La costiera amalfitana - Dott. Raffaele Amato

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i contributi dei lettori
La costiera amalfitana
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I piccoli faraglioni di Marina di Vietri, l’antica Marcina: sono chiamati i due Fratelli e sono legati a due
leggende popolari. Una racconta la storia di due pastori che videro in mezzo al mare una bellissima
ragazza e affogarono cercando di salvarla da una tempesta scatenatasi all’improvviso; la ragazza però
era figlia del re del mare che, impietositosi, trasformò per sempre i due giovani negli scogli. L’altra leggenda narra della dura battaglia tra salernitani e saraceni che finì nello scontro tra i loro due guerrieri più
valorosi; questi scoprirono di essere fratelli durante la lotta e cadendo in acqua ormai morenti, cercarono
di abbracciarsi.
straordinarie. La marina di Vietri sul Mare,
l’antica Marcina, è molto bella. Le spiagge della zona sono ampie e sabbiose. Nei
pressi di Marina svetta la torre di origine
cinquecentesca, mentre in mare si possono ammirare i cosiddetti due Fratelli, piccoli faraglioni simbolo di Vietri sul Mare.
I due scogli sono legati a leggende popolari.
Una racconta la storia di due pastori che
videro in mezzo al mare una bellissima
ragazza e affogarono cercando di salvarla
da una tempesta scatenatasi all’improvviso; la ragazza però era figlia del re del
mare che, impietositosi, trasformò per
sempre i due giovani negli scogli.
L’altra leggenda narra della dura battaglia
tra salernitani e saraceni che finì nello
scontro tra i loro due guerrieri più valorosi; questi scoprirono di essere fratelli
durante la lotta e cadendo in acqua ormai
morenti, cercarono di abbracciarsi.
Una natura incantevole fa da sfondo
a borghi ricchi di storia:
un itinerario affascinante tra Vietri
sul Mare ad Erchie.
La costiera amalfitana offre splendide
opportunità fotografiche; il mio suggerimento è di prendersi del tempo per
percorrere questo itinerario; è anche una
questione di luce perché le ore migliori
per fotografare sono quelle del mattino
presto e del tramonto: in questi borghi a
strapiombo sul mare il sole muore presto
dietro i monti e già dopo pranzo le possibilità fotografiche si riducono drasticamente. Suggerisco quindi di dedicarsi ai
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Cetara: alle prime luci dell’alba le luci della
città, ancora accese, si rispecchiano sull’acqua: è un momento magico.
paesaggi al mattino, per poi immergersi nelle affascinanti stradine dei borghi
durante il pomeriggio.
Vietri sul Mare Si giunge in costiera uscendo dall’autostrada a Vietri sul Mare. Questo incantevole paese è considerato la culla della
maiolica e non a caso la cupola delle
splendida chiesa di San Giovanni Battista
e la facciata dell’Arciconfraternita dell’Annunziata e del Rosario sono ricoperte da
queste coloratissime ceramiche.
Le ceramiche tappezzano anche le pareti
di molti i vicoli e sono esposte in quasi
tutti i negozi. Consiglio di equipaggiarsi
con un obiettivo 90mm macro ed un flash
anulare, una combinazione che permette
anche di entrare nelle diverse fabbriche di
ceramica dove accettano di buon grado
la presenza di fotografi curiosi. Si possono documentare momenti di un lavoro
manuale unico e preziosità cromatiche
Il bellissimo Albori
Lasciandoci alle spalle Vietri sul Mare raggiungiamo uno dei borghi più belli d’Italia,
Albori, un pugno di casa sulla montagna
nell’entroterra di Vietri che furono rifugio
in passato per gli abitanti della città delle
ceramiche che cercavano di sfuggire alle
incursioni dei predoni turchi.
Incastonato in un angolo del monte Falerio
e con la sua struttura urbanistica fatta di
vicoli e viuzze,
il borgo offre ottime inquadrature; le sue
case, a 300 metri di altitudine, appaiono
sospese tra mare e monti.
Qui il tempo sembra essersi fermato: le
case di pietra e calce sormontate dalle
famose tegole napoletane trasmettono
un sapore antico e mediterraneo. Da non
perdere l’architettura e gli affreschi della
chiesa di Santa Margherita.
Il fascino di Cetara
Ritornando sulla costiera e procedendo
verso Amalfi, suggerisco di fermarsi a
Cetara. Ho fotografato questo luogo centinaia di volte, ma quando vi ritorno mi
restituisce sempre emozioni nuove.
E’ un piccolo borgo affacciato sul mare,
con un pugno di case antiche, una torre e
La costiera amalfitana è il tratto di costa campana, situato a sud della penisola sorrentina,
che si affaccia sul golfo di Salerno; è delimitato ad ovest da Positano e ad est da Vietri sul
Mare.
L’area tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno comprende 16 splendidi comuni della
provincia di Salerno: Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori,
Minori, Positano, Praiano, Raito, Ravello, Sant’Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti,
Vietri sul Mare.
Le città e i paesi della Costiera sono uno diverso dall’altro, ognuno con le sue tradizioni e
le sue peculiarità; numerosi i monumenti architettonici, come la torre Saracena di Cetara,
la cattedrale romanica di Amalfi e il suo “Chiostro del Paradiso”, la chiesa di San Salvatore
de’ Bireto ad Atrani, dove veniva celebrata la cerimonia di investitura del Dogi amalfitani, e
Ravello con la sua bella cattedrale e la Villa Rufolo. TUTTI FOTOGRAFI 125
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Ai piedi della torre di Cetara vi sono, tirate in
secca, le lampare: sono le tipiche imbarcazioni di
legno che montano a poppa la lampara, una grossa e potente lampada con cui i pescatori di notte
illuminano la superficie dell’acqua per attrarre i
pesci in superficie. Da non dimenticare il flash per
illuminare il controluce.
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Tra i vicoli di Cetara, con le antiche illuminazioni.
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Vicoli e viuzze di Albori, nell’entroterra di Vietri:
qui il tempo sembra essersi fermato.
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Erchie, antichissimo borgo marinaro: molto affollato in estate, da ottobre ad aprile è semideserto.
Sullo sfondo una bellissima torre saracena.
Scegliere l’attrezzatura adatta
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Albori: da non perdere la chiesa di Santa
Margherita.
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Vietri sul mare è considerato la culla della maiolica e le ceramiche tappezzano anche le pareti dei
vicoli.
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una chiesa dalla grande cupola; è famoso
nel mondo anche per quella prelibatezza
che è la colatura di alici.
La prospettiva migliore è dal mare.
Scegliete le prime luci del giorno, quando
è ancora quasi buio; dopo aver parcheggiato la macchina nel porto proseguite
lungo il frangiflutti sino in punta. Vi arriverete che il sole sta sorgendo alla vostra
destra e le luci della città, ancora accese,
rispecchiandosi sull’acqua: è un momento
magico!
Macchina su treppiede, diaframmi molto
chiusi e tempi lunghi: il lento movimento
delle onde trasforma il mare in una superficie di seta. La levataccia può restituirvi
un capolavoro.
Ritornate in piazza: ai piedi della torre di
Cetara vi sono sempre, tirate in secca,
le lampare: sono tipiche imbarcazioni di
legno che montano a poppa la lampara,
la grande e potente lampada con cui i
pescatori di notte illuminano la superficie
dell’acqua per attrarre i pesci in superficie
e intrappolarli nelle reti.
Sono un soggetto fotografico irresistibile.
Consiglio di usare uno o più flash: sarete in
controluce o quasi, e una luce supplementare vi permetterà di rischiarare il primo
piano in ombra. Infine non perdete l’opportunità di addentrarvi nei vicoli di Cetara: ve
ne sono di deliziosi con le antiche illumi-
Consiglio di portare con sé uno stabile treppiede
ed un obiettivo 24-70mm che permette di
affrontare quasi tutte le situazioni, anche quelle
che richiederebbero un grandangolo spinto:
basta difatti disporre la macchina in verticale
sul treppiede e scattare una sequenza di
immagini per poi fonderle con Photomerge. E’
una tecnica che, per la qualità delle immagini,
è persino preferibile all’uso del grandangolo,
che comunque conviene tenere sempre in
borsa. Utile anche un flash, o più, visto che ci
si troverà spesso a lavorare in controluce. Da
non dimenticare infine un filtro polarizzatore, un
filtro ND (meglio un big stop), oltre a schede di
memoria e batterie per corpo macchina e flash
per garantirsi una sufficiente autonomia.
nazioni ancora presenti sui muri. Anche in
questo caso il treppiede è indispensabile
per sfruttare la poca luce del sole nascente
che rischiara la penombra della viuzza. Non
usate il flash, ne rompereste la magia.
Erchie, una perla
L’ultimo sito da esplorare di questo itinerario sulla costiera amalfitana, a pochi
chilometri da Cetara, è una vera perla.
Ripercorrendo la strada, l’unica, che va
verso Amalfi, prima di giungere a Minori
troverete una piccola traversa, ben indicata, che scendendo verso il mare vi conduce a questo antichissimo borgo marinaro. Attenzione al parcheggio dell’auto:
vi è un piccolo spazio con un parcometro
alla fine della via. Lasciate lì la macchina e
raggiungete il borgo a piedi, bastano pochi
minuti.
Sulla spiaggia troverete una bellissima
torre saracena, là dove sorge il sole: se
l’idea è di fare un controluce cercate di raggiungere il luogo nel primo pomeriggio.
Inutile dire che il momento più interessante
fotograficamente è il tramonto, anche se
personalmente ho ritratto i miei paesaggi
migliori all’alba.
Il luogo è chiaramente molto affollato in
estate, ma da ottobre ad aprile è semideserto, specie quando il sole sorge e tramonta. Non vi sono scogliere o frangiflutti, per
cui le mareggiate invernali offrono scenari
naturali spettacolari, con onde che spesso
trascinano in secca le barche dei pescatori.
Gli abitanti di questo borgo sono persone
di grande gentilezza e molto tolleranti per
le “invasioni fotografiche”.
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Raffaele Amato
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