falesie di duino

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Duino Aurisina, porta della Provincia di Trieste,
biglietto da visita di un territorio ricco di immenso
valore naturalistico, di storia, di grandi culture.
Fino a ieri area di confine, non solo di uno Stato,
ma del mondo occidentale con i Paesi dell’Est.
Questo che in passato ha rappresentato un freno
all’espansione economica, sia quella industriale che
turistica, oggi si presenta come un territorio integro
e incontaminato dove, con le nuove sensibilità
ambientalistiche e soprattutto con nuove esigenze
e strategicità del turismo compatibile, delle
particolarità e dei prodotti genuini, si possono
creare offerte e disponibilità di altissima qualità: il
Castello di Duino, la stupenda Baia di Sistiana, il
sentiero Rilke – suggestiva passeggiata sulle falesie
di Duino, il porticciolo di Duino, le particolarità del
Villaggio del Pescatore che unisce un passato di
cultura e storia drammatica dell’esodo istriano con
la nuova realtà dell’economia, della miticoltura,
della pesca e del diporto nautico, con un retroterra
ricco di reperti storici come le trincee austriache
della prima guerra mondiale, le caverne e le grotte
ricche di ritrovamenti geologici e paleontoligici di
60.000 anni fa, con la storia e la cultura della
popolazione autoctona di lingua slovena, con le
realtà economiche di oggi, con i prodotti tipici
indimenticabili per gli ospiti che vogliono
assaporare gusti antichi, o degustare le proposte
interessanti della cucina creativa dei nostri
ristoratori. Ma le difficoltà di convivere in un
territorio così composito, particolarmente bello e
tutelato possono trasformarsi in un’esperienza
unica, anche per coloro che vorranno essere nostri
graditi ospiti.
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Il territorio del comune di Duino Aurisina è ricco
di risorse naturali, archeologiche, storiche e
culturali che rappresentano gli elementi chiave
per lo sviluppo turistico ed economico del
territorio. Su queste risorse desideriamo
costruire una serie di offerte rivolte al turismo
naturalistico, al turismo storico culturale. Sono
queste le basi che permettono al territorio di
svolgere la funzione di porta d’ingresso, anche
per quanto riguarda il turismo balneare.
In particolare, Duino Aurisina è territorio ricco
di attrazioni speleologiche e archeologiche.
Segnaliamo le interessanti grotte, come quella
del Mitreo a San Giovanni di Duino, il riparo di
Visogliano, la grotta Pocala, la grotta Azzurra; in
particolare ci preme segnalare lo scavo del
Villaggio del Pescatore dove sono stati rinvenuti
resti del dinosauro Antonio. Dal punto di vista
naturalistico e ambientale interessanti sono le
risorgive del fiume Timavo, il tratto costiero,
caratterizzato dalla presenza delle falesie a picco
sul mare, i vari sentieri, in particolare il sentiero
Rilke a Duino, da dove si può ammirare la Baia
di Sistiana, le Falesie di Duino, il castello di
Duino e la conformazione carsica del territorio.
Crediamo che la vivacità del nostro Comune
valga un passaggio, una visita, una vacanza; chi
lo fa, sicuramente non rimarrà deluso dalla
semplicità della gente, dalla simpatia,
dall’accoglienza e dalla bellezza dei luoghi
immersi tra storia, cultura e natura.
Massimo Romita
Vice Sindaco e Assessore
del Comune di Duino Aurisina
cav. uff. Giorgio Ret
Sindaco del Comune di Duino Aurisina
Opuscolo realizzato dal
Comune di Duino Aurisina
Fotografie:
Marino Sterle, Lucia Lalovich, Matteo Fabris, Pino Sfregola
INFORMAZIONI UTILI
TRASPORTI PUBBLICI
La zona di Duino e Sistiana è servita dagli autobus n. 51 della APT, da e verso Trieste.
I borghi dell’altipiano sono serviti dalla Trieste
Trasporti, bus n. 44, 43 (solo feriali) e 73 (stagionale estivo)
Per orari e informazioni:
APT Gorizia, www.aptgorizia.it, Tel.: 800 955957
IAT Sistiana tel. (+39) 040 299166
Trieste Trasporti, www.triestetrasporti.it
Tel.: 800 016675
NOLEGGIO BICI,
BARCHE A VELA O MOTORE
DUINO
Carsokras.com
Noleggio bici e barche a vela
Duino, 50 - 34011 Duino Aurisina
Tel: (+39) 347 4400895 (+39) 349 0095369
SAN GIOVANNI DI DUINO
Marina Timavo
San Giovanni di Duino, 29/A - Tel: +39 040-209868
Noleggio barche a motore
INFORMAZIONI
Comune di Duino Aurisina
Občina Devin Nabrežina
Aurisina Cave 25 - 34011 Duino Aurisina
Tel. (+39) 040 2017111 fax: (+39) 040 200245
Servizio Pubblica Istruzione,
Cultura, Sport, Giovani,
Turismo, URP e Progetti Europei
Aurisina 102 - 34011 Duino Aurisina
Tel. (+39) 040 2017372 fax: (+39) 040 201307
www.comune.duino-aurisina.ts.it
COMUNE DI DUINO AURISINA
IAT - Sportello comunale di informazione
e accoglienza turistica (stagionale)
Sistiana, 56/B - 34011 Duino Aurisina
Tel: (+39) 040 299166
[email protected] - www.marecarso.it
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Il Castello di Duino è arroccato su uno sperone carsico di alte falesie a strapiombo sul mare, con un panorama mozzafiato su tutto il Golfo di Trieste.
Il magnifico parco che lo circonda, con i suoi terrazzamenti a picco sul mare,
con i suoi viali, le aiuole multicolori, le statue e i reperti archeologici, contribuisce ad arricchirne il fascino con una nota romantica senza eguali.
I Principi della Torre e Tasso, proprietari del Castello, hanno deciso di aprire
al pubblico per visite sia il parco, sia gran parte della loro signorile dimora,
ricca di importanti capolavori d’arte e raffinati cimeli storici.
Il castello, che sorge sulle rovine di un avamposto romano ed è stato costruito
nel 1300, si presenta come una costruzione composita e massiccia che domina
il Golfo di Trieste. Il percorso di visita dura circa un’ora e mezza e dà modo di
ammirare la ricca varietà della flora mediterranea del parco, i preziosi arredi
all’interno dell’edificio, numerosi documenti storici, lettere originali, foto di
famiglia e stampe d’epoca.
Nel corso dei secoli numerosissimi gli ospiti illustri che hanno soggiornato al
castello: Elisabetta d’Austria (detta Sissi), i conti di Chambord, l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo con la moglie Carlotta del Belgio, l’Arciduca Francesco
Ferdinando, Johann Strauss, Franz Liszt, Paul Valèry, Gabriele D’Annunzio e
soprattutto il poeta Rainer Maria Rilke, che qui compose le prime due delle
famose Elegie Duinesi.
Sono visitabili più di 18 sale perfettamente arredate, ricche di testimonianze
che raccontano la lunga storia della famiglia della Torre e Tasso. Di particolare
rilievo il fortepiano suonato da Liszt, la scala Palladio (un capolavoro di architettura), il panorama a 360 gradi che si gode dall’alto della torre, i bastioni a
picco sul mare e il Bunker costruito nel 1943 dalla Kriegsmarine tedesca.
Castello di Duino
Info (+39) 040 208120
Fax (+39) 040 208022
Prenotazione obbligatoria gruppi
Info: [email protected]
Info Visite: [email protected]
www.castellodiduino.it
Orario Biglietteria 2012:
dal 4 febbraio al 16 marzo:
aperto il weekend ore 9.30-16.00
dal 17 al 31 marzo:
ore 9.30-16.30 - chiuso martedì
da aprile a metà ottobre:
ore 9.30-17.30 - chiuso martedì
dalla seconda metà di ottobre
fino al 4 novembre:
ore 9.30-16.00 - chiuso martedì
castello
Dal 2010 i visitatori hanno l’opportunità di raggiungere e
visitare i ruderi del Castello Vecchio, risalenti al primo
secolo dell’anno Mille, che sorgono sui resti di un tempio
druidico dedicato al Dio Sole.
Ripulito e messo in sicurezza, è accessibile a gruppi, su
prenotazione e in orari prestabiliti.
Durante la visita al castello è possibile visitare anche il
bunker che ha una superficie di 400 m2 per una profondità
di 18 m. Fu costruito nel 1943 dall’Organizzazione TODT
per la Kriegsmarine tedesca a difesa della base di Sistiana
contro un eventuale sbarco alleato. Molti abitanti locali,
prima che il bunker fosse armato di cannone, si rifugiavano all’interno, quando scattava l’allarme per i bombardamenti. Dal 1945 al 1954, il bunker ospitò un deposito
carburanti dell’Esercito Inglese. Dal 2006 è stato aperto al
pubblico a testimonianza di quei tragici anni.
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LEGGENDE SUL CARSO
La pietra del Carso
Narra la leggenda che in principio
il Carso era una terra verde e feconda, piena di prati, boschi e torrenti dalle fresche acque. Un
giorno il buon Dio si accorse che,
in un angolo della terra, c’era un
grosso cumulo di sassi che danneggiava l’agricoltura ed incaricò
così l’Arcangelo Gabriele di raccoglierli e gettarli in mare. Allora Gabriele riempì un pesante sacco e si
diresse in volo verso l’Adriatico.
Quando si trovò in prossimità del
Carso il diavolo lo vide e, incuriositosi, bucò il sacco con le corna.
Che disastro! Tutte quelle pietre si
riversarono a terra e ridussero l’altipiano in una enorme pietraia.
La Bora
Secondo un antico racconto Bora
è una strega che abita nelle caverne del Carso per nascondersi
alla vista degli uomini. Durante
l’inverno esce furiosamente dal
suo rifugio e, in compagnia del figlio Borino, devasta ogni cosa con
i suoi refoli violenti e gelidi. Invano gli uomini hanno tentato di
imprigionarla nel suo antro con
muri di grosse pietre, ogni volta e
con impeto maggiore, prorompe
fino al mare.
Legata ad altre tradizioni è la leggenda, secondo la quale Bora era
una dolce ninfa abitante dei boschi carsici. Soffiava durante
l’estate per portare refrigerio agli
uomini che lavoravano questa
dura terra. Un giorno arrivarono
da lontano degli uomini bellicosi
che qui vi costruirono le loro dimore. Accadde che uno di essi uccise il Dio tanto amato da Bora, e
la ninfa, per vendetta, si mise a
soffiare gelida e con violenza inaudita. Così divenne nemica degli
uomini e da allora ogni inverno fa
sentire la sua fredda rabbia.
Prosciutto e Terrano
Si racconta che un giorno Gesù
andasse camminando faticosamente attraverso i vari paesi del
Carso. Viaggiava solo con un po’
d’acqua e del prosciutto nella bisaccia.
Quando fu ora di mangiare, Gesù
prese la sua bisaccia e si accorse
che il prosciutto non c’era più.
Qualcuno lo aveva infatti derubato. Un’espressione di sdegno si
disegnò allora sul volto di Gesù,
che disse: “D’ora in poi chiunque
abiterà sul Carso avrà scarsezza
d’acqua, perché in tal modo, mai
più deve estinguersi la sete di
colui che mi rubò il prosciutto”. E
fu così che tutte le acque sparirono nel sottosuolo.
Ma il Diavolo, sentendo le parole
di Gesù, decise di fargli un dispetto regalando agli abitanti del
Carso il buonissimo vino Terrano.
è così che il Carso ebbe prosciutto
e terrano.
Riserva Naturale Regionale
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natura
FALESIE DI DUINO
Le Falesie di Duino rappresentano un momento felice di riconoscimento giuridico di
tutela ambientale, ma soprattutto di equilibrio, conservazione e godimento turistico del
grande dono della natura. Un caloroso benvenuto a tutti coloro che ne vogliono condividere i grandi valori con tutto quello che di
contorno fa sì che valga la pena di “gustare”
il territorio di Duino Aurisina – Devin Nabrežina: bellezza, storia, cultura e il grande
sforzo di creare l’ambiente ideale per la migliore ospitalità.
La Riserva regionale naturale delle Falesie di
Duino rappresenta non solo lo splendido punto di ingresso nel territorio del Comune di Duino Aurisina, ma
un eccezionale balcone su cui affacciarsi per godere
l’incantevole bellezza del Golfo di Trieste. La gestione
della Riserva costituisce l’esempio concreto di come la
conservazione della natura possa e debba andare di
pari passo con la fruizione turistica del territorio in
modo consapevole e moderno. A quanti saranno ospiti
della Riserva l’invito di esplorare anche il restante territorio del Comune di Duino Aurisina, ricco di natura,
storia e prodotti enogastronomici di elevata qualità.
Sindaco del Comune di Duino Aurisina
Comm. Giorgio Ret
L’Assessore all’Ambiente e Parchi
Fulvio Tamaro
LA ZONA POSTA SOTTO TUTELA RENDE EVIDENTE IL
PASSAGGIO DAL BOSCO ALLA MACCHIA MEDITERRANEA
Istituita nel 1996, la Riserva delle Falesie
di Duino si estende per 107 ettari in una
fascia ristretta dove è possibile osservare
il paesaggio dal dominio biogeografico
medioeuropeo a quello mediterraneo.
Elevato risulta pertanto il grado di biodiversità, che si accosta ad un paesaggio di
rara bellezza, caratterizzato da bianchi
ciglioni calcarei a picco sul mare.
Il sentiero intitolato al poeta boemo Rainer Maria Rilke, inaugurato nel 1987 per
complessivi 1700 metri, permette di accedere alla Riserva naturale da Sistiana o
da Duino (parcheggi) e il suo andamento
pressoché pianeggiante consente a tutti
di affrontare la passeggiata per ammirare la morfologia delle rocce e la ricchezza della flora e della fauna protetta.
IN AUTUNNO LO SCOTANO
TINGE DI ROSSO IL PAESAGGIO
SENTIERO RILKE
Le Falesie di Duino sono l’unica stazione a livello mondiale della Centaurea kartschiana,
una pianta che cresce nella parte delle Falesie
più vicina al mare. Da osservare con attenzione sono pure i fenomeni di carsismo di superficie, derivati dall’erosione dell’acqua sulle
superfici calcaree. L’azione della pioggia produce gli spettacolari campi solcati, le scanellature e le vaschette, ma può addirittura
perforare la roccia, dando così la possibilità
alla vegetazione di emergere anche tra le pietraie. La bianca roccia calcarea è protagonista
nella Riserva, sia come singoli torrioni lungo la
costa, sia come affioramenti rocciosi lungo il ciglione, ben modellati dai fenomeni di carsismo.
Lungo il ciglione delle Falesie, tra il Castello
nuovo di Duino e la baia di Sistiana, costeggiando i resti delle postazioni militari, si snoda
il Sentiero Rilke dal quale si può ammirare il
vasto panorama sul golfo di Trieste, dalla foce
dell’Isonzo fino a Punta Salvore in Croazia.
Iniziando il sentiero dalla parte di Sistiana presso l’Ufficio
di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT), si costeggia
per un tratto il campeggio a destra e la cava abbandonata
vicino al mare a sinistra. Alla fine della cava il sentiero attraversa un campo solcato di rocce calcaree affioranti con
le scannellature e tratti di macereti di rocce frantumate.
Qui si possono vedere dei pini neri bassi e contorti che resistono a condizioni estreme di temperatura e di acqua. Lasciato il campo solcato si raggiunge il bunker della seconda
guerra mondiale, utilizzato come punto panoramico. Scendendo in un corridoio che si apre sulle falesie con un terrazzino, è possibile osservare la sottostante costa. Il
sentiero continua tra una boscaglia rada e campi solcati
fino a un rialzamento indicato con una tabella come punto
panoramico.
LA PROTAGONISTA DELLA RISERVA
è LA BIANCA ROCCIA CALCAREA
MODELLATA DAI FENOMENI
DEL CARSISMO
è il punto più alto del sentiero e raggiunge i 90 metri sopra
il livello del mare. Da qui si apre il panorama anche sull’altipiano carsico e sulla catena delle colline carsiche con il rilievo più alto, il Monte Ermada (323 metri). Dopo questo
punto panoramico, il sentiero segue le Falesie a strapiombo
sul mare tra pini neri solitari, campi solcati e affioramenti
rocciosi in fase di incespugliamento. Entrando nella pineta
di impianto artificiale si arriva all’incrocio dal quale è possibile raggiungere la Strada statale 14.
Il sentiero principale continua lungo il bordo delle Falesie,
tra boscaglia e rocce raggiunge un punto panoramico sistemato sui resti di un altro bunker della seconda guerra mondiale. Da qui il sentiero procede fino ad arrivare
all’incrocio, dal quale è possibile deviare verso la strada statale oppure continuare per la parte nuova del sentiero e
raggiungere l’abitato di Duino. Il sentiero passa accanto a
degli scavi di realizzazione militare e continua tra la densa
vegetazione della pineta mista a leccio fino all’abitato di
Duino. Il sentiero per le persone con ridotte e impedite capacità motorie inizia dall’abitato di Duino e raggiunge la
piazzola al bordo delle Falesie.
FLORA E FAUNA
Le Falesie di Duino sono formate – come l’intero altipiano
carsico – da rocce carbonatiche, nate nel Cretaceo (120 milioni di anni fa) dalla sedimentazione di gusci di animali
planctonici sul fondo di un mare poco profondo, la Tetide.
Circa 50 milioni di anni fa, nell’Eocene, il fondo marino è
stato portato verticalmente in superficie grazie alle spinte
della zolla continentale africana contro quella baltica, andando così a creare gli aguzzi torrioni a strapiombo sul
golfo.
Malgrado buona parte della superficie della Riserva sia coperta dalla fascia di pini neri che divide la Strada statale
14 dal Sentiero Rilke, la zona posta sotto tutela rende evidente il passaggio dal bosco alla macchia mediterranea,
composta in maniera prevalente da lecci e carpini, i quali,
man mano ci si avvicina al mare, lasciano spazio agli arbusti (terebinto, marruca e soprattutto scotano) e alla vegetazione rupicola. Sui macereti e negli anfratti crescono in
particolare il ciliegio canino e la Centaurea kartschiana,
pianta endemica dai fiori rosa-viola.
Questo è l’habitat adatto per i rettili (serpenti, vipere e lucertole) e la nidificazione degli uccelli sedentari quali il passero solitario, il gabbiano reale e il corvo imperiale, ma
non va dimenticato il falco pellegrino, già inserito nella
lista degli animali in pericolo, che ha trovato rifugio nelle
zone più inaccessibili delle Falesie.
Tra l’autunno e la primavera è facile vedere varie specie
migratorie o svernanti, come gli svassi, mentre la pineta
ospita fringuelli, ghiandaie, picchi, sparvieri e scoiattoli.
COME ARRIVARE
Percorrendo la Strada statale 14 da Trieste verso
Monfalcone e oltrepassando l’abitato di Sistiana,
si raggiunge il parcheggio nei pressi del bivio per
Sistiana mare dove si trovano le indicazioni per il
Sentiero Rilke. Al sentiero si può accedere anche
dall’abitato di Duino. Per chi proviene da Venezia
o da Udine verso Trieste uscire dall’autostrada A4
allo svincolo di Duino.
Comune di Duino Aurisina
Občina Devin Nabrežina
Aurisina Cave 25, 34011 Duino Aurisina (TS)
Tel. (+39) 040 2017372 – fax (+39) 040 201307
www.falesiediduino.it - [email protected]
[email protected]
Ufficio IAT Sistiana – Sistiana 56/b
34011 Duino Aurisina (TS)
Tel./fax (+39) 040 299166
[email protected]
natura
COSA VISITARE
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SENTIERO RILKE
Inaugurato nel 1987 e allungato
nel 2000, il Sentiero Rilke, dato
in gestione alla Provincia di
Trieste fino al 2012 dal Principe
Raimondo della Torre e Tasso,
si sviluppa per quasi 2 km
lungo il margine della falesia
carsica, vale a dire nel tratto più
pittoresco e spettacolare della
nostra costa, con un panorama
che scivola sul mare del golfo di
Trieste, racchiuso tra la costa
istriana e le secche di Grado. In
considerazione del gran pregio
naturalistico, la zona compresa
tra la SS 14 e un tratto di mare,
delimitata a est dal campeggio
e dalla baia, e a ovest dall’abitato e dal castello, nel 1996, con
la Legge Regionale è stata tutelata come “Riserva Naturale
Regionale delle Falesie di
Duino”, prendendo come simbolo proprio l’Algyroides nigropunctatus, una lucertola balcanica che ha qui il suo limite
estremo. Il percorso inizia dal parcheggio davanti alla palazzina degli uffici per l’informazione turistica, dove si trovano
le tabelle che illustrano il percorso.
La passeggiata è interrotta da cinque belvedere situati in posizioni strategiche, il primo, a quota 60, ancora nel tratto delimitato a monte dalla recinzione del campeggio, offre la vista
sulla sottostante baia di Sistiana. Superato il campeggio e il
rifugio Rilke si sale una “griza” e dei campi solcati per raggiungere quota 87. Protetta da un muretto, c’è una piazzola
che consente una visione anche sul Carso: qui durante la seconda guerra mondiale era situato un cannone antiaereo.
Sotto questo belvedere si apre un bunker e scendendo alcuni
gradini, si raggiunge una cavernetta, dove una finestra naturale si affaccia sulla parete a strapiombo sul mare.
Continuando la passeggiata lungo tratti che si affiancano al
vuoto, protetti da staccionate, ci si immerge nella vegetazione
davvero straordinaria del luogo.
Sul Rilke si osserva, a monte, la tipica vegetazione illiricobalcanica del bosco carsico infiltratosi nella pineta, mentre
lungo il margine della falesia, sulle pareti e tra le rocce, è predominante quella mediterranea, ma che si coglie soprattutto
nelle specie arbustive e nei fiori. Proprio tra questi abbiamo
un endemismo unico, ristretto solo in questa zona: la Centaurea kartschiana.
Emozionante è il panorama offerto dalle alte rocce di calcare,
interrotte da profonde spaccature dove l’azione degli agenti
atmosferici, su strati verticali, ha modellato erti pinnacoli e
guglie slanciate protese verso il cielo, o lisce pareti che strapiombano vertiginosamente sul mare.
In poche centinaia di metri possiamo osservare tutti i fenomeni di carsismo di superficie: massi rigati dalle scannellature o bucati da fori di dissoluzione, vaschette di corrosione,
grize di pietre incoerenti e ovunque campi solcati coperti da
cespuglietti. La pietra è dominante sul Sentiero Rilke.
Il terzo belvedere mantiene la quota 86. è formato da uno
spiazzo aperto tra alcune rocce che fanno da parapetto e dal
quale si può avere una bella panoramica sul Castello di
Duino.
Dopo circa 1300 metri di percorso, un sentiero piega nel
bosco e consente di raggiungere la SS 14, invece il Rilke prosegue verso quota 83, in origine per alloggiare un pezzo antiaereo.
A 1700 metri, una deviazione permette di raggiungere la SS
14, mentre il sentiero continua fino a Duino, dove inizia il
tratto per i disabili lungo circa 20 metri (fatto a cura della Regione nel 2003) che porta al quinto belvedere da dove si può
ammirare tutta la falesia e il Castello di Duino della famiglia
dei Principi della Torre e Tasso aperto al pubblico dal 2003.
è un percorso panoramico sul costone tra Aurisina
e Santa Croce. La strada ampia e comoda è sempre
riparata dal vento anche nei periodi di Bora. Il percorso è in gran parte ricoperto dalle piante di salvia
e santoreggia. Il panorama abbraccia il Golfo di
Trieste e la Laguna di Grado. Dal sentiero si può deviare, dopo una breve salita, per raggiungere la vedetta Liburnia, dalla quale si gode uno dei
panorami più belli della costa. Il sentiero inizia ad
Aurisina, dove è possibile parcheggiare presso la
scuola media Igo Gruden, alla cui sinistra parte il
sentiero. Il ritorno avviene seguendo lo stesso percorso.
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SENTIERO della SALVIA
PARCO delle FONTI del TIMAVO
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Sul Carso Triestino non c’è luogo più sacro e
pieno di memorie come quello delle Fonti del Timavo. Leggenda e storia qui si fondono in un
paesaggio malinconico e suggestivo. All’ombra
di maestosi cipressi, pioppi e platani, che proteggono la bianca chiesa gotica di San Giovanni in
Tuba, allineate lungo una cinquantina di metri,
si trovano tre risorgive. Dalla prima, a ridosso di
una parete di roccia, le acque scaturiscono da
gallerie che si trovano a circa 70 m di profondità.
Capella votiva di uno sconosciuto, ricorda il culto
che qui era offerto al dio Timavo, di probabile
origine protostorica, forse veneta, come lo erano
il bosco e il sacello sacro a Diomede, il fondatore
di città, l’eroe omerico, anch’esso legato ai Veneti
e ricordato da Strabone. Altre lapidi erano dedicate al culto d’Ercole Augusto, compagno di Diomede in numerose imprese e a Saturno, il dio
romano delle semine e dei raccolti. Dove oggi
sorge la chiesa è probabile si trovasse un tempio
dedicato alla Speranza Augusta, di cui si sono
trovate quattro lapidi d’offerenti, provenienti da
varie parti dell’Impero, che ringraziavano la divinità per la grazia ricevuta. Accanto alla Chiesa
paleocristiana fu pure costruito un monastero,
frequentato dai pellegrini. Entrambi gli edifici
furono distrutti dalle scorrerie degli Ungari. Sul
terzo ramo del Timavo sono stati trovati resti archeologici che attestano la presenza di un porto
frequentato dal V secolo a.C. e rimasto in uso
sino al 1700. Il fiume Timavo, durante la prima
guerra mondiale, faceva parte del sistema difensivo del Monte Ermada, tenuto con grande valore dagli austriaci, poiché sbarrava la strada per
Trieste; di conseguenza subì pesanti bombardamenti nel corso delle varie offensive. In questa
zona fu ferito dai soldati austriaci il 27 maggio
1917, il Maggiore Giovanni Randaccio. Oggi però
accoglie il visitatore come un’oasi serena, dove il
tempo sembra trascorrere quieto come le acque
del fiume che vanno frettolose verso il mare.
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PERCORSO DIDATTICO
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Il percorso didattico è un itinerario circolare che inizia e si conclude presso la scuola
media Igo Gruden. è suddiviso in 11 stazioni
che evidenziano le caratteristiche geografiche, naturali, storiche, culturali e architettoniche più rappresentative di Aurisina.
Dal cortile della scuola ci si avvia verso il
Sentiero dei pescatori (Ribiška pot) in direzione del mare. Dopo aver attraversato le
due linee ferroviarie si scende per le scale di
pietra carsica fino alla vedetta Pod Oljščico.
Da qui si gode un pittoresco panorama sulla costa e il porticciolo di Aurisina, i vivai dei mitili e sull’intero golfo di Trieste. La terza stazione è
denominata Brščice, alla quale si accede attraverso il sentiero Za vodico,
che porta a S. Croce, denominato anche Sentiero di Julius Kugy. Vi si
possono notare alcuni fenomeni di carsismo, la tipica macchia mediterranea e la pineta. Giunti all’incrocio bisogna deviare in salita verso sinistra in direzione NE per arrivare quindi alla torre piezometrica. La
torre è stata elevata ai tempi della costruzione della ferrovia meridionale
per il rifornimento dell’acqua alle locomotive. Dalla torre si può godere
di un bellissimo panorama sul golfo e dintorni. Attraversando la pineta
si arriva in prossimità dell’incrocio tra la Strada provinciale e quella che
porta a S. Pelagio. Da qui si devia a sinistra verso la casa natale del poeta
Igo Gruden, quindi a destra fino alla Piazza s. Rocco. Vi si può visitare
la chiesa parrocchiale e, sul lato opposto, il monumento ai caduti durante il secondo conflitto mondiale. Dal lato sinistro della chiesa uno
stretto viale ci porta fino al monumento al poeta Igo Gruden (1893-1948).
La stazione successiva è Kržada, una piazzetta al centro del nucleo storico di Aurisina, dove si possono ammirare le varie strutture dell’architettura carsica. Sul lato nordorientale del centro storico si devia verso
le aree coltivate; trattasi per lo più di vigneti. Si scende quindi verso
l’avvallamento denominato Lišček, che è la più estesa dolina carsica
della zona. Prima ancora, deviando verso sinistra, notiamo un altro avvallamento, Šišček, nel quale è collocato il cimitero ai caduti nella
Grande guerra. Da qui si scende nella parte opposta verso la dolina
Lišček, che nella maggior parte della superficie è coltivata. è interessante per il suo microclima, per la sua vegetazione e per la presenza
dell’abbeveratoio naturale. Risaliti dalla dolina, percorriamo un tratto
di sentiero piuttosto stretto per la folta vegetazione. L’itinerario continua
attraverso il sottopassaggio dell’autostrada in direzione di Aurisina. In
prossimità del cimitero si sale verso destra seguendo il Sentiero dei pescatori. Arrivati alla strada provinciale la si attraversa in prossimità del
distributore di benzina e si giunge quindi al laboratorio marmifero, dove
è possibile conoscere più da vicino quella che per tanto tempo è stata
l’attività più significativa di Aurisina e della zona circostante. Raggiunta
nuovamente la scuola media ha termine il percorso didattico. A passo
sufficientemente agile ma anche prestando una considerevole attenzione alle singole stazioni si può percorrerlo in circa due ore.
Antoni J., Cante M., Collovati
N., Košuta A., 1a cl.
Sentiero dei
PESCATORI
è un’antica strada usata dai pescatori
di Aurisina per recarsi al mare per la
pesca al tonno, con le tipiche barche
dette zoppoli o “čupe”, particolari imbarcazioni scavate in un unico tronco,
da cui prendono il nome la spiaggia
e il porticciolo di Aurisina.
Per raggiungere il sentiero da
Aurisina si seguono le indicazioni per la scuola
media Igo Gruden o per il
Sentiero dei pescatori.
La strada scende ripida dalla scogliera
verso le acque
del Golfo, immersa in paesaggi
unici
sospesi fra cielo
e mare. La via
del ritorno avviene lungo lo
stesso percorso.
Il Villaggio del Pescatore dista meno di 20 km da
Trieste, nel Comune di Duino Aurisina.
Può essere raggiunto da Trieste prendendo la
Strada Statale 14 verso Sistiana, Duino Aurisina.
Provenendo da Udine o da Venezia per l’autostrada si esce a “Lisert”.
storia
Museo Civico di Storia Naturale di Trieste
Via dei Tominz 4, 34139 Trieste
Tel. (+39) 040 6758658 - Fax (+39) 040 6758230
Orario apertura: da lunedì a venerdì 9-13
[email protected]
www.retecivica.trieste.it
Gruppo Speleologico Flondar
Reperibilità per informazioni e visite didattiche e
turistiche al sito paleontologico del dinosauro Antonio: Biblioteca Comunale del Villaggio del Pescatore - Lunedì ore 16.00-19.00
Tel. +39 040 208052 - Cell. +39 347 7393118
+39 340 4194513
[email protected] - www.dinosauroantonio.it
Il più GRANDE e COMPLETO DINOSAURO ITALIANO
Uno dei siti paleontologici più interessanti
d’Italia si trova al Villaggio del Pescatore, nel
Comune di Duino Aurisina, vicino a Trieste.
La scoperta dei primi resti fossili avvenne verso la
fine degli anni ’80, ad opera di alcuni appassionati.
Questi avevano individuato in una zona adiacente
alla riva, nei pressi di una cava abbandonata, tracce
di organismi fossilizzati. Questa segnalazione diede
l’avvio, nei primi anni ’90, a una campagna di scavo
preliminare data in concessione dal Ministero al
Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. Uno dei
reperti rinvenuti era una coppia di zampe perfettamente conservata in connessione anatomica. Le caratteristiche individuate da questi primi resti fossili
determinarono l’appartenenza al gruppo dei dinosauri.
Il caso ha voluto che a una studentessa, al termine
del suo corso di studi alla facoltà di Scienze Geologiche dell’Università degli Studi di Trieste, fosse assegnata una tesina in Rilevamento geologico proprio in
quella zona. Nel rilevare l’area, era aprile del 1994,
scorse tra le rocce calcaree un affioramento che presentava in superficie una zampa anteriore di un rettile fossile. Fu la scoperta di quell’esemplare ormai
noto che familiarmente chiamiamo Antonio.
Ciò spinse il Ministero a intraprendere una nuova
campagna di scavi molto più approfondita negli anni
1996-1997. La posizione stratigrafica verticale degli
strati fece presupporre la continuità di questa zampa
anteriore in profondità facendo ipotizzare anche la
presenza di uno scheletro completo. Lo scavo venne
effettuato dalla ditta Stoneage di Trieste, esperta in
scavi paleontologici e in accordo con l’Università
degli Studi di Trieste, negli anni 1998-1999. Emersero
oltre all’individuo pressoché completo, anche una
ricca fauna comprendente altri esemplari di dinosauro della stessa specie, uno di questi soprannominato Bruno e delle ossa disarticolate di altri
esemplari, fossili di coccodrilli primitivi, pesci, gamberi e resti vegetali.
Ci sono voluti sei mesi di lavoro sul terreno e 3500 ore
di preparazione in laboratorio per estrarre il più
grande e completo dinosauro italiano ed europeo. è
stato necessario ricorrere a metodologie particolari
per estrarre i fossili dalla roccia, sia in fase di scavo
che nei successivi interventi di preparazione.
La giacitura verticale degli strati e la morfologia del
terreno di fatto impedivano gli approcci tradizionali.
In maniera del tutto innovativa, valutati i rischi e i
vantaggi, si è effettuato un taglio orizzontale della
lente fossilifera, a una profondità media di due metri
dalla superficie. Un altro taglio, sempre eseguito con
un cavo a inserti di diamante, è stato eseguito perpendicolarmente al primo. Si sono creati così due
gradi di libertà nella compagine rocciosa che, combinati alla naturale fratturazione del calcare hanno isolato una serie di grandi blocchi, movimentati poi
dagli escavatori. Anche la preparazione è stata condotta con tecnologie d’avanguardia.
Appurato che la differenza di chimismo tra fossile e
matrice era marcata, mentre la discontinuità meccanica era irrilevante, si è calibrato un attacco con soluzione acida tamponata, attraverso un’apposita serie
di pompe a circuito chiuso, riuscendo a sciogliere la
roccia senza danneggiare i reperti in essa contenuti.
Il metodo, se pur noto, non era mai stato applicato a
fossili della mole di un dinosauro. In effetti proprio le
dimensioni dei blocchi di roccia, il loro peso, la microfratturazione interna e la delicatezza di alcune
strutture fossili, hanno creato ai tecnici della Stoneage non pochi problemi, risolti con un lavoro di
equipe che ha coinvolto anche esperti internazionali
del settore.
Questo giacimento fossilifero rappresenta una delle
più importanti scoperte della paleontologia italiana
del XX secolo.
Sono a tutt’oggi gli unici dinosauri ritrovati in Italia
in corrispondenza stratigrafica e gli unici ancora oggetto di scavo sistematico e ricerca scientifica. Risale
al dicembre 2009 l’attribuzione del dinosauro Antonio al gruppo degli adrosauroidi, parenti stretti degli
adrosauri americani dal becco d’anatra.
La presenza di questi rettili terrestri nel Nord-Est
d’Italia ha costretto a una sostanziale revisione della
concezione paleogeografica del Carso Triestino nel
Cretacico Superiore, che si credeva essere un ambiente marino o lagunare. Gli ultimi studi ipotizzano
invece la presenza in quest’area di terre emerse,
molto probabilmente un arcipelago di isole, dove in
periodi di regressione marina si creavano lingue di
terraferma che collegavano un’isola all’altra.
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storia
“Il territorio del Comune di Duino Aurisina
è ricco di testimonianze archeologiche, distribuite dalla preistoria all’età romana. Il
percorso parte dal Museo del Gruppo Speleologico Flondar, al Villaggio del Pescatore, dove è possibile ripercorrere le tappe
salienti della storia di queste terre”.
La Grotta del Mitreo
Dalla seconda metà del II sec. a.C. all’inizio del V sec. d.C. all’interno
della Grotta era adorato Mitra, divinità di origine indo-iranica, nato
dalla roccia e pertanto venerato in ambienti sotterranei. Il mitraismo
era un culto iniziatico di salvezza, riservato a un ristretto numero di
fedeli; il momento culminante consisteva nel sacrificio di un toro.
Come negli altri mitrei erano stati scavati due sedili in pietra. Sul
fondo, una nicchia ospitava un bassorilievo – di cui è esposta oggi una
copia in gesso – raffigurante Mitra che uccide il toro. Il Mitreo di
Duino, uno dei più antichi d’Occidente, è l’unico in Italia a essere ricavato all’interno di una cavità naturale.
Come arrivarci: partendo dalla casa della Forestale si percorre il largo
sentiero che costeggia la ferrovia; giunti al cavalcavia si abbandona la
strada piegando a sinistra, seguendo il sentiero segnalato in giallo e
rosso. Il Mitreo è aperto ogni giovedì dalle 9 alle 11.
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Il castelliere di Slivia
I castellieri erano centri fortificati in altura, diffuse dall’età del Bronzo medio (7100-1365 a.C.). Quello di Slivia è
uno dei meglio conservati del Carso triestino risalenti alla
media età del Bronzo.
La cima circolare, che ha un diametro di circa 280 metri,
è ben conservata sul lato nord-est, dove raggiunge i 5
metri di altezza, mentre a sud-ovest dalla prima cinta si
distingue un pianoro, sfruttato a lungo per scopi abitativi,
visto che le ceramiche recuperate durante gli scavi appartengono all’età del Bronzo, del Ferro e a quella romana.
Durante la Grande Guerra sul castelliere vennero collocati alcuni cannoni.
Come arrivarci: dalla strada Slivia-San Pelagio si dirama
sulla destra una carrareccia che conduce al castelliere.
Le Fonti del Timavo
Il Timavo, fiume ricordato da Virgilio, Livio e Plinio,
nasce in Croazia, ai piedi del Monte Nevoso, scorre per la
Slovenia e, dopo un breve tratto, si inabissa nella voragine di S. Canziano per riemergere dopo circa 38 km di
percorso sotterraneo. Il mito greco racconta che presso lo
sbocco del Timavo si concluse il viaggio degli Argonauti,
mentre secondo Strabone qui vi era il santuario dedicato
all’eroe omerico Diomede. Alcune iscrizioni di epoca romana inserite nell’abside della chiesa di San Giovanni citano la Spes Augusta, Ercole e Saturno.
A partire dal V sec. d.C. fu costruita una basilica, di cui
rimane parte del pavimento mosaicato all’interno della
chiesa attuale.
Nei pressi del monumento dedicato ai Lupi di Toscana
sono visibili le tracce dei solchi carrai della Via Gemina,
che collegava Aquileia a Tergeste.
Come arrivarci: l’indicazione delle bocche del Timavo si
trova sulla SS 14, sulla sinistra, appena entrati nell’abitato
di S. Giovanni di Duino.
STORIA e PREISTORIA
attorno al TIMAVO
Con brevi spostamenti dal Villaggio e possibile visitare alcune rinomate stazioni preistoriche in caverna, come la Grotta Azzurra
di Samatorza, oggetto di numerose campagne di scavo, e il Riparo di Visogliano, dove le ricerche - tuttora in corso - hanno
messo in luce un livello del Paleolitico, datato 400.000 anni.
storia
L’esposizione è stata ideata con lo
scopo di illustrare visivamente alcune
attrattive del circondario e le testimonianze di epoche lontane. La mostra allestita a cura del GRUPPO SPELEOLOGICO FLONDAR - si sviluppa
secondo una cadenza cronologica, iniziando dalla recente scoperta nelle immediate vicinanze del Villaggio del
Pescatore di una fauna risalente a 85
milioni di anni fa e inglobata in una
matrice di calcari cretacei. Il giacimento fossilifero - che si prospetta come il più ricco d’Europa ha restituito finora lo scheletro completo di un dinosauro erbivoro, ma i sondaggi hanno accertato la presenza di altre specie
di animali coevi. Questo dinosauro, chiamato dagli studiosi Antonio, può ritenersi il primo “abitante” conosciuto della nostra
zona.
13
Venendo a tempi meno remoti, la zona è caratterizzata dall’esistenza di resti d’epoca romana, tra i quali
vanno segnalati per la loro agevole visibilità quelli
della Mansio con bei pavimenti musivi, situata all’interno del comprensorio dell’Acquedotto Randaccio.
Di straordinario interesse è la grotta nella quale è
stato scoperto nel 1963 un sacello dedicato al culto
misterico del dio Mitra; il tempio è stato ricostruito
dalla Soprintendenza di Trieste ed è l’unico Mitreo
in cavità naturale d’Italia.
Attorno alle risorgive del Timavo si dipartono in
varie direzioni solchi incisi nella roccia, probabili relitti di una viabilità forse di origine preistorica, legata
alla presenza dei cinque Castellieri dell’Ermada ed
utilizzata dai romani, i quali si scontrarono qui nel
178 a.C. con gli Istri di Re Epulo.
Mediante un plastico a grande scala è stato ricostruito l’aspetto della zona come doveva presentarsi
duemila anni fa, quando la morfologia costiera era alquanto diversa a causa del livello marino inferiore di
circa due metri rispetto a quello attuale.
Il periodo medioevale può essere rappresentato dai
due castelli di Duino.
Un altro testimone di quest’epoca è la chiesa gotica
di San Giovanni in Tuba, costruita sui resti di una
basilica paleo-cristiana della quale rimangono alcuni
tratti di muro e un pavimento a mosaico.
Ampia parte dell’esposizione è dedicata alla Prima
Guerra Mondiale ed è costituita da numerose immagini - quasi tutte inedite - riprese nel periodo in cui si
svolsero qui la X e l’XI Battaglia dell’Isonzo (maggio
- settembre 1917), con le quali l’esercito italiano tentò
di aprirsi la via verso Trieste. L’Ermada era presidiato
dall’esercito austroungarico, che vi aveva costruito
un articolato sistema di appostamenti difensivi, dei
quali sono rimaste numerose caverne, bunker, osservatori e cinque grandi grotte naturali attrezzate a rifugi sotterranei, meta frequente di visite guidate.
Molte fotografie illustrano le distruzioni dei bombardamenti sui paesi attorno all’Ermada e sul Castello di
Duino, nel quale c’era una guarnigione militare. Un
plastico rappresenta tutta la zona attorno all’Ermada
come la videro i soldati austroungarici e italiani,
morti a migliaia su queste pietraie.
La Seconda Guerra Mondiale vide quest’area, ancora una volta, teatro di avvenimenti drammatici che
portarono alla distruzione, per rappresaglia, di alcuni
paesi da parte delle truppe tedesche.
Una sezione della mostra è dedicata infine alle origini del Villaggio del Pescatore, con il primo nucleo
di dieci case erette a ridosso del Promontorio Bratina,
agli inizi degli anni ‘50. L’abitato andrà sviluppandosi
negli anni seguenti, accogliendo le famiglie di comunità provenienti dalle cittadine della costa istriana,
costrette all’esodo alla fine della guerra.
TRE ITINERARI STORICI
Itinerario 1
storia
A metà degli Anni Settanta, pochi
metri dalla Torre Piezometrica,
furono scoperti i muri eretti a
secco di un grande edificio, risalente alla fine del II secolo a.C. Si
tratta dell’ala orientale di un fabbricato il cui corpo centrale si è
conservato per 9 m di lunghezza.
è probabile si tratti di un opificio
per la lavorazione della pietra ed
è la più antica costruzione romana del nostro territorio. Continuando la strada che porta alla
zona industriale di Aurisina, dopo
il sottopassaggio ferroviario, si
entra nella zona delle cave. Dall’alto è possibile ammirare la vastità della Cava Romana,
profonda oltre 100 metri. Sulla
parete meridionale si notano i
segni degli antichi scavi romani.
INFORMAZIONI Grotta Mitreo:
presso la Soprintendenza per i Beni
Archeologici del Friuli Venezia Giulia
Palazzo Economo, Piazza Libertà 7 - Trieste
Tel. 040 4194711 - giorni feriali 9.00 - 13.30
Referente visite: sig. Bonetti Bruno
Tel. 040/200769 - Cell. (+39) 333 3116849
www.friuliveneziagiulia.beniculturali.it
[email protected]
[email protected]
Itinerario 2
Partendo dalla SS 14, con un percorso di circa un chilometro, si raggiunge
la Grotta del dio Mitra, imboccando una traccia di sentiero che si apre a sinistra prima del passaggio sotto la linea ferroviaria. Durante gli scavi sono
state trovate le lapidi con l’effige del dio Mitra mentre uccide il toro, i banconi, e alcuni altari. Sono state trovate centinaia di monete e decine di lucerne e vasetti che hanno consentito di datare il mitreo, aperto al culto già
nella seconda metà del I e distrutto agli inizi del V secolo d.C.
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Itinerario 3
Da Slivia, una carrareccia porta verso
oriente sino al bivio con il sentiero che
conduce al castelliere di Slivia, uno dei più
poderosi del nostro Carso. Sul versante
settentrionale sono ancora visibili i gradoni che sostenevano le macerie del muro
difensivo, dovuto forse a una sistemazione
di quello precedente, risalente all’età del
Bronzo, quando fu costruito il primo villaggio, cioè intorno al 1500 a.C. Ha subito
modifiche nel corso della prima guerra
mondiale quando su questo colle fu posta
una batteria di cannoni. Ancora oggi è uno
dei meglio conservati, tra tutti i castellieri
che nel periodo protostorico sorgevano
sulle alture del Carso triestino. Proseguendo il sentiero che scende verso Aurisina si trova in breve la Grotta Lindner:
una spaziosa caverna illuminata dall’alto,
con una galleria che scende a forte pendenza sino a 175 m di profondità. La cavernetta fu frequentata dall’uomo sin dal
periodo neolitico.
CHIESA di SAN GIOVANNI IN TUBA
Orari apertura:
ogni giorno dalle 9.30 alle 18.30
Da maggio a settembre si celebra la messa
ogni domenica alle ore 12.00
In caso di maltempo la chiesa resta chiusa
Per informazioni:
cell: (+39) 380 7329414
Per la visita dei sito rivolgersi al
sig. Bonetti Bruno tel: (+39) 040 200769
cell: (+39) 333 3116849
[email protected]
Autobus: linea 43, 44, 73 (stagionale)
L’attuale edificio fu innalzato dai Walsee, signori di Duino. Presenta una
nitida abside coronata da una volta a
costoloni stellati e solcata in verticale
da finestrature, il cui disegno è ripreso sul fronte meridionale.
Adiacente al fronte nord troviamo addossato un edificio di minore entità
che racchiude la sacrestia e si slancia
verso l’alto in un semplicissimo campanile riportato, nella riedificazione,
alle linee originali.
Degli affreschi, di cui la chiesa era
fregiata, l’unico frammento giunto a
noi è quello che si può osservare sulla
costola che sul lato nord delimita il
presbiterio.
La chiesa di S. Giovanni in Tuba risultò gravemente danneggiata dai
bombardamenti nei conflitti mondiali; solo agli inizi degli Anni Cinquanta venne riedificata e restaurata
a cura del Governo Militare Alleato e
dell’allora Soprintendenza alle Belle
Arti di Trieste.
Testimonianza delle vicende storiche
della Chiesa di S. Giovanni, oltre agli
scavi, sono i vari reperti esposti nella
sacrestia. Vi troviamo una lastra incorniciata nel cui campo risalta una
croce a braccia quasi uguali con un
foro, presumibilmente “fenestrella
confessionis”.
Di rilevante importanza è la lastra
che riporta una parte dell’epigrafe del
patriarca Volderico I di Eppenstein, la
quale costituiva uno dei lati del sepolcro e che testimonia il ritrovamento e
la sepoltura delle reliquie dei beati
(1113).
Attorno alla chiesa c’era, fino al 1915,
un cimitero di cui rimangono ancora
alcune lapidi.
I millenni di sacralità, di cui questo
luogo è permeato, i secoli di incessante preghiera qui innalzata alla divinità, il luogo a cui è approdato il
cristianesimo fin dai tempi più antichi, ci parlano ancora e ci invitano a
riscoprire la storia e la fede dei Padri
perché sia, oggi, anche la nostra.
Vieni a scoprire... LA STORIA DEL NOSTRO TERRITORIO
Luoghi nei quali si sono svolti importanti eventi storici e sono
stati posti monumenti commemorativi di gran rilievo:
- Monte Ermada
- Monumento ai Lupi di Toscana e il Cippo Randaccio
- Cimitero austroungarico di Aurisina
- Sentiero Rilke
- Monumenti ai caduti della seconda guerra mondiale
Sentiero delle trincee del Monte Ermada
La zona che circonda il Monte Ermada fu nel corso della prima
guerra mondiale teatro di aspre battaglie. Il sentiero conduce
attraverso un tratto interessante per i resti di trincee e grotte,
utilizzate come ricoveri durante le battaglie.
Da Medeazza si imbocca il sentiero n. 3,
passando pochi metri a Nord della cima
del M. Ermada e continuando, tra trincee e caverne, sino all’incrocio con il
sentiero n. 8 che conduce in vetta al M.
Ermada (323m). Si prosegue sul medesimo sino a intercettare il sentiero Trincee M. Ermada che conduce sulla cima
del M. Gabrnjak (297m).
Dopo 100 m circa si devia a sinistra imboccando il sentiero n.
3a attraverso un’ampia vallata, per arrivare alle case Coisce.
Si continua sul sentiero n. 3a, arrivati a un quadrivio si tiene la
destra e si continua fino al punto di partenza. Il percorso è mediamente impegnativo e si può facilmente collegare con altri
sentieri segnalati, si può arrivare fino a Medeazza o a Malchina
oppure, oltreconfine, fino a Brestovica.
storia
La chiesa di S. Giovanni in “Tuba” o
“in Tumbis”, appellativo derivato
dalla credenza che i morti ivi sepolti
sarebbero stati i primi a risorgere al
suono della tromba del giudizio, ha
avuto molteplici riedificazioni in questo sito alle Fonti del Timavo, luogo
sacro fin dai tempi precristiani. Oltre
all’ara al Dio Timavo, ivi si trovano
epigrafi votive a Saturno, Ercole,
Spes Augusta; nelle vicinanze la
grotta del Mitreo conserva un bassorilievo con le figure del Cautes e del
Cautopates.
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divertimento
Parco Caravella
BAIA DI SISTIANA...TUTTA UN’ESTATE
Un giorno di sole a Sistiana
Una baia. Difronte: il mare. Dietro: le falesie rocciose alte più di 60 metri.
Nulla di più suggestivo per una giornata di sole immersi in uno dei gioielli
dell’Adriatico.
L’acqua limpida, subito profonda, dai fondali rocciosi, la rendono meta
ideale per gli amanti del mare e per gli appassionati di immersioni.
Il Parco Caravella continua il percorso verso la sua nuova realtà, prevista
nel piano di valorizzazione turistica dell’intero ambito.
Anno dopo anno abbiamo riportato, anche se in via provvisoria, a nuova
vita parti della storica struttura... e continueremo su questa strada, senza
stravolgimenti, ma offrendo nuovi servizi, recuperando le aree e rispettandone la natura, oggi più che mai vero patrimonio della Baia di Sistiana.
Così anche quest’anno nuovi servizi per vivere il sole e il mare in un ambiente sereno e tranquillo, ma anche vivace e allegro.
www.baiadisistiana.com
[email protected]
Parco Caravella
Info servizi balneazione
(+39) 348 09 82 593
[email protected]
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Al calar della sera...
...le follie della notte
La notte densa di suoni e persone è ancora
lontana.
La Baia, con il suo fascino romantico, dal
tramonto all’imbrunire, diventa meta ideale
dopo una giornata di mare, o per qualche
ora di relax dopo gli impegni di una giornata
di lavoro...
è il 10 agosto 1996 quando in Baia di Sistiana rinasce, dopo anni di
mancanza di intrattenimento, la prima attività dedicata al divertimento: apre il “Cantera Cafè”.
Passeggiare in riva al mare, chiacchierare,
gustare un buon calice di vino, rinfrescarsi
con una birra spillata ad hoc, godersi un
cocktail adagiati sulla spiaggia, stuzzicare il
palato con uno spuntino, saziarsi con un
maxi panino caldo, cenare serviti su una terrazza in riva la mare...
La Baia di Sistiana con i suoi locali è pronta
a soddisfare ogni desiderio e la sera saprà
regalare suggestioni e momenti indimenticabili...
Sul lato Est della Baia, dove oggi c’è il Cohiba Cafè, inizia una nuova
stagione di divertimento in riva al mare.
Sono passati più di vent’anni da quando la “Caravella” era capace di
attrarre pubblico da tutta la Regione e non solo, grazie alla presenza
di artisti del calibro di Domenico Modugno, Lucio Battisti, Patty Pravo,
Mina e molti altri, oltre ad avere ospitato una delle prime edizioni del
Festivalbar.
Il 29 luglio 2007 la rotonda del Cantera Social Club ha ospitato gli Earth
Wind & Fire ritornando a offrire uno spettacolo di portata internazionale.
Il 2011 sarà una nuova stagione fatta di appuntamenti, eventi, balli, divertimento, spettacoli, concerti, dj set, capaci di regalare emozioni indimenticabili e di soddisfare tutti i gusti, rispondendo alle esigenze di
tutte le età.
Castelreggio
Sistiana Mare, 74 - Tel. (+39) 040 2017111
Dama Bianca
Duino Porto, 61/C - Tel. (+39) 040 208137
www.alladamabianca.com
Le Ginestre
Marina Aurisina, 153/S - Tel. (+39) 040 200364
Acqua parco
Bowling Duino
Via Duino, 5/D
Tel. (+39) 040 208362 - (+39) 040 208238
divertimento
Stabilimento balneare
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GROTTA DELLE TORRI DI SLIVIA
La grotta delle Torri di Slivia è una delle più belle cavità che si aprono sul Carso triestino.
Misura circa 300 metri di lunghezza e raggiunge 100 metri di
profondità. La cavità si sviluppa con vari vani adornati da bellissime concrezioni di notevole interesse e rappresentazione
scenica. Famose sono le sue torri stalagmitiche da cui prende
il nome la grotta. L'area esterna della cavità è rappresentata
da una zona dove sono presenti tutte le peculiarità morfologiche epigee del Carso triestino e da notevoli aree di interesse
storico.
PRENOTAZIONI VISITE E INFORMAZIONI:
Azienda agricola le Torri di Slivia s.s.
di Corrado e Roberta Greco
AURISINA CAVE 62/A
34011 DUINO AURISINA (TS)
cel. +39 338 3515876
e-mail: [email protected]
www.letorridislivia.net
© 2012 Marco Stulle / S Lab
enogastronomia
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GEMINA
Un percorso tra borghi, attività e natura nel Carso
Iniziava da Aquileia la via Gemina,
quella direttrice stradale dell’Antica Roma
che consentiva di collegare l’Occidente alle porte d’Oriente.
GEMINA:
percorsi e paesaggi di civiltà naturale
L’altopiano carsico è una sinfonia di rilievi e vallate di grande suggestione, con
i suoi rari e preziosi fazzoletti di terra disposti a coltura e i suoi borghi di pietra
bianca a spazzare il fresco dominio del
verde esuberante. In questo arcano paesaggio ritorna a nuova vita il sentiero Gemina. Nei suoi 17 km di sviluppo,
Gemina connette i villaggi di Malchina e
Sgonico, un sentiero attrezzato non solo
per i pedoni, ma anche per bici e cavalieri, attraverso le località di Precenico,
San Pelagio, Prepotto, Ternova Piccola,
Samatorza e Sales. Un’escursione comoda e accessibile che consentirà ai tuAGRITURISMO
Accanto alle frasche,
anche sul Carso sono
fiorite in questi ultimi
anni delle nuove e interessanti aziende agrituristiche, capaci di
coniugare l’offerta di
soggiorno con quella
eno-gastronomica. Nel
relax di magioni circondate dal verde, gli ospiti
potranno gustare dei
piatti genuini realizzati
con primizie e carni di
produzione locale.
RISTORAZIONE
Per gli amanti della ristorazione classica, l’offerta presente nei dintorni della Via
Gemina riuscirà a soddisfare i palati più esigenti.
All’insegna della tradizione
carsolina, dove gli ingredienti più semplici riescono
a esaltarsi in portate sostanziose e decise, le ricette
dell’altipiano riusciranno a
soddisfare gli amanti di una
cucina che affonda le proprie radici nelle più autentiche tradizioni popolari.
La Strada del vino Terrano
risti, grandi e piccini, di conoscere con
facilità un Carso fatto di querce e carpini,
di calci e terre rosse scurite dal sole, di
segreti spechi e abissi, di superfici superbamente colonizzate dalla generosa vite.
All’ombra delle case, fervono le attività
artigianali, le proposte agrituristiche, la
consolidata ristorazione dell’altipiano.
Storia e leggenda sono capaci di insinuarsi in maniera discreta e quasi impercettibile nel cuore del viandante, lungo
un altipiano dove sin dalla notte dei
tempi l’uomo ha dovuto rispettare la
legge di madre Natura. Pietra e vento
hanno dettato sentieri, campi e ripari.
L’uomo ha intuito e concretizzato i luoghi
della propria esistenza. Nulla è di più.
OSMIZA
Quando appare la piccola frasca d’edera con
la freccia indicatrice,
non vi sono dubbi. Questo caratteristico segnale informa che
vicino a qualche tratto
di Gemina è aperta
un’“osmiza”, tradizionale rivendita temporanea di vino, autentica
istituzione popolare che
affonda le radici nel
passato austroungarico
triestino.
Sul Carso viene prodotto il famoso vino scuro, il
Terrano. Nasce dal vitigno del Refosco, ma la
terra rossa del Carso lo fa diventare unico, di un
colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Il
Terrano, che si sposa benissimo con il prosciutto
crudo del Carso (Kraški pršut), è un vino particolarmente indicato per le persone anemiche.
Le sue proprietà erano note già in epoca romana
VINI
La vite del Carso è un miracolo scaturito dalla tenace gestione di un
territorio virile, ardito,
privo di compromessi. Le
pergole d’uva appaiono
come un miraggio nella
frastagliata e scoscesa dinamica dell’altipiano. Per
i cultori del raspo caro al
meraviglioso Bacco, il
rosso Terrano, la bianca
Malvasia, le inedite e autoctone Vitovska e Glera
offriranno degli istanti di
intenso appagamento. Un
punto di partenza per conoscere quei produttori
che stanno lavorando a
tutto campo per valorizzare dei vigneti dalle potenzialità intatte e, per
molti versi, assolutamente inedite.
ed era particolarmente amato dall’imperatrice
Livia, che attribuiva a questo vino la sua longevità
(visse fino a 85 anni nel I sec.d.C.!).
La “Strada del vino Terrano” che da Visogliano si
snoda fino a Opicina, comprende 18 trattorie, nelle
quali la cucina tipica è accompagnata al Terrano.
Le trattorie aderenti sono individuabili tramite
un’apposita segnaletica “Strada del vino Terrano”
davanti al locale.
Osmize
Attraversando i paesi carsici, agli incroci e in prossimità
di alcune abitazioni, è visibile un grappolo d’edera, la famosa frasca, che indica la presenza di una »osmiza«; si
tratta di un’offerta turistica assolutamente unica. L’origine risale ai tempi di Maria Teresa, quando l’imperatrice
concesse ai contadini il permesso di vendita diretta del
vino e di alcuni prodotti (pane, uova sode e insaccati)
presso la propria abitazione, in cantina o nel cortile, per
un periodo di 8 giorni (dallo sloveno osem). Per chi vuole
scoprire il Carso è quasi d’obbligo visitare un’osmiza e immergersi così nel ritmo della vita sul Carso, degustando
Osmize nel Comune di
Duino Aurisina:
le specialità della zona, come i vini Refosco, Terrano, Malvasia e Vitovska e comperando prodotti di altissima qualità, quali vino, olio, miele e formaggi. Le osmize sono
aperte in periodi diversi dell’anno; per trovare le osmize
aperte potete chiedere informazioni all’ufficio
di
informazione turistica oppure seguire
le frasche lungo la
strada!
Trattoria Da Ciro
Duino 81/C - Tel. +39 040-208226
Bell’Italia (Holiday Inn)
Greco Corrado: Aurisina Cave 62/a
Duino 78 - Tel. +39 040-208273
Tel. +39-338-3515876
Ristorante Villa Borgo Duino
Kosuta Silvano: Aurisina-S.Croce 21/b
Duino 75/PR - Tel. +39 040-208872
Tel. +39 040-220708
Trattoria Bunker
Pertot Gabriel: Aurisina 10 - Tel. +39 040-200957
Aurisina 97 - Tel. +39 040-200228
Antonic Andrea: Ceroglie 34 - Tel. +39 040-299800
Canovella De’ Zoppoli
Terčon Martin: Ceroglie 30 - Tel. +39 040-299435
Aurisina Mare - Tel. +39 040-299532
Angelini Norma: Malchina 11 - Tel. +39 040-208553
Franz Josef Stube
Antonič Paolo: Malchina 50 - Tel. +39 040-299985
Aurisina Stazione - Tel. +39 040-200200
Fabec Franc: Malchina 49 - Tel. +39 040-299442
Pizzeria Pam Pam
Lisjak Maria: Malchina 42 - Tel. +39 040-299450
Pipan Adriana: Malchina 58/a - Tel. +39 040-2907049 Aurisina 168 - Tel. +39 040-201312
Pizzeria Agli Elfi
Pipan Vasilij: Malchina 22/d - Tel. +39 040-299453
Malchina 57/A - Tel. +39 040 2907048
Ferfoglia Paolo: Medeazza 6 - Tel. +39 040-208726
Ristorante Pizzeria Allegra Fattoria
Legiša Nadja: Medeazza 16 - Tel. +39 040-208451
Malchina 23/A - Tel. +39 040-299939
Marussi Natusca: Medeazza 1 - Tel. +39 040-208367
Trattoria Terzoni
Pahor Luciana: Medeazza 14 - Tel. +39 040-208553
Malchina 1 - Tel. +39 040-299449
Pernarcic Boris: Medeazza 7 - Tel. +39 040-208375
Ristorante Mezzaluna
Pernarcich Natascia: Medeazza 21/a
Malchina 54/A - Tel. +39 040-291529
Tel. +39 040-208833
Trattoria Suban
Pernarcich Paolo: Medeazza 21 - Tel. +39 040-208601
Ternova Piccola 16 - Tel. +39 040-200175
Radetic Sidonja: Medeazza 10 - Tel. +39 040-208987
Trattoria Da Pino
Šemec Radovan: Precenico 3/b - Tel. +39 040-200613
Medeazza 10/A - Tel. +39 040-208296
Gabrovec Ivan: Prepotto 15 - Tel. +39 040-2024200
Trattoria Sardoc
Rebula Renata: Prepotto 19 - Tel. +39 040-200782
Precenico 1/B - Tel. +39 040-200871
Škerk Sandi: Prepotto 20 - Tel. +39 040-200156
Trattoria Da Franz
Zidarich Beniamino: Prepotto 23 - Tel. +39 040-20123
Precenico 14 - Tel. +39 040-200525
Stubelj Ivana: S.Pelagio 52/b - Tel. +39 040-201149
Trattoria Gruden
Cante Ada: Slivia 25 - Tel. +39 040-200750
San Pelagio 49 - Tel. +39 040-200151
Kralj Giovanni: Slivia 9 - Tel. +39 040-200415
Paninoteca La Giostra
Peric Iztok: Slivia 2/a - Tel. +39 040-200634
Slivia 36 - Tel. +39 040-201166
Rebula Marco: Slivia 6 - Tel. +39 347-5686191
Lozej Maria: Ternova Piccola 9/a - Tel. +39 040-201087 Trattoria Alla Bella Vista
Skerk Alberto: Ternova Piccola 4 - Tel.+39 040-200937 Slivia 5 - Tel. +39 040-200146
Pernarcich Ivan: Visogliano 1/c - Tel. +39 040-291498 Osteria Il Pettirosso
Aurisina Santa Croce 16 - Tel. +39 040-220619
Bar San Mauro
Agriturismi Solo Ristoro
Sistiana 122 - Tel. +39 040-299486
Usai Martino
Paninoteca Marillon
Aurisina 8 - Tel. +39 339-4193779
Sistiana 123 - Tel. +39 040-2916070
Pirc Sonja
Gran Osteria Tre Noci
Ceroglie 44 - Tel. +39 040-299798
Sistiana 33 - Tel. +39 040-299222
Fabec Franc
Ristorante Eden
Malchina 48/A - Tel. +39 040-299442
Sistiana 42/A - Tel. +39 040-2907042
Leghissa Michele
Ristorante Ai 7 Nani
Attività Didattica con Cavalli
Sistiana 54/E - Tel. +39 040-299170
Medeazza 5 - Tel. +39 347-4836436
Ristorante Gaudemus
Pernarcich Paolo
Sistiana 57/E - Tel. +39 040-299255
Medeazza 21 - Tel. +39 040-208601
Trattoria Da Gino
Svara Martina
Sistiana 59 - Tel. +39 040-299273
Ternova Piccola 14 - Tel. +39 040-200898
Ristorante Sociale Sociale Soc. Nautica Laguna
Ittiturismo Al Pescaturismo
Villaggio del Pescatore 72 - Tel. +39 040-208020
Villaggio Del Pescatore 83 - Tel. +39 040-209846
Ristorante Il Gabbiano
Villaggio Del Pescatore 103-Tel. +39 040-208145
Ristoranti, Pizzerie, Paninoteche
Baia Degli Uscocchi
Al Cavalluccio
Villaggio Del Pescatore 162-Tel. +39 040-208191
Duino 61/D - Tel. +39 040-208133
Al Pescatore
Bar, Caffetterie, Enoteche
Duino 69 - Tel. +39 040-208188
Bar Igor
Ristorante Alla Dama Bianca
Aurisina 103 - Tel. +39 040-200141
Duino 61/C - Tel. +39 040-208137
Bar Aurisina
Pizzeria Bowling Duino
Aurisina 143 - Tel. +39 040-200488
Duino 4 - Tel. +39 040-208238
enogastronomia
I PRODOTTI DELLA TERRA CARSICA
Bar Sport
Aurisina Cave 24 - Tel. +39 040-200255
Kavarna Gruden
Aurisina Centro 69
Tel. +39 338-9277739
Bar Le Ginestre
Aurisina Mare 153/S
Tel. +39 338-3553270
Bar Sociale
Aurisina Stazione - Tel. +39 040-200246
Bar Tennis (Ist)
Aurisina Stazione - Tel. +39 040-299137
Autogrill Duino Sud
Autostrada A4 - Tel. +39 040-208234
Autogrill Duino Nord
Autostrada A4 - Tel. +39 040-208262
Associazione Bocciofila Duinese
Duino 71/A - Tel. +39 040-208760
Bar Mickey Mouse
Duino 28 - Tel. +39 040-208351
Bar Al Castel
Duino 28/A - Tel. +39 040-208747
Bar Castello Di Duino
Duino 32 - Tel. +39 040-208120
Sala Giochi “Only Bowling”
Duino 4 - Tel. +39 040-208238
19
Rifugio Rilke
Sentiero Rilke - Tel. +39 334-8271019
Bar San Mauro
Sistiana 122 - Tel. +39 040-299486
Bar Ai Sportivi
Sistiana 126 - Tel. +39 040-299160
Bar Costa Dei Barbari
Sistiana 34/F - Tel. +39 040-299963
Caffe’ Enoteca La Vigna
Sistiana 43
Bar Alabarda
Sistiana 43 - Tel. +39 040-299218
Why Not
Sistiana 45/A - Tel. +39 392-3924463
Bar Gelateria Rico
Sistiana 45/F - Tel. +39 340-00041477
Cafe’ Metro’
Sistiana 45 - Tel. +39 348-2436833
Bar Inter
Sistiana 47 - Tel. +39 040-291541
Chiosco Marillon
Sistiana Mare - Tel. +39 348-8194454
Chiosco On The Road
Sistiana Mare - Tel. +39 380-5152510
Chiosco Double
Sistiana Mare - Tel. +39 333-2853403
Chiosco Bar Dorje Ling
Sistiana Mare - Tel. +39 349-0063987
Cantera Cafe’
Sistiana Mare - Tel. +39 335-1287724
Cohiba
Sistiana Mare - Tel. +39 335-1287724
Bar Belvedere
Sistiana 50/A - Tel. +39 040-291207
Bar Sport
Villaggio Del Pescatore 65 - Tel. +39 040-208965
DAMA BIANCA*
Duino / Devin 61/C - Tel. +39 040-208137
www.alladamabianca.com
AL PESCATORE**
Duino / Devin 69 - Tel. +39 040-208188
[email protected]
VILLA GRUBER pensione**
Duino / Devin 61/F - Tel. +39 040-208115
www.alladamabianca.com
IDEA HOTEL TRIESTE DUINO***
Duino / Devin 78 - Tel. +39 040-208273
[email protected]
DUINO PARK HOTEL***
Duino / Devin 60/C - Tel. +39 040-208184
www.duinoparkhotel.it
ALBERGO ALLA DOLINA garnì **
Sistiana / Sesljan 54/F - Tel. +39 040-299350
[email protected]
AI SETTE NANI DEPENDANCE**
Sistiana / Sesljan 54/C - Tel. +39 040-299170
www.hotelsettenani.it
AI SETTE NANI***
Sistiana / Sesljan 54/E - Tel. +39 040-299170
www.hotelsettenani.it
HOTEL EDEN***
Sistiana / Sesljan 42/A - Tel. +39 040-2907042
www.edensistiana.it
LOCANDA GAUDEMUS***
Sistiana / Sesljan 57 - Tel. +39 040-299255
www.gaudemus.com
HOTEL POSTA***
Sistiana / Sesljan 51 - Tel. +39 040-299103
www.hotelposta.ts.it
GRAN OSTERIA TRE NOCI***
Sistiana / Sesljan 33 - Tel. +39 040-299222
www.trenoci.it
ALBERGHI - HOTELI
CASA KLARCEVA
Ceroglie / Cerovlje 13
Tel. +39 040-299442 - [email protected]
LE TORRI DI SLIVIA
Aurisina Cave / Nabrežina Kamnolomi 62/A
Tel. +39 338-3515876 - www.letorridislivia.net
Campeggio Agrituristico IMPERIAL
Aurisina Cave / Nabrežina Kamnolomi 55
Tel. +39 040-200459 - www.campingimperialcarso.it
LA MEZZALUNA***
Malchina / Mavhinje 54/A - Tel. +39 040-291529
www.mezzalunanet.it
HERMADA***
Ceroglie / Cerovlje 1/O - Tel. +39 040-299501
www.agriturismohermada.it
TERRA DEL CARSO - KRASKA ZEMLJA***
San Pelagio / Šempolaj 28/B - Tel. +39 040-201056
www.agriturismiradovic.com
RADOVIC NEVO***
Aurisina / Nabrežina 138/A - Tel. +39 040-200173
www.agriturismiradovic.com
LUPINC DANIELE***
Prepotto / Praprot 11/B
Tel. +39 040-200848 - +39 040-200848
[email protected] www.lupinc.it
TURISTIČNE KMETIJE
z nastanitvijo
AGRITURISMI con alloggio
BAIA DEGLI USCOCCHI**
Villaggio del Pescatore / Ribiško naselje 162
Tel. +39 040-208191 - www.baiadegliuscocchi.it
GARNI’ AURORA *
Duino / Devin 15 - Tel. +39 040-208212
www.albergogarniaurora.it
CAMPEGGI - AVTOKAMPI
CANOVELLA
Aurisina / Nabrežina 153/F1 - Tel. +39 040-2024153
www.canovella.it
RESIDENCE VILLA SUSY
Duino / Devin 25/D - Tel. +39 040-208188
BOWLING DUINO
Duino / Devin 5/D - Tel. +39 040-208362
GRUDEN VANDA
Prepotto / Praprot 14 - Tel. +39 040-200151
www.myresidence.it
CASE & APPARTAMENTI
APARTMAJI
CASTELLO
Duino / Devin 35/A - Tel. +39 040-208120
PANE E TULIPANI
Duino / Devin 75/Z - Tel. +39 329-7213197
www.panetulipani.splinder.com
PARCO CARAVELLA***
Sistiana Mare / Sesljan - Tel. +39 348-0982593
LE GINESTRE***
Marina Aurisina / Nabrežina 153/S
Tel. +39 040-200364
CASTELREGGIO***
Sistiana Mare / Sesljan 74 - Tel. +39 040-2017111
DAMA BIANCA**
Duino Porto / Devin 61/C
Tel. +39 040-208137 - www.alladamabianca.com
STABILIMENTI BALNEARI
KOPALIŠČA
MARE PINETA S.R.L. ****
Sistiana / Sesljan 60/D - Tel. +39 040-299264
www.marepineta.com
CAMPEGGIO ALLE ROSE*
Sistiana / Sesljan 24/D - Tel. +39 040-299457
IL VELIERO
Duino / Devin 50 - Tel. +39 349-0095369
www.ilveliero.org
SOLEMARE
Sistiana / Sesljan 230/B
Tel. +39 040 2907143 - [email protected]
STRUPETOU
Malchina / Mavhinje 16 - Tel. +39 040-2907126
[email protected]
GRUDEN
San Pelagio / Šempolaj 49 - Tel. +39 040-200151
www.myresidence.it
VILLA RILKE
Duino / Devin 75/E - Tel. +39 347-0197928
VILLA BORGO DUINO
Duino / Devin 75/PR - Tel. +39 040-208872
www.villaborgoduino.it
OLTREMARE
Sistiana / Sesljan 34/E - Tel. +39 338-9378246
BAIA ARCOBALENO
Sistiana / Sesljan 57/T - Tel. +39 392-4204404
www.baiaarcobaleno.it
LE FALESIE
Sistiana / Sesljan 29/A - Tel. +39 380-7023047
www.lefalesie.it
Ristorante Locanda Bar AL CAVALLUCCIO
Duino / Devin 61/D - Tel. +39 040-208133
www.alcavalluccio.it
AFFITTACAMERE - SOBE
DUINO AURISINA
ADRIA
Sistiana / Sesljan 59 V - Tel. +39 328-0977182
www.adriasistiana.altervista.org
BED & BREAKFAST
dove alloggiare a
Nastanitev v Obcini
DevIN NAbRezINA
>
>
PROIZVODI KRAŠKE ZEMLJE
Osmice
Med vožnjo skozi kraške vasi na križiščih ali v bližini
domov, lahko opazimo bršljanov šop, t.i. »frasko«, ki
oznanja, da je v neposredni bližini odprta osmica; gre za
edinstveno turistično ponudbo, katere izvor sega v čas
Marije Terezije, ko je cesarica kmetom dovolila
neposredno prodajo vina in nekaterih domačih proizvodov
(kruha, kuhanih jajc, salame in klobas) na svojih domovih,
v kleteh ali pa na dvoriščih za obdobje 8 dni.
Kdor želi obiskati Kras, mora nujno postati v kakšni
Osmice v občini Devin Nabrežina:
Greco Corrado: Nabrežina Kamnolomi 62/a
Tel. +39 338-3515876
Kosuta Silvano: Nabrežina-Križ 21/b
Tel. +39 040-220708
Pertot Gabriel: Nabrežina 10 - Tel. +39 040-200539
Antonic Andrea: Cerovlje 34 - Tel. +39 040-299800
Terčon Martin: Cerovlje 30 - Tel. +39 040-299435
Angelini Norma: Mavhinje 11 - Tel. +39 040-208553
Antonič Paolo: Mavhinje 50 - Tel. +39 040-299985
Fabec Franc: Mavhinje 49 - Tel. +39 040-299442
Lisjak Maria: Mavhinje 42 - Tel. +39 040-299450
Pipan Adriana: Mavhinje 58/a
Tel.+39 040-2907049
Pipan Vasilij: Mavhinje 22/d – Tel. +39 040-299453
Ferfoglia Paolo: Medjevas 6 - Tel. +39 040-208726
Legiša Nadja: Medjevas 16 - Tel. +39 040-208451
Marussi Natusca: Medjevas 1 - Tel. +39 040-208367
Pahor Luciana: Medjevas 14 - Tel. +39 040-208553
Pernarcic Boris: Medjevas 7 - Tel. +39 040-208375
Pernarcich Natascia: Medjevas 21/a
Tel.+39 040-208833
Pernarcich Paolo: Medjevas 21- Tel. +39 040-208601
Radetic Sidonja: Medjevas 10 - Tel. +39 040-208987
Šemec Radovan: Prečnik 3/b - Tel. +39 040-200613
Gabrovec Ivan: Praprot 15 - Tel. +39 040-2024200
Rebula Renata: Praprot 19 - Tel. +39 040-200782
Škerk Sandi: Praprot 20 - Tel. +39 040-200156
Zidarich Beniamino: Praprot 23 -Tel. +39 040-20122
Stubelj Ivana: Šempolaj 52/b - Tel. +39 040-201149
Cante Ada: Slivno 25 - Tel. +39 040-200750
Kralj Giovanni: Slivno 9 - Tel. +39 040-200415
Peric Iztok: Slivno 2/a - Tel. +39 040-200634
Rebula Marco: Slivno 6 - Tel. +39 347-5686191
Lozej Maria: Trnovca 9/a - Tel. +39 040-201087
Skerk Alberto: Trnovca 4 - Tel.+39 040-200937
Pernarcich Ivan: Vižovlje 1/c - Tel. +39 040-291498
Kmetije brez nočitvenih zmogljivosti
Usai Martino
Nabrežina 8 - Tel. +39 339-4193779
Pirc Sonja
Cerovlje 44 - Tel. +39 040-299798
Fabec Franc
Mavhinje 48/A - Tel. +39 040-299442
Leghissa Michele
Attività Didattica Con Cavalli
Medjevas 5 - Tel. +39 347-4836436
Pernarcich Paolo
Medjevas 21 - Tel. +39 040-208601
Svara Martina
Trnovca 14 - Tel. +39 040-200898
Ittiturismo Al Pescaturismo
Ribiško naselje 83 - Tel. +39 040-209846
Restavracije, picerije,
okrepčevalnice
Al Cavalluccio
Devin 61/D - Tel. +39 040-208133
Al Pescatore
Devin 69 - Tel. +39 040-208188
Restavracija Alla Dama Bianca
Devin 61/C - Tel. +39 040-208137
Pizzerija Bowling Duino
Devin 4 - Tel. +39 040-208238
osmici, da bi spoznal način življenja na Krasu in okusil ter
nabavil lokalne dobrote, kot so teran, refošk, malvazija,
vitovska, pa tudi visokokakovostne pridelke, kakršni so
poleg vina tudi olje, med in siri. Osmice so odprte v
različnih obdobjih.
Pozanimajte se v
turistično informativnih
centrih, katere so odprte
v želenem času, ali pa...
sledite fraskam po cesti!
Gostilna Da Ciro
Devin 81/C - Tel. +39 040-208226
Bell’Italia (Holiday Inn)
Devin 78 - Tel. +39 040-208273
Restavracija Villa Borgo Duino
Devin 75/PR – Tel. +39 040-208872
Gostilna Bunker
Nabrežina 97 - Tel. +39 040-200228
Canovella De’ Zoppoli
Nabrežina - Tel. +39 040-299532
Franz Josef Stube
Nabrežina Postaja - Tel. +39 040-200200
Pizzerija Pam Pam
Nabrežina 168 - Tel. +39 040-201312
Pizzerija Agli Elfi
Mavhinje 57/A - Tel. +39 040 2907048
Restavracija Pizzeria Allegra Fattoria
Mavhinje 23/A – Tel. +39 040-299939
Gostilna Terzoni
Mavhinje 1 - Tel. +39 040-299449
Restavracija Mezzaluna
Mavhinje 54/A - Tel. +39 040-291529
Gostilna Suban
Trnovca 16 - Tel. +39 040-200175
Gostilna Da Pino
Medjavas 10/A - Tel. +39 040-208296
Gostilna Sardoc
Prečnik 1/B - Tel. +39 040-200871
Gostilna Da Franz
Prečnik 14 - Tel. +39 040-200525
Gostilna Gruden
Šempolaj 49 - Tel. +39 040-200151
Paninoteca La Giostra
Slivno 36 - Tel. +39 040-201166
Gostilna Alla Bella Vista
Slivno 5 - Tel. +39 040-200146
Osteria Il Pettirosso
Nabrežina - Križ 16 - Tel. +39 040-220619
Bar San Mauro
Sesljan 122 - Tel. +39 040-299486
Paninoteca Marillon
Sesljan 123 - Tel. +39 040-2916070
Gran Osteria Tre Noci
Sesljan 33 - Tel. +39 040-299222
Restavracija Eden
Sesljan 42/A – Tel. +39 040-2907042
Restavracija Ai 7 Nani
Sesljan 54/E - Tel. +39 040-299170
Restavracija Gaudemus
Sesljan 57/E - Tel. +39 040-299255
Gostilna Da Gino
Sesljan 59 - Tel. +39 040-299273
Restavracija Sociale Sociale Soc. Nautica Laguna
Ribiško naselje 72 – Tel. +39 040-208020
Restavracija Il Gabbiano
Ribiško naselje 103 - Tel. +39 040-208145
Baia Degli Uscocchi
Ribiško naselje 162 - Tel. +39 040-208191
Bari, Kavarne, Enoteke
Bar Igor
Nabrežina 103 - Tel. +39 040-200141
Bar Aurisina
Nabrežina 143 - Tel. +39 040-200488
Bar Sport
Nabrežina Kamnolomi 24
Tel. +39 040-200255
Kavarna Gruden
Nabrežina 69 - Tel. +39 338-9277739
Bar Le Ginestre
Nabrežina 153/S - Tel. +39 338-3553270
Bar Sociale
Nabrežina Postaja - Tel. +39 040-200246
Bar Tennis (Ist)
Aurisina Postaja - Tel. +39 040-299137
Autogrill Duino Sud
Avtocesta A4 - Tel. +39 040-208234
Autogrill Duino Nord
Avtocesta A4- Tel. +39 040-208262
Associazione Bocciofila Duinese
Devin 71/A – Tel. +39 040-208760
Bar Mickey Mouse
Devin 28 - Tel. +39 040-208351
Bar Al Castel
Devin 28/A - Tel. +39 040-208747
Bar Castello Di Duino
Devin 32 - Tel. +39 040-208120
Sala Giochi “Only Bowling”
Devin 4 - Tel. +39 040-208238
Rifugio Rilke
Pešpot Rilke - Tel. +39 334-8271019
Bar San Mauro
Sesljan 122 - Tel. +39 040-299486
Bar Ai Sportivi
Sesljan 126 - Tel. +39 040-299160
Bar Costa Dei Barbari
Sesljan 34/F - Tel. +39 040-299963
Caffe’ Enoteca La Vigna
Sesljan 43
Bar Alabarda
Sesljan 43 - Tel. +39 040-299218
Why Not
Sesljan 45/A - Tel. +39 392-3924463
Bar Gelateria Rico
Sesljan 45/F - Tel. +39 340-00041477
Cafe’ Metro’
Sesljan 45 - Tel. +39 348-2436833
Bar Inter
Sesljan 47 - Tel. +39 040-291541
Chiosco Marillon
Sesljanski Zaliv - Tel. +39 348-8194454
Chiosco On The Road
Sesljanski Zaliv - Tel. +39 380-5152510
Chiosco Double
Sesljanski Zaliv - Tel. +39 333-2853403
Chiosco Bar Dorje Ling
Sesljanski Zaliv - Tel. +39 349-0063987
Cantera Cafe’
Sesljanski Zaliv - Tel. +39 335-1287724
Cohiba
Sesljanski Zaliv - Tel. +39 335-1287724
Bar Belvedere
Sesljan 50/A 50/A - Tel. +39 040-291207
Bar Sport
Ribiško naselje 65 - Tel. +39 040-208965
kulinarika
19
kulinarika
18
TURISTIČNE KMETIJE
Poleg osmic so se v
zadnjih časih tudi na
Krasu razvile turistične
kmetije, ki združujejo
možnost nastanitve na
Krasu s primerno
kulinarično ponudbo. Ob
sprostitvi na domovih,
obdanih z zelenjem, bodo
gostje lahko uživali v
pristni hrani, svežih
pridelkih z vrta in
domačih delikatesnih
izdelkih.
PEŠPOT GEMINA
Pot skozi kraška naselja, dejavnosti in naravo
Pomembna starorimska prometnica
“Via Gemina” se je začenjala v Ogleju
in je povezovala Zahod z Vzhodom.
GEMINA:
Poti in pokrajine naravne civilizacije
Kraška planota je očarljivo sozvočje
vzpetin in dolin, posejano z redkimi, a
dragocenimi krpami obdelane zemlje in
vasicami, zgrajenimi iz belega kamna,
ki prekinjajo bujno prostranost zelenih
površin. V tem skrivnostnem okolju se
prebuja v novo življenje pot Gemina.
Dolga je 17 km, povezuje naselja od
Mavhinj do Zgonika in ponuja sprehod
skozi vasice Prečnik, Šempolaj,
Praprot, Trnovco, Samatorco in Salež.
Primerna je ne le za pešce, ampak tudi
za kolesarje in jezdece. Dostopen in
prijeten izlet bo tako starejšim kot
najmlajšim z lahkoto omogočil
spoznavanje Krasa, poraslega s hrasti
GOSTINSTVO
Za ljubitelje klasičnih
gostiln bo ponudba v okolici
poti Gemina zadovoljila tudi
najbolj prefinjene okuse. V
znamenju kraške tradicije,
po kateri najpreprostejše
sestavine so ovrednotene v
izdelanih in pretežno
hranilnih jedeh, bodo kraški
recepti, čigar korenine
segajo v najpristnejšo
ljudsko tradicijo, osvojili
tudi najzahtevnejše
gurmane.
in gabri, njegovih apnenčastih tal in od
sonca potemnjene rdeče prsti, skritih
votlin in brezen, ter skrbno obdelanih,
plodnih vinskih trt. V senci hiš vneto
delajo obrtniki, gostinci na turističnih
kmetijah pa ponujajo tipične kraške
dobrote in nočitev. Zgodovina in
legenda se na kraškem robu, kjer je
človek vse od pradavnih časov moral
spoštovati zakone matere Narave,
potiho in skoraj neopazno vtisnejo v
popotnikovo srce. Kamen in veter sta
usmerjala poti in začrtala meje med
obdelanimi polji in bivališči. Človek je
začutil, da je to območje primerno za
bivanje in si tam zgradil dom.
Ni mogočnejšega dejanja.
OSMICA
Ko na cesti zagledamo
izobešen šop bršljana s
puščico, ki kaže pot,
tedaj ni dvoma: značilno
znamenje pomeni, da je
v bližini, vzdolž poti
Gemina, odprta
»osmica«; tradicionalno
8-dnevno točenje vina je
pristen ljudski običaj,
čigar korenine segajo v
avstroogrsko preteklost
naših krajev.
Vinska cesta terana
Na Krasu se proizvaja znano temno rdeče vino
»teran«, ki je sad trte refoška. Rdeča kraška
zemlja podarja vinu edinstveno rubinsko rdečo
barvo z vijoličnimi odtenki. Teran je vino, ki se
odlično spaja s kraškim pršutom, še zlasti pa je
priporočljiv za anemike. Naj opomnimo, da so
bile njegove »čudežne« lastnosti znane že v
VINO
Kraška trta je čudež, ki je
nastal iz vztrajnega
upravljanja krepkega,
zahtevnega, včasih res
neizprosnega območja.
Grozdne brajde so skoraj
privid sredi valovite in
mestoma strme kraške
pokrajine. Ljubiteljem žlahtne
kapljice, Bakusove največje
ljubezni, bodo teran, bela
malvazija in pa manj poznani,
avtohtoni vitovska in glera
nudili trenutke prijetne
potešitve. To je tudi imenitno
izhodišče za spoznavanje
pridelovalcev, ki si močno
prizadevajo za ovrednotenje
še neizkoriščenega, morda
tudi nepričakovanega
potenciala teh vinskih sort.
rimski dobi; posebno ga je ljubila cesarica Livija,
ki je teranu pripisovala svojo dolgo življenjsko
dobo (živela je do 85. leta).
Kraška vinska cesta, ki se vije od Vižovelj do
Opčin, obišče 18 gostiln, v katerih skupaj s
teranom ponujajo tipične kraške jedi. Pred
sodelujočimi gostilnami stojijo ustrezne tablice
z napisom »Vinska cesta«.
Kopališča:
Castelreggio
Sesljan, 74 - Tel. +39 040 2017111
Dama Bianca
Devin, 61/C - Tel. +39 040 208137
www.alladamabianca.com
Le Ginestre
Nabrežina 153/S - Tel. +39 040 200364
Vodni park
Bowling Duino
Devin, 5/D
Tel. (+39) 040 208362 - (+39) 040 208238
zabava
17
PEJCA V LASCU
Pejca v Lascu je ena izmed najlepših jam na tržaškem Krasu.
Gre za 300 metrov dolgo in 100 metrov globoko pečino, v kateri se odpirajo številni rovi in dvorane, okrašene s čudovitimi
in posebno zanimivimi kapniki. Zelo znani so tudi mogočni
sigasti stebri, po katerih so italijanski jamarji jamo poimenovali. V okolici njenega vhoda lahko občudujemo številne
površinske kraške pojave in veliko zanimivosti zgodovinskega
pomena.
INFORMACIJE O OGLEDIH:
Kmetija »Torri di Slivia s.s.
di Corrado e Roberta Greco«
NABREŽINA KAMNOLOMI 62/A
34011 DEVIN NABREŽINA (TS)
GSM +39 338 3515876
e-mail: [email protected]
www.letorridislivia.net
© 2012 Marco Stulle / S Lab
zabava
Caravella Park
SESLJANSKI ZALIV ...SKOZI VSE POLETJE
Sončen dan v Sesljanu
Zaliv: pred njim morje, za njim strme pečine, celo višje od 60 m.
Uživajte v soncu in morju tega čudovitega jadranskega bisera!
Prozorno morje, ki se tik ob bregu spusti v globino, je s svojim
skalnatim dnom idealno za ljubitelje plavanja in potapljanja.
Park Caravella se spreminja v skladu z načrtom turistične valorizacije
celotnega območja.
Vsako leto, četudi začasno, prenovimo del nekdanjih struktur;
nameravamo nadaljevati po tej poti in širiti ponudbo, ne da bi izkrivili
podobo kraja in ob spoštovanju narave, ki je danes več kot kdaj koli
prej resnično bogastvo Sesljanskega zaliva in parka Caravella.
Tudi letos vam ponujamo novosti za preživljanje prostega časa na
morju v sončnem okolju, ki je mirno in prijetno, obenem pa tudi
razgibano in živahno.
www.baiadisistiana.com
[email protected]
Parco Caravella
Info +39 348 09 82 593
[email protected]
16
Ko se mrak spusti...
Hrupna in razigrana noč in množice željnih
zabave še niso na obzorju. Tedaj, od
sončnega zatona do mraka, postane
Sesljanski zaliv romantično okolje, idealno
za sprostitev, potem ko smo prebili cel dan
na plaži ali v službi...
Odpravite se na sprehod po nabrežju, nato
pa v dobri družbi postanite in si privoščite
kozarec dobrega vina ali sveže natočenega
piva, okusite koktejl na plaži ali zaužijte
slasten prigrizek. Ali pa si dodobra potešite
lakoto z velikim toplim sendvičem oziroma
večerjo na terasi s pogledom na morje.
Ko se spusti mrak, je Sesljanski zaliv s
svojimi bari pripravljen zadovoljiti katero
koli željo, nakar pa vas vabi, da se prepustite
noči in nepozabnim doživetjem.
...in noč ponori!
V Sesljanskem zalivu je dolga leta primanjkovalo zabave, dokler ni
10. avgusta 1996 odprl svoja vrata Cantera Cafè. Na skrajnem
vzhodnem delu zaliva, kjer se danes nahaja Cohiba Cafè, se je na
obali zapisalo novo poglavje poletne zabave.
Preko dvajset let je že minilo od zlatih časov parka Caravella. Takrat
je klub deloval kot magnet za vse veseljake, od krajanov do
obiskovalcev iz vse dežele. Na njegovih odrih so se zvrstili pomembni
nastopi največjih zvezd tedanje scene. Domenico Modugno, Lucio
Battisti, Patty Pravo, Mina in številni drugi so tu peli. Park Caravella
je gostil tudi Festivalbar, ko je bil prav na svojem začetku. Nedavno,
29. julija 2007, je terasa lokala Cantera Social Club ponovno zaživela
z Earth Wind & Fire, to je bil pravi mednarodni spektakel.
Tudi v sezoni 2011/12 ne bo manjkalo nepozabnih prireditev, plesov,
zabave, prireditev, koncertov in didžejev, med katerimi boste zabave
željni vseh okusov in starosti gotovo našli nekaj zase.
Urnik odprtja cerkve:
od 9.30 do 18.30
Od maja do septembra je maša vsako
nedeljo ob 12. uri.
V slučaju slabega vremena je cerkev
zaprta.
Informacije:
GSM (+39) 380 7329414
Kontaktna oseba za vodene oglede:
g. Bruno Bonetti, tel: (+39) 040 200769
in GSM: (+39) 333 3116849
[email protected]
CERKEV SVETEGA IVANA
Cerkev sv. Ivana (po domače »Stara
štivanska cerkev« in po italijansko
San Giovanni in »Tuba« ali »in
Tumbis«: ime izhaja iz prepričanja,
da bodo tukaj pokopani mrliči prvi
vstali ob zvoku trobente na dan
poslednje sodbe) je bila večkrat
porušena in na novo zgrajena na
tem prelepem območju ob izvirih
Timave, v svetem kraju, ki so ga
častili že v predkrščanski dobi. Poleg
oltarja boginji Timavi najdemo tu
posvetila božanstvom Saturnu,
Herkulu in Spes Augusti; v bližini se
nahaja tudi Mitrova jama s ploskim
reliefom, ki ponazarja svečenika
Cautesa in Cautopatesa.
Današnje cerkveno poslopje so
zgradili devinski grofje Walsee.
Jasno je opazna apsida, okrašena z
očarljivim zvezdastim rebrastim
obokom, v vertikali pa se odpirajo
okna z motivom, ki se ponavlja na
južni steni.
Na severno steno je prislonjena
manjša stavba, v kateri se nahaja
zakristija. Stavba ima zelo preprost
zvonik, ki je po obnovitvenih delih
ponovno dobil prvotno obliko.
Od fresk, ki so nekoč krasile cerkev,
se je do danes ohranil samo
fragment, opazen na rebru, ki na
severni steni razmejuje prezbiterij.
Cerkev sv. Ivana je bila hudo
poškodovana med obema
svetovnima vojnama; šele na
začetku petdesetih let sta jo
Zavezniška vojaška uprava in
tedanji Zavod za varstvo kulturne
dediščine iz Trsta ponovno obnovila
in restavrirala.
O zgodovinskem razvoju Cerkve sv.
Ivana poleg izkopanin pričajo tudi
najdbe, razstavljene v zakristiji.
Velja omeniti ploščo z okvirom, v
kateri je opazen enakokraki križ z
odprtino, ki je najverjetneje služila
kot »fenestrella confessionis« za
pogled v kripto.
Velikega pomena je tudi plošča s
fragmentom posvetila patriarha
Voldriha I Eppensteina, ki je bila
nekoč del stranice grobnice in priča
o odkritju in pokopu relikvij
blaženih (l. 1113).
Cerkev je do leta 1915 obkrožalo
pokopališče, katerega so se do danes
ohranile le nekatere nagrobne
plošče.
Tisočletna svetost, ki prežema ta
kraj, stoletja neprekinjenega
čaščenja najrazličnejših božanstev,
kraji, kjer se je krščanstvo razvijalo
že od pradavnih časov, nam še danes
govorijo in nas vabijo k odkrivanju
zgodovine in vere naših prednikov,
da bi le-ti postali danes tudi del nas.
SPOZNAJ ZGODOVINO NAŠEGA OZEMLJA
zgodovina
15
Prizorišča pomembnih zgodovinskih dogodkov in spomeniki:
- Grmada
- Spomenik brigade Toskanskih volkov in spomenik Randacciu
- Avstroogrsko vojaško pokopališče v Nabrežini
- Rilkejeva pešpot
- Spomeniki padlim v drugi svetovni vojni.
Pot strelskih jarkov na Grmadi
Območje vrha Grmade je bilo med prvo svetovno vojno
prizorišče hudih spopadov. Pot je zanimiva, ker vodi mimo
ostankov strelskih jarkov in jam, ki so služili kot zaklonišče med
bitkami.
Od Medjevasi krene steza št. 3, ki pelje
nekaj metrov severno od vrha Grmade
in se nadaljuje med strelskimi jarki in
jamami do križišča s stezo št. 8, ki pelje
do vrha Grmade (323m). Pot se
nadaljuje in nato prestreže stezo
Strelskih jarkov Grmade, ki vodi do
Gabrnjaka (297m), kakih 100 m dalje pa
se odcepi in na levi priključi stezi št. 3a, ki nas skozi široko
dolino privede do Kohišča.
Pot se nadaljuje po stezi št. 3, nato zavije levo na križišču do
štartne točke. Gre za srednje zahteven sprehod; pot se poveže
še z drugimi označenimi stezami, mogoče se je torej sprehoditi
tudi do Medjevasi ali Mavhinj oz. čez mejo do Brestovice.
Namesto tega sprehoda si je za obisk vrha Grmade mogoče
izbrati za izhodišče Mavhinje, Cerovlje ali Štivan.
zgodovina
TRI ZGODOVINSKE POTI
1. POT
Nedaleč od vodnega stolpa so
sredi sedemdesetih let odkrili
suhozide visokega poslopja iz 2.
stoletja pr.Kr. Gre za vzhodno
krilo zgradbe, katere se je do
danes ohranil le 9 metrov dolgi
osrednji del. Verjetno je tu nekoč
stala delavnica za obdelavo
kamna in velja za najstarejšo
rimsko zgradbo na našem
ozemlju.
Nadaljujmo po poti proti
nabrežinski industrijski coni in
kmalu po železniškem podvozu
bomo dospeli v območje
kamnolomov. Z vrha bomo lahko
občudovali prostranost rimskega
kamnoloma, globokega preko
100 metrov. Na južni steni so še
vidni ostanki rimskih
izkopavanj.
INFORMACIJE o mitreju:
Nadzorništvo za varstvo arheološke dediščine v
Furlaniji Julijski krajini
Palača Economo, trg Libertà 7 - Trst
tel.: (+39) 040 4194711
ob delavnikih od 9.00 do 13.30
www.friuliveneziagiulia.beniculturali.it
[email protected]
Kontaktna oseba za vodene oglede
g. Bruno Bonetti, tel.: (+39) 040 200769
in GSM: (+39) 333 3116849
[email protected]
2. POT
14
Če štartamo z državne ceste št. 14 in krenemo po stezi, ki se pred
železniškim podvozom odcepi na levo, pridemo do jame, posvečene
bogu Mitri. To je največji naravni podzemni mitrej v Italiji. Med
izkopavanjem so odkrili kamnito ploščo, ki upodablja boga Mitro med
ubijanjem bika, žrtvenik, pulte in nekaj stebrov, poleg teh pa še na
stotine kovancev, desetine svetilk in vazic. Na podlagi najdb sklepajo, da
je mitrej služil svojemu namenu že v drugi polovici 1. stoletja, uničili pa
naj bi ga na začetku 5. stoletja po Kr.
3. POT
Iz Slivnega nas kolovoz pelje proti vzhodu
do križišča s stezo, ki vodi do enega
najmogočnejših gradišč na našem Krasu:
to je Slivenski gradec. Na njegovem
severnem delu so še danes dobro
ohranjeni ostanki temeljev, ki so podpirali
razvaline starega nasipa. Verjetno gre za
obnovitvena dela na prvotnem nasipu iz
bronaste dobe, ko je nastalo naselje, in
sicer leta 1500 pr.Kr. Gradišče je doživelo
nekaj sprememb tudi med prvo svetovno
vojno, ko so na griču uredili topniško
postojanko. Gradišče sodi med najbolje
ohranjena tovrstna naselja, ki so v
prazgodovinski dobi stražila nad tržaško
kraško planoto.
Če nadaljujemo po stezi, ki se spušča
proti Nabrežini, pridemo do Lisičje
luknje, t.j. jame, v katero svetloba pronica
skozi režo v stropu. Rov se strmo spusti
do globine 175 metrov. Tu je človek našel
zatočišče že v neolitski dobi.
Namen razstave je vizualna predstavitev
glavnih zanimivosti območja in pričevanj
iz davnih obdobij.
Za njeno postavitev je poskrbela jamarska
skupina FLONDAR, ponuja pa kronološki
prerez krajevnih naravnih in zgodovinskih
znamenitosti, začenši s fosilnimi ostanki
živali iz obdobja krede (85 milijonov let
pr.Kr), ki so bili odkriti pred nekaj leti v
apnenčasti skali v bližini Ribiškega naselja.
V tem nahajališču fosilov, ki je, sodeč po
prvih najdbah, eno izmed najbogatejših v Evropi, so paleontologi
izkopali popolno okostje rastlinojedega dinozavra, kateremu so
nato dali vzdevek Antonio. Izumrli kuščar je najstarejši znani
prebivalec tega območja.
ZGODOVINA in
PRAZGODOVINA na
OBMOČJU TIMAVE
zgodovina
Iz Ribiškega naselja se lahko obiskovalci podajo v pečino na
Leskovcu, v kateri so bila izvedena številna arheološka
izkopavanja, in do previsa pri Vižovljah, kjer so raziskovalci odkrili
in raziskali najdišče iz stare kamene dobe (400.000 let pr.Kr.).
Okolica Timave ponuja številne najdbe in ostanke
iz rimskega obdobja, med katerimi izstopa
nekdanja poštna postaja na zagrajenem območju
tržaškega vodovoda Randaccio, t.j. "Mansio fons
Timavi", v notranjosti katere so še danes vidni
okrasni talni mozaiki.
V bližini tega objekta so raziskovalci leta 1963
odkrili izredno zanimivo votlino, v kateri so v
rimskih časih zgradili mitrej, t.j. podzemno svetišče
boga Mitre. Tempelj je nato obnovilo Tržaško
spomeniško nadzorništvo. To je edini mitrej v
Italiji v naravni votlini.
Nedaleč od izvirov Timave se na kamnitih tleh
prepletajo kolesnice, ki so po vsej verjetnosti ostanki
predrimskega prometnega omrežja, povezanega s
petimi gradišči na Grmadi. Ceste so nato ponovno
uporabljali Rimljani, ki so se leta 178 pr.Kr. v teh
krajih spopadli s Histri, bojevniki kralja Epulona.
Maketa v velikem merilu prikazuje verjetno podobo
teh krajev pred dvema tisočletjema, ko se je obris
obale močno razlikoval od današnjega, saj je bila
morska gladina za dva metra nižja od današnje.
Oba devinska gradova sta znana primera
srednjeveške zapuščine v teh krajih. Drugi zanimiv
primer iz omenjenega obdobja je gotska cerkev
svetega Ivana v Štivanu, ki je bila zgrajena na
ruševinah zgodnje krščanske bazilike, od katere so
se ohranili ostanki zidov in talnega mozaika.
Velik del razstave je namenjen prvi svetovni vojni,
točneje obdobju med majem in septembrom 1917.
Dogajanje iz tistega časa, ko je italijanska vojska z
10. in 11. soško ofenzivo skušala prodreti do Trsta, je
prikazano v številnih, povečini še neobjavljenih
fotografskih posnetkih. Takrat so vrh Grmade
branili avstroogrski vojaki, ki so vzpetino utrdili z
razčlenjenim obrambnim sistemom, od katerega so
se do danes ohranili številni bunkerji, jame,
opazovalne točke in kar pet velikih naravnih votlin,
v katerih so vojaki uredili in opremili zaklonišča.
Številne fotografije pričajo o razdejanju, ki ga je
povzročilo silno bombardiranje naselij v okolici
Grmade in Devinskega gradu, v katerem je bila
nastanjena avstroogrska garnizija.
13
Maketa ponazarja kamnito območje Grmade, takšno
kot je bilo v obdobju, ko so na njegovih pobočjih
množično umirali italijanski in avstroogrski vojaki.
Med drugo svetovno vojno so ti kraji spet postali
prizorišče vojnih grozot, ki so privedle do
povračilnih ukrepov nemških vojaških enot, ki so
uničile nekatere vasi.
Zadnji del razstave je posvečen nastanku Ribiškega
naselja. V začetku petdesetih let je bilo v zavetju rta
Bratina zgrajeno prvotno jedro desetih poslopij.
Naselje se je v naslednjih letih razširilo, da bi
sprejelo pripadnike tistih skupnosti, ki so se po
končani vojni izselile iz istrskih obalnih krajev.
Dodatne informacije o naši občini dobite na spletni
strani: www.comune.duino-aurisina.ts.it
zgodovina
Občina Devin Nabrežina je bogata z
arheološkimi pričevanji, ki segajo celo v
prazgodovino in rimsko dobo. Pot se
pričenja pri muzeju jamarske skupine
Flondar v Ribiškem naselju, kjer je mogoče
podoživeti zanimiva zgodovinska obdobja,
ki so zaznamovala to območje.
ARHEOLOŠKA POT
MITREJ
12
Med drugo polovico 1. stoletja pr.Kr. in začetkom 5. stoletja so v tej
jami uredili svetišče boga Mitre, božanstva indo-perzijskega izvora,
ki se je rodilo iz skale in so ga zato častili v podzemnih prostorih.
Mitraizem je bil inicijacijski obred odrešenja, namenjen le ozkemu
krogu častilcev. Vrhunec čaščenja je bilo žrtvovanje bika. Kot v
ostalih mitrejih sta bila tudi tukaj odkrita dva kamnita stola. Majhna
vdolbina na dnu jame je hranila ploski relief, ki upodablja boga
Mitro med žrtvovanjem bika (danes imamo na ogled mavčni
dvojnik). Devinski mitrej, eden najstarejših na Zahodu, je edino
tovrstno svetišče v Italiji, ki se nahaja v notranjosti naravne jame.
Dostop: od hiše Gozdarske službe nadaljujte po široki poti, ki pelje
mimo železniške proge; po prihodu do nadvoza zapustite pot, zavijte
levo in sledite oznakam rumene in rdeče barve. Mitrej je odprt vsak
četrtek od 9. do 11. ure.
SLIVENSKI GRADEC
Gradišča so bila višinsko utrjena naselja, razširjena v
obdobju bronaste (1700-1365 pr.Kr.) in železne dobe
(1020-450 pr.Kr.). Slivenski Gradec je eden najbolje
ohranjenih gradišč na tržaškem Krasu iz obdobja
srednje bronaste dobe. Zaokroženi vrh s premerom
pribl. 280 m je dobro ohranjen zlasti na severovzhodni
strani, kjer doseže 5 metrov višine. Z jugozahodnega
dela prvega obzidja pa je razvidna planota, ki je bila dalj
časa naseljena. O tem pričajo keramike iz bronaste,
železne in rimske dobe, najdene med izkopi. Med prvo
svetovno vojno so na gradišču namestili nekaj topov.
Dostop: na cesti med Slivnim in Šempolajem se na desni
strani odcepi kolovoz, ki vodi do gradišča.
IZVIRI REKE TIMAVE
Reka Timava, ki so jo dobro poznali že Vergil, Livij in
Plinij, izvira na Hrvaškem, nato teče po Sloveniji, kjer
tudi ponikne v Škocjansko brezno; pod zemljo preteče
skoraj 38 km in ponovno privre na površje v Štivanu.
Po grški mitologiji se je pri izlivu reke Timave končalo
potovanje argonavtov, po Strabonu pa naj bi se tukaj
nahajalo svetišče Homerjevega heroja Diomeda.
Nekateri zapisi iz rimskih časov, ki se nahajajo v apsidi
štivanske cerkve, omenjajo Spes Augusto, Herkula in
Saturna. V 5. stoletju so tu zgradili baziliko, del njenega
talnega mozaika se je ohranil do današnjih dni in je na
ogled v notranjosti cerkve.
V bližini spomenika brigade Toskanskih volkov so še
vidne kolesnice rimske ceste Via Gemina, ki je
povezovala Oglej s Trstom.
Dostop: smerokazi v Štivanu na državni cesti št. 14
označujejo dostop do izvirov reke Timave.
Ribiško naselje v občini Devin Nabrežina
je oddaljeno kakih 20 km od Trsta.
Iz Trsta pelje v Ribiško naselje državna
cesta št. 14 v smeri Sesljana.
Iz Vidma oziroma Benetk: avtocestni izhod Lisert.
Mestni naravoslovni muzej v Trstu
ulica dei Tominz 4 – 34139 Trst
Tel. (+39) 040 6758658 - Fax (+39) 040 6758230
Urnik: od ponedeljka do petka med 9. in 13. uro
[email protected];
www.retecivica.trieste.it
Jamarska skupina Flondar
Dežurstvo za informacije o didaktičnih
in turističnih ogledih paleontološkega
najdišča dinozavra Antonia:
občinska knjižnica v Ribiškem naselju
Ob ponedeljkih med 16. in 19. uro
Tel. (+39) 040 208052
GSM (+39) 347 7393118 e 340 4194513
[email protected] - www.dinosauroantonio.it
zgodovina
NAJVEČJI in NAJBOLJE OHRANJENI ITALIJANSKI DINOZAVER
V Ribiškem naselju v občini Devin Nabrežina
se nahaja eno izmed najzanimivejših paleontoloških najdišč v Italiji.
Prve fosilne ostanke je odkrila skupina amaterskih
raziskovalcev ob koncu osemdesetih let. V zapuščenem kamnolomu ob obali so našli sledi fosiliziranih organizmov. Temu je po letu 1990 sledil
predhoden izkop, ki ga je Ministrstvo zaupalo
tržaškemu mestnemu naravoslovnemu muzeju
(Museo Civico di Storia Naturale di Trieste). Med
drugim so odkrili dve popolnoma ohranjeni in anatomsko sorodni okončini. Zaradi značilnosti teh prvih
fosilnih najdb so primerek pripisali družini dinozavrov.
Slučajno je takrat zaključevala svojo pot na geološki
fakulteti tržaške univerze študentka, ki je za svojo diplomsko nalogo morala geološko raziskati prav zgoraj omenjeno območje. Aprila 1994 je med
apnenčastimi skalami opazila sprednjo okončino fosilnega plazilca. Tako je odkrila primerek, ki ga danes
vsi poznamo z imenom Antonio.
Po tem odkritju je Ministrstvo v letih 1996-1997 izvedlo dodatne in podrobnejše izkope. Iz vertikalnega
stratigrafskega položaja plasti je bilo mogoče sklepati, da pod zemljo leži še ostali del okončine ali
morda celo okostje. Izkop je v letih 1998-1999 opravilo
tržaško podjetje Stoneage, ki se ukvarja s paleontološkim izkopavanjem, v dogovoru z Univerzo v Trstu.
Poleg skoraj popolnega dinozavra so našli še druge
primerke iz iste družine dinozavrov, od katerih so
enega poimenovali Bruno, pa še nekaj kosti drugih
primerkov, fosile prazgodovinskih krokodilov, ribe,
rake in rastlinske ostanke.
Po šestih mesecih izkopavanj na terenu in 3.500 urah
dela v laboratoriju so izkopali največjega in najbolje
ohranjenega dinozavra v Italiji in Evropi. Za izkop in
tudi potem med pripravami so se poslužili posebne
metode za prevzem fosilov s kamna, saj zaradi vertikalnega položaja plasti in morfologije tal ni bilo mo-
goče uporabiti tradicionalnih metod. Preučili so tveganja in prednosti in nato izbrali inovativno vodoravno rezanje fosilne plasti, povprečno dva metra
pod površjem. Nato so z diamantno vrvjo opravili še
en rez in sicer pravokotno nad prvim. Tako so ustvarili dve prostostni stopnji v skalovju, ki sta, tudi s pomočjo naravne lomljivosti apnenca, izolirali vrsto
velikih kamnitih skladov, ki so jih nato premaknili z
bagerji. Tudi med pripravo so se posluževali naprednih tehnologij.
Ker je bila razlika v kemijski sestavi med fosilom in
matico velika, mehanska diskontinuiteta pa nepomembna, so pri izkopavanju s pomočjo raznih
krožnih črpalk z zaprtim rotorjem, uporabili pufer
raztopino, ki je razkrojila kamen, ne da bi pri tem
poškodovala ostankov v njem. Ta metoda je sicer
znana, a še nikdar je niso uporabili za izkop tako velikega fosila, kot je dinozaver. Razsežnosti kamnitih
skladov, njihova teža, notranji prelomi in krhkost nekaterih fosilnih struktur so strokovnjakom povzročali
številne težave; odpravili so jih s skupinskim delom,
pri katerem so sodelovali tudi mednarodni izvedenci.
11
To fosilno nahajališče spada med najpomembnejša
italijanska paleontološka odkritja 20. stoletja: še
danes gre za edine primerke dinozavrov, ki so jih
našli v Italiji v eni sami stratigrafski plasti in ki so še
vedno predmet sistemskega izkopavanja in znanstvenega raziskovanja. Decembra 2009 so dinozavra Antonia vključili v družino hadrozavridov, ki so bližnji
sorodniki ameriških račjekljunih hadrozavrov.
Prisotnost teh zemeljskih plazilcev v severovzhodni
Italiji je sprožila pomembno spremembo paleogeografskega pojmovanja Krasa v zgornjem krednem
obdobju, za katerega so dotlej mislili, da je bilo morsko ali lagunsko okolje. Iz sodobnih raziskav pa izvira
domneva o obstoju kopenskih površin, po vsej verjetnosti otočja, znotraj katerega so se med oseko oblikovali ozki kopenski pasovi, ki so povezovali otoke.
narava
10
UČNA POT
Učna pot Nabrežina je krožna pot, ki se
začne in konča pri srednji šoli »Igo
Gruden«. Šteje enajst postaj; to so točke, ki
so zanimive za spoznavanje zemljepisnih,
naravoslovnih, zgodovinskih, kulturnih in
arhitektonskih značilnosti Nabrežine in
njene okolice.
Ko zapustimo šolsko dvorišče, zavijemo na
Ribiško pot v smeri morja, prečkamo obe
železniški progi in se po kamnitih
stopnicah spustimo do razgledišča Pod
Oljščico. Od tam lahko opazujemo Nabrežinski breg, preostale
vinograde, nabrežinski portič, gojišča školjk na morju in kraje, ki
ležijo ob Tržaškem zalivu.
Tretja postaja so Brščice. Do te točke pridemo po poti Za vodico. To
je gozdna pot med borovim gozdičem in železnico in vodi proti Križu.
Uradno je to pešpot J. Kugyja. Tu lahko opazujemo nekatere kraške
pojave in tipično mediteransko rastje. Na križišču zavijemo proti
severovzhodu po strmi poti do starega vodnega stolpa. Stolp je bil
zgrajen za časa Južne železnice skupaj z vodovodom predvsem za
dostavo vode parnim lokomotivam. Danes pa je samo razgledni stolp.
Pot nadaljujemo skozi borov gozdič in kaj kmalu pridemo na križišče
med pokrajinsko cesto in cesto za Šempolaj. Tam zavijemo na levo
proti Grudnovi rojstni hiši, nato na desno in pridemo na Trg sv. Roka.
Tu si lahko ogledamo predvsem nabrežinsko cerkev in na drugem
koncu trga spomenik občanom, padlim v drugi svetovni vojni.
Pri cerkvi zavijemo na desno po drevoredu in se ustavimo pri
spomeniku Iga Grudna (1893-1948).
Naslednja postaja na naši učni poti je stari vaški trg Kržada, ki je
središče vaškega jedra. Tu lahko raziskujemo značilnosti kraške
kmečke arhitekture. Na severovzhodnem koncu stare vasi, pri
Bibnih, zavijemo na pot, ki pelje v Polje. Tu je naša osma postaja, kjer
lahko opazujemo obdelane površine, v glavnem vinograde. Kjer se
vinogradi končajo, se pot začenja spuščati v največjo dolino na tem
koncu krasa, to je Lišček. Levo od nje je manjša dolina Šišček z
vojaškim pokopališčem iz 1. svetovne vojne. Dolina Lišček je tudi
danes povečini obdelana in je zanimiva zaradi svoje mikroklime,
rastja in kala. Iz Liščka se po isti poti vrnemo na planoto. Po dokaj
zaraščeni stezi krenemo ponovno v smeri šole. Kmalu pridemo do
avtoceste, gremo pod podvoz in nadaljujemo v isti smeri do Podmeje,
kjer zavijemo proti zahodu mimo glavnega pokopališča in pridemo
spet na pokrajinsko cesto. Prečkamo jo pri bencinski črpalki in po
Ribiški poti dospemo do kamnoseške delavnice, kjer je naša zadnja
postaja, ki nam nudi priložnost, da od bliže spoznamo dejavnost, ki je
od nekdaj bila zelo pomembna za Nabrežino in širšo okolico.
Naša učna pot se sklene pri šoli, kjer se je začela. Če smo dovolj
gibčni vendar tudi dovolj pozorni pri opazovanju, je cele poti za
približno dve uri.
Antoni J., Cante M., Collovati N.,
Košuta A., 1. r
Ribiška pešpot
Je starodavna pot, ki so jo
uporabljali ribiči, ko so hodili na lov
na tune s svojimi tipičnimi plovili,
čupami, izdolbljenimi v drevesnem
deblu. Po njih nosita ime tako plaža
kot manjši pristan v Nabrežini, t.j.
“Pri čupah”.
Do Ribiške pešpoti pridemo
tako, da v Nabrežini
sledimo smerokazom za
šolo »Igo Gruden« ali
za Ribiško pešpot.
Pot se po strmi
pečini spušča
proti morju
skozi
edinstveno
krajino med
zemljo in
nebom.
Vračamo se po
isti poti.
ŽAJBLJEVA POT
Je panoramska pot med Nabrežino in Križem. Pot
je široka in udobna, pred vetrom je vedno
zaščitena, tudi ko piha silna burja. Velik del poti
pokrivata žajbelj in šetraj. S poti se odpira razgled
na Tržaški zaliv in Gradeško laguno. Po kratkem
vzponu lahko s pešpoti krenemo proti razgledišču
Turn, od koder se odpira eden izmed najlepših
pogledov na obalo. Pešpot se začenja v Nabrežini
ob šoli »Igo Gruden«, kjer lahko parkiramo. Levo
od šolske stavbe se odpira široka in udobna pot,
po kateri se tudi vrnemo.
narava
PARK IZVIROV REKE TIMAVE
09
Svetost in daljni spomini prežemajo ta
edinstveni kraj na tržaškem Krasu. V tem
otožnem in čudežnem okolju se bajke
prepletajo z zgodovino. V senci mogočnih
cipres, topolov in platan, ki bedijo nad belo
gotsko cerkvijo sv. Ivana, kipijo na območju
približno petdesetih metrov trije izviri. Iz
prvega, ki privre izpod skalnate stene, voda
priteče skozi podzemske rove, ki se nahajajo
približno 70 metrov pod površjem.
Plošča, pravzaprav neznančev zaobljubni dar,
spominja, da so nekoč tu opravljali starodavni
obred čaščenja božanstva Timave, ki je morda
venetskega izvora. Iz istega obdobja sta tudi
gozd in svetišče Homerjevega junaka Diomeda,
ustanovitelja mesta, ki je bil tudi nekako
povezan z Veneti in katerega v svojih delih
omenja tudi Strabon. Druge plošče so bile
namenjene čaščenju Diomedovega tovariša
Herkula Avgusta in rimskega boga setve in
rodovitnosti Saturna. Kjer danes stoji cerkev, je
bil nekoč verjetno tempelj, posvečen božanstvu
Spes Augusta. Odkrili so še štiri plošče
darovalcev iz različnih predelov cesarstva, ki so
se tu želeli zahvaliti božanstvu za milost, katere
so bili deležni. Ob starokrščanski cerkvi je bil
nekoč samostan, do katerega je vodila
romarska pot. Obe zgradbi so med svojimi
osvajanji uničili Ogri.
Arheološke najdbe na področju tretjega izvira
Timave nam pričajo, da je bilo tu nekoč
pristanišče; posluževali so se ga od 5. stoletja
pr.Kr. vse do 18. stoletja.
Med prvo svetovno vojno je bila reka Timava
del obrambnega sistema Grmade, s katerim je
avstrijska vojska hrabro branila dostop do
Trsta. Med raznimi ofenzivami je bilo to
področje tarča mnogih bombnih napadov. 17.
maja 1917 je bil v boju z avstrijskimi vojaki
ranjen major Giovanni Randaccio. Danes na
tem mestu pričaka obiskovalca prava oaza
miru, kjer čas teče tako mirno kot reka na svoji
poti v morje.
narava
08
RILKEJEVA PEŠPOT
Rilkejevo pešpot so otvorili
leta 1987 in jo leta 2000
podaljšali. Družina princa
Raimonda della Torre e
Tasso je upravljanje
pešpoti do leta 2013
poverila Pokrajini Trst. Pot
se zdaj vije skoraj dva
kilometra nad Devinskimi
stenami. To je najbolj
slikovit in mogočni del
naše obale, od koder se
razprostira čudovit razgled
na Tržaški zaliv, zajet med
istrsko obalo in Gradeško
laguno. Zaradi izrednega
naravoslovnega pomena je
ta predel med državno
cesto št. 14 in morjem, ki
ga na vzhodu omejujeta kamp in zaliv, na zahodu
pa naselje in grad, postal zaščiten po deželnem
zakonu in se tako preimenoval v »Naravni deželni
rezervat Devinske stene«. Simbol rezervata je
črnopikčasta kuščarica (Algyroides
nigropunctatus), balkanski kuščar, ki ima tu svoje
najzahodnejše domovanje.
Pešpot se začenja na parkirišču pred nekdanjim
sedežem Ustanove za turizem, kjer si na panojih
lahko ogledamo zemljevid poti.
Na poti je pet razglednih točk, postavljenih na
strateška mesta. Prva je na višini 60 metrov, na
predelu, ki ga še omejuje kamp. Od tu se nam
ponuja razgled na Sesljan. Po kampu in zavetišču
Rilke se po griži in škrapljišču povzpnemo do
višine 87 metrov. Tu je ograjena ploščad, od koder
pogled seže tudi na Kras. Med drugo svetovno
vojno je bil tu protiletalski top. Pod razglediščem je
bunker. Če se spustimo v njegovo notranjost,
pridemo do manjše jame z naravnim oknom v
previsnih stenah.
Sprehod nadaljujemo po zavarovani stezi nad
prepadom, v objemu čudovitega rastlinstva. Na
Rilkejevi pešpoti lahko v odmiku občudujemo
značilno ilirsko-balkansko rastlinje, ki si je utrlo
pot v gozdu črnega bora, medtem ko je na stenah
in v skalovju vidno predvsem sredozemsko
grmičevje in cvetje. Prav v tem skalnatem okolju
raste kraški glavinec (Centaurea kartschiana),
endemična vrsta, ki je značilna za Devinske stene.
Posebno doživetje predstavlja pogled na visoke
apnenčaste skale, prepredene z globokimi
razpokami, kjer so okoljski dejavniki v navpičnih
skladih ustvarili strme stebre in stolpe, ki se
dvigajo v višino, in gladke previsne stene nad
morjem.
Na nekaj sto metrih lahko občudujemo
najznačilnejše kraške površinske pojave: razjedene
skale, lijake, žlebiče, kamnite griže in seveda
škraplje, ki jih prekriva grmičevje. Kamen je
namreč glavna značilnost Rilkejeve pešpoti.
Tretje razgledišče se nahaja na višini 86 metrov
med skalovjem, ki je njegova naravna ograja. Od tu
lahko občudujemo Devinski grad.
Po približno 1300 metrih se v gozd odcepi steza, po
kateri pridemo do državne ceste št. 14. Rilkejeva
pešpot pa se nadaljuje do točke na višini 83 metrov,
na katero so med vojno postavili protiletalsko
orožje.
Na razdalji 1700 metrov od začetka pešpoti
naletimo na križišče: če zavijemo desno, dospemo
na državno cesto št. 14, glavna pot pa se nadaljuje
do Devina. Tu se tudi začne približno 200 metrov
dolga steza za gibalno ovirane osebe (uredila jo je
deželna uprava leta 2003), ki vodi do petega
razgledišča, od koder lahko občudujemo previsne
stene in Devinski grad. Slednji je last knežje
rodbine della Torre e Tasso, ki ga je leta 2003
odprla tudi obiskovalcem.
Pešpot se začenja v Sesljanu ob Turističnem
informativnem centru (IAT). Steza obide kamp na desni
in zapuščeni kamnolom ob morju na levi strani, nato pa
prečka polje razbrazdanih apnenčastih skal, ki oblikujejo
površje s svojimi žlebovi, melišči in grižami. Tu opažamo
nizke in ukrivljene črne bore, ki kljubujejo skrajnim
temperaturnim in padavinskim pogojem. Za seboj
pustimo žlebasto skalovje in se podamo do bunkerja iz
druge svetovne vojne, ki je danes razgledna točka.
Spustimo se po ozkem hodniku v skali in pridemo do
manjše terase, od koder lahko občudujemo obalo pod
seboj. Steza se nadaljuje med redko goščavo in skalovjem,
vse do višje razgledne točke, na katero opozarja tabla. To
je najvišja točka cele pešpoti: dviga se namreč 90 m nad
morsko višino. Razgled se odpira tudi na kraško planoto
in na verigo kraških vzpetin do najvišjega vrha, Grmade
(323 metrov). Po tej razgledni točki se pešpot nadaljuje
vrh sten, ki se strmo spuščajo v morje. Vije se med
samotnimi črnimi bori, škrapljami in skalnatimi izdanki,
poraščenimi z redkim grmičevjem, nato doseže umetno
nasajen borov gozd in križišče, od koder pridemo do
državne ceste št. 14.
Glavna steza se nadaljuje vzdolž roba klifov; med goščavo
in skalami vodi do razgledne točke, ki se odpira na
ostankih še enega bunkerja iz druge svetovne vojne.
Pešpot se nato sreča s križiščem, od koder se je mogoče
podati do državne ceste ali pa nadaljevati po novejšem
delu poti, ki vodi do Devina. Pešpot obide nekaj vojaških
izkopov in se nadaljuje skozi gosto borovje, pomešano s
črničevjem, vse do Devina. Steza, opremljena za gibalno
ovirane osebe, pelje od Devina do razgledišča ob robu
klifov.
Devinske stene so edino rastišče na svetu
kraškega glavinca (Centaurea kartschiana),
t.j. rastline, ki uspeva na nižjem delu sten ob
morju. Zanimivi so tudi površinski kraški
pojavi, ki jih voda povzroča z dolbenjem
apnenčastih površin. Dež ustvarja zanimive
zareze, žlebiče in škavnice v kamnu, lahko pa
celo preluknja skalo in rastlinju omogoči, da
raste tudi skozi kamenje. Bela apnenčasta
skala je glavni element rezervata in se kaže v
posameznih skalnatih stolpih ob obali ali v
skalnatih izdankih, ki so jih vzdolž roba
oblikovali kraški pojavi. Po robu sten se med
novim Devinskim gradom in Sesljanskim
zalivom med ostanki vojaških postojank vije
Rilkejeva pešpot, s katere lahko uživamo v
odprtem razgledu na Tržaški zaliv, od izliva
Soče vse do Savudrije na Hrvaškem.
RILKEJEVA PEŠPOT
PRIPOROČAMO OGLED
PROTAGONIST REZERVATA JE BELI
APNENEC, KI GA OBLIKUJEJO
KRAŠKI POJAVI
narava
07
FLORA IN FAVNA
Kot velja za celotno kraško planoto, so tudi Devinske
stene sestavljene iz karbonatnih skal, ki so se razvile v
kredni dobi (pred 120 milijoni let) iz usedlin oklepov
planktonskih živali na dnu plitkega morja,
poimenovanega Tetida.
Pred približno 50 milijoni let se je v dobi eocena
morsko dno navpično povzpelo na površje zaradi
sunkov afriške kontinentalne plošče, ki je potiskala na
baltsko ploščo, iz zaliva so se tako dvignili strmi in
ostri špiki.
Kljub temu da večji del rezervata prekriva gozd črnih
borovcev, ki ločuje državno cesto št. 14 od Rilkejeve
pešpoti, lahko vsekakor na tem zaščitenem območju
opazimo, kako gozd prehaja v sredozemsko makijo, ki
jo v glavnem sestavljajo črnike in gabri; ti se proti
morju vse bolj redčijo in umikajo pred grmičevjem
(terpentinovcem, pasjim trnom in še zlasti rujem) in
skalni vegetaciji. Na meliščih in v spodmolih rasteta
večinoma rešeljika in Centaurea kartschiana,
endemična rastlina z rožnato vijoličastimi cvetovi.
To je idealni habitat za plazilce (kače, gade, modrase
in kuščarje) in za gnezdenje ptičev, kot so puščavec,
rumenonogi galeb, krokar, pa tudi sokol selec, ki je že
vključen v seznam ogroženih živalskih vrst in je našel
zavetje v najmanj dostopnih predelih sten. Med jesenjo
in pomladjo je mogoče opaziti razne ptice selivke, ki se
selijo ali tu prezimijo, kot so ponirki, medtem ko v
borovem gozdu živijo ščinkavci, šoje, žolne, skobci in
veverice.
KAKO DO NAS
Do pešpoti se pripeljete po državni cesti št. 14 iz Trsta
proti Tržiču.
Po Sesljanu ob razpotju, ki pelje k morju, je parkirišče,
na katerem so table, ki vodijo do Rilkejeve pešpoti.
Do Rilkejeve pešpoti lahko pridete tudi iz Devina.
Za obiskovalce, ki prihajajo iz Benetk ali Vidma v smeri
Trsta po avtocesti A4, svetujemo izvoz Devin (Duino).
Občina Devin Nabrežina
Nabrežina Kamnolomi 25, 34011 Devin Nabrežina (TS)
Tel. (+39) 040 2017372 – faks (+39) 040 201307
[email protected]
www.falesiediduino.it | [email protected]
TIC Sesljan – Sesljan 56/b, 34011 Devin Nabrežina (TS)
Tel./faks (+39) 040 299166 - [email protected]
narava
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Deželni naravni rezervat
DEVINSKE STENE
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Devinske stene predstavljajo posrečen
dosežek pravnega priznanja rezervata, ki
omogoča ohranjanje naravnega ravnovesja
in turističnega uživanja lepot, ki jih nudi
narava. Toplo dobrodošlico izrekam vsem,
ki se prepoznavajo v teh vrednotah in želijo
odkriti tudi druge zanimivosti, ki jih nudi
območje občine Devin Nabrežina: čar
njenih naravnih danosti, zgodovino,
kulturo in trud za vzpostavitev idealnega
okolja za čim boljšo turistično ponudbo.
Comm. Giorgio Ret
Župan Občine Devin Nabrežina
NA ZASČITENEM OBMOČJU LAHKO OBČUDUJEMO
PREHOD IZ GOZDA V SREDOZEMSKO MAKIJO
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Deželni naravni rezervat Devinske stene ni samo
prelepa vhodna točka na ozemlje občine Devin
Nabrežina, ampak je tudi edinstvena razgledna
točka, s katere je mogoče občudovati čarobno lepoto
Tržaškega zaliva. Upravljanje Rezervata dejansko
dokazuje, da je varstvo narave mogoče uskladiti s
turistično dejavnostjo na zavesten in sodoben način.
Vse goste rezervata vabimo k raziskovanju tudi
ostalih predelov območja občine Devin Nabrežina, ki
se ponaša z izrazito pestro naravo, bogato
zgodovinsko dediščino in visoko kakovostjo
kulinaričnih proizvodov.
Odbornik za okolje in parke
Fulvio Tamaro
Rezervat Devinske stene je bil
ustanovljen leta 1996. Park ima
površino 107 hektarjev in se razteza v
ozkem pasu, kjer je viden prehod iz
pretežno srednjeevropskih biološko
geografskih v sredozemske značilnosti.
Posebno razčlenjena biotska
raznovrstnost se spaja z neverjetno
krajinsko lepoto belih apnenčastih sten,
ki se spuščajo v morje.
1700 m dolgo pešpot, ki je poimenovana
po češkem pesniku Rainerju Marii
Rilkeju, so otvorili leta 1987. Steza pelje
iz parkirišč v Sesljanu oz. Devinu do
Naravnega rezervata. Položnost poti
omogoča vsem, da se po njej sprehodijo
in občudujejo sestavo skal in bogastvo
zaščitenega rastlinstva in živalstva.
JESENSKI RUJ RDEČE OBARVA POKRAJINO
leta 1943 zgradila nemška Kriegsmarine. Od leta 2010
imajo obiskovalci tudi možnost, da si ogledajo ruševine
Starega gradu iz 11. stoletja, ki je nastal na ostankih
druidskega templja, posvečenega božanstvu sonca.
Ruševine, zdaj urejene in varne, so dostopne skupinam
obiskovalcev po predhodno določenem urniku in najavi.
Med obiskom gradu si je mogoče ogledati tudi bunker s
površino 400 m2 in globino 18 m. Zgradila ga je
organizacija TODT z nemško vojno mornarico leta 1943,
da bi zaščitila postojanko v Sesljanu pred morebitnim
zavezniškim napadom. Preden bi ga opremili s topom,
so se mnogi krajani zatekali v bunker ob zračnih
alarmih. Od leta 1945 do leta 1954 so tu hranili gorivo za
angleško vojsko. Leta 2006 so bunker odprli javnosti v
spomin na tragično obdobje.
grad
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LEGENDE O KRASU
Kraški kamen
Legenda pravi, da je bil Kras
nekoč zelen in rodoviten kraj,
prekrit s travniki, gozdovi in
potoki sveže vode. Nekega dne pa
je velikodušni Bog opazil v
nekem kotu na Zemlji velik kup
kamenja, ki je oviral kmetijstvo,
zato je naročil arhangelu
Gabrijelu, da ga pobere in odvrže
v morje. Gabrijel je napolnil
težko vrečo in vzletel proti
Jadranskemu morju. Ko se je
približeval Krasu, ga je zagledal
hudič, ki mu je iz radovednosti z
rogovi preluknjal vrečo. In glej
nesrečo: vse kamenje se je
raztreslo na Zemljo in spremenilo
kraško planoto v eno samo veliko
melišče.
Burja
Zelo stara pripovedka pravi, da je
Burja čarovnica, ki živi v pečinah
na Krasu, kjer se skriva pred
ljudmi. Pozimi pa butne iz
svojega zavetišča in skupaj s
sinom Burinom, besneča, s
svojimi silnimi ledenimi sunki,
uniči vse. Ljudje so jo zaman
poskušali ujeti in zapreti v jamo z
ogromnimi kamnitimi stenami,
saj se je vedno osvobajala in
vsakič znova in silneje prodirala
do morja.
Drugi viri pa navajajo, da je bila
Burja nežna nimfa, ki je živela v
kraških gozdovih. Poleti je pihala,
da bi osvežila ljudi, ki so
obdelovali trdo kraško grudo.
Nekega dne pa so od daleč prišli
bojaželjni možje, ki so si tu
zgradili svoje domove. Eden
izmed njih je ubil boga, ki ga je
Burja zelo ljubila. Zato je nimfa iz
maščevanja začela ledeno in silno
pihati. Tako je postala ljudem
sovražna in od takrat vsako zimo
spet zapiha s svojo hladno jezo.
Pršut in teran
Ljudje pripovedujejo, da je
nekega dne Jezus utrujeno hodil
skozi kraške vasi. Potoval je le z
nekaj vode in pršuta v torbi. Ko si
je želel utešiti lakoto, je Jezus
ugotovil, da v torbi ni bilo več
pršuta: nekdo mu ga je ukradel.
Jezus je odkimal z izrazom
neodobravanja in rekel: »Od
danes naprej bodo vsi prebivalci
Krasa živeli v pomanjkanju vode,
tako se žeja tistega, ki mi je
ukradel pršut, ne bo nikdar
pogasila.« Vsa voda je torej
izginila v podzemlje.
Ko pa je hudič slišal Jezusove
besede, je sklenil, da mu
ponagaja in prebivalcem Krasa
podaril teran. Tako je Kras dobil
pršut in teran.
grad
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GR
NSKI
DEVI
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NSK
DEVI
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I GR A
Devinski grad stoji na visoki kraški pečini strmo nad morjem in
obiskovalcem nudi veličasten razgled na Tržaški zaliv.
Čudoviti park, ki obdaja grad in se po terasah spušča proti obali s svojimi
drevoredi, pisanimi cvetličnimi gredicami, kipi in arheološkimi najdbami
dodatno prispeva k čaru tega kraja in mu daje enkratni romantični pridih.
Lastnica gradu, ki je bogato opremljen z dragocenimi umetninami in
zgodovinskimi eksponati, je knežja rodbina della Torre e Tasso, ki je za
obiskovalce odprla ne samo park, ampak tudi večji del gradu, v katerem še
danes prebiva.
Grad, ki je nastal na ruševinah rimske postojanke, sega v 14. stoletje in je
videti kot heterogena in mogočna stavba, ki kraljuje nad Tržaškim zalivom.
Obisk traja približno poldrugo uro; poleg raznolike sredozemske flore v
parku si lahko obiskovalci ogledajo grajske prostore, opremljene z
dragocenim pohištvom, številnimi zgodovinskimi dokumenti, orginalnimi
pismi, družinskimi slikami in starodobnimi umetnostnimi grafikami.
V stoletjih so na gradu gostili številne osebnosti: Elizabeto Avstrijsko (Sissi),
Chambordske grofe, nadvojvodo Maksimilijana Habsburškega z ženo
Charlotto Belgijsko, nadvojvodo Franca Ferdinanda, Johanna Straussa,
Franza Liszta, Paula Valeryja, Gabrieleja D’Annunzia in najslavnejšega gosta,
pesnika Rainerja Mario Rilkeja, ki je tu spesnil prvi dve Devinski elegiji.
Obiskati je mogoče več kot 18 v celoti opremljenih dvoran, ki pričajo o dolgi
zgodovini družine della Torre e Tasso (nekoč von Thurn und Taxis). Med
eksponati izstopa starodobna različica klavirja, na katerega je igral Liszt,
med zanimivostmi pa ne gre spregledati Palladijevega stopnišča, prave
arhitekturne mojstrovine, v zunanjem predelu pa ne pozabimo na razgled na
360 stopinj z grajskega stolpa, strme terase nad morjem in bunker, ki ga je
Devinski grad
Info: (+39) 040 208120
Faks: (+39) 040 208022
Obvezne rezervacije za skupine:
Info: [email protected]
Info ogledi: [email protected]
www.castellodiduino.it
Urnik:
Januarja zaprto.
Od 4. februarja do 16. marca 2012:
samo ob vikendih, 9.30-16.00
Od 17. marca do 31. marca 2012:
od 9.30-16.30, zaprto ob torkih
Od aprila do polovice oktobra:
9.30-17.30, zaprto ob torkih
Od druge polovice oktobra
do 4. novembra:
9.30-16.00, zaprto ob torkih
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Občina Devin Nabrežina odpira čarobna vrata na
tržaško pokrajino z vsem, kar je najboljšega na tem
območju, od njegove izredne okoljske vrednosti, do
zgodovinskega pomena in kulturne bogatosti.
Do pred nedavnim je to območje predstavljalo ne le
državno mejo, temveč ločnico med zahodnim in
vzhodnim svetom. V preteklosti je lega občine
zavirala njen gospodarski razvoj, tako industrijski
kot turistični, danes pa je postala celovito in
nedotaknjeno območje. Z novo okoljsko
občutljivostjo, z novonastalo potrebo po strateškem
vrednotenju trajnostnega turizma, posebnostmi ter
pristnimi izdelki je občini uspelo sestaviti
visokokakovostno ponudbo in zmogljivosti. Sem
uvrščamo Devinski grad, slikoviti Sesljanski zaliv,
Rilkejevo pešpot – očarljivi sprehod po Devinskih
stenah, devinski portič in posebnosti Ribiškega
naselja, ki združuje dramatično zgodovinsko in
kulturno preteklost istrskega eksodusa z
novodobnimi gospodarskimi dejavnostmi, s
školjkarstvom, z ribištvom in s športno plovbo.
Zaledje je posejano z zgodovinskimi najdbami, kot
so avstrijski strelski jarki iz 1. svetovne vojne in
jame, bogate z geološkimi in paleontološkimi
odkritji izpred 60.000 let. Označujejo ga zgodovina
in kultura avtohtonega slovensko govorečega
prebivalstva, sodobni gospodarski izzivi in značilne
dobrote s priokusom preteklosti, ki ga obiskovalci
težko pozabijo, poleg iznajdljivih kombinacij jedi
naših gostincev. Težave, ki so povezane z bivanjem
v tako razčlenjenem, lepem in zaščitenem območju,
pa se znajo spremeniti v edinstveno izkušnjo, ki jo
bodo doživeli tudi naši cenjeni gostje.
Comm. Giorgio Ret
Župan Občine Devin Nabrežina
Brošuro je pripravila
Občina Devin Nabrežina
Fotografije
Marino Sterle, Lucia Lalovich, Matteo Fabris, Pino Sfregola
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Občina Devin Nabrežina je bogata z naravnimi,
arheološkimi, zgodovinskimi in kulturnimi viri,
kar predstavlja podlago za turistični in
gospodarski razvoj območja. Na teh temeljih
želimo izoblikovati bogato ponudbo v okviru
naravnega in zgodovinsko kulturnega turizma.
Zaradi teh značilnosti je območje idealna
sprejemna točka za tržaško pokrajino tudi na
področju kopališkega turizma.
Območje občine Devin Nabrežina je bogato s
speleološkimi in arheološkimi zanimivostmi.
Omembe vredni so mitrej pri Štivanu, previs pri
Vižovljah, jama Pod kalom, pečina na Leskovcu,
predvsem pa bi poudarili izkop v Ribiškem
naselju, kjer so odkrili ostanke dinozavra
Antonia. Z naravnega in okoljskega vidika so
zanimivi izviri reke Timave, obalni pas ob robu
navpičnih sten, ki se spuščajo previsno v morje,
in številne steze, predvsem Rilkejeva pešpot v
Devinu, s katere lahko občudujemo Seljanski
zaliv, Devinske stene, Devinski grad in kraške
značilnosti območja.
Prepričani smo, da posebnosti življenja v naši
občini so vredne obiska, saj preprostost ljudi,
prijaznost, ki jo obiskovalci občutijo ob sprejemu,
in lepota krajev, prežetih z zgodovino, kulturo in
naravnimi lepotami, ne bodo nikogar razočarali.
Massimo Romita
Podžupan in odbornik Občine Devin Nabrežina
KORISTNE INFORMACIJE
JAVNI PREVOZI
Avtobusna proga št. 51 podjetja APT Gorizia
povezuje Devin in Sesljan s Trstom v obe smeri.
Avtobusne proge št. 44, 43 (samo ob delavnikih) in 73
(poletna proga) podjetja Trieste Trasporti povezujejo
kraška naselja s Trstom.
Za pojasnila in informacije o voznem redu:
APT Gorizia: www.aptgorizia.it, tel.: 800 955957
TIC-IAT Sesljan: tel. (+39) 040 299166
Trieste Trasporti: www.triestetrasporti.it
Tel. 800 016675
IZPOSOJA KOLES, JADRNIC IN ČOLNOV
DEVIN
Carsokras.com
Izposoja koles in jadrnic
Devin 50, 34011 Devin Nabrežina
Tel. (+39) 347 4400895 / (+39) 349 0095369
www.carsokras.com
INFORMACIJE
Občina Devin Nabrežina
Nabrežina Kamnolomi 25, 34011 Devin Nabrežina
Tel. (+39) 040 2017111, faks: (+39) 040 200245
Služba za šolstvo, kulturo, šport, turizem,
odnose z javnostmi in evropske projekte
Nabrežina 102, 34011 Devin Nabrežina
Tel. (+39) 040 2017370 / 372, faks: +39 040 201307
OBČINA DEVIN NABREŽINA
Turstično informativni center Sesljan (IAT)
Sesljan 56/B, 34011 Devin Nabrežina
Tel. (+39) 040 299166
[email protected]
www.marecarso.it
ŠTIVAN
Marina Timavo
Štivan 29/A, 34011 Devin Nabrežina
Tel. (+39) 040 209868 - Izposoja motornih čolnov