcio presso la parrocchia
di Guidizzolo, continuavano a
chiamarlo “Veroneso maledetto”
per la sua combattività nel gioco.
Dopo la pensione è entrato nel
mondo nel volontariato a passo
di carica. Ha partecipato alla
fondazione dello Sci Club, del
Tennis club e del Ciclo Club ’77.
Dal 2001 è entrato a far parte
dell’Associazione Alpini e per
nove anni, tutti i giorni, è salito
sugli Scuolabus insieme al suo
amico Bruno per accompagnare
i bambini a scuola. É stato
campione provinciale di sci,
categoria senior amatori. É
stato giudice nelle gare di sci.
La montagna e lo sport sono
sempre stati la sua grande
passione.
Appena
poteva,
andava con tutta la famiglia a
sciare.
Con la moglie “vagabonda”, ha
girato Roma e tante altre città
d'Italia in tandem, così la ricorda
con passione ed emozione Enzo.
Mi confida che dal Piemonte
alla Croazia, conosce tutte le
montagne. Si dedica inoltre
alla raccolta di francobolli
e soprattutto al suo hobby
preferito, la fotografia.
Gli piace metterle sul computer,
realizzare dei filmati sui cd o
incollarle sugli album. Ha tre
figlie e sette nipoti che vanno
dagli 11 ai 25 anni. Una vita
vissuta d’impeto, con grinta,
con passione, energia. Con la
moglie ha sempre formato una
coppia che ha cercato di vivere
con entusiasmo ed ottimismo. A
Guidizzolo è felice di affermare
che è amico di tutti e tutti gli
sono amici.
c/o MASeC tel. 329 5655208
Negli anni ’70 al cinema c’era
John Wayne che interpretava
“Il Grinta”. É questa la parola
che più si adatta e rispecchia la
vita di Enzo Galvani. Ha sempre
affrontato la propria vita con
“grinta”. É nato a Verona il 23
marzo 1932 dove ha vissuto
fino al 1962. A diciotto anni ha
giocato a calcio per tre anni nel
Verona in serie B, naturalmente
come attaccante… con grinta
(nella foto è evedenziato dal
cerchio). Ha realizzato molti gol
di cui ne ricorda in particolare
tre realizzati contro il Padova
(partita vinta dal Verona per 6
a 0). Dopo aver fatto il militare,
prima ad Aosta, presso la
scuola militare Alpini dove ha
ottenuto il grado di sergente, e
poi nel 1952/53 a San Candido,
ha iniziato a lavorare presso la
Mondadori editore a Verona.
Alla fine degli anni Cinquanta
conosce Sandra che poi
diventerà sua moglie, la sua
compagna inseparabile per più
di cinquant’anni. Poi un amico
Alla Corte dei Bicchi
Sulla strada che da Guidizzolo
porta a Cavriana, in quell’ultimo lembo di pianura, prima di
inoltrarsi sui dolci pendii delle
colline moreniche, c’è un’antica villa completamente ristrutturata dove si può rivivere la
calda e accogliente atmosfera
di un antico casale immerso nel
verde, in una zona tranquilla,
senza dover necessariamente
trascurare le esigenze di vita e
di lavoro.
É il Ristorante Albergo “Alla
Corte dei Bicchi” gestito dalla
famiglia Bicchierai, con lo chef
Fabrizio a capo della brigata di
cucina, coadiuvato dal fratello
Alessandro e dai genitori.
Fabrizio, nonostante la giovane età, vanta molte esperienze
professionali in Germania, Austria e Italia presso chef di fama
internazionale e ristoranti rinomati.
I suoi studi presso L’Alta Scuola
di Cucina del grande Gualtie-
ro Marchesi lo hanno portato
ad elaborare una filosofia che
può essere riassunta in quattro semplici parole: semplicità,
gusto, leggerezza e fantasia.
Ovvero la valorizzazione della tradizione gastronomica del
territorio e di ricette storiche
riviste in versione più moderna
e light.
Il ristorante-albergo fonde tradizione e innovazione nel pieno
rispetto delle materie prime,
ma con l’ambizione di fornire
servizi d’accoglienza degni di
un grande albergo e con una
cantina degna di rispetto, per
quanto piccola in dimensioni.
E non mancano le proposte accattivanti, come il dripping di
pesce alla Gualtiero Marchesi
in versione estiva a base vegetariana, un capolavoro per
gli occhi e per il palato, dove si
mescolano sapientemente sapori di terra e di mare.
Nel parco della Corte i piccoli ospiti si possono divertire
nell’area giochi, in un ambiente
naturale attrezzato, accogliente
e in tutta sicurezza.
Per gli appassionati di vita all’aria aperta, la Corte può essere
punto perfetto di partenza per
piacevoli escursioni nella natura e nei bellissimi borghi disseminati nell’anfiteatro morenico
del basso Garda.
Al rientro, il ristorante-albergo
“Alla Corte dei Bicchi” offre dieci ampie e confortevoli stanze
doppie o triple, dotate di tutti i
comforts di un albergo moderno.
Non rimane quindi che provarlo.
La Corte è disponibile per cene
e pranzi aziendali, menù di lavoro, cene a tema, cerimonie e
meeting, preferibilmente prenotando, ma attenzione: il lunedì il ristorante è chiuso per
turno.
13
Un carnevale ‘Spaziale’
Il pomeriggio freddo, solo da poco libero dalla
nebbia e qualche mucchietto di neve ai bordi delle
strade, non hanno fermato la voglia di carnevale
che ha animato le vie di Guidizzolo lo scorso 8
febbraio. Sei carri, gruppi a piedi, tante allegre
mascherine per una giornata diversa. Coriandoli
e stelle filanti hanno così colorato le strade
percorse dalla sfilata organizzata ormai da molti
anni dal Circolo Anspi ‘La Famiglia’ ed aperta
come sempre dalla Banda. Ritrovo per tutti in
Piazzale Marconi con Polizia Locale, Carabinieri
e Protezione Civile al servizio d’ordine; da qui
il lungo e colorato corteo ha percorso le vie
principali per ritornare davanti al Municipio,
spostarsi su Via Veneto, Via Rizzini e Via Roma
e concludere sul piazzale della chiesa dove era
allestito il palco. Carri e gruppi mascherati si
sono quindi presentati tra gli applausi delle
tantissime persone che li hanno seguiti ed
accompagnati. E così, tra “Guidizzolo Muppet
Show”, “Cattivissimo Me”, le “Carte da gioco”
e l’”omaggio al Tricolore” è stata l’attualità ad
essere protagonista con “Birbesi Expo” o “Gli
astronauti” e lo spazio per ricordare l’italiana
Samantha Cristoforetti. Ed è stato proprio il
carro spaziale ad ottenere alla fine la palma
di vincitore. La prima vincitrice però è stata la
festa, è stata la gioia stampata sul volto di tanti
bambini e ragazzi, è stato il lavoro di tanta gente
che si è ritrovata in questi mesi per preparare il
Carnevale di Guidizzolo 2015.
Un carnevale bellissimo, guastato da alcuni ragazzini che
incuranti dell'ordinanza sul divieto di usare bombolette
spray, le hanno tranquillamente utilizzate, insudiciando
anche gente che voleva gustarsi la gioia della festa.
14
...il carnevale continua
Bella e riuscita la festa di Carnevale che l’AUSER
La Mimosa di Guidizzolo ha organizzato per i
propri iscritti, domenica 15 febbraio, presso
la saletta civica. Lattughe, favetti, dolci di ogni
tipo innaffiati da buon moscato dolce, hanno
accompagnato balli e canti. In coro sono state
cantate varie canzoni popolari, mentre balli
di coppia o di gruppo, hanno fatto da sfondo
all’allegria e al buonumore nonostante la brutta
e fastidiosa giornata di pioggia.
L’AUSER nel proprio programma del 2015
propone ogni mese una manifestazione, un
evento, incontri culturali, per fare in modo che gli
iscritti non si sentano abbandonati in attesa di una
sede. Nei prossimi mesi l’AUSER sarà impegnata
nei soggiorni a Ischia e in collaborazione con
altre Associazioni nella 3ª edizione di “Libera
la Mente”, nella gita a Milano il 19 maggio per
l’EXPO 2015 e nella festa della mamma. Lo scopo
principale è quello di combattere, prevenire la
solitudine e far passare ore in allegria a quelle
persone che, altrimenti, rimarrebbero chiuse in
casa propria. Lo slogan dell’AUSER, e la festa di
carnevale lo dimostra, è che “Iscriversi all’Auser
fa bene alla salute...passa parola“.
evento internazionale il sindaco Sergio
Desiderati e l’assessore Matteo Robba, mentre
per la Pro-Loco il presidente Silvio Tarchini
con i collaboratori Gianluigi Grandelli e Cesare
Pedrotti.
Comune e Pro Loco hanno così potuto toccare con
mano tutto il variegato mondo del turismo e della
promozione dei territori ed intrattenere contatti
con diversi operatori, in un anno, questo 2015,
che proprio a partire da Expo e dalle molteplici
manifestazioni che vi ruoteranno intorno, vedrà
anche tutto il mantovano impegnato in ambiti
di valorizzazione delle capacità e potenzialità
presenti anche in tutta l’area dell’Alto Mantovano.
Entrambe le delegazioni erano ospiti presso
lo stand messo a disposizione dall’UNPLI,
l’Unione Nazionale delle Pro-Loco d’Italia, dove
si potevano trovare depliants e pieghevoli su
Guidizzolo e sugli eventi previsti per il 2015 in
tutto il distretto delle Colline Moreniche, con
tanto di traduzione in più lingue, pubblicazioni
sull’oratorio di San Lorenzo e sul Liceo Artistico
Dal Prato, cd musicali con alcuni brani eseguiti
dall’Ente Filarmonico di Guidizzolo…insomma
una bella vetrina per chiunque desiderasse
conoscere e visitare il nostro Comune ed il
territorio circostante.
In tal senso i primi contatti si sono avuti proprio
con l’Unpli, con il presidente nazionale Claudio
Nardocci ed il suo omologo lombardo Pietro
Guidizzolo alla BIT di Milano
Lo scorso Giovedì 12 Febbraio anche il nostro
Comune era ben rappresentato alla giornata
inaugurale della BIT – Borsa Internazionale del
Turismo – di Milano.
Promossa da Fiera Milano, il più importante
operatore fieristico e congressuale italiano e uno
dei maggiori al mondo, BIT si tiene con cadenza
annuale nel Complesso Fieristico Rho Fiere e, fin
dal 1980, favorisce l’incontro e il contatto diretto
fra turisti di tutto il mondo ed operatori turistici
nazionali ed internazionali.
In modo particolare, BIT 2015 è stata la BIT di
EXPO, grande vetrina del bello e del buono che
c’è in Lombardia, in Italia e nel mondo..
A portare i colori del Comune all’importante
Segalini; da qui, poi, con lo stand della Regione
Lombardia e di Expo per passare ad operatori
italiani e stranieri.
E proprio nel settore dedicato agli operatori
internazionali ci si poteva rendere conto di quanto
sia piccolo il mondo e di quanto brevi possano
essere le distanze: in un crogiolo multicolore,
multiculturale e multigusto si potevano trovare,
ad esempio, lo stand dell’India con accanto quello
della Malesia, quello dell’Egitto di fronte a quello
del Messico e ancora quello di Aruba e di Dubai…
impossibile descrivere in poche righe le proposte
15
e i prodotti offerti.
Un melting pot di persone, cibi e fragranze
inebrianti provenienti da ogni angolo del mondo,
tanto che - giunti ad ogni stand - non ci si sarebbe
più staccati, per poi accorgersi che il successivo
era, forse, ancor più sbalorditivo ed affascinante.
“Una vetrina importantissima, concludono
Desiderati e Tarchini, che consente sempre di
imparare, così come di riuscire ad apprezzare
l’importanza del lavoro che viene svolto nelle
diverse realtà, dalla piccola realtà locale fino a
quella internazionale”.
Testimonianze e racconti di vita
I volontari, i ragazzi ed i genitori, protagonisti di
esperienze “speciali” si raccontano aprendo uno
spazio di condivisione, dialogo e confronto sulle
tematiche legate al disagio.
Nella serata del 20 gennaio scorso, presso la
sala civica di piazza Marconi, a Guidizzolo, si è
tenuto l’incontro con l’Associazione Persona e
Territorio, gestito da Giovanni Veltri in rappresentanza del Centro Arca. All’invito ha risposto
un folto pubblico, insieme anche ad alcuni amministratori comunali, tra i quali l’assessore alle
politiche scolastiche ed alla famiglia Zampolli ed
il consigliere con delega alle politiche sociali Cagioni.
Nell’associazione ci sono varie tipologie di volontariato, chi è coinvolto nelle gestione delle case
comunità, chi come facilitatore dei gruppi di famiglia, chi cerca di fare prevenzione e funge da
riferimento sul territorio.
GASTRONOMIA
Cuoco a domicilio
piatti tipici
pasta fresca
gustose prelibatezze
Guidizzolo - via V. Veneto, 2
16
tel. 0376 818258
I volontari guidizzolesi del Centro Arca da anni
sono impegnati con i gruppi di Auto Aiuto, che
si riuniscono regolarmente ogni due settimane,
nel cercare il coinvolgimento delle famiglie che
si trovano ad affrontare il problema della tossicodipendenza senza esserne preparate. I genitori, peraltro, non sempre riescono a percepire e
cogliere i segnali di disagio che provengono dai
ragazzi, per cui risultano assai utili gli incontri
con altri genitori e ragazzi che hanno già vissuto
la stessa esperienza ed hanno già svolto il percorso di recupero.
Nella serata, significative sono state le testimonianze di genitori che hanno riportato le difficoltà
a gestire i figli in un contesto in cui la droga la fa
da padrona. Spesso poi, dicevano, non si sa a chi
rivolgersi e non si accetta la realtà di avere un
figlio che si droga, come pure importante è stata
la testimonianza di un ragazzo che ha terminato
il programma e che ha illustrato le difficoltà iniziali a comprendere le diverse attività svolte in
comunità.
In tutte le testimonianze trasparivano l’emotività
ed il disagio nell’affrontare un vissuto in cui la
comunicazione, le regole, le emozioni tra genitori e figli non esistono.
Insostituibile, quindi, il lavoro di quanti nel volontariato si prestano, a vari livelli e con diverse
sensibilità, operando con impegno e continuità
per sostenere sul territorio le famiglie coinvolte
nelle dinamiche della tossicodipendenza.
Festa della mimosa
L’AUSER di Guidizzolo, in collaborazione con la
Pro Loco, il G.V.G, il Ciclo Club ’77 e l’Associazione Amici di Rebecco”, ha organizzato per l’8 marzo scorso la “festa della mimosa”. Parlare di festa della donna solo in un giorno è anacronistico
quasi come se la donna fosse un essere vivente
diverso dall’uomo e quindi da ricordare una volta
l’anno. La donna va festeggiata e celebrata ogni
giorno! Lo spirito della ricorrenza, per le associazioni, è stato soprattutto quello di sconfiggere
anche solo per un giorno la solitudine di molte
donne, soprattutto anziane, all’insegna dell’amicizia e della compagnia. Basta un abbraccio
rassicurante per rendere felice una persona.
Infatti” fa soffrire vedere la vita scorrere senza
uno scopo, come sabbia nei bulbi della clessidra”. La manifestazione si è svolta presso il
MASeC. Il tutto è stato accompagnato oltre che
da abbondanti rinfreschi, anche dalle belle voci
dei Bicelli (Annamaria e Luigi) che hanno spaziato con canzoni anni 60/ 70/80 oltre che con
valzer, tanghi, balli di gruppo, facendo danzare
un po’ tutti. E’ poi seguita la classica lotteria,
con uova di cioccolata, cesti vari e moltissimi
altri pacchi offerti dai negozianti e commercianti di Guidizzolo. Tantissimi gli sponsor che
con i loro contributi hanno aiutato alla riuscita
della festa. Sono state graditissime ospiti anche diverse “ragazze di una volta” della Fondazione “Contessa Rizzini” che per un pomeriggio hanno familiarizzato e si sono molto divertite. Vedere i loro sorrisi e la felicità che sprizzava
dai loro occhi ancora sprizzanti energia, è valsa
l’intera festa! Un bel pomeriggio che ha entusiasmato ed elettrizzato tutti i presenti.
72 anni di matrimonio
Lo scorso 27 febbraio i coniugi Noris Tomasi e
Maria Lombardi hanno festeggiato i 72 anni di
matrimonio essendosi sposati, appunto, nel
1943. In piena guerra mondiale. Noris, classe
1921, in quegli anni, come tantissimi suoi coetanei, sta prestando il servizio militare. Ottiene una
licenza e sposa la sua ragazza. Rientra al reparto
e pochi mesi dopo, complici i postumi di un vecchio acciacco, gli viene concesso un periodo di
riposo a casa.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre Noris decide
di non rientrare al reparto. Inizieranno due anni
particolarmente difficili durante i quali più volte
tedeschi e uomini delle Brigate nere lo cercheranno. Fortunatamente senza esiti. Ottimo artigiano falegname Noris sarà per tutta la sua vita
professionale nella Scuola fondata dal prof. Alessandro Dal Prato insegnando l’arte dell’intarsio,
e non solo, ad intere generazioni.
Di particolare rilievo il lavoro, svolto durante le
vacanze estive, con un gruppo di alunni che si
sono prestati dei modelli in legno della chiesa
della Madonna di Campagna presso Verona e
della Cappella Pellegrini, presso S. Bernardino
in Verona. Lavori realizzati in occasione del quarto centenario della morte dell’architetto veronese Michele Sanmicheli. Esposti prima a Verona,
poi a Parigi, Londra e negli Stati Uniti.
Questi lavori, di proprietà della Soprintendenza
ai Monumenti di Verona, sono stati recentemente restaurati, sempre da Noris Tomasi e quindi
esposti nella nostra Scuola d’Arte.
17
1° corso dedicato al mondo della Birra
Si è svolto in frazione Rebecco, con puntualità
e precisione assoluta,il corso in quattro serate
dedicato agli appassionati dell'arte brassicola e
del Mondo della Birra di grande qualità.
Al via 32 iscritti, coordinati nella logistica con
estrema professionalità dallo staff della Pro
Loco di Guidizzolo in collaborazione con gli Amici di Rebecco. L' Accademia Gonzaghesca degli
Scalchi, che da alcuni anni programma e realizza serate culturali dedicate al recupero della
gastronomia di schietta autenticità mantovana,
crede che sia interesse di tutto il territorio che
si riaccenda il desiderio di recuperare i vecchi
mangiari della nostra tradizione, senza chiudere, ma aprendo alle nuove culture di importanti e storiche tradizioni, che piano piano stanno
entrando negli usi e costumi del tempo che viviamo, con il sano concetto di dare sempre una
chiara e sicura informazione corretta.
La Pro Loco di Guidizzolo, che da tempo è alla
ricerca di un nuovo evento da proporre al piacere della propria cittadinanza ma anche di quella ospite, ha pensato, con la mediazione di Gian
Luigi Grandelli, alla collaborazione con Accademia Gonzaghesca degli Scalchi, di realizzare per
i propri Soci e simpatizzanti un corso dedicato al
Mondo della Birra, così programmato:
1ª serata Martedì 3 Marzo
“Birra a fermentazione spontanea”
2ª serata Martedì 10 Marzo
“Birra a Bassa Fermentazione”
3ª serata Martedì 17 Marzo
Birra ad Alta Fermentazione “Trappista”
Martedì 24 Marzo - 4ª serata
“Birra ad Alta Fermentazione d'Abbazia”
Tutte le serate hanno visto prove pratiche di spillatura e di degustazione con abbinamento a diverse tipologie di alimenti.
Il bellissimo clima creatosi ha portato un proseguimento del corso ad una 5ª serata proposta
sull'onda dell'entusiasmo dai Relatori dell'Accademia, Cornelio Marini ed Ernesto Vanoni, assolutamente concordata all'unanimità, dedicata
alle birre Artigianali Italiane, con la partecipazione del Mastro Birraio Enrico Treccani che ha
dato completa adesione, proponendo ulteriormente un’eventuale visita al suo Agri birrificio
per la visione delle fasi della produzione.
Le serate si caratterizzarono non solo sulle fasi
storiche della nascita della birra, giunta a noi attraverso varie vicissitudini che hanno portato ad
avere il prodotto che oggi conosciamo, si qualificano in particolar modo, sulla degustazione
guidata, nelle varie fasi dell'analisi sensoriale
organolettica descrittiva, con abbinamento di
particolari tipologie di formaggi.
Una grande sorpresa per tutti i partecipanti, si è
realizzata in una ghiotta incursione da parte degli “Amici di Rebecco” con un momento gastronomico graditissimo, un sontuoso
“Risotto alla Pilota” che alcuni hanno replicato con enorme piacere,
gratificando la cucina a ripetersi
anche per le serate future.
Per l'Accademia Gonzaghesca degli
Scalchi è vanto e onore poter conoscere persone che desiderano tutto
il bene possibile per il loro paese e
per tutto quello che di bello e buono può essere un momento di aggregazione popolare, volto al bene
della stessa comunità.
LAVORAZIONE
MARMI E GRANITI
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The Lion’s si fa onore
Nel campionato di freccette, categoria master,
la squadra The Lion's composta dai guidizzolesi:
Fabrizio Cagioni, Enrico Parmeggiani, Gianluca Villagrossi, Luigi Guidetti, Marco Sganzerla,
Domenico Boscia, Mario Tagliatela e Giulio Bassignani, si sono qualificati per le finali nazionali
svoltesi a Bolzano lo scorso gennaio.
Giocando con il massimo impegno si sono qualificati dietro le squadre più quotate di tutta Italia
con oltre 2.500 giocatori provenienti da 15 Regioni.
Una manifestazione che ha confermato il buon livello dei nostri ragazzi che affronteranno il nuovo
campionato per ripetere l'entusiasmante esperienza della fase finale. La nostra squadra gioca
nel Bar Zek Cafè, sponsorizzata da: "Trattoria la
Torre", "Atletica Guidizzolese" e Gastronomia "Il
senso del mangiare".
classicismo nelle sculture del Bernini e del Canova, nella varietà della quadreria con tele dal
Correggio al Caravaggio. Un impianto sapientissimo di illuminazione ha reso suggestiva, ed evocatrice di una “meraviglia” tutta barocca, il poco
affollato colonnato di S. Pietro durante la visita
serale. Più faticosa per motivi organizzativi è stata la visita ai Musei Vaticani, premiata però dalla
epifania delle stanze di Raffello e della Cappella Sistina. Molto apprezzato anche il pranzo in
una tipica trattoria romana con “Tonnarelli cacio
e pepe“ e “Carciofi alla Giudia”. L’incontro con
due ex-insegnanti, Cristiana Imbert e Annalisa
Cipriano che hanno lasciato il segno nel cuore di alcuni docenti e nella storia della scuola,
è stata anche un’occasione per docenti e alunni
di deviare dai percorsi prestabiliti per ammirare
camei che solo Romani doc possono conoscere.
La classe VB si è ricongiunta con l’amica Carola
Gambarini che quest’anno frequenta il Liceo Artistico a Roma per poter frequentare l’Accademia
di Danza. Esauriti i musei la comitiva ha partecipato nell’atmosfera e nella vita della città passeggiando tra edifici, piazze e fontane. L’ultimo
giorno la passeggiata di rito ai Fori e al Colosseo
ha dato a tutti la possibilità di salutare la Roma
Classica per poi recarsi nel quartiere dell’ EUR,
dove edifici monumentali-razionalisti di ispirazione fascista compongono isolati dall’aspetto
spaesante e metafisico. Bello e scioccante per
tutti il confronto tra il “Colosseo classico” e il
“Colosseo Quadrato“ o Palazzo della Civiltà, progettato in occasione della mai realizzata Esposizione Universale del 1942.
Viaggio a Roma
con incontri ravvicinati
Dall’11 al 14 marzo le classi
IV, VC, IV e VB si sono recate in
viaggio di istruzione a Roma,
accompagnate dai docenti
Gioietta Solci , Mauro Tirelli,
Italo Baccinetti, Michele De
Micheli.
La Città Eterna è un luogo di
meraviglie, scegliere diventa
difficile perché ogni strada e
ogni edificio mostrano e nascondono tesori affascinanti.
I docenti del “Liceo Artistico
Alessandro Dal Prato” hanno
privilegiato il percorso barocco, inerente al programma
didattico. La visita a Villa Borghese e al parco ha consentito agli alunni di godere della
bellezza delle opere con un
meditato passaggio nell’Arte
Antica, dal Barocco al Neo-
19
Un granello di polvere
Riflessioni sul libro “Un pallido puntino blu: il futuro dell’uomo nello spazio”
L’ astronomo Carlo Sagan,
guardando una foto della Terra
vista dalla prima sonda spaziale
Voyager I del 1990 da 6 miliardi
di km (praticamente dal pianeta
Nettuno), ha pensato alla fragilità del nostro Mondo. Scrive:”
Osserviamo ancora quel punto. É qui .É casa nostra. E’ noi.
Su di esso, tutti quelli che ami,
tutti quelli che conosci, tutti
quelli di cui hai sentito parlare,
ogni essere umano mai esistito,
hanno vissuto la propria vita. Su
un granello di polvere sospeso
in un raggio di sole, non c’è
forse migliore dimostrazione
delle follie delle vanità umane
di questa remota immagine del
nostro piccolo mondo. Secondo
me sottolinea la nostra responsabilità di essere più gentili l’uno verso l’altro, di perseverare
e proteggere il pallido punto
blu, l’unica cosa che abbiamo
mai conosciuto”.
In queste poche migliaia di anni
in cui l’uomo ha vissuto, in cui
ha creduto di essere al centro
dell’universo, ha solo cercato di
uccidere e di uccidersi a vicenda. Ancora oggi tutte le centinaia di milioni di morti per guerre,
massacri, olocausti, genocidi,
non hanno fatto rinsavire l’uomo, anzi sta ancora cercando
di distruggersi e con lui tutto
ciò che lo circonda. In nome di
che cosa poi? Forse di un Dio
20
personalizzato a proprio uso e
consumo? Forse per vendere
più armi e diventare sempre
più ricco e potente? Per cosa
poi? Molti uomini non hanno
mai imparato a rispettare gli
altri, le altre specie di animali,
le piante, gli insetti, gli uccelli, i
pesci, che insieme a noi stanno
transitando su questo granello
di polvere. L’uomo ha sempre
e solo pensato di sfruttare gli
altri, la Terra stessa, l’acqua, le
montagne, le campagne, qualsiasi forma di bene materiale ed immateriale. E per cosa
poi? Cosa c’è di più importante
del clima che sta cambiando?
Dell’acqua che scarseggia, dei
ghiacciai che si stanno ritirando ad una velocità preoccupante, della scomparsa delle foreste (vero polmone della Terra)?
Forse “l’isola dei famosi”, forse
la politica, forse il patto di sta-
bilità, forse mettere davanti a
tutto il denaro? Nei prossimi
mesi l’EXPO di Milano potrebbe
essere una piccola finestra da
cui si potrà vedere una minuta
porzione delle energie ancora
disponibili per mantenere in
vita ancora per un po’ il pianeta
Terra. Dovrà essere un momento di presa di coscienza, di porsi delle domande e di pensare
veramente ai limiti che il nostro
mondo ha ancora a disposizione attualmente per il futuro dei
propri figli, nipoti, pronipoti ecc.
ecc. (per quanto ancora si potrà dire eccetera?). Uno studio
scientifico ha dichiarato che tra
500 milioni di anni (un tempo
che per noi può sembrare l’eternità ma per il nostro pianeta è solo qualche giorno della
propria vita) la Terra sarà ormai
un deserto e completamente
disabitata. Della civiltà umana,
di tutti gli altri esseri viventi,
non ci sarà più un ricordo già da
diversi milioni di anni. Il Sole,
infatti avrà ormai aumentato le
proprie dimensioni abbastanza da desertificare completamente la terra. Quando il Sole
si sarà ingrandito al massimo,
inghiottirà la Terra e poi quando la nostra bellissima stella
imploderà, trascinerà con sé
la nostra amata, bella, verde,
azzurra, gialla, rossa terra con
tutto il suo carico di polvere dei
miliardi e miliardi di uomini e di
tutti gli altri esseri che vi sono
transitati, con i loro pensieri, le
loro ansie, i loro sorrisi, i loro
odi, il loro sangue versato per
nulla, i loro Dei, le loro centinaia di religioni, i loro figli e figli
dei figli, con i loro amori, i loro
baci, i loro dolori e le loro gioie,
i loro drammi, le loro guerre, le
loro case, i loro cani, gatti, pesci, con i bellissimi tramonti, i
temporali e gli arcobaleni, con
le stelle cadenti, la nostra cara
Luna, le piramidi ed il Colos-
seo che sembravano eterni, ed
insieme a tutti i pianeti del sistema solare verrà ingurgitata
in un profondo e lugubre buco
nero. Il tempo, che l’uomo ha
inventato per misurarsi con l’eternità, scomparirà insieme a
noi. Le riflessioni di Sagan chiudono così :” Il nostro pianeta è
una macchiolina solitaria avvolta nel grande buio cosmico.
Nella nostra oscurità, in tutta
questa vastità, non c’è suggerimento d’aiuto che verrà d’altrove a salvare noi da noi stessi. Io
penso che non c’è forse nessuna migliore dimostrazione della
follia della presunzione umana
che questa immagine da lontano del nostro piccolo mondo.
Secondo me sottolinea la nostra responsabilità di avere più
gentilezza e compassione l’uno
con l’altro e di preservare e curare teneramente quel pallido
puntino blu, l’unica casa che noi
abbiamo mai conosciuto.
Daniele Guerra
La De.Co. della quaglia arrosto
Alcuni mesi orsono il Comune di Guidizzolo ha approvato il regolamento per l’istituzione della Denominazione Comunale (De.Co.) al fine di valorizzare le attività agro-alimentari delle tradizioni locali.
Ora, grazie all’iniziativa del Centro Culturale San Lorenzo, con la collaborazione dell’Accademia Gonzaghesca degli Scalchi, dell’Avis e di altre Associazioni locali, l'Amministrazione Comunale nel mese
di marzo ha approvato il disciplinare della “Quaglia arrosto De. Co.” tipica di Guidizzolo, che è stato
iscritto nel registro delle De.Co. al n.1.
Il 21 marzo, nella sala Consiliare, è stato ufficialmente presentato alla cittadinanza e distribuita una
pubblicazione che ne illustra la storia e la ricetta.
Questo è il marchio ufficiale della De.Co. approvato
dall’Amministrazione, simbolo che i ristoranti e
le gastronomie, che aderiranno all'iniziativa,
potranno esporre a garanzia che il prodotto osservi
scrupolosamente le caratteristiche fissate dal
disciplinare.
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Quando le galline si annoiano
Una favoletta solo per bambini? No, l’ho scritta per i grandi…
a cura di Sandra Tosi
Anima e cuore
In un giorno con la noia, spaparacchiate su una
stuoia, le signore del pollaio si trovarono in granaio.
La gallina coccodè invitò l’oca a bere il the,
per parlare del lattaio, del mezzadro e del fornaio.
Non sapevano che fare per potersi rilassare,
cosa cavolo inventare, per poter spettegolare
e così la faraona (con la coniglia un po’ briccona)
una festa organizzò e di tutti si parlò!
Del tacchino disonesto, del maiale un po’ maldestro,
della mucca idealista e dell’anatra arrivista,
del cavallo assai asociale, della pecora amorale,
del cagnetto lazzarone e del gatto mascalzone!
voi signore non sapete quanto male generate
con un the, un biscottino ed il vostro commentino!
Se guardaste a casa vostra, ci sarebbe già una
giostra,
di incognite mai sciolte, di gabelle ben nascoste.
Siete sciocche e un po’ cattive, non avete alternative?
Fate come faccio io: ringraziate un po’ il buon
Dio!
Ogni sera nel tramonto trovo un sogno bell’e
pronto,
ogni giorno nasce il sole, sia per me che per la
prole!
Poi di mogli e di mariti, di ricconi e malvestiti,
in un solo dopo pranzo, se ne dissero d’avanzo…
Attaccarono balzelli, a chiunque: brutti e belli
e alla fine della festa, nel pollaio era tempesta.
Ho da fare, non mi scoccio, tiro avanti il mio biroccio
e con un chicchirichì, io vi omaggio del buon dì.
Quindi voi, belle signore, rallentante il vostro ardore
a che serve sta favella, se la fine è poi in padella????
Chi inveiva, chi era offeso, chi ormai era già steso:
tutte quelle maldicenze davan solo sofferenze.
Il re gallo Chicchirì, che era un saggio o giù di lì
arrivò molto furente e sbottò assai esauriente:
Morale della favola:
se le galline, al di là delle uova, invece di cianciare avessero altro da fare, e magari…
…magari si facessero pure gli affaracci loro, che
bello sarebbe abitare nel pollaio!
TEL. 329 7216735, via V. Veneto 20/22, Guidizzolo (Mn)
Orario:
martedì-venerdì 8-12 14-19
Sabato 8-19
È gradito l'appuntamento
22
Guidizzolo - via don Sturzo, 3/A tel. 0376 818353
za da sostanza” in relazione
alla presenza o all’assenza di
determinati cibi; per esempio,
s’innervosiscono se non assumono con regolarità zuccheri
complessi o carboidrati raffinati (come la farina) ma non
mostrano alcun sintomo in relazione a cibi non lavorati come
il riso integrale, la cui assenza
nell’alimentazione non determinerebbe alcuna reazione psicologica “da privazione”.
Le persone più predisposte ad
avere sintomi di dipendenza da
cibo o indici di massa corporea
molto elevati sembrerebbero ri-
portare seri problemi ad evitare
cibi industriali e molto grassi;
questo potrebbe far pensare
che alcuni di noi possano essere particolarmente sensibili alle funzioni di ricompensa
di tali alimenti ed è proprio su
questo che fanno leva le campagne pubblicitarie di suddetti
cibi, influenzando notevolmente anche l’alimentazione dei più
piccoli e favorendo fin dalla più
tenera età questi processi mentali pericolosi per la salute.
Considerata la smisurata crescita dei problemi alimentari
che interessano la nostra popolazione questa ricerca rappresenta un punto di partenza
per comprendere se anche tali
disturbi possano essere trattati
alla stregua di altre dipendenze
come quella alcolica o da stupefacenti.
tel. 0376 1814057
23
Dott.ssa Giulia Stuani
A quanto pare, non abbiamo
scampo! Adesso è ufficiale: i
cibi che più sono dannosi per
noi, sono anche quelli che più ci
piacciono e c’è una spiegazione scientifica a dimostrarlo. La
pizza, il cioccolato o le patatine
fritte sono solo alcuni dei cibi
messi sotto accusa.
Un recente studio condotto
dall’Università del Michigan
ipotizza che i cibi altamente trattati a livello industriale
sono anche quelli che causano
maggiore dipendenza tra i consumatori; che facessero potenzialmente male era già nelle
orecchie di tutti, ma che addirittura avvantaggiassero l’insorgenza di alcune dipendenze
alimentari è una novità.
La ricerca ha fatto notare che
alcuni soggetti sviluppano veri
e propri sintomi da “dipenden-
Psicologia
Attenti a quel cibo
tanto buono!
Sogni
Dott. Elodio Perani
I sogni avvengono durante il sonno per cui, prima
di interpretarli, bisogna conoscere questo stato che, per la
sua cruciale somiglianza con
la morte, è oggetto di grande
interesse nel pensiero di molte
persone dall’antichità ad oggi.
La terminologia e le
espressioni per definire le caratteristiche provengono dalla
medicina, dalla psicologia, dalla filosofia, dalla letteratura e
dalla tradizione popolare.
Il corpo e le trasformazioni del suo funzionamento
durante il sonno sono oggetto
di sofisticazioni e ipotesi con
un vasto breviario di parole che
sfociano anche nei sogni.
Da dove partire seriamente? Da due punti: il primo
è che la nostra mente, nella
vita di tutti i giorni viene sfruttata solo in minima parte e che
esiste anche una attività onirica
nella quale la fantasia è stimolata da tante sensazioni spesso
simboliche e senza un chiaro
motivo.
Il secondo parte da
SIGMUND FREUD (1856-1939),
medico e padre della psicanalisi, il più grande di ogni tempo.
I sogni si possono dividere in tre categorie:
a) sensati e comprensibili,
b) sensati e coerenti ma sorprendenti perché non riusciamo a collocarli nella nostra vita,
c) senza senso e incomprensibili.
Nel caso b) e c) ci troviamo di fronte a origini che
scompaiono e si ripetono per
24
una attività cerebrale dissociata dal sonno stesso per desideri
destati durante il giorno.
I sogni sono semplici e
palesi realizzazioni di desideri,
così ad esempio durante la notte si reagisce alla sete sognando di bere.
Il sogno è sostituto di
processi del pensiero, pieno di
significati e di emozioni, che
sorge dall’attività isolata di
gruppi separati di cellule cerebrali che si destano durante il
sonno.
È estraneo alla conoscenza vigile, quindi di origine
ignota, o è insito nei percorsi
ideativi della conoscenza stessa?
È riferito ad un percorso dell’anima o ad una funzione
biologica?
È interpretabile in senso
simile a quello che siamo abituati a trovare in altre attività
psichiche?
Qual è il processo che
ha trasformato il contenuto latente nel sogno stesso?
Quali sono i motivi che
hanno reso necessaria tale trasformazione?
Il sogno è molto più
breve del pensiero e lo spunto
d’avvio è un fatto insignificante qualche volta verificatosi la
sera precedente.
Nei sogni c’è fantasia,
indecifrabilità, stranezza e forse verità; non condizionano la
vita e se ne parla senza sapere
cosa siano.
Alcuni li attribuiscono
ad una capacità di prestazione
della memoria, altri alla stimolazione di percezioni sensoriali corporee che colpiscono
dall’esterno e che diventano attive negli organi interni del dormiente.
I sogni vengono considerati un processo corporeo
inutile e talvolta patologico dato
da un’ attività sconnessa di
gruppi di cellule in un cervello
immerso nel sonno.
Una certa opinione popolare pensa che siano una
predizione prefissata, simbolica e superstiziosa mentre oggi
sappiamo essere una vera e
propria manifestazione psichica.
Il sogno origina dal rapporto con i pensieri della vita di
veglia, dagli affetti che vi sono
collegati, da stimoli durante
il sonno e sfocia nella fuggevolezza come estraneo, cancellandolo e mutilandolo nella
memoria.
Pertanto il suo significato ha un duplice aspetto: psichico e biologico.
Alcuni filosofi pensano
ad una esaltazione della vita
dell’anima che si distacca dai
sensi con impulsi psichici che
durante il giorno sono stati impediti di dispiegarsi.
In conclusione cosa abbiamo capito di tutta questa mia
impegnativa disamina del grande FREUD?
Forse nulla ma qualcosa è rimasto per lavorarci dentro dal momento che la nostra
mente può stimolare la fantasia
senza un chiaro motivo.
PIAZZA CADORNA, 12 - 26100 CREMONA
tel. 0372 456143 - Fax 0372 21362
Quattro bagole
- Ciao!
- Ah, ciao… Hai visto la lettera che la Provincia
ha mandato a tutti i Comuni?
- No, cosa dice?
- Che non hanno più soldi per riparare le buche
nelle strade!
- Ma le Province non le avevano abolite?
- Non ancora, le tagliano un po’ per volta… per
adesso ci hanno tolto solo la possibilità di votarle!
- E allora, per abituarsi all’abolizione, cominciano col dismettere la manutenzione delle strade?
- Sembra di sì, guarda in che condizioni è la
statale…
- E la strada per Volta?
- A proposito, questo vuol dire che la tangenziale non si farà più?
- No, si farà… Nel 2050!
- Ma se dicevano che i soldi c’erano già, messi
da parte per questo…
- Eh però dicono che non si possono spendere
per rispettare il patto di stabilità…
- Ma questo patto cos’è? Chi lha scritto?
- Facile da capire… la Merkel…
- Ancora lei!?! Ma non può farsi gli affari suoi?
- Ma sai, l’Italia ha un debito pubblico bello
grosso…
- Si, ma… Renzi non aveva detto che tagliavano
le spese inutili?
- Infatti avevano assunto uno apposta, un certo
Cottarelli…
- E cosa hanno ottenuto?
- Niente, l’hanno licenziato…!!!
- Comunque da qualche parte dovranno pur
prenderli i soldi…
- Certo, dalle nostre tasche!
- Come sempre…
- A proposito, hai sentito che c’è in giro un virus
che svuota i conti correnti?
- Si, lo so, si chiama “trojan.governorenzi”…
- No, dai, bisogna stare attenti alle truffe…
- Se è per questo bisogna stare attenti anche
alle buche sul marciapiede…
- Perché?
- Perché se inciampi e ti fai male è colpa tua…
- Ma come, il Comune non è responsabile ?
- Dicono che se tu sei abituato a passare di lì e
un giorno inciampi in una buca, dovevi stare attento, perché la strada la conosci…
- Questa è bella… sta a vedere che la buca l’ho
fatta io a forza di passare di lì…
- Cosa vuoi, non ci sono soldi…
- Tu dici? A me sembra che certe spese inutili le
facciano lo stesso…
- Ad esempio?
- Tutti quei dirigenti, capi e capetti che prendono un sacco di soldi e magari sì e no sanno fare
O col bicchiere…
- E poi?
- Beh, se hai un paio di giorni di tempo ti faccio
l’elenco…
- No, devo andare…
- Ciao, e… attento alle buche!
- Te salude!
25
Obblighi e adempimenti
per le caldaie
di Giulia Avanzi, dott.ssa commercialista
Noi e il fisco
Dalla fine dello scorso anno vi
è un nuovo obbligo per i cittadini italiani, infatti è entrata in
vigore la normativa sul nuovo
libretto degli impianti termici.
In pratica sarà obbligatorio dotarsi di un nuovo libretto (21 pagine) sul quale si annoteranno
le informazioni relative anche ai
controlli in tema di sicurezza, di
salubrità ed igiene e che si affiancherà a quello vecchio già
posseduto, che non dovrà quindi essere buttato ( e sul quale
si continueranno ad apporre le
relative annotazioni).
Purtroppo l’obbligo è stato
esteso e quindi non si limiterà
alle caldaie, ma riguarderà tutti
gli impianti termici della casa,
compresi i termosifoni, le pompe di calore ed i pannelli solari. Poiché la legge è Regionale,
inoltre, vi possono essere delle
differenze tra due Regioni (ad
esempio cambia il riferimento
ai KW da cui scatta l’obbligo); si
suggerisce pertanto di verificare i volta in volta gli obblighi a
cui si è soggetti.
In occasione del primo controllo utile sull’efficienza dei propri
dispositivi, l’occupante dell’abitazione dovrà quindi dotarsi
di tale libretto (se si vive in un
condominio con il riscaldamento centralizzato, invece, la responsabilità è dell’amministratore). Il tecnico manutentore
a cui si rivolgerà dovrà essere
abilitato ad operare sugli impianti idrosanitari, di riscaldamento, di climatizzazione e che
possa realizzare e controllare
cisterne e condutture di gas.
Il tecnico dovrà controllare
l’intero impianto e non solo limitarsi a verificare e pulire la
caldaia, ma anche effettuare le
eventuali manutenzioni necessarie e la sanificazione; tutto
ciò comporterà un aggravio di
costi per i cittadini.
Non solo, ogni impianto deve
essere dotato di una «targa»,
che poi altro non è che un adesivo, per cui il tecnico compila
un altro modulo, di cui rilascia
una copia come ricevuta, e che
dovrà poi sia spedire alla Regione che inserire nella banca
dati via internet. Ed anche ciò
comporta una spesa.
Attenzione però a non rispettare l’adempimento, perché da
ora in poi in controlli non verranno più fatti a campione, ma
si partirà proprio da coloro che
non risultano aver fatto gli interventi e del cui impianto non
è arrivata alcuna notifica al
catasto preposto e le sanzioni
sono pesanti: per il cittadino è
prevista una sanzione che va
dai 500,00 euro sino ai 3.000,00
e per l’installatore che comunica in maniera incompleta o errata l’esito del controllo è prevista una sanzione che va dai
1.000,00 ai 6.000,00 euro.
É corretto prevedere che si
debba avere cura degli impianti, ma resta una perplessità ed
è quella legata al fatto che pur
essendo una legge che richiama una normativa europea,
non vi è uniformità tra la nostra
Nazione e le altre e così come è
stata presentata ai cittadini, rischia di apparire solo come una
ulteriore tassa che va a gravare
sul già provato bilancio familiare dei cittadini italiani.
SERVIZIO GRU
26
Le fiabe di Bruno Edo
realizzare ad esempio per riuscire a dipingere su vetro si è
fatto realizzare un attrezzo in
legno che sostenga e tenga fermo ciò che deve dipingere. La
nostra cara collega Tullia, che
purtroppo oggi non c’è più, lo
ha supportato nei momenti più
duri, spronandolo a scrivere le
emozioni che di volta in volta
lo attanagliavano, portandolo
a chiusura e depressione. Da
quel percorso, nel 1992 è nato
“L’albero diverso della vita”,
un libro autobiografico in cui
Edo racconta senza veli e paure
la sua vita, con la presenza
costante della sua famiglia
sempre accanto a lui. Edo, infatti, non perde occasione per
descrivere quanto meravigliosa sia la sua mamma. Vorrei
riportarvi una parte della presentazione che Tullia ha meravigliosamente elaborato:” Tutto
ciò che abbiamo ci viene dalla
natura; Edo purtroppo parte
svantaggiato ma riesce a dimo-
strare che vivere non è esistere ,ma agire nel senso di sentire la vita. Le gambe possono
essere malferme, i movimenti
maldestri, ma se sostenuti da
forze interiori, esploderà la
voglia di vivere e di star bene
nella propria pelle, come Edo
ci dimostra.” Penso che non ci
sia bisogno di commentare nulla. Oggi Edo è l’uomo che cerca
di dar conforto a noi operatori
nei momenti difficili che a turno ci hanno colpito, che elabora
scritti profondi nel ricordare e
ringraziare operatori, volontari o tirocinanti che lasciano il
nostro centro per altri lavori o
ideali, che telefona a casa per
sapere come stai; è una presenza silenziosa sempre al nostro fianco, che mai ti presenta
conti o ti rinfaccia nulla.
Non credo ci sia bisogno di altre
parole, se non: grazie di essere
la persona speciale che sei!
Dott.ssa Simona Rebizzi
arte &
dintorni
Recensioni
Oggi vorrei provare a descrivervi l’autore del libro che noi
tanto amiamo e stimiamo. Edo
è il ragazzo fantastico che voi
vedete, è una persona speciale,
dotato di una spiccata sensibilità e dolcezza, che ti legge dentro prima ancora che tu riesca
a profferire parola. E’ il ragazzo
fragile che tantissimo tempo fa
ho conosciuto, arrabbiato con
il mondo per un “difetto” di cui
non riusciva a perdonarsi, come
se la disabilità fosse una colpa
attribuibile all’uno o all’altro.
Le colleghe che lo hanno conosciuto prima di me unitamente alle altre che nel corso del
tempo sono entrate a far parte
della nostra meravigliosa “famiglia”, concordano nel definirlo una persona umile, modesta,
silenziosa, in grado di cogliere
ogni particolare bello o brutto
che sia. Questo ragazzo ne ha
fatta di strada, da bambino/ragazzino arrabbiato con Dio per
il dispetto che gli aveva combinato, oggi è un uomo che ha
saputo crescere, cambiare e maturare, cercando di
vivere non sposando l’autocommiserazione, bensì
affrontando con impegno e
determinazione sfide che
gli costano fatica e notevole coinvolgimento emotivo.
Edo ha saputo reagire alle
difficoltà elaborando personalmente strategie pratiche
che poi chiede al fratello di
27
ENTE FILARMONICO
Notiziario a cura dell’Ente Filarmonico Guidizzolo
A cura di Alessia Ghizzi
Suoni di primavera
La sera del 28 febbraio scorso
l’orchestra fiati del nostro Ente
Filarmonico si è cimentata nella realizzazione della bellissima favola in musica “I musicanti di Brema”, una delle famose
opere dei fratelli Grimm. Mentre la splendida ed espressiva
voce della nota soprano Milena
Salardi raccontava le vicende di
quattro simpatici animali che,
diventati anziani e inservibili
per i loro padroni, decidono di
andare a Brema per imparare
a suonare uno strumento ed
entrare nella banda musicale,
l’orchestra fiati completava ed
arricchiva con le proprie note
la narrazione rendendola varia
e coinvolgente.
Nella seconda parte del concerto poi l’orchestra si è cimentata nell’esecuzione di alcune
famose musiche da film accompagnate in questa particolare occasione da alcuni video
appositamente realizzati dalla
nostra Silvia Lugana, componente del corpo bandistico.
È stata veramente una bella serata, un concerto coinvolgente
28
e piacevole nel quale la passione per la musica e il piacere
del racconto si sono coniugati
in maniera pregevole e hanno
suscitato negli spettatori, ma
in primis nei musicisti esecutori, forti emozioni e grande
coinvolgimento emotivo.
Tengo a sottolineare il fatto che
noi esecutori prima di tutti ci
siamo divertiti ed emozionati
quella sera. È vero, ogni volta che “imbracciamo” i nostri
strumenti questo accade, ma ci
sono occasioni in cui l’emozione è maggiore perché sentiamo
che stiamo facendo qualcosa di
“grande”, importante, un passo
avanti rispetto a ciò che siamo
abituati a fare. Ecco, questa è
stata una di quelle occasioni!
Insomma, per noi è stato senza
dubbio un gran successo, abbiamo dimostrato a noi stessi
e alle circa duecento persone
presenti al concerto che siamo
un’ottima squadra, affiatata e
coesa. Inoltre è degno di nota
il fatto che, dei circa sessanta
elementi dell’orchestra fiati,
più di 25 sono bambini e ragaz-
zi con un livello di preparazione
veramente notevole e il merito va tutto al nostro maestro
e direttore Nicola Ferraresi
che con la sua professionalità,
competenza, passione e simpatia è riuscito e riesce sempre
ad estrapolare il meglio di questo gruppo!
Forte di questa esperienza
però il nostro Ente Filarmonico non dorme certo sugli allori,
anzi si sta già mettendo al lavoro in vista dei prossimi appuntamenti primaverili ed estivi. Il
programma sarà ben nutrito e i
prossimi mesi saranno ricchi di
impegni e appuntamenti musicali, già a partire dal vicino 25
aprile con la Commemorazione
dei caduti solennizzata a Guidizzolo e nelle frazioni dalla
nostra banda musicale.
Vi lasciamo con una piccola
riflessione: di recente è stato
chiesto ad alcuni componenti
della banda che cosa sia per
loro la musica e uno di loro ha
affermato senza battere ciglio
“per me la musica è tutto”...a
presto!
Serafino Gavioli
Prof. Sante Bardini
Chissà per quali oscuri meandri
passa quel pathos interno che
si chiama passione, vale a dire
quel sentimento complesso,
radicato ed esclusivo che porta alla gioia interiore ma anche
all’ansia ed allo struggimento.
Lo si vive sempre come un rifugio dell’io o come una sorta
di compensazione alle fatiche
quotidiane o come realizzazione
di sogni infantili sempre ricchi di
affascinante immaginazione.
In campagna - contesto concreto e realista, sempre poco indulgente alle sollecitazioni della
fantasia - è decisamente rara,
ma quando c’è la si vede, starei
per dire che si tocca. Guidizzolo è un paese di varia umanità e
non sorprende che annoveri tra
i suoi cittadini Serafino Gavioli.
Il nostro fece il contadino fino a
40 anni come affittuario di terreni situati a Cavriana, Cerlongo,
Ceresara e, ovviamente, a Guidizzolo. Poi lavorò come autista
per l’impresa De Giuli, trasportando, nei paesi limitrofi, gasolio agricolo, di riscaldamento e
di autotrazione. Passò succes-
sivamente alle dipendenze della
Lucchini che costruisce impianti
di irrigazione e serre. Ha due figli, Paolo e Maria. Il primo ripara elettrodomestici e l’altra è dipendente della ditta Bombana.
Ricorda - ecco le origini della
passione - che quando aveva 5
anni, il padre Attilio aveva acquistato, con un rilevante sforzo
economico, un trattore Landini
L 28/32. Lui se ne era subito innamorato. Riempiva la sua fantasia, lo ammirava, lo toccava e,
alla guida, si sentiva come un
cavaliere medievale su un novello Bucefalo. La macchina ha
contribuito al companatico dal
1938 al 1973 con grande onore.
Dopo quel tempo il trattore è
stato fermo per dieci anni e poi,
restaurato e fatto funzionare
perfettamente come una volta,
Serafino l’ha sistemato davanti
a casa. È magnifico, grandioso,
una presenza particolare che
richiama alla mente immagini e
scansioni rusticali di una volta, è
un monumento. Ne parla con gli
accenti che conservano intatta
la malìa dello stupore infantile
anche dopo mezzo secolo. Non
c’è da stupirsi: in quel ferro è
racchiusa la sua vita, lo sente
come un compagno di fatiche,
come un amico fedele che gli
è stato sempre vicino, sempre
pronto ad aiutarlo.
Molti gli hanno chiesto, più volte,
di poterlo esporre in manifestazioni di carattere agricolo ma,
lamenta Serafino, il trasporto è
difficile, occorrono mezzi specializzati e costosi. Non mi è difficile tuttavia cogliere il piacere
nascosto di non distaccarsene
mai e di averlo sempre sotto gli
occhi.
Completiamo la conversazione
con un cenno devoto - palato
oblige - alla coppa di Leonardo
Dal Prato (che Serafino mangia)
ed al vino di Sergio Cattani (che
beve).
Sono passato anch’io attraverso
queste esperienze e quindi la
conversazione si eleva di tono.
Ne nasce un confronto, pacato e
sereno, tra due vecchi intenditori della tavola della campagna.
Alla fine siamo assolutamente
d’accordo: sono eccellenze che
rappresentano pienamente la
nostra più consolidata e schietta
arte del gusto popolare.
29
LIBERA la MENTE 2015
IL CIBO COME CULTURA
In concomitanza con “EXPO 2015”: nutrire il pianeta-energia per la vita”
Incontri gratuiti aperti a tutti
Giovedì 30 aprile ore 20,30
Vjollca Selimi – Il profumo della vita
Conversano con l’autrice la
Prof. Giusi Nobilini e Zeno Roverato
Venerdì 22 maggio ore 20,30
Dott. Andrea Bianchera
Detti dialettali della nostra
tradizione contadina
Venerdì 8 maggio ore 20,30
Venerdì 29 maggio ore 20,30
Prof. Giovanni Zangobbi
Povertà, fame ed analfabetismo:
L’Italia nella prima metà
del Novecento
Venerdì 15 maggio ore 20,30
Prof.ssa Donatella Lusenti
I menu delle feste legati alla
tradizione contadina
Cornelio Marini
Presentazione delle De. Co.
e loro significato
Chi desidera partecipare ma non ha il
mezzo di trasporto può rivolgersi a:
G.V.G 0376 818240 – Auser 342 6824878
Pro Loco 339 7078879
GLI INCONTRI SI TERRANNO NELLA SALA DEGLI AMICI DI REBECCO ALLE ORE 20,30,
SARANNO SEGUITI DA DEGUSTAZIONE/ASSAGGIO DI PRODOTTI TIPICI
DELLA NOSTRA ZONA, LEGATI AL TEMA DELLA SERATA.
30
GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO
“COLLI MORENICI”
Sede operativa: Ristorante “La Baita” Campagnolo di Cavriana MN
a cura di Giorgio Arienti
31 maggio 2015
Viene riproposta una delle gite naturalistiche di maggior gradimento.
Porto Garibaldi - Delta del Po - Abbazia di Pomposa e Museo Pomposiano
Partenza alle ore 6,30, sosta
per una caratteristica colazione; verso le 9,30 arrivo a Porto
Garibaldi e imbarco sulla motonave ALBATROS.
Una illustrazione storico-geografica-naturalistica, ci accompagnerà attraverso i sette lidi
di Comacchio, gli allevamenti
mitili, dove potremo vedere i
pescatori attenti alla semina e
alla raccolta. Si farà una sosta
nei pressi del Faro di Goro, uno
dei luoghi più suggestivi del
parco dove sarà possibile concedersi una passeggiata sulla
spiaggia. Si passerà poi dalla
Sacca degli Scardovari e antichi
casoni: storia dell’Alluvione del
Polesine.
La mattinata si chiuderà con
il passaggio attraverso canali
stretti con avvistamento della fauna autoctona: aironi,
garzette, germani reali, falchi di palude, volpoche, folaghe, beccacce....e tanti altri….
il momento preferito dagli
amanti del birdwatching che
avranno la possibilità di fotografare da vicino la natura nei luoghi più suggestivi.
Dopo il pranzo, alla foce del
Po, grande spettacolo con i
gabbiani: un divertimento per
grandi e bambini...
Nel pomeriggio
alle 16 partenza per l'Abbazia di Pomposa
e il suo museo.
Una guida ci
illustrerà (circa 90 minuti),
durante il percorso di visita,
le vicende dei
monaci benedettini qui presenti fin dal VII
secolo. Alle ore 18 circa partenza per il rientro a Guidizzolo.
Informazioni e adesioni:
Franco Boccazzi 331 5296179
31
Innovazioni nella Pubblica Amministrazione:
digitalizzazione, efficienza e vantaggi condivisi
Il tema “Come migliorare attività e processi delle pubbliche
amministrazioni, anche attraverso la carica innovativa delle
startup?” è stato discusso lo
scorso 7 febbraio a Villafranca
al BOOT CAMP EGS, organizzato da e-Globalservice SpA (EGS)
su invito del CEV (Consorzio
Energia Veneto). Qui il Comune
di Guidizzolo, con il vice sindaco
Pietro Gialdini, ha rappresentato gli Enti Locali. in una tavola rotonda con amministratori
e rappresentanti del territorio,
ove si è affrontato il tema del
rapporto tra pubblico e privato, andando a esaminare nuovi
modelli di business che possano andare oltre la semplice
opera di digitalizzazione delle
amministrazioni e realizzare
la condivisione delle perfomance economiche, favorendo
nel contempo l’eliminazione di
una burocrazia arcaica e costo-
sa. Rappresentativo e di rilievo i tavolo dei relatori. Dopo i
saluti generali di Gianfranco
Fornasiero, Presidente Consorzio CEV, Denis Faccioli, Vice
Presidente AIV e Alberto Onetti, Presidente Mind the Bridge
Foundation, il giornalista Luca
Barbieri ha moderato la tavola
rotonda a cui hanno partecipato l'On. Pierpaolo Baretta,
Sottosegretario al Ministero
dell’Economia e delle Finanze,
Gaetano Zoccatelli, Presidente
e-Globalservice, Giordano Riello, Vice Presidente Gruppo Giovani Unindustria Rovigo, Bruno
Giordano, Consigliere con delega all’innovazione e startup per
Confindustria Verona, oltre a
Pietro Gialdini, Vice Sindaco del
Comune di Guidizzolo in rappresentanza dei Comuni aderenti
al CEV. Tre progetti privati, in
ambito eGovernment e eProcurement, premiati tra i migliori
dieci che hanno partecipato alla
selezione, il Progetto pilota per
gli ”Acquisti Centralizzati” su
piattaforma elettronica predisposta dal CEV, che vede il
Comune di Guidizzolo in prima
fila. Progetto seguito a Guidizzolo dal geom. Antonio Malagutti, presente ai lavori della
tavola rotonda.
Nuovi incentivi per l’ediliza
32
Deliberati dalla Giunta Comunale di Guidizzolo ulteriori incentivi per il settore edilizio in
tema di efficientamento energetico. Misure, che favoriscono sia il recupero del patrimonio esistente che il nuovo. Pur
nella difficilissima congiuntura
economica, questo non è un segnale isolato: «Con l’allegato
energetico al Regolamento Edilizio nel giugno scorso si era già
provveduto ad introdurre degli
incentivi che prevedono sgravi
sugli Oneri di Urbanizzazione –
primari e secondari - per interventi edilizi di efficientamento
energetico. Misure che rispondono anche alle aspettative che
provengono dai vari settori del
mondo produttivo. Con l’atto
adottato dalla Giunta il 29 gennaio scorso si aumentano gli
sgravi per cittadini e imprese,
tanto sul nuovo che sull’esistente. L’impianto regolamentare,
stando allo strumento normativo utilizzato, come spiega l’Ass.
all’Urbanistica Pietro Gialdini,
è indirizzato ad una edilizia che
sia “in linea con i migliori standard normativi e di sostenibilità
ambientale”. “Non un segnale
isolato, in quanto, pur avendo il
nostro Comune costi accessori
in edilizia (costo di costruzione,
oneri di urbanizzazione) piuttosto bassi, è nostra intenzione agire su una ulteriore leva,
prosegue Gialdini. Dal decreto
“sblocca Italia” alla nuova legge regionale sul consumo di
suolo - l.r. 31/2014 - si stanno
valutando ed individuando gli
strumenti e regolamenti per un
ulteriore ribasso a favore dei
cittadini ed imprese. Per esempio nel “vecchio” PIP – in zona
industriale- vi sono ancora lotti
liberi e su queste situazioni le
norme consentono ai Comuni
di stabilire agevolazioni ancora
maggiori. Magari nell’immediato vi saranno minori entrate
ma riteniamo che questi siano
momenti in cui la “macchina”
va aiutata a ripartire coniugando un’edilizia di qualità che
faciliti la rigenerazione urbana come alternativa alle costruzioni su suoli agricoli”. Sul
tema interviene anche il Sindaco Sergio Desiderati . “Questa
iniziativa, (che fa parte anche
del percorso di azioni concrete
e coerenti con la nostra adesione al Patto europeo dei sindaci
per l’ambiente e alla redazione
del nostro Piano d’azione per
l’energia sostenibile), riteniamo
possa avere un impatto fortemente favorevole per le attività
del nostro territorio”
Rinnovata l’apparecchiatura per il rilevamento della velocità
É entrata in funzione nei giorni
scorsi la nuova apparecchiatura per il rilevamento della velocità posizionata sulla ex Statale
236 in entrata a Guidizzolo nella
direzione Brescia – Mantova, al
Km. 25+326 dove vige il limite massimo di 70 chilometri
orari. Il vecchio rilevatore, posizionato nel 2008 nella postazione fissa, era ormai obsoleto
e presentava notevoli limiti funzionali rispetto alle ultime apparecchiature sul mercato, tecnologicamente molto più avanzate. Limiti che si riscontravano
in caso di particolari condizioni
atmosferiche o di temperature
molto elevate. La postazione,
nel tempo, si è rivelata molto importante per la sicurezza
stradale; il controllo della velocità infatti ha portato ad una
consistente e sempre maggior
diminuzione delle infrazioni rilevate, segno che l’impianto ha
contribuito in maniera determinante a far in modo che i veicoli
entrino nel centro abitato con
velocità consone. La nuova apparecchiatura, collocata nella
medesima
posizione,
oltre che eliminare gli
inconvenienti che si verificavano con la precedente è in grado di portare ad una verifica in
tempo reale, mediante
il collegamento diretto
con l’Ufficio, degli eventuali veicoli rubati che
vi transitassero vicino,
così come riesce a rilevare i mezzi eventualmente sprovvisti di assicurazione. Importante
anche il valore statistico, in quanto l’apparecchiatura monitora ora
per ora il traffico veicolare dando il numero dei
mezzi in transito ed anche le diverse categorie
di veicoli, elementi indispensabili per una corretta programmazione
degli interventi sui tratti
di strada del centro abitato. Un indubbio valore
aggiunto nelle disponibilità delle forze di Polizia e per la sicurezza.
tel. 0376 804071 fax 0376 82103
E-mail: info@tondini srl.it
via dell’Artigianato, 71
46040 CAVRIANA MN
33
Nuove aule al Liceo Artistico Alessandro Dal Prato
Consegnata la borsa di studio ‘Excursus’ intitolata al fondatore della Scuola
Il teatro comunale occupato in
ogni ordine di posti da studenti e
docenti del Liceo Artistico ‘Alessandro Dal Prato’ per l’interessantissima cerimonia di consegna della borsa di studio intitolata al fondatore della scuola
e promossa dall’Associazione
di ex studenti ‘Excursus’, cerimonia seguita dalla consegna
dei diplomi ai ragazzi che sono
usciti dal Liceo lo scorso anno e
anticipata dalla profondissima
Lectio Magistralis della prof.
ssa Rosamaria Smetana. Presenti con la dirigente del Liceo
Irene Alida Ferrari, il sindaco di
Guidizzolo Sergio Desiderati, la
vice presidente della Provincia
Francesca Zaltieri, il presidente di Excursus Raffaele Darra
i quali, con studenti e docenti,
hanno poi inaugurato la nuova
aula Dal Prato del Liceo realizzata grazie all’intervento della Provincia proprietaria dello
stabile di Via Roma 2. La prof.
ssa Smetana in un’ora di fortissima partecipazione ha trattato
il tema “Il ruolo sociale dell’artista nel tempo: dall’artista-artigiano all’artista-intellettuale,
dall’artista-intellettuale all’artista-star” spaziando dalle primissime manifestazioni artistiche dei graffiti preistorici fino a
spiegare le trasformazioni, non
solo manuali ma soprattutto
culturali, che hanno connotato
Nicola Lorenzoni, riceve la "Borsa di l’artista e, in particolare, l’arstudio" da Raffaele Darra e dalla vice te e il suo sviluppo tanto nelle
presidente della Provincia Francesca intenzioni/intuizioni/trasformaZaltieri
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zioni intellettuali del ‘maestro’
che dei fruitori chiamati sempre più ad ‘entrare nell’opera’
per interiorizzarla.
Tra i saluti, accanto a quello
della Dirigente Ferrari, si sottolineano gli interventi della vice
presidente Zaltieri, del sindaco Desiderati e di presidente e
segretario di Excursus Raffaele
Darra e Giovanni Magnani, tutti
tesi a sottolineare l’importanza
della cultura e di quella artistica che nel Liceo trova rilevante
attuazione sulla linea tracciata
con impronta futurista dal prof.
Alessandro Dal Prato.
La borsa di studio per meriti
scolastici è andata al giovane
Nicola Lorenzoni, oggi classe seconda, per gli esiti dello
scrutinio del passato anno scolastico.
Anagrafe - Stato Civile - Elettorale:
Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00
mercoledì:
dalle 14.30 alle 17.30
sabato:
reperibilità, solo per decessi cell. 347 8074979
Segreteria - Ragioneria - Tributi - Ufficio tecnico Scuola - Teatro - Segretariato sociale:
lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.30
mercoledì:
dalle 14.30 alle 17.30
Assistente sociale:
mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00
Polizia Locale: tel. 0376 840241
mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00
numero per emergenze
tel. 349 6498680
Municipio (centralino) - tel. 0376 819201
Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428
P.E.C.: [email protected]
ORATORIO SAN LORENZO
ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA
Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00
Ottobre - Aprile
su prenotazione 335 422406
BIBLIOTECA
tel. 0376 840435 estate
inverno
lunedì 9-12 / 15-19 martedì
9-12
giovedì
15-19 mercoledì venerdì 9-12
sabato
9-12 / 14.30-18.30 14.30-18.30
14.30-18.30
9-12
9-12
ASSOCIAZIONI
Pro Loco - tel. 0376 1620426
Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819440
AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 - 335 8230628
Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292
GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240
Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189
Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382
Amici di Rebecco - tel. 331 3279682
Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 342 6824878
Canile Comunale - tel. 0376 819716
CIMITERO
Apertura tutti i giorni della settimana
Gen. Feb. Nov. Dic.
Marzo e Ottobre
da Aprile a Settembre
dalle 8 alle 17
dalle 8 alle 19
dalle 8 alle 20
PIAZZOLA RIFIUTI
Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30
Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30
AMBULATORI MEDICI
• Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733
Prenotazione visite: 0376 840433 (9.00-12.00)
Lun. Gio. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)
Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento)
• Dr. Orfeo Valerio Galvani
Ambulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096
Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30
Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)
• Dr. Giuliano Ponti
Ambulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177
Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30
Giovedì: dalle 16.30 alle 19
Ambulatori medici presso sede AVIS
• Dr.ssa Doriana Bertazzo
Riceve su appuntamento tel. 0376 83040 - 838500
Martedì dalle 17 alle 18,30
Giovedì dalle 8,30 alle 9,30
• Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350
Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.00 alle 18.30
• Dr.ssa Vincenza Di Marco
Riceve su appuntamento tel. 335 1736606
Lunedì: 9,30-11,30 - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00
Mercoledì: dalle 16.00 alle 18.00
NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO
tel. 800 228521 (Guidizzolo 0376 819005)
ENTI
Protezione Civile - tel. 0376 847388
Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653
Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059
Liceo Statale d’Arte - tel. 0376 819023
Corpo Bandistico - tel. 0376 840090
Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120
SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869
Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847352
CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253
Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602
Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052
SANTE MESSE
GUIDIZZOLO
Festivi:
Prefestivi:
Feriali: Lun. Merc. Giov. BIRBESI Festivi
Feriali: venerdì
REBECCO Prefestivi estate
8 - 10.30
19
19
9.30
8.30 18
inverno
8 - 10.30
18
18
9.30
8.30
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Numeri utili
UFFICI COMUNALI
EMERGENZE
EMERGENZE - 112
(Carabinieri),
Il numero, sostituirà l'attuale 112
Fuoco),
del
ili
113 (Polizia di Stato), 115 (Vig
118 (soccorso sanitario)
GUARDIA MEDICA - 800 533 167
FUGHE GAS - 800 901 313
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