Progetto Educativo - Fondazione Naymiller

Fondazione Scuola dell’Infanzia “Figini – Naymiller”
Eretto in Ente Morale con R.D. 15.09.1907
(Scuola Paritaria)
Asilo Nido “Franca Caccia Sacco”
PROGETTO EDUCATIVO
PREMESSA
Il progetto educativo del Nido rappresenta un valido strumento di lavoro, di ricerca e
di verifica basato su una continua ridefinizione e adeguamento degli obiettivi e delle
strategie pedagogiche. Questo particolare strumento educativo oltre a rappresentare
l’identità del servizio, pone l’attenzione sulla centralità del bambino riconosciuto come
persona che deve sentirsi amato, compreso e rispettato.
PRINCIPI FONDAMENTALI DEL PROGETTO EDUCATIVO
 importanza dell’amorevolezza nella relazione educativa;
 la persona di riferimento come elemento basilare per la sicurezza e la
tranquillità affettiva;
 l’unicità del bambino e la specificità delle attività propostegli;
 il rapporto con i genitori e la famiglia;
 la serenità e la tranquillità dell’ambiente Nido.
OBIETTIVI PEDAGOGICI
 promuovere il benessere fisico e pedagogico del bambino;
 stimolare l’autonomia e favorire la socializzazione del bambino
 condividere il percorso educativo con le famiglie ed essere di supporto alla loro
genitorialità;
 progettare e condividere gli orientamenti educativi attraverso un lavoro di rete
con le istituzioni e gli altri servizi del territorio;
 garantire un costante aggiornamento delle competenze professionali del
personale
AMBIENTAMENTO
L’ambientamento è uno spazio di tempo necessario alla coppia bambino-genitore per
conoscere e sperimentare la realtà del Nido. Questo periodo di tempo è stato studiato e
strutturato per permettere ai nuovi arrivati la conoscenza sia dell’ambiente, che del
personale del Nido per favorire l’instaurarsi di una buona relazione educativa che li
aiuti ad affrontare questa esperienza nel modo più sereno possibile. Questo tipo di
ambientamento viene denominato “ambientamento di gruppo” che dura circa un mese
e necessita, per una proficua realizzazione, di un’organizzazione sistematica:
 rientro posticipato dei bambini già frequentanti;
 eventuale turnazione dei bambini nuovi suddivisi in gruppi (nel caso di
ambientamenti con un numero elevato di bambini)
 ottimizzazione degli orari di servizio delle educatrici;
 sistemazione adeguata degli ambienti del Nido.
 parent-time: tempo strutturato di sostegno emozionale per i genitori durante
l'ambientamento con la partecipazione della psicopedgogista e una educatrice.
Via XXV Aprile 15 – 20020 Busto Garolfo (MI) – Tel. 0331/569.404 – Fax 0331/565.919
C.F. - P.IVA 03819530159 – Trib. MI n. 1567/67/226 - Sito Internet: www.fondazionenaymiller.org
E-mail: [email protected] - PEC: [email protected]
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MOMENTI DI CURA
Sono comunemente chiamati “routine” quei momenti di vita del Nido che si ripetono
più volte nell’arco della giornata e sono IL CAMBIO, IL PRANZO, IL SONNO.
I momenti di routine non solo hanno una alto valore educativo ma hanno la valenza di
rassicurare e di creare una relazione significativa con il bambino.
IL CAMBIO
Il cambio e la cura della pulizia personale del bambino, al di là della sua funzione
meramente tecnica, può essere una delle migliori opportunità in cui l’educatrice e il
bambino possono avere una comunicazione personale, una relazione esclusiva e anche
un momento di gioco spontaneo. Nel Nido, a questa operazione, vengono dedicati spazi
e momenti in corrispondenza dell’età, dello sviluppo e dei bisogni del bambino
predisponendo luoghi e arredi particolari. Per il bambino del Nido una quantità di
tempo non indifferente della sua giornata sarà dedicata all’accudimento dei suoi
bisogni fisici.
IL PRANZO
L’alimentazione ha un ruolo nella vita di ognuno molto più profondo e complesso che
non la soddisfazione di un bisogno primario. Il rapporto con il cibo deve essere visto,
fin da quando il bambino è al Nido, come un rapporto aperto dal quale emergono
conflitti, conoscenze, esperienze e rapporti interpersonali. Dal Nido deve partire, in
collaborazione con la famiglia, una corretta educazione alimentare che non si
esaurisce nella conoscenza della dieta e dei principi nutritivi necessari alla crescita
fisiologica del bambino ma che indica soprattutto l’importanza di saper dedicare a
questo momento uno spazio specifico. Proprio per questo è assolutamente necessario
che tutti gli adulti coinvolti nell’educazione del bambino siano costantemente in
contatto e si confrontino per elaborare strategie e metodologie comuni. Durante il
pranzo al Nido devono essere predisposti un tempo ed uno spazio adeguati ai bisogni
del bambino, infatti, mentre egli si alimenta crea uno stretto legame che va a
consolidare la relazione tra lui e l’educatrice, inoltre occorre valorizzare la funzione
educativa del mangiare in comunità poiché nel mangiare con gli altri può
sperimentare ed apprendere buoni modelli di comportamento alimentare
dall’educatrice e dai pari.
IL SONNO
Pur considerando il fatto che ogni bambino ha i suoi ritmi ed i suoi tempi, all’interno
della programmazione giornaliera è opportuno lasciare spazi di tempo da dedicare al
riposo. Il fatto di prevederlo all’interno di un programma di attività, offre la possibilità
all’educatore di “preparare” situazioni che meglio facilitino il rilassamento del
bambino; infatti le educatrici utilizzano le strategie più idonee all’addormentamento
del bambino cullandolo, accarezzandolo, standogli vicino e creando un clima con
l’apporto di musiche rilassanti. Al risveglio i bambini vengono salutati
affettuosamente, all’occorrenza presi in braccio o aiutati a mettere le scarpe ed
accompagnati in bagno. Questo è un altro momento in cui è molto importante il
contatto corporeo che attraversa tutta l’esperienza del Nido, all’entrata, al cambio, al
risveglio.
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ACCOGLIENZA
Separarsi dal bambino piccolo non è mai facile anche quando la scelta del Nido è stata
preferita ad altre possibili soluzioni. Il bambino infatti, non decide di andare al Nido,
non comprende la scelta dei genitori ed è nostro compito assicurargli un’esperienza
costruttiva che diventi per lui motivo di crescita. L’accoglienza dei bambini e dei loro
genitori viene fatta dalle educatrici in uno spazio comune dove, i bambini più grandi
vengono invitati ad entrare da soli, mentre per quanto riguarda i bambini più piccoli è
il genitore stesso che li affida alle braccia delle educatrici.
Questo delicato passaggio aiuta il bambino a sostenere l’eventuale tensione dovuta
alla separazione e rassicura il genitore il quale sente di affidare il proprio figlio a
persone professionali e competenti.
E’ importante che la mamma saluti sempre il proprio bambino senza grosse titubanze,
sarà poi compito dell’educatrice consolarlo e rassicurarlo.
Se al mattino qualche volta domina l’ansia della separazione, all’uscita invece il
genitore ha l’aspettativa di essere riconosciuto nel suo legame privilegiato con il
bambino e a volte si risente se lo vede preso dai suoi giochi, dai compagni o da un
adulto del Nido tanto da non decidersi ad andare a casa. In questo caso sarà
l’educatrice presente ad abbreviare i tempi che il bambino allungherebbe
ulteriormente proprio allo scopo di favorire nel modo più semplice e diretto il
ricongiungimento con il genitore.
RAPPORTO NIDO-GENITORI
Quando un bambino affronta il mondo del Nido, per conoscerlo e comprenderlo a
fondo è indispensabile l’aiuto dei suoi genitori presenti fin dalla nascita e testimoni
della sua storia.
Obiettivo prioritario è quello di creare un legame significativo e di fiducia tra educatrici
e genitori; fermo restando che è la famiglia l’unica responsabile dell’educazione del
bambino è fondamentale riuscire a concordare un percorso educativo comune dove si
stabiliscono principi e regole. Gli elementi indispensabili per porre delle buone basi tra
genitori e servizio sono:
 rispetto riguardo alle scelte operate dalle famiglie e dal servizio;
 confronto e scambio di informazioni e competenze;
 capacità di assumere il punto di vista dell’altro evitando giudizi e preconcetti;
 accoglienza, capacità di ascolto, riservatezza.
Per promuovere tali condizioni il Nido garantisce:
 riunione genitori nuovi: incontro in cui i genitori visitano la struttura e vengono
edotti sull'organizzazione del servizio e le modalità dell'ambientamento;
 colloqui individuali prima dell’ambientamento: per porre le basi della relazione
genitori-educatrice-bambino;
 colloqui annuali individuali e di gruppo: su invito o a richiesta per verificare il
percorso educativo del bambino al Nido;
 colloqui di consulenza educativo - pedagogica: tenuti dalla psicopedagogista
operante al Nido, su richiesta del personale educativo o dei genitori stessi;
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Eretto in Ente Morale con R.D. 15.09.1907
(Scuola Paritaria)
 riunione di verifica dell'ambientamento con i genitori;
 presentazione ai genitori della programmazione educativa;
 serate per i genitori con tematiche pedagogico - educative tenute dalla
psicopedagogista.
ACCOGLIENZA PER I BAMBINI STRANIERI
Al Nido è prevista un'attenzione particolare per i bambini provenienti da culture ed
etnie diverse sia riguardo l'integrazione fra i pari, sia rispetto all'alimentazione.
ACCOGLIENZA PER I BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI
E’ prevista all’interno del Nido l’accoglienza di bambini diversamente abili per i quali si
prevede l’affiancamento di una educatrice di supporto finanziata generalmente
dall’Ente locale.
L’educatrice di sostegno del bambino diversamente abile lavorerà in stretta
collaborazione con tutta l’equipe educativa ed in particolare con le educatrici di sala
con le quali stenderà un progetto pedagogico individualizzato allo scopo di realizzare
un intervento educativo finalizzato all’integrazione e alla produzione del benessere del
bambino.
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