Rifiuti: Moncalieri ora è virtuosa

8 > MONCALIERI
Cronache
4 marzo 2015
Le bollette del 2014 pagate dal 94% degli utenti. Ma è polemica sul servizio Denuncia di Vas a San Pietro
Rifiuti: Moncalieri ora è virtuosa Una discarica
Morosità sino al 2008: cartelle esattoriali per 2 milioni tra i palazzi
Di Crescenzo. Nota dolente
i rifiuti che restano per strada “e costano molto alla
città”, sottolinea Eugenia Di
Maio. “Servono maggiori
controlli”, è la richiesta, che
si scontra con “i soli tre
ispettori che il Covar dispone per 19 comuni. Appena
ne avremo la possibilità
pensiamo di fare delle assunzioni, nel frattempo chiediamo alla polizia municipale, ai consiglieri ed ai
cittadini, di fare delle segnalazioni circostanziate, date
ed ore, altrimenti non possiamo fare delle contestazioni alle ditte”.
Il costo del mal funzionamento della raccolta differenziata non è da poco:
200mila euro per le anomalie laterali, ovverosia i rifiuti lasciati vicino ai cassonetti, altri 49mila (cifra raddoppiata rispetto al 2013) per le
discariche abusive e 33mila
euro per smaltire questa immondizia. “Per quel che riguarda le anomalie laterali
è previsto un passaggio settimanale su tutta la città,
con esclusione del centro
storico, via Sestriere e piazza Bengasi dove andiamo
tutti i giorni. Per quel che
riguarda le discariche abusive interveniamo dove ci
sono segnalazioni - ribadisce Di Crescenzo - ma molte volte il giorno dopo ci
sono nuovamente. Eppure i
servizi ci sono, c’è il numero verde e si va a prendere
gratis gli ingombranti, il
centro di raccolta aperto
anche la domenica mattina.
Non c’è responsabilità del
consorzio per gli abbandoni”, dice.
Non mancano le critiche,
come il lavaggio casssonetti e la raccolta foglie, evidenziati da Alessandro
Sportiello. Su quest’ultimo
aspetto Di Crescenzo è stato
lapidario. “Il comune di
Moncalieri spende 50mila
euro per la raccolta foglie,
utili ad un passaggio nel
corso dell’anno. Altri comuni, come Nichelino, spendono di più, 150mila euro. Noi
possiamo anche lastricare
d’oro la città, si sappia però
che ogni servizio va pagato”. Una tesi che non fa una
piega ma non convince, per
un servizio che spesso lascia
a desiderare. “Bisogna intervenire ed educare i personale, che non raccoglie
ciò che cade dai cassonetti”, è la tesi sostenuta dalle
minoranze.
Luca Carisio
Tutti i costi: dal numero verde all’ecosportello
Scoppia la polemica Pegaso,
società da 2,5 milioni di euro
MONCALIERI - Torna ad orologeria, con
ogni bilancio, il tema Pegaso, i costi della
società parallela incaricata della bollettazione e di tutto quanto sta dietro al servizio di
raccolta rifiuti. A sollevarlo in questa circostanza è stato Giancarlo Chiapello, chiedendo lumi su un servizio che costa all’anno a
Moncalieri 616mila euro, e circa 2,5 milioni
a livello consortile. “Serve un confronto con
le altre realtà, ma anche capire quanto personale è impegnato nei vari servizi”, è la sua
richiesta.
Ma come cubano questi 2 milioni 488mila
euro a livello consortile? Il costo maggiore
riguarda la banca dati sul recupero evasione:
in totale 434mila euro, figlio di oltre 4mila
controlli sulle utenze domestiche e duemila
sul quelle non domestiche. Per Moncalieri
questo capitolo cuba per 95mila euro, frutto
di 1400 controlli complessivi.
Subito dopo troviamo gli ecosportelli,
424mila euro legato alla previsione di oltre
31mila presenze, mentre il costumer care, il
numero verde, costa 366mila a fronte di oltre
71mila telefonate (20mila da Moncalieri, vale 102mila euro nel piano tariffario cittadino)
mentre arriva a 389mila euro la previsione
sul costo degli accertamenti, per cui ne vengono stimati oltre 8mila.
Oltre i 100mila euro troviamo ancora la partita ingiunzioni fiscali (168mila), la determinazione delle tariffe con relative simulazioni
(261mila), 115mila euro per l’invio di circa
12mila solleciti, 102mila euro per far fronte
alle 214 pratiche di contenzioso aperte (solo
12 a Moncalieri, lontanissimo dalle 93 di Nichelino). Tra le altre voci da segnalare i calendari, il cui costo è pari a 73mila euro.
MONCALIERI - Una discarica abusiva in mezzo alle
case, all’interno di quello
che dovrebbe essere il parco
fluviale del Sangone, nel più
popoloso quartiere di Moncalieri. Accade a Moncalieri e la denuncia arriva da
Dora Amalberto, esponente
dei Vas, l’associazione ambientalista Verdi Ambiente
Società presieduta da Antonio Soldo.
“Quello che emerge è una
insostenibile situazione di
abbandono, in cui anche i
cittadini hanno le loro colpe
- sottolinea - la discarica
prolifera in mezzo alle case,
in via San Giovanni Bosco
angolo largo Leonardo Da
Vinci, in un anfratto che un
tempo ospitava alcuni manufatti per lo smaltimento
delle acque. Dietro ad un
muretto, proprio a fianco ai
bidoni della raccolta differenziata, c’è una scaletta,
ormai ricoperta da rifiuti di
ogni tipo, una situazione che
spiega anche la presenza
massiccia di topi nella zona
e pone un problema di igiene su cui è chiamato ad intervenire anche l’assessorato all’ambiente per dare una
risposta alle segnalazioni
della cittadinanza”.
I dati comunicati dal Covar
La differenziata in calo,
ma cresce l’immondizia
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MONCALIERI - Calo di attenzione sulla raccolta differenziata? Lo dice il presidente del Covar Leonardo Di Crescenzo, evidenziando come nel 2014 si sia passati dal 60,2
al 59%, con un -0,7%, “ma nonostante questo Moncalieri resta una città riciclona, con una delle migliori percentuali se la raffrontiamo al numero degli abitanti - sottolinea
il presidente - la riduzione può essere determinata da buoni prassi, vedi le casette dell’acqua che riducono il consumo di plastica, se mai preoccupa di più l’aumento
dell’indifferenziato di circa 2mila tonnellate”.
La denuncia dei residenti: «E’ sempre così»
Esplode la protesta in Borgo Vittoria
cassonetti stracolmi di immondizia
MONCALIERI - “La situazione
è insopportabile, non si può continuare in questo modo”. Esplode
la protesta in Borgo Vittoria, per
la situazione dei cassinetti della
raccolta rifiuti posizionati in via
Montenero in prossimità dei civici 12 e 14, proprio davanti ai giardinetti. Una batteria da una parte,
l’altra sul versante opposto della
strada, ma la stessa condizione.
Bidoni sempre stacolmi, che richiamano sacchetti di vario genere, oltre a rifiuti estranei. “Si continua a lasciare i cassonetti all’esterno dei condomini, eppure
alcuni palazzi hanno il posto
all’interno dei cortili”, insistono
alcuni redenti cpreannunciando
una segnalazione in comune.
Le due
batterie
di cassonetti
in via
Montenero
davanti
ai giardinetti
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MONCALIERI - I tempi
della grande evasione sui rifiuti sono finiti. Moncalieri
si scopre una città virtuosa
e nonostante le proteste per
un servizio che non è mai
entrato nel cuore dei cittadini, paga. Lo confermano i
dati 2014 sulla tares, dove il
94% dei moncalieresi ha
saldato regolarmente le bollette, migliorando il risultato degli anni precedenti,
quando la città riscontrava
comunque un buon 90% prima dell’avvio delle ingiunzioni fiscali. Di fatto lo scorso anno a fronte di una bollettazione pari ad 11,6 milioni di euro ne sono già
entrati in cassa quasi undici,
e questo prima di passare
alla fase coattiva. Sul pregresso, invece, il Covar e
Pegaso dovranno ancora fare molto, come dimostrano
i 2,2 milioni di euro girati ad
Equitalia per il periodo sino
al 2008. “Chiaramente non
tutto sarà recuperato, nulla
possiamo quando ci troviamo di fronte a persone senza
reddito o ad un fallimento”,
spiega il presidente del Covar Leonardo Di Crescenzo.
Sono questi i dati usciti nel
corso della commissione
convocata per illustrare il
piano finanziario 2015 che,
come ricorda l’assessore Pasquale Iorfino, “vede una
riduzione di 350mila euro,
che si sommano ai 250mila
dell’anno precedente”. Una
riduzione che porterà ad un
calo delle bollette nell’anno
in corso di circa il tre per
cento per le utenze domestiche e del due per cento per
le non domestiche. Andamento dei pagamenti che
tranquillizza anche sul fronte economico, “visto che
Moncalieri ha un capitolo
svalutazione crediti per far
fronte al mancato incasso di
circa il 10%”, ricorda il presidente del consorzio.
Una riduzione figlia del nuovo appalto che riduce ad
esempio di 95mila euro la
spesa per lavaggi e spazzamento e di 240mila i costi
della raccolta difefrenziata.
Non mancano comunque gli
elementi di criticità, come
hanno sollevato molti consiglieri comunali. “Servizi
scadenti e segnalazioni che
non trovano seguito” ha denunciato Ugo Micheletti,
“Moncalieri è una città
sporca” ha insistito Seminara, “dovrebbe travestirsi
da boss in incognito per vedere come lavorano al centro di raccolta di strada
Carpice” ha invece detto
Alessandro Giachino a Leo