Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 16 aprile 2015 Anno XLVI Nº 889 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Providencia - Fono: 22229328 • Fax: 26354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS Disoccupati, Italia divisa tra inferno e paradiso Il tasso dei senza-impiego a Bolzano è più basso che in Germania. Bene anche Veneto ed Emilia, ma nel Sud siamo come Grecia e Spagna Se la Provincia di Bolzano fosse uno Stato, in Europa sarebbe quello con la disoccupazione più bassa: appena 4,4% nel 2014 contro il 5% della Germania. E anche il resto del Nord Est si piazzerebbe nella zona di testa della classifica continentale, col Veneto appaiato all’Olanda, il Friuli che tallona la Svezia, Lombardia ed Emilia Romagna che fanno meglio di Belgio, Finlandia, Polonia e che assieme a Marche e Toscana superano pure la Francia. Mentre Piemonte e Liguria battono Irlanda, Slovacchia e Croazia, alla faccia della delocalizzazione e della bassa pressione fiscale. Mezzogiorni d’Europa Il problema è che oltre al vertice della classifica, purtroppo, dominiamo anche in coda: le nostre regioni meridionali, Puglia, Campania, Sicilia e Calabria, tutte abbondantemente sopra la quota drammatica del 20% di senza lavoro, vengono infatti superate solamente da Spagna (24,5) e Grecia (26,5). Una situazione che lo scorso anno si è addirittura aggravata, visto che nel 2014 il tasso di disoccupazione è sceso di 1 punto in Grecia e di 1,6 punti in Spagna, mentre nel Mezzogiorno è salito di un altro punto: +0,3 in Campania, +1,2 in Sicilia e Calabria e addirittura +1,7 in Puglia. Sono i «paradossi della disoccupazione», come li definisce una ricerca dell’Ufficio studi della Confartigianato che ha incrociato gli ultimi dati Istat ed Eurostat, e che La Stampa è in grado di anticipare. Se osserviamo i due versanti opposti del ranking e consideriamo anche i dati provinciali, vediamo poi che oltre a Bolzano, che tra le altre condizioni beneficia di una quota di dipendenti pubblici ben superiore alla media (ben 50mila occupati su 192mila), anche Verona ha un tasso di disoccupazione (4,9%) inferiore a quello della Germania, e Cuneo (5,3%) lo ha inferiore a quello dell’Austria, mentre Cont. in ultima pagina Contro il terrorismo serve più Europa Italia, Francia e Germania “devono mettersi alla testa di un nuovo movimento che stimoli l’integrazione europea” a un livello di maggiore coesione. Sergio Mattarella arriva a Parigi e, come già aveva fatto a Berlino e Bruxelles, ricorda il ruolo dei Paesi fondatori per la guida delle politiche comunitarie, politiche che hanno come fulcro non più solo l’economia ma anche la sicurezza e le nuove frontiere dell’integrazione. Il Capo dello Stato arriva all’Eliseo nel giorno più nero per Francois Hollande, all’indomani della debacle alle amministrative. Il presidente francese mette al centro la crescita, la ripresa e la creazione di posti di lavoro. Poi spiega che l’Europa non deve fermarsi alla pur fondamentale economia, ma deve avere altri terreni sui quali fare fronte comune e, quando serve, massa critica. Parole condivise da Mattarella. “Dobbiamo stimolare una politica di crescita”, sprona il Capo dello Stato, che però ci tiene soprattutto a chiedere maggiore integrazione a Bruxelles. Ma lo sprint deve venire soprattutto dai tre Paesi fondatori. Non basta la guida franco-tedesca per sfondare nuove frontiere di integrazione, l’Italia è fondamentale per dare un equilibrio e più forza alla fase due dell’Unione. Una fase due che, pur tra mille difficoltà e freni, è necessariamente il tema del domani. Italia e Francia, ribadiscono i due presidenti, confermano come già un mese fa nel bilaterale governativo, interessi e visioni future, “un livello eccellente di relazioni”. Così come condividono nuove in- Genocidio armeno, la Turchia alza i toni Si arricchisce di nuovi elementi la crisi diplomatica tra Santa Sede e Turchia sul massacro degli armeni nel 1915-1917, definito domenica un "genocidio" da Papa Francesco, mutuandolo dalla dichiarazione di Papa Wojtyla del 2001. Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha affermato che le parole del pontefice rivelano "una discriminazione dei musulmani e dei turchi di fronte ai cristiani". Domenica c'era già stata la dura reazione del ministero degli Esteri di Ankara, con la convocazione del nunzio apostolico, Antonio Lucibello, e il richiamo per consultazioni in Turchia dell'ambasciatore presso la Santa Sede Mehmet Paçaci. Ora è arrivata anche una nota, diffusa dall'ambasciata turca in Vaticano, che nel tentativo di offrire una ricostruzione storica dei fatti del 1915 definisce le parole di Francesco "un'inaccettabile strumentalizzazione politica". Non solo: parlare di "genocidio" degli armeni rappresenterebbe una "calunnia", in quanto tale termine è un concetto giuridico che nel caso degli armeni non trova riscontro in alcuna sentenza di un tribunale internazionale competente. Nella stessa nota il ministero degli Esteri ha scritto che il popolo turco non riconosce la dichiarazione del Pontefice, "che è discutibile sotto tutti i punti di vista, che è basata sul pregiudizio, che distorce la storia e che riconduce il dolore sofferto in Anatolia nelle particolari circostanze della Prima Guerra Mondiale ai membri di una sola religione". Di tutt'altro avviso il presidente armeno Sarksyan, secondo cui "la nostra storia che ormai compie 100 anni sta dando i suoi frutti". Prevedendo che le parole del Cont. in ultima pagina frastrutture, a partire dalla Torino-Lione, e appuntamenti, da Expo alla conferenza di Parigi sul clima. La crisi economia, ha fatto notare Mattarella, è stata il banco di prova per i nuovi equilibri ed è stata “la dimostrazione che serve più Europa, non meno Europa per il futuro dei nostri Paesi”. E, purtroppo, molti altri test sono alle viste: dalla crisi in Ucraina a quella in Libia, dal pericolo del terrorismo all’immigraCont. in ultima pagina Informativo N. 1 "Solidariedad con el Norte" Primer Informativo desde el inicio de la campaña, el 1 de abril. 1.- En la cuenta corriente del Banco de Chile, número 166-01671-03 de la Parroquia italiana han sido depositados, a esta fecha, la suma de $ 3.037.002 (rut 70.355.000-2). Agradecemos la generosidad de las personas que han hecho donaciones en dinero que nos permitirá cooperar con la reconstrucción o la reposición de enseres domésticos perdidos o dañados por el aluvión. A los que aun no lo han hecho, les reiteramos el llamado a ser solidarios. 2.- Desde el día del siniestro nos hemos empeñado, con la cooperación de Claudia Avendaño, Asistente Social de la Associazione Trentini nel Mondo - Provincia di Trento y fiduciaria del Patronato Acli, a individualizar las familias italianas golpeadas por la emergencia. A la fecha, las familias italianas severamente afectadas por la catástrofe son tres, que al parecer han perdido todos o parte de los enseres domésticos y sus viviendas, que en algunos casos deben ser reparadas. 3.- Para organizar la distribución y el control de la ayuda hemos invitado a personas representativas de nuestra comunidad para integrar un comité de Crisis. Todas ellas han manifestado su buena disposición a participar. Ellos son: El vice cónsul de Copiapó Paolo Albasini, Caterina Pezzani y Carlos Slomp por la comunidad Trentina de La Serena, Pio Borzone, presidente del Comites-Cile, José Odone, Cont. in ultima pagina “Promuove con...”: verbo magico del Comites Viviamo gli ultimi sussulti di questa agitata campagna per le elezioni del Comites, a cui solamente 2088 concittadini, di un totale di 47.000 circa, hanno diritto di partecipare in quanto ne hanno fatto richiesta, a suo tempo, alle autorità consolari. Numero veramente striminzito che, però, non sfigura troppo (mal comune mezzo gaudio?) a fianco di vari altri paesi più ricchi di emigrazione italiana. Comunque per noi è importante che i 12 eletti ad integrare il comitato conoscano bene quale è la loro missione, che si leggano gli impegni che si assumono, che meditino sulla legge costitutiva del comitato e riflettano sui ruoli che devono svolgere per il bene della comunità. La Legge del Comites, all’articolo 2. dice:”Compiti e funzioni del Comitato”. Nelle prime linee enuncia la parola magica senza la quale il Comitato si svuota: “A tale fine ciascun Comitato promuove, in collaborazione con...”. Quindi non è chiamato a crociate solitarie, ad apparire sugli scenari, ma a lavorare sempre in cordata con spirito di servizio. Riportiamo integro il testo del cuore di questa legge che dovrebbe essere scolpito nella mente dei “12” eletti: “A tale fine ciascun Comitato promuove, in collaborazione con l’autorità consolare, con le regioni e con le autonomie locali, nonché con enti, associazioni e comitati operanti nell’ambito della circoscrizione consolare, opportune iniziative nelle materie attinenti alla vita sociale e culturale, con particolare riguardo alla partecipazione dei giovani, alle pari opportunità, all’assistenza sociale e scolastica, alla formazione professionale, al settore ricreativo, allo sport e al tempo libero della comunità italiana residente nella circoscrizione. Ciascun Comitato opera per la realizzazione di tali iniziative.”. Come si vede, il compito del Comites è tremendamente concreto, vasto ed importante. Ma ha bisogno di occhi attenti e cuore vigilante che sappia pensare, lavorare e sacrificarsi per il bene comune. Gli egoismi e gli egocentrismi bisogna lasciarli fuori; come pure altre formule subdole che nascondono tornaconti personali. Dobbiamo formare i dirigenti alla cultura del servizio alla Comunità e non del servirsi della Comunità. La comunità ha il diritto-dovere di giudicare la fedeltà alle promesse. Passare tutto sotto silenzio per paura di offendere è mancare al proprio dovere di informare (nel caso di Presenza) o civico nel caso dei singoli connazionali. Anche a costo di pagare di persona come recentemente successo (e forse succederà). Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 16 aprile 2015 Corrispondenza La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimostrano interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si riserva la pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittuali. SPAZIO APERTO Pakistan, ragazzo bruciato Informazioni ACLI vivo perché cristiano Bustamante 180 - Santiago Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected] Pagina web: www.patronatoacli.cl SONO COPIAPÓ, CHAÑARAL, TUTTI SIAMO CILE DOLENTE. Hna. Maria Solari Canessa Una mujer consagrada a la vida religiosa Querido Padre Pepe: Grande ha sido la emoción al ver publicado en Presenza la semblanza de la Hna. Maria Solari Canessa (Q.E.P.D). Ella, una mujer consagrada a la vida religiosa, dedicó toda su vida a la educación de los niños y jóvenes de este país, el país que acogió a sus padres y que, con su trabajo y dedicación, ayudó a engrandecer. La Hna. Maria fue una representante destacada de la Colectividad Italiana de Chile en su calidad de mujer, de religiosa y de profesional. Los que la conocimos y tuvimos la fortuna de ser sus alumnos en los Colegios de la Compañía de María, damos fe de su completa dedicación a la enseñanza, en el más amplio sentido de la palabra, siempre bajo el alero y guía de Santa Juana de Lestonnac, nuestra Sei di Santiago e non ricevi regolarmente Presenza? Chiama al Cel. 97849283 Grazie santa madre. Un cordial y emocionado saludo, Dra. Silvana Corona Spedaliere, ex alumna de la Compañía de María y miembro de la colectividad italiana de Chile. Grazie cara Silvana. Tal como conversamos fue muy lindo poder ver a mi querida tia Mary (QEPD) en Presenza, un verdadero honor. También le agradecimos a Padre Pepe y Ginetto Rossi por la gentileza de haber publicado su biografia. Tus palabras hacia ella son muy lindas y de corazón. De esa forma puedo completar el cariño que le tengo de por vida como mi gran tia y también sumar su labor en el Colegio Compañía de Maria hacia sus alumnas. Gracias a ustedes por algo tan emotivo. Un forte abbraccio. Bruno Solari S. Un adolescente cristiano, Nauman Masih, 14 anni è stato bruciato vivo da alcuni giovani musulmani che Nauman non conosceva. Il giovane ora è ricoverato in ospedale a Lahore, dove lotta tra la vita a la morte, con gravi ustioni su tutto il corpo. Come appreso da Fides, l’episodio è avvenuto venerdì 10 aprile, quando i giovani musulmani che stavano recandosi in moschea hanno incontrato Nauman lungo la strada. Fermato- L’ORA ITALIANA Il filo che ci unisce all’Italia RADIO SANTIAGO Dalle 9,00 alle 10,30 La domenica mattina Sempre in Radio Santiago CB69 AM www.radiosantiago.cl EDITRICE Parrocchia Italiana N.S. Pompei Scalabriniana *** RAPPRESENTANTE LEGALE Giulio Rubin *** DIRETTORE RESPONSABILE Aldo Costa *** DIRETTORE REDAZIONALE Giuseppe Tommasi *** COLLABORATORI Paolo Castellani Fina Franchini Gloria Nocchi Frascoli Consuelo Canessa *** CORRISPONDENTI Arica Verónica Bibiano Antofag. Rodolfo Sanchez B. Iquique Vacante La Serena Caterina Pezzani Quillota E. Schiappacasse V. Alemana Gilda Rivara Valparaiso Concep. Giancarlo Carro P. Arenas Américo Diaz B. *** Contribuzione annua $ 20.000. Cheque nominativo a «Presenza» *** Stampa C. von Plate Esce il 1º e il 16 di ogni mese Avenida Ricardo Lyon 322 (Providencia) Reservas al (56 2) 2484-8484 lo, avendo saputo che era di religione cristiana, lo hanno picchiato, hanno gettato benzina su di lui e poi gli hanno dato fuoco, fuggendo. La polizia è stata avvertita e ha registrato una denuncia contro ignoti. Nauman ha dichiarato al sovrintendente di polizia: “I giovani che mi hanno aggredito erano dei perfetti sconosciuti. Hanno iniziato a percuotermi dopo che io ho detto di essere cristiano. Ho provato a scappare ma mi hanno inseguito e cosparso di benzina”. Nauman si è buttato su un mucchio di sabbia, mentre alcuni passanti lo hanno aiutato a spegnere il fuoco sul suo corpo e hanno chiamato un’ambulanza. “Condanniamo con forza il grave episodio di odio religioso. Abbiamo subito inviato un rapporto al Primo ministro del Punjab, Shahbaz Sharif ” ha detto a Fides Sardar Mushtaq Gill, avvocato cristiano e difensore dei diritti umani. In una nota inviata a Fides, Nasir Saeed, direttore dell’Ong Claas (“Center for legal aid assistance and settlement”) afferma: “Siamo in una situazione deplorevole. L'odio contro i cristiani ha raggiunto un livello davvero pericoloso se un innocente cristiano può essere bruciato vivo da estremisti islamici senza alcun motivo. I cristiani in Pakistan vivono sotto costante paura per la propria vita, nonostante le rassicurazioni del Primo ministro Nawaz Sharif”. La nostra comunitá oggi deve dire: siamo i fratelli che soffriamo con la disgrazia accaduta alle popolazioni delle cittá e piccoli borghi del norte del paese. Come in tante altre occasioni la furia della natura, terremoti, tsunami, vulcani in eruzione, incendi, alluvioni come in questa occasione in Cile fanno tante vittime di vite umane ed anche ingenti danni ai beni privati e pubblici. Un paese in permanente ricostruzione. In Cile la natura con la complicità a volte dell’ imprevisione cagionano distruzione materiale che spesso comporta la perdita di vite umane. Ma i cileni e tutti coloro che viviamo in questa terra ballerina e fragile, non ci arrendiamo. Dal dolore e dalla disperazione sorge la forza che contrasta l’avversitá e la iniziale sconsolazione. Un popolo che convive con la tragedia e con la sofferenza. Queste esperienze sono l’ antidoto alla superficialità e la banalità di certe cose che si manifestano sia nella comunità nazionale come nella nostra italiana. Che valore ha per un cittadino italiano che vive in Copiapó, ad esempio, che riceve il plico elettorale per il rinnovo del Comites? NIENTE. La sopravivenza difronte alla morte, la perdita di tutti i risparmi della vita messo a confronto a una elezione per rinnovare l’organo di rappresentanza degli italiani qui residenti, scusate: non significa un bel niente. Eppure tanta passione sprecata ed inutile che non fa altro che dividere. La storia si ripete. Le organizzazioni appartenenti alla Parroquia italiana di Santiago, tra esse le Acli, il Coia, il quindicinale Presenza si sono assunti l’ impegno di organizzare un movimento di raccolta per racimolare un contributo che per tanti di noi é una esigenza evangelica e per altri, una cooperazione civile. Comunque un valore cardine della nostra convivenza civile. La comunitá italiana non si é mai astenuta di dare il suo contributo destinato non solo ai cittadini italiani o italo-cileni, ma anche a tutti gli abitanti colpiti dalla sciugura di turno. Basti ricordare il terremoto e maremoto del 27 febbraio. Il primo camión che arrivó a Concepción superando tante peripezie portava le donazioni dell’ Ambasciata di Italia in Santiago. A pochi giorni di distanza, anche noi con il Comites e la valida collaborazione di Ferdinando Pezzoli arrivammo a Concepción con un carico di beni non esistenti, al momento, sul mercato locale che furono distribuiti dalla associazione italiana locale. Ma non solo in Cile: la solidarietá si evidenzió con il terremoto prima dell’ Aquila e dopo dell’ Emilia Romagna dove la nostra pur piccola comunitá contribuí con un assegno non inferiore all’ importo di altri paesi di maggiore consistenza italiana. In Copiapó e nelle zone colpine dall’alluvione vivono famiglie italiane. Maggioritariamente sono di origine Trentina provenienti dalla vicina La Serena, ma ci sono anche italo-cileni presenti in quei territori da anni. E' il caso di Chañaral dove tutt’oggi sono presenti varie famiglie di origine italiana.(tra essi un mio compagno di scuola nel Liceo di Ovalle). In Copiapó esiste la scuola italiana Giuseppe Verdi e anche una Pompa di Pompieri volontari italiani. Non possimo abbandonare i nostri concittadini e neanche la popolazione che soffre la furia della natura que ha distrutto tutto al suo passo, tra esse intere abitazioni, danni importanti nel commercio e nelle attivitá produttive, e, quello che è peggio, perdite di vite umane. Abbiamo messo a disposizione un conto corrente appartenente alla Parroquia Italiana presso la banca del Chile numero 166-01167-03, rut. 70.355.000-2, email, Santiago@ patronato. acli.it Attendiamo la generositá di tutti, lavoratori e imprenditori, ricchi e anche poveri, basta poco (un euro), attendiamo le istituzioni vecchie e giovani che fanno parte della nostra comunitá italiana. Aspettiamo il contributo delle regioni non colpite dalla disgrazia. Vogliamo dare testimonianza della nostra appartenza a questo paese, che in tanti casi é anche il nostro. Crediamo che é il tempo dell’ amore e non dei risentimenti superficiali. Esiste una sola ed unica prioritá: l’ amore al prossimo e soprattutto presso i sofferenti. Ricordiamo siamo nel tempo della Passione che per noi é tempo della rendenzione e dell’amore. Paolo Castellani Abbonamento 2015 - Fiducia reciproca Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi ringraziamo cordialmente della collaborazione. Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Abbonamento normale 20.000 pesos Abbonamento sostenitore 30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 22081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 26381833 TERZA PAGINA Passatempo e umore Presenza- 16 aprile 2015 3 25 aprile: la Festa della Liberazione che unisce (o disunisce) l’Italia Il messaggio fondamentale che invia il 25 aprile è duplice: la Festa della Liberazione ricorda infatti il valore della democrazia e la reciproca legittimazione tra forze che restano profondamente diverse, ma possono cooperare. La liberazione, ovvero la fine della guerra e il crollo definitivo del sistema nazifascista in Italia e in Europa, è il risultato “di una precisa scelta e di una lotta, che genera un riflesso di convergenza, pur nella evidente distinzione dei soggetti”. Le forze che hanno collaborato per costruire una democrazia antifascista si sono infatti divise, ma hanno saputo “mantenere una reciproca legittimazione, che le ha portate, pur nella contrapposizione, a forme diverse di collaborazione” (Agenzia Sir, 25 aprile). Il senso della Liberazione è vivo e attuale ancora oggi, ha affermato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano visitando in occasione della festa il Museo della Liberazione a Roma, situato a Via Tasso, nel luogo in cui venivano torturati quanti erano arrestati dal regime. “Nei momenti cruciali per il Paese in tempo di crisi la memoria è fondamentale. Venendo in posti come questi, c’è sempre molto da imparare sul modo di affrontarli: serve coraggio, fermezza e senso dell’unità, che furono decisivi per vincere la battaglia della Resistenza” (Avvenire, 25 aprile). Anche altre figure istituzionali hanno partecipato a cerimonie per ricordare la Liberazione. Da Milano, il presidente della Camera Laura Boldrini ha ricordato come si debba dire “con forza” che “non è mai, mai esistito il fascismo buono perché il fascismo è stato un regime illegittimo basa- cessario “stare tutti uniti”, “non è possibile continuare a dividersi” sul 25 aprile. Non sono mancate infatti le critiche, giunte soprattutto dal Movimento 5 to sull’assassinio politico e sulla persecuzione degli oppositori”. Anche se l’Italia si è liberata dal fascismo il 25 aprile 1945 e con il Costituzione del 1948, ha avvertito, “il germe dell’autoritarismo è sempre pronto a diffondersi soprattutto con la crisi”. Il presidente del Senato Pietro Grasso era invece a Marzabotto, teatro di una strage nazista nel 1944, dove di fronte alle critiche ha sottolineato che “è bello avere pensieri diversi e che ci sia dialettica sulla quale costruire qualcosa” ma è ne- Stelle, che ha parlato di una festa morta: “Nella nomina a presidente del Consiglio di un membro del Bildeberg [importante associazione finanziaria a livello mondiale] il 25 aprile è morto, nella grassa risata del piduista Berlusconi in Parlamento il 25 aprile è morto, nella distruzione dei nastri delle conversazioni tra Mancino e Napolitano il 25 aprile è morto, nella dittatura dei partiti il 25 aprile è morto, nell’informazione corrotta il 25 aprile è morto, nel tradimento della Costituzione il 25 aprile è morto, nell’inciucio tra il Pdl e il Pd il 25 aprile è morto”, ha scritto Beppe Grillo sul suo blog. “Oggi evitiamo di parlarne, di celebrarlo, Mausoleo Italiano restiamo in silenzio con il rispetto dovuto ai defunti. Se i partigiani tornassero tra noi si metterebbero a piangere” (La Repubblica, 25 aprile). Questa volte il dissenso non si riferisce alla valutazione storica della Liberazione quanto alla situazione politica attuale, ma il 25 aprile continua come ogni anno a suscitare polemiche. La Resistenza, del resto, sembra non essere mai finita fino in fondo. “A una fase del mito ha fatto seguito la revisione. E dopo le certezze, i dubbi, prima in sottotraccia come un fiume carsico, sono usciti alla luce, esplosi nel dolore ‘dei vinti’” (Famiglia Cristiana, 24 aprile). Anche se il partigiano è sempre stato indicato come “’rosso’, ‘comunista’, ‘di sinistra’”, “in prima fila a combattere per la libertà e poi a lavorare per la ricostruzione dell’Italia e la nascita della Repubblica” c’è stata anche una Resistenza “bianca”, formata da cattolici e cattoliche che hanno dato un contributo non secondario alla lotta contro il nazifascismo e per lo sviluppo della vita democratica in Italia. Enrico Mattei, capo partigiano e poi presidente dell’Eni, al primo congresso della Democrazia cristiana, nel 1946, indicò in 65.000 - giunti a 80.000 nella fase finale della Resistenza - i cattolici che parteciparono attivamente alla lotta partigiana, impiegati in 180 brigate. Come li ha definiti Teresio Olivelli, medaglia d’oro al valor militare, sono stati dei “ribelli per amore”, capaci di opporsi al nazifascismo e alla sua ideologia con una ribellione che era innanzitutto morale e spirituale ma che è ad ogni modo costata a molti di loro il sacrificio estremo. Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 24708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 24708400 - E-Mail:[email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/22322618 - Fax: 562/22330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it ICE Agenzia per la promozione all 'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane Clemente Fabres 1050 (Prov.) Tel. 23039330 E.mail: [email protected] COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 22129455 CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 22229328 Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 22425012 - 22481503 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 24847000 Central. Liceo Italia: Nataniel esq. Ñuble. Tel 2707-5836 - 25927558 Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 25927500 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 22229328 - Fax: 26354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 22055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 26992222 - [email protected] www.vigilidelfuoco.cl ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel- Fax: 26345247 COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247 Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144; Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 2342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752 4 Presenza- 16 aprile 2015 ITALIA E ITALIANI E se non ci fossero i nonni? E se non ci fossero i nonni? Già, immagina: un mondo senza nonni. Un mondo dove, facciamo un’ipotesi fantascientifica, le persone, una volta diventate anziane migrano su un altro pianeta. Come sarebbe la nostra vita quotidiana? La domanda è una provocazione. Lanciata da FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età, con una campagna di sensibilizzazione sul ruolo dei “senior”. Ruolo non certo secondario, come racconta anche il video realizzato a sostegno di questa campagna. Un filmato che aiuta a capire meglio una realtà su cui si riflette troppo poco, nonostante la sua manifesta evidenza. Qualche cifra L’impegno dei nonni nell’accudimento dei nipoti vale 24 miliardi di euro e consente alle mamme di lavorare; gli anziani, inoltre, sostengono le famiglie dei propri figli con 5,4 miliardi di euro ogni anno, sotto forma di trasferimenti di denaro e acquisti di beni necessari a figli e nipoti; gli anziani più fragili danno lavoro a 3 milioni di assistenti familiari; 6 miliardi di euro, infine, vengono investiti ogni anno dai senior nel settore di turismo. Sono queste cifre piuttosto chiare con cui FederAnziani, , mette in evidenza il contributo fondamentale dei senior nei confronti della società e dell’economia. Sterotipi sbagliati “Vogliamo demolire uno ad uno i principali stereotipi legati alla terza età - spiega Roberto Messina, Presidente di FederAnziani - che vogliono la persona anziana come un “peso” per la società tutta, come un costo per lo Stato, sotto forma di pensioni, e per il servizio sanitario nazionale in quanto malato cronico. Con un video molto semplice abbiamo voluto mostrare il rovescio della medaglia, ovvero la forza e la vitalità dei senior che viaggiano, costruiscono relazioni, fanno da baby sitter ai propri nipoti, si dedicano alla famiglia rappresentandone il pilastro, spesso anche economico, attraverso la propria pensione. «Un popolo che non custodisce i nonni non ha futuro» L’obiettivo della campagna è stimolare la gratitudine verso chi ha costruito questo Paese e continua a sostenerlo ogni giorno, venendo ripagato purtroppo con l’indifferenza e l’abbandono da parte della politica, come dimostrano le pensioni da fame, la crescita della povertà assoluta nella fascia degli ultrasessantacinquenni, la scarsità delle risorse per la non autosufficienza, la debolezza delle politiche per gli anziani. Non ci stancheremo mai in proposito di citare le parole di Papa Francesco, secondo il quale un popolo che non custodisce i nonni e non li tratta bene è un popolo che non ha futuro”. Nasce la bici senza raggi che si piega e si mette nello zaino Startup incubata dal Politecnico di Torino, l’ideatore è un ingegnere di 31 anni. Realizzata in alluminio, peserà meno di dieci chili e sarà in commercio a fine anno di Marzia Nicolini È italiana la prima bicicletta senza raggi che si ripiega in uno zaino. E’ realizzata in alluminio e, quando sarà in commercio, entro fine 2015, peserà sotto i dieci chili. L’invenzione è di Gianluca Sada, ingegnere trentunenne che ha realizzato il primo prototipo di bicicletta che passa dalle dimensioni di un comune ombrello a quelle di una normale bici da Tenga el mejor punto de vista P. de Valdivia 3015 F. 22690791 Moneda 708 F. 26649244 San Antonio 325 F. 26325512 SILVANO TAVONATTI A. [email protected] strada con ruote da ben 26 pollici. L’invenzione di Sada conferma la propensione degli inventori italiani per le due ruote: sia nel campo dei motori elettrici - con il motore che si applica ai pedali e quelle alimentate dal motore della lavatrice - che in quello della sicurezza dove sono stati creati l’allarme collegato allo smartphone, il cavo di ricarica che si trasforma in lucchetto, e il lucchetto integrato nel telaio. Il meccanismo di Sada semplice e veloce in pochi secondi permette di inforcare la bici o riporla in uno zaino di dimensioni comuni. Le ruote, grazie a un particolare design brevettato, non necessitano dei raggi, riducendo ulteriormente l’ingombro e mantenendo al contempo un diametro di tutto rispetto che permette di coprire agevolmente anche lunghe distanze. Grazie alla collaborazione con le Fonderie e Officine Meccaniche Tonno e con l’In- Ebola: dagli Usa arriva un vaccino che funziona Buone notizie sul fronte Ebola: mentre i numeri dei contagi continuano a calare gli scienziati della University of Texas sono riusciti nell’intento di creare un vaccino sperimentale contro il virus che si è dimostrato sicuro ed efficace. A darne notizia è la prestigiosa rivista Nature. Un ulteriore passo avanti nella lotta alla malattia che ad oggi ha causato quasi 10 mila decessi. CHE COS’È EBOLA Ebola, descritto per la prima volta dopo l’epidemia di febbre emorragica scoppiata in Sudan e Zaire nel 1976, è una famiglia di 5 differenti tipi di virus capaci di scatenare una serie complessa e rapidissima di sintomi come febbre, dolori muscolari, cefalea ed emorragie. La letalità, a seconda della specie di virus, varia dal 25% al 90%. LE CURE ATTUALI Al momento non ci sono cure efficaci e certificate per la malattia. Il trattamento dei pazienti, laddove è possibile -come nel caso del medico italiano guarito dal virusavviene principalmente con trasfusioni sanguigne dai sopravvissuti alla malattia. Le molecole in fase di sperimentazione, in particolare i vaccini, sono molte ma nessuna si è mai dimostrata efficace in particolare contro il ceppo responsabile dell’epidemia in corso. COME FUNZIONA IL VACCINO? E’ proprio su questo particolare ceppo che gli scienziati americani, in collaborazione con la Profectus Bioscience, hanno concentrato la loro attenzione. Per creare il vaccino i ricercatori hanno utilizzato come mettore il virus -innocuo per l’uomo- della stoma- tite vescicolare che, fungendo da cavallo di Troia, permette il trasporto di parte del virus Ebola reso inoffensivo all’interno delle cellule. In particolare, essendo questo vettore molto potente, gli scienziati hanno sviluppato una forma più attenuata capace di attivare il sistema immunitario. IL VACCINO PREVIENE LA MALATTIA Somministrati su otto macachi il vaccino, a distanza di 28 giorni dall’inoculo, si è dimnostrato efficace e sicuro nell’impedire lo sviluppo della malattia in seguito all’esposizione degli animali al virus. Un risultato straordinario che potrebbe rappresentare una svolta nella prevenzione dei contagi del virus Ebola. GLI ULTIMI DATI OMS SUI CONTAGI Nella settimana fino al 5 aprile ci sono stati solo 30 casi di Ebola in Africa occidentale, il numero più basso dal maggio del 2014. Lo riporta l’ultimo bollettino dell’Oms, secondo cui è in Guinea che si devono concentrare gli sforzi per il `colpo finale´ all’epidemia. Secondo il documento dell’Oms, in Liberia non si sono registrati nuovi casi, 9 sono stati quelli in Sierra Leone mentre la Guinea ne ha avuti 21, tutti nelle prefetture che circondano la capitale Conakry e nella città stessa. In totale sono 25515 i casi registrati dall’inizio dell’epidemia, con oltre 10mila morti. «Le capacità di trattamento ormai superano la domanda in Liberia e Sierra Leone - scrivono gli esperti dell’Oms -, quindi le autorità nazionali stanno iniziando a smantellare le strutture in surplus, mantenendo centri di trattamenti di alta qualità dislocati strategicamente. In Guinea la situazione più complessa, con un numero di casi identificati post mortem in discesa ma con le notifiche di sepolture non sicure in aumento. L’ultimo caso registrato in Liberia risale al 27 marzo, e attualmente sono monitorate 332 persone potenzialmente infette». Amnesty: ogni giorno sette condanne a morte cubatore Imprese innovative del Politecnico di Torino, la Sadabike è oggi una start-up innovativa. Italia 6 mila pizzaioli È un lavoro faticoso e impegnativo quello del pizzaiolo, ma che offre ancora possibilità di impiego: nel settore sono vacanti 6 mila posti in tutta Italia, e fra quelli coperti quattro su dieci sono occupati da stranieri. Lo dice un rapporto della Coldiretti. Oggi è convocata a Roma la Commissione Italiana Unesco in vista dell’inserimento dell’Arte dei Pizzaiuoli napoletani nella «Lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità» (su Twitter l’#hashtag #pizzaunesco). Sono almeno 100 mila in Italia i lavoratori fissi nel settore della pizza, ai quali se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana, secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli. Di questi, 65 mila sono italiani, mentre tra gli stranieri a prevalere sono i circa 20 mila egiziani e gli oltre 10 mila marocchini. Il giro d’affari nella sola Italia ha raggiunto i 10 miliardi di euro L’anno scorso 7 persone al giorno sono state condannate a morte ed il boia, nel mondo, è entrato in azione almeno 607 volte. Ma se il numero delle esecuzioni, rispetto al 2013, è in calo del 22%, aumenta di quasi un terzo il numero di verdetti alla pena capitale (+28%). Un dato allarmante, denuncia il rapporto di Amnesty International che punta il dito sul futile ricorso alla pena di morte che i governi stanno facendo anche per contrastare il terrorismo. L’anno scorso “gli stati hanno fatto ricorso alla pena di morte nel futile tentativo di contrastare criminalità, terrorismo e instabilità interna”. Come nel caso del Pakistan che ha ripreso le esecuzioni dopo l’attacco dei talebani contro una scuola di Peshawar e nel solo dicembre scorso ha messo a morte sette persone mentre il governo ha annunciato centinaia di esecuzioni per reati di “terrorismo”. Il numero “dei paesi che hanno usato la pena di morte” per combattere il terrorismo e la criminalità è in aumento: si tratta di un dato “davvero vergognoso”, basato sulla “falsa teoria della deterrenza”, sottolinea Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International. Il numero delle condanne a morte registrate nel 2014 supera di quasi 500 quello del 2013, soprattutto - spiega - a causa di Egitto e Nigeria, che hanno emesso condanne di massa nel contesto del conflitto interno e dell’instabilità politica che hanno caratterizzato i due paesi. Le esecuzioni registrate sono state 607, il 22 per cento in meno del 2013 (con l’esclusione della Cina, che da sola esegue più condanne a morte che il resto del mondo) ed hanno avuto luogo in 22 paesi, lo stesso numero del 2013. Ma la metà rispetto al 1995. Ancora una volta, il primato del boia spetta alla Cina che ha messo a morte più persone del resto del mondo complessivamente considerato. Amnesty International ritiene che in quel paese ogni anno siano emesse ed eseguite migliaia di condanne a morte, il cui numero è però impossibile da determinare a causa del segreto di stato. Seguono l’Iran (289 esecuzioni rese note dalle autorità e almeno 454 non riconosciute), l’Arabia Saudita (almeno 90 esecuzioni), l’Iraq (almeno 61) e gli Stati Uniti d’America (35). Decapitazione, impiccagione, iniezione letale e fucilazione sono stati i metodi d’esecuzione impiegati nel 2014. E tra i reati che hanno portato al patibolo anche quelli - stigmatizza Amnesty - anche atti che non dovrebbero essere neanche considerati come “adulterio”, “blasfemia” e “stregoneria”. In molti paesi sono state usate vaghe definizioni di “reati” politici per mettere a morte reali o presunti dissidenti. E se gli Usa hanno lievemente ridotto il numero delle esecuzioni (scese da 39 del 2013 a 35 l’anno scorso) l’area del Pacifico ha proseguito a essere l’unica zona del mondo virtualmente libera dalla pena di morte. In Europa il boia ‘lavorà invece solo in Bielorussia dove nel 2014 almeno tre esecuzioni hanno posto fine a un periodo di assenza di esecuzioni durato 24 mesi. Nell’analisi sull’uso della pena di morte nel 2014, si trovano però anche buone notizie: il numero delle esecuzioni registrate è stato inferiore a quello del 2013 e diversi paesi - rileva Amnesty - hanno intrapreso passi avanti verso l’abolizione della pena capitale. Industria in chiaroscuro: su a febbraio, ma cala su base annua Auto: vola produzione, +29% a febbraio La produzione industriale cresce dello 0,6% a febbraio rispetto a gennaio, ma cala dello 0,2% rispetto al 2014. Lo rileva l'Istat, che a gennaio aveva registrato -0,7% sul mese e -2,2% sull'anno. Rispetto al 2014, aumentano energia (+3,5%) e beni strumentali (+2%). ITALIA E ITALIANI Presenza- 16 aprile 2015 5 La “bestia di Torino” torna a ruggire Un gene restituirà i colori ai daltonici C’era un tempo in cui il mondo dell’automobile viveva di autentico pionierismo. Un tempo in cui la sfida alla velocità era qualcosa a cui era impossibile resistere. Era un tempo in cui anche in FIAT sperimentava, inventava, o semplicemente delirava. Non può che essere nata da un delirio, infatti, la Fiat S276, che come nome di battesimo aveva FIAT 300 HP RECORD, una delle vetture più mostruose di sempre, progettata con un unico scopo: stabilire il record di velocità su terra. Operazione possibile solo esagerando in tutto, soprattutto con il motore. Perché la S276 è praticamente un motore con le ruote. Immenso, ciclopico, il 4 cilindri di Torino era figlio della convinzione che nulla potesse sostituire i centimetri cubi per raggiungere una grande potenza. Fosse stata pensata negli States avremmo detto che rispondeva al motto “bigger is better”, ma la S276 l’hanno progettata a Torino, il che non ha impedito agli ingegneri dell’epoca di realizzare un motore quattro cilindri in linea da ben 28.353 centimetri cubi per una potenza, non meno mostruosa, di 290 cv a 1.900 giri. Il motore era molto moderno per quegli anni, aveva quattro valvole e addirittura tre candele per cilindro, con l’avviamento (altrimenti impossibile) ad aria compressa. Figlia dell’ingegno italiano, la F276 fu protagonista di vari tentativi di record. Il primo già nel 1911 guidata da Pietro Bordino, quando sulla spiaggia (!) di Saltburn la F286 toccò i 200 chilometri orari. Ma il dato più impressionante è quello dell’aprile 1912, quando a Long Island la FIAT 300 HP Record riuscì a percorrere il miglio lanciato all’impressionante velocità di 290 all’ora... Più che altro il problema pensiamo fosse riuscire a tener giù l’acceleratore con un’auto del genere, pesante solo 1.650 kg, con trasmissione a catena e sospensioni a balestre. Infatti chi la guidò ai tempi dichiarò che “prima e seconda sono ok, la terza ti fa sentire pilota, la quarta... richiede il coraggio di 100 uomini!” La F276 fu costruita in due esemplari soltanto. Oggi uno dei due è tornato in vita, dopo oltre 100 anni, grazie alla passione di Duncan Pittway, che ha deciso di riaccendere l’anima della Bestia. Nelle intenzioni di Pittway la FIAT 300 HP Record doveva riprendere vita durante il Festival Of Speed di quest’anno, ma le operazioni di restauro sono state un po’ più lunghe del previsto. Poco male, ora il mostro si è risvegliato. E fa paura. Paolo Brosio ricevuto dal Papa, l’abbraccio dopo lo choc di “Scherzi a parte” Nel settembre 2013 era stato vittima di Scherzi a parte che - nel video andato poi in onda all’inizio di quest’anno - lo aveva “raggirato” facendogli credere, grazie a un imitatore, che a chiamarlo al cellulare fosse papa Francesco. Una sorpresa che si era trasformata in un’amarissima delusione tanto da farlo scoppiare in lacrime per lo choc. Ma ora Paolo Brosio, il giornalista noto per la sua conversione dopo un pellegrinaggio a Medjugorje, è stato “risarcito” proprio da Bergoglio stesso che lo ha ricevuto questa mattina al Palazzo apostolico per un’udienza privata di circa quaranta minuti. Il video di Brosio su Scherzi a parte era divenuto un cult con milioni di visualizzazioni. Una circostanza che era stata riferita al Papa il quale ha voluto incontrare personalmente il giornalista. Così l’incontro si è “avverato” questa mattina con il Pontefice che ha ricevuto Brosio e la mamma di 94 anni al Palazzo apostolico. Un incontro in cui Francesco ha voluto conoscere da Brosio stesso la storia della sua conversione personale, così come il suo impegno a favore di Medjugorje e della costruzione di un ospedale nella cittadina bosniaca. Non sono mancati durante l’incontro momenti di ilarità, specialmente quando la mamma di Brosio ha raccontato di aver pregato per ben 34 anni per la conversione del figlio, un fatto su cui il Papa ha bonariamente scherzato affermando che Brosio ha fatto tribolare la madre fin troppo. Inoltre il Pontefice, il giornalista e la madre, tutti e tre di origini piemontesi hanno anche scherzato in dialetto piemontese salutandosi. Una mela al giorno toglie il “farmacista” di torno Una mela al giorno leva il farmacista di torno. Infatti, piuttosto che ridurre le visite dal proprio medico, come suggeriva il famoso proverbio, il consumo quotidiano del frutto permette di ridurre le prescrizioni di farmaci. A testare la veridicità del detto popolare “una mela al giorno leva il medico di torno” è uno studio condotto presso la School of Nursing della University of Michigan e pubblicato online sulla rivista Jama Internal Medicine. I ricercatori hanno analizzato i dati di 8.399 persone, già reclutate nel vasto programma National Health and Nutrition Examination Survey, confrontando i consumatori di mele e dai non consumatori, che erano la maggioranza (7.646 cioè il 91% del totale). Chi mangiava almeno una piccola mela al giorno aveva una scolarità più elevata e fumava di meno, ma quanto alle visite mediche, ai ricoveri in ospedale o al ricorso a professionisti della salute mentale non è emersa alcuna differenza statisticamente rilevante rispetto al gruppo dei non amanti delle mele. Invece, i mangiatori di mele ricorrevano in misura minore alla prescrizione di farmaci. «I nostri risultati suggeriscono che promuovere il consumo di mele può avere un effetto molto limitato nel ridurre la spesa sanitaria nazionale» concludono i ricercatori, per i quali “una mela al giorno leva il farmacista di torno” è un’affermazione ora scientificamente verificata. Una ricerca che può sembrare semiseria e farci sorridere. Eppure, la scienza può informare divertendo, come ci dicono gli editori della rivista. Curare il daltonismo attraverso la terapia genica è possibile. A dimostrarlo fu uno studio pubblicato alcuni anni fa sulla rivista Nature ad opera dei ricercatori della University of Washington di Seattle (Stati Uniti). Gli scienziati riuscirono nell’impresa di correggere il difetto in alcune scimmie. Oggi, grazie all’accordo tra l’università e Avalanche Biotechnologies, inizia lo sviluppo della prima terapia per la cura del daltonismo nell’uomo. Cos’è il daltonismo? Descritto per la prima volta a fine del 1700 il difetto consiste nell’incapacità di distinguere molti dei colori presenti in natura. La principale causa è di origine genetica: il problema risiede nel cromosoma X e per questa ragione è più frequente negli uomini - le donne, possedendo due copie, riescono a sopperire alla mutazione con l’altro cromosoma-. In particolare la mutazione colpisce i coni, le cellule della retina responsabili di trasformare il segnale luminoso in impulso elettrico che viene inviato alla corteccia visiva. Lo studio sulle scimmie Una delle possibili strategie per eliminare il difetto prevede l’inserimento di nuove cellule prive della mutazione. Ciò è possibile grazie alla terapia genica, un approccio che consente di correggere il difetto genetico mediante l’inserzione di una copia del gene funzionante. Nel 2009 gli scienziati statunitensi riuscirono nell’impresa di correggere il difetto in alcune scimmie. Ciò fu possibile attraverso la somministrazione di un virus, contenente la copia corretta, che una volta “infet- tato” l’occhio delle scimmie è stato in grado di entrare nei coni correggendoli. Per “consegnare” il gene fu però necessario un rischioso intervento chirurgico sulla retina. Un approccio che rappresenta il vero limite alla tecnica. In questo caso i rischi superano di gran lunga i benefici. Primi test sull’uomo entro due anni Per ovviare al problema gli scienziati americani stanno ora sviluppando una tecnica alternativa per arrivare a correggere la mutazione. L’approccio consiste nella creazione di un liquido -contenente il gene funzionante- da iniettare direttamente nell’umor vitreo, la sostanza gelatinosa che “riempie” e da forma all’occhio. Con l’accordo tra l’Università di Washington e Avalanche Biotechnologies gli scienziati contano di iniziare i primi test nell’uomo nel giro di due anni. Torna fiducia per imprese e consumatori Le imprese italiane tornano a credere nella ripresa e in una primavera di ottimismo. L’indice complessivo calcolato dall’Istat per questo mese è salito a 103 punti dai 97,5 di febbraio, toccando il massimo dal luglio 2008. Cresce anche la fiducia dei consumatori italiani: a 110,9 punti dai 107,7 di febbraio. Il miglioramento del clima di fiducia coinvolge tutti i principali settori: manifattura (a 103,7 da 100,5), costruzioni (a 116,0 da 108,5), servizi di mercato (a 108,1 da 100,4) e commercio al dettaglio (a 103,0 da 101,0). Nelle imprese manifatturiere migliorano sia i giudizi sugli ordini (a -11 da -17), sia le attese di produzione (a 10 da 8); il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino passa a 3 da 4. Nelle costruzioni migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione, sia - seppur lievemente - le attese sull’occupazione (a -36 da -45 e a -11 da -12 i saldi). Il dato, ha affermato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, è “positivo perchè conferma un trend che si è attivato da un pò di mesi”. Nelle imprese dei servizi migliorano i giudizi e le attese sugli ordini (a 2 da -1 e a 4 da -1, i rispettivi saldi) e le attese sull’andamento dell’economia in generale (a 17 da 2). Nel commercio al dettaglio peggiorano i giudizi sulle vendite correnti (a -5 da 1), mentre migliorano le attese sulle vendite future (a 28 da 19); in decumulo sono giudicate le giacenze di magazzino (a 7 da 10). L’indice del clima di fiducia sale in tutti i principali raggruppamenti di industrie: nei beni di consumo a 100,3 da 98,8, nei beni intermedi a 99,6 da 95,3 e nei beni strumentali a 111,8 da 107,2. Anche i giudizi sugli ordini migliorano: nei beni di consumo il saldo sale a -10 da -13, nei beni intermedi a -17 da -24 e nei beni strumentali a -7 da -14. Il saldo dei giudizi sulle scorte di prodotti finiti passa a 4 da 5 nei beni di consumo, a 2 da 3 in quelli intermedi e a 2 da 5 nei beni strumentali. Le attese sulla produzione migliorano nei beni intermedi e nei beni strumentali (rispettivamente a 10 da 5 e a 15 da 11), mentre rimangono stabili a 6 nei beni di consumo. Secondo le indicazioni derivanti dalle consuete domande trimestrali rivolte alle imprese manifatturiere che svolgono attività d’esportazione, nel primo trimestre dell’anno migliorano le attese sul fatturato ma peggiorano i giudizi. Sale a 9 da 7 il saldo destagionalizzato relativo al rapporto fra prezzi all’export e interni; scende al 32% dal 34% la quota San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl delle imprese interpellate che lamenta la presenza di significativi ostacoli all’attività di esportazione; tra questi ostacoli, diminuiscono di importanza quelli legati ai costi, ai finanziamenti, alla burocrazia e alla qualità dei prodotti, mentre aumentano di importanza quelli legati ai tempi di consegna e ad altri motivi. Italia-Santa Sede, trasparenza fiscale Santa Sede e Italia hanno sottoscritto una Convenzione in materia fiscale. La firma stamani alla Segreteria di Stato vaticana. Obiettivo la trasparenza. È “un significativo passo della Santa Sede verso l’obiettivo della massima trasparenza nel campo delle relazioni finanziarie - spiega monsignor Paul Richard Gallagher -. L’intesa comporta una semplificazione nel pagamento delle imposte sulle rendite prodotte dalle attività finanziarie in Vaticano. Vacuno Cerdo Sub productos Arrollados Hamburguesas Cordeo Lechón Pollo Pavo Jabalí Puro Ciervo Avestruz Codornices Pato Neozelandés Conejo Guayu 100% Orgánico Quesos 6 SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Presenza- 16 aprile 2015 Giorno dell’Ex alunno 2015 Editoriale: In questa edizione di aprile vi raccontiamo che la campagna solidale realizzata dal CASI, dal CDG, dall’ESSI e dalla Direzione della Scuola per aiutare i compatrioti del nord dopo la catastrofe di fine marzo, è stata un vero successo. I giorni 2 e 6 aprile le aree della Scuola Nido, dell’Infanzia e Primaria, hanno celebrato la Settimana Santa con diverse attività. Approfittiamo quest’occasione per invitarvi ad iscrivervi ai vari corsi di italiano per genitori e per la comunità in generale che la Scuola offre per il 2015. Per finire, vogliamo cordialmente invitare tutti i nostri ex alunni al tradizionale “21 aprile, Giorno dell’ex alunno” che quest’anno si realizzerà nella mensa della Scuola giovedì 23 aprile, alle ore 20:00. Buona lettura! Gigliola Pacciarini G. / [email protected] Con la gentile collaborazione della Prof.ssa Silvia Perroni Vogliamo invitarvi, cari ex alunni, a partecipare al tradizionale “Giorno dell’ex alunno”, un momento in cui potrai riunirti con i tuoi ex compagni per condividere e ricordare le indimenticabili esperienze vissute a Scuola. Sicuramente vovrai un gradevole momento con della buona musica ed uno squisito cocktail. Ti aspettiamo nella mensa della Scuola, giovedì 23 aprile, alle ore 20:00. (Av. Las Flores 12.707, San Carlos de Apoquindo.) Aiuto Solidale Copiapó Ringraziamo tutte le aree della Scuola per gli apporti riuniti durante i giorni che è durata la campagna solidale per i compatrioti del nord del paese. Ringraziamo inoltre tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa campagna, in special modo Direzione, Mantenimento, Centro di Alunni (CASI), Equipe Solidarietà (ESSI) liderato dalla professoressa Verónica Álvarez e Centro dei Genitori. Viva la Scuola Solidale! Cursos de italiano para apoderados y comunidad 2015 La Scuola italiana ofrece los siguientes cursos: • Nivel A1: Para alumnos que quieran acercarse a la lengua italiana desde el nivel 0 (alumnos sin conocimientos previos o con conocimientos básicos de italiano). En este curso aprenderán a: comprender y producir enunciados sencillos relativos a necesidades básicas de la vida cotidiana, tales como saludar, presentarse y presentar otra persona, dar y pedir informaciones personales (nacionalidad, profesión, dirección…), describir, hablar de su tiempo libre y de sus intereses, hacer invitaciones, dar y pedir informaciones sobre objetos, lugares y horarios, hablar del pasado…; leer y escribir textos breves relacionados con las necesidades básicas de la vida cotidiana. • Nivel A2: Para alumnos que ya superaron el nivel A1. Aprenderán a comprender y producir enunciados sencillos relativos al ámbito de la vida cotidiana, tales como hablar de su familia, ordenar en un restaurante, narrar, colocar en orden cronológico acontecimientos del pasado, expresar opiniones, sentimientos, deseos, ir de compras, pedir ayuda o un favor, aconsejar, etc.…; elaborar textos escritos relacionados con los contenidos temáticos del nivel. • Nivel B1: Para alumnos que ya superaron el nivel A2. Los alumnos incrementarán su fluidez y aprenderán a comprender y producir fórmulas sociales en contextos formales e informales, preparar una entrevista de trabajo, escribir un curriculum vitae, hacer comparaciones y expresar preferencias, reservar una habitación en un hotel, , hablar de acontecimientos históricos, hablar de salud y dar consejos para una vida saludable, etc.…; elaborar textos escritos relacionados con los contenidos temáticos del nivel. • Nivel B1-B2: Para alumnos que ya superaron el nivel A2. Este curso incluye todos los contenidos del nivel B1, además los alumnos aprenderán a relacionarse en italiano con mayor fluidez y naturalidad, comprender y producir fórmulas sociales en contextos formales e informales, aconsejar, dar una orden, pedir y dar permiso, hablar de relaciones personales y temas sociales, leer avisos inmobiliarios, expresar desacuerdo, indiferencia, etc.…; elaborar textos escritos relacionados con los contenidos temáticos del nivel. • Nivel C1: Para alumnos que ya superaron el nivel B2. Los alumnos aprenderán a comprender y producir fórmulas sociales en contextos formales e informales, comprender y presentar oralmente descripciones y narraciones complejas, realizar presentaciones orales claras y bien estructuradas, escribir textos claros y bien estructurados sobre temas complejos, entre otros…. 1. Cursos matutinos para apoderados: Curso Fechas Duración Horario clases Lugar: Lunes - miércoles 9:00 - 11:00 hrs. Sala "Corsi di Italiano" docente Valor Nivel A1 Desde 22 de abril 100 hrs. hasta el 13 de noviembrer Anna Chiara Del Prete $ 260.000 Nivel A2 Desde 22 de abril 100 horas hastael 13 de noviembre Lunes -miércoles 11:10 - 13:10 hrs. Sala "Corsi di Italiano" Anna Chiara Del Prete $260.000 Nivel B1 Desde 21 de abril hasta 3 de diciembre Martes y jueves 09:00 - 11:00 hrs. Sala "Corsi di italiano" Chiara Miotto $260.000 Nivel C1 Desde 21 de abril 100 hrs. hasta el 12 de noviembre Martes y jueves 11:10 - 13:10 hrs. Chiara Miotto $260.000 docente Valor Chiara Miotto $150.000 Chiara Miotto $150.000 Chiara Miotto $150.000 100 hrs. 2. Cursos vespertinos para apoderados y para la comunidad: Curso Fechas Duración Horario clases Lugar: Miércoles 19:30 - 21:30 Sala de Literatura Nivel A1 Desde 22 de abril hasta el 2 de diciembre 54 hrs. Nivel A2 Desde 20 de abril hasta 30 de noviembre 54 hrs. 54 horas Lunes 19:30 – 21.30 Sala dwe Literatura Nivel B1 Desde 24 de abril 54 horas Viernes 19:30 21:30 Sala de Literatura Inscripciones: Enviar nombre completo, nivel del curso, teléfono e email a [email protected]. La fecha de inicio de los cursos será comunicada por mail. Forma de pago: Cheque al día Cheque a 30 días Hasta Tres cheques Tarjeta de Crédito, Débito Mayor información: Alessandra Finato [email protected] 22 592 75 88 SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Settimana Santa a Scuola I giorni 2 e 6 aprile abbiamo celebrato la Settimana Santa a Scuola. Abbiamo iniziato il Giovedì Santo con la tradizionale cerimonia del Pane e del Vino in cui gli alunni dalla Scuola Nido alla 4° Elementare hanno rappresentato l’ultima cena nella Palestra. Dopo, nelle loro rispettive aule, hanno potuto condividere il pane e le uve portati dalle classi. A mezzogiorno, nella nostra Cappella, Padre Giulio ha celebrato la messa del Giovedì Santo. Lunedì 6 invece abbiamo celebrato il Lunedì dell’Angelo, occasione in cui le classi della Scuola Nido, dell´Infanzia e Primaria si sono riunite in diversi posti della scuola per un divertente pic-nic. Auguri al nuovo Cavaliere Cileno dell’Atletica Leggera Mercoledì 8 aprile, nella pista atletica dello “Estadio Nacional”, in occasione del lancio del Super Grand Prix Sudamericano “XXXV Torneo Orlando Guaita’’, la Ministra dello Sport, Sig.ra Natalia Riffo, assieme al Presidente della Federazione Atletica del Cile, Sig. Juan Luis Carter, il nostro ex alunno Nelson Cannoni (lancio del peso e del disco), ha ricevuto un riconoscimento della Federazione di Atletica Leggera consistente nella distinzione di “Cavaliere Cileno dell’Atletica Leggera”, per il suo totale appoggio allo sport classico dentro e fuori la pista. Auguri Nelson!!! Presenza- 16 aprile 2015 7 8 COLLETTIVITÁ Presenza- 16 aprile 2015 Semana Santa 2015 Grupo Guía Scout Pompeya Nuevamente durante la Semana Santa de este año 2015, los jóvenes de entre 14 y 25 años de nuestro grupo guía- scout Pompeya, se retiraron a un lugar alejado de Santiago (Picarquin VI Región) para compartir y ITALO VERCELLINO GARCÍA 1933-2015). Descendiente de una laboriosa familia de la colonia italiana, conformada por don Juan Vercellino Cavanna (nacido en el pueblo de Casinelle en Piemonte) y Aurora García Viñolas, Italo fue el tercero de sus 7 hijos. Casado con Antonieta Cifuentes, fue a su vez padre de dos hijos, Italo y Gianni, que le dieron 4 nietos. Ex - alumno de la Scuola Italiana, participó y mantuvo cercanía con las instituciones italianas, en tanto socio del Stadio Italiano y de la Humanitaria. Su paso por la Escuela Naval y posterior afiliación al Caleuche, dieron cuenta de su gran afición por el mar. Amigo de sus amigos, gran gozador de la vida y de su familia, falleció tras penosa enfermedad, rodeado por el afecto de ésta y aquellos, quienes lo despidieron en gran número, el día 31 de marzo p.p.. Una primera ceremonia con misa y responso en Rancagua, ciudad donde residía hace años y luego en Santiago, rito funerario que congregó otro gran número de parientes, cercanos y amigos. Caro Italo, riposa in pace ! reflexionar sobre Jesús y el suceso que hace 2015 años atrás inicio el camino de nuestra religión Católica. Nos han acompañado en esta reflexión algunos ex integrantes y apoderada, quienes han puesto a nuestro servicio su experiencia de vida, sus sentimientos y creencias sobre la espiritualidad y sobre cómo podemos enfrentar y asumir nuestra responsabilidad en el mundo actual, desde una perspectiva de una Guía y Scout Católico. Durante estos días de recogimiento y reflexión hemos podido compartir nuestras ideas y sentimientos con todos los asistentes a este retiro de oración y conversación. Sobre como vemos nuestra vida hoy y como logramos establecer un camino de compromiso con nuestros ideales scout que se establecen desde un espíritu cristiano y que tiene estrecha relación con la invitación que nos hizo nuestro fundador Lord Robert Baden Powell de “Dejar el mundo un poco mejor de cómo lo hemos encontrado”. Esperamos que estos días que tuvimos para nuestro crecimiento personal pueda ser reflejado durante este nuevo año que comienza. Cent'anni dall'inizio della grande guerra: riflessioni “Il Piave mormova calmo e placido al passaggio dei primi fanti il ventiquattro maggio ...” Era il 24 maggio 1915 e l´esercito italiano si dirigeva alla frontiera che separava l´Italia dalla sua eterna nemica, l´Austria. Cosí Albino Misseroni dava inizio alla prima conferenza annuale della Dante Alighieri. Dopo una rapida informazione sulle guerre d´indipendenza, il conferenziere affronta il tema delle ragioni che mossero l´Italia a dichiarare la guerra nonostante la deficiente preparazione militare. Si riferisce poi sommariamente al teatro delle cruente battaglie che va dal Passo dello Stelvio fino all´Isonzo e al mare. Nomi che diventano famosi: Vetta di Col di Lana, Passo d4el Tonale, le Tofane, le doline del Carso. Guerra di trincea: le trincee, lunghe fosse scavate a zig zag nei fianchi della montagna, i soldati immersi nel fango come insetti, come tragiche creature preistoriche. Improvvisa avanzata nemica: in essa sono catturati e posteriormente impiccati Damiano Chiesa e Cesare Battisti. Poi la grave sconfitta di Caporetto, piccolo centro alpino dove le linee italiane avevano una debole protezione: il rovescio della seconda armata e il ripiegamento generale. Il nemico fermato sul Monte Grappa (“Monte Grappa, tu sei la mia patria”). Poi la grande azione finale, un´azione a ventaglio che si conclude con la vittoria di Vittorio Veneto e il solenne “Bollettino della Vittoria”: “I resti di quell´esercito che fu uno dei piú potenti del mondo risale in disordine e senza speranza le valli che aveva disceso con orgogliosa sicurezza”. In seguito Albino Misseroni si riferisce a 4 opere letterarie che riescono a rendere il drammatico clima della prima guerra mondiale: “Addio alle Armi” di E. Hemingway, “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di E. M. Remarque, “Un anno sull´Altopiano” di Emilio Lussu e “Porto sepolto” di Giuseppe Ungaretti. Albino Misseroni conclude ricordando i grandi cimiteri di guerra di Passo del Tonale e di Redipuglia e gli innumerevoli monumenti-ricordo come quello che si trova nella Scuola Italiana “Arturo Dell´Oro” dove si possono leggere le commoventi parole: “La gloria dei figli caduti in difesa della patria, qui la Colonia Italiana consacra” MCMXXI. Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos *Providencia (Esq. Pedro de Valdivia) Festa delle palme a La Serena E’ sempre un momento che ci aiuta a ricuperare il passato ormai cristallizzato nei nostri ricordi, uno dei più bei momenti di esperienza religiosa quando, da bambini, ci si recava alla parrocchia con tutta la famiglia per la benedizione degli ulivi nella festa delle palme. L’ulivo benedetto veniva poi appeso in un posto ben in vista della nostra casa a salvaguardia di disgrazie, specialmente per la salute ed il buon rendimento dei campi e delle stalle. Come da tradizione la nostra comunità di La Serena-Coquimbo continua, di anno in anno, questa bella tradizione e si riunisce per la celebrazione liturgica nella cappella di San Ramón, la chiesetta costruita per gli uffici religiosi della nostra comunità al suo arrivo oltre mezzo secolo fa. Alla celebrazione ufficiata da P. Giuseppe quest’anno abbiamo assistito al cambio di direttore del Coro delle Mamme, Coro che allieta e solennizza le celebrazioni: maestro nuovo, stile nuovo. Un grande abbraccio al past-direttore che ha lasciato una traccia profonda nella storia di questo gruppo musicale, un abbraccio di “bene-arrivato” anche al nuovo maestro carico di progetti. Nella foto possiamo apprezzare un gruppetto di fedeli rimasti per ultimi sul sagrato del tempio per gli ultimi saluti e per le ultime ciacole: tutti con un ramoscello di ulivo in mano. Sportiva continúa rescatando su historia aportes de simpatizantes del club, se podrá avanzar en la catalogación por otros cinco meses, donde se espera terminar con este trabajo. Terminar este trabajo es Ahora es el turno de los recortes de prensa, que cuentan la historia del club a través de los diarios. Durante los años 2012 y 2013, Sportiva Italiana una de las cuatro instituciones beneficiadas con el proyecto “La comunidad cuida su patrimonio” del Centro Estudios y Conservación del Patrimonio de Valparaíso, gracias al cual se puso en valor el patrimonio material del club (trofeos, copas, galvanos, banderines, camisetas, etc), limpiando, fotografiando y catalogando todos los objetos. Además, durante esos dos años, se limpió y catalogó la colección de recortes de prensa en donde se menciona al club, juntados por décadas por dirigentes de la época. Ese trabajo quedó incompleto, pues la cantidad de recortes es realmente inmensa. Se logró llegar hasta 1971. El año 2014, el club no fue parte del proyecto, pero aun así siguió la ayuda del Centro, el cual colaborara con que la estudiante de bibliotecología siguiera catalogando en el centro. El año 2014 se trabajó por cuatro meses, catalogando hasta el año 1983, y este año, nuevamente grac i a s a vital para mantener estos documentos que cuentan la historia del club a través de la prensa, sobre todo ya que el club está ad portas de su centenario (7 de Febrero del 2017). Compleanno all'Umanitaria fra gli amici dell'Audax In questa tribulata ...vita l'orologio gira per tutti e per tutti scandisce gli anni in forma impietosa. E' toccato anche a me, al centro della foto fra due grandi amici: a sinistra (guardando la foto) il Presidente della squadra Audax-Umanitaria Hernán Bórquez ed alla destra il Vice-presidente Gino Ravera. Quando parliamo di Audax-Umanitaria, intendiamo quello spicchio di tifosi della squadra verde che vibra a cuore aperto in ogni partita, su ogni risultato della nostra compagine rappresentativa dello sport più popolare al mondo in Cile. Si soffre (specialmente in queste ultime e decisive partite) e si gioisce da infarto, da settimana a settimana. Quasi tutto il gruppo si dá appuntamento ad ogni partita, covando la speranza di risultati salvifici. "La speme è l'ultima dea che fugge i sepolcri" cantava il vate Foscolo nel suo celebre "I sepolcri". Ad ogni modo nella serata del compleanno celebrato nei locali dell'Umanitaria, ci fu la torta, ci fu il regalo (che campeggia nel mio ufficio) e ci furono anche discorsi toccanti e sinceri. Li meriterò tutti? Qualcosa di vero c'era...ma agli amici si perdona tutto: anche qualche esagerazione e piccola bugietta. Grazie, amici! COLLETTIVITÁ Acta de la Sesión de Directorio de la Asociación Ligure de Chile En Santiago, el 21 de Marzo del año 2015, a las 13:30 hrs, en la sede de la “Società l´Umanitaria, Avda. Vicuña Mackena 83, se efectuó la reunión de Directorio de la Asociación Lígure de Chile presidida por el Presidente Ing. Rodolfo Baffico. Se encuentran presentes los directores sres, Pío Borzone, Rina Garibaldi, Claudio Massone, Aldo Solari y Elsa Vaccarezza .Se incorporan a esta reunión dos representantes de la Quinta Región: Gabriela de la Cerda Macchiavello y Pablo Peragallo. Ausentes justificados son la Sra. Giovanna Ghiglino, el Dr. Italo Capurro y el Sr. Franco Bisso. Tabla: 1. Bienvenida del Presidente Baffico a todos los presentes 2. Aprobación del Acta anterior ( 04 de Mayo, 2013) 3. Programa del año 2015 1. Asamblea de Socios y elecciones( 30 de Mayo) 2. Celebración del 02 de Junio( 31 de Mayo) 3. Participación de la Asociación en el Instituto Italiano de Cultura (Junio) 4. Fiesta de la “Madonna de la Guardia” ( 30 Agosto) 5. Ceremonia Mirador “ Cittá di Camogli” (09 Octubre) 6. Visita al Hogar Italiano ( 12 de Diciembre) 7. Noticias de Génova. 8. Varios. Se acuerda programar Asamblea conjuntamente con las elecciones del nuevo Directorio Nacional a efectuarse el día 30 de Mayo simultáneamente en Santiago, Valparaíso invitando a las filiales de Copiapó y Temuco a realizar estas actividades. No se ha podido contactar a la Presidente de Concepción Sra. Gabriella Zunino. Se acuerda la participación de la Asociación de Santiago en la celebración de un nuevo aniversario de la República Italiana que normalmente se desarrolla con una ofrenda floral en el Monumento de Plaza Italia, posterior Misa en la Parroquia Italiana y vino de Honor. Estas actividades cuentan con la presencia de autoridades y colectividad. El Sr. Claudio Massone está preparando un libro sobre las calles la Provincia de Santiago que llevan apellidos italianos y podría ser presentado en el Instituto Italiano en fecha a determinar del mes de Junio Detalles de la organización de la fiesta de la Madonna se verán en una reunión posterior. El Sr. Pablo Peragallo informa que la ceremonia del Mirador Camogli se efectuará el día 09 de Octubre invitando a la Asociación Santiago a unirse a esta celebración La visita al Hogar Italiano está programada para el 12 de Diciembre con la participación de la Squadra Folkloristica y el tradicional regalo de panes de Pascua. El director Sr. Massone fue informado por el asesor regional de Liguria, Sr. Enrico Vesco, que la Región dispone de 1.000 Euros anuales para cada asociación. Existen fondos acumulados y para regularizar esta situación es urgente la apertura de una cuenta corriente correspondiente. La Secretaria Sra, Rina Garibaldi informa que se colocará en la Parroquia, Stadio y Scuola la información referente a los Cursos ofrecidos por el “Centro Internazionale di Studi Italiani”( Università di Genova) Finalmente se informa que un grupo de jóvenes de origen italiano de Paraná desean visitar el país y tener contacto con nuestros asociados. Se levanta la sesión a las 16:00 hrs La Secretaria Rina Garibaldi El Presidente Ing. Rodolfo Baffico. Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected] puesta por los Oficiales y Voluntarios: Leonardo Caselli - Capitán 6ª Valparaíso. Danilo Gajardo - Capitán 4ª Talcahuano. Juan Meriño - Capitán 2ª Copiapó. Vittorio Massone - Teniente Primero 11ª Santiago. Felipe Segovia - Teniente Primero 2ª Copiapó. Felipe Airola - Teniente Segundo 6ª Valparaíso. 9 Bianchini: Termas del Corazón Caro P. Giuseppe, desidero comunicarle una esperienza che ho avuto qualche settimana fa quando ho deciso di recarmi alle “Termas de Corazón” con una amica per un fine settimana di riposo-vacanze. La sorpresa è che questo magnifico centro è frutto del lavoro, che definirei “geniale” di una famiglia italotedesca Bianchini-Frost che ha creato un ambiente di riposo, tranquillità, silenzio dove ascolti il canto degli uccelli (armonia persa nelle Bomberos de Compañías Italianas se capacitan en Roma El fin de semana recién pasado viajaron a Roma once voluntarios pertenecientes a las Compañías: Sexta Compañía “Cristoforo Colombo” de Valparaíso, Cuarta Compañía “Umberto Primo” de Talcahuano, Undécima Compañía “Pompa Italia” de Santiago y Segunda Compañía “Pompa Italia” de Copiapó, con el propósito de participar de una instancia de capacitación y entrenamiento en dependencias del Corpo Nazionale del Vigili del Fuoco. El Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, entidad bajo la rectoría del Ministerio del Interior, presta su servicio en la totalidad del territorio de la República Italiana, excepto el Val d’Aosta, las provincias de Bolzano y de Trento con 35000 profesionales y unidades de voluntarios. Fue creado por Decreto Real del 27 de febrero 1939 y convertido en ley (n. 1570) el 27 de diciembre 1941. La delegación chilena, integrada por miembros de cuatro de las siete compañías que son parte de la Confederación de Compañías de Bomberos Italianas en Chile, practicará la respuesta técnica a distintos incidentes: Emergencias de fuego estructural, fuego en vehículos, fuego en hidrocarburos, emergencias con gases combustibles, fuego en túneles, emergencias en espacios confinados, técnicas SAF (Rescate Espeleológico, de Altura y Fluvial) Módulo NBCR (Nuclear, Biológico, Químico y Radiactivo), operación de equipos IFEX, cámaras termales y el uso de escalas (romana e italiana); actividades que se desarrollará en dependencias del Instituto Superior Antiincendios (ISA) y la Escuela de Formación Operativa (SFO) de Montelibretti. La Delegación está com- Presenza- 16 aprile 2015 Piero Fregonara - Teniente Tercero 4ª Talcahuano. Gianni Muzio - Voluntario 6ª Valparaíso. Ezio Tassara - Voluntario 4ª Talcahuano. Pablo Andreani - Voluntario 11ª Santiago. Gianfranco Benedetto - Voluntario 11ª Santiago. El retorno está previsto para el domingo 26 de abril. Professionisti Universitari di Origine Italiana Estimadas socias, socios y amigos del Círculo, Tenemos el agrado de invitarlos a nuestra cena del próximo miércoles 29 de Abril. La conferencia se denomina Proyecto integrado “ATTICE” Restauración y habilitación, LUPANARE-TERME SUBURBANE, Pompeya, Italia 2001 y será desarrollada por nuestro invitado de honor Sr. Walter Bee Maestro d’ Arte (Istituto Statale d´Arte, Venezia); Escenógrafo (Academia de Bellas Artes de Venecia); Ejerce la escenografía en el teatro lírico (La Fenice, Festival Pucciniano, Torre del Lago); Funda la Compagnia Italiana di Conservazione (Turín,1998-2008) desde donde gestiona importantes programas de restauración de bienes culturales e históricos para Italia, China, Alemania y Chile. Responsable de documentación y centro de diagnóstico por imágenes (Centro di Restauro Venaria Reale) (2004) Crea el estudio Project Architectural & Engineering Heritage dirigiendo importantes proyectos de restauración y rehabilitación de inmuebles patrimoniales(Chile) Como de costumbre, los esperamos cordialmente, a partir de las 20:30 horas en el Stadio Italiano, Av. Apoquindo 6589, Las Condes. Saludamos atentamente a Uds. en nombre del Directorio Rina Garibaldi Solari Secretaria Romolo Trebbi del Trevigiano Presidente Adhesión: $ 13.000. Se ruega confirmar la asistencia con anticipación, a más tardar el día martes 28 del presente, a la Sra. Rina Garibaldi, Secretaria del Círculo (Cel. 9-2208143) o respondiendo a [email protected] Se ruega además puntualidad, considerado que la cena se servirá a las 21:00 h. Después de las 20:00 hrs. los participantes pueden hacer uso del estacionamiento del Stadio Italiano por la calle Esteban dell’Orto. grandi città) in mezzo ad una natura incontaminata ai piedi della Cordillera a poco più di 100 chilometri da Santiago ed altrettanti da Viña del Mar. Non solo natura pulita, ma anche gastronomia nazionale ed internazionale in una infrastruttura moderna garantita da una attenzione familiare personalizzata. Le Terme del cuore hanno anche servizi speciali per il turista, elencati in calce a questa lettera. Il complesso turistico ha passato i sessant’anni di esperienza e di servizio. Sono tornata a casa, dopo soli tre giorni di sosta, realmente rinnovata nello spirito e nel corpo. Non ho voluto tenere per me questa esperienza, ma farla pubblica tanto più che, essendo italiani gli attuali responsabili, la loro presenza mi riempiva di orgoglio. Mentre ringrazio loro delle attenzioni che hanno avuto nei miei riguardi e nei riguardi della mia amica cilena, la saluto cordialmente. E, se ha l’occasione, faccia una scappata a respirare buon ossigeno nella tranquillità e pace di quei boschi e nella freschezza di quelle acque. Le passo a numerare i servi che le terme offrono ai clienti. • Sala de lectura • Guardería infantil • Internet wifi • Mesas de ping-pong, taca-taca y pool • Dos canchas de tenis y una de baby futbol • Un mini zoológico • Área de juegos para niños • Una laguna • Senderos para caminatas • Una gruta • Una capilla • Un mirador Con stima la saluto Maruzzella Tavonatti Cara Maruzzella, le conosco queste “Termas del Corazón”. Ho avuto la gioia di essere stato uno degli invitati quando furono celebrati i 50 anni di attenzione al pubblico ed in altre occasioni. Anch’io ho esperimentato lo stesso senso di orgoglio che ha provato lei e mi sono sentito, in qualche modo, partecipe di bandiera, alla famiglia Bianchini-Frost (ho conosciuto anche la Signora Gerda, moglie del dott. “Tonino” Bianchini). Insomma una istituzione familiare questo complesso che sta riscuotendo consensi universali. Mi vien da dire: “E’ uno dei nostri!”. Ma, cara Maruzzella, non posso lasciar passare sotto silenzio quanto sto leggendo su un giornale a vasta tiratura nazionale su un riconoscimento (Sello de sustentabilidad”) trabutato in questi giorni alla famiglia “Bianchini” e ricevuto da Antonietta, gerente generale del complesso che, a conclusione dei ringraziamenti riferisce che “todo ello se debe en gran parte a la visión y perseverancia de sus Padres y a la unidad familiar. Los frutos que recibimos se los debemos a ellos y a sus valores”. Belle parole e che bel ricordo! 10 Presenza- 16 aprile 2015 Oggi cucino io COLLETTIVITÁ Alla Dante di Valparaiso A 70 anni dalla morte di Benito Musolini * Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas *Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas Lo scorso 28 marzo si s o n o r i p r e s e, n e l C l u b Italo-Chileno di Limache, le attivitá del Circolo Professionisti di Origine Italiana. Dopo in saluto affettuoso della Presidente, Prof.ssa Pia Mastrantonio, che ha tracciato nelle sue linee generali il programma annuale, ha preso la parola il socio Albino Misseroni che ha svolto il tema “A 70 anni dalla morte di Benito Mussolini”. Prima di tutto alcuni dati biografici: origine del nome Benito, attivitá come giornalista e membro del Partito Socialista, e s p u l s i o n e d a l p a r t i t o, fondazione dei “Fasci di Combattimento”, la Marcia su Roma”, la sua attivitá come Primo Ministro, l´assassinio di Giacomo Matteotti e la successiva politica dittatoriale. In seguito si affronta il tema della politica dell´imperialismo fascista (Etiopia, Albania), il “Patto d´Acciaio”, l´”Asse Roma-Berlino-Tokio”, la dichiarazione di guerra e le campagne in Africa, nei Balcani e in Russia, la destituzione, la prigionia sul Gran Sasso, la liberazione, la fondazione della Repubblica di Saló, il processo di Verona, la guerra civile. Finalmente, la fuga, l´arresto, la fucilazione e il barbaro epilogo di Piazzale Loreto. Nella seconda parte della conferenza il prof. Misseroni spiega alcune caratteristiche del Fascismo: movimento autoritario, conservatore, nazionalista; spiega alcune caratteristiche della “dottrina fascista” nella scuola, l´influenza dei mezzi di comunicazione (soprattutto la radio), la politica linguistica (imposizione del “Voi” al posto del “Lei”), l´appoggio che ebbe il Fascismo dal popolo, dagli intellettuali (“giuramento di fedeltá”), dalla Chiesa (“Patti Lateranensi”), dagli Ebrei. Il Prof. Misseroni conclude facendo presente che le colpe di Mussolini sono molte e gravi, prima fra tutte l´aver privato gli Italiani della libertá per ben 21 anni, aver trascinato l´Italia in una guerra feroce e, successivamente, in una orribile guerra civile, guerre che ebbero come risultato milioni di morti, la mutilazione del territorio, la disfatta militare e la rovina economica. Ma non tutto é nero nella vicenda del Fascismo: si citano come aspetti positivi: le grandi opere di bonifica delle paludi (Agro Pontino), il notevole sviluppo della Marina e dell´Aeronautica; la lotta spietata e vittoriosa contro la mafia e la vasta politica di assistenza agli emigranti, che spiegherebbe la loro adesione, quasi unanime, al Fascismo. Don Orione: Secuestrador de niños Nel primo número de Marzo, “Presenza” recordó il centenario del terremoto della Marsica, facendo allusione, alla fine del lungo articolo, allo scrittore Ignazio Silone. Mi permetto inviare uno scritto che riallaccia il famoso scrittore con il movimiento sísmico. Mi resulta piú facile narrarlo in castellano. Saluti. P.Pedro Ferrini SECUESTRADOR DE NIÑOS Hacen cien años atrás, en una pequeña ciudad del sur de Italia, un enorme estruendo, entre huracanadas ráfagas de viento, destruyó gran parte de la Marsica. El devastador fenómeno telúrico sepultó bajo los escombros a miles de víctimas. Avezzano fue arrasada hasta los cimientos. Otros pueblos y aldeas de cerros cercanos sufrieron también los embates de la naturaleza. Hubo un total de 30.000 muertos Entre los socorristas que acudieron para ayudar en la penosa tarea de rescatar a las víctimas y a los heridos, se destacó un humilde y desconocido Sacerdote. A un jovencito, cuyos progenitores habían perecido, le impactó la figura del hombre de falda negra que iba y venía horadando entre los escombros en busca de sobrevivientes. A distancia de años, ya famoso por sus ideologías y su literatura, Ignacio Silone dedicaba un Capítulo de su libro “Uscita di Sicurezza” a su primer encuentro con el “extraño” Sacerdote. “Una de aquellas mañanas grises y heladas, después de una noche de insomnio, asistí a una escena muy singular. Un Cura sucio y maltrecho, con la barba de por lo menos diez días, daba vuelta entre los escombros, rodeado de un grupo de niños que habían quedado sin hogar. En vano el pequeño Cura preguntaba si había un medio de transporte para llevar a esos pequeños a Roma, para alojarlos en uno de sus Colegios. En aquel momento llegaron y se detuvieron allí cinco o seis vehículos. Era el Rey que, con su séquito, visitaba los lugares devastados. Apenas los ilustres personajes descendieron de sus vehículos y se alejaron, el desconocido Sacerdote, sin pedir permiso, comenzó a cargar sobre uno de ellos a los chiquillos por él recogidos. Como algunos Carabineros se oponían, el Sacerdote se adelantó resueltamente, y, acercándose al rey, le rogó que pusiera a su disposición uno de aquellos coches para poder transportar a los huérfanos a Roma. El Rey no pudo menos que acceder”. Cuando el sacerdote, con su primer cargamento de niños se fue alejando, el joven preguntó : “¿Quién es ese hombre extraordinario?”. Una viejita que le había entregado a su nieto, respondió: “Un tal Don Orione, un Cura más bien extraño”. Al año siguiente la abuela comunicó al nieto que un tal Don Orione estaba dispuesto a recibirlo en uno de sus Colegios. “¿Te gustaría ir con Don Orione?”, le preguntó. “¡Oh, sí!”, gritó entusiasmado. Don Orione propuso que se encontrarían a cierta hora, en el andén de la estación de trenes de Roma. “En el lugar y hora establecidos encontré a un Cura desconocido, no aquel extraño y atrayente que yo había visto el año anterior entre los escombros de mi pueblo. Quedé muy desilusionado”. Durante la noche a la débil luz de la lamparita azulada, los rasgos de Don Orione recobraron la semejanza con los del Cura conocido el año del terremoto. Se lo dijo, le recordó la circunstancia del automóvil real, y el porqué, anteriormente le había resultado difícil reconocerlo. “Te creo sin más”, le contestó Don Orione. Y agre- gó: “Aquel día debo haber tenido la apariencia de un asaltante”. “Un secuestrador de niños”, agregó el muchacho riéndose. A distancia de años el ya célebre escritor, Ignacio Silone, tuvo la oportunidad de conversar con el también famoso escritor inglés Douglas Hyde. Es el mismo novelista británico que, atraído por el carisma orionista, relata ese encuentro. “En Roma, en mi calidad de antiguo comunista, tuve la oportunidad de conversar con Ignacio Silone, también él, antiguo comunista, que Don Orione había rescatado de entre los escombros dejados por el terremoto. Le comenté que estaba recopilando noticias para luego escribir una biografía del Sacerdote tortonés. - Si quieres relatar la historia de Don Orione, me aconsejó - te ruego que la titule: EL BANDIDO DE DIOS”. El escritor inglés aceptó el desafío y tituló su libro: - God’s Bandid. Ha sido traducido a varios idiomas. Rimembranze Juan Montedónico Nápoli Juan Montedónico Nápoli, nació en Valparaíso, el 10 de enero de 1910; hijo de Alberto Montedónico y Fortunata Nápoli. Se casó con Lila Quiroz Ravanal y tuvieron tres hijos. Una vez egresado, regresó a su ciudad natal para ejercer su profesión. Fue director del Colegio Italiano “Arturo Dell´Oro” (Scuola Italiana) de Valparaíso, desde 1943 a 1964. Obtuvo Medalla de Solidaridad del Gobierno italiano, que luego, en 1959 lo becó con un año de permanencia en la Universidad de Perugia, Italia. En 1960 fue elegido regidor por Valparaíso, siendo reelegido en 1963 y en 1965 fue alcalde del puerto. En enero de 1966, el Consejo Nacional de su partido lo designó candidato a diputado para la elección complementaria de marzo de ese año, en reemplazo del diputado fallecido Carlos Muñoz Horz, el 26 de diciembre de 1965. Resultó electo, por la Sexta Agrupación Departamental “Valparaíso y Quillota”, período 1965 a 1969 y asumió en 1966; integró la Comisión Permanente de Educación, de la que fue su presidente. Sin embargo, su labor parlamentaria fue interrumpida por razones de salud. Falleció en su residencia de Cerro Castillo, Viña del Mar, el 13 de agosto de 1968, a los 58 años de edad. Care Lettrici e Cari Lettori, se avete qualche foto di archivio (di famiglia o di comunità) e ce le inviate con una breve didascalia, saremo felici di inserirla in questa serie di "rimembranze" iniziativa dell'Arch. Claudio Massone STADIO ITALIANO Presenza- 16 aprile 2015 11 12 SCUOLA ITALIANA VALPARAISO Presenza- 16 aprile 2015 Divertiamoci in famiglia - 2015 Sabato 28 Marzo Libriamoci Sabato scorso 150 famiglie della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria si sono riunite a partecipare di questa tradizionale festa che convocano le insegnanti allo scopo di fare una mattinata diversa, divertente, ricreativa e, soprattutto coinvolgente, condividendo in famiglia attraverso il gioco. La famiglia della Scuola partecipa, attraverso una tematica, che in questa ottava versione è stata “LIBRIAMOCI”. Attraverso racconti come “I tre porcellini”, “Hansel e Gretel”, “Biancaneve”, “Pimpa”, “Cappuccetto Rosso”, “Peter Pan”, “Il libro della Giungla” e “ Il mago di Oz” le insegnanti hanno organizzato attività didattiche e ludiche vincolandole con i titoli dei loro Stand. Addirittura abbiamo visto genitori travestiti dai loro figli con materiale riciclabile o viceversa, altri truccati con pennarelli a cera, famiglie che si davano da fare con rompicapi e costruzione di orologi, altre adoperavano diversi materiali per completare modelli dati oppure svolgevano attività di sequenze ed anche ornavano con caramelle la casa di Hansel e Gretel.. Anche c’era la costruzione di maschere di animali e oggetti dei personaggi dei racconti. Quelle sono state alcune delle attività svolte nei diversi stand. Inoltre ci sono state attività gruppali: un racconta storie che ha narrato la fiaba “I tre porcellini”, anche gare di squadra per provare come i genitori si coordinavano a svolgere una prova di equilibrio, esattezza e rapidità: ci sono riusciti con successo!!! Mentre si svolgevano le attività, gli alunni e i genitori di IIIº anno scuola media superiore, hanno alimentato e idratato tutti i presenti con squisitezze varie. I guadagni di queste vendite sono per il loro prossimo viaggio di studio in Italia. È arrivato il momento in palestra: gli insegnanti di Educazione Fisica hanno preparato percorsi con stazioni differenziate dove, un genitore con un(a) figlio(a,) legati ai polsi con velcro, hanno dovuto superare diverse prove. Sono stati gradevoli e divertenti momenti di “unione” e creatività per superare le proposte presentate. ANALISI DEL BLOG DELLA NOSTRA BIBLIOTECA Dopo 3 anni, quasi 570 pubblicazioni e piú di 244.800 visite, é il momento ottimo per analizzare i diversi tipi di contenuti riuniti nel blog della biblioteca della nostra Scuola di Viña del Mar, che si puó visitare nel sito web http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/ L’obiettivo principale di questa risorsa é di informare sulle diverse attivitá che la nostra biblioteca presenta, come per esempio la commemorazione annuale della Giornata Internazionale del Libro, il riconoscimento ai migliori lettori o l’elaborazione di un nuovo pannello per dare il benvenuto all’ anno scolastico 2015 (visitando http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2013/04/celebrando-el-diadel-libro-en-la.html - http://bibliotecascuolaitalianavina. blogspot.com/2014/08/la-biblioteca-premia-sus-mejores. html - http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot. com/2015/03/nuevo-panel-mural-de-biblioteca.html si possono approfondire questi contenuti). Peraltro nel blog si possono esaminare notizie scientifiche e tecnologiche, curiositá ed articoli interessanti selezionati da diverse fonti d’informazione (per esempio: http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2015/03/versionesilustradas-de-la-gioconda.html - http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2015/03/10-personas-que-hanhecho-posible-la.html - http://bibliotecascuolaitalianavina. blogspot.com/2015/03/jimmy-choo-el-paciente-y-divertido-bull.html); inoltre, é possibile trovare idee per stimolare l’interesse verso la lettura per bambini e giovani (http:// bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2014/03/9pautas-para-desarrollar-el-habito-de.html - http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2013/09/leer-beneficiaquien-lee-y-quien-escucha.html). Finalmente, i piú piccoli possono godere della lettura di alcuni racconti o guardare dei video animati (http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2014/12/la-flor-masgrande-del-mundo.html - http://bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2014/10/cambio-de-papeles.html - http:// bibliotecascuolaitalianavina.blogspot.com/2014/05/unaprincesa-en-apuros.html). PAGINA RELIGIOSA Papa Francesco: “Contro gli armeni fu genocidio”. Protesta della Turchia: richiamato l’ambasciatore polo armeno e per la Chiesa universale, ma per l’intera famiglia umana, perché il monito che viene da questa tragedia ci liberi dal ricadere in simili orrori, che offendono Dio e la dignità umana. Anche oggi, infatti, questi conflitti talvolta degenerano in violenze ingiustificabili, fomentate strumentalizzando le diversità etniche e religiose. Al rito, durante il quale il Papa ha proclamato dottore della Chiesa l’armeno san Gregorio di Narek, erano presenti il presidente dell’Armenia Serž Sargsyan; Karekin II, Patriarca e Catholicos di tutti gli armeni; Aram I, Catholicos della Grande Casa di Cilicia; Nerses Bedros XIX, Patriarca di Cilicia degli armeni cattolici. «Purtroppo ancora oggi sentiamo il grido soffocato e trascurato di tanti nostri fratelli e sorelle inermi, che a causa della loro fede in Cristo o della loro appartenenza etnica vengono pubblicamente e atrocemente uccisi – decapitati, crocifissi, bruciati vivi –, oppure costretti ad abbandonare la loro terra». Nel saluto iniziale della messa celebrata per commemorare il centenario del Metz Yeghern, il «Grande Male», lo sterminio di un milione e mezzo di armeni perpetrato nell’impero Ottomano nel 1915, Francesco ricorda che le immani tragedie del Novecento non sono purtroppo soltanto un’esperienza del passato. Il disappunto di Ankara Le parole pronunciate dal Papa irritano fortemente le autorità turche. Il nunzio della Santa Sede ad Ankara Antonio Lucibello è stato convocato dal Ministero degli Esteri per esprimere il «disappunto» e la protesta del governo. Ankara ha poi richiamato il proprio ambasciatore presso il Vaticano. L’irritazione turca segna una crisi nel rapporti del Vaticano con Ankara, a distanza di poco più di quattro mesi dalla visita del Papa in Turchia. Il Paese continua a negare strenuamente che quello del 1915-16 sia stato un genocidio e combatte una guerra diplomatica permanente - che ora investe anche la Santa Sede - per cercare di impedire che venga riconosciuto all’estero da un numero crescente di Stati. Il rito Al rito, durante il quale il Papa ha proclamato dottore della Chiesa l’armeno san Gregorio di Narek, erano presenti il presidente dell’Armenia Serž Sargsyan; Karekin II, Patriarca e Catholicos di tutti gli armeni; Aram I, Catholicos della Grande Casa di Cilicia; Nerses Bedros XIX, Patriarca di Cilicia degli armeni cattolici. Il genocidio dell’indifferenza «Anche oggi - dice il Papa - stiamo vivendo una sorta di genocidio causato dall’indifferenza generale e collettiva, dal silenzio complice di Caino. La nostra umanità - aggiunge - ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima, quella che generalmente viene considerata come “il primo genocidio del XX secolo”; essa ha colpito il vostro popolo armeno – prima nazione cristiana –, insieme ai siri cattolici e ortodossi, agli assiri, ai caldei e ai greci. Furono uccisi vescovi, sacerdoti, religiosi, donne, uomini, anziani e persino bambini e malati indifesi». Bergoglio torna dunque a pronunciare la parola «genocidio» legata al massacro degli armeni, anche se lo fa citando il predecessore Giovanni Paolo II, che usò quella espressione nella dichiarazione comune firmata con Karekin II il 27 settembre 2001 a Etchmiadzin. Altre due tragedie «inaudite» Le altre due «tragedie inaudite», spiega ancora il Pontefice, «furono quelle perpetrate dal nazismo e dallo stalinismo. E più recentemente altri stermini di massa, come quelli in Cambogia, in Ruanda, in Burundi, in Bosnia. Eppure sembra che l’umanità non riesca a cessare di versare sangue innocente. Sembra che l’entusiasmo sorto alla fine della seconda guerra mondiale stia scomparendo e dissolvendosi. Pare che la famiglia umana rifiuti di imparare dai propri errori causati dalla legge del terrore; e così ancora oggi c’è chi cerca di eliminare i propri simili, con l’aiuto di alcuni e con il silenzio complice di altri che rimangono spettatori. Non abbiamo ancora imparato che la guerra è una follia, una inutile strage». Il centenario Al termine della celebrazione il Papa ha consegnato un messaggio dedicato al centenario del genocidio. «Fare memoria di quanto accaduto - vi si legge - è doveroso non solo per il po- Anno Santo, il perdono giunga a tutti IL MOTTO «Misericordiosi come il Padre» «Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre»: con queste parole si apre la Bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia letta – per brani scelti, che riportiamo integralmente nel sito, oltre al documento integrale – durante i primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia (che cade nella prima domenica dopo Pasqua, o «in albis») celebrati dal Papa in San Pietro. Il documento che traccia le linee e le indicazioni per l’Anno Santo, il cui inizio è fissato l’8 dicembre nel 50° anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, porta la firma di Francesco e già nel titolo «Misericordiae vultus» – che ricalca le prime parole del testo – include un’icona proposta alla vita del cristiano, invitato a contemplare e imitare quel Volto sul quale durante il Giubileo il Papa chiede di «tenere fisso lo sguardo». L’immagine del volto – «abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia», che «è fonte di gioia, di serenità e di pace», scrive il Papa – si affianca a quella della porta, che fisicamente i credenti saranno invitati a varcare sia a Roma con la Porta Santa in San Pietro, in Laterano e nelle altre basiliche papali, sia «in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale che è la Chiesa Madre per tutti i fedeli, oppure nella Concattedrale o in una chiesa di speciale significato», o ancora «nei santuari». Si tratta in tutti questi casi di una «Porta della Misericordia» da attraversare assumendo l’impegno di una vera conversione alla misericordia così come ci è insegnata nella persona di Gesù Cristo: «La missione che ha ricevuto dal Padre – spiega Bergoglio – è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza». Infatti, si legge ancora nella Bolla, «l’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia. Tutto della sua azione pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia». Di più: «La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole». Tutti coloro che sono posti a capo delle nazioni e delle Organizzazioni internazionali sono chiamati ad opporsi a tali crimini con ferma responsabilità, senza cedere ad ambiguità e compromessi». «Questa dolorosa ricorrenza - aggiunge - diventi per tutti motivo di riflessione umile e sincera e di apertura del cuore al perdono, che è fonte di pace e di rinnovata speranza... Dio conceda che si riprenda il cammino di riconciliazione tra il popolo armeno e quello turco, e la pace sorga anche nel Nagorno Karabakh». (repubblica autoproclamatasi indipendente dall’Azerbaigian, situata nel Caucaso meridionale. Ndr) L’anno nero La tragedia del popolo armeno ebbe inizio in quello che allora era impero Ottomano cento anni fa, nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915, quando furono eseguiti i primi arresti tra le famiglie armene più in vista di Costantinopoli. In un solo mese, più di mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al Parlamento furono deportati verso l’interno dell’Anatolia e massacrati lungo la strada. L’esodo dimenticato Arresti e deportazioni furono ispirate in gran parte dal partito «Giovani Turchi». Le famiglie armene furono costrette a lasciare le loro case e i loro averi, e furono costrette a marciare nel deserto: centinaia di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento. I racconti di questo tragico esodo, raccolti grazie alle preziose testimonianze dei sopravvissuti, sono strazianti. Le marce della morte vennero organizzate con la supervisione di ufficiali dell’esercito tedesco in collegamento con l’esercito turco. Altre centinaia di migliaia di armeni furono massacrati dalla milizia curda e dall’esercito turco. Testimonianza eloquente di quegli eventi sono le fotografie segretamente scattate da Armin T. Wegner. L’ampiezza e il programma mirato delle deportazioni lascia pochi dubbi sul fatto che quello degli armeni rappresenti il primo genocidio moderno, anche se il tema ha assunto una rilevanza politico-diplomatica internazionale, dato che la Turchia non soltanto si è sempre rifiutata di adoperare il termine «genocidio» ma protesta formalmente con tutti gli Stati che lo utilizzano, sostenendo che i morti - non solo armeni - furono «meno» di 500mila, uccisi dalla guerra o dalla fame. Presenza- 16 aprile 2015 13 Ogni giorno dieci uccisi per la fede: il bollettino della guerra ai cristiani L’eco del massacro di Garissa, con i carnefici che selezionano le vittime in base al loro credo, rimbalza al di fuori del Kenya in guerra a bassa intensità con i fondamentalisti somali e, senza perdere d’intensità, risale verso la Repubblica Centrafricana, la Nigeria, il Sudan, su e su ancora fino a investire la Libia, il Sinai egiziano, la Siria, l’Iraq, quell’inquieta mezzaluna allargata in cui i cristiani conoscono oggi il peggiore dei mondi possibili. Martiri del nuovo secolo Indipendentemente dall’orientamento politico gli indicatori internazionali concordano sul quadro generale: i cristiani sono sotto attacco e il fenomeno è in crescita. Secondo l’organizzazione Open Doors International nell’ultimo anno la pressione sulle chiese è diminuita in 11 Paesi ma è rimasta stabile in 7 ed è aumentata in 29. Gli osservatori del World Watch Monitor concordano sul fatto che il 2014 sia stato un anno tragico con almeno 4334 persone ammazzate nel nome di Gesù e oltre mille luoghi di culto distrutti per la stessa ragione. L’offensiva è globale, se tra i primi 5 Paesi nemici dei cristiani compare la Corea del Nord, lontanissima geograficamente e ideologicamente dall’epicentro del neo jihad. Eppure, le altre 4 maglie nere sono Nigeria, Siria, Repubblica Centrafricana e Kenya, vale a dire Stati in cui a bersagliare i preti e le loro comunità sono gruppi come Boko Haram o Isis che, piaccia o meno alla stragrandissima maggioranza delle moschee, rivendicano la loro identità di musulmani modello. È scontro con l’islam? La paura mangia l’anima e quella dei cristiani di Medioriente e pendici sembra oggi particolarmente vorace. Siamo di fronte alla riedizione dello scontro tra islam e cristianesimo? All’indomani dell’attentato al settimanale francese Charlie Hebdo molti imam, come il parigino Hassen Chalghoumi negarono la nuova guerra santa sottolineando come il 95% dei caduti del terrorismo fossero musulmani. Il dato deriva da uno studio del 2011 dell’americano National Counter-Terrorism Center secondo cui quando è possibile determinare la fede delle vittime degli attentati degli ultimi 5 anni la percentuale dei musulmani si attesta tra l’82% e il 97%. Il problema è però nella difficoltà di stabilire in cosa credessero i morti, obietta chi, come il centro Pew, stima che tra persecuzioni fisiche e marginalizzazione politica e culturale i cristiani rappresentino al momento almeno il 70% dei casi di discriminazione religiosa. L’emorragia infinita «Noi cristiani di Aleppo abbiamo paura» scrive sull’ultimo numero della rivista «Tempi» il medico Nabil Antaki chiedendo al mondo ma anche a se stesso se restare nella Siria stritolata tra l’irriducibilità del regime di Damasco e i macellai dello Stato Islamico sia un gesto da eroi oppure da stupidi (il bel documentario di Elisabetta Valgiusti, «Syria’s Christians Exodus», racconta l’esodo di una comunità che un tempo rappresentava il 10% della popolazione e oggi affolla una su due delle tende dei campi profughi). A nuestra Colectividad: Si Ud. es Adulto Mayor y requiere de atención diurna, el HOGAR ITALIANO le ofrece sus instalaciones y servicios habituales además de alimentaciòn equilibrada guiada por nuestra Nutricionista. Ofrecemos Servicios de Corta Estadìa. Para Consultas llamar al fono 222048386 o escribir al mail: hogaritadm@ gmail.com o al mail de Mónica Escobar, Asistente Social: [email protected] El Directorio Holanda 3639,Ñuñoa Santiago. Fono : 222055476 Fono fax: 222048386 . www.hogaritaliano.cl. 14 Presenza- 16 aprile 2015 SPORT Juve ko a Parma, Mauri firma l’impresa Parma- Juventus 1-0 Clamoroso al Cibali, si diceva, ma da oggi bisognerà aggiornare l’amarcord del pallone: Parma-Juve 1-0, azzerando in un pomeriggio, da sogno per gli emiliani da incubo per i bianconeri, la differenza di 57 punti in classifica, quella tra un club fallito e uno ai quarti di Champions, il divario tra un manipolo di superstiti e una squadra super. Molto presunta, oggi. Ha deciso dopo un quarto d’ora di ripresa un gol di José Mauri, innescato da una splendida azione del Parma, e agevolato dal pisolo di mezza Juve. Apertura di Ghezzal per Belfodil che, decentrato alza lo sguardo e passa rasoterra per l’accorrente Mauri, per il piattone imparabile. Centrocampo juventino, e Vidal di più, da denuncia per assenza sul posto di lavoro. C’è altro di più grave, però: la Juve avrebbe avuto mezz’ora abbondante per pareggiare i conti, o anche ribaltare la partita, invece non è neppure riuscita a costruire una sola credibile palla gol. Non è un allarme rosso, se solo quattro giorni fa a Firenze Massimiliano Allegri aveva trovato una gran riserva, ma chissà che non serva da sveglia in vista del Monaco: martedì, quarti di Champions, quando proprio non ci si potrà presentare così. Genoa-Cagliari 2-0 In picchiata verso la serie B. Il Cagliari illude per quasi un tempo, quando colpisce tre legni (in ventuno minuti), ma alla fine Zeman si arrende al decisivo uno-due genoano (di nuovo al successo dopo cinque partite senza vittorie), che in appena sei minuti ad inizio ripresa chiude la partita con Niang e Iago. I sardi - un punto nelle ultime sette partite: il precipizio è a un passo - avevano dato tuttavia l’impressione di poter uscire dal Ferraris con un risultato positivo, pur trovandosi in zona retrocessione ormai da nove turni consecutivi. Il primo tempo di Sau e compagni, infatti, è di grande sostanza, ma la malasorte non aiuta gli ospiti. Zeman ha infatti ampi motivi per rammaricarsi, anche perché il Genoa inizia male, quasi frastornato, e fatica ad uscire dalla propria metà campo, prima di ritrovare fiducia e gioco alla distanza. Milan-Sampdoria 1-1 Non c’è due senza tre? Non per il Milan di Inzaghi che “cicca” per la terza volta l’appuntamento col tris di vittorie consecutive, bloccato per lunghi tratti dal pragmatismo di una Sampdoria ordinata e volitiva e dice quasi addio alle speranze di una folle rincorsa europea. La Champions è impensabile, l’Europa League rischia di diventarlo presto. Finisce 1-1 a San Siro, in una partita strana, dove ci si mettono pure gli inconvenienti tecnici a spezzare il ritmo. Il pari firmato da Soriano e De Jong tutto sommato fotografa bene la gara. La forza della Samp la vedi quando Eder si fa 60 metri di rincorsa su Cerci dopo una banale palla persa. O quando poco prima è Eto’o a fare un fallo tattico su Destro, bloccando una pericolosa ripartenza rossonera. Piedi fini al servizio della causa. E infatti il giocattolo di Mihajlovic funziona, anche se Okaka come PASTELERIA Y CONFITERIA CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles - Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 22042382 gingillo non diverte quanto Muriel, e Soriano trequartista è più un’alchimia tattica che un omaggio alla lunga tradizione di numeri dieci di casa nostra. Torino-Roma 1-1 “Forse è ora che cominciamo a lamentarci anche noi, almeno qualche palla dubbia ce la daranno”, ha commentato Florenzi, riferendosi al gol di Maxi Lopez in TorinoRoma 1-1, arrivato (secondo i giocatori della Roma) con Bruno Peres che aveva rimesso in mezzo un pallone che era uscito dal campo. “Spero che i tifosi non prendano a male questo risultato: il sorpasso della Lazio ha un forte valore simbolico, ma non deve toglierci certezze. Giocando in questa maniera, costruendo in questo modo, regaleremo ai tifosi il secondo posto”. Lazio-Empoli 4-0 Sotto la spinta dei 50mila dell’Olimpico sale ancora la Lazio. Contro l’Empoli arriva l’ottava vittoria di fila (eguagliati i record dei tempi di Maestrelli e di Delio Rossi) che consente il sorpasso sulla Roma per agganciare il secondo posto. Tutto l’attacco firma il successo sui toscani: apre Mauri dopo appena 4 minuti, poi Klose e Candreva prima dell’intervallo, chiude il solito sigillo di Felipe Anderson. Non ha scampo l’Empoli, che prova in tutti i modi a reggere un confronto, partito subito in salita. Pesante però in casa Lazio il bilancio degli infortuni: distorsione al ginocchio sinistro per De Vrij, frattura di una costola per Parolo. Napoli-Fiorentina 3-0 Ritorna alla vittoria, il Napoli, dopo cinque giornate, L’ultima, l’aveva ottenuta il 23 febbraio, al San Paolo. Un successo che arriva dopo una settimana di polemiche feroci, che hanno coinvolto società e squadra, insieme con l’allenatore. La tensione è tanta tra i napoletani: c’è una risposta da dare nell’immediato dopo il ritiro disposto dal presidente: una punizione scattata con l’eliminazione dalla coppa Italia, giovedì nella semifinale contro la Lazio. Udinese-Palermo 1-3 Il Palermo e Iachini danno una lezione all’Udinese e a Stramaccioni. I rosanero ne fanno tre al Friuli e potevano essere almeno cinque. Al 15’ il Palermo è già in vantaggio. Un lampo improvviso, sprigionato dal sinistro da fermo di Lazaar da 25 metri che si infila all’incrocio. Atalanta-Sassuolo 2-1 La lezione è servita, dunque: contestata dai tifosi alla vigilia, l’Atalanta ha uno scatto d’orgoglio, salta l’appagato Sassuolo e si porta a più 7 sul Cesena, fermato in casa dal Chievo. La prima vittoria di Reja vale dunque una fetta abbondante di salvezza. Cesena-Chievo 0-1 Decide Pellissier, e chi altrimenti. Nel giorno del 36° compleanno, un’altra perla dell’attaccante gialloblù, testa vincente quando ormai la partita è al tramonto, e sul Manuzzi cala il silenzio della resa. Così il Chievo ipoteca la salvezza a quota 35 punti, così il Cesena terz’ultimo s’impianta in mezzo alla palude della zona retrocessione, nella speranza che l’Atalanta più tardi non renda il distacco più ampio. Verona-Inter 0-3 Tre gol in trasferta e nessuno subito. L’Inter di Mancini torna al successo travolgendo a Verona l’Hellas con una gara accorta e intelligente, sfruttando furbizia e ripartenze. Segnano Icardi, Palacio e nella porta sbagliata Moras. Il 3-0 forse è esagerato, ma serve a sottolineare la pochezza offensiva veronese. E, per una volta, il cinismo dell’Inter. La sorpresa settimanale di Mancini porta il nome di Hernanes. Juventus Lazio Roma Napoli Fiorentina Sampdoria Torino Milan Genoa Inter Palermo Sassuolo Chievo Udinese Empoli Verona Atalanta Cesena Cagliari 70 58 57 50 49 49 43 42 41 41 38 35 35 34 33 33 29 22 21 SERIE B Vicenza 1 - 0 Avellino Bari 1 - 1 Crotone Brescia 1 - 1 Bologna Catania 4 - 1 Trapani Cittadella 0 - 1 Carpi Frosinone 2 - 1 Pescara Lanciano 1 - 1 Latina Modena 2 - 0 Entella Vercelli 3 - 3 Livorno Spezia 0 - 1 Ternana Perugia ------Varese CLASSIFICA Carpi 71 Bologna(-1) 57 Vicenza 56 Frosinone 54 Avellino 52 Livorno 51 Perugia 50 Spezia 50 Pescara 48 Lanciano 47 Bari 45 Ternana 43 Modena 42 Trapani 42 Latina 41 Catania 41 Crotone 40 Pro Vercelli 40 V. Entella 40 Cittadella 39 Brescia(-6) 32 Varese(-4) 28 In amichevole: Italia-Inghilterra 1-1 Voleva un’accoglienza calorosa, Antonio Conte. L’ha avuta: Torino l’ha applaudito dall’albergo fino al fischio finale dell’amichevole con l’Inghilterra. Voleva anche una vittoria della sua Nazionale, il c.t., invece dovrà curare i primi sintomi di “pareggite”: terzo pari nelle ultime quattro partite per gli azzurri dopo quelli con Croazia e Bulgaria (tre partite difficili, va detto). Con gli inglesi ci eravamo lasciati il 14 giugno scorso, in Amazzonia, un 2-1 azzurro firmato da Marchisio, Rooney e Balotelli. Rispetto a quella sera di Manaus carica d’illusioni, mancano i due goleador azzurri, ma c’è il fuoriclasse del Manchester Utd. L’Italia al 29’ rompe l’equilibrio con la meno prevedibile delle giocate: Chiellini si traveste da Darmian e vola via sulla sinistra, mette al centro col piede sbagliato e spettina la capigliatura di Pellè, che manda il pallone nell’angolino lontano. È l’1-0, Conte esulta senza esagerare, ma ha di che essere soddisfatto. Anche perché Bonucci, due minuti più tardi, salva il vantaggio con un grande intervento in scivolata ad anticipare il taglio di Henderson. PAREGGIA TOWNSEND - Gli inglesi cambiano molti protagonisti, il finale di gara è quasi tutto loro. Uno dei volti nuovi è il jolly: al 34’, Townsend vede Moretti dargli le spalle per un attimo e ne approfitta per caricare il destro imparabile dell’1-1. La costante è sempre Rooney: Buffon gli dice di no due volte e lo vede pure sfiorare un bel cross basso di Kane. Un paio di chance le hanno pure gli azzurri: Antonelli arriva davanti a Hart ma allarga troppo il sinistro, Bonucci chiede il rigore per un braccio sospetto di Jones in area. Finisce pari, con Buffon ancora reattivo su Kane. E tutto sommato è un risultato che ci sta. Coppa Italia Finale sarà Juventus-Lazio Fiorentina-Juventus 0-3 Matri, Pereyra e Bonucci portano Allegri in finale Non è solo Tevez ad avere l’istinto del cannibale, ma tutta la Juventus. Senza Tevez, fermato da un problema muscolare, Allegri sceglie Matri con Morata. Chi si aspettava una Juventus con la testa già alla Coppa più importante ha impiegato poco a capire che non era così. I bianconeri dopo 21 minuti riaccendono le speranze di arrivare in finale: palla persa in mezzo al campo da Borja Valero, Marchisio ne approfitta per servire Pereyra e sul tiro rimpallato dell’argentino Matri segna da vero opportunista. Prima gara da titolare dal suo ritorno in bianconero (a gennaio), primo gol del nuovo corso: Allegri ha azzeccato la scelta. Un gol non basta, la Juve lo sa e per questo riporta il pallone a centrocampo con la foga di chi non ha tempo da perdere. - Il raddoppio arriva due minuti prima dell’intervallo: sull’ennesimo tiro insidioso di Morata, Neto respinge sui piedi di Pereyra che, come contro l’Empoli, non si fa pregare: 2 centri in 4 giorni per l’altro reduce della Seleccion, che non fa rimpiangere Tevez. Napoli-Lazio 0-1 Lulic, l’uomo di Coppa lancia Pioli in finale con la Juve Lazio in paradiso, Napoli all’inferno. Sarà la squadra biancoceleste ad affrontare la Juve all’Olimpico nella finale del 7 giugno. La banda di Pioli sbanca il San Paolo con un gol di Lulic (quello dell’ultima Coppa Italia vinta dai laziali ai danni della Roma) e conquista la sua ottava finale di Coppa, la sesta negli ultimi 17 anni. Partita equilibrata e per lunghi tratti bloccata. Ha prevalso quella capace di metterla dentro, ma le occasioni ci sono state da ambo le parti. DECIDE LULIC - Ripresa decisamente più interessante. Il Napoli ci prova con Higuain, poi con Inler dalla distanza. La partita sembra indirizzarsi verso i padroni di casa che tuttavia temporeggiano troppo e non colgono l’attimo. La Lazio cambia passo negli ultimi venti minuti di gioco. A dare la scossa è l’ingresso di Lulic che prima di testa sfiora il gol (miracolo di Andujar), quindi di piatto destro capitalizza al meglio un assist del solito Anderson. Napoli sotto choc, la squadra di Benitez però reagisce nel finale e sfiora l’1-1 col subentrato Insigne. A salvare sulla linea è ancora Lulic. Productos originales de Italia Prosciutto Balugani Panettone Bauli Mozzarella Mauri Grissini Vita Vigor Antipasto Damico Funghi Porcini Asiago Prosecco Frattina Pepe Drogheria Lambrusco Riunitte Amaretto Lazzaroni Parmigiano Balugani Tartufi Urbani Caffe Kimbo Amaro Averna Olio Basso Limoncello Villa Massa Aceto De Nigris Pomodorina Cucina Aceto Balugani Pinolo GlobeItalia Pasta Divella Pasta Rustichella Riso Scotti Av. Las Condes 6903 - Fono: 2202 3593 - Fono-Fax 2229 5058 www.globeitalia.cl SPORT Formula 1 Mercedes imprendibili, Vettel terzo in Cina La Mercedes reagisce dopo il trionfo Ferrari in Malesia e conquista la Cina. Le “Frecce d’Argento” tornano imprendibili e centrano la doppietta a Shanghai: ancora una volta, è Lewis Hamilton ad essere incoronato imperatore al termine di una gara condotta sin dall’inizio e priva di insidie. Per l’inglese, quarta affermazione nella terra del Dragone e secondo successo stagionale dopo quello ottenuto all’esordio in Australia, con Rosberg ancora costretto ad inseguire e cedere lo scettro al compagno di team. Dal terzo appuntamento del Mondiale di Formula 1, la Ferrari emerge ancora come seconda forza del Circus: dopo il successo di Sepang, terzo podio per Sebastian Vettel che precede il rigenerato Kimi Raikkonen, che nel finale duella con il tedesco. Alle spalle delle due Rosse le Williams, mentre Red Bull e McLaren confermano le loro difficoltà con un’altra domenica anonima. Fernando Alonso deve accontentarsi del 12° posto, Jenson Button e 13°: entrambi mestamente doppiati. La gara si è conclusa con la safety car, entrata in pista dopo il problema riscontrato dalla Toro Rosso di Verstappen a due giri dal termine. Partenza regolare: Hamilton mantiene la testa davanti a Rosberg. Alle loro spalle, la Ferrari di Vettel. Grande avvio della Rossa di Raikkonen, partito in sesta posizione: il finlandese scavalca le Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas e si porta al quarto posto. Avvio disastroso invece per le Red Bull: Ricciardo e Kvyat scivolano al 14° e al 15° posto. Non va meglio alle McLaren, con Fernando Alonso relegato nelle retrovie e impegnato a difendere il 16° posto. Davanti le Frecce d’Argento fanno la voce grossa, guadagnando terreno: Vettel capisce che sarà una gara all’inseguimento: dopo 11 giri, il tedesco accusa già 11 secondi. Le Williams faticano a tenere il loro ritmo. Dopo il primo balletto di pit stop le posizioni di testa restano immutate. La domenica da dimenticare di Kvyat si chiude con il motore della Red Bull in fumo dopo un’uscita di pista: il russo è costretto al ritiro, si prevedono altre scintille tra la scuderia ‘con le ali’ e la Renault. Le cose non vanno meglio per il compagno di team Ricciardo, rassegnato ad una gara anonima. Il duello di testa vede il tentativo di rimonta delle due Rosse, con Da tutto a nulla in un anno: ecco come Balotelli si sta buttando via In un anno cambiano vite e persone, quindi la storia di Mario Balotelli ha una sua normalità, ma è l’unica considerazione che si può fare per una vicenda dove nulla è regolare. Un anno fa, aprile 2014, il nostro era la presunta stella di un’Italia che voleva vivere un Mondiale da protagonista. Era il meglio di una squadra che, dopo il secondo posto all’Europeo 2012 e i progressi di gioco sotto la guida di Prandelli, aspirava ad un ruolo di eccellenza in Brasile. Balo era la carta da calare al tavolo delle grandi sfide. La speranza. Il nostro campione. Con tutte le sue lune, era il sole dove non doveva mai tramontare l’Italia. IL BUIO - Un anno dopo, buio totale. E’ tramontata l’Azzurra di Prandelli ed è tramontato Mario. Oggi, dopo la miseria di 4 gol con la maglia del Liverpool, la sua sembra una caduta senza fine, tra tribune (13 secondo le statistiche), le panchine (6), i malanni più o meno misteriosi. Cinque mesi fa, novembre 2014, un problema agli adduttori lo portò ad autoescludersi dalla Nazionale. Poi altri malanni, febbri più o meno improvvise, raffreddori, colpi al ginocchio e conseguenti nuove autoesclusioni, fino al rialzo di temperatura di due giorni fa che ha portato Mario a postare su Instagram la foto con il termometro in bella evidenza e un numero: 38,7 gradi. Una risposta, questa, alle critiche di opinionisti secondo i quali quando c’è in ballo un quarto di finale di Coppa d’Inghilterra non ci si tira indietro, neppure con la febbre. CAMPIONE VIRTUALE - Ecco, Instagram. Appunto. Oggi Mario è un campione virtuale. Spariti i gol, si consola con le cifre dei cosiddetti social: 3,5 followers su Twitter, altri 2,5 su Instagram, un paio di milioni su Facebook. Un popolo che parla e discute del nulla. Perché, tolte le battute, le zingarate, le balotellate o i messaggi urbi et orbi, di questo stiamo parlando: del nulla. Balotelli almeno in questo è un degno figlio dei tempi moderni, dove si sta ripetendo con i social l’esperienza dell’audience televisiva anni Ottanta-Novanta, quando nacque il grande equivoco: in nome degli ascolti, l’Italia fu sommersa dalla spazzatura televisiva. La deriva culturale: con Mario, siamo alla deriva sportiva. INCOGNITE - Lui, secondo il suo stile, se ne frega. Una risata seppellisce tutto, finché la barca va. Con il conto in banca grande e grosso - ma fino a quando durerà la pacchia? -, i suoi followers - numeri virtuali che, onestamente, fanno perdere la testa anche ai giornalisti - e la bellezza dei suoi 25 anni - ad agosto -, può andare avanti per la sua strada, fino al prossimo giro di giostra. Occhio però, che il conto alla rovescia è già cominciato. Vettel e lo scatenato Raikkonen all’attacco delle due Mercedes. E’ il miglior momento della Ferrari. Molta pressione su Rosberg, che non ci sta a vedere scappare il compagno di team e dall’altra parte deve guardarsi dal tedesco. Il Cavallino spera nel pit stop, ma Rosberg rientra in pista davanti all’ex Red Bull. Intanto, tanto per far capire chi è il più forte, Hamilton fa registrare il giro record. Anche dopo il nuovo cambio gomme delle due Rosse le cose non mutano. Se davanti le due Mercedes sembrano nuovamente imprendibili, con Rosberg che crede più nell’aggancio di un Hamilton proiettato verso il trionfo, si fa interessante il “derby” tra Vettel, che pare soffrire la gomma media, e Raikkonen per il terzo posto. Alle loro spalle, Massa blinda il quinto posto dalle grinfie di Bottas. Intanto, Maldonado è out dopo un contatto con Button. Il brivido finale lo regala Verstappen: la sua Toro Rosso lo abbandona a due giri dal termine e l’olandese deve accostare. L’ingresso della safety car spegne i sogni di podio di Raikkonen, che deve accontentarsi del quarto posto. Dopo Shanghai, il canovaccio del Mondiale 2015 sembra delinearsi: Mercedes ancora davanti a tutti, Ferrari pronte ad insidiarle. Ginnastica ritmica, coppa del mondo: farfalle, un argento amaro L’oro era davvero alla portata delle Farfalle (Marta Pagnini, Andrea Stefanescu, Camilla Patriarca, Sofia Lodi, Alessia Maurelli e Martina Centofanti), protagoniste di due esecuzioni (ieri ai 5 nastri, oggi alle 6 clavette e 2 cerchi) quasi impeccabili, senza errori e nemmeno perdite dell’attrezzo. A differenza della Russia che, invece, fallosa lo è stata, ma ha ottenuto comunque dalla giuria delle note superiori alle nostre. Primo posto per le ginnaste di Madame Irina Viner Usmanova nel Concorso generale della Coppa del Mondo di Pesaro, a poco meno di quattro decimi dalle nostre ragazze. Davvero un divario troppo netto e ingiustificato in assenza di errori da parte delle azzurre che, purtroppo davanti ai tanti tifosi presenti all’Adriatic Arena, non hanno potuto gioire sulle note dell’Inno di Mameli. Una medaglia comunque importante, l’argento ottenuto a Pesaro nel Concorso generale, che sta a significare che le Azzurre di Emanuela Maccara- ni sono sempre ai vertici delle classifiche internazionali, ma ogni volta devono fare i conti non solo con il possibile errore - sempre in agguato - ma anche con il giudizio soggettivo che questo sport porta con sé. LA POLEMICA - Anche il Presidente di Federginnastica Riccardo Agabio ha espresso rammarico per il risultato ingeneroso: “Mi chiedo, dopo quello che abbiamo visto oggi nell’esercizio alle 6 clavette e 2 cerchi, cosa ancora debbano fare queste ragazze per ottenere ciò che meritano. A livello esecutivo sono state nettamente superiori alla Russia, che è una delle squadre più forti del Mondo e ha degli esercizi articolati e spettacolari. Nessuno lo mette in discussione, ma oggi ha sbagliato. Chiedo a chi giudica di non essere influenzato. C’è ancora un certo timore reverenziale nei confronti di questa nazione. Vorrei - ha insistito Agabio - che si giudicassero le prestazioni sul campo gara, basandosi sulla realtà, senza pregiudizi. Presenza- 16 aprile 2015 15 MotoGp: Marquez trionfo, Dovizioso e Rossi sul podio Captain America Marquez. E non solo per il casco a tema. L’iridato della Honda conquista ancora una volta il GP di Austin, allungando la sua striscia di imbattibilità sulle piste statunitensi: sei su sei nella top class per il 'Marcziano', che quando vede la bandiera a stelle e strisce sa solo vincere. Sulla pista texana, uno dei suoi possedimenti preferiti, lo spagnolo fornisce un’altra dimostrazione della sua superiorità: in una gara che alla vigilia poteva nascondere delle insidie, s’impone senza tentennamenti, precedendo Dovizioso e Rossi, che confermano il loro ottimo momento di forma. Il Texas, lo stato statunitense della stella, ha fatto brillare una volta di più quella di Marquez, che dopo la strepitosa pole del sabato ha annichilito la concorrenza, stritolandola alla distanza. Il vantaggio finale dello spagnolo, 2"3, non è emblematico della superiorità manifestata: aveva anche superato i 4"! VALE LEADER — Valentino, sempre leader del mondiale - con 1 punto su Dovizioso, 41 punti a 40 - ha provato a dettare l'inseguimento, ma ha dovuto cedere a due terzi di gara e alla fine non si è detto soddisfatto. Il 3° posto, però, su una pista ostica alla Yamaha non pare un brutto viatico per il resto della stagione. Idem dicasi per la Ducati, che ha raddrizzato in gara un week end che non pareva esattamente cucito addosso alla GP15 - che, ricordiamo, è una moto nuovissima e può solo crescere - e ha confermato quanto di buono fatto vedere in Qatar, ma in condizioni molto differenti. LA GARA — Lo scatto al via premia lo sprint della Ducati di Dovizioso, con Marquez e Rossi accodati, mentre Redding e Pol Espargaro si agganciano, compromettendo le loro gare. 5 giri e Marquez passa 'Desmodovi' e se ne va, lasciando le schermaglie a Rossi e Dovizioso, che lottano duramente, sfiorando pure il contatto - davvero vicinissime le ruote in una staccata all'8° giro -, e si scambiano le posizioni un paio di volte. Iannone raggiunge i primi tre, poi cede la quarta piazza a Lorenzo nel finale, che se la conquista con una splendida manovra 'Por Fuera', non sufficiente, però, a rendere esaltante la sua gara. 7° Crutchlow dopo un week end positivo, ottimo Petrucci, 10°, 8° Aleix Espargaro con la prima delle Suzuki. Bautista 15° con l'Aprilia: primo punto del nuovo corso. Un piccolo raggio di sole per la casa di Noale. La Dakar 2016 cambia: non si correrà più in Cile Non è proprio un addio ma di sicuro un arrivederci: la prossima edizione della Dakar non passerà dal Cile. La decisione è arrivata direttamente dal governo del Paese sudamericano, la cui parte settentrionale è stata messa in ginocchio da devastanti alluvioni. La scelta di non ospitare il famoso raid enduristico è stata quindi obbligata: auto, moto e camion passavano proprio dal deserto di Atacama e dalle città limitrofe nel loro passaggio cileno. È la prima volta dal 2009 (ossia quando il rally ha lasciato l’Africa per il Sudamerica) che il Cile non ospiterà la Dakar. TORNA NEL 2017? - L’idea degli organizzatori è quella di tornare nel difficile (e spettacolare) deserto cileno sin dal 2017. Adesso resta da trovare un percorso alternativo e altrettanto impegnativo per i mezzi in gara. 16 Presenza- 16 aprile 2015 Contro il terrorismo serve più Genocidio Armeno La Turchia alza zione. “Serve un comune impegno contro il terrorismo” ha ribadito il Capo dello Stato. Un impegno che non si concluda alla fine di una marcia contro l’ennesimo attentato, ma prosegua e dia vita a “un parternariato di civiltà internazionale” che lotti “contro l’aggressione alla civiltà e alla cultura”. Per Mattarella “la reazione non deve essere solo militare ma deve essere culturale contro una campagna di odio e reclutamento dei giovani su internet”. Pontefice sarebbero risultate "spinose" per il governo e i leader di Ankara, il capo dello Stato si è detto comunque convinto che esse "toccheranno le menti e i cuori di molti turchi, che avranno un'opportunità di riconsiderare il genocidio degli armeni e di liberarsi del peso della storia". Reazioni invece dal governo italiano. Per il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, la reazione di Ankara appare sproporzionata. "La durezza dei toni usati dalla Turchia non mi pare giustificata, tenendo conto che una quindicina di anni fa Giovanni Paolo II aveva espresso valutazioni analoghe", ha ricordato il titolare della Farnesina da Barcellona. "L'Italia", ha aggiunto "ha più volte espresso solidarietà e vicinanza al popolo e al governo armeno per la violenza e le sofferenze che sono state loro inflitte 100 anni fa. Quanto al riconoscimento giuridico del genocidio abbiamo sempre invitato i due Paesi, Turchia e Armenia, amici dell'Italia, a dialogare per evitare che questa situazione sia di ostacolo ad altre situazioni meno tese". Dietro questa dura presa di posizione di Ankara, fanno notare gli analisti, ci potrebbero essere ragioni squisitamente politiche: la Turchia respinge la ricostruzione storica del genocidio, che da una parte ostacolerebbe la marcia di avvicinamento verso l'Unione Europea e dall'altra po- Disoccupati: si registrano condizioni del mercato del lavoro peggiori di quelle della Grecia a Crotone (disoccupazione al 27,2%), Cosenza (27,8%) e nel Medio Campidano (27,9%). Il divario Nord/Sud Dal 2012 il divario Nord/ Sud non ha fatto che aggravarsi: in particolare tra il 2008 e il 2012 si è registrato un calo dell’occupazione in entrambe le aree del Paese. Nel complesso due cicli ravvicinati di recessione hanno ridotto gli occupati nel Mezzogiorno di 520.000 unità (-8,2%), oltre due volte e mezzo il calo di 193.000 unità (-1,2%) registrato nel Centro Nord. Il 2014 ha comunque fatto segnare un miglioramento generalizzato: il Centro Nord ha invertito il segno passando dal -0,6% del 2013 a +0,7% e il Mezzogiorno è passato da -4 a -1 per cento. La crescita più intensa si è registrata nel Lazio (+3,4%), quindi in Basilicata e il Molise (+2,1) e nelle Marche (+1,6). All’opposto le maggiori criticità hanno riguardato Abruzzo (-2), Puglia (-1,3) e Campania (-1,2%). Bene la manifattura Il settore manifatturiero ha dato segnali di recupero in quasi tutte le regioni, eccetto Liguria, Friuli, Lazio e Sardegna. Le costruzioni continuano a far segnare ovunque i dati peggiori, i servizi crescono a macchia di leopardo (bene in Veneto, Friuli, Marche, Lazio, Puglia e Calabria, male in Piemonte e Campania). E sono anche queste dinamiche a spiegare come in un colpo solo, nella classifica dei senza lavoro, riusciamo a conquistare sia il Paradiso che l’Inferno. FINALI trebbe aprire la questione degli indennizzi miliardari per gli espropri subiti dagli armeni. Informativo N. 1 presidente del Consiglio degli italiani de la Region Metropolitana, y los dos Consejeros del CGIE, Paolo Castellani y Primo Siena. 4.- Los responsables de esta campaña de solidaridad expresan su complacencia por las campañas que en diversas instituciones de nuestra comunidad se han estado realizando. Sin embargo, reiteran la invitación a todas las personas y asociaciones de nuestra comunidad para sumarse a esta ayuda fraterna para ir en auxilio de las tres familias italianas ya individualizadas. Manifestamos nuestra disponibilidad a que el resultado final de los fondos reunidos en esta campaña pudieran agregarse a otros de idéntico propósito a fin de que la Comunidad Italiana se manifieste en la ocasión unida en la desgracia de nuestros hermanos. 5.- Los Consejeros del CGIE, Paolo Castellani y Primo Siena haremos nuestro unitario esfuerzo, junto a otros actores representativos, para sensibilizar y atraer la atención de la solidaridad de la Provincia de Trento y del Gobierno italiano, que desde ya, anunciamos al Excelentísimo embajador de Italia, don Marco Ricci. Gracias (Presidente Acli, Paolo Castellani). BANDO DI BORSE DI STUDIO OFFERTE A STUDENTI STRANIERI O CITTADINI IRE DAL GOVERNO ITALIANO Anno Accademico 2015/2016 APERTURA BANDO: 13 APRILE 2015 Informazioni generali: Un’adeguata conoscenza della lingua italiana, e il superamento di un test di livello B2, è un elemento essenziale per candidarsi a una borsa di studio in Italia. Corsi di lingua italiana, e test di conoscenza della lingua italiana, per stranieri sono offerti da molti Istituti Italiani di Cultura all’estero. Le borse sono concesse per le seguenti tipologie di corsi: Corsi universitari di laurea di 1° ciclo (solo rinnovi) e ciclo unico (solo rinnovi); Corsi universitari di laurea specialistica/magistrale (2° ciclo); Corsi di Master di I e II Livello; Dottorati di Ricerca; Scuole di Specializzazione; Progetti di Studio in co-tutela; Corsi di alta formazione professionale, artistica e musicale; Corsi avanzati di lingua e cultura italiana; Corsi di aggiornamento/ formazione per Docenti di lingua italiana. Prima di presentare la propria candidatura, lo studente straniero o IRE deve conoscere tutte le caratteristiche e i dettagli relativi alla specifica Istituzione Universitaria Italiana che intende frequentare. Informazioni preliminari sono fornite dalla pagina del sito MIUR.: http://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri/ . Homenaje de la Pompa Italia al Dr. Juan Rolle Marchetti El Dr. Juan Enrique Gino Rolle Marchetti nació en Santiago en la casa de sus padres en la calle Chacabuco en el año de 1924 al igual que sus hermanas Sofía, Giannina, Yolanda y Elisa. Juan Rolle es hijo de Giovanni Rolle Antillo quien fuera uno de los 53 Fundadores de la Undécima Compañía de Bomberos de Santiago la “Pompa Italia” en 1914. Su padre había llegado en barco a Valparaíso junto a su madre (Sofía abuela de Juan) y hermanas. Inicialmente se alojaron en casa de una hermana de Sofía y Giovanni Rolle trabajó con el marido de ésta. En esa ciudad conoció a Gelmira Marchetti una joven estudiante italiana que también estaba radicada en Valparaíso. Giovanni y Gelmira se casan y se trasladan a Santiago en donde trabajan en su propia oficina de contabilidad, tienen 5 hijos y la familia prospera ya que extendieron sus negocios a varias actividades como la minería y la exportación de todo tipo de frutos a Italia. Juan Rolle desde pequeño soñó con ser médico. Comenzó sus estudios en el prestigioso colegio Instituto Andrés Bello, pero cuando cursaba 5to año, el colegio cerró, por lo que tuvo que continuar sus estudios en el Liceo de Aplicación. En cuyas aulas conoció y fue compañero de clases a quien años más tarde sería el Capellán del Hogar de Cristo, el sacerdote Renato Poblete, quien además, lo presento al Padre Hurtado. En 1943 entra a estudiar medicina en la Universidad de Chile y en 1951 recibe su título de médico cirujano. El mismo año que entró a la Universidad, el gobierno de Chileno expropió las propiedades comerciales de los Italianos y alemanes residentes en el país. Esto se debió a que Chile se sumo a los países que declararon la Guerra al Eje. Para la familia Rolle fue un golpe muy duro y se vieron enfrentados a una situación económica y social extremadamente difícil. Una vez titulado de médico, tuvo la oportunidad de viajar a Italia a perfeccionarse por medio de una Beca, pero optó por incorporarse al sector público de salud destacándose por su espíritu de servicio. Desarrollo toda su actividad profesional en los hospitales públicos. En 1952 se casó con la Srta. Trinidad Cruz Fabre de cuyo matrimonio nacieron los mellizos Augusto y Patricio, luego vendrían Claudio y finalmente Juan Enrique. Todos destacados y reconocidos profesionales. Su brillante trayectoria de servicio público es reconocida por el Gobierno italiano, primero nombrándolo Cavaliere en 1990, y en Septiembre de 2009 recibe la “Ordine della Stella della Solidarieta’Italiana” en el grado de Commendatore. Homenaje y Pranzo: El sábado 11 de abril recién pasado la Undécima Compañía de Bomberos de Santiago “Pompa Italia” celebró como es ya una tradición centenaria su famoso “PRANZO-11”. Es esta ocasión la Compañía pudo expresar en un merecido homenaje toda su gratitud a un gran amigo de ella como es el prestigioso Dr. Juan Rolle Marchetti, quien además, es hijo del Voluntario Fundador Giovanni Rolle Antillo. El Dr. Rolle tuvo la gentileza de acudir acompañado de su señora esposa la Sra. Trinidad Cruz, de sus hijos Patricio, Claudio, Augusto, Juan Enrique y todos sus nietos lo que dio un marco muy emotivo cuando recibió de parte del señor Comandante de la Institución Voluntario Mauricio Repetto y del señor Director de la Compañía Voluntario Leopoldo Ratto Fiorentino un galvano recordatorio luego de un diaporama referente a sus padres. El Dr. Rolle agradeció el homenaje y se comprometió a seguir trabajando con gran alegría con las RR.PP de la “Pompa Italia” en todo lo que él pueda colaborar. Para la “Pompa Italia” es un gran privilegio contar con el Dr. Rolle, quien tiene la gran virtud de ser la persona que más conoce de la historia de la Compañía, ya que conoció en persona a sus fundadores, al primer Director y al primer Capitán, a su primer mártir Antonio Secchi Dacchena , a los Directores Dr. Ítalo Martini Zerega (Padre de la oftalmología en Chile), al abogado y Diputado Ettorer Boccardo Benvenutto, Dr. Paolo Raffo Sivori y tantos más, Conoció todos los Cuarteles que ha tenido la Compañía, vió en persona cuando la Bomba a Vapor llegaba tirada por sus caballos a los incendios y como el cuartelero a punta de paladas de carbón mantenía la caldera a toda potencia cubriendo de negro hollín no solo a los bomberos, además a los caballos, y a todos los curiosos que llegaban presurosos al lugar siniestrado, y cientos de anécdotas bomberiles de la Compañía. Como el “Pranzo” coincidió en un fin de semana, los voluntarios pudieron acudir con sus respectivas familias y los más jóvenes con sus pololas. También fueron especialmente invitados Enrico, Jorge y Solange Botto Bustamante quienes son nietos del Voluntario Fundador Nicola Botto Parodi, los que fueron acompañados por sus hijos (Bisnietos del Fundador), La Cónsul General Srta. Nicoletta Gliubich, una delegación de la agregaduría de Defensa de Italia encabezada por el Comandante David Volpe, su señora Stefania que fue gratamente sorprendida con un pequeño agasajo por su cumpleaños, y su hija Matilde, el destacado comunicador Tomás Mosciatti Olivieri y señora, el matrimonio Braghetto Catoni con su hijo Stefano Marcello Braghetto Catoni postulante a Voluntario de la Compañía.
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