WP 5.4. e WP 5.5 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Il documento contiene le linee guida communi per un intervento correto in caso di sversamenti di sostanze nocive e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Partner responsabile del deliverable: Tipo di documento Rapporto Numero documento 1 (versione italiana) Componente Attività Responsabile Livello di disseminazione Circolazione WP5 COMP 5.4 e 5.5 LUKA KOPER SAFEPORT partners SAFEPORT consorzio Data di scadenza dell’attività Versione 0.3 Projekt sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev Ministero dell'Economia e delle Finanze Informazioni sul documento Autori Autori Franka Cepak (LK_FC) Martina Gržančić (LK_MG) Elvis Belac (LK_EB) Jure Barovič (LK_JB) Contributi Rivisitazioni del documento Version e Data 0.1 24.6.201 3 0.2 18.3.201 4 0.3 10.4.201 4 Autori LK_FC LK_MG LK_EB LK_JB LK_FC LK_MG LK_EB LK_JB LK_FC LK_MG LK_EB LK_JB Breve descrizione Prima bozza Seconda bozza Terza bozza Versione: 03 Luogo: Koper Autore: Franka Cepak, Luka Koper Approvato dal partenariato: SI/NO Dettagli sulle modifiche Raporti AP Venezia, Chioggia, Koper Linee guida comuni per interventi di disinquinamento Finalizzazione (barrare) 2 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Indice 1.Obbiettivo............................................................................5 2.Creazione di un modello condiviso per la riduzione dell'inquinamento in mare.....................................................................................6 2.1.Informazioni sulla sostanza sversata........................................6 2.2.Informazioni meteorologiche.................................................7 3.Selezione di misure di risposta riguardanti le proprietà fisiche della sostanza sversata......................................................................8 4.Tecniche per il disinquinamento da sversamento in mare...................10 4.1.Gas (G, GD)....................................................................10 4.2.Sostanze che galleggiano sulla superfice – floater (gruppo F).........11 4.2.1.Sopprimere i vapori da sversamenti di sostanze galleggianti che evaporano..................11 4.2.2.Uso di »bubble barriers« per contenere lo sversamento..................................................12 4.2.3.Recupero di uno sversamento utilizzando fibre assorbenti di polipropilene...................12 4.2.4.Recupero della sostanza galleggiante con l`uso di cuscini ripieni di polvere assorbente 12 4.2.5.Recupero della sostanza galleggiante con l`uso di barre trainanti - “trawl systems”......13 4.2.6.Contenimento di sostanze galleggianti con uso di barre speciali a tenda........................13 4.2.7.Recupero di sostanze galleggianti con l`uso di “booms” e “skimmers”..........................13 4.2.8. Uso di differenti tipi di “skimmers”................................................................................14 4.3.Sostanze che si dissolvono del mare.......................................14 4.3.1. Contenimento di una sostanza dissolta in acqua non profonda con uso di barriere........15 4.3.2.Il trattamento dello sversamento di una sostanza dissolta nell’acqua con l’uso di agenti neutralizzanti.............................................................................................................................15 4.4.Sostanze che si depositano sul fondo del mare..........................16 5.Individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento.........................................16 5.1.Autorità portuale di Venezia................................................16 5.2.Porto di Koper.................................................................18 5.3.Chioggia........................................................................18 6.Riassunto............................................................................19 3 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 1. Obbiettivo Tramite l’attività WP5.4 e WP5.5. l’Autorità Portuale di Venezia, Trieste, Azienda Speciale per il porto di Chioggia e Porto di Koper hanno, tramite i risultati delle precedenti attività della WP5, preparato linee guida comuni per interventi di disinquinamento in caso di sversamento e abbiamo fatto un confronto tra metodologie e strumentazioni tecniche in uso anche al di fuori dell'area di programma. Durante l’attività WP5.2. abbiamo già condiviso e omogeneizzato i dati riguardanti le caratteristiche delle sostanze inquinanti trasportate in ambito portuale, ossia suddiviso in base alla loro proprietà fisico-chimiche per meglio preparare le linee guida d’intervento. L’obiettivo dell’attività e anche di creare un modello condiviso per la riduzione dell’inquinamento marino derivante dal trasporto marittimo e cosi incrementare la tutela delle aree costiere e dell’eco-sistema marino in generale e la competitività e dell’attrattività delle zone costiere dell’alto Adriatico in ragione del miglioramento del livello di protezione. Risultati attesi -condivisione ed omogeneizzazione dei dati relativi alle caratteristiche delle sostanze inquinanti trasportate in ambito portuale; -creazione di un modello condiviso per la riduzione dell’inquinamento marino derivante dal trasporto marittimo; -incremento della tutela delle aree costiere e dell’eco-sistema marino in generale; -incremento della competitività e dell’attrattività delle zone costiere dell’alto Adriatico in ragione del miglioramento del livello di protezione; -linee guida d’azione per l’intervento di disinquinamento in caso di sversamento; incremento della tutela delle aree costiere e dell’eco-sistema marino in generale; 4 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 2. Creazione di un modello condiviso per la riduzione dell'inquinamento in mare Il modello comune preparato per la riduzione dell’inquinamento in mare parte dal punto in qui avviene uno sversamento in mare consiste di sei fasi. La prima fase include l’individuazione e informazioni sullo sversamento in mare, la seconda include fermare la fuoriuscita e la previsione della diffusione della sostanza sversata e monitoraggio, la terza fase prevede la preparazione attrezzature technice e attivazione del personale tecnico, la quarta fase include le attivita di riduzione dell’impatto, la quinta fase prevede le attivita di disinquinamento e la ultima prevede l’analisi detagliata delle cause dell’incidente e misure apprese. Figura 1. Modello condiviso per la riduzione dell'inquinamento in mare 1. individuazione e informazioni sul sversamento in mare 2. Fermare la fuoriuscita, previsione della diffusione della sostanza sversata e monitoraggio 3. prepparazione attrezature technice e attivazione del personale tecnico 4. attivita di riduzione del impatto 5. attivita di disinquinamento Nel paragrafo 4 hanno i porti coinvolti descritto le modalità d’azione per l’intervento di disinquinamento in caso di sversamento per ciascuna fase del modello comune. 2.1. Informazioni sulla sostanza sversata In caso di sversamento e indispensabile ricevere al più presto i dati chimici/fisici della sostanza sversata o sia la “Safety Data Sheet”. Per ottenere velocemente dati sulla sostanza sversata si può usare uno dei seguenti link: 5 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 6. analisi delle cause e misure apprese 2.2. https://www.msds.com/ http://www.sciencelab.com/msdsList.php http://www.msdsonline.com/msds-search/ Informazioni meteorologiche In caso di sversamento sono per un soccorso ottimale indispensabili informazioni meteo (velocità e direzione del vento, marea, temperatura dell'aria e del mare,…) che si possono ottenere: DATTI VENTO: Venezia: http://it.windfinder.com/forecast/ Trieste: http://meteo-fvg.mobi/SYN/tabella.php?stazione=13 Koper: http://taru.iam.upr.si/safeport/live/wind, http://193.95.233.105/econova1/Default.aspx?mesto=Koper Chioggia: http://it.windfinder.com/forecast/ TEMPERATURA MARE: Temperatura mare in Nord Adriatico: http://www.arpa.emr.it/sim/? mare/oceanografiche&p=ROMSTMP&h=N000 Koper: http://www.zivetispristaniscem.si/ CORRENTI MARE: Correnti per in Nord Adriatico: http://oceanlab.cmcc.it/pages/index.php?model=AFS# 3. Selezione di misure di risposta riguardanti le proprietà fisiche della sostanza sversata Per preparare line guida comuni per interventi di disinquinamento in caso di sversamento abbiamo diviso le sostanze in differenti gruppi a secondo delle proprietà fisiche: G gas GD gas/dissolver E evaporator ED evaporator/dissolver FE floater/evaporator FED floater/evaporator/dissolver F floater FD floater/dissolver DE dissolver/evaporator 6 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento D dissolver SD sinker/dissolver S sinker Nella figura 2 abbiamo indicato per quali tipi di sostanze esistono metodi di intervento in casi di sversamento in mare. Metodi di interveno elencati includono previsioni, monitoraggio ed opere di disinquinamento. Figura 2. Elenco dei metodi esistenti in caso di sversamento di un inquinante a seconda della diversa tipologia di inquinante METODO Previsioni di dispersione in aria G X GAS GD X Previsioni di dispersione sulla superfice acqua Previsoni di dispersione nel acqua Monitoraggio di difusione in aria Monitoraggio di difusione in acqua Opera per il disinquinamento di sversamento di gas Opera per il disinquinamento da sversamento di sostanze galeggianti Opera per il disinquinamento da sversamento di sostanze che si dissolvono Opera per il disinquinamento da sversamento di sostanze che sprofondano in mare X X X X X X E X ED X X X X X FE X X X FED X X X X X Liquido /solido F FD DE X X X X X X X X D SD X X X X X X X X X X X X X 4. Tecniche per il disinquinamento da sversamento in mare Avviso: le attività proposte devono essere eseguite con personale istruito e competente e con l’uso di mezzi protettivi. 4.1. S Gas (G, GD) 7 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento X Esempi di gas che si pretovarjajo ali skladiščijo elencati dai porti coinvolti: freons, cloruro di vinile (CVM), etilene, miscela C4, ammoniaca. In caso di un incidente e per la preparazione dell’intervento in mare che coinvolge un gas e necessario: - le condizioni e le modalità di magazzinaggio del gas, - le caratteristiche del gas (“Safety Data Sheet”), - come fuoriesce dal contenitore, - una valutazione della dispersione (portata, l'estensione, luogo, ..). Le tecniche da usare per la riduzione dell’impatto ambientale: - Uso di spray di acqua per dissolvere gas solubili (gruppo GD) o uso di spray di acqua anche per gas non solubili (gruppo G) più per disperderli, Uso di schiume per ridurre l’evaporazione del gas, Ridurre il rischio d’incendio e di esplosione di nuvole di gas infiammabili, raffreddando le superfici calde, rimuovere oggetti scintillanti, estinguere l`incendio, - Ridurre, disperdere nubi di gas che sono poco solubili o insolubili in acqua. Figura 3. Alcune attività di riduzione dell’impatto nel caso della fuoriuscita del gas 4.2. Sostanze che galleggiano sulla superfice – floater (gruppo F) Esempi: amyl acetate, butyl acetate, butanol, butyl acrylate, cyclohexanone, dibutyl phthalate, dioctyl phthalate, dipentene, fish oil, heptane, hexanol, isodecanol, olive oil, rape seed oil, tall oil, toluene, turpentine, xylenes Un prodotto chimico sversato che galleggia sulla superficie dell'acqua si diffonderà e formerà una grande superficie che sarà in contatto con l'aria. A seconda delle sue caratteristiche, può evaporare rapidamente e dare alta concentrazione di gas nell'aria (E˃ED˃FE˃FED). In questi casi è necessario monitorare la concentrazione della sostanza nell’area per casi di rischio d`incendio, esplosione, pericolo per la salute. 8 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Azioni correttive in casi di sversamento possono essere eseguite in grosso modo per sostanze galleggianti (tipo F) che non evaporano e non dissolvono nel acqua oppure questi processi sono molto lenti. Ma anche in questi casi si possono effettuare delle difficolta nel recupero per via della bassa viscosità della sostanza. In casi di sversamento delle sostanze galleggianti del gruppo F si può: - trattare con schiuma per ridurre la vaporizzazione e ridurre il rischio di incendio ed esplosione, - trattare con sorbenti o altri tipi di agenti da trattamento, - contenuta con barre galleggianti (solo per un breve periodo di tempo, a causa di sostanze chimiche di bassa viscosità), - raccoglimento con impianti di recupero (skimmer), - uso di più metodi elencati sopra. Durante questi lavori, una particolare attenzione deve essere data a rischi di salute, per rischi d’incendi ed esplosioni. In alcuni casi, questi rischi possono essere ridotti coprendo la fuoriuscita con schiuma come indicato sopra. L`uso di agenti può facilitare il recupero della sostanza sversata in mare. Esistono speciali sorbenti per questi casi. L'uso di agenti su una fuoriuscita di sostanza chimica sulla superficie dell'acqua può limitare la sua diffusione e facilitare il contenimento e il recupero. 4.2.1. Sopprimere i vapori da sversamenti di sostanze galleggianti che evaporano Il metodo prevede l'applicazione di schiuma per mezzo di attrezzature antincendio per sostanze che evaporano e formano nubi di gas tossici e a rischio d`incendio o esplosione. Il metodo e applicabile per sversamenti non troppo estesi. La schiuma può contenere per un tempo determinato la formazione del vapore e cosi ridurre i rischi. Il disavvantaggio dell’uso della schiuma e la riduzione della tensione superficiale e per questo rende il recupero del sversamento più difficile. Figura 4. Lista di differenti tipi di schiuma per differenti tipi di sversamenti 9 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 4.2.2. Uso di »bubble barriers« per contenere lo sversamento Il metodo consiste l'applicazione di »bubble barriers« (barriere d'aria o bracci pneumatici) intorno ai sversamenti galleggianti o per disperdere le sostanze utilizzando aria compressa in un tubo perforato che è disposta sul fondo intorno al luogo dell'incidente. Il sistema proposto può essere fisso oppure posto in caso di uno sversamento. Vento, onde e le correnti possono influenzare l’efficacia del sistema. Il metodo è applicabile in acque non profonde (baie, bacini) per sostanze galleggianti o per disperderle nell’acqua. Esempi di possibili applicazioni: 10 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 4.2.3. Recupero di uno sversamento utilizzando fibre assorbenti di polipropilene Il sistema prevede la distribuzione dei panni assorbenti sulla superficie dell'acqua sopra lo sversamento e il recupero. Il sistema è utilizzabile per il gruppo di sostanze F (galleggianti e che non evaporano e si dissolvono significamene). Questo sistema non è utile in alto mare o con venti, onde grandi. Con l’uso di questo sistema rimangono rischi di salute, incendi ed esplosioni e la possibilità che i panni sprofondano. Sul mercato esistono differenti assorbenti, ma i più efficaci sono di polietilene. Esempio di possibile applicazione: 4.2.4. Recupero della sostanza galleggiante con l`uso di cuscini ripieni di polvere assorbente Il sistema prevede la distribuzione dei cuscini assorbenti sulla superficie dell'acqua sopra lo sversamento e il recupero. Il sistema è utilizzabile per il gruppo di sostanze F (galleggianti e che non evaporano e si dissolvono significamene). I cuscini sono ripieni con piccoli pezzi (1 mm) di sostanze assorbenti. Questo sistema non è utile in alto mare o con venti, onde grandi. Con l’uso di questo sistema rimangono rischi di salute, incendi ed esplosioni e la possibilità che i panni sprofondano. 11 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 4.2.5. Recupero della sostanza galleggiante con l`uso di barre trainanti “trawl systems” Il metodo prevede il traino di barre galleggianti per recuperare sostanze molto viscose che galleggiano sulla superfice e che non evaporano e che non si dissolvono nell’acqua (group F). Il metodo si può usare anche in casi di recupero di piccoli pacchi in mare. Il sistema “Scantrawl” »Jackson Trawl« è in grado di filtrare l'acqua, intrappolando gli oli pesanti in uno speciale sacchetto da traino flessibile. Ogni sacchetto può essere scollegato dal sistema per sostituirlo. Il sistema può essere usato molto rapidamente. Con l’uso di questo sistema rimangono rischi di salute, incendi e possibili esplosioni. 4.2.6. Contenimento di sostanze galleggianti con uso di barre speciali a tenda Con questo sistema e possibile contenere sostanze sversate in acque poco profonde e non movimentate. Con barre senza la tenda esiste il rischio che lo sversamento fuoriesce sotto la barra galleggiante. La tenda della barra galleggiante si deve ancorare (fissare al fondo). 12 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 4.2.7. Recupero di sostanze galleggianti con l`uso di “booms” e “skimmers” Il metodo include il recupero di sostanze galleggianti (gruppo F) con l’aiuto di barre galleggianti e skimmer. Lo sversamento si contiene con le barre galleggianti. Gli sversamenti di olio possono essere recuperati con diversi tipi di skimmers. In caso di sversamento da prodotti chimici (non oli) si può riscontrare difficolta di recupero per via della bassa viscosità della sostanza e per questo si diffonde rapidamente e forma uno strato molto sottile sulla superfice. Non ostante questo molte sostanze si possono recuperare con uso di skimmers. Per facilitare il recupero si può usare anche diversi agenti. Con l’uso di questo sistema rimangono rischi di salute, possibili incendi ed esplosioni. Con questo sistema si può riscontrare una riduzione di efficienza nel recupero se le onde raggiungono l’altezza di ˃1,5 m e correnti ˃0,8 kn. 4.2.8. Uso di differenti tipi di “skimmers” L’uso di diversi tipi di skimmers è applicabile per sostanze che galleggiano sul acqua e che non evaporano e che non di dissolvono nel acqua ((Gruppo F) tipo: alfa-methyl styrene, dipentene, ethyl hexanol, fatty oils, isodecanol, nonyl alcohol, octanol, phthalates, 1,2,3trimethyl benzene and vinyl toluene. Belt skimmmers Sorbent skimmers Vortex skimmers 13 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Il recupero con questi tipi di skimmer è per postanze tipo octanol e dioctyl phthalate, in diversi casi si può facilitare il recupero con diversi sorbenti. 4.3. Il recupero con questi tipi di skimmer è per postanze tipo octanol e dioctyl phthalate, non si devono usare pretrataggi. Per il recupero di prodotti petroliferi leggeri. Sostanze che si dissolvono del mare Esempi: Acetone, ethanol, phosphoric acid, glycols, isopropanol, methanol, methyl ethyl ketone, monoethyl amine, sodium hydroxide solution, propionic acid, propylene oxide, sulphuric acid, acetic acid, ammonium hydroxide (from dissolved ammonia) In caso di sversamento di una sostanza solubile nell`acqua si dissolve in profondità e per questo è importante a monitorare la concentrazione per il controllo del movimento della sostanza e per poter stimare potenziali rischi per l`ambiente circostante, pesca, aree di ricreazione,…. In casi di sversamento in aree con acque basse si può in alcuni casi mescolare con diversi agenti di trattamento per ridurre effetti nell’ambiente. Esempi di agenti di trattamento si dividono in: -agenti neutralizzanti -carbone attivo -agenti ossidativi -agenti riducenti -agenti complessanti -ion exchangers Gli agenti di trattamento (flocculanti, agenti gelanti, carbone attivo,…) possono essere utilizzati anche dopo la fase recupero, quando la sostanza recuperata si trova in un contenitore intermediante. Carbone attivo e un assorbente efficiente per sostanze organiche. Il metodo di aggiunta agenti di trattamento per le sostanze sversate può essere usato per sostanze del gruppo D ma anche per altre (Gruppo GD, ED, FED, FD e SD). 4.3.1. Contenimento di una sostanza dissolta in acqua non profonda con uso di barriere Il metodo è applicabile per acque non profonde e calme e si usa una barriera con la tenda per contenere una sostanza dissolta. 14 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 4.3.2. Il trattamento dello sversamento di una sostanza dissolta nell’acqua con l’uso di agenti neutralizzanti Il metodo consiste nell’aggiunta di un agente neutralizzante sullo sversamento. Un agente neutralizzante si usa in casi di sversamenti di acidi o di basici che in caso di sversamento cambiano significamene il pH. Esempi: ammonium hydroxide, fluosilicic acid, phosphoric acid, sodium hydroxide solution, propionic acid, nitric acid, sulphuric acid and acetic acid (Gruppo D). In casi di sversamenti di acidi o basici causano danni istantanei e durano poco tempo perché formano una area concentrata che si muove nelle acque. Negli sversamenti in acque confinate è indispensabile una rapida localizzazione dello sversamento e la aggiunta dell’agente neutralizzante. SVERSAMENTO DI UN ACIDO Agente neutralizzante: Sodium acid carbonate (sodium bicarbonate, NaHCO3) SVERSAMENTO DI UN BASICO Agente neutralizzante: Sodium dihydrogen phosphate (monosodium phosphate, NaH2PO4) L’uso di agenti neutralizzanti deve essere usato solo dopo il consulto con l’autorità per la protezione dell’ambiente. Per l’ottimale dosaggio dell’ agente neutralizzante si deve sapere la quantità della sostanza sversata. Il pH del mare si deve misurare costantemente. In casi di sversamento dell’ammonica nell’ acqua una parte evapora e una parte si dissolve e si forma NH4OH che è dannoso per l’ambiente aquatico. Il metodo non è applicabile nei casi di sversamento in mari aperti, mari profondi, nei casi di correnti forti, venti forti. 4.4. Sostanze che si depositano sul fondo del mare Una sostanza che sprofonda può contaminare i sedimenti marini. In questi casi si deve fare un'attenta pianificazione prima dei lavori di decontaminazioni. Per il recupero di queste sostanze si usano diversi tipi di tecniche di drenaggio (pneumatiche, idrauliche, meccaniche). I sommozzatori devono essere informati e attrezzati per il recupere delle sostanze. 15 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 5. Individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento 5.1. Autorità portuale di Venezia Buone pratiche 1. Pattugliamento dell’ambito portuale ad opera di Guardi ai Fuochi del Porto di Venezia (3 volte alla settimana, per una durata di 4 ore ciascuna e coprente un terzo dell’intera zona). 1. 2. Servizio di “Pronto Intervento” (nell’arco delle 24 ore al fine di poter intervenire prontamente in caso di sversamento a mare di idrocarburi e nel caso venga segnalata la presenza di ostacoli galleggianti che comportino pericolo per la navigazione); Individuazione e informazioni sullo sversamento in mare Osservazioni Il monitoraggio degli specchi acquei avviene mediante apposite imbarcazioni opportunamente attrezzate e dotate di sistema GPS (Global Position System) tale da registrare i tracciati degli spostamenti delle imbarcazioni medesime e rendere disponibili gli stessi con accesso remoto. Ne l c ap i t o l at o d ’ ap p al t o vi e n e i n fat t i specificato quanto segue in merito ai punti 1 e 2: monitoraggio, pulizia e disinquinamento degli specchi acquei portuali consistente nella raccolta dalle superfici acquee dei rifiuti galleggianti e semisommersi solidi, organici ed inorganici, di qualsiasi natura, consistenza e provenienza, degli idrocarburi e delle altre sostanze oleose, nonché raccolta, carico, trasporto, stoccaggio e smaltimento dei medesimi rifiuti in discariche autorizzate o presso impianti di trattamento o termodistruzione. L’ambito di applicazione è: - s e z i o n e d i V e n e z i a - M a r i t t i m a, comprendente gli accosti di Marittima, Santa Marta, San Basilio, pontile ex Adriatica, parco briccole di punta della Salute, San Biagio, Cà di Dio e Riva Sette Martiri; - sezione di Marghera, comprendente gli accosti dell’area commerciale ed industriale di Marghera, Fusina e porto San Leonardo. Il concessionario si è impegnato ad iniziare le operazioni di recupero e bonifica entro 60 minuti dalla segnalazione dell’evento inquinante per tutti i giorni di durata della concessione. Il concessionario ha l’obbligo di informare l’Autorità Portuale e l’Autorità Marittima non appena individuata la presenza nelle acque portuali di idrocarburi, miscele di idrocarburi od altre sostanze vietate; l’Autorità Marittima avvierà l’istruttoria per l’individuazione della responsabilità, ai fini anche della eventuale comunicazione all’Autorità Giudiziaria, nonché della determinazione delle spese per l’immediata bonifica a carico del responsabile del danno ambientale. 3. Videosorveglianza dei principali canali e bacini Le telecamere permettono una visione diurna dell’area. 16 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento acquei antistanti le aree del porto commerciale e del Petrolchimico (progetto saFE - Security and Facility Expertise). Con il sistema SaFE, il personale di vigilanza che presidia i varchi e le Control Room (sala operative di controllo) riesce a controllare una vasta area di territorio e laguna particolarmente difficile dal punto di vista morfologico. Il sistema, che è attivo 24 ore su 24, invia in tempo reale le informazioni dal territorio al centro operativo che le elabora e le archivia, lasciandole a disposizione delle Autorità di Pubblica Sicurezza. In caso di eventi di sicurezza, il personale di sorveglianza è in grado di allarmare tempestivamente le Forze dell'Ordine ponendosi al loro servizio per migliorare l’efficacia dell’intervento. 4. Monitoraggio della via d’acqua che dalla bocca di porto del Lido giunge fino alla Marittima attraversando il bacino di San Marco (Monitoraggio con progetto HYDRA) . Le telecamere permettono una visione diurna delle vie d’acqua ad esclusione di quelle installate alla Giudecca che, essendo termocamere, permettendo anche un controllo notturno. Scarsa visibilità durante i sopralluoghi serali con il buio. 5. Vigilanza del personale APV nelle aree portuali terrestri (sopralluoghi ispettivi n. 2 al giorno e n. 1 sopralluogo ispettivo tra sabato e domenica). 6. U n numero di telefono dedicato per eventuali emergenze e/o incidenti riscontrati (sia APV che Capitaneria di Porto) 7. Sonde on line per la definizione qualiquantitativa del refluo (pH, conducibilità, torbidità) all’interno della Macroisola portuale (attività in corso con SAFEPORT-WP5) – sonde in fase di installazione. Le sonde permetteranno di individuare una curva caratteristica del refluo che permetterà, con un sistema da remoto, di evidenziare eventuali anomalie nella rete fognaria del porto commerciale. Non individuazione del valore dei parametri specifici 2. Modello di diffusione (SHYFEM - Finite Element Model for Coastal Seas) realizzato da ISMAR-CNR nel 2005. Previsione della diffusione della sostanza sversata e monitoraggio Rete telemareografica per raccolta dati sulla marea da parte del Comune di Venezia Istituzione Centro Previsioni e Segnalazioni Maree. La rete telemareografica è costituita da 15 stazioni automatiche. Tutti i dati della rete telemareografica sono automaticamente validati dal sistema che segnala la registrazione di valori evidentemente errati. Un successivo controllo grafico, effettuato manualmente dai tecnici dell'ICPSM, permette di evidenziare ed eventualmente eliminare i dati anomali. Un confronto fra stazioni vicine serve a individuare misure inconsistenti nei dati di livello. Tale modello permette di effettuare calcoli sui movimenti idrodinamici e, attraverso dei moduli aggiuntivi, di valutare anche la dispersione di sostanze disciolte, lo scambio termico del corpo idrico, il trasporto dei sedimenti e la qualità delle acque attraverso un modello di eutrofizzazione. Richiede personale competente. 17 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Stazioni meteorologiche ARPAV e EZI (dati on line. Misurata velocità del vento, direzione del vento, temperatura, stabilità atmosferica, oltre a parametri chimici) 3. Utili per la previsione della diffusione dei gas, sostanze volatili. Centrale operativa della ditta Guardie ai Fuochi del Porto di Venezia a Malcontenta-Venezia, operativa h24. Preparazione attrezzature tecniche e attivazione del personale tecnico 4. Lista di attrezzatura disponibile per gli interventi presente (esistente) nell’area portuale: Panni galleggianti di tipo Covalca off-shore di diverse dimensioni: -da 120 cm (100 mt); Il personale della ditta Guardie ai Fuochi del Porto di Venezia è soggetto a corsi di formazione/aggiornamento spe ci f ic at ame nt e in di ri z z ati p er emergenze ambientali con appositi programmi annuali. -da 100 cm (2550 mt); -da 60 cm (150 mt); -da 40 cm (200 mt). Riduzione dell’impatto Assorbenti definita dalla ditta concessionaria del servizio di disinquinamento “in quantità congrua”. Le tipologie sono le seguenti: Teraper; -Peroil W; -Panno assorbente; -Salsicciotti olio assorbenti. - 5. Pompe ad aria antideflagranti (n. 4, portata 20 ton/h) Motocompressore (n. 1, da 10 bar) Manichette (350 mt, diametro 80) Pompa immersione (n. 1, portata 120 ton/h) Gruppo elettrogeno (n. 1 da 40 Kw) Pompa antincendio (n. 1) Lance per assorbenti (n. 2) Idropulitrice (n. 2, da 120 bar) Mezzi nautici ( t u t t i d o t a t i d i s i s t e m a antideflagrante, al fine di non provocare incendi nel corso di recupero di prodotti infiammabili): si veda tabella allegata. Lista di attrezzatura a disposizione per il disinquinamento presente (esistente) nell’area portuale: Panne galleggianti Assorbenti: Teraper; - Peroil W; - Attività di disinquinamento Panne assorbente; Salsicciotti olio assorbenti. Mezzi nautici Mezzi adibiti per lo stoccaggio temporaneo di un inquinante 18 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Guardie ai Fuochi del Porto di Venezia ha implementato il sistema di gestione ambientale secondo la norma ISO 14001 e qualità secondo la norma ISO 9001. 6. L’adesione ad un Sistema di Gestione Ambientale permette a Guardie ai Fuochi, attraverso il Riesame della Direzione, di eseguire una valutazione delle performance, di eventuali non conformità emerse e un’analisi delle cause specifiche. I risultati delle valutazioni e delle analisi e relative lezioni apprese nel singolo porto - non trasmesse agli altri porti. Analisi delle cause e misure apprese Elenco mezzi nautici ditta Guardie ai Fuochi del Porto di Venezia Guardie ai Fuochi “ CAPACITÀ DI NOME TIPO DISTANZA OPERATIVA STOCCAGGIO ECOLAGUNA 1 Moto cisterna 150 LOC. COST ECOLAGUNA 2 Moto barca 15 NAV. LAG. ECOLAGUNA 3 Moto cisterna 250 LOC. COST ECOLAGUNA 4 FZ Moto cisterna 550 NAV. COST. ECOLAGUNA 5 chiatta 78 NAV. LAG. ECOLAGUNA 6 chiatta 1122 NAV. LAG. ECOLAGUNA 8 M/FO NIL NAV. LAG. ECOLAGUNA 9 M/FO NIL NAV. LAG. ECOLAGUNA 10 Moto cisterna 290 LOC. COST ECOLAGUNA 11 Moto cisterna 126.52 NAV. LAG. ECOLAGUNA 12 Moto cisterna 126.52 NAV. LAG. ECOLAGUNA 14 Motonave 500 NAV. LAG. Battello AIRONE disinquinante 16 NAV. COST. GABBIANO Battello disinquinante CANAL BIANCO chiatta ECOLAG X4 Battello disinquinante 5.2. 3.5 NAV. LAG. 1500 NAV. LAG. 3 NAV. LOC. Porto di Koper Buone pratiche nel porto di Koper Video sorveglianza dell’area portuale con camere. . 1. Vigilanza del personale 24/7. Individuazione e informazioni sullo sversamento in mare Sensori on line (tipo pH, T, ossigeno dissolto, conduttività). Sensori per oli/petrolio. Osservazioni Non completamente coperto tutto il territorio portuale, camere non rilevano sversamenti notturni. Non rilevano sversamenti notturni in mare (non visibili). Non presenti in ogni punto in ogni momento. Non specifici per ciascun tipo di sostanza. Possono indicare uno sversamento per un’area definita o con un ritardo. Possono indicare uno sversamento per un’area definita. Il segnale da 19 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento un allarme all’ufficio vigilanza. Centro di controllo sicurezza – BS 5979:2005, con sistema CCTV. Un numero telefonico unico e dedicato per fornire informazioni su incidenti e per intervento. Modello di diffusione ALOHA. 2. Multiple stazioni meteorologiche (dati on line); velocità e direzione del vento. Le stazioni sono montate anche sulle gru. Dati on-line visibili sul internet. Personale portuale tecnico esperto. Previsione della diffusione della sostanza sversata e monitoraggio Richiede personale competente. Non utile per la simulazione della movimentazione di un sversamento in mare. ALOHA (Area Locations of Hazardous Atmospheres) è uno dei tanti modelli che vengono impiegati per questo ti po di analisi e comprende ben tre categorie di rischi o che vanno dalla dispersione di gas tossici ,incendi, esplosioni, compreso un modello di dispersio nel aerea che consente la stima delle dispersioni di nubi di gas e i valori conseguenti ad un’esplosione di nubi di vapori, ovvero le sue sovrapressioni. Utile per la previsione della diffusione dei gas, sostanze volatili. Richiede una formazione specifica. 3. Preparazione attrezzature tecniche e attivazione del personale tecnico 4. Sistema di allertamento (telefonico). Nel porto non esiste una sirena per l`allertamento. Personale portuale operativo presente nell’area portuale per gestire gli sversamenti “non SEVESO” 24/7. Richiede una formazione specifica e continua. Attrezzature presenti nei container nell’area portuale, i container sono posti sulla banchina vicino al mare, per una rapido utilizzo. Realizzazione di esercizi a secco ogni anno. Attrezzatura disponibile per gli interventi presenti (esistenti) nell’area portuale: Barre galleggianti a disposizione, già galleggianti o da rilasciare in mare (cca. 4,5 km.). Skimmer Vikoma a strati per il recupero d’idrocarburi (disoleatore) (N1). Riduzione dell’impatto Skimmer Vikoma aspiratore (N1). DESMI HELIX circulat brush skimmer (N1). NOFI 250 EP harbor buster (N1). Navette ecologice attrezzata per interventi (N3) situate nel porto (tipo 20 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Gabbiano 10, Omnia 10.60, Gabbiano 7.7) Camion con serbatoio 5 m3 con pompa 2,4 m3/min, con sistema per anti incedio di capacità 2,4 m3/min. 5. Attrezzatura a disposizione per il disinquinamento presente (esistente) nell’area portuale o nelle prossimità del porto. Sistema di stoccaggio temporaneo (contenitori vari) di un inquinante (circa 100m3 in totale). Barre/materiali assorbenti. Polveri assorbenti. Attività di disinquinamento Nastri assorbenti. Disperdenti (agente per l’eliminazione di residui di oli) con due erogatori/ spray irroratori manuali. 6. Implementato il sistema di qualità secondo le norme ISO 14001, EMAS, OHSAS 18001. Sistema informatico di registrazione degli eventi, analisi delle cause specifiche d`incidenti. Analisi delle cause e misure apprese 5.3. Analisi e lezioni apprese nel singolo porto - non trasmesse agli altri porti. È importante mantenere alto il senso di vulnerabilità mediante una buona analisi di tutti i rischi ed un programma continuo di formazione sensibilizzazione dei lavoratori. Chioggia 1. Buone pratiche Osservazioni Fase di allertamento: scatta allorché si ha notizia, da qualunque fonte, di un qualsiasi evento che possa costituire minaccia di inquinamento. In questa fase: Ulteriori informazioni di dettaglio in merito agli aspetti organizzativi possono essere dedotti dalla descrizione della buona pratica “Organizzazione e Procedure di intervento in caso di sversamento” di cui al WP 5.1. 1. Individuazione e informazioni sullo sversamento in mare Preverja si accerta la veridicità dell’informazione acquisendo le seguenti informazioni: 1.1. origine dell’informazione; 1.2. nave 1.2.1. nome 1.2.2. tipo 1.2.3. nazionalità 1.2.4. portata lorda 1.2.5. nome e recapito Ulteriori informazioni in merito alle caratteristiche tecniche del sistema di localizzazione dei punti di incidente/sversamento possono essere dedotti dalla descrizione della buona pratica “Tecnologie per la prevenzione dell’inquinamento causato da idrocarburi” di cui al WP 5.1. 21 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento armatore 1.3. zona o infrastruttura interessata 1.4. posizione della nave (o delle navi) eventuale causa dell’incidente 1.5. quantitativo e tipo di carico trasportati e/o eventualmente fuoriusciti / 1.6. estensione dello spandimento condizioni meteorologiche ed andamento della marea 1.7. altro ritenuto utile 2. si definisce la competenza territoriale e si dispone: 2.1. ricognizione tramite invio di motovedetta (o anche via terra se l’incidente è in vicinanza della costa); eventuale prelievo di campioni (almeno tre) da conservare in appositi contenitori per il successivo invio al laboratorio ARPAV, Dipartimento Provinciale di Venezia - Via Lissa n. 6 Mestre-Venezia. Fase di pericolo: fa scattare l'esecuzione delle operazioni. Il Capo del Compartimento Marittimo interessato informa al più presto, il Ministero de ll ' Am bi e n te e d el l a Tut e la de l Territorio, Maricogecap - Centrale Operativa, la Prefettura e la Direzione Marittima. Per quanto riguarda la localizzazione della nave ed il sistema di allertamento orientato ad individuare in maniera precoce l’inquinamento da idrocarburi, la Capitaneria di Porto di Chioggia si avvale in esclusiva del sistema di monitoraggio ed informazione sul traffico navale VTMIS (Vessel Traffic Monitoring and Information System). L’utilizzo del VTMIS da parte della Capitaneria di Porto di Chioggia è in uso ormai da vari anni, ed interessa in particolare l’area costiera. Oltre al sistema VTMIS, per il monitoraggio del traffico nell’ambito del porto di Chioggia viene utilizzato un sistema messo a disposizione dal Magistrato Alle Acque di Venezia (MAV), chiamato SIMNAV, utilizzato per le opere del MOSE, ma messo a disposizione per i vari soggetti portuali per la zona del porto e la bocca di porto (non coperte dal sistema VTMIS). Il Sistema SIMNAV si pone l’obiettivo di rendere dispo nibile la cosiddetta “immagine del traffico” nella zona di interesse delle opere mobili, durante la 22 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento loro costruzione e durante l’esercizio delle stesse, a tutti i principali attori coinvolti nell’osservazione e gestione del traffico navale (Capitaneria di Porto, Piloti, Autorità Portuale, Gestore delle Opere mobili, etc.). In particolare, una delle aree coperte riguarda la bocca di Porto di Chioggia e l’area portuale, ove sono in funzione 3 postazioni ubicate a: Sede Capitaneria di Porto di Chioggia; Sede Corporazione Piloti di Chioggia; Sede Azienda Speciale per il Porto di Chioggia (ASPO). La Guardia Costiera nazionale, in caso di incidenti di particolare rilevanza, possiede due aeromobili ATR 42 e due aeromobili Piaggio equipaggiati con strumentazione di remote sensing, scanner multispettro, camere a infrarossi e per la video registrazione. Per quanto riguarda la descrizione delle caratteristiche chimico fisiche della sostanza inquinante è opportuno rilevare: tipo di eventuale idrocarburo viscosità punto di scorrimento numero UN nome specifico e codice IMDG tipo di eventuale contenitore descrivendo per quanto possibile anche lo stato apparente: liquido solido flottante agglomerati emulsioni colorazione presenza di vapore Ove possibile è opportuno descrivere numeri, sigle, identificativi presenti su contenitori, bidoni ed altro alla deriva. Per quanto riguarda le condizioni meteorologiche, in fase di ricognizione è inoltre necessario evidenziare direzione e intensità del vento direzione e intensità della corrente stato del mare Tutte le informazioni di cui sopra devono essere incluse nell’avviso di incidente che possa causare inquinamenti del mare e delle coste (Pollution Message – POLMES), come descritto all’Allegato 4 del Piano Operativo Antinquinamento Locale. 2. La Centrale Operativa di MARICOGECAP attiva ogni risorsa nazionale ed internazionale in grado di fornire Allo stato attuale presso il Porto di Chioggia non è disponibile uno strumento modellistico numerico 23 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Previsione della diffusione della sostanza sversata e monitoraggio immagini satellitari e modelli numerici di previsione, al fine di monitorare con continuità lo spostamento dell’inquinamento e seguirne la possibile evoluzione. Il Capo del Compartimento Marittimo può richiedere l’intervento e l’impiego degli aeromobili della Guardia Costiera, concordando con la “Sezione Telerilevamento Ambientale Istituzionale” (S.T.A.I.) del III Reparto Piani e Operazioni di Maricogecap, l’eventuale attività di monitoraggio. che possa essere reso operativo in tempo reale per la previsione dello spostamento e della diffusione della sostanza sversata. Lo studio degli scenari modellistici di cui al WP 5.3 fornirà utili informazioni per l’arricchimento e la ridefinizione della Buona Pratica tenuto conto dei più probabili scenari di incidente rilevati attraverso le attività di cui al WP 5.2. Il Piano Operativo Antinquinamento Locale descrive all’Allegato 10 le tipiche condizioni per quanto riguarda: Parametri meteorologici e climatici o clima o o precipitazioni o o nuvolosità nebbia o o o maree situazioni meteoventi dominanti Stato del cielo temperatura Stato del mare correnti percentuale stagionale dei vari stati di agitazione del mare La previsione della diffusione della sostanza sversata viene fatta anche sulla base delle informazioni raccolte nella fase 1. Infine, per quanto riguarda la raccolta dei dati utili alla previsione della diffusione degli inquinanti, esistono diverse reti automatiche di acquisizione dati: - rete SAMANET (10 stazioni) gestita dal Magistrato alle Acque ove viene effettuato la registrazione in continuo dei principali parametri chimicofisici delle acque; rete stazioni meteo laguna-mare del Magistrato alle Acque (4 stazioni); correntometri alle bocche di porto; stazione meteo/onde/correnti piattaforma oceanografica CNR/ISMAR; rete regionale boe meteomarine (3 stazioni: foce Sile, fronte Chioggia, foce Adige); ADCP bocca di porto Lido gestito da ISPRA; ADCP bocca di porto di Chioggia gestito dal Centro Maree del Comune di Venezia 24 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento Il m e d e s i m o Pi an o Op e ra t i v o Antinquinamento Locale, alla Parte Seconda, specifica inoltre le zone sensibili e di particolare pregio (Capitolo 3) e le zone a rischio (Capitolo 4) esistenti nell’ambito di giurisdizione del Compartimento Marittimo di Chioggia: Spiagge sabbiose; Zone di tutela biologica “Tegnue” (mappa in Allegato 2 del PianoImpianti di molluschicoltura (mappa in Allegato 3 del Piano); Acque territoriali caratterizzate da presenza dell’impianto per lo scarico di GPL (Abibes) e dell’impianto di rigassificazione; Presenza di depositi costieri. 3. Preparazione attrezzature tecniche e attivazione del personale tecnico La consultazione di tali mappe è fondamentale al fine della valutazione della gravità delle conseguenze dell’incidente. Per quanto riguarda l’attivazione di personale tecnico, la richiesta di attivazione ad altri Organi è specificata in Allegato 5 del Piano Operativo Antinquinamento Locale e prevede la specifica della richiesta in termini di: mezzi materiale personale Gli Organi che è possibile/necessario contattare in funzione delle diverse competenze e risorse sono: - Comando Provinciale Vigili del Fuoco; - Società CASTALIA (dopo ottenimento autorizzazione da MATTM in forza di opportuna convenzione); - Società concessionaria servizi di rimorchio; Società responsabili dei terminali marini; - Società che effettuano operazioni di bunkeraggio o di movimentazione di prodotti petroliferi; Forze di Polizia; - Piloti di Chioggia; Ormeggiatori di Chioggia; - Comandanti delle navi della zona interessata. La società Guardie ai Fuochi del Porto di Venezia Soc. coop. per Azioni dispone di u n a motonave al fine di svolgere il servizio di Rimozione oli minerali dalla superficie del mare, dotata di cisterna prodotti petroliferi PI>60 x C. L’imbarcazi one, dotata di doppia propulsione ad elica, ha una stazza di 152 tonnellate, una lunghezza di 34.5 metri per una larghezza di 9.50 metri ed 25 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento un altezza di 2.80 metri. L’armamento annovera: catene in acciaio dolce, 10 lunghezze, calibro 20.5 mm (regolamentari); catene in acciaio ad elevata resistenza, 10 lunghezze, calibro 20.5 mm (esistenti a bordo); n. 3 cavi per ormeggio, lunghezza 120 m, carico di rottura 7050 kN; n. 1 cavo per rimorchio, lunghezza 180 m, carico di rottura 8100 kN 4. 1. In particolare la società è in grado di svolgere i seguenti servizi speciali: Trasporto in cisterne strutturali di prodotti infiammabili liquidi aventi punto di infiammabilità superiore a 60 °C con azione non particolarmente nociva sull’organismo umano e non particolarmente corrosivi; 2. Rimozione di residui oleosi dalla superficie del maree trasporto degli stessi, nelle cisterne n.2 DR e SN e con qualsiasi punto di infiammabilità. Nell’ambito di giurisdizione del Compartimento Marittimo sono presenti quattro società operanti nel settore degli interventi antinquinamento oppure nell’ambito delle attività legate al deposito e rifornimento di carburanti che dispongono complessivamente delle seguente dotazioni per la riduzione dell’impatto: Panne galleggianti costiere o Riduzione dell’impatto o o o o o Tipo Manesmann. Metri 15 di contenimento, altezza cm 20, dimensione imballo mt 1x1; Tipo Covalca offshore da 120 cm, lunghezza 100 mt “teraper”; Tipo Covalca off-shore da 100 cm, lunghezza 2550 mt “Peroil W”; Tipo Covalca off-shore da 40 cm, lunghezza 200 mt “Salsicc. Olio Ass”; Tipo Covalca off-shore da 60 cm, lunghezza 150 mt “Panne Ass”; Tipo M3 galleggiante tessuto MB810, metri 15; N. 2 confezioni di panne galleggianti Artec PN 2 da 25 mt; N. 1 confezione di panne L’analisi del traffico di sostanze potenzialmente nocive per l’ambiente svolta nell’ambito del WP 5.2 ha evidenziato che, per quanto riguarda il Porto di Chioggia, esiste una quota parte di merci movimentate che non appartiene alla classe degli idrocarburi ed allo stesso tempo non è a loro assimilabile per quanto riguarda le caratteristiche relative al comportamento che ci si aspetta una volta che sono sversate nell’ambiente idrico (ad esempio galleggiamento). In particolare si segnala la presenza di fertilizzanti che, se sversati in grandi quantità, possono potenzialmente avere un effetto tossico nocivo per l’ambiente acquatico e che generalmente possono disciogliersi o sprofondare nella colonna d’acqua. In caso di sversamento di queste sostanze sarà necessario fare riferimento al “MAR-ICE Network” sviluppato dall’European Maritime Safety Agency (EMSA) in collaborazione con il Consiglio europeop dell’industria chimica (CEFIC) e il Centro di Documentazione, Ricerca e Sperimentazione per l’inquinamento accidentale delle acque (Cedre). L’EMSA ha inoltre sviluppato linee guida raccolte in un “Piano 26 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento galleggianti Chemical Cobra da 20 metri. 5. Attività di disinquinamento d’azione per l’inquinamento da sostanze tossico-nocive (HNS)”. Il Regional Marine Pollution Emergency Response Centre (REMPEC) ha inoltre messo a punto un sistema di supporto decisionale utilizzabile on-line al fine di aiutare i decisori a scegliere le misure da adottare in relazione alla fuoriuscita di materiale pericoloso. Allo stato attuale il Ministero per la protezione dell’Ambiente e la Tutela del Territorio non dispone di imbarcazioni antinquinamento da HNS; il concessionario del servizio disinquinamento da spandimento di idrocarburi ha avviato le procedure per certificare, attraverso il RINA, alcune loro imbarcazioni come “imbarcazioni antinquinamento da HNS” (fonte: EMSA, 2013 “Inventory of EU Member States’ Policies and Operational Response Capacities for HNS Marine Pollution 2013”. Per quanto riguarda le risorse di perso nale spe ci al iz z at o per trattare gravi incidenti con il coinvolgimento di sostanze chimiche (da escludere per quanto riguarda il Porto di Chioggia) questo è in forza al corpo dei Vigili del Fuoco. Nell’ambito di giurisdizione del Compartimento Marittimo sono presenti quattro società operanti nel settore degli interventi antinquinamento oppure nell’ambito delle attività legate al deposito e rifornimento di carburanti che dispongono complessivamente delle seguente dotazioni al fine d e l l ’ e s e c u z i o n e d e l l e at t i v i t à d i disinquinamento suddivise per tipologia di intervento: Assorbenti o o Kg 60 assorbente granulare Ekoperl 33 (UNI 45) raccolti in 6 confezioni da 10 kg cadauno; Kg 24 assorbente granulare Ekoperl 33 raccolti in 3 confezioni da circa 8 kg; Kg. 32 assorbente “Peroil W” raccolti in 3 confezioni da circa 8 kg; Kg 40 di assorbente naturale per uso industriale (Drysol Sepiolite) raccolti in due confezioni da 20 kg; N.1 guardino ad asta telescopica per 27 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento raccolta del granulare assorbente; N.1 retino a maglia fitta per raccolta Ecoperl 33 e prodotti simili; N. 4 Pompe ad aria Antideflagranti 20 tonnellate /h; N. 1 Motocompressore 10 bar; Manichette 350 mt diametro 80 cm; N.1 pompa immersione 120 tonn/h; N.1 gruppo elettrogeno 40 kw; N.1 pompa antincendio; o o o o o o o o 6. N.1 impianto per esercitazione antincendio; o N.2 lance per assorbenti o N.2 idro-pulitrice 120 bar Disperdenti o Litri 200 di ECO 83 per idrocarburi In occasione degli incidenti occorsi nell’ambito portuale di Chioggia, peraltro di entità abbastanza modesta, gli interventi con panne assorbenti si sono rivelati sufficientemente efficaci. Attraverso colloqui con il personale operativo è emersa la necessità di un miglioramento della catena autorizzativa per l’espletamento delle funzioni di pronto intervento. Analisi delle cause e misure apprese Si rileva inoltre, in particolare, che parte del rallentamento avviene in fase di definizione delle responsabilità ai fini dell’assunzione in carico dei costi necessari all’approntamento degli interventi. 6. Riassunto In questo rapporto sono descritti gli output delle attività previste dal WP5.4 e WP5.5. I porti coinvolti hanno preparato un modello condiviso per la riduzione dell’inquinamento marino derivante dal trasporto marittimo per incrementare la tutela delle aree costiere e dell’ecosistema marino. Il modello prevede sei fasi di azione per ciascun sversamento in mare; individuazione e informazioni sul sversamento in mare, interruzione della fuoriuscita e previsione della diffusione della sostanza sversata e monitoraggio, prepparazione 28 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento attrezature technice e attivazione del personale tecnico, attivita di riduzione del impatto, attivita di disinquinamento, analisi delle cause e misure apprese. Per la fase finale che prevede l`analisi delle cause e misure apprese non esiste una database o sistema commune, dove tutti i porti potrebbero aderire e aprendere lezioni imaparte dai altri porti. Per ottenere un modello condiviso d`intervento si è condiviso ed omogeneizzato i dati relativi alle caratteristiche delle sostanze inquinanti trasportate in ambito portuale. Le sostanze si sono divise in differenti gruppi a secondo delle proprietà fisiche (G gas, GD gas/dissolver, E evaporator, ED evaporator/ dissolver, FE floater/ evaporator, FED floater/ evaporator/ dissolver, F floater, FD floater/ dissolver, DE dissolver/evaporator, D dissolver, SD sinker/ dissolver, S sinker). Tramite le attività si sono preparate linee guida d’azione per l’intervento di disinquinamento in caso di sversamento. Le linee guida sono preparate per ciascun gruppo di sostanze. Nella fase finale hanno i porti coinvolti preparato gli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento che hanno a disposizione per casi di sversamento. L`efficacia dei sistemi si verifica tramite diversi esercizi d`intervento nei porti. Il documento rapresenta una metodologia per i porti per una azione del l’intervento di disinquinamento in caso di sversamento per un miglioramento del livello di protezione e per un incremento dell’eco-sistema marino in generale. Documenti di riferimento: - http://www.osti.gov/22FF81C1-DCF8-481E-9B8E5C4D313E51E4/FinalDownload/DownloadId0721E30D5B950202829CAB42BF54A613/22FF81C1-DCF8-481E-9B8E5C4D313E51E4/energycitations/servlets/purl/78581zy0iE2/webviewable/78581.pdf - HELCOM Manual on Co-operation in Response to Marine Pollution within the framework of the Convention on the Protection of the Marine Environment of the Baltic Sea Area (Helsinki Convention), Volume 2, 1 December 2002 - Practical Guide for Marine Chemical Spills, REMPEC: http://www.rempec.org/ - wp_5_4_5_5_ASPO_Chioggia_definitivo.doc - WP 5 4 _5 5 rapporto Luka Koper _02.doc - WP5 4 5 5 APV.doc 29 29 Definizione di linee guida d’intervento per il disinquinamento del mare in caso di sversamento e procedure tecniche di disinquinamento da sversamento e individuazione degli approntamenti tecnici per le opere di disinquinamento in caso di sversamento
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