29/04/2015 elmintologia elmintologia ELMINTI ELMINTI = metazoi a simmetria bilaterale NEMATELMINTI PLATELMINTI (VERMI TONDI) (VERMI PIATTI) • Trematodi • Nematodi • corpo ricoperto di cuticola (corpo piatto non segmentato) (con apparato digerente) • apparato sessuale maschile e femminile • Cestodi • Acantocefali (corpo piatto segmentato) (senza apparato digerente) • apparati escretore e nervoso • a volte un apparato digerente PLATELMINTI TREMATODI Due Ordini: Simmetria bilaterale Corpo appiattito dorso-ventralmente (eccezione di Paramphistomum spp.) MONOGENEI Normalmente ermafroditi Ciclo biologico diretto Parassiti esterni dei pesci Due Classi: TREMATODI Ciclo biologico indiretto DIGENEI Esclusivamente nei vertebrati CESTODI TREMATODI DIGENEI RIASSUMENDO: ELMINTI PARASSITI Chiamati, allo stadio adulto, distomi (qualche mm Ermafroditi (eccezione: Schistosoma spp.) CICLO INDIRETTO TREMATODI NEMATELMINTI CESTODI …continua… Ovipari Ospite Definitivo (vertebrato) PLATELMINTI alcuni cm) DIGENEI 1 o più ospiti intermedi (invertebrati) MONOGENEI X (non li studieremo) Vi appartengono le Famiglie… 1 29/04/2015 Corpo appiattito Non segmentato Trematodi • • • • DIGENEI Con generazione asessuata e sessuata 1-2 ospiti intermedi Endoparassiti, presenti in tutti i gruppi di vertebrati • In genere con 2 ventose Due ventose (organi di attacco) Anteriore - apertura orale Ventrale - organo di attacco I Digenea sono ermafroditi 1 eccezione Intestino bipartito-fondo cieco Due testicoli L’ovidutto sbocca, insieme ai canali deferenti che originano dai testicoli, nel poro genitale Ovario unico All’ovario fa seguito un ovidutto o utero Follicoli di vitellogeno sono sparsi nel parenchima e concorrono alla formazione delle uova Ciclo biologico molto complesso numerosi stadi immaturi Vasi sanguigni Miracidio – Ricerca attivamente l’ospite o è ingerito dall’O.I. II O.I. Schistosoma spp. Sporocisti Fegato (Redia) Dicrocoelium, Fasciola Cercaria O.D. Ingestione App. Digerente Paramphistomum spp. Penetrazione attiva nell’O.D. Fasciola hepatica Trematode che da adulto colonizza i dotti biliari del fegato di molti mammiferi 1 cm Da Veterinary Parasitology – Urkuhart, G.M., 1987 2 29/04/2015 CICLO BIOLOGICO DI FASCIOLA HEPATICA L’ANIMALE SI INFESTA INGERENDO CON L’ERBA LE METACERCARIE ADULTI NEL FEGATO (DOTTI BILIARI) Fasciolosi AZIONI PATOGENE SVOLTE DA FASCIOLA HEPATICA FORME IMMATURE OSPITE DEFINITIVO UOVA PERIODO DI PREPATENZA: 60-90 GIORNI METACERCARIA EMESSE CON LE FECI AMBIENTE ACQUATICO TRAUMATICA LE UOVA SCHIUDONO RAPIDAMENTE ( 15-20 GIORNI), LASCIANDO FUORIUSCIRE DALL’OPERCOLO IL MIRACIDIO VEICOLATRICE OSPITE INTERMEDIO (Lymnaea truncatula) CERCARIA DA UN SOLO MIRACIDIO, IN UN TEMPO DI 30-40 GIORNI, POSSONO ORIGINARE SINO A 600 CERCARIE MIRACIDIO (Clostridium novyi) (REDIE FIGLIE) REDIA SPOROCISTI L’INTERO CICLO RICHIEDE UN TEMPO MINIMO DI 15 SETTIMANE. PARASSITI ADULTI La patogenesi è in funzione: IRRITATIVA •numero di metacercarie ingerite •fase di sviluppo del parassita DISMETABOLIZZANTE ANEMIZZANTE (0,5 ml sangue/giorno/parassita) •specie animale coinvolta La patogenesi si divide in due fasi: •migrazione adolescarie TOSSICA Fasciolosi •emorragia •adulti nei dotti biliari SINTOMATOLOGIA FORMA ACUTA Autunno-inizio inverno 2-6 settimane dopo infestazione FORMA CRONICA ANORESSIA DEPRESSIONE DEL SENSORIO RIFIUTO A MUOVERSI LIQUIDO IN CAVITA’ PERITONEALE NEI CASI PIU’ GRAVI: PERITONITE EPATITE NECROTICA INFETTIVA (C. novyi) MORTE (DA PARASSITI ADULTI) 4-5 mesi infestazione (200-500 metacercarie) (oltre 2000) (DA FORME IMMATURE) • • • • • •danno epatico SINTOMATOLOGIA SCARSA E ATIPICA • DIMAGRAMENTO • ANORESSIA • ANEMIA (pallore mucose apparenti) • CALO DELLA PRODUZIONE • EDEMI (arti e spazio intermandibolare: • mandibola a bottiglia) • SE INFESTAZIONE CRONICA GRAVE (> 200 PARASSITI ADULTI): Rilievi patologici Forma acuta: fegato aumentato di volume, friabile, emorragico a nido d’ape Forma subacuta: fegato aumentato di volume con numerosi tragitti necrotico-emorragici sulla superficie e nel parenchima Forma cronica: fegato pallido con il margine irregolare. Fibrosi epatica e colangite iperplastica CACHESSIA MORTE 3 29/04/2015 Fasciolosi DIAGNOSI (1) Fasciolosi LOTTA ALL’OSPITE INTERMEDIO SU ANIMALI IN VITA POST MORTEM RICERCA DEI PARASSITI O DELLE LESIONI ANATOMOPATOLOGICHE A LIVELLO DI DOTTI BILIARI E PARENCHIMA EPATICO • ESAMI INDIRETTI (Test immunodiagnostici) • ESAMI DIRETTI - qualitativo (ricerca delle uova nelle feci) - quantitativo (Mcmaster; consente di stabilire il valore u.p.g. - uova per grammo-) BONIFICA DEL PASCOLO UTILIZZO PRODOTTI MALACHICIDI (però tossici e inquinanti) Fasciolosi METACERCARIE EVITARE INGESTIONE……!!! TRATTAMENTO ANTIELMINTICO “TATTICO” RECINZIONE DELLE ZONE UMIDE DEL PASCOLO EVITARE LO SFALCIO DI ERBE LUNGO I CORSI D’ACQUA MA ATTENDERE: - 2 MESI PER IL FIENO - 50 GIORNI PER GLI INSILATI Dicrocoelium dendriticum ANIMALI POSITIVI ALL’ESAME COPROLOGICO - PRIMA DELLA STAGIONE PASCOLATIVA “STRATEGICO” se questo non è possibile: NON SOMMINISTRARE ALL’ANIMALE FORAGGIO FRESCO, LOTTA (riduce la contaminazione dei pascoli) - DOPO IL RIENTRO NEI RICOVERI (elimina i parassiti acquisiti durante il pascolo) per fasciolosi ATTENZIONE…!!! Vista la pericolosità della malattia BISOGNA sempre intervenire….(anche in presenza di pochi animali positivi) Scelta del momento migliore e del farmaco gestiti dal VETERINARIO Dicrocoelium dendriticum (Sin. D. lanceolatum) Trematode che da adulto colonizza i dotti biliari del fegato, frequentissima negli ovi-caprini 4 29/04/2015 CICLO BIOLOGICO DI DICROCOELIUM DENDRITICUM L’ANIMALE SI INFESTA INGERENDO CON L’ERBA LE FORMICHE CON LE METACERCARIE Rispetto a F. hepatica: 60-90 GIORNI UOVA EMESSE CON LE FECI OSPITE DEFINITIVO 1° OSPITE INTERMEDIO L’UOVO,INGERITO DAL GASTEROPODE, LIBERA IL MIRACIDIO CHE, ATTRAVERSO DUE GENERAZIONI DI SPOROCISTI, ORIGINA LE CERCARIE, POI ESPULSE CON UNA SECREZIONE MUCILLAGINOSA IN AMMASSI DI 300-400 INDIVIDUI. QUESTA FASE DURA CIRCA 90 GIORNI Più piccolo MIRACIDIO (SPOROCISTI DI 1a E 2a GEN.) NO fase migratoria nel parenchima epatico CERCARIE PROTETTE DAL MUCO 2° OSPITE INTERMEDIO LA FORMICA INGERISCE LE CERCARIE, CHE SVILUPPANO IN METACERCARIE IN 30-40 GIORNI Dicroceliosi AZIONI PATOGENE (1) ADULTI NEL FEGATO (DOTTI BILIARI) PERIODO DI PREPATENZA: METACERCARIA Dicroceliosi Cuticola NON spinosa AZIONI PATOGENE (2) DEPAUPERATIVA NON è ematofago SINTOMATOLOGIA ASSENTE DISMETABOLIZZANTE IRRITATIVA LA MALATTIA DECORRE IN lesioni epatiche (angiocolite cronica e sclerosi) FORMA SUBCLINICA TOSSICA FAVORENTE Dicroceliosi DIAGNOSI IN VITA ESAME COPROLOGICO QUALITATIVO QUANTITATIVO (u.p.g.) POST-MORTEM reperimento lesioni epatiche (angiocolite cronica e sclerosi) EVIDENZIAZIONE PARASSITI ADULTI (diverse migliaia fino a 50.000 !!!) A VOLTE : DIMAGRAMENTO DISORESSIA DIARREA Dicroceliosi TERAPIA SCOPO = MANTENERE LA PARASSITOSI ENTRO LIMITI ACCETTABILI… < SOGLIA DI RISCHIO MOMENTO OTTIMALE BUONO INIZIO INVERNO (MAX INFESTAZIONE) PRIMA DEL PASCOLO DOPO IL PASCOLO Tiabendazolo, Albendazolo, Netobimin 5 29/04/2015 Dicroceliosi PROFILASSI Paramphistomum spp. QUASI IMPOSSIBILE Trematodi che allo stadio adulto colonizzano i prestomaci (rumine e reticolo) dei ruminanti UOVA RESISTENTI LOTTA LUMACHE E FORMICHE Famiglia Paramphistomatidae Diffusione cosmopolita, nei giovani animali, gli stadi immaturi possono provocare sintomatologia grave e spesso letale Paramphistomum cervi È diffuso in Europa, Italia compresa, in America, e nelle aree tropicali e subtropicali Distoma del rumine Ospiti definitivi: Bovini, ovini, caprini, cervi, bufali e antilopi Ospiti intermedi: gasteropodi acquatici del genere Planorbis e Bulinus Almeno 14 specie Paramphistomum microbothrium e Paramphistomum daubneyi Calicophoron P.microbothrium e P.daubneyi insieme a Ceylonocotyle streptocoelium e Cotylophoron cotylophorum vengono considerati sinonimi. Morfologia: Sono specie che parassitano i ruminanti domestici e selvatici, segnalati in Europa, in Africa e, l’ultima, in India ed Australia. I primi due anche in Italia (Campania, Sardegna, Sicilia, Piemonte, Calabria, Basilicata e Puglia) il parassita adulto, ha forma conica di dimensioni ridotte (circa 1cm di Lunghezza) e di colore rosa intenso, piriforme e presenta due ventose visibili, una posizionata sulla punta del cono e l’altra alla base. 6 29/04/2015 La cuticola è liscia. Gli stadi larvali hanno una lunghezza inferiore a 5mm e colore rosaceo Uovo opercolate simile a quello di Fasciola epatica 130x180 µm Lo sviluppo nell’ospite intermedio si completa in condizioni favorevoli (26-30°C) in 4 settimane Dopo l’ingestione delle metacercarie con il foraggio, il ciclo si completa nel tratto alimentare CICLO IN AMBIENTE IDRICO Adulti nel rumine e reticolo Uova Nel mollusco: sporocisti (in 4-8 settimane) redie Miracidio Mollusco ospite int. cercarie Nell’ambiente L’ospite definitivo si infesta ingerendo le metacercarie su piante acquatiche Nell’ospite definitivo: Fase migratoria (forme immature) nel duodeno A seguito del disincistamento delle metacercarie, i giovani paramfistomi si ancorano alla mucosa duodenale e vi permangono per circa 6 settimane In seguito migrano ai prestomaci, dove sviluppano a parassiti adulti. Il periodo di prepatenza è di circa 2 mesi Adulti in rumine e reticolo Periodo di prepatenza: ca. 2 mesi 7 29/04/2015 AZIONI PATOGENE E SINTOMATOLOGIA Paramfistomosi MAGGIORMENTE LEGATE ALLE FORME IMMATURE IN MIGRAZIONE NELL’INTESTINO FORMA ACUTA (FINE ESTATE-AUTUNNO) DISORESSIA, ANORESSIA, DIARREA FETIDA, DIMAGRIMENTO, EDEMI DISCRASICI, MORTALITA’ ANCHE ELEVATA (10-20%) PARASSITI ADULTI MEGLIO TOLLERATI FORMA CRONICA (INVERNO) NEI CASI PIU’ GRAVI: DISORESSIA, ANORESSIA, DIMAGRIMENTO, IPOMOLTILIA’ DEI PRESTOMACI SINO A METEORISMO RUMINALE Epidemiologia La paramfistomosi si mantiene in habitat acquitrinosi, come laghi e stagni, aree nelle quali sono molto diffusi gli ospiti intermedi. Anche temporanee raccolte di acqua, in seguito a piogge intense o stravasi, possono essere colonizzati dai gasteropodi. Il raggiungimento dello stadio di cercaria coincide spesso con la diminuzione delle acque, fenomeno che consente alla forma infestante metacercaria adesa agli steli di erba di essere più facilmente accessibile agli animali al pascolo. Paramfistomosi DIAGNOSI In alcune aree, i gasteropodi hanno la capacità di superare l’estate su terreni aridi e di riattivarsi nella stagione delle piogge. Tale condizione complica il quadro epidemiologico della parassitosi e favorisce il mantenimento del parassita nel territorio. I bovini sviluppano immunità e pertanto focolai della malattia si sviluppano negli animali giovani. Gli adulti si rivelano pericolosi reservoir. Le capre e le pecore sono sensibili per tutta la durata della loro vita. Paramfistomosi TERAPIA SU ANIMALI IN VITA POST MORTEM RICERCA DEI PARASSITI O DELLE LESIONI ANATOMOPATOLOGICHE A LIVELLO DI DUODENO E/O DI RUMINERETICOLO Paramfistomosi ESAMI COPROLOGICI - qualitativo (ricerca delle uova nelle feci) - quantitativo (Mcmaster; consente di stabilire il valore u.p.g. - uova per grammo-) PROFILASSI CONTROLLO DELLA DIPERSIONE DELLE DEIEZIONI MOLTE SPECIE DIVERSA SENSIBILITA’ AGLI ANTIELMINTICI DIVERSA RISPOSTA DELLE FORME ADULTE E IMMATURAE CORRETTA GESTIONE DEL PASCOLO (RECINZIONE ZONE D’ACQUA,ecc…) VACCINAZIONE (A LIVELLO SPERIMENTALE) ???? 8 29/04/2015 SCHISTOSOMOSI Malattia parassitaria sostenuta da trematodi che da adulti colonizzano i vasi mesenterici e/o epatici ospite definitivo FECI O Raramente URINE FURCOCERCARIA UOMO = S. haematobium S. mansoni S. japonicum trematode a sessi separati in ITALIA solo in Sardegna Sistema venoso mesenteriale e epatico Schistosoma bovis CUTE o MUCOSE BOVINO = Schistosoma bovis Bulinus truncatus I parassiti compiono una migrazione che le porta a localizzarsi nel sistema mesenterico e epatico, dove, divenuti sessualmente maturi si accoppiano. Ha inizio la deposizione delle uova. UOVA Per via orale mediante ingestione di acqua di bevanda contaminata, perdono la loro estremità bifida, si trasformano in giovani distomi, raggiungono il grande circolo. Fino al fegato, si localizzano nel sistema venoso portale, e qui diventano adulti prima di andare nella sede definitiva. Prepatenza = 50-60 gg. ospite intermedio SPOROCISTI 1^ e 2^ gen. Le uova, sospinte dagli schistosomi, penetrano nei capillari e migrano lentamente fino a raggiungere il lume intestinale, da dove passano all’esterno con le feci o con le urine (localizzazione vescicale). MIRACIDIO Il miracidio penetra nel piede del mollusco L’epidemiologia è legata esclusivamente alla presenza di acqua: piccole pozzanghere, canali di irrigazione, aree paludose e umide rappresentano l’habitat ideale per i molluschi gasteropodi, ospiti intermedi. solo in Sardegna La trasmissione per via transcutanea si realizza quando gli animali vertebrati entrano in acqua. L’eliminazione di uova diminuisce notevolmente in animali di età superiore ai 2 anni a causa dell’instaurarsi di un certo grado di Immunità. 9 29/04/2015 Patogenesi I giovani schistosomi, nel corso della loro migrazione, sono responsabili di lesioni traumatiche tuttavia, gli effetti più gravi sono legati all’irritazione provocata dalle uova nell’intestino e dall’azione ematofaga degli adulti. La forma acuta è caratterizzata principalmente da diarrea a volte striata di sangue e contenente muco, ma anche anoressia, sete, anemia ed emaciazione. Questi sintomi compaiono in seguito alla deposizione delle uova nelle vene mesenteriche e alla loro successiva infiltrazione nella mucosa intestinale. A livello vescicale si possono evidenziare danni alla parete con conseguente ematuria. Nel corso della fase acuta, all’esame necroscopico è possibile evidenziare, sulla mucosa intestinale, imponenti lesioni emorragiche; con l’evolversi della malattia, la parete dell’intestino si presenta grigia, sottile ed edematosa a causa delle lesioni granulomatose provocate dalle uova e dalla reazione infiammatoria. Il fegato può presentarsi aumentato di volume e, nei casi cronici, può andare incontro a grave cirrosi. La milza può essere aumentata di volume e i linfonodi appaiono pigmentati. Diagnosi Si basa sull’anamnesi (accesso animali a fonti di acqua) e sul rilievo dei sintomi. La presenza di feci diarroiche striate di sangue e con muco può essere utile per differenziare la malattia dalla fasciolosi. La conferma diagnostica si ha comunque con l’evidenziazione delle caratteristiche uova nelle feci e/o nelle urine. La diagnosi può essere confermata solo all’esame necroscopico con l’evidenziazione delle lesioni e di numerosi parassiti nei vasi. Nelle indagini epidemiologiche può essere utile l’impiego di tecniche sierologiche La produzione delle uova da parte del parassita si ha quando è trascorso il periodo di prepatenza e quindi, spesso, alla fine del decorso della malattia. La diagnosi può essere confermata solo all’esame necroscopico con l’evidenziazione delle lesioni e di numerosi parassiti nei vasi. Nelle indagini epidemiologiche può essere utile l’impiego di tecniche sierologiche Controllo Poiché la densità degli ospiti intermedi è legata alla temperatura ambientale, l’individuazione dei periodi di massima attività dei gasteropodi consente di programmare gli spostamenti degli animali per evidenziare che pascolino in aree infestate e in periodi a rischio. Quando gli animali vengono abbeverati in bacini o corsi di acqua è necessario recintare la fonte idrica e convogliare l’acqua direttamente negli abbeveratoi tramite una tubatura evitando, lungo il percorso, ristagni di acqua. È necessario pulire regolarmente gli abbeveratoi poiché possono essere colonizzati dagli ospiti intermedi. Se il pascolo presenta zone con acqua stagnante, il controllo dei gasteropodi è complicato; i molluschicidi possono non essere utilizzabili sia perché le aree da trattare possono essere molto ampie sia perché hanno effetti tossici sui pesci. La prevenzione della parassitosi è spesso difficile e l’unico strumento rimane il trattamento antielmintico che consente d ridurre i danni legati all’infestazione. 10 29/04/2015 ZOONOSI… Fasciola gigantica È un grande distoma 7,5 cm di lunghezza e 1,5 cm di larghezza FURCOCERCARIE possono penetrare nell’uomo DERMATITE da CERCARIE Diffuso nelle regioni tropicali di Africa e Asia, ma segnalato anche in Europa e USA. gli ospiti definitivi sono i bovini, i bufali, gli ovini, i caprini, i suini, il cammello, i cervidi e l’uomo. Ha corpo trasparente, aspetto fogliforme. Gli ospiti intermedi sono i gasteropodi acquatici del genere Lymnaea (sin. Galba) e in particolare L.auricularia, specie importante in Europa Meridionale ma diffusa anche nel sud degli USA, nel Medio Oriente e nelle isole del Pacifico. Tutti questi gasteropodi si ritrovano in corsi d’acqua, canali di irrigazione e aree paludose. Le uova misurano 170-190 x 90x100 µm Ciclo simile a quello di Fasciola hepatica ma con tempi più lunghi I parassiti raggiungono i dotti biliari circa 12 settimane dopo l’infestazione Periodo di prepatenza di 13-16 settimane Patogenesi, segni clinici e rilievi patologici Negli ovini si osservano sia la forma acuta sia la forma cronica, mentre nei bovini si ha solo la forma cronica. F.gigantica può infestare l’uomo. L’evoluzione patogenetica è in funzione del numero di metacercarie ingerite, della fase di sviluppo del parassita nel fegato e della specie animale colpita. La patogenesi si divide in due fasi: La prima fase coincide con la migrazione del parassita nel parenchima epatico ed è associata a danni al fegato ed emorragia, mentre la seconda fase si ha quando il parassita si trova nei dotti biliari ed è legata sia all’attività ematofaga dei parassiti sia all’attività traumatica Nelle infestazioni massive, si osserva elevata anemia e ipo-albuminemia, si osserva, frequentemente, la presenza di edema sottomandibolare. Nelle infestazioni lievi i sintomi sono limitati, e in assenza di un quadro anemico o sintomi evidenti, non è facile diagnosticare la patologia. Calo delle produzioni e della qualità Calcificazione dei dotti, ipertrofia della cistifellea 11 29/04/2015 Diagnosi Stagionalità, anamnesi aziendale e osservazione dell’habitat tipico dei gasteropodi Rilievo sintomi Diagnosi coprologica Evidenziazione delle tipiche uova opercolate. Controllo I molluschi ospiti di F.gigantica sono molluschi acquatici Il trattamento deve essere mirato sia contro i parassiti adulti sia contro le forme immature Il trattamento serve per evitare gravi perdite alle produzioni, ma deve sempre essere affiancato dalla lotta ai molluschi. Ideale far arrivare l’acqua direttamente nell’abbeveratoio e pulire regolarmente gli abbeveratoi Se il pascolo presenta zone con acqua stagnante, il controllo dei gasteropodi è complicato Il trattamento deve essere eseguito nei periodo in cui si suppone gli animali siano molto infestati Fascioloides magna Diffuso soprattutto in Nord America, ma anche in Europa centrale parassita i cervidi (soprattutto il cervo dalla coda biance e l’alce) Altri ospiti definitivi sono: bovini, ovini, caprini, suini ed equini. Diversi generi e specie di gasteropodi acquatici possono fungere da ospiti intermedi (Fossaria, Lymnea, Stagnicola) Il parassita adulto è di grande dimensioni 10 x 2,5 cm, sottile e di color carne Ha forma ovale con estremità terminale arrotondata ma sprovvista di cono anteriore Patogenesi, segni clinici e rilievi patologici Nei cervi e negli bovini i parassiti adulti vengono rapidamente incapsulati nel parenchima epatico all’interno di cisti fibrose a parete sottile che spesso vanno incontro a calcificazione; la limitata migrazione causa una ridotta patogenicità e una sostanziale assenza di sintomi clinici. La localizzazione all’interno delle cisti e il mancato interessamento dei dotti possono rendere raro il ritrovamento delle uova nelle feci Le uova sono opercolate e grandi, provviste di un appendice protoplasmatica in posizione opposta a quella dell’opercolo, 109-168 x 75-96 µm Epidemiologia L’habitat degli ospiti intermedi è caratterizzato da acque stagnanti semipermanenti con vegetazione poco vitale o completamente morta, zone paludose, ma anche semplici pozzanghere e corsi d’acqua. I bovini e gli ovini si infestano quando condividono il pascolo con i cervidi infestati. Diagnosi Si basa sul rilievo di una generale sofferenza epatica ma, soprattutto, sull’anamnesi aziendale e sull’accertamento della condivisione dei pascoli a rischio, frequentati dai cervi da parte dei bovini Le cisti e i parassiti vengono di solito rilevati all’esame postmortem. Controllo: Evitare che i bovini e gli ovini pascolino in zone frequentate dai cervi L’eliminazione degli ospiti intermedi è difficile Trattamento Triclabendazolo, closantel, clorsulon e albendazolo I parassiti adulti si rilevano particolarmente sensibili all’oxiclozanide 12
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