Numero speciale allegato al Rapporto di gestione | 26 marzo 2015 Le FFS. 2014 L’opinione dei clienti Apprezzamenti e critiche di Urs Weishaupt e Valérie Dussex Silvestri. Pagina 6 A che punto sono le FFS: la testimonianza di Andreas Meyer e Ulrich Gygi. Pagina 12 Il bilancio positivo entusiasma il team Cargo di Cadenazzo. Pagina 26 Le FFS nel 2014 + 0,2 % Soddisfazione dei clienti Emissioni di CO2 +1,6 – 37% Puntualità dei clienti 87,7 % punti rispetto al 1990 su 100 Le FFS sono le ferrovie più puntuali d’Europa. Vendite online nel traffico viaggiatori +19% Utile 373 2014 mio di CHF 1,18 mio + 3,7 % +57 % 2013 di viaggiatori al giorno Trasporti di m + 7,7 % + 2,6 % FFS Cargo Sfruttamento della rete 10 268 al giorno sulla rete FFS treni erci 210 0 0 0 tonnellate ne tte al giorno Collaboratrici e collaboratori 32 730 incl. integrazione completa di Login SA + 5,7 % Indice e editoriale Storie e volti 12 36 Riflettendo 04 Mobilità intelligente 05 Lisa Guyaz Completamente concentrata sul cliente Foto: Daniel Winkler, Beat Schweizer, Alessandro Della Bella, Raphaël Leibundgut 06 Le FFS viste con gli occhi dei clienti In viaggio con Urs Weishaupt e Valérie Dussex Silvestri 11 Rinnovo della flotta La complessità degli acquisti 12 Presidente CdA e CEO Ulrich Gygi e Andreas Meyer parlano dell’esercizio 2014 delle FFS Informando 18 I progetti di costruzione delle ferrovie 19 Martin Gautschi Orgoglioso della nuova centrale d’esercizio 20 Alte prestazioni frutto di un duro lavoro Come le FFS rinnovano e ampliano continuamente la rete ferroviaria 24 Mister San Gottardo Peter Jedelhauser: l’uomo che integrerà la galleria nella rete ferroviaria Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 26 26 FFS Cargo a Cadenazzo Il risultato in pareggio e i suoi effetti 29 Utile – perché è importante? Se ci guadagnano le FFS, ci guadagnano tutti Curiosando 30 Risparmio energetico 31 Christina Meier Infaticabile sostenitrice della natura 32 La stazione come nodo intermodale Fotostory: 24 ore alla stazione di Basilea FFS 36 Collaboratori dinamici Andrea Gian Mordasini, Thomas Burri, Sofie Züblin: la mobilità nel DNA 38 Treni a risparmio energetico Cyrill Holewa equipaggia i treni con il nuovo software Download dell’app per iPad: ffs.ch/inviaggio-app (ffs, benefit) L’intero rendiconto annuale: rapporto-di-gestione.ffs.ch Le FFS mettono in movimento la Svizzera – e avanzano a grande velocità verso l’obiettivo: portare la soddisfazione dei clienti ai massimi livelli entro il 2016. Per questo dobbiamo offrire sempre il meglio, giorno dopo giorno. Ma è anche importante sfruttare appieno i potenziali di efficienza che passano inosservati ai clienti. E guardare con lungimiranza a nuove esigenze di mobilità per conquistare una salda posizione di mercato. Nel 2014 abbiamo fatto progressi in questa direzione, e abbiamo anche imparato molto. Di questo tratta questa edizione speciale di «In viaggio», che per una volta è al contempo rivista per il personale e rapporto di gestione. Come si concretizzano le sfide che siamo chiamati ad affrontare ogni giorno? Come vivono i nostri clienti questo periodo così impegnativo? E cosa significa tutto ciò per il nostro percorso verso l’obiettivo 2016? Lasciamo che a parlarne sia il nostro personale e la nostra clientela. Lasciatevi ispirare dalle storie e dai volti che hanno segnato il 2014. E fate il pieno di energie e di motivazione per il vostro lavoro. Solo insieme potremo conseguire l’obiettivo che ci siamo prefissi. Kathrin Amacker Responsabile Comunicazione, membro della Direzione del Gruppo 3 4 Trasporti pubblici del futuro La mobilità sta cambiando Tante persone, con esigenze diverse: per alcuni è importante l’esperienza del viaggio, per altri invece la sua efficienza globale, da porta a porta. Nascono e si sviluppano nuovi veicoli. I trasporti assumono una nuova dimensione: la parola chiave è «mobilità intelligente». Testo: Martin Stutz | Infografica: Laetitia Buntschu Mobilità intelligente La mobilità intelligente trasforma le imprese e il mercato del lavoro. Offre opportunità per nuovi modelli aziendali, permette di attingere a nuovi potenziali di reclutamento, regala alle collaboratrici e ai collaboratori maggiore flessibilità e li rende più produttivi. Consulenza sulla mobilità nei TP Le informazioni alla clientela si basano su dati in tempo reale, diventano sempre più personalizzate e conducono esattamente al posto giusto. Coprono l’intera catena di viaggio e diventano una vera e propria consulenza sulla mobilità nei trasporti pubblici. Permettono di combinare in modo efficiente tutti i mezzi di trasporto e i servizi. In breve: i clienti ricevono le informazioni di cui hanno bisogno al momento giusto e in modo intelligente. La mobilità intelligente rende il mondo del lavoro più efficiente dal punto di vista energetico. Il nuovo modo di lavorare mobile, non più legato a una scrivania, cambia però anche la società. Migliora l’equilibrio fra vita professionale e personale, e fornisce nuovi modelli di vita e di lavoro. La stazione come nodo intermodale Le stazioni sono il cuore pulsante di un unico macro-organismo complesso cui fanno capo i più svariati sistemi di trasporto. Qui si lavora, si vive e si acquista. Dal Businesspoint in cui tenere le riunioni di due diverse sedi aziendali alla lavanderia a cui affidare i propri abiti. In stazione si cambia mezzo di trasporto. Il sistema di mobilità Rotaia contro strada: una diatriba ormai superata. Adesso tutti i mezzi di trasporto sono combinati in maniera intelligente. Un unico biglietto per tutto, questa è la visione. In molti stanno lavorando a veicoli che si muovono senza conducente: non è più solo un sogno. Con la loro intelligenza artificiale personalizzeranno i trasporti pubblici e potranno essere integrati nel sistema. Foto: Stefan Walter Riflettendo 5 Lisa Guyaz ama trasmettere ai clienti la sua passione per i viaggi. Il piacere di proporre piccole evasioni dalla quotidianità Lisa Guyaz sfoglia i suoi cataloghi. Sta cercando un’offerta da proporre alla coppia che, seduta davanti a lei nell’Agenzia viaggi FFS, aspetta con ansia. Vogliono prenotare un viaggio per Milano con treno e albergo, oltre a un tour attraverso la Scozia con volo, auto a noleggio, hotel nelle Highlands e biglietti per l’Edinburgh Tattoo. La cosa più importante in questo lavoro è ascoltare, spiega la ventitreenne agente di viaggio. «Occorre saper cogliere i desideri dei clienti, scoprire la loro idea di vacanza da sogno e capire come se la immaginano, in modo da preparare un’offerta che soddisfi appieno le loro aspettati- Sotto la lente: la prestazione delle FFS nel 2014 Nove obiettivi misurano il successo delle FFS. → Gli altri obiettivi alle pagine 19 e 31 ve.» Per organizzare queste piccole «evasioni dalla quotidianità» è necessario creare un «autentico rapporto di fiducia». Tre anni fa Lisa Guyaz ha deciso di frequentare un corso di formazione come agente di viaggio, spinta dall’amore per i viaggi e dal desiderio di scoprire nuovi Paesi. E anche dal piacere di soddisfare i clienti. Al loro rientro, infatti, Lisa Guyaz li chiama brevemente per sapere se la vacanza ha soddisfatto le loro aspettative e li invita in ufficio per un caffè. «Mi piace ascoltare i loro racconti e assicurarmi che tutto sia andato nel migliore dei modi.» Aiutare i clienti a trascorrere un soggiorno piacevole e rilassante è uno dei privilegi della sua professione. E Lisa? Anche lei va in vacanza? «Certo che sì, è la mia passione! Amo fare gite, escursioni e scoprire posti sempre nuovi! Fra pochi giorni partirò per la Colombia.» Testo: Jean-Philippe Schmidt → Soddisfazione dei clienti → Immagine del Gruppo → Motivazione del personale Il valore complessivo è salito di 1,6 punti, con un lieve aumento da 75,7 a 75,9 punti (su 100) nel traffico viaggiatori. Migliorata la valutazione di pulizia, offerta posti e rapporto prezzo/servizio, peggiorata quella di orario e puntualità. Clienti Cargo più soddisfatti con 74,4 punti invece di 66,4. L’immagine delle FFS è migliorata, da 63,7 a 64,7 punti su 100. Il primo trimestre ha goduto degli effetti positivi della votazione sul progetto FAIF. Il calo registrato in estate si deve a perturbazioni che hanno compromesso la puntualità. In aumento anche la credibilità delle FFS. La motivazione del personale si è attestata a 75 punti (+3 rispetto al sondaggio generale del 2012). La soddisfazione del personale è migliorata di quattro punti toccando quota 66, la più alta mai registrata, ma rimane comunque inferiore rispetto ad aziende comparabili. Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 6 Riflettendo Soddisfazione dei clienti Pendolare per lavoro: Valérie Dussex Silvestri, 42 anni, dii via iagg gia iato tori ri al gi gior o no or n come pendolare di lungo raggio e portavoce del Comitato clienti, sa bene quali aspetti si possono migliorare. Soddisfazione dei clienti Riflettendo Viaggiatore del tempo libero: Urs Weishaupt, 61 anni, come pensionato FFS può guardare con sguardo particolarmente rilassato ai servizi delle FFS. Desidera comfort e stile. Le FFS secondo i clienti La soddisfazione dei clienti al banco di prova: la portavoce del Comitato clienti Valérie Dussex Silvestri e l’ex responsabile dell’informazione di San Gallo Urs Weishaupt viaggiano con le FFS ed esprimono il loro punto di vista. Testo: Ruedi Eichenberger | Foto: Stefan Walter 7 8 Riflettendo Soddisfazione dei clienti Urs Weishaupt (61 anni) ha davanti a sé una tovaglia candida e un espresso in tazzina di porcellana. Sono le 11 e l’ex responsabile dell’informazione della città di San Gallo, in pensione dalla fine del 2013, siede nella carrozza ristorante dell’Eurocity 196 proveniente da Monaco di Baviera – uno dei suoi treni preferiti, perché: «Ha davvero stile. E poi viaggia non stop da San Gallo a Winterthur, senza fermate intermedie che danno la percezione che il viaggio duri almeno un quarto d’ora in più.» Anche a Valérie Dussex Silvestri (42 anni) piacerebbe gustarsi un buon caffè. Ma l’InterRegio da Briga a Ginevra Aeroporto non offre una carrozza ristorante o un minibar – un servizio di cui sente la mancanza, specialmente stamattina. «Al Comitato clienti ci è stato detto che si tratta solamente di un collegamento regionale, anche se il viaggio totale dura due ore e 40 minuti.» Creato nel 2009, il Comitato clienti è il primo vero simbolo delle attenzioni che le FFS riservano ai clienti. I 26 membri fungono da consulenti riportando all’azienda il punto di vista della clientela. Contribuiscono così a plasmare il volto delle FFS, anche se non possiedono alcuna competenza decisionale. Valérie Dussex ha presentato la sua candidatura tre anni fa e ora è portavoce per Romandia e Ticino. 2016 Entro il 2016 le FFS intendono conquistarsi un posto tra le migliori aziende della Svizzera per la soddisfazione dei clienti. «Le Matin» in funivia Urs Weishaupt vive nella periferia nord di San Gallo e vuole vedere ancora una volta le opere di Picasso e Klee che appartengono alla Collezione Rosengart di Lucerna. La casa di Valérie Dussex si trova invece a Vercorin (VS), una località a 1300 metri di altitudine che si affaccia su Sierre, nella Valle del Rodano. Lavora come business analyst presso Swisscom e oggi sta andando a Losanna per motivi professionali. Lui, pensionato che occasionalmente svolge ancora incarichi a progetto, utilizza sempre di più i trasporti pubblici come viaggiatore del tempo libero. Lei viaggia come pendolare, generalmente due giorni la settimana, e un giorno lavora da casa. Il viaggio di Valérie Dussex inizia esattamente alle 6 di mattina con la funivia che scende da Vercorin a Chalais; è la prima corsa della giornata. Nella cabina a 15 posti, la responsabile dell’esercizio (che funge anche da cassiera) appende ogni giorno «Le Matin» e il «Nouvelliste» freschi di stampa: un servizio che la clientela locale dimostra di apprezzare. Per Urs Weishaupt il viaggio inizia solo quattro ore dopo con l’autobus urbano, che prende al capolinea di una linea secondaria nei pressi della località in cui vive. Funivia, autobus e ferrovia nel Vallese nel primo caso, autobus, treno e poi ancora treno da San Gallo a Lucerna nel secondo: entrambi i percorsi sono meccanismi perfettamente funzionanti, con cambi brevi e una cadenza frequente. Questo è ciò che mezzo mondo ci invidia e che i clienti si aspettano oggi dalle FFS. Biglietti: troppo complicati I biglietti sono stati acquistati ancora prima del viaggio. Sia Dussex che Weishaupt possiedono un abbonamento metà-prezzo. Lei ha comprato il suo biglietto da casa con l’iPhone; di solito anche lui utilizza Mobile FFS, ma oggi ha optato per un distributore automatico nell’atrio della stazione di San Gallo. E si infastidisce un po’: «Dieci clic per un biglietto, è davvero troppo complicato. Guardate», dice indicando un altro distributore automatico, «questa giovane coppia è arrivata molto prima di me e ancora non ce l’ha fatta.» Valérie Dussex trova molto pratici i MobileTicket. Solo dopo il controllo dei biglietti – il capotreno Bernard Biaggi scansiona il codice sullo schermo dell’iPhone con il suo nuovo apparecchio elettronico in dotazione al personale dei treni – sul suo viso compare un’ombra di disappunto: «Perché ogni volta devo esibire l’abbonamento metà-prezzo e mostrarne entrambe i lati? Non riesco a capire.» Weishaupt non conosce Dussex, ma esprime la stessa critica: «Questo mi fa sempre venire in mente i vecchi tempi, quando i passeggeri erano merci da trasportare e non clienti.» Un’azienda che pensa mettendosi nei panni dei clienti, dall’interno verso l’esterno e non viceversa: è questa la strada intrapresa dalle FFS con l’obiettivo di rientrare entro la fine del 2016 fra le prime aziende della Svizzera per quanto concerne la soddisfazione dei clienti. La determinazione a «mettersi nei panni del cliente» inizia ai livelli più alti della gerarchia: 3000 quadri partecipanti a 60 workshop «Top FFS II» si assumono ad esempio l’incarico di vestire i panni degli utenti per prenotare posti online, mettersi in viaggio con un bagaglio ingombrante o acquistare fiori e una bottiglia di vino in una grande stazione. Compiti che spesso non sono così semplici, perché si scontrano con aspetti che sono stati pensati dall’interno anziché mettendosi nell’ottica del cliente. La spinta ad agire viene anche dalle ricerche di mercato. Per quanto riguarda le «prestazioni di base» come sicurezza, pulizia e puntualità le FFS ritengono di trovarsi per lo più sulla rotta giusta; i punti deboli che emergono dal rilievo sulla soddisfazione dei clienti riguardano piuttosto le informazioni alla clientela in caso di perturbazioni. Ed è su questo che stanno intervenendo. Inoltre i clienti devono sentirsi compresi dalle FFS ed essere felici della loro attenzione. Non sono problemi come ritardi, sporcizia o treni sovraffollati che interessano i due viaggiatori, quanto il comfort. L’IC bipiano da Zurigo a Lucerna è meno confortevole per Urs Weishaupt: «Per viaggi fino a due ore può andare, ma non è un vero treno a lunga percorrenza.» La scarsità di spa- Soddisfazione dei clienti Riflettendo Ama viaggiare con stile, possibilmente senza fermate intermedie: Urs Weishaupt. «Un vero treno a lunga percorrenza deve essere confortevole – per il resto mi basta essere trattato in modo ragionevole dal personale.» Urs Weishaupt Sfrutta il tempo che trascorre in viaggio per lavorare: Valérie Dussex. «Auspico che in futuro le FFS vogliano coinvolgere ancora di più il Comitato clienti.» Valérie Dussex Silvestri 26 membri del Comitato clienti esprimono alle FFS il punto di vista della clientela – Valérie Dussex Silvestri è una di loro. F FS Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 9 10 Riflettendo Soddisfazione dei clienti zio per i bagagli crea spesso vere e proprie barricate che impediscono il passaggio. Atteggiamento e comportamento? A questo riguardo Valérie Dussex Silvestri non ha grandi pretese. Come pendolare non si aspetta di essere oggetto di attenzioni particolari. Ma anche il viaggiatore del tempo libero Urs Weishaupt la pensa più o meno nello stesso modo. «Il mio scopo primario è viaggiare, e del resto il treno è un mezzo di trasporto di massa. Per lo più ho l’impressione di ricevere dal personale un buon trattamento, e questo è sufficiente». Ciò che si aspetta dalle FFS e dal personale è condiscendenza. Se proprio dovesse esprimere un desiderio, a Dussex piacerebbe «una carrozza fitness da usare durante il viaggio per Zurigo, sarebbe fantastico». Oppure un collegamento di rete migliore sulla tratta del San Gottardo. Inoltre si augura che le FFS diano ancora maggiore ascolto al Comitato clienti. Le catene di trasporto sono meccanismi perfettamente funzionanti: dalla funivia al traffico a lunga percorrenza. Le video-interviste con Urs Weishaupt e Valérie Dussex Silvestri le trovate nell’edizione per iPad di «In viaggio». La promessa di FFS Cargo ai clienti Per la seconda volta FFS Cargo chiude il bilancio in attivo. Il suo successo e quello dei suoi clienti sono strettamente collegati. «Contribuiamo al successo dei nostri clienti» recita il motto che esprime la promessa fatta nel 2014 agli utenti del settore merci. La vicinanza a questi clienti e l’atteggiamento nei loro confronti sono fondamentali per il capo di Cargo Nicolas Perrin: «A FFS Cargo oltre alla prestazione, le persone sono un fattore essenziale.» I partner sono convinti che ci sia ancora un margine di miglioramento. «La prestazione di base è ottima», afferma Christian Kempter-Imbach, amministratore di Imbach Logistik, esprimendo il suo apprezzamento. Ma aggiunge anche: «È sulle irregolarità che esiste un potenziale di miglioramento. FFS Cargo deve identificarsi ancora di più con i clienti e con i loro servizi.» Negli stessi termini si esprime Daniel Brenner di Novelis Switzerland: «Nelle vendite riconosco alle FFS un forte orientamento al cliente, ma nella realtà quotidiana le cose sono relativamente complicate. Dovrebbero imparare a parlare anche la lingua del cliente oltre a quella delle ferrovie.» È in questo ambito che la promessa intende introdurre un cambio di rotta. Fedele ai cinque valori delle FFS, ne rispetta appieno il carattere ambizioso nel motto: «Comprendiamo in nostri clienti e siamo partner alla pari.» O quello rispettoso nelle parole: «Operiamo in modo semplice, rapido e cordiale.» Le FFS sanno bene che gli utenti non sono tutti uguali. Il loro modello tiene conto di sei diverse tipologie di clienti. Non è solo con ritocchi «cosmetici» che le FFS vogliono incrementare la soddisfazione, ma concentrandosi completamente sui clienti e sui vantaggi per loro. E questo a cominciare dai dirigenti fino all’ultimo dei collaboratori: tutti devono diventare consapevoli del ruolo che svolgono nella catena di creazione di valore. «Perché i collaboratori che si trovano a contatto diretto con la clientela sono l’ultimo anello di una catena la cui forza dipende dalle premesse create da coloro che li precedono», dice Karin Grundböck, una delle responsabili di questo cambiamento di prospettiva. Presto questa visione assumerà proporzioni ancora più vaste: ai workshop conclusi in marzo e destinati a 3000 quadri ne faranno seguito molti altri sulla sicurezza e la qualità per il personale, in cui si parlerà in particolare del tema dell’orientamento al cliente. 100 minuti dopo la partenza dalla stazione di San Gallo Urs Weishaupt raggiunge Zugo. Lo stesso tempo che è trascorso dalla chiusura delle porte della funivia al momento in cui Valérie Dussex Silvestri si avvicina alla sua meta: Losanna. «Scendere dal lato sinistro nella direzione di marcia», annuncia la voce del capotreno Biaggi. La cosa la fa sorridere – questa è una delle novità introdotte grazie a lei e al Comitato clienti nell’intento di aiutare i viaggiatori con carrozzine o bagagli ingombranti. 3000 quadri delle FFS si sono messi «nei panni del cliente» in occasione dei workshop. Rinnovo della flotta Riflettendo Acquisti complessi L’acquisizione di nuovi treni per tenere le FFS al passo coi tempi è un’operazione costosa e non priva di insidie. Testo: Lea Hornstein | Foto: Stadler Rail AG, NOSE Design AG Nell’ufficio di Daniel Novak a Berna i raccoglitori si accumulano. È qui infatti che si trova la documentazione relativa al nuovo treno per il traffico nord-sud delle FFS. Novak gestisce il progetto per il suo acquisto ed è soddisfatto: «A maggio 2014 le FFS hanno assegnato la commessa per 29 treni e in ottobre abbiamo già potuto firmare i contratti, malgrado le opposizioni. Si tratta di tempi relativamente rapidi.» Ora il treno ha anche un nome: «Giruno». Deriva dal termine romancio che sta per poiana. Le FFS possono vantare un posto tra le migliori ferrovie del mondo e ogni anno investono circa un miliardo in nuovi treni e nella modernizzazione della flotta esistente. Nel 2014 sono stati spesi 676 milioni di franchi. L’acquisto di nuovo materiale rotabile è un’operazione complessa. Basti pensare ad esempio al nuovo treno a due piani per il traffico a lunga percorrenza (bipiano TLP), un progetto che ha subito un ritardo di circa tre anni. Nel novembre del 2014 Bombardier e FFS sono finalmente riuscite a chiarire le questioni in sospeso sul ritardo accumulato e potranno così passare alle cose veramente importanti: la produzione dei treni e i relativi test. Lo scorso anno è stata inoltre segnata una tappa fondamentale per un altro progetto di acquisto. I primi degli otto treni supplementari ETR 610 sono arrivati puntualmente e sono già in servizio sull’asse nord-sud. Le prospettive per il 2015 si preannunciano positive anche per gli altri progetti: in primavera le FFS testeranno infatti due esemplari di prova del nuovo bipiano TLP. Se la qualità sarà ritenuta adeguata, dal 2017 potranno essere messi in servizio i primi treni. Per il «Giruno», invece, la fase di realizzazione della maquette prenderà il via già in primavera: stakeholder e gruppi d’interesse potranno visitare un modello in legno e fornire i loro riscontri. 250 km/h è la sua velocità. Lungo 2 × 200 metri e con 2 × 400 posti a sedere, è il treno «Giruno», per il collegamento nord-sud. Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 3 domande a Jeannine Pilloud, responsabile Viaggiatori Un elevato investimento nella flotta conviene? È questo che ci permette di offrire ai nostri clienti sempre maggiore comfort, e di garantire un 60 percento in più di posti a sedere entro il 2030. Oltre a fare nuovi acquisti investiamo molto anche nella flotta esistente, così da prolungarne la durata in servizio. Una flotta moderna e perfettamente funzionante è fondamentale. Niente materiale rotabile, niente FFS. Le FFS possono permetterselo? Sì, le FFS possono e devono agire in tal senso. In caso contrario non sarebbero più in grado di soddisfare le aspettative dei passeggeri. Nel peggiore dei casi potremmo assistere a un ritorno al trasporto su strada, un’eventualità da scongiurare ad ogni costo. Il mondo politico, infatti, si aspetta da noi ogni sforzo affinché la maggior parte dei trasporti si svolga su rotaia. Cosa può dirci dei problemi legati all’acquisto di materiale rotabile subentrati all’inizio del 2014? I bandi pubblici sono un terreno irto di difficoltà per tutte le parti coinvolte. Grazie alla professionalità di tutti gli interessati è stato tuttavia possibile stabilizzare la situazione nei diversi progetti e chiarire tutti gli aspetti legali, quindi ora possiamo concentrarci su ciò che conta davvero: la costruzione dei treni. Foto: Daniel Winkler 11 12 Riflettendo Retrospettiva 2014 «Lavoriamo per una mobilità intelligente» Sono stati trasportati più passeggeri e merci; la sicurezza e la puntualità sono migliorate; la soddisfazione dei clienti è aumentata, come pure il risultato consolidato: il presidente del Consiglio d’amministrazione Ulrich Gygi e il CEO Andreas Meyer passano in rassegna il 2014 – e lanciano anche uno sguardo al futuro, in cui la mobilità sarà intelligente e si dovranno nel contempo superare sfide impegnative. Testo: Martin Stutz, Andreas Stuber | Foto: Beat Schweizer Signor Gygi, come riassumerebbe l’esercizio 2014 in una frase? Ulrich Gygi: Nel 2014 le FFS hanno compiuto notevoli progressi, ma non hanno ancora raggiunto la meta. E lei, signor Meyer? Andreas Meyer: Abbiamo chiuso l’esercizio in maniera fondamentalmente positiva e sono lieto soprattutto del miglioramento nella soddisfazione dei clienti e nella motivazione del personale. Quali sono secondo voi i principali successi? Gygi: Con l’incremento nella soddisfazione dei clienti siamo sulla buona strada verso l’obiettivo 2016: essere tra i fornitori di servizi più apprezzati della Svizzera. Abbiamo la rete ferroviaria più intensamente utilizzata al mondo – e siamo anche le ferrovie più puntuali d’Europa. Un risultato di cui possiamo andare fieri. Con il sì al FAIF, i cittadini hanno gettato una base solida per il traffico ferroviario. Meyer: Siamo migliorati notevolmente nella sicurezza, e c’è stato un leggero progresso anche nella puntualità nonostante sia stato un anno estremamente impegnativo e con molti cantieri aperti. I grandi progetti sono stati portati avanti secondo i piani. La prima tappa del passante di Zurigo assicura alla clientela un’offerta decisamente maggiore e una migliore qualità. L’inizio dei lavori per il grande progetto «Léman 2030», che durerà circa 10 anni, segna l’inizio di una svolta epocale nel traffico ferroviario della Svizzera romanda. I grandi acquisti di materiale rotabile sono tornati sulla buona strada. Quale prestazione per la clientela ritenete sia da mettere in evidenza? Meyer: I collegamenti per la telefonia mobile nei treni a lunga percorrenza della Svizzera. Qui ci collochiamo al primo posto, come ha confermato anche il test sulla rete effettuato dalla rivista specializzata «Connect». Ciò va a vantaggio della nostra clientela, in quanto potersi collegare anche durante il viaggio in treno è oggi altrettanto importante quanto il collegamento ferroviario stesso. I collegamenti per la telefonia mobile costituiscono la base del traffico ferroviario di domani – in particolare alla luce della crescente digitalizzazione. Abbiamo inoltre compiuto passi importanti con lo SwissPass e la modernizzazione di molte stazioni, tra cui la più bella della Svizzera, Genève-Cornavin. Con il loro sì al FAIF, i cittadini hanno preso una decisione fondamentale. Ora cosa succederà? Gygi: Il FAIF significa un finanziamento garantito per l’intera infrastruttura ferroviaria. Vale il Retrospettiva 2014 Riflettendo Ben due terzi della popolazione svizzera è cliente delle FFS. 13 14 Riflettendo Retrospettiva 2014 «Lo stato della rete mi sta a cuore. Abbiamo ancora molto da fare.» Andreas Meyer, CEO principio per cui manutenzione e mantenimento dell’infrastruttura esistente vengono prima delle nuove costruzioni. Il potenziamento deve essere realizzato con senso di misura e non «a pioggia». Inoltre, deve riguardare soltanto quelle strettoie che possono essere eliminate e quegli ambiti in cui si possono organizzare offerte allettanti. Dobbiamo tenere presente anche il grado di copertura dei costi. Una copertura completa dei costi è a stento possibile nei trasporti pubblici. Ma noi dobbiamo garantire l’aumento della quota dei ricavi effettivi dal traffico rispetto alla copertura dei costi ed evitare che scenda. Il sistema dei trasporti pubblici deve mantenere un costo sostenibile per la Confederazione e i Cantoni. Meyer: Esigenze della clientela, redditività ed economicità devono avere un peso elevato nella pianificazione dei lavori di potenziamento. Inoltre, la fase di ampliamento 2030 ha un orizzonte che arriva fino al 2100 circa. Ciò significa che già oggi dobbiamo occuparci concretamente delle esigenze della clientela e del comportamento di mobilità di domani, per non fare investimenti sbagliati. Il risultato consolidato è cresciuto anche grazie ai programmi di risparmio e di efficienza? Gygi: Il miglioramento dell’efficienza e della redditività di un’azienda è un compito permanente. Bisogna inoltre fare una distinzione. L’incremento del risultato è merito principalmente della vendita di immobili. Nella nostra attività di base rappresentata da prestazioni di trasporto, invece, siamo cresciuti molto meno. La situazione finanziaria rimane ancora tesa alla luce della capacità di rendimento piuttosto scarsa e degli elevati costi di manutenzione. Meyer: L’attenzione posta sulla soddisfazione dei clienti, sul risultato e sul finanziamento è giusta e importante. Perciò mi rallegra molto il fatto che FFS Cargo si sia riconfermata in attivo nonostante le condizioni di mercato competitive. Tuttavia le cose si faranno difficili soprattutto per il traffico merci a causa dell’apprezzamento del franco. A Infrastruttura siamo riusciti a ridurre il disavanzo, nonostante i quasi 100 milioni di franchi che abbiamo dovuto pagare 373 mio di CHF; ecco a quanto ammonta il risultato consolidato 2014. 135 mio in più rispetto al 2013. 2013 2014 Tutti i 1081 veicoli del traffico a lunga percorrenza sono stati dotati di amplificatori di segnale per garantire una ricezione ottimale. per la manutenzione della rete ferroviaria. Lo stato della rete mi sta a cuore. Sotto questo aspetto abbiamo ancora molto da fare. Il fabbisogno di recupero è cresciuto ulteriormente nel 2014, salendo di circa 200 milioni di franchi a 2,5 miliardi. Come giudica la forza del franco, signor Gygi? Gygi: Ci complica l’attività, soprattutto nel traffico merci internazionale e nei trasporti turistici. La Direzione del Gruppo ha adottato misure tempestive per proteggere i nostri risultati. Così, per esempio, si stanno riesaminando i programmi d’investimento, e il blocco delle assunzioni ancora vigente potrebbe essere esteso ai settori con fatturati in euro. Non è una buona notizia per i collaboratori… Meyer: Se la situazione economica dovesse peggiorare, dovremo reagire. Una cosa però è chiara: resteremo un datore di lavoro interessante e affidabile, con posti di lavoro più sicuri rispetto alle altre aziende. Ci stiamo inoltre confrontando con le parti sociali in merito a ulteriori misure delle FFS volte a stabilizzare la Cassa pensioni, anche se ciò appare molto complesso alla luce dell’apprezzamento del franco e degli interessi negativi. E per la clientela? Meyer: Anche i clienti risentono della forza del franco, pertanto intendiamo impegnarci per evitare aumenti di prezzo nel corso dell’anno. I clienti non dovranno accorgersi di tutti questi sforzi per risparmiare. In altre parole, non scendiamo a compromessi per ciò che concerne la qualità dei nostri servizi fondamentali come sicurezza, puntualità e pulizia. Il 2014 è stato un anno eccellente per la sicurezza. Tuttavia l’incidente di Rafz avvenuto a febbraio 2015 ci ha mostrato con chiarezza che non dobbiamo mai abbassare la guardia sul fronte del management della sicurezza e della qualità. Retrospettiva 2014 Riflettendo La domanda di trasporti è in costante crescita. Il sistema ferroviario come riuscirà a sostenerla? Gygi: Potenzieremo ulteriormente la rete ferroviaria ed elimineremo eventuali strettoie là dove la domanda evidenzia uno sviluppo dinamico. Nel complesso i nostri treni sono sfruttati solo per un terzo. Potenziare il sistema ferroviario considerando sempre solo gli orari di punta è costoso e non finanziabile nel lungo periodo. Occorrono sforzi per distribuire la domanda in modo più uniforme sull’arco della giornata. Meyer: Possiamo utilizzare la ferrovia in modo più intelligente. Forme di lavoro flessibili e a distanza possono alleggerire il traffico nelle ore di punta, in alcuni casi anche del 30 percento. La tecnologia per ottenere questi risultati esiste da tempo. Per questo, entro la fine del 2015, metteremo a disposizione di tutte le collaboratrici e di tutti i collaboratori uno smartphone o un minitablet. Insieme ad altri grandi datori di lavoro sosteniamo l’«iniziativa Work Smart» che promuove la flessibilità degli orari di lavoro e offre vantaggi per tutti. Le collaboratrici e i collaboratori vedranno un miglioramento nell’equilibrio tra vita privata e professionale, mentre l’azienda avrà personale più motivato. Anche i committenti sono chiamati a distribuire meglio il grado di sfruttamento, ne è un esempio il Cantone di Berna che ha pianificato l’inizio posticipato delle lezioni per le scuole superiori. Una gestione più intelligente della mobilità – che cosa significa per le FFS? Meyer: Non possiamo prescindere dalle prestazioni di base, né oggi né in futuro. Pertanto investiamo circa 1 miliardo di franchi all’anno in nuovo materiale rotabile e potenziamo la rete ferroviaria ove opportuno. Le esigenze della clientela cambiano però rapidamente. La cosiddetta «wired generation» vuole lavorare La forza del franco: una questione che riguarda le FFS e la Svizzera Costi in franchi e ricavi in euro. L’apprezzamento del franco graverà su chi è organizzato in questo modo. In particolare quindi il settore delle esportazioni svizzere, ma anche le FFS, ad esempio per il traffico merci transfrontaliero. Inoltre, le vacanze in Svizzera per i turisti europei diventeranno chiaramente più costose. Ci si aspetta quindi un effetto sul traffico viaggiatori. Una cosa è chiara, però: con l’apprezzamento del franco l’isola dei prezzi e dei salari elevati è sotto pressione, e a tutto ciò si aggiunge anche l’indebolimento della congiuntura europea. Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 anche in viaggio, informarsi, comunicare o ricevere intrattenimento. Per questo servono investimenti in nuove tecnologie, per esempio per la ricezione della telefonia mobile nei treni. Inoltre cogliamo le opportunità della digitalizzazione: con circa 5 milioni di download, Mobile FFS è l’app più scaricata della Svizzera. Nuove esigenze della clientela comportano anche nuove richieste – le FFS saranno in grado di soddisfarle? Gygi: Oggi il cliente vuole poter fare tutto in treno: leggere, dormire, ammirare il paesaggio, ma anche tenersi ininterrottamente in contatto con il mondo esterno attraverso la rete. Implementare quest richiesta nei treni è impegnativo e costoso, ma non se ne può fare a meno. Il tempo che si trascorre in viaggio è anche tempo durante il quale si può lavorare. Diventa dunque sempre più importante assistere il cliente durante tutto il viaggio, dalla partenza all’arrivo, e abbattere le barriere ancora esistenti. Meyer: La tecnologia è intelligente, i clienti sono intelligenti e anche la mobilità deve diventarlo. Intendiamo permettere a tutti i clienti di Il presidente del Consiglio di amministrazione Ulrich Gygi: a fianco dei clienti durante tutto il viaggio. 15 16 Riflettendo Retrospettiva 2014 Ciò sarà possibile solo se tutto il personale sarà orientato alle esigenze della clientela e se nel contempo metteremo al sicuro il nostro risultato e i necessari finanziamenti. Meyer: A fine anno, il cambiamento d’orario 2015/16 – il più ambizioso da Ferrovia 2000 – introdurrà numerosi cambiamenti e miglioramenti per i clienti. Per le FFS rappresenta una sfida particolare, alla quale ci stiamo preparando ormai da diversi anni. La seconda tappa del passante di Zurigo e il rinnovo dell’asse nord-sud sono progetti del secolo ormai prossimi al completamento. Entrambi sono progetti storici per le FFS, e di entrambi possiamo essere orgogliosi. Nel 2016, con la nuova galleria del San Gottardo, le FFS scri«Vogliamo potenziare veranno un pezzo della storia il sistema del servizio dell’asse nord-sud. Si tratta di diretto, con sufficiente un’occasione unica per la Svizzera e le FFS. Il 2017 sarà l’anno tempestività.» Ulrich Gygi, dell’asse est-ovest in quanto, presidente del CdA secondo il piano di fornitura di Bombardier, entro tale data saranno finalmente in circolazione i primi treni bipiano per il traffico a lunga percorrenza. CEO Andreas Meyer: le ferrovie hanno un ruolo importante nella definizione di un nuovo sistema di mobilità intelligente. combinare al meglio i punti di forza dei diversi trasporti. Ciò include non da ultimo un facile accesso al sistema dei trasporti pubblici e condizioni di utilizzo eque. In questo ambito c’è ancora necessità di agire. Essendo la più grande delle 250 imprese di trasporto della Svizzera, il settore e le comunità tariffarie si aspettano molto da noi. Le informazioni alla clientela, che verranno gradualmente estese, sono determinanti. Si basano su dati in tempo reale e diventeranno più personali, precise e rapide, trasformandosi in una consulenza personale sulla mobilità. Quali tappe importanti attendono le FFS nel 2015 e negli anni successivi? Gygi: In linea di massima si tratta di proseguire nella direzione intrapresa dalle FFS verso un maggiore orientamento alla clientela. Sono convinto che ci riusciremo. Le FFS possono contare su circa 33 000 collaboratrici e collaboratori motivati, condizioni di lavoro moderne, una gestione dinamica e un’attenzione particolare per la soddisfazione dei clienti. Entro il 2016 le FFS intendono conquistarsi un posto tra le migliori aziende nella soddisfazione dei clienti. Quali sfide intravedete guardando più avanti nel futuro? Meyer: Di certo dovremo confrontarci con nuovi concorrenti. Gli autobus a lunga percorrenza esistono già e sono precursori di molti altri cambiamenti. I veicoli semoventi non sono più solo un sogno e potrebbero cambiare per sempre il mercato della mobilità. Aprono infatti nuove opportunità per la mobilità «da porta a porta» e per lo sviluppo di un vero trasporto pubblico individuale. Ci si deve, dunque, concentrare sui punti di forza della ferrovia in combinazione con altri sistemi di trasporto. In Svizzera è necessario un reale confronto sulla mobilità del futuro. Noi avremo un ruolo importante nella definizione della mobilità di domani. Ma al di là di tutti gli sforzi per migliorare la soddisfazione dei clienti, il risultato e il finanziamento dobbiamo sempre tenere presente che conta solo ciò che giunge sulle rotaie e arriva al cliente. Gygi: Una grande sfida è rappresentata dal potenziamento del sistema del servizio diretto, con il ritmo necessario, in collaborazione con i nostri oltre 200 partner. Lo SwissPass come biglietto d’ingresso a trasporti pubblici senza limiti! Nel contempo, si stanno intraprendendo sforzi politici e si dovranno introdurre elementi competitivi a livello regionale, nazionale e internazionale all’interno del sistema dei trasporti pubblici. Le imprese di trasporto ferroviario si dovranno adeguare a questa nuova situazione. «Dal cambiamento d’orario 2014 l’informazione ai clienti di FFS Cargo funziona meglio. Mi fa davvero piacere. Oltre al management delle ordinazioni, è la gestione operativa di Cargo Produzione regionale il referente diretto dei clienti. In questo modo può sintonizzarsi al meglio sulle loro esigenze. Ora è importante fornire a tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori un buon livello di formazione e addestramento.» Le voci delle FFS Riflettendo Peter Gähwiler, collaboratore Gestione operativa RCP, Wil A che punto sono le FFS? Cosa resta ancora da fare? Il personale fa il punto della situazione «La strategia di condotta dei treni 2020 sta impegnando moltissimo noi macchinisti. Il pacchetto di lavoro Tecnologia implica una perfetta conoscenza del progresso tecnologico e la standardizzazione delle cabine di guida. La condotta dei treni, siamo noi! Sono felice che sia stata riconosciuta la difficile situazione del personale di locomotiva, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo per vedere i frutti delle misure adottate.» Olivier Buntschu, macchinista, Basilea «Lo sviluppo dell’infrastruttura è una sfida impegnativa e abbiamo ancora molta strada da fare. Dobbiamo garantire risorse di personale, risorse finanziarie e misure di esercizio adeguate alle necessità. Inoltre vogliamo continuare a sviluppare l’orario: rispettare le aspettative dei clienti per quanto riguarda la puntualità dei treni è uno dei nostri obiettivi principali. Quindi il lavoro da fare è tanto! Ma sono fiducioso.» Astrid Dinger, capoprogetto, Infrastruttura, progetti Svizzera romanda, Losanna «Le FFS sostengono le collaboratrici e i collaboratori che perdono il posto a causa di una ristrutturazione aiutandoli a trovare un nuovo orientamento professionale – è una cosa fantastica! Ancora meglio sarebbe se in fase di occupazione dei posti le FFS tenessero in debita considerazione questi specialisti, con il potenziale di capacità ed esperienze che hanno da offrire. Gli esempi più recenti dimostrano che funziona.» Heinz Flüeli, specialista IT, Centro per il mercato del lavoro, Olten «Per noi Agenti del treno sull’asse nordsud il 2014 è stato impegnativo: siamo stati messi a dura prova dalla scarsità di personale. Siamo però riusciti ad offrire alla clientela un servizio di qualità. Con i nuovi collegamenti introdotti a dicembre e grazie al nuovo materiale rotabile la situazione è migliorata. Anche i nuovi assistenti elettronici per il personale dei treni ELAZ facilitano il lavoro.» Marco Trapletti, agente del treno asse nord-sud, Chiasso «Ho avuto la fortuna di seguire tutte le tappe del rinnovo della stazione di Ginevra Cornavin, dal primo colpo di piccone fino all’inaugurazione del settembre 2014. Ogni fase è stata molto intensa e ha dimostrato che una collaborazione tra le divisioni FFS è possibile e auspicabile, anche se alcuni colleghi mi hanno detto che a livello nazionale questa collaborazione è molto rara. Ma perché poi?» Myriam Marsala, assistente commerciale, FFS Immobili, Gestione, Ginevra Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 17 18 Asse nord-sud Progetti importanti: 1 Basilea 1 Per il corridoio di 4 metri la galleria a doppio binario del Bözberg sarà ricostruita. Termine: 2020 2 Corridoio di 4 metri Il profilo sarà ampliato da Basilea fino al confine italiano. I semirimorchi con un’altezza agli angoli di quattro metri potranno così viaggiare con la ferrovia. Termine: 2020 3 Linea lungo l’Axen Tra Brunnen e Flüelen sul lago dei Quattro Cantoni, il binario lato lago sarà interamente risanato. Termine: 2019 Zugo 2 4 Galleria di base del San Gottardo La galleria più lunga del mondo (57 km) con due treni viaggiatori e quattro o cinque treni merci all’ora e per direzione. Arth-Goldau Nel 2016 sarà messa in servizio la nuova galleria del San Gottardo. Ma non solo: da Basilea fino a Chiasso e Luino saranno realizzati ampliamenti, trasformazioni e interventi di manutenzione per la sicurezza, la capacità e il comfort. L’intera rete ferroviaria svizzera è in fermento. Ma i clienti non dovranno accorgersene. Zug o– Arth-Goldau Le FFS risaneranno questa tratta. Tra Walchwil sul lago di Zugo e Arth-Goldau sorgerà inoltre un nuovo doppio binario. Termine: 2018 Zurigo Da Basilea a Chiasso: i progetti di costruzione delle ferrovie Galleria del Bözberg 3 Termine: dicembre 2016 Erstfeld 4 Testo: Sara Riesen | Infografica: Laetitia Buntschu Biasca Chi costruisce e dove? I lavori di costruzione ed equipaggiamento tecnico delle gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri sono affidati alla AlpTransit San Gottardo SA. I lavori sulle linee d’accesso, incluso il corridoio di quattro metri, sono invece compito delle FFS e della sua Organizzazione di progetto asse nord-sud del San Gottardo (PONS). 5 Nodo di Bellinzona La stazione viaggiatori e la stazione merci S. Paolo saranno ampliate e trasformate e la loro capacità incrementata. Termine: 2019 6 Galleria di base del Ceneri Con essa la «ferrovia di pianura» per il traffico merci diventa realtà. I tempi di percorrenza tra Zurigo e Lugano scenderanno sotto le due ore. Il Ticino non sarà più così lontano. Termine: 2019 7 5 Luino Bellinzona 6 Lugano Sud Ticino Diversi potenziamenti di linee e gallerie, oltre a rinnovi degli apparecchi centrali. Termine: a tappe fino al 2020 7 Chiasso Foto: Valentina Verdesca Informando 19 Martin Gautschi: la nuova CE Centro di Olten è anche un po’ la sua creatura. Pioniere, formatore e ospite L’ascensore non arriva. Senza esitare Martin Gautschi imbocca le scale verso la sua futura postazione di lavoro al quarto piano. I 1900 metri quadrati della sala di controllo della centrale d’esercizio (CE) di Olten sono quasi deserti. «Ma presto l’attività sarà frenetica!» Come dirigente d’esercizio qualificato e attuale capoteam nella centrale di dirigenza dell’esercizio di Lucerna, Gautschi sa bene cosa aspettarsi. Dall’autunno scorso si reca una o due volte la settimana a Olten per preparare i futuri collaboratori della CE Centro al loro nuovo lavoro. «Abbiamo studiato ogni singolo dettaglio della CE affinché soddisfi esattamente le esigenze dell’esercizio», afferma entusiasta il 35enne. «Mi riempie di orgoglio sapere di avere contribuito anche con Sotto la lente: la prestazione delle FFS nel 2014 Quali sono i livelli di sicurezza, puntualità e redditività? Tra i nove obiettivi del Gruppo delle FFS, questi tre sono di rilevanza cruciale. le mie idee!» Tutto il suo team si trasferirà da Lucerna a Olten. Anche i colleghi delle cabine degli apparecchi centrali di Berna, Basilea, Lucerna e Olten si sposteranno nella nuova CE Centro. Qui Gautschi continuerà a svolgere la sua funzione di capoteam ed è felice della nuova collaborazione con percorsi decisionali brevi: «Responsabili della circolazione dei treni e disponenti collaboreranno a un nuovo livello.» Tutta questa innovazione attira un pubblico numeroso. Nella stanza per i visitatori adiacente, dotata di un’ampia vetrata panoramica, Gautschi spiegherà presto a ospiti di tutto il mondo come funziona la CE Centro: «Questo è l’esempio più lampante di una centrale d’esercizio svizzera.» Per Gautschi, che ama pensare sempre in prospettiva futura, la CE Centro arriva al momento giusto: «L’efficienza che raggiungiamo qui è proprio ciò di cui le FFS hanno urgente bisogno per i progetti di costruzione previsti per i prossimi anni.» » Testo: Heiko Meyer → Sicurezza → Risultato annuale → Puntualità dei clienti La sicurezza è un aspetto cruciale per le FFS. Il 2014 è stato un anno record: l’indice di sicurezza introdotto nel 2008 non aveva mai registrato meno incidenti ferroviari, di manovra e professionali, anche grazie a un’elevata cultura della sicurezza e al potenziamento della protezione automatica dei treni. Nel 2014 il risultato delle FFS è aumenCHF tato da CHF 238 a 373 mio. Grazie all’utile è possibile fare investimenti, limitare l’indebitamento e contribuire alla stabilizzazione della Cassa pensioni. Ogni franco riconfluisce nel sistema ferroviario. Maggiori informazioni a pagina 29. I clienti delle FFS pretendono puntualità e si aspettano molto da noi. Malgrado la maggiore attività edile, lo scorso anno la puntualità dei clienti è migliorata toccando l’87 percento (+0,2 percento). La puntualità di coincidenza ponderata sul cliente è stata del 97,1 percento, con un calo di 0,2 punti percentuali. Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 percorrono in media giornalmente ogni binario principale. Preparano la sezione di tratta per affrontare i prossimi 30 anni: montatori di binari al lavoro a Rotkreuz. ecco quanto è lunga la rete ferroviaria più trafficata al mondo. Infrastruttura ferroviaria Informando Rete ferroviaria ad alte prestazioni Le FFS gestiscono la rete ferroviaria più sfruttata al mondo. Conservarla in buono stato è un lavoro ciclopico. A ciò si aggiungono ampliamenti e nuove costruzioni. Testo: Sara Riesen | Foto: Daniel Winkler Terzo giorno sul cantiere di Rotkreuz vicino al lago di Zugo. Sotto lo sguardo vigile del capocantiere Refik Shabani, il team di costruttori di binari ha già sostituito mezzo chilometro di binario e massicciata. Adesso bisogna rimpiazzare le vecchie rotaie con quelle nuove, già approntate al centro dei binari. I montatori di binari allentano velocemente le viti delle vecchie rotaie. La pala meccanica fa il lavoro pesante, sollevando le vecchie rotaie e posando quelle nuove. Si stringono viti e si stecca il binario. La notte è la volta dei saldatori. Poi le rotaie vengono messe a terra, il cantiere sgombrato e la tratta riaperta al traffico ferroviario. Il team di Shabani è in linea con la tabella di marcia. La «vista più penetrante» produce i suoi effetti La rete ferroviaria delle FFS è lunga 3173 chilometri ed è la più trafficata al mondo con 101 treni che percorrono giornalmente ogni binario principale. Se la si dovesse ricostruire da zero, ci vorrebbero secondo il rapporto sullo stato della rete dello scorso anno più di 92 miliardi di franchi. Motivo sufficiente per conservare in buono stato gli impianti e la rete esistente. Come succede a Rotkreuz. Dopo circa 20 anni, il sottosuolo dei binari non teneva più. «Continuavamo a uscire per piccoli lavori di manutenzione. Con il rinnovo, i problemi sono risolti e il binario è pronto ad affrontare i prossimi 30 anni», spiega Refik Shabani. Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 Le FFS sanno bene in che stato si trova la rete ferroviaria: rotaie, traverse e pietrisco hanno una determinata durata standard. Questa può però essere ridotta dalle intemperie o dal materiale rotabile impiegato. Pertanto le FFS esaminano regolarmente lo stato della rete ferroviaria grazie a ispettori delle tratte e veicoli di diagnosi, impiegando anche un treno misure a ultrasuoni per le rotaie. Questa «vista più penetrante» rende visibili anche i più piccoli guasti alle rotaie. Da quando il nuovo treno misure è stato impiegato per la prima volta, nel 2013, il fabbisogno di lavori di manutenzione e rinnovo è risultato molto più elevato, ma almeno ora non ci sono più brutte sorprese. Il cantiere di Shabani a Rotkreuz mostra in modo esemplare tutto ciò che implicano i lavori di manutenzione e rinnovo: prima di tutto occorre un intervallo di tempo in cui bloccare il traffico ferroviario nella sezione interessata. Poi servono personale e i giusti macchinari. Oltre a Shabani, a Rotkreuz lavorano sei montatori di binari, un manovratore di pala meccanica e due macchinisti di cantiere. Tutto questo ha un costo. Costruire ex novo – da Zurigo a Ginevra Nel 2014 il numero di viaggiatori è di nuovo cresciuto, così come anche la quantità di merci trasportate. Oltre a una rete ferroviaria ben tenuta, servono quindi anche ampliamenti dei nodi ferroviari e nuove costruzioni, come il passante di Zurigo con la galleria del Weinberg e la nuova stazione interrata di Zurigo Löwenstrasse. Da dicembre anche il traffico a lunga percorrenza passa da qui e sui nuovi ponti in direzione di Altstetten. In Ticino le FFS hanno inaugurato nel dicembre 2014 la parte svizzera della Ferrovia Mendrisio–Varese, che assicura ai pendolari del Mendrisiotto un miglior collegamento con i centri ticinesi. E i lavori per le gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri procedono a pieno regime. Anche la Svizzera occidentale è alla vigilia di una svolta epocale: nell’area di Ginevra sta infatti sorgendo la linea della rete celere «Con il rinnovo, il binario a Rotkreuz è pronto ad affrontare i prossimi 30 anni.» Capocantiere Refik Shabani 21 Informando Infrastruttura ferroviaria 3 domande a Philippe Gauderon, responsabile FFS Infrastruttura Lo scorso anno si è molto discusso del «fabbisogno di recupero» dei binari. Ci sono miglioramenti in vista? Il fabbisogno di recupero aumenterà anche nel 2016. Se tutto andrà come speriamo, riusciremo a stabilizzarci entro il 2020. Entro il 2035 ci attendiamo poi un «corso normale» della manutenzione e dei rinnovi. Gli oneri supplementari sono finanziabili? Fino al 2016 abbiamo una soluzione di finanziamento in cui la Confederazione, il Gruppo FFS e FFS Infrastruttura assumono rispettivamente un terzo dei costi. Il 1° gennaio 2016 entrerà in vigore il FAIF, che ci assicurerà migliori condizioni quadro nel finanziamento. La Convenzione sulle prestazioni 2017-20 è la prima attuazione concreta del FAIF. Al momento le posizioni delle FFS e della Confederazione sono ancora discordanti. Con il nuovo sistema dei prezzi delle tracce, che tiene conto dell’usura del binario, in futuro anche le imprese ferroviarie daranno il loro contributo alla manutenzione. transfrontaliera da Ginevra Cornavin ad Annemasse (Ceva). Un progetto di portata ancora maggiore è «Léman 2030», che comprende l’ampliamento delle stazioni di Losanna, Renens e Ginevra e della rete ferroviaria, al fine di raddoppiare il numero di posti a sedere e consentire la cadenza al quarto d’ora nel traffico regionale. «La Svizzera occidentale recupera così quasi 20 anni di ritardo; e ad approfittarne sarà alla fine l’intero Paese», spiega entusiasta il responsabile del programma Laurent Staffelbach. Per Léman 2030 bisognerà affrontare una sfida particolare: l’ampliamento senza interruzione dell’esercizio. «A differenza degli altri progetti di ampliamento, non sono ammesse deroghe né all’esercizio ferroviario, né ai lavori di costruzione. Per esempio trasformeremo completamente la stazione di Losanna senza causare restrizioni al traffico.» Ecco perché il team di progetto ha svolto un’approfondita analisi dei rischi e ha pianificato minuziosamente i lavori di costruzione. Staffelbach è ottimista. «Léman 2030 è il programma più complesso a cui abbia mai lavorato. Ma posso contare su un team fantastico e molto motivato.» Nel padiglione informativo di Renens: con «Léman 2030» l’attuale offerta ferroviaria sarà raddoppiata. I lavori di ampliamento, manutenzione e rinnovo sono spesso effettuati senza interrompere l’esercizio: funziona? I pianificatori dell’orario fanno un ottimo lavoro, sicché fondamentalmente le capacità ci sono. I lavori di costruzione e manutenzione possono però anche accumularsi a livello locale e regionale. Noi dobbiamo riconoscere per tempo i cosiddetti «punti caldi», quindi informare la clientela e programmare un eventuale orario di cantiere. Foto: François Gribi Foto: Guy Perrenoud 22 Qualità Informando Sicure, più pulite, non sempre puntuali Bilancio controverso per i valori centrali FFS nel 2014. Testo: Ruedi Eichenberger Sicurezza, puntualità, pulizia: sono questi gli obiettivi prioritari delle FFS. Si tratta dei cosiddetti fattori di base – le caratteristiche che i clienti si aspettano o danno addirittura per scontate. In termini di sicurezza il 2014 è stato un anno positivo per le ferrovie, uno dei mezzi di trasporto più sicuri in assoluto. Si sono registrati due soli eventi ferroviari, ovvero incidenti che hanno coinvolto treni; in un caso una viaggiatrice è rimasta lievemente ferita. Nel complesso si tratta di un chiaro indizio dell’elevato livello di sicurezza raggiunto e di una svolta decisiva rispetto ai numerosi eventi che hanno segnato il 2013. Il programma di sicurezza annuale contribuisce in misura decisiva all’ottimo risultato in ambito Safety. Ugualmente stabile è la situazione riguardante la sicurezza dei clienti e dei collaboratori nei treni e nelle stazioni (Security). Lo scorso anno gli eventi segnalati sono diminuiti del 14 percento. Su entrambi i fronti le FFS non intendono però abbassare la guardia e proseguono nei loro sforzi per una ferrovia sicura, facendo fronte a un’esigenza dettata dall’intensificarsi del traffico ferroviario e dagli sviluppi sociali. Lo stesso dicasi per la pulizia, che i clienti giudicano migliore rispetto agli anni precedenti. Riconoscimento tempestivo, coordinamento a lungo termine In termini di puntualità le FFS hanno fatto registrare valori leggermente migliori rispetto allo scorso anno (vedi a pagina 19) e mantengono la loro posizione di preminenza in Europa. Basti pensare che un treno è considerato in ritardo se arriva tre minuti oltre l’orario previsto, e che si misura la puntualità ponderata sul cliente. «Malgrado i numerosi cantieri e le frane siamo riusciti a migliorarci leggermente – anche perché le perturbazioni riguardanti impianti e veicoli sono lievemente diminuite», commenta Sarah Tischhauser, responsabile della puntualità dei viaggiatori. Ampie parti della rete sono sfruttate al pieno delle capacità, aggiunge, e perciò dopo le perturbazioni l’esercizio può riprendere solo gradualmente. Lo sguardo è ora puntato sui rischi che potrebbero compromettere l’esercizio ferroviario e la puntualità. Il riconoscimento tempestivo e il coordinamento a lungo termine dovrebbero contenere i possibili effetti. La puntualità rimane comunque in cima alla lista, sottolinea Sarah Tischhauser: «I clienti si aspettano molto, e noi vogliamo soddisfare le loro esigenze.» Foto: Raffael Waldner, Daniel Winkler Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 Valori migliori sul fronte della pulizia e record europeo di puntualità malgrado i cantieri: le FFS lavorano con impegno per garantire la qualità dei loro servizi. 23 24 Informando Nord-sud L’uomo d’azione Al San Gottardo sta accadendo qualcosa di grandioso: una rete ferroviaria viene reinventata. Le operazioni complesse sono coordinate da Peter Jedelhauser, che tiene in movimento questo meccanismo di precisione. Testo: Bruno Habegger | Foto: Claudio Bader Il sole. La sabbia. Il tremolio dell’aria. Siamo dispersi nel deserto? Tutto questo solo perché Halil non ha messo abbastanza benzina nel serbatoio della jeep! Peter Jedelhauser, 56 anni, guarda furbescamente chi gli sta dinanzi mentre racconta questa parabola sull’importanza di ogni membro del team. I suoi occhi lo rivelano: una parte del cuore prova ancora nostalgia per quei tempi in cui, giovane ingegnere, era giunto nello Yemen, dove il destino l’aveva chiamato a diventare capocantiere mettendolo nella scomoda posizione di essere chiamato «Sir» da Halil, il suo autista. «Sono sempre lo stesso», gli avevo spiegato allora, «tu sei tanto importante quanto me.» Perché solo lui era in grado di riportarlo fuori dal deserto. stato dei lavori al portale lato Ticino. «Discutere dei problemi, pretendere il rispetto dei vincoli, concordare chiari obiettivi», per lui è questa la formula che ha permesso di prevedere la messa in servizio della galleria di base del San Gottardo già alla fine del 2016. Prima del previsto. «Quest’obiettivo ha sprigionato notevoli forze nel team», afferma, spiegando che senza i suoi capiprogetto settoriali non funzionerebbe nulla. Rafforzare la Svizzera Peter Jedelhauser fa tutto il possibile per far riuscire il progetto. Anche sciogliere le tradizionali organizzazioni di progetto e imporre «pacchetti di lavoro» trasversali a settori e Divisioni. Sorride. Il suo volto incorniciato Fino all’ultimo dettaglio dagli occhiali lascia trasparire il Peter Jedelhauser non racconta giovane ingegnere che si battanto per caso l’aneddoto della teva appassionatamente per i sua intensa vita di ingegnere suoi progetti d’irrigazione. Con che l’ha condotto in tanti luoghi la stessa energia si impegna ora esotici. In viaggio verso Bellinper la riuscita del progetto del zona illustra in tal modo la sua San Gottardo, che significa da concezione di conduzione e ultimo il rafforzamento della lavoro di squadra, descrivendo Svizzera sull’asse nord-sud. la chiave per la soluzione al proPerché ciò riesca, ci vogliono blema del San Gottardo: con la la galleria di base del Ceneri «È così: citare una sua Organizzazione di progetto il corridoio di quattro metri. direttiva non è orienta- eJedelhauser asse nord-sud del San Gottarsi occupa da tempo do, in breve PONS, un team di queste prossime grandi tappe mento alla clientela.» di ingegneri e altri specialisti del progetto nord-sud 2019 e Peter Jedelhauser, capoprogetto generale delle Divisioni, sta trasformando asse nord-sud del San Gottardo 2020 e della concentrazione dei in una nuova rete ferroviaria cantieri in determinati periodi e l’ormai ultimata galleria di base aree: «Questi celano il rischio di del San Gottardo e quella ancora in costruzione deludere le aspettative dei clienti.» Pretende non la del Ceneri. L’affiliata delle FFS, ATG, è competente soluzione semplice, ma quella migliore per il clienper la costruzione delle gallerie. Lui dirige l’intero te. Le ripercussioni sulla clientela devono essere sistema. «Tutte le persone e le capacità devono messe in conto sin dall’inizio. «Quando qualcuno incastrarsi le une nelle altre come nel meccanismo alle FFS cita una direttiva, chiedo a mia volta: È di un orologio.» Per Peter Jedelhauser è affascicosì che lo spieghi al cliente?» nante realizzare sviluppi e cercare soluzioni tutti Peter Jedelhauser, cresciuto a Kaiseraugst (AG), insieme. Oggi è in viaggio per informarsi sullo ha lavorato per più di 20 anni nel settore dell’e- Nord-sud Informando nuovi posti di lavoro nei centri di manutenzione e intervento di Erstfeld e Biasca Peter Jedelhauser (a destra) nel cantiere del centro di Biasca: soddisfatto dello stato dei lavori. conomia energetica. Pur avendo studiato tecnica ferroviaria alla SPF, è approdato a questa professione solo in un secondo momento. Da dieci anni lavora alle FFS e da tempo le notti insonni in cui si chiedeva «sarò in grado?» hanno ceduto il passo alla passione per il progetto nord-sud e le persone che ne fanno parte. Proprio come un orologiaio che pulisce amorevolmente il proprio orologio, alla conferenza che si tiene verso mezzogiorno nella centrale d’esercizio di Bellinzona Jedelhauser esamina attentamente lo stato dei lavori; alla fine si appoggia rilassato alla parete e dice: «Ce la faremo». Una frase che ripeterà al pomeriggio durante il sopralluogo al nuovo centro di manutenzione e Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 intervento (CMI) in costruzione a Biasca. Perché ce la faremo? «Perché ho lo stimolo interiore a non arrendermi mai.» Per questo cura ogni dettaglio, senza trascurare nulla. «Pensare a tutti gli scenari possibili» lo chiama lui. È convinto che potrà assistere al passaggio del nuovo sistema ferroviario all’esercizio ordinario ancora prima del suo pensionamento. A tenerlo in movimento è il meccanismo, il piacere di avere risolto insieme un problema. Da poco ha riscoperto la sua vecchia passione, viaggiare in paesi lontani. Fare escursioni nell’Oman. Il deserto non l’ha inghiottito. Perché lui era ben preparato. ← 25 Il capoteam Giorgio Biasca, Gianfranco Fantin e Franco Bariffi. Dietro di loro, a distanza di sicurezza, la loro gru mobile reach stacker. Risultato in pareggio Informando 27 Per raggiungere il pareggio serve un atteggiamento imprenditoriale e tanta voglia di lavorare, senza paura di sporcarsi i guanti. Risultato positivo – per la prima volta anche a livello internazionale Un team motivato aspira al successo FFS Cargo resta in attivo. E questo stimola il personale a garantire buone prestazioni ai clienti e a lavorare in un clima di collaborazione – ad esempio in Ticino. Testo: Miriam Wassmer | Foto: Alessandro Della Bella «È stato un anno positivo», dicono i due collaboratori del team Cargo Produzione regionale (RCP) di Cadenazzo e il loro capoteam. Dalla sua apertura, avvenuta tre anni fa, il traffico nel terminale di Cadenazzo è aumentato costantemente. I valori positivi e il massiccio incremento della prestazione di trasporto di FFS Cargo trovano riscontro anche in Ticino: «Abbiamo raggiunto un ottimo livello di occupazione del terminale», spiega il capoteam Giorgio Biasca a nome dei 15 collaboratori di Cadenazzo. Dal 2013 il treno di linea Dietikon–Cadenazzo, un’offerta del traffico interno combinato, trasporta merci in Ticino. E questo ha già convinto molti clienti ad aumentare i trasporti con la ferrovia, sottolinea il capoteam. L’anno scorso ha portato molti cambiamenti per Gianfranco Fantin, collaboratore di Biasca, che in precedenza lavorava per SBB Cargo International (vedi box a destra) a Bellinzona e si occupava di treni in transito. Gli Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 piace stare qui: «La collaborazione con i clienti, ma anche con i colleghi, mi dà molte soddisfazioni.» Il cliente viene sempre al primo posto, su questo sono tutti e tre d’accordo. «Se il cliente fa una richiesta, facciamo di tutto per accontentarlo», dice infatti Franco Bariffi. «È importante ascoltare il cliente. Se gli si spiega esattamente perché una cosa non può funzionare, alla fine anche lui è soddisfatto», aggiunge il capoteam Biasca. Il personale è molto motivato: «Mai in passato ho trovato un tale spirito di gruppo», dice Fantin. «Naturalmente ci sono anche discussioni», ammette Biasca, «ma questo fa parte» – «... di ogni famiglia», interviene Fantin – «... del gioco», conclude il capoteam sorridendo. Gianfranco Fantin parla del diverso atteggiamento lavorativo che si va gradualmente diffondendo: «Le cose stanno cambiando. In passato il personale era ben felice di fare il meno possibile. Più corto era il treno, meglio era. Ora si è svi- Michail Stahlhut può essere più che soddisfatto: nel giro di quattro anni l’affiliata SBB Cargo International, che opera sotto la sua direzione, ha raggiunto il punto di pareggio. Un risultato non trascurabile su un asse così conteso come quello nord-sud. «Abbiamo ottenuto notevoli miglioramenti, con incrementi di produttività del 20 percento circa per i macchinisti e del 25 percento per le locomotive», afferma Stahlhut. «E abbiamo fronteggiato con successo la differenza di cambio euro/franco, passato da 1.45 a 1.20. Non ce l’avremmo fatta senza l’enorme impegno dei nostri collaboratori.» Da metà gennaio Stahlhut deve tuttavia confrontarsi con nuove variazioni di cambio: «Ogni centesimo di differenza si traduce per noi in una perdita di CHF 700 000.–» Gli obiettivi per il 2015 sono quindi chiari: le prestazioni sono soddisfacenti, ora si tratta di tenere duro e continuare a guadagnare posizioni. SBB Cargo International ha ormai imposto la sua presenza sul corridoio nord-sud. E se Michail Stahlhut potesse esprimere un desiderio per il 2015, chiederebbe un tasso di cambio di CHF 1.15. 28 Informando Risultato in pareggio luppata una nuova cultura imprenditoriale in cui ci sentiamo tutti coinvolti.» Difficoltà? «Iniziare a lavorare all’una e mezza del mattino non è semplice», spiega Giorgio Biasca. Ma se ognuno fa bene il proprio lavoro, il passaggio di consegne avviene regolarmente e tutto fila liscio. Le operazioni sono semplificate da nuovi programmi come CAROS, per pianificare l’impiego del personale e delle locomotive. Naturalmente occorre prenderci un po’ la mano. «Se qualcosa non va alle due di mattina, a chi chiedi? D’altro canto è anche stimolante imparare qualcosa di nuovo: ti aiuta a non fossilizzarti», spiega Franco Bariffi. Per il futuro di FFS Cargo i tre si augurano che l’azienda prosegua su questa strada e continui a restare in attivo. Con l’apertura della nuova galleria del San Gottardo nel 2016 il traffico dovrebbe aumentare ulteriormente, e loro ne sono felici. Ma per il momento ciò che importa è scattare le foto per l’articolo e tornare al lavoro. Il prossimo autocarro è già in attesa. «Una cultura imprenditoriale che ci coinvolge tutti.» Gianfranco Fantin 3 domande a Nicolas Perrin, responsabile FFS Cargo SA Quali risultati ha conseguito FFS Cargo nel 2014? Siamo riusciti a replicare il risultato positivo ottenuto nel 2013. Fino al secondo semestre è andata molto bene, poi la congiuntura in Europa ha iniziato a indebolirsi e ne abbiamo risentito. In novembre gli scioperi dei macchinisti di altre ferrovie e le alluvioni in Ticino e in Italia hanno causato problemi al normale esercizio. Malgrado ciò abbiamo conseguito un utile di 33 milioni di franchi e questo mi rende orgoglioso per tutti noi. Da dove è venuta la motivazione? Abbiamo mantenuto vivo in noi l’entusiasmo per il touch down, il risultato di pareggio. Inoltre, il maggiore orientamento al cliente dà buoni frutti, e questo ci ha ulteriormente motivato. Abbiamo imparato che la capacità di concentrarsi su obiettivi comuni porta al successo. Quali ostacoli dovrà affrontare FFS Cargo nel 2015? A inizio anno la Banca nazionale ha abolito la soglia minima di cambio; da allora la debolezza dell’euro ci sta mettendo a dura prova. La semplice differenza di cambio riduce il nostro risultato di decine di milioni di franchi. L’apprezzamento del franco potrebbe inoltre penalizzare importanti clienti di FFS Cargo. Oltre a ciò, il prezzo del diesel estremamente basso è controproducente per la politica di trasferimento dei trasporti su rotaia e ci rende meno competitivi rispetto alla strada. Le sfide che ci attendono non sono semplici. Il valore del franco non si ripercuote solo su FFS Cargo, ma sull’intera economia svizzera. Sono convinto che sapremo affrontare la situazione, anche se in alcuni casi sarà doloroso. ← Foto: Christian Aeberhard Buone prospettive per il futuro: Franco Bariffi. Uno stretto legame con i clienti: Giorgio Biasca. Successo aziendale Informando Perché le FFS hanno bisogno di utili FFS SA: grandi progressi, ma non ancora al traguardo È importante che il bilancio sia positivo: le FFS hanno bisogno di utili per investire in nuovi treni o garantire sistemi di distribuzione moderni. Il risultato del 2014, pari a 373 milioni di franchi, aiuterà l’azienda a progredire ulteriormente. Diversamente dalle società per azioni quotate in borsa, le FFS non hanno azionisti che si aspettano dividendi annuali: ogni franco guadagnato riconfluisce nel sistema ferroviario e serve a garantire ai clienti un’elevata qualità. Provenienza degli utili Traffico viaggiatori a lunga percorrenza Settori senza utili: il Traffico regionale viaggiatori e Infrastruttura non mirano a generare utili. Le loro prestazioni sono fornite su ordinazione e con contributi pubblici. Essere un’azienda comporta obblighi precisi: le FFS sono direttamente responsabili del proprio risultato economico. Dalla sua costituzione come SA nel 1999 l’azienda ha compiuto enormi progressi, diventando più produttiva e più redditizia. Ma non ha ancora raggiunto il traguardo. Utile, indebitamento e livello delle prestazioni e degli investimenti: solo l’equilibrio di queste tre componenti rende le FFS finanziariamente stabili. Per migliorare il grado di copertura dei debiti e ampliare l’offerta è necessario incrementare ulteriormente la capacità di rendimento. FFS Cargo Immobili 373 Destinazione dell’utile (scopi d’utilizzo importanti, selezione) mio di CHF è l’utile realizzato dalle FFS nel 2014. Questo è il risultato consolidato, ovvero la differenza tra il totale dei ricavi e le spese. Rinnovo dei sistemi di distribuzione Nuovi carri per FFS Cargo Nuovi treni per il Traffico viaggiatori Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 Manutenzione dell’infrastruttura Ampliamento WiFi nelle stazioni 29 30 Curiosando Verso la sostenibilità con le FFS Le FFS si impegnano a perseguire la completa sostenibilità: sul piano economico, sociale ed ecologico. E avanzano un passo alla volta verso la meta: per la Svizzera, i suoi abitanti e l’ambiente. Ecco gli obiettivi e alcuni esempi delle tappe del percorso. Testo: Ruedi Eichenberger | Infografica: Laetitia Buntschu Rafforzare i vantaggi ambientali Essere un datore di lavoro responsabile Le FFS incrementano l’efficienza energetica, abbattono le emissioni di CO2 e riducono al minimo l’inquinamento fonico. Come datore di lavoro progressista le FFS promuovono la salute e la competitività del proprio personale sul mercato del lavoro. 1, 2, 3! 37 % Rispetto al 1990 le FFS hanno ridotto le emissioni di CO2 del 37 percento, superando così ampiamente l’obiettivo della Confederazione grazie alla loro strategia per il clima. Garantire una catena di fornitura responsabile L’attività di acquisto si basa su criteri legati ad aspetti sociali, ecologici e di sicurezza. Le FFS risparmiano risorse e cercano possibilmente di riutilizzare tutti i materiali. Un modello di durata della vita attiva e tre nuovi modelli di pensionamento consentono al personale di programmare con flessibilità le fasi della propria esistenza – la scelta pionieristica delle FFS. I fornitori di vestiario professionale devono attenersi ai più severi standard della BSCI. Per i jeans FFS, ad esempio, si utilizza cotone bio. Consentire un facile accesso alla mobilità Consentire un utilizzo sostenibile dei prodotti I servizi delle FFS devono essere sicuri e accessibili per tutti, abbattendo le barriere per le persone con mobilità limitata. Chi viaggia con le FFS fa qualcosa per l’uomo e per l’ambiente. I clienti possono misurare la propria impronta ecologica e ridurla consapevolmente. Già oggi l’82 percento dei viaggi con le FFS è concepito per garantire l’accessibilità ad anziani, disabili ecc. 2014 Dal sono stati creati speciali punti di riciclaggio nelle cinque maggiori stazioni – e altri seguiranno. Foto: Raffael Waldner Curiosando 31 Christina Meier: promuove dall’interno una gestione sostenibile delle FFS. Dalla parte della natura senza puntare il dito Christina Meier accarezza con la mano il campo disseminato di delicate piantine. A 50 metri di altezza, sul tetto della sede centrale delle FFS, la 41enne parla con entusiasmo dei vantaggi dei tetti verdi. Questo è solo uno degli esempi di sostenibilità sul piano ecologico applicata alle nuove costruzioni. «La sostenibilità è una delle carte vincenti delle ferrovie», afferma Meier. Ed è anche il motivo per cui nel 2012 l’economista ha lasciato la comunicazione di Alpiq, gruppo attivo nel settore energetico, per passare alle FFS: «È un tema che mi sta molto a cuore.» Sotto la lente: la prestazione delle FFS nel 2014 Sono nove gli obiettivi che misurano l’andamento delle FFS. Tre di questi riguardano la sostenibilità – sul piano ecologico, economico e sociale. Come responsabile del settore Sostenibilità, insieme ai quattro specialisti di ambiente e comunicazione del suo team s’impegna affinché, in tempi di car sharing e auto elettriche, le ferrovie rafforzino i loro vantaggi ambientali. Ma questo non significa andarsene in giro a puntare il dito, spiega Meier ridendo: «Piuttosto cerchiamo di evidenziare i vantaggi concreti di una gestione sostenibile.» Prima che le FFS decidessero per un passaggio totale alle fonti rinnovabili per la corrente a 50 Hertz entro il 2019 hanno dovuto perorare la causa per mesi, efficacemente sostenuti dagli specialisti ambientali delle Divisioni. Il risultato: forti riduzioni di CO2, servizi più ecocompatibili per i clienti e un contributo fondamentale alla sostenibilità della Svizzera. «E oggi sono moltissimi i collaboratori che si schierano per una ferrovia sostenibile.» Recentemente è stata creata per loro una community di ambasciatori della sostenibilità. Testo: Heiko Meyer → Free cash flow → Quota di mercato Per investire è necessario disporre di fondi adeguati. Se il free cash flow è positivo, le FFS possono perseguire uno sviluppo continuo senza aggravare l’indebitamento. Sebbene ancora negativo (CHF –205,2 mio), il valore evidenzia un miglioramento rispetto all’anno precedente (2013: CHF –652,9 mio). FFS Cargo e FFS Immobili hanno migliorato la propria posizione di mercato grazie all’incremento del traffico e dei ricavi locativi. Nel traffico regionale e a lunga percorrenza sono lievemente aumentate le prestazioni di trasporto; nel traffico internazionale non si è raggiunto il livello del 2013. Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 → Sostenibilità ecologica Con il risparmio energetico e di CO2 le FFS hanno migliorato la loro prestazione ambientale: nell’esercizio ferroviario rinnovando il materiale rotabile e l’ADL, e negli edifici grazie a un’edilizia a risparmio energetico e l’incremento della quota di corrente proveniente da energia idroelettrica. 09:24 06:46 La quiete prima della tempesta: la collaboratrice di Migros Claudine Sergneur apre il banco del take-away. Alle sue spalle, nell’ala nordovest della stazione, si trovavano un tempo i buffet della stazione. In una posizione tranquilla ma centrale, a pochi metri dal frenetico viavai della stazione, Brigitte e Max Zehnder assaporano il comfort e l’assistenza offerti dalla residenza per anziani SüdPark. Vista sulla passerella pedonale inclusa. 10:38 13:11 Molti rifiuti confluiscono nei punti di riciclaggio. Di tutto il resto si occupano Ylysi Gashi e i suoi colleghi di RailClean FFS, che 365 giorni l’anno garantiscono stazioni pulite e sicure. Farsi tagliare rapidamente i capelli fra un treno e l’altro, mentre si fa ritorno a casa o una domenica pomeriggio? Nessun problema: Berivan Guemues e il team del salone Lüdi sono pronti con forbici, fon e gel per capelli nel passaggio ovest. Immobili Curiosando La stazione non dorme mai Nei giorni feriali sono circa 140 000 le persone che affollano la stazione di Basilea FFS. C’è chi si affretta per prendere il treno, chi fa acquisti o chi si ferma giusto il tempo di bere un caffè. Nelle ore di punta si sta stretti anche nella più grande stazione di confine d’Europa. Qui l’attività è frenetica quasi 24 ore al giorno. Testo: Urs Schmid | Foto: Stefan Schmidlin 17:10 Nelle ore di punta gran parte dei pendolari si riversa nell’atrio biglietteria. I dipinti murali, tra cui il gigantesco «Lago dei Quattro Cantoni» di Ernst Hodel, osservano da quasi 90 anni il variopinto andirivieni di persone. Le opere, che hanno certamente visto giorni più tranquilli, sono attualmente in fase di restauro. 33 34 Curiosando Immobili 17:12 I lavori di manutenzione nella galleria dell’Hauenstein compromettono fortemente il regolare traffico ferroviario per un intero fine settimana. L’orario modificato, le deviazioni o le soppressioni di treni disorientano anche i viaggiatori più assidui. In questi casi è indispensabile poter contare sugli assistenti alla clientela volontari, come Nadine Wolfsberger, che sanno conservare la visione d’insieme, mantenere la calma e indirizzare con sicurezza i viaggiatori verso la loro meta. Immobili Curiosando 3 domande a Jürg Stöckli, responsabile FFS Immobili 19:05 Italianità: allo Spettacolo Eliane Starobinski serve caffè appena macinato. Qui anche la rapidità del servizio, oltre a un’ottima qualità, è un must assoluto. La stazione di Basilea FFS: nodo centrale del traffico ferroviario o centro commerciale? Le stazioni sono i portali di accesso per i viaggiatori e il biglietto da visita delle FFS. La stazione di Basilea FFS e le altre grandi stazioni sono centri di mobilità dei TP in grado di offrire al contempo un’ampia offerta di servizi e un rapido accesso ai treni. Con il WiFi FFS permettono inoltre di navigare gratuitamente in Internet. Sviluppiamo continuamente servizi innovativi: alla stazione centrale di Zurigo, ad esempio, l’app «La mia stazione» guida a destinazione chi non ha familiarità con il luogo. Le stazioni più piccole, invece, fungono principalmente da accesso alla ferrovia. In tutte sicurezza e pulizia hanno comunque la massima priorità. Come nella maggior parte delle città, a Basilea la stazione si trova in posizione molto centrale. Quali sono le implicazioni per le FFS? Nelle immediate vicinanze della stazione si trova, oltre a una residenza per anziani, la più grande filiale Coop della città; entrambe nel Südpark D realizzato da noi. Ciò dimostra come le FFS si impegnino per uno sviluppo sostenibile e orientato alla domanda delle aree delle stazioni, valorizzando così i centri cittadini. Tutto ruota principalmente intorno agli interessi della clientela, dell’opinione pubblica, delle città e dei Comuni. Per questo in futuro ci concentreremo ancora maggiormente sull’edilizia abitativa. 23:40 A tarda notte la stazione è tranquilla. Con i loro giri d’ispezione, Dominic Meyer (a sinistra), Nicola Schaad e i loro colleghi di Securitrans si assicurano che nulla turbi la sua quiete. Sono loro a garantire sicurezza, tranquillità e ordine dentro e intorno alla stazione. I flussi di pendolari sono destinati ad aumentare incessantemente fino al 2030. Cosa significa questo per le stazioni? Nelle ore di punta si avverte già oggi una scarsità di spazio, e non solo a Basilea. In stretta collaborazione con le divisioni Viaggiatori e Infrastruttura, ci stiamo adoperando per sfruttare al meglio le superfici esistenti e realizzare interventi di ampliamento e trasformazione. In questo contesto l’informazione e l’indirizzamento della clientela rivestiranno un ruolo cruciale. 35 36 Curiosando Collaboratori dinamici La mobilità nel DNA Internet mobile e lavoro flessibile anche in ufficio: le FFS sono un datore di lavoro al passo con i tempi. Testo: Ruedi Eichenberger | Foto: Daniel Winkler e Guy Perrenoud Cambio di rotta: Andrea Gian Mordasini, 37 anni, dopo la licenza ha lavorato per sette anni all’Università di Berna come ricercatore e insegnante. Inoltre era corridore ciclista. Adesso, da un anno e mezzo, guida i treni come macchinista a Losanna. All’80 percento. Una svolta radicale. Ma: «Chi mi sta vicino ha reagito positivamente.» Nella cabina di guida si trova così bene che non gli è più venuta voglia di cambiare. Anche se è consapevole che ci sarebbero ancora molte opportunità, anche alle FFS.» Collaboratori dinamici Curiosando In 15 anni di sondaggi tra il personale, la soddisfazione e motivazione del personale delle FFS non è mai risultata così alta come nel 2014. E questo nonostante il passaggio a un’impresa ferroviaria dinamica e orientata al cliente abbia comportato per alcuni anche cambiamenti personali. Le FFS hanno più che mai bisogno di personale motivato e qualificato. Nei prossimi anni andranno in pensione molti specialisti con anni di esperienza. Alla luce della situazione demografica è necessario assicurarsi nuove leve e fidelizzare i collaboratori. Ma gli assi nella manica non mancano: molteplici attività, postazioni di lavoro moderne, numerose opportunità di sviluppo. «Versatilità e tante possibilità – per questo ho scelto questa formazione», afferma l’aspirante impiegata in logistica Sofie Züblin. Riguardo a mezzi e postazioni di lavoro le FFS stanno compiendo un balzo in avanti. Presto tutto il personale sarà collegato online, anche quello in «superficie» – grazie a minitablet o smartphone. Nei nuovi edifici amministrativi centrali a Berna, Zurigo e Olten il lavoro flessibile è all’ordine del giorno. Con l’attuale tecnica di comunicazione il personale Cambio di direzione: Sofie Züblin, 20 anni, Cambio di orario: Thomas Burri, 47 anni, fa ciò che le FFS raccomandano ai propri impiegati: evitare le ore di punta. Anche questa mattina il manager degli impianti presso FFS Energia a Zollikofen (Berna), responsabile della centrale elettrica Ritom, è salito sul treno ad Aarau per recarsi al lavoro solo alle 7.47. «In compenso però, smetto di lavorare alle 18.15.» Con notebook e smartphone è spesso online da casa o in viaggio. «E con Lync posso fare vedere il mio schermo ai colleghi.» avrebbe potuto studiare per diventare professionista del cavallo dopo un lungo praticantato nel Canton Giura. Ma è montata su un altro cavallo, un complesso tirocinio come impiegata in logistica presso Login. Tre anni dopo, la zurighese si trova nel bel mezzo dell’esame finale e del colloquio per un posto alle FFS come manovratrice nel traffico viaggiatori. Il più grande partner dell’associazione per la formazione TP è la sua prima scelta: «Solo qui hai così tante opportunità.» può lavorare anche da casa e in viaggio, non gravando sul traffico nelle ore di punta. «La flessibilità giova al personale tanto quanto alle FFS», sostiene il capo del personale Markus Jordi. «Sempre più persone sfruttano queste opportunità – a vantaggio anche dei clienti.» Trovate le video-interviste a Sofie Züblin, Thomas Burri e Andrea Mordasini nell’edizione per iPad di «In viaggio». 37 38 Curiosando Risparmio energetico Più risparmi e meno rumore per la ferrovia del futuro I treni delle FFS consumano sempre meno energia, restano in servizio più a lungo e vengono smaltiti nel rispetto delle risorse. Una composizione automotrice a due piani come la DTZ da quindi da lavorare a più generazioni di collaboratrici e collaboratori. Testo: Heiko Meyer | Foto: Martin Guggisberg Nel fascio di binari densamente occupato, davanti all’impianto di servizio di Oberwinterthur spicca in questa mattina d’inverno una composizione automotrice a due piani (DTZ) della S-Bahn di Zurigo. Vicino al predellino della cabina di guida, Cyrill Holewa sta inginocchiato tra cavi di computer. Il montatore specialista, 33 anni, sta dotando dieci apparecchi di comando con un software per veicoli completamente nuovo. «Qui tra i binari non disturbo nessuno con i lavori di manutenzione e nessuno disturba me», afferma. Grazie a due notebook, Holewa si è prima collegato al terminale di comando e diagnosi del macchinista e parallelamente si è inserito in uno degli otto climatizzatori del veicolo. Per ogni apparecchio l’upload richiede circa 20 minuti. Grazie al nuovo software, che sarà ora installato su tutti i 61 veicoli della flotta DTZ, sarà possibile ridurre le emissioni foniche e risparmiare energia. Così, in futuro, il macchinista potrà decidere in base alla situazione se usare sia il freno elettrico sia quello pneumatico o soltanto quello elettrico. In quest’ultimo caso il veicolo restituirà l’energia di frenata alla rete elettrica. Inoltre, si potrà misurare in base al peso delle singole carrozze quante persone sono a bordo e adattare i climatizzatori di conseguenza. Se a bordo non ci sono passeggeri e la cabina di guida non è occupata, il veicolo passa automaticamente in modalità riposo. Un bene per l’ambiente e il portafoglio Dopo l’introduzione del pacchetto di risparmio energetico, i treni DTZ costruiti tra il 2006 e il 2009 risparmieranno Risparmiare 10 Gwh grazie al nuovo software per veicoli. più di 10 GWh di energia, l’equivalente del consumo annuo di corrente di 2500 famiglie. In tal modo contribuiranno all’attuazione del «programma TOP» per il risparmio energetico, che punta al risparmio di 600 GWh a livello di Gruppo entro il 2025. «Siamo sulla strada giusta», conferma Markus Nater, responsabile Management dell’ambiente e dell’energia presso Operating. «Il programma è un successo ecologico e soprattutto economico.» Oltre alle attuali ottimizzazioni energetiche del materiale rotabile, anche la durata di vita dei treni delle FFS è notevole: mentre gli apparecchi tecnici, dal telefonino all’auto, sono sostituiti sempre più velocemente da nuovi modelli, la ferrovia sfrutta i propri veicoli sempre più a lungo. Entro il 2018 i 115 treni di prima generazione della S-Bahn di Zurigo (DTZ), che hanno ormai più di 25 anni, saranno infatti preparati per affrontare altri 20 anni circa di servizio. E anche le 119 locomotive Re 460, che da ben due decenni costituiscono la spina dorsale del traffico a lunga percorrenza, saranno modernizzate nello stabilimento industriale di Yverdon-les-Bains entro il 2022 e potranno così essere impiegate per altri 20 anni. FFS Viaggiatori investe ogni anno circa un miliardo di franchi nel materiale rotabile. Alla luce di una tale cifra, fornitori e subfornitori devono soddisfare requisiti elevati riguardo alla sostenibilità e conformità giuridica delle catene di fornitura. «Non consideriamo solo i prezzi d’acquisto ma l’intero rapporto prezzo/prestazione nel ciclo di vita di un prodotto. Dal 2008 abbiamo così registrato buoni progressi e fatto ottime esperienze in tutte le gare d’appalto concernenti la flotta e Risparmio energetico Curiosando è questo il risparmio realizzato grazie ai 61 treni DTZ. Il montatore specialista Cyrill Holewa integra il nuovo software nel treno DTZ. adesso li trasferiamo ai pezzi di ricambio e impianti», afferma Dietmar Gessner, responsabile Acquisizione dei veicoli e Acquisti strategici. Ne sono un esempio i nuovi componenti per i convertitori statici delle locomotive Re 460, che fanno risparmiare energia per 3 milioni all’anno. Modernizzare o sostituire? Se una flotta esistente debba essere modernizzata o sostituita con nuovi veicoli, viene deciso dal Life Cycle Management di Operating (istituito a maggio 2014) su incarico dei settori Lunga percorrenza o Traffico regionale. «Cosa fare in quale caso dipende dall’andamento dell’offerta, dal materiale rotabile disponibile e dai costi complessivi attesi di una flotta», afferma il responsabile Fabian Hohermuth. In tal senso, l’efficienza energetica è un fattore importante. Altri aspetti riguardanti la sostenibilità, come un accesso privo di barriere, settori per famiglie o sedili ergonomici nella cabina di guida, vengono via via implementati in tutte le flotte. Quando un tipo di veicolo giunge alla fine del servizio, viene rottamato secondo processi stabiliti per tutte le FFS. In molti casi, assi, sale montate, repulsori ecc. vengono potenziati e rigenerati. «Nello smaltimento «Probabilmente andrò in pensione molto prima di questo treno.» Cyrill Holewa dei veicoli a livello dell’intero Gruppo ci assicuriamo che tutti i materiali critici siano riciclati d’intesa con il servizio pezzi di ricambio», spiega Rolf Kaufmann, responsabile del centro di competenza Smaltimento e cisterne. Dall’inizio del 2015, questo centro di competenza assiste tutte le sedi delle FFS allo scopo di standardizzare i processi di smaltimento sinora differenti, ridurre i costi, incrementare i proventi dai materiali riutilizzabili e garantire il rispetto di tutti i requisiti di legge in maniera dimostrabile. Intanto Cyrill Holewa ha installato con successo il nuovo software sulla composizione a due piani. La DTZ circolerà da subito in maniera più sostenibile. «Quando verrà messa fuori servizio io sarò probabilmente in pensione da un pezzo.» → «In viaggio», numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 delle FFS, 26 marzo 2015 Edizione speciale della rivista per collaboratori delle FFS, allegata al Rapporto di gestione 2014 delle FFS, 26 marzo 2015 → Edita da Comunicazione FFS: Andreas Stuber, Reto Kormann → Redazione (FFS) Ruedi Eichenberger, Martin Stutz → Realizzazione (Infel SA) Bruno Habegger (direzione), Laetitia Buntschu Signer (Art Director), → Traduzioni Servizio linguistico FFS, Interlanguage s.r.l. → Stampa Stämpfli SA, Berna, ISSN 2296-1852 → Maggiori informazioni sul rendiconto annuale 2014 in Internet: rapporto-di-gestione.ffs.ch Numero speciale allegato al Rapporto di gestione 2014 39 → Pagina 6. Illustrazione: Tom Künzli
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