] Duino Aurisina, porta della Provincia di Trieste, biglietto da visita di un territorio ricco di immenso valore naturalistico, di storia, di grandi culture. Fino a ieri area di confine, non solo di uno Stato, ma del mondo occidentale con i Paesi dell’Est. Questo che in passato ha rappresentato un freno all’espansione economica, sia quella industriale che turistica, oggi si presenta come un territorio integro ed incontaminato dove, con le nuove sensibilità ambientalistiche e soprattutto con nuove esigenze e strategicità del turismo compatibile, delle particolarità e dei prodotti genuini, si possono creare offerte e disponibilità di altissima qualità: il Castello di Duino, la stupenda Baia di Sistiana, il sentiero Rilke – suggestiva passeggiata sulle falesie di Duino, il porticciolo di Duino, le particolarità del Villaggio del Pescatore che unisce un passato di cultura e storia drammatica dell’esodo istriano con la nuova realtà dell’economia, della miticoltura, della pesca e del diporto nautico, con un retroterra ricco di reperti storici come le trincee austriache della I Guerra Mondiale, le caverne e le grotte ricche di reperti geologici e paleontoligici di 60.000 anni fa, con la storia e la cultura della popolazione autoctona di lingua slovena, con le realtà economiche di oggi, con i prodotti tipici indimenticabili per gli ospiti che vogliono assaporare gusti antichi, o degustare le proposte interessanti della cucina creativa dei nostri ristoratori. Ma le difficoltà di convivere in un territorio così composito, particolarmente bello e tutelato possono trasformarsi in un’esperienza unica, anche per coloro che vorranno essere nostri graditi ospiti. cav. uff. Giorgio Ret Sindaco del Comune di Duino Aurisina Opuscolo realizzato dal Comune di Duino Aurisina Fotografie: Marino Sterle, Lucia Lalovich, Matteo Fabris, Pino Sfregola Mappa: Geodetski zavod Slovenije d.d. di Lubiana ] Il territorio del comune di Duino Aurisina è ricco di risorse naturali, archeologiche, storiche e culturali che rappresentano gli elementi chiave per lo sviluppo turistico ed economico del territorio. Su queste risorse desideriamo costruire una serie di offerte rivolte al turismo naturalistico, al turismo storico culturale. Sono queste le basi che permettono al territorio di fungere la funzione di porta d’ingresso anche per quanto riguarda il turismo balneare. In particolare Duino Aurisina è territorio ricco di attrazioni speleologiche ed archeologiche segnaliamo le interessanti grotte come quella del Mitreo a San Giovanni, il riparo di Visogliano, la grotta Pocala, la grotta Azzurra, in particolare ci preme segnalare lo scavo del Villaggio del Pescatore dove sono stati rinvenuti resti del dinosauro Antonio, che aprirà al pubblico nel prossimo mese di marzo. Dal punto di vista naturalistico ed ambientale interessanti sono le risorgive del fiume Timavo, il tratto costiero, caratterizzato dalla presenza delle falesie a picco sul mare, i vari sentieri, in particolare il sentiero Rilke a Duino da dove si può ammirare la Baia di Sistiana, le Falesie di Duino, il castello di Duino e la conformazione carsica del territorio. Crediamo che la vivacità del nostro comune valga un passaggio, una visita, una vacanza, chi lo fa sicuramente non rimarrà deluso, dalla semplicità della gente, della simpatia dell'accoglienza e della bellezza dei luoghi immersi tra la storia, la cultura e la natura. Massimo Romita Vice Sindaco ed Assessore del Comune di Duino Aurisina Realizzato da Edizioni Giro INFORMAZIONI UTILI TRASPORTI PUBBLICI La zona di Duino e Sistiana è servita dagli autobus n. 51 della APT, da e verso Trieste. I borghi dell'altipiano sono serviti dalla Trieste Trasporti, bus n. 44, 43 (solo feriali) e 73 (stagionale estivo) Per orari e informazioni: IAT Sistiana tel. +39 040 299166 oppure www.triestetrasporti.it tel.: 800 016675 NOLEGGIO BICI, BARCHE A VELA O MOTORE DUINO Carsokras.com Noleggio bici e barche a vela Duino, 50 - tel: +39 3474400895 / +39 3490095369 www.carsokras.com SAN GIOVANNI DI DUINO Marina Timavo San Giovanni di Duino, 29/A - tel: +39 040-209868 Note: noleggio barche a motore INFORMAZIONI TURISTICHE Comune di Duino Aurisina Občina Devin Nabrežina Aurisina Cave 25 - 34011 Aurisina Tel. +39 040 2017111 fax: +39 040 200245 Servizio Pubblica Istruzione, Cultura, Sport, Giovani, Turismo, URP e Progetti Europei Aurisina 102 - 34011 Aurisina Tel. +39 040 2017372 fax: +39 040 201307 www.comune.duino-aurisina.ts.it COMUNE DI DUNO AURISINA IAT - Sportello comunale di informazione ed accoglienza turistica (stagionale) Sistiana, 56/B - tel: +39 040299166 [email protected] - www.marecarso.it castello STE IL CA 4 O DUIN I D LLO O DUIN I D O STELL A C IL Il Castello di Duino è arroccato su uno sperone carsico di alte falesie a picco sul mare, con un panorama mozzafiato su tutto il golfo di Trieste. Il magnifico parco che lo circonda, con i suoi terrazzamenti a picco sul mare, con i suoi viali, le aiuole multicolori, le statue e reperti archeologici, contribuisce ad arricchirne il fascino con una nota romantica senza eguali. I Principi della Torre e Tasso, proprietari del Castello, hanno deciso di aprire al pubblico per visite sia il parco, sia gran parte della loro signorile dimora, ricca di importanti capolavori d’arte e raffinati cimeli storici. Il castello, che sorge sulle rovine di un avamposto romano ed è stato costruito nel 1300, si presenta come una costruzione composita e massiccia che domina il Golfo di Trieste. Il percorso di visita dura circa un’ora e mezza e dà modo di ammirare la ricca varietà della flora mediterranea del parco, i preziosi arredi all’interno dell’edificio, numerosi documenti storici, lettere originali, foto di famiglia e stampe d’epoca. Nel corso dei secoli numerosissimi gli ospiti illustri che hanno soggiornato al castello: Elisabetta d’Austria (detta Sissi), i conti di Chambord, l’Arciduca Massimiliano d’Asburgo con la moglie Carlotta del Belgio, l’Arciduca Francesco Ferdinando, Johann Strass, Franz Listz, Paul Valere, Gabriele D’Annunzio e soprattutto il poeta Rainer Maria Rilke, che qui compose le prime due delle famose Elegia Duinesi. Sono visitabili più di 18 sale perfettamente arredate, ricche di testimonianza che raccontano la lunga storia della famiglia della Torre e Tasso. Di particolare rilievo il fortepiano suonato dal Liszt, la scala Palladio (un capolavoro di architettura), il panorama a 360 gradi che si gode dall’alto della torre, i bastioni a picco sul mare e il Bunker costruito nel 1943 dalla Kriegsmarine tedesca. Castello di Duino Info +39.040.208120 Fax +39.040.208022 Prenotazione gruppi fax +39.040.2071398 Info: [email protected] Info Visite: [email protected] www.castellodiduino.it Orari: Marzo e novembre: ore 9.30-16.00 Dal 1° aprile al 30 settembre: ore 9.30-17.30 Ottobre: ore 9.30-16.30 Inverno: sabato, domenica e festivi: ore 9.30-16.00 Chiuso il martedì castello Dal 2010 i visitatori hanno l’opportunità di raggiungere e visitare i ruderi del Castello Vecchio, risalenti al primo secolo dell’anno Mille, che sorgono sui resti di un tempio druidico dedicato al Dio Sole. Ripulito e messo in sicurezza, è accessibile in gruppi, su prenotazione e in orari prestabiliti. Nella visita al castello è possibile visitare anche il bunker che ha una superficie di 400 mq. per una profondità di 18 mt. Fu costruito nel 1943 dall’Organizzazione TODT per la Kriegsmarine tedesca a difesa della base di Sistiana contro un eventuale sbarco alleato. Molti abitanti locali, prima che il bunker fosse armato di cannone, si rifugiavano all’interno quando scattava l’allarme per i bombardamenti. Dal 1945 al 1954, il bunker ospitò un deposito carburanti dell’Esercito Inglese. Dal 2006 è stato aperto al pubblico a testimonianza di quei tragici anni. 5 LEGGENDE SUL CARSO La pietra del Carso Narra la leggenda che in principio il Carso era una terra verde e feconda, piena di prati, boschi e torrenti dalle fresche acque. Un giorno il buon Dio si accorse che, in un angolo della terra, c’era un grosso cumulo di sassi che danneggiava l’agricoltura ed incaricò così l’Arcangelo Gabriele di raccoglierli e gettarli in mare. Allora Gabriele riempì un pesante sacco e si diresse in volo verso l’Adriatico. Quando si trovò in prossimità del Carso il diavolo lo vide e, incuriositosi, bucò il sacco con le corna. Che disastro! Tutte quelle pietre si riversarono a terra e ridussero l’altipiano in una enorme pietraia. La Bora Secondo un antico racconto Bora è una strega che abita nelle caverne del Carso per nascondersi alla vista degli uomini. Durante l’inverno esce furiosamente dal suo rifugio e, in compagnia del figlio Borino, devasta ogni cosa con i suoi refoli violenti e gelidi. Invano gli uomini hanno tentato di imprigionarla nel suo antro con muri di grosse pietre, ogni volta e con impeto maggiore, prorompe fino al mare. Legata ad altre tradizioni è la leggenda, secondo la quale Bora era una dolce ninfa abitante dei boschi carsici. Soffiava durante l’estate per portare refrigerio agli uomini che lavoravano questa dura terra. Un giorno arrivarono da lontano degli uomini bellicosi che qui vi costruirono le loro dimore. Accadde che uno di essi uccise il Dio tanto amato da Bora, e la ninfa, per vendetta, si mise a soffiare gelida e con violenza inaudita. Così divenne nemica degli uomini e da allora ogni inverno fa sentire la sua fredda rabbia. Prosciutto e Terrano Si racconta che un giorno Gesù andasse camminando faticosamente attraverso i vari paesi del Carso. Viaggiava solo con un pò d’acqua e del prosciutto nella bisaccia. Quando fu ora di mangiare Gesù prese la sua bisaccia e si accorse che il prosciutto non c’era più. Qualcuno lo aveva infatti derubato. Un’espressione di sdegno si disegnò allora sul volto di Gesù, che disse: “D’ora in poi chiunque abiterà sul Carso avrà scarsezza d’acqua, perchè in tal modo, mai più deve estinguersi la sete di colui che mi rubò il prosciutto”. E fu così che tutte le acque sparirono nel sottosuolo. Ma il Diavolo, sentendo le parole di Gesù, decise di fargli un dispetto regalando agli abitanti del Carso il buonissimo vino Terrano. É così che il Carso ebbe prosciutto e terrano. Riserva Naturale Regionale 6 [ [ natura FALESIE DI DUINO Le Falesie di Duino rappresentano un momento felice di riconoscimento giuridico di tutela ambientale, ma soprattutto di equilibrio, di conservazione e di godimento turistico del grande dono della natura. Un caloroso benvenuto a tutti coloro che ne vogliono condividere i grandi valori con tutto quello che di contorno fa sì che valga la pena di “gustare” il territorio di Duino Aurisina – Devin Nabrežina: bellezza, storia, cultura ed il grande sforzo di creare l’ambiente ideale per la migliore ospitalità. La Riserva regionale naturale delle Falesie di Duino rappresenta non solo lo splendido punto di ingresso nel territorio del Comune di Duino Aurisina ma un eccezionale balcone su cui affacciarsi per godere l’incantevole bellezza del golfo di Trieste. La gestione della Riserva costituisce l’esempio concreto di come la conservazione della natura possa e debba andare di pari passo con la fruizione turistica del territorio in modo consapevole e moderno. A quanti saranno ospiti della Riserva l’invito di esplorare anche il restante territorio del Comune di Duino Aurisina, ricco di natura, storia e prodotti enogastronomici di elevata qualità. Sindaco del Comune di Duino Aurisina Comm. Giorgio Ret L’Assessore all’Ambiente e Parchi Fulvio Tamaro LA ZONA POSTA SOTTO TUTELA RENDE EVIDENTE IL PASSAGGIO DAL BOSCO ALLA MACCHIA MEDITERRANEA Istituita nel 1996, la Riserva delle Falesie di Duino si estende per 107 ettari in una fascia ristretta dove è possibile osservare il paesaggio dal dominio biogeografico medioeuropeo a quello mediterraneo. Elevato risulta pertanto il grado di biodiversità, che si accosta ad un paesaggio di rara bellezza, caratterizzato da bianchi ciglioni calcarei a picco sul mare. Il sentiero intitolato al poeta boemo Rainer Maria Rilke, inaugurato nel 1987 per complessivi 1700 metri, permette di accedere alla Riserva naturale da Sistiana o da Duino (parcheggi) e il suo andamento pressocché pianeggiante consente a tutti di affrontare la passeggiata per ammirare la morfologia delle rocce e la ricchezza della flora e della fauna protetta. IN AUTUNNO IL SOMMACO TINGE DI ROSSO IL PAESAGGIO SENTIERO RILKE Le Falesie di Duino sono l’unica stazione a livello mondiale della Centaurea kartschiana, una pianta che cresce sulla parete delle Falesie più vicina al mare. Da osservare con attenzione sono pure i fenomeni di carsismo di superficie, derivati dall’erosione dell’acqua sulle superfici calcaree. L’azione della pioggia produce gli spettacolari campi solcati, le scanellature e le vaschette, ma può addirittura perforare la roccia, dando così la possibilità alla vegetazione di emergere anche tra le pietraie. La bianca roccia calcarea è protagonista nella Riserva, sia come singoli torrioni lungo la costa, sia come affioramenti rocciosi lungo il ciglione ben modellati dai fenomeni di carsismo. Lungo il ciglione delle Falesie tra il Castello nuovo di Duino e la baia di Sistiana, costeggiando i resti delle postazioni militari, si snoda il Sentiero Rilke dal quale si può ammirare il vasto panorama sul golfo di Trieste, dalla foce dell’Isonzo fino a Punta Salvore in Croazia. Iniziando il sentiero dalla parte di Sistiana presso l’Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT), si costeggia per un tratto il campeggio a destra e la cava abbandonata vicino al mare a sinistra. Alla fine della cava il sentiero attraversa un campo solcato di rocce calcaree affioranti con le scannellature, e tratti di macereti di rocce frantumate. Qui si possono vedere dei pini neri bassi e contorti che resistono a condizioni di temperatura e di acqua estreme. Lasciato il campo solcato si raggiunge il bunker della II guerra mondiale che viene utilizzato come punto panoramico. Scendendo in un corridoio che si apre sulle falesie con un terrazzino, è possibile osservare la sottostante costa. Il sentiero continua tra una boscaglia rada e campi solcati fino ad un rialzamento indicato con una tabella come punto panoramico. LA PROTAGONISTA DELLA RISERVA E’ LA BIANCA ROCCIA CALCAREA MODELLATA DAI FENOMENI DI CARSISMO È il punto più alto del sentiero e raggiunge i 90 metri sopra il livello del mare. Da qui si apre il panorama anche sull’altipiano carsico e sulla catena delle colline carsiche con il rilievo più alto, il Monte Hermada (323 metri). Dopo questo punto panoramico, il sentiero segue le Falesie a strapiombo sul mare tra pini neri solitari, campi solcati e affioramenti rocciosi in fase di incespugliamento. Entrando nella pineta di impianto artificiale si arriva all’incrocio dal quale è possibile raggiungere la strada statale 14. Il sentiero principale continua lungo il bordo delle Falesie, tra boscaglia e rocce raggiunge un punto panoramico sistemato sui resti di un altro bunker della II guerra mondiale. Da qui il sentiero procede fino ad arrivare all’incrocio, dal quale è possibile deviare verso la strada statale oppure continuare per la parte nuova del sentiero e raggiungere l’abitato di Duino. Il sentiero passa accanto a degli scavi di realizzazione militare e continua tra la densa vegetazione della pineta mista a leccio fino all’abitato di Duino. Il sentiero per le persone con ridotte e impedite capacità motorie inizia dall’abitato di Duino e raggiunge la piazzola al bordo delle Falesie. FLORA E FAUNA Le Falesie di Duino sono formate – come l’intero altipiano carsico – da rocce carbonatiche, nate nel Cretaceo (120 milioni di anni fa) dalla sedimentazione di gusci di animali planctonici sul fondo di un mare poco profondo, la Tetide. Circa 50 milioni di anni fa, nell’Eocene, il fondo marino è stato portato verticalmente in superficie grazie alle spinte della zolla continentale africana contro quella baltica, andando così a creare gli aguzzi torrioni a strapiombo sul golfo. Malgrado buona parte della superficie della Riserva sia coperta dalla fascia di pini neri che divide la strada statale 14 dal Sentiero Rilke, la zona posta sotto tutela rende evidente il passaggio dal bosco alla macchia mediterranea, composta in maniera prevalente da lecci e carpini, i quali, man mano ci si avvicina al mare, lasciano spazio agli arbusti (terebinto, marruca e soprattutto sommaco) e alla vegetazione rupicola. Sui macereti e negli anfratti crescono in particolare il ciliegio canino e la Centaurea kartschiana, pianta endemica dai fiori rosa-viola. Questo è l’habitat adatto per i rettili (serpenti, vipere e lucertole) e la nidificazione degli uccelli sedentari quali il passero solitario, il gabbiano reale e il corvo imperiale, ma non va dimenticato il falco pellegrino, già inserito nella lista degli animali in pericolo, che ha trovato rifugio nelle zone più inaccessibili delle Falesie. Tra l’autunno e la primavera è facile vedere varie specie migratorie o svernanti, come gli svassi, mentre la pineta ospita fringuelli, ghiandaie, picchi, sparvieri e scoiattoli. COME ARRIVARE Percorrendo la strada statale n. 14 da Trieste verso Monfalcone e oltrepassando l’abitato di Sistiana, si raggiunge il parcheggio nei pressi del bivio per Sistiana mare dove si rovano le indicazioni per il Sentiero Rilke. Al sentiero si può accedere anche dall’abitato di Duino. Per chi proviene da Venezia o da Udine verso Trieste uscire dall’autostrada A4 allo svincolo di Duino. Comune di Duino Aurisina Občina Devin Nabrežina Aurisina Cave, 25 – 34011 Aurisina (TS) tel. (+39) 040.2017111 – fax (+39) 040.200245 Ufficio IAT Sistiana – Sistiana, 56/b 34011 Sistiana (TS) tel/fax: (+39) 040.299166 [email protected] [email protected] natura COSA VISITARE 7 natura 8 SENTIERO RILKE Inaugurato nel 1987, e allungato nel 2000, il Sentiero Rilke, dato in gestione alla Provincia di Trieste fino al 2012 dal Principe Raimondo della Torre Tasso, si sviluppa per quasi due chilometri lungo il margine della falesia carsica, vale a dire nel tratto più pittoresco e spettacolare della nostra costa, con un panorama che scivola sul mare del golfo di Trieste, racchiuso tra la costa istriana e le secche di Grado. In considerazione del gran pregio naturalistico la zona compresa tra la SS 14 e un tratto di mare, delimitata ad est dal campeggio e dalla baia e ad ovest dall’abitato e dal castello, nel 1996, con la Legge Regionale è stata tutelata come “Riserva Naturale Regionale delle Falesie di Duino”, prendendo come simbolo proprio l’Algyroides nigropunctatus, una lucertola balcanica che ha qui il suo limite estremo. Il percorso inizia dal parcheggio davanti alla palazzina degli uffici per l’informazione turistica, dove si trovano le tabelle che illustrano il percorso. La passeggiata è interrotta da cinque belvedere situati in posizioni strategiche, il primo, a quota, 60, ancora nel tratto delimitato a monte dalla recinzione del campeggio, offre la vista sulla sottostante baia di Sistiana. Superato il campeggio e il rifugio Rilke si sale una “griza” e dei campi solcati per raggiungere quota 87. protetta da un muretto, c’è una piazzola che consente una visiona anche sul Carso: qui durante la Seconda Guerra Mondiale era situato un cannone antiaereo. Sotto questo belvedere si apre un bunker e scendendo alcuni gradini, si raggiunge una cavernetta, dove una finestra naturale si affaccia sulla parete strapiombante sul mare. Continuando la passeggiata lungo tratti che si affiancano al vuoto, protetti da staccionate, ci si immerge nella vegetazione davvero straordinaria del luogo. Sul Rilke si osserva, a monte, la tipica vegetazione illiricobalcanica del bosco carsico infiltratosi nella pineta, mentre lungo il margine della falesia, sulle pareti e tra le rocce, è predominante quella mediterranea, ma che si coglie soprattutto nelle specie arbustive e nei fiori. Proprio tra questi abbiamo un endemismo unico, ristretto solo in questa zona: la Centaurea kartschiana. Emozionante è il panorama offerto dalle alte rocce di calcare, interrotte da profonde spaccature dove l’azione degli agenti atmosferici, su strati verticali, ha modellato erti pinnacoli e guglie slanciate protese verso il cielo, o lisce pareti che strapiombano vertiginosamente sul mare. In poche centinaia di metri possiamo osservare tutti i fenomeni di carsismo di superficie: massi rigati dalle scannellature o bucati d fori di dissoluzione, vaschette di corrosione, grize di pietre incoerenti e ovunque campi solcati coperti da cespuglietti. La pietra è dominante sul Sentiero Rilke. Il terzo belvedere mantiene la quota 86. È formato da uno spiazzo aperto tra alcune rocce che fanno da parapetto e dal quale si può avere una bella panoramica sul Castello di Duino. Dopo circa 1300 metri di percorso, un sentiero piega nel bosco e consente di raggiungere la SS14, invece il Rilke prosegue verso quota 83, in origine per alloggiare un pezzo antiaereo. A 1700 metri, una deviazione permette di raggiungere la SS14, mentre il sentiero continua fino a Duino, dove inizia il tratto per i disabili lungo circa 20 metri (fatto a cura della Regione nel 2003) che porta al quinto belvedere da dove si può ammirare tutta la falesia ed il Castello di Duino della famiglia dei Principi della torre e Tasso aperto al pubblico dal 2003 È un percorso panoramico sul costone tra Aurisina e Santa Croce. La strada ampia e comoda è sempre riparata dal vento anche nei periodi di Bora. Il percorso è in gran parte ricoperto dalle piante di salvia e santoreggia. Il panorama abbraccia il Golfo di Trieste e la Laguna di Grado. Dal sentiero si può deviare, dopo una breve salita, per raggiungere la vedetta Liburnia, dalla quale si gode uno dei panorami più belli della costa. Il sentiero inizia ad Aurisina, dove è possibile parcheggiare presso la scuola Igo Gruden, alla cui sinistra si apre il sentiero. Il ritorno avviene seguendo lo stesso percorso. natura SENTIERO della SALVIA PARCO delle FONTI del TIMAVO 9 Sul Carso triestino non c’è luogo più sacro e pieno di memorie come quello delle Fonti del Timavo. Leggenda e storia qui si fondono in un paesaggio malinconico e suggestivo. All’ombra di maestosi cipressi, pioppi e platani, che proteggono la bianca chiesa gotica di San Giovanni Battista, allineate lungo una cinquantina di metri, si trovano tre risorgive. Dalla prima, a ridosso di una parete di roccia, le acque scaturiscono da gallerie che si trovano a circa 70 metri di profondità. Capella votiva di uno sconosciuto, ricorda il culto che qui era offerto al dio Timavo, di probabile origine protostorica, forse veneta, come lo erano il bosco e il sacello sacro a Diomede, il fondatore di città, l’eroe omerico, anch’esso legato ai Veneti e ricordato da Strabone. Altre lapidi erano dedicate al culto d’Ercole Augusto, compagno di Diomede in numerose imprese e a Saturno, il dio romano delle semine e dei raccolti. Dove oggi sorge la chiesa è probabile si trovasse un tempio dedicato alla Speranza Augusta, di cui si sono trovate quattro lapidi d’offerenti, provenienti da varie parti dell’Impero, che ringraziavano la divinità per la grazia ricevuta. Accanto alla Chiesa paleocristiana fu pure costruito un monastero, frequentato dai pellegrini. Entrambi gli edifici furono distrutti dalle scorrerie degli Ungheri. Sul terzo ramo del Timavo sono stati trovati resti archeologici che attestano la presenza di un porto frequentato dal V secolo a.C. e rimasto in uso sino al Settecento. Il Fiume Timavo, durante la Prima Guerra Mondiale, faceva parte del sistema difensivo del Monte Ermada, tenuto con grande valore dagli Austriaci perché chiudeva la strada per Trieste; di conseguenza subì pesanti bombardamenti nel corso delle varie offensive. In questa zona fu ferito dai soldati austriaci il 27 maggio 1917, il Maggiore Giovanni Randaccio. Oggi, però accoglie il visitatore come un’oasi serena, dove il tempo sembra trascorrere quieto come le acque del fiume che vanno frettolose verso il mare. natura PERCORSO DIDATTICO 10 Il percorso didattico è un itinerario circolare che inizia e si conclude presso la scuola media Igo Gruden. È suddiviso in 11 stazioni che evidenziano le caratteristiche geografiche, naturali, storiche, culturali ed architettoniche più rappresentative di Aurisina. Dal cortile della scuola ci si avvia verso il Sentiero dei pescatori (Ribiška pot) in direzione del mare. Dopo aver attraversato le due linee ferroviarie si scende per le scale di pietra carsica fino alla vedetta Pod Oljščico. Da qui si gode un pittoresco panorama sulla costa ed il porticciolo di Aurisina, i vivai dei mitili e sull’intero golfo di Trieste. La terza stazione è denominata Brščice, alla quale si accede attraverso il sentiero Za vodico, che porta a S. Croce, denominato anche Sentiero di J. Kugy. Vi si possono notare alcuni fenomeni di carsismo, la tipica macchia mediterranea e la pineta. Giunti all’incrocio bisogna deviare in salita verso sinistra in direzione NE per arrivare quindi alla torre piezometrica. La torre è stata elevata ai tempi della costruzione della ferrovia meridionale per il rifornimento dell’acqua alle locomotive. Dalla torre si può godere un bellissimo panorama sul golfo e dintorni. Attraversando la pineta si arriva in prossimità dell’incrocio tra la strada provinciale e quella che porta a S. Pelagio. Da qui si devia a sinistra verso la casa natale del poeta Igo Gruden, quindi a destra fino alla Piazza s. Rocco. Vi si può visitare la chiesa parrocchiale e, sul lato opposto, il monumento ai caduti durante il secondo conflitto mondiale. Dal lato sinistro della chiesa uno stretto viale ci porta fino al monumento al poeta Igo Gruden (1893-1948). La stazione successiva è Kržada, una piazzetta al centro del vecchio nucleo di Aurisina, dove si possono ammirare le varie strutture dell’architettura carsica. Sul lato nordorientale del paese vecchio si devia verso le aree coltivate; trattasi per lo più di vigneti. Si scende quindi verso l’avvallamento denominato Lišček, che è la più estesa dolina carsica della zona. Prima ancora, deviando verso sinistra, notiamo un altro avvallamento, Šišček, nel quale è collocato il cimitero ai caduti nella grande guerra. Da qui si scende nella parte opposta verso la dolina Lišček, che nella maggior parte della superficie è coltivata. E’ interssante per il suo microclima, per la sua vegetazione e per la presenza dell’abbeveratoio naturale. Risaliti dalla dolina, percorriamo un tratto di sentiero piuttosto stretto per la folta vegetazione. L’itinerario continua attraverso il sottopassaggio dell’autostrada in direzione di Aurisina. In prossimità del cimitero si sale verso destra seguendo il Sentiero dei pescatori. Arrivati alla strada provinciale la si attraversa in prossimità del distributore di benzina e si giunge quindi al laboratorio marmifero, dove è possibile conoscere più da vicino quella che per tanto tempo è stata l’attività più significativa di Aurisina e della zona circostante. Raggiunta nuovamente la scuola media ha termine il percorso didattico. A passo sufficientemente agile ma anche prestando una considerevole attenzione alle singole stazioni si può percorerlo in circa due ore. Antoni J., Cante M., Collovati N., Košuta A., 1a cl. Sentiero dei PESCATORI É un’antica strada usata dai pescatori di Aurisina per recarsi al mare per la pesca al tonno, con le tipiche barche dette zoppoli o ”čupe”, particolari imbarcazioni scavate in un unico tronco, da cui prendono il nome la spiaggia ed il porticciolo di Aurisina. Per raggiungere il sentiero da Aurisina si seguono le indicazioni per la scuola media Igo Gruden o per il Sentiero dei pescatori. La strada scende ripida dalla scogliera verso le acque del Golfo, immersa in paesaggi unici sospesi fra cielo e mare. La via del ritorno avviene lungo lo stesso percorso. Il più GRANDE e COMPLETO DINOSAURO ITALIANO Uno dei siti paleontologici più interessanti d’Italia si trova a Villaggio del Pescatore, nel comune di Duino Aurisina, il cui simbolo è il dinosauro soprannominato Antonio, il più grande e completo dinosauro italiano ed europeo, che appartiene al gruppo degli adrosauroidi, adrosauri primitivi, parenti stretti degli adrosauri americani dal becco d’anatra. Oltre al dinosauro Antonio, dal sito sono emersi anche una ricca fauna comprendente altri esemplari di dinosauro della stessa specie e delle ossa disarticolate di altri esemplari, fossili di coccodrilli primitivi, pesci gamberi e resti vegetali. Il Villaggio del Pescatore dista meno di 20 km da Trieste, nel Comune di Duino Aurisina. Può essere raggiunto da Trieste prendendo la Strada Statale 14 verso Sistiana, Duino Aurisina. Provenendo da Udine o da Venezia per l’autostrada si esce a “Lisert”. Museo Civico di Storia Naturale di Trieste Via dei Tominz, 4 – 34139 – Trieste Tel. 040 6758658 - Fax 040 6758230 Orario apertura: da lunedì a venerdì 9-13 www.retecivica.trieste/triestecultura/musei/scientifici Recentemente la Sopraintendenza dei Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia ha espresso parere favorevole per avviare le prime visite guidate a scolaresche e a gruppi turistici al giacimento paleontologico, accompagnati dai volontari del Gruppo speleologico Flondar di Duino Aurisina, in collaborazione con il museo Civico di Storia Naturale di Trieste. Dalla primavera 2011, verrà perciò allestito un percorso corredato da pannelli esplicativi ed un plastico del dinosauro posizionato proprio nel punto esatto del rinvenimento. Si avrà quindi, la possibilità di visitare le Sale Paleontologiche del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, che ospita i resti di Antonio e degli altri rinvenimenti e, accompagnati dai volontari, alla domenica, sarà possibile effettuare una perlustrazione a questo importante sito, ormai famoso in tutto il mondo. Gruppo Flondar Reperibilità per informazioni a visite didattiche e turistiche al sito paleontologico del dinosauro Antonio: Biblioteca Comunale del Villaggio del Pescatore Lunedì ore 16.00-19.00 La scoperta dei primi resti fossili avTel 040 208052 - Mobile 393 477 393118 venne verso la fine degli anni ’80, ad opera di alcuni appassionati e nei primi anni ’90 vennero avviate alcune campagne di scavo. Uno dei reperti si rivelò appartenere ad un esemplare del gruppo dei dinosauri. Il caso ha voluto che ad una studentessa a fine corso di studi della facoltà di Scienze Geologiche dell’Università dagli studi di Trieste, Tiziana Brazzatti fu assegnata una tesina in rilevamento geologico proprio in quella zona; il 25 aprile del 1994 scorse tra le rocce calcaree un affioramento che presentava in superficie una zampa anteriore di un rettile fossile: fu la scoperta di quell’esemplare ormai noto che familiarmente chiamiamo Antonio. Ciò spinse il Ministero ad intraprendere una nuova campagna di scavi molto più approfondita negli anni 19961997 ed una l’anno successivo, effettuata dalla ditta “Stoneage”, esperta in scavi paleontologici e concordata con l’Università degli Studi di Trieste. Ci vollero sei mesi di lavoro sul terreno e 3500 ore di preparazione in laboratorio per estrarre il più grande e completo dinosauro italiano ed europeo, la ricca fauna ed i resti vegetali. Questo giacimento fossilifero rappresenta una delle più importanti scoperte della paleontologia italiana del XX secolo: ospita gli unici dinosauri ritrovati in Italia in corrispondenza stratigrafica e ancora oggetto di scavo sistematico e ricerca scientifica. La presenza di questi rettili terrestri nel Nord Est d’Italia ha costretto ad una sostanziale revisione della concezione paleogeografica del Carso Triestino nel Cretacico Superiore, che si credeva essere un ambiente marino o lagunare ed invece, ora, si suppone avesse anche delle terre emerse. storia Ricostruzione in vivo di Tethyshadros insularis di Lukas Panzarin 11 storia “Il territorio del Comune di Duino Aurisina è ricco di testimonianze archeologiche, distribuite dalla preistoria all’età romana. Il percorso parte dal Museo del Gruppo Speleologico Flondar, al Villaggio del Pescatore, dove è possibile ripercorrere le tappe salienti della storia di queste terre”. La Grotta del Mitreo Dalla seconda metà del II sec. a.C. all’inizio del V sec. d.C. all’interno della Grotta era adorato Mitra, divinità di origine indo-iranica, nato dalla roccia e pertanto venerato in ambienti sotterranei. Il mitraismo era un culto iniziatico di salvezza, riservato ad un ristretto numero di fedeli; il momento culminante consisteva nel sacrificio di un toro. Come negli altri mitrei erano stati scavati due sedili in pietra. Sul fondo, una nicchia ospitava un bassorilievo – di cui è esposta oggi una copia in gesso – raffigurante Mitra che uccide il toro. Il Mitreo di Duino, uno dei più antichi d’Occidente, è l’unico in Italia a essere ricavato all’interno di una cavità naturale. Come arrivarci: partendo dalla casa della Forestale si percorre il largo sentiero che costeggia la ferrovia; giunti al cavalcavia si abbandona la strada piegando a sinistra, seguendo il sentiero segnalato in giallo e rosso.Il Mitreo è aperto ogni giovedì dalle 11 alle 13. 12 Il castelliere di Slivia I castellieri erano centri fortificati in altura, diffuse dall’età del Bronzo medio (7100-1365 a.C.). Quello di Slivia è uno dei meglio conservati del Carso triestino risalenti alla media età del Bronzo. La cima circolare, che ha un diametro di circa 280 metri, è ben conservata sul lato nord-est, dove raggiunge i 5 metri di altezza, mentre a sud-ovest dalla prima cinta si distingue un pianoro, sfruttato a lungo per scopi abitativi, visto che le ceramiche recuperate durante gli scavi appartengono all’età del Bronzo, del Ferro e a quella romana. Durante la Grande Guerra sul castelliere vennero collocati alcuni cannoni. Come arrivarci: dalla strada Slivia-San Pelagio si dirama sulla destra una carrareccia che conduce al castelliere. Le Fonti del Timavo Il Timavo, fiume ricordato da Virgilio, Livio e Plinio, nasce in Slovenia e, dopo un breve tratto, si inabissa nella voragine di S. Canziano per riemergere dopo circa 38 km di percorso sotterraneo. Il mito greco racconta che presso lo sbocco del Timavo si concluse il viaggio degli Argonauti, mentre secondo Strabone qui vi era il santuario dedicato all’eroe omerico Diomede. Alcune iscrizioni di epoca romana inserite nell’abside della chiesa di San Giovanni citano la Spes Augusta, Ercole e Saturno. A partire dal V sec. D.C. fu costruita una basilica, di cui rimane parte del pavimento mosaicato all’interno della chiesa attuale. Nei pressi del monumento dedicato ai Lupi di Toscana sono visibili le tracce dei solchi carrai della Via Gemina, che collegava Aquileia a Tergeste. Come arrivarci: l’indicazione delle bocche del Timavo si trova sulla SS 14, sulla sinistra, appena entrati nell’abitato di S. Giovanni del Timavo. STORIA e PREISTORIA attorno al TIMAVO Con brevi spostamenti dal Villaggio e possibile visitare alcune rinomate stazioni preistoriche in caverna, come la Grotta Azzurra di Samatorza, oggetto di numerose campagne di scavo, e il Riparo di Visogliano, dove le ricerche - tuttora in corso - hanno messo in luce un livello del Paleolitico, datato 400mila anni. storia L’esposizione è stata ideata con lo scopo di illustrare visivamente alcune attrattive del circondario e le testimonianze di epoche lontane. La mostra allestita a cura del GRUPPO SPELEOLOGICO FLONDAR - si sviluppa secondo una cadenza cronologica, iniziando dalla recente scoperta nelle immediate vicinanze del Villaggio del Pescatore di una fauna risalente a 85 milioni di anni fa e inglobata in una matrice di calcari cretacei. Il giacimento fossilifero - che si prospetta come il più ricco d’Europa ha restituito finora lo scheletro completo di un dinosauro erbivoro, ma i sondaggi hanno accertato la presenza di altre specie di animali coevi. Questo dinosauro, chiamato dagli studiosi Antonio, può ritenersi il primo “abitante” conosciuto della nostra zona. 13 Venendo a tempi meno remoti, la zona è caratterizzata dall’esistenza di resti d’epoca romana, tra i quali vanno segnalati per la loro agevole visibilità quelli della Mansio con bei pavimenti musivi situata all’interno del comprensorio dell’Acquedotto Randaccio. Di straordinario interesse è la grotta nella quale è stato scoperto nel 1963 un sacello dedicato al culto misterico del dio Mitra; il tempio è stato ricostruito dalla Soprintendenza di Trieste ed è l’unico Mitreo in cavità naturale d’Italia. Attorno alle risorgive del Timavo si dipartono in varie direzioni solchi incisi nella roccia, probabili relitti di una viabilità forse di origine preistorica, legata alla presenza dei cinque Castellieri dell’Ermada ed utilizzata dai romani, i quali si scontrarono qui nel 178 a.C. con gli Istri di Re Epulo. Mediante un plastico a grande scala è stato ricostruito l’aspetto della zona come doveva presentarsi duemila anni fa, quando la morfologia costiera era alquanto diversa a causa del livello marino inferiore di circa due metri rispetto a quello attuale. Il periodo medioevale può essere rappresentato dai due castelli di Duino. Un altro testimone di quest’epoca è la chiesa gotica di San Giovanni in Tuba, costruita sui resti di una basilica paleo-cristiana della quale rimangono alcuni tratti di muro ed un pavimento a mosaico. Ampia parte dell’esposizione è dedicata alla Prima Guerra Mondiale ed è costituita da numerose immagini - quasi tutte inedite - riprese nel periodo in cui si svolsero qui la X e l’XI Battaglia dell’Isonzo (maggio - settembre 1917), con le quali l’esercito italiano tentò di aprirsi la via verso Trieste. L’Ermada: era presidiato dall’esercito austroungarico, che vi aveva costruito un articolato sistema di appostamenti difensivi, dei quali sono rimaste numerose caverne, bunker, osservatori e cinque grandi grotte naturali attrezzate a rifugi sotterranei, meta frequente di visite guidate. Molte fotografie illustrano le distruzioni dei bombardamenti sui paesi attorno all’Ermada e sul Castello di Duino, nel quale c’era una guarnigione militare. Un plastico rappresenta tutta la zona attorno all’Ermada come la videro i soldati austro-ungarici ed italiani, morti a migliaia su queste pietraie. La Seconda Guerra Mondiale vide quest’area, ancora una volta, teatro di avvenimenti drammatici che portarono alla distruzione, per rappresaglia, di alcuni paesi da parte dalle truppe tedesche. Una sezione della mostra è dedicata infine alle origini del Villaggio del Pescatore, con il primo nucleo di dieci case erette a ridosso del Promontorio Bratina, agli inizi degli anni ‘50. L’abitato andrà sviluppandosi negli anni seguenti, accogliendo le famiglie di comunità provenienti dalle cittadine della costa istriana, costrette all’esodo alla fine della guerra. TRE ITINERARI STORICI Itinerario 1 storia A metà degli Anni Settanta, pochi metri dalla Torre Piezometrica, furono scoperti i muri eretti a secco di un grande edificio, risalente alla fine del II secolo a.C.. Si tratta dell’ala orientale di un fabbricato il cui corpo centrale si è conservato per 9 m di lunghezza. E’ probabile si tratti di un opificio per la lavorazione della pietra, ed è la più antica costruzione romana del nostro territorio. Continuando la strada che porta alla zona industriale di Aurisina, dopo il sottopassaggio ferroviario, si entra nella zona delle cave. Dall’alto è possibile ammirare la vastità della Cava Romana, profonda oltre 100 metri. Sulla parete meridionale si notano i segni degli antichi scavi romani. INFORMAZIONI Grotta Mitreo: presso la Sovrintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia Palazzo Economo, Piazza Libertà 7 - Trieste tel. 040/4194711 - giorni feriali 9.00 - 13.30 sig. Bonetti Bruno - tel. 040/200769 Comune di Duino Aurisina - Area Servizi Alla Collettività - Servizio Turismo, Istruzione, Cultura, Sport e Tempo libero Aurisina Centro 102 - 34011 Aurisina Trieste tel: +39 040 2017372 - fax: +39 040 201307 www.marecarso.it - [email protected] Itinerario 2 Partendo dalla SS 14, con un percorso di circa un chilometro, si raggiunge la Grotta del dio Mitra, imboccando una traccia di sentiero che si apre a sinistra prima del passaggio sotto la linea ferroviaria. Durante gli scavi sono state trovate le lapidi con l’effige del dio Mitra mentre uccide il toro, i banconi, e alcuni altari. Sono state trovate centinaia di monete e decine di lucerne e vasetti che hanno consentito di datare il Mitreo, aperto al culto già nella seconda metà del I secolo d. C. e distrutto agli inizi del V. 14 Itinerario 3 Da Slivia, una carrareccia porta verso oriente sino al bivio con il sentiero che conduce al castelliere di Slivia, uno dei più poderosi del nostro Carso. Sul versante settentrionale sono ancora visibili i gradoni che sostenevano le macerie del muro difensivo, dovuto forse ad una sistemazione di quello precedente, risalente all’età del bronzo, quando fu costruito il primo villaggio, cioè intorno al 1500 a.C.. Ha subito modifiche nel corso della prima guerra mondiale quando su questo colle fu posta una batteria di cannoni. Ancora oggi è uno dei meglio conservati, tra tutti i castellieri che nel periodo protostorico sorgevano sulle alture del Carso triestino. Proseguendo il sentiero che scende verso Aurisina si trova in breve la Grotta Lindner: una spaziosa caverna illuminata dall’alto, con una galleria che scende a forte pendenza sino a 175 m di profondità. La cavernetta fu frequentata dall’uomo sin dal periodo neolitico. CHIESA di SAN GIOVANNI IN TUBA Per informazioni e visite di gruppo si può contattare il parroco Don Ugo Bastiani cell: +39 347/3576750 Nel periodo da maggio a settembre si celebra la messa ogni domenica alle ore 11.30 Ogni giovedì 9.00 -11.00 apertura Grotta Mitreo 11.00 -13.00 apertura Chiesa San Giovanni in Tuba Per la visita dei siti rivolgersi al sig. Bonetti Bruno tel: 040/200769 Autobus: linea 43, 44, 73 (stagionale) L’attuale edificio fu innalzato dai Walsee, signori di Duino. Presenta una nitida abside coronata da una volta a costoloni stellati e solcata in verticale da finestrature, il cui disegno è ripreso sul fronte meridionale. Adiacente al fronte nord troviamo addossato un edificio di minore entità che racchiude la sacrestia e si slancia verso l’alto in un semplicissimo campanile riportato, nella riedificazione, alle linee originali. Degli affreschi, di cui la chiesa era fregiata, l’unico frammento giunto a noi è quello che si può osservare sulla costola che sul lato nord delimita il presbiterio. La chiesa di S. Giovanni in Tuba risultò gravemente danneggiata dai bombardamenti nei conflitti mondiali; solo agli inizi degli anni cinquanta venne riedificata e restaurata a cura del Governo Militare Alleato e dell’allora Sovrintendenza alle Belle Arti di Trieste. Testimonianza delle vicende storiche della Chiesa di S. Giovanni, oltre agli scavi, sono i vari reperti esposti nella sacrestia. Vi troviamo una lastra incorniciata nel cui campo risalta una croce a braccia quasi uguali con un foro presumibilmente “fenestrella confessionis”. Di rilevante importanza è la lastra che riporta una parte dell’epigrafe del partriarca Volderico I di Eppinstein, la quale costituiva uno dei lati del sepolcro e che testimonia il ritrovamento e la sepoltura delle reliquie dei beati (1113). Attorno alla chiesa c’era, fino al 1915, un cimitero di cui rimangono ancora alcune lapidi. I millenni di sacralità, di cui questo luogo è permeato, i secoli di incessante preghiera qui innalzata alla divinità, il luogo a cui è approdato il cristianesimo fin dai tempi più antichi, ci parlano ancora e ci invitano a riscoprire la storia e la fede dei Padri perché sia, oggi, anche la nostra. Vieni a scoprire... LA STORIA DEL NOSTRO TERRITORIO Luoghi nei quali si sono svolti importanti eventi storici e monumenti commemorativi: - Monte Ermada - Monumento ai Lupi di Toscana e il Cippo Randaccio - Cimitero austro-ungarico di Aurisina - Sentiero Rilke - Monumenti ai caduti della Seconda Guerra Mondiale Sentiero delle trincee del Monte Ermada La zona che circonda il Monte Ermada fu nel corso della prima guerra mondiale teatro di aspre battaglie Il sentiero conduce attraverso un tratto interessante per i resti di trincee e grotte utilizzate come ricoveri durante le battaglie. Da Medeazza si imbocca il sentiero n. 3, passando pochi metri a nord della cima del M. Ermada e continuando, tra trincee e caverne, sino all’incrocio con il sentiero n. 8 che conduce alla cima del M. Ermada (323m). Si prosegue sul medesimo sino ad intercettare il sentiero Trincee M. Ermada che conduce sulla cima del M. Gabrnjak (297m). Dopo 100 m circa si devia a sinistra imboccando il sentiero 3a attraverso un’ampia vallata, per arrivare alle case Coisce. Si continua sul sentiero n. 3a, arrivati a un quadrivio si tiene la destra e si continua fino al punto di partenza. Il percorso è mediamente impegnativo e si può facilmente collegare con altri sentieri segnalati, si può arrivare fino a Medeazza o a Malchina oppure, oltreconfine, fino a Brestovica. storia La chiesa di S. Giovanni in “Tuba” o “in Tumbis”, appellativo derivato dalla credenza che i morti ivi sepolti sarebbero stati i primi a risorgere al suono della tromba del giudizio, ha avuto molteplici riedificazioni in questo sito alle Fonti del Timavo, luogo sacro fin dai tempi precristiani. Oltre all’ara al Dio Timavo, ivi si trovano epigrafi votive a Saturno, Ercole, Spes Augusta; nelle vicinanze la grotta del Mitreo conserva un bassorilievo con le figure del Cautes e del Cautopates. 15 divertimento Parco Caravella BAIA DI SISTIANA...TUTTA UN’ESTATE Un Giorno di sole a Sistiana Una baia. Davanti: il mare. Dietro: le falesie rocciose alte più di 60 metri. Nulla di più suggestivo per una giornata di sole immersi in uno dei gioielli dell’ Adriatico. L’acqua limpida, subito profonda, dai fondali rocciosi, la rendono meta ideale per gli amanti del mare e per gli appassionati di immersioni. Il Parco Caravella continua il percorso verso la sua nuova realtà, prevista nel piano di valorizzazione turistica dell’intero ambito. Anno dopo anno abbiamo riportato, anche se in via provvisoria, a nuova vita parti della storica struttura... e continueremo su questa strada, senza stravolgimenti, ma offrendo nuovi servizi recuperando le aree rispettandone la natura, oggi più che mai vero patrimonio della Baia della Caravella. Così anche quest’anno nuovi servizi per vivere il sole e il mare in un ambiente sereno e tranquillo ma anche vivace ed allegro. www.baiadisistiana.com [email protected] Parco Caravella Info servizi balneazione +39 348 09 82 593 [email protected] 16 Il calar della Sera ...e le follie della Notte La notte densa dei suoni e persone è ancora lontana. La Baia, con il suo fascino romantico, dal tramonto all’imbrunire, diventa meta ideale dopo una giornata di mare, o per qualche ora di vacanza dopo gli impegni di una giornata di lavoro... E’ il 10 agosto 1996 quando in Baia di Sistiana rinasce, dopo anni di mancanza di intrattenimento, la prima attività dedicata al divertimento: inaugura il “Cantera Cafè”. Passeggiare in riva al mare, chiacchierare, gustare un buon calice di vino, rinfrescarsi con una birra spillata ad hoc, godersi un cocktail adagiati sulla spiaggia, stuzzicare il palato con uno spuntino, saziarsi con un maxi panino caldo, cenare serviti su una terrazza in riva la mare... La Baia di Sistiana con i suoi locali è pronta a soddisfare ogni desiderio e la sera saprà regalare suggestioni e momenti indimenticabili... Sul lato Est della Baia, dove oggi c’è il Cohiba Cafè, inizia una nuova stagione del divertimento in riva al mare della Baia. Sono passati più di vent’anni da quando la “Caravella”era capace di attrarre pubblico da tutta la Regione e non solo, grazie alla presenza di artisti del calibro di Domenico Modugno, Lucio Battisti, Patty Pravo, Mina e molti altri, oltre ad avere ospitato una delle prime edizioni del Festival Bar. Il 29 luglio 2007 la rotonda del Cantera Social Club ha ospitato gli Earth Wind & Fire ritornando ad offrire uno spettacolo di portata internazionale. Il 2011 sarà una nuova stagione fatta di appuntamenti, eventi, balli, divertimento, spettacoli, concerti, dj set, capaci di regalare emozioni indimenticabili, di soddisfare tutti gusti e rispondere alle esigenze di tutte le età. Castelreggio Sistiana Mare, 74 - Tel. +39 040 2017111 Dama Bianca Duino Porto, 61/C - Tel. +39 040 208137 www.alladamabianca.com Le Ginestre Marina Aurisina, 153/S - Tel. +39 040 200364 acqua parco Bowling Duino Via Duino, 5/D Tel. +39 040 208362 - +39 040 208238 divertimento Stabilimento balneare 17 L’AVVENTURA A TRIESTE Metti alla prova il tuo coraggio al Trieste Adventure Park Camminerai sospeso nell’aria a 10 metri di altezza, volerai appeso ad una carrucola da una parte all’altra dl parco, sfiderai la tua paura lanciandoti nel vuoto con una liana alla Tarzan.Ti troverai in situazioni estreme dove solo la tua abilità ed il tuo coraggio (e ovviamente il nostro personale) potranno aiutarti!!!! Speciali sconti per scolaresche e gruppi di più di 20 persone: 20% sul prezzo di ingresso GIORNI E ORARI DI APERTURA: - maggio e settembre: aperto sabato e domenica 10.30-18.00 (ultimo ingresso alle 16.30) - giugno, luglio e agosto: aperto dal mercoledì alla domenica 10.00-19.00 (ultimo ingresso alle 17.30) - tutti gli altri giorni aperto su prenotazione gruppi/scuole/feste Le giornate e gli orario di apertura potranno subire delle variazioni. Trieste Adventure Park: Frazione Ceroglie, 1 - Duino Aurisina www.triesteadventurepark.it [email protected] tel. +39 338 7373562 enogastronomia 18 GEMINA Un percorso tra borghi, attività e natura nel Carso Iniziava da Aquileia la via Gemina, quella direttrice stradale dell’Antica Roma che consentiva di collegare l’occidente alle porte d’Oriente. GEMINA: percorsi e paesaggi di civiltà naturale L’altopiano carsico è una sinfonia di rilievi e vallate di grande suggestione, con i suoi rari e preziosi fazzoletti di terra disposti a coltura, e suoi borghi di pietra bianca a spazzare il fresco dominio del verde esuberante. In questo arcano paesaggio ritorna a nuova vita il sentiero Gemina. Nei suoi 8 km di sviluppo, Gemina connette i villaggi di Malchina e Terranova, un sentiero attrezzato non solo per i pedoni, ma anche per bici e cavalieri, attraverso le località di Precenico, San Pelagio e Prepotto. Un’escursione comoda e accessibile che consentirà ai turisti grandi e piccini di conoscere con AGRITURISMO Accanto alle frasche, anche sul Carso sono fiorite in questi ultimi anni delle nuove ed interessanti aziende agrituristiche capaci di coniugare l’offerta di soggiorno con quella eno gastronomica. Nel relax di magioni circondate dal verde, gli ospiti potranno gustare dei piatti genuini realizzati con primizie e carni nostrane. RISTORAZIONE Per gli amanti della ristorazione classica, l’offerta presente nei dintorni della Gemina riuscirà a soddisfare i palati più esigenti. All’insegna della tradizione carsolina, dove gli ingredienti più semplici riescono ad esaltarsi in portate sostanziose e decise, le ricette dell’altipiano riusciranno a soddisfare gli amanti di una cucina che affonda le proprie radici nelle più autentiche tradizioni popolari. La Strada del vino Terrano facilità un Carso fatto di querce e carpini, di calci e terre rosse scurite dal sole, di segreti spechi e abissi, di superfici superbamente colonizzate dalla generosa vite. All’ombra delle case, fervono le attività artigianali, le proposte agrituristiche, la consolidata ristorazione dell’altipiano. Storia e leggenda sono capaci di insinuarsi in maniera discreta e quasi impercettibile nel cuore del viandante, lungo un altipiano dove sin dalla notte dei tempi l’uomo ha dovuto rispettare la legge di madre Natura. Pietra e vento hanno dettato sentieri, campi e ripari. L’uomo ha intuito e concretizzato i luoghi della propria esistenza. Nulla è di più. OSMIZZA Quando appare la piccola frasca d’edera con la freccia indicatrice, non vi sono dubbi. Questo caratteristico segnale informa che vicino a qualche tratto di Gemina è aperta una “Osmizza”, tradizionale rivendita temporanea di vino, autentica istituzione popolare che affonda le radici nel passato austro-ungarico triestino. Sul Carso viene prodotto il famoso vino scuro, il Terrano. Nasce dal vitigno del Refosco, ma la terra rossa del Carso lo fa diventare unico, di un colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Il Terrano, vino che si sposa benissimo con il prosciutto crudo del Carso (Kraški Pršut), è particolarmente indicato per le persone anemiche. Le sue proprietà erano note già in epoca romana VINI La vite del Carso è un miracolo scaturito dalla tenace gestione di un territorio virile, ardito, privo di compromessi. Le pergole d’uva appaiono come un miraggio nella frastagliata e scoscesa dinamica dell’altipiano. Per i cultori del raspo caro al meraviglioso Bacco, il rosso Terrano, la bianca Malvasia, le inedite e autoctone Vitovska e Glera offriranno degli istanti di intenso appagamento. Un punto di partenza per conoscere quei produttori che stanno lavorando a tutto campo per valorizzare dei vigneti dalle potenzialità intatte e, per molti versi, assolutamente inedite. ed era particolarmente amato dall’imperatrice Livia, che attribuiva a questo vino la sua longevità (visse fino a 85 anni nel I sec.d.c.!). La “Strada del vino Terrano” che da Visogliano si snoda fino a Opicina, comprende 18 trattorie, nelle quali la cucina tipica è accompagnata al Terrano. Le trattorie aderenti sono individuabili tramite un’apposita segnaletica “Strada del vino Terrano” davanti al locale. Osmizze Attraversando i paesi carsici, agli incroci e in prossimità di alcune abitazioni, è visibile un grappolo d’edera, la famosa frasca, che indica la presenza di una »osmica« o osmizza; si tratta di un’offerta turistica assolutamente unica. L’origine risale ai tempi di Maria Teresa, quando l’imperatrice concesse ai contadini il permesso di vendita diretta del vino e di alcuni prodotti (pane, uova sode e insaccati) presso la propria abitazione, in cantina o nel cortile, per un periodo di 8 giorni (dallo sloveno osem). Per chi vuole scoprire il Carso è quasi d’obbligo visitare un’osmizza e immergersi così nel ritmo della vita sul Carso, degustando le specialità della zona, come i vini Re- Osmizze nel Comune di Duino Aurisina: Greco Corrado: Aurisina Cave 62/a tel. +39-338-3515876 Košuta Silvano: Aurisina-S.Croce 21/b tel. +39 040-220708 Pertot Gabriel: Aurisina 10 - tel. +39 040-200539 Andrea Antonič: Ceroglie 34 - tel. +39 040-299800 Martin Terčon: Ceroglie 30 - tel. +39 040-299435 Paolo Antonič: Malchina 50 - tel. +39 040-299985 Norma Angelini: Malchina 11 - tel. +39 040-208553 Lisjak Maria: Malchina42 - tel. +39 040-299450 Franc Fabec: Malchina49 - tel. +39 040-299442 Vidojka Verč: Malchina 58 - tel. +39 040-299706 Pipan Adriana:Malchina 58/a - tel.+39 040-2907049 Radetič Sidonja: Medeazza 10 - tel. +39 040-208987 Luciana Pahor: Medeazza 14 - tel. +39 040-208553 Nataša Pernarcich:Medeazza 21/a tel.+39 040-208833 Nadia Leghiša: Medeazza 16 - tel. +39 040-208451 Paolo Pernarcich: Medeazza 21 -tel. +39 040-208601 Paolo Ferfoglia: Medeazza 6 - tel. +39 040-208726 Natuška Marussi: Medeazza 1 - tel. +39 040-208367 Boris Pernarcic: Medeazza 7 - tel. +39 040-208375 Radovan Šemec: Precenico 3/b -tel. +39 040-200613 Sandi Škerk: Prepotto 20 - tel. +39 040-200156 Renata Rebula: Prepotto 19 - tel. +39 040-200782 Beniamino Zidarich:Prepotto 23 -tel. +39 040-20122 Stubelj Ivana: S.Pelagio 52/b - tel. +39 040-201149 Iztok Peric: Slivia 2/a - tel. +39 040-200634 Kralj Giovanni: Slivia 9 - tel. +39 040-200415 Ada Cante: Slivia 25 - tel. +39 040-200750 Alberto Škerk: Ternova Piccola 4-tel.+39040-200937 Maria Ložej: Ternova Piccola 9/a tel. +39 040-201087 Ivan Pernarcich: Visogliano 1/c-tel. +39 040-291498 Agriturismi Solo Ristoro Leghissa Michele Attività Didattica Con Cavalli Medeazza, 5 - Tel. +39 347-4836436 Pirc Sonja Ceroglie, 44 - Tel+39 040 299798 Ittiturismo Al Pescaturismo Villaggio Del Pescatore 83 - Tel. +39 040 209846 Svara Martina Loc. Ternova Piccola, 14 - Tel. +39 040-200898 Fabec Franc Loc. Malchina, 48/A - Tel. +39 040-299442 Cante Eddy Loc. Prepotto, 1/A - Tel. +39 040-200255 Usaj Martino Loc. Aurisina, 8 - Tel. +39 3394193779 Pernarcic Paolo Medeazza, 21 - Tel. +39 040-208601 Ristoranti, Pizzerie, Paninoteche Al Cavalluccio Duino 61/D - Tel. +39 040-208133 Al Pescatore Duino 69 - Tel. +39 040-208188 Ristorante Alla Dama Bianca Duino 61/C - Tel. +39 040-208137 fosco, Terrano, Malvasia e Vitovska e comperare prodotti di altissima qualità, quali vino, olio, miele e formaggi. Le osmizze sono aperte in periodi diversi dell’anno; per trovare le osmizze aperte potete chiedere informazioni al ufficio di informazione turistica oppure seguire le frasche per strada! Pizzeria Bowling Duino Duino 4 - Tel. +39 040-208238 Trattoria Da Ciro Duino 81/C - Tel. +39 040-208226 Bell’Italia (Holiday Inn) Duino 78 - Tel. +39 040-208273 Trattoria Bunker Aurisina 97 - Tel. +39 040-200228 Canovella De’ Zoppoli Aurisina Mare - Tel. +39 040-299532 Franz Josef Stube Aurisina Stazione - Tel. +39 040-200200 Pizzeria Pam Pam Aurisina 168 - Tel. +39 040-201312 Trattoria Terzoni Malchina 1 - Tel. +39 040-299449 Ristorante Mezzaluna Malchina 54/A - Tel. +39 040-291529 Trattoria Suban Ternova Piccola 16 - Tel. +39 040-200175 Trattoria Da Pino Medeazza 10/A - Tel. +39 040-208296 Trattoria Sardoc Precenico 1/B - Tel. +39 040-200871 Trattoria Da Franz Precenico 14 - Tel. +39 040-200525 Trattoria Gruden San Pelagio 49 - Tel. +39 040-200151 Paninoteca La Giostra Slivia 36 - Tel. +39 040-201166 Trattoria Alla Bella Vista Slivia 5 - Tel. +39 040-200146 Osteria Il Pettirosso Santa Croce 16 - Tel. +39 040-220619 Paninoteca Marillon Sistiana 123 - Tel. +39 040-2916070 Gran Osteria Tre Noci Sistiana 33 - Tel. +39 040-299222 Vanilija à la carte Sistiana 42/A - Tel. +39 040-2907042 Ristorante Ai 7 Nani Sistiana 54/E - Tel. +39 040-299170 Ristorante Gaudemus Sistiana 57/E - Tel. +39 040-299255 Trattoria Da Gino Sistiana 59 - Tel. +39 040-299273 Da Ciro Duino 81/C - tel. +39 040 208226 Bar Ristorante Castelreggio Sistiana Mare Ristorante Il Gabbiano Villaggio Del Pescatore 103-Tel. +39 040-208145 Baia Degli Uscocchi Villaggio Del Pescatore 162-Tel. +39 040-208191 Bar, Caffetterie, Enoteche Bar Igor Aurisina 103 - Tel. +39 040-200141 Bar Aurisina Aurisina 143 - Tel. +39 040-200488 Bar Sport Aurisina Cave 24 - Tel. +39 040-200255 enogastronomia I PRODOTTI DELLA TERRA CARSICA Kavarna Gruden Aurisina Centro 69 - Tel. +39 338-9277739 Bar Le Ginestre Aurisina Mare 153/S - Tel. +39 338-3553270 Bar Sociale Aurisina Stazione - Tel. +39 040-200246 Bar Tennis (Ist) Aurisina Stazione - Tel. +39 040-299137 Autogrill Duino Sud Autostrada A4 - Tel. +39 040-208234 Autogrill Duino Nord Autostrada A4 - Tel. +39 040-208262 Bar Mickey Mouse Duino 28 - Tel. +39 040-208351 Bar Al Castel Duino 28/A - Tel. +39 040-208747 Bar Castello Di Duino Duino 32 - Tel. +39 040-208120 Sala Giochi “Only Bowling” Duino 4 - Tel. +39 040-208238 Latterie Carsiche Duino 5/F - Tel. +39 0481-91105 Agip Cafe’ Duino S.S. 14 - Tel. +39 347-3302595 Rifugio Rilke Sentiero Rilke - Tel. +39 334-8271019 Bar San Mauro Sistiana 122 - Tel. +39 040-2916071 Bar Ai Sportivi Sistiana 126 - Tel. +39 040-299160 Bar Costa Dei Barbari Sistiana 34/F - Tel. +39 040-299963 Caffe’ Enoteca La Vigna Sistiana 43 Bar Alabarda Sistiana 43 - Tel. +39 040-299218 Why Not Sistiana 45/A - Tel. +39 392-3924463 Bar Gelateria Rico Sistiana 45/F - Tel. +39 340-00041477 Cafe’ Metro’ Sistiana 45 - Tel. +39 348-2436833 Bar Inter Sistiana 47 - Tel. +39 040-291541 Chiosco Marillon Sistiana Mare - Tel. +39 348-8194454 Chiosco On The Road Sistiana Mare - Tel. +39 380-5152510 Chiosco Double Sistiana Mare - Tel. +39 333-2853403 Chiosco Bar Dorje Ling Sistiana Mare - Tel. +39 349-0063987 Cantera Cafe’ Sistiana Mare - Tel. +39 335-1287724 Cohiba Sistiana Mare - Tel. +39 335-1287724 Bar Belvedere Sistiana 50/A - Tel. +39 040-291207 Special One Slivia 37 Bar Sport Villaggio Del Pescatore 65 - Tel. +39 040-208965 19 DAMA BIANCA* Duino, 61/C - Devin, 61/C - Tel. +39 040-208137 www.alladamabianca.com AL PESCATORE** Duino, 69 - Devin, 69 - Tel. +39 040-208188 [email protected] VILLA GRUBER pensione** Duino, 61/F - Devin, 61/F - Tel. +39 040-208115 www.alladamabianca.com IDEA HOTEL TRIESTE DUINO*** Duino, 78 - Devin, 78 - Tel. +39 040-208273 [email protected] DUINO PARK HOTEL*** Duino, 60/C - Devin, 60/C - Tel. +39 040 208184 www.duinoparkhotel.it ALBERGO ALLA DOLINA garnì ** Sistiana, 54/F - Sesljan, 54/F - Tel. +39 040-299350 [email protected] AI SETTE NANI DEPENDANCE** Sistiana, 54/C - Sesljan, 54/C - Tel. +39 040-299170 www.hotelsettenani.it AI SETTE NANI*** Sistiana, 54/E - Sesljan, 54/E - Tel. +39 040-299170 www.hotelsettenani.it HOTEL EDEN*** Sistiana, 42/A - Sesljan, 42/A - Tel. +39 040-2907042 www.edensistiana.it LOCANDA GAUDEMUS*** Sistiana, 57 - Sesljan, 57 - Tel. +39 040-299255 www.gaudemus.com HOTEL POSTA*** Sistiana, 51 - Sesljan, 51 - Tel. +39 040-299103 www.hotelposta.ts.it GRAN OSTERIA TRE NOCI*** Sistiana, 33 - Sesljan, 33 - Tel. +39 040-299222 www.trenoci.it ALBERGHI - HOTELI ADRIA Sistiana, 59 V - Sesljan, 59 V - Tel. +39 3280977182 www.adriasistiana.altervista.org BED & BREAKFAST Ristorante Locanda Bar AL CAVALLUCCIO Duino, 61/D - Devin, 61/D - Tel. +39 040-208133 www.alcavalluccio.it AFFITTACAMERE - SOBE RESIDENCE VILLA SUSY Duino 25/D - Devin 25/D - Tel. +39 040 208188 BOWLING DUINO Duino 5/D - Devin 5/D - Tel. +39 040 208362 CASA KLARCEVA Ceroglie, 13 - Cerovlje, 13 Tel. +39 040-299442 – [email protected] CASTELLO Duino 35/A - Devin 35/A - Tel. +39 040-208120 LA MEZZALUNA*** Malchina, 54/A - Mavhinje, 54/A - Tel. +39 040-291529 www.mezzalunanet.it GRUDEN VANDA Prepotto, 14 - Praprot, 14 - Tel. +39 040-200151 www.myresidence.it PANE E TULIPANI Duino 75/Z - Devin 75/Z - Tel. +39 3297213197 www.panetulipani.splinder.com HERMADA*** Ceroglie, 1/O - Cerovlje, 1/O - Tel. +39 040-299501 www.agriturismohermada.it LE TORRI DI SLIVIA Aurisina Cave, 62/A - Nabrežina Kamnolomi, 62/A Tel. +39 338-3515876 - www.letorridislivia.net STRUPETOU Malchina 16 - Mavhinje 16 - Tel. +39 0402907126 [email protected] TERRA DEL CARSO - KRASKA ZEMLJA*** San Pelagio, 28/B - Šempolaj, 28/B - Tel. +39 040-201056 www.agriturismiradovic.com CASE & APPARTAMENTI per vacanze- APARTMAJI CANOVELLA Aurisina, 153/F1- Nabrežina, 153/F1 - Tel. +39 040 2024153 [email protected] - www.canovella.it RADOVIC NEVO*** Aurisina, 138/A - Nabrežina, 138/A - Tel. +39 040-200173 www.agriturismiradovic.com Campeggio Agrituristico IMPERIAL Aurisina Cave, 55 - Nabrežina Kamnolomi, 55 Tel. +39 040-200459 - www.campingimperialcarso.it VERDE CARSO Aurisina, 188/A - Nabrežina, 188/A - Tel. +39 3477398462 www. verdecarso.it SOLEMARE Sistiana, 230/B - Sesljan, 230/B Tel. +39 040 2907143 – [email protected] OLTREMARE Sistiana 34/E - Sesljan 34/E - Tel. +39 3389378246 BAIA ARCOBALENO Sistiana 57/T - Sesljan 57/T - Tel. +39 3924204404 www.baiaarcobaleno.it PARCO CARAVELLA*** Sistiana Mare - Sesljan -Tel. +39 348-0982593 LE GINESTRE*** Marina Aurisina 153/S - Nabrežina 153/S Tel. +39 040-200364 CASTELREGGIO*** Sistiana Mare, 74 - Sesljan, 74 - Tel. +39 040-2017111 DAMA BIANCA** Duino Porto, 61/C - Devin, 61/C Tel. +39 040-208137 - www.alladamabianca.com STABILIMENTI BALNEARI KOPALIŠČA MARE PINETA S.R.L. **** Sistiana, 60/D - Sesljan, 60/D - Tel. +39 040-299264 www.marepineta.com CAMPEGGIO ALLE ROSE* Sistiana, 24/D - Sesljan, 24/D - Tel. +39 040-299457 CAMPEGGI - AVTOKAMPI IL VELIERO Duino, 50 - Devin, 50 - Tel. +39 3490095369 www.ilveliero.org PAM PAM Aurisina, 168 - Nabrežina, 168 - Tel. +39 040-201312 GRUDEN San Pelagio, 49 - Šempolaj, 49 - Tel. +39 040-200151 www.myresidence.it VILLA RILKE Duino, 75/E - Devin, 75/E - Tel. +39 347-0197928 DUINO AURISINA LUPINC DANIELE*** Prepotto, 11/B - Praprot, 11/B Tel. +39 040-200848 - +39 040-200848 [email protected] www.lupinc.it AGRITURIZMI Z NASTANITVIJO AGRITURISMI con alloggio BAIA DEGLI USCOCCHI** Villaggio del Pescatore, 162 - Ribiško naselje, 162 Tel. +39 040-208191 - www.baiadegliuscocchi.it GARNI’ AURORA * Duino, 15 - Devin, 15 - Tel. +39 040-208212 www.albergogarniaurora.it dove alloggiare a 3 1 2 4 5 6 Vodni Stolp 9 Torre Piezometrica 8 10 14 11 7 16 17 12 15 13 11 Razgledni Stolp Liburnia 10 10 5 Sentiero Rilke Rilkejeva pešpot 6 Baia di Sistiana Sesljanski zaliv 3 Luogo ritrovamento resti del dinosauro Antonio Nahajališče dinozavra Antonia 4 Itinerario Storico n° 2: Grotta del Mitreo Zgodovinska pot št.2: Mitrejeva jama > Nastanitev v Obcini 8 1 Parco delle Fonti del Timavo Park ob izvirih Timave 2 Chiesa S. Giovanni in Tuba Cerkev sv. Ivana - S. Giovanni in Tuba DevIN NAbRezINA 7 Itinerario Grande Guerra: sentiero transfrontaliero Čezmejna pot prve svetovne vojne 8 Itinerario Grande Guerra e trincee, Monte Ermada Pot po jarkih prve svetovne vojne na Grmadi 9 Adventure Park Trieste Adventure Park Trieste 10 Strada del Vino Terrano 13 Castelliere di Slivia Vinska pot Terana Gradišče v Slivnem 11 Sentiero Gemina Itinerario Storico n° 1 14 Pešpot Gemina Zgodovinska pot št.1 12 Itinerari Storici n° 3 e castelliere 15 Percorso Didattico di Aurisina Zgodovinska pot št.3 in gradišče Učna pot Nabrežina 16 Sentiero dei Pescatori Ribiška pešpot 17 Sentiero della Salvia Žajbljeva pot Resti archeologici/paleontologici Paleontološko najdišče > PROIZVODI KRAŠKE ZEMLJE Osmice Med vožnjo skozi kraške vasi na križiščih in v bližini nekaterih hiš opazimo bršljanovo vejico, tako imenovano »frasko«, ki opozarja na osmice; to je popolnoma edinstvena turistična ponudba, katere izvor sega v čas Marije Terezije, ko je kmetom izdala dovoljenje za direktno prodajo vina in nekaterih proizvodov (kruh, kuhana jajca, salame in klobase) na svojih domovih, v kleti ali pa na dvorišču za obdobje 8 dni. Za tiste, ki želijo obiskati Kras, je skoraj nujno Osmice v Občini Devin Nabrežina: Greco Corrado: Nabrežina Kamnolomi 62/a tel. +39-338-3515876 Košuta Silvano: Nabrezina-Križ 21/b tel. +39 040-220708 Pertot Gabriel: Nabrežina 10 - tel. +39 040-200539 Andrea Antonič: Cerovlje 34 - tel. +39 040-299800 Martin Terčon: Cerovlje 30 - tel. +39 040-299435 Paolo Antonič: Mavhinje 50 - tel. +39 040-299985 Norma Angelini: Mavhinje 11 - tel. +39 040208553 Lisjak Maria: Mavhinje 42 - tel. +39 040-299450 Franc Fabec: Mavhinje 49 - tel. +39 040-299442 Vidojka Verč: Mavhinje 58 - tel. +39 040-299706 Pipan Adriana:Mavhinje 58/a - tel.+39 0402907049 Radetič Sidonja: Medjevas 10 - tel. +39 040208987 Luciana Pahor: Medjevas 14 - tel. +39 040-208553 Nataša Pernarcich:Medjevas 21/a tel.+39 040-208833 Nadia Leghiša: Medjevas 16 - tel. +39 040-208451 Paolo Pernarcich: Medjevas 21 -tel. +39 040208601 Paolo Ferfoglia: Medjevas 6 - tel. +39 040-208726 Natuška Marussi: Medjevas 1 - tel. +39 040208367 Boris Pernarcic: Medjevas 7 - tel. +39 040-208375 Radovan Šemec: Prečnik 3/b -tel. +39 040-200613 Sandi Škerk: Praprot 20 - tel. +39 040-200156 Renata Rebula: Praprot 19 - tel. +39 040-200782 Beniamino Zidarich:Praprot 23 -tel. +39 04020122 Stubelj Ivana: Šempolaj 52/b - tel. +39 040201149 Iztok Peric: Slivno 2/a - tel. +39 040-200634 Kralj Giovanni: Slivno 9 - tel. +39 040-200415 Ada Cante: Slivno 25 - tel. +39 040-200750 Alberto Škerk: Trnovca 4-tel.+39040-200937 Maria Ložej: Trnovca 9/a tel. +39 040-201087 Ivan Pernarcich: Vižovlje 1/c-tel. +39 040-291498 Agriturizmi Leghissa Michele Attività Didattica Con Cavalli Medjavas 5 - Tel. +39 347-4836436 Pirc Sonja Cerovlje, 44 - Tel+39 040 299798 Ittiturismo Al Pescaturismo Ribiško Naselje 83 - Tel. +39 040 209846 Svara Martina Trnovca, 14 - Tel. +39 040-200898 Fabec Franc Mavhinje, 48/A - Tel. +39 040-299442 Cante Eddy Praprot, 1/A - Tel. +39 040-200255 Usaj Martino Nabrežina, 8 - Tel. +39 3394193779 Pernarcic Paolo Medjavas 21 - Tel. +39 040-208601 Restavracije, Pizzerije, Okrepčevalnice Al Cavalluccio Devin 61/D - Tel. +39 040-208133 obiskati kako osmico in se tako poglobiti v ritem življenja na Krasu ter poskusiti lokalne specialitete kot so vino refošk/teran, malvazija, vitovska in kupiti proizvode visoke kakovosti kot so vino, olje, med in siri. Osmice so odprte v različnih obdobjih leta. Povprašajte za informacije o odprtih osmicah v turistično informacijskih centrih ali pa sledite »fraskam« ob cestah. Al Pescatore Devin 69 - Tel. +39 040-208188 Restavracija Alla Dama Bianca Devin 61/C - Tel. +39 040-208137 Pizzerija Bowling Duino Devin 4 - Tel. +39 040-208238 Gostilna Da Ciro Devin 81/C - Tel. +39 040-208226 Bell’Italia (Holiday Inn) Devin 78 - Tel. +39 040-208273 Gostilna Bunker Nabrežina 97 - Tel. +39 040-200228 Canovella De’ Zoppoli Nabrežina - Tel. +39 040-299532 Franz Josef Stube Nabrežina Postaja - Tel. +39 040-200200 Pizzerija Pam Pam Nabrežina 168 - Tel. +39 040-201312 Gostilna Terzoni Mavhinje 1 - Tel. +39 040-299449 Restavracija Mezzaluna Mavhinje 54/A - Tel. +39 040-291529 Trattoria Suban Trnovca 16 - Tel. +39 040-200175 Gostilna Da Pino Medjavas 10/A - Tel. +39 040-208296 Gostilna Sardoc Prečnik 1/B - Tel. +39 040-200871 Gostilna Da Franz Prečnik 14 - Tel. +39 040-200525 Gostilna Gruden Šempolaj 49 - Tel. +39 040-200151 Paninoteca La Giostra Slivno 36 - Tel. +39 040-201166 Gostilna Alla Bella Vista Slivno 5 - Tel. +39 040-200146 Osteria Il Pettirosso Križ 16 - Tel. +39 040-220619 Paninoteca Marillon Sesljan 123 - Tel. +39 040-2916070 Gran Osteria Tre Noci Sesljan 33 - Tel. +39 040-299222 Vanilija à la carte Sesljan 42/A - Tel. +39 040-2907042 Restavracija Ai 7 Nani Sesljan 54/E - Tel. +39 040-299170 Restavracija Gaudemus Sesljan 57/E - Tel. +39 040-299255 Gostilna Da Gino Sesljan 59 - Tel. +39 040-299273 Da Ciro Devin 81/C - tel. +39 040 208226 Bar Restavracija Castelreggio Sesljan Restavracija Il Gabbiano Ribiško Naselje 103 - Tel. +39 040-208145 Baia Degli Uscocchi Ribiško Naselje 162 - Tel. +39 040-208191 Bari, Kavarne, Enoteke Bar Igor Nabrežina 103 - Tel. +39 040-200141 Bar Aurisina Nabrežina 143 - Tel. +39 040-200488 Bar Sport Nabrežina Kamnolomi 24 - Tel. +39 040-200255 Kavarna Gruden Nabrežina 69 - Tel. +39 338-9277739 Bar Le Ginestre Nabrežina 153/S - Tel. +39 338-3553270 Bar Sociale Nabrežina Postaja - Tel. +39 040-200246 Bar Tennis (Ist) Aurisina Postaja - Tel. +39 040-299137 Autogrill Duino Sud Avtocesta A4 - Tel. +39 040-208234 Autogrill Duino Nord Avtocesta A4- Tel. +39 040-208262 Bar Mickey Mouse Devin 28 - Tel. +39 040-208351 Bar Al Castel Devin 28/A - Tel. +39 040-208747 Bar Castello Di Duino Devin 32 - Tel. +39 040-208120 Sala Giochi “Only Bowling” Devin 4 - Tel. +39 040-208238 Latterie Carsiche Devin 5/F - Tel. +39 0481-91105 Agip Cafe’ Devin S.S. 14 - Tel. +39 347-3302595 Rifugio Rilke Pešpot Rilke - Tel. +39 334-8271019 Bar San Mauro Sesljan 122 - Tel. +39 040-2916071 Bar Ai Sportivi Sesljan 126 - Tel. +39 040-299160 Bar Costa Dei Barbari Sesljan 34/F - Tel. +39 040-299963 Caffe’ Enoteca La Vigna Sesljan 43 Bar Alabarda Sesljan 43 - Tel. +39 040-299218 Why Not Sesljan 45/A - Tel. +39 392-3924463 Bar Gelateria Rico Sesljan 45/F - Tel. +39 340-00041477 Cafe’ Metro’ Sesljan 45 - Tel. +39 348-2436833 Bar Inter Sesljan 47 - Tel. +39 040-291541 Chiosco Marillon Sesljanski Zaliv - Tel. +39 348-8194454 Chiosco On The Road Sesljanski Zaliv - Tel. +39 380-5152510 Chiosco Double Sesljanski Zaliv - Tel. +39 333-2853403 Chiosco Bar Dorje Ling Sesljanski Zaliv - Tel. +39 349-0063987 Cantera Cafe’ Sesljanski Zaliv - Tel. +39 335-1287724 Cohiba Sesljanski Zaliv - Tel. +39 335-1287724 Bar Belvedere Sesljan 50/A 50/A - Tel. +39 040-291207 Special One Slivno 37 Bar Sport Ribiško Naselje 65 - Tel. +39 040-208965 gastronomija 19 gastronomija KMEČKI TURIZEM Poleg frask so se tudi na Krasu v tem zadnjem času razvila podjetja kmečkega turizma, ki zmorejo združiti ponudbo bivanja z enogastronomskimi uslugami. Ob relaxu v hišah obkroženih z zelenilom bodo gostje lahko uživali pristne jedi iz svežih pridelkov in domačega mesa. GEMINA Pot po naseljih, ob dejavnostih in ob naravi na Krasu Začenjala se je v Ogleju, ta pomembna smerna cesta Starega Rima, po kateri je bilo možno povezati zahod do vrat Jutrovega. GEMINA: poti in krajine naravne civilizacije Kraška planota predstavlja močno in sugestivno simfonijo vzpetin in dolin, z redkimi in dragocenimi krpami obdelane zemlje in vasicami iz belega kamna, ki prekinjajo svežo širino bujnega zelenja. V tej skrivnostni krajini se prebuja v novo življenje pot Gemina. Na svojih osmih kilometrih povezuje naselja Mavhinje in Trnovca in s potjo, primerno ne samo za pešce temveč tudi za kolesarje in jahače, nas vodi skozi naselja Prečnik, Šempolaj in Praprot. Dostopen in lagoden izlet bo starejšim in mladim turistom z lahkoto omogočil spoznavanje Krasa, obraslega GOSTINSTVO Za ljubitelje klasičnih restavracij bo ponudba v okolici Gemine zadovoljila najzahtevnejše okuse. V znaku kraške tradicije, po kateri najenostavnejše sestavine znajo izstopati v izdatne in krepke jedi, bodo recepti planote uspeli zadovoljiti ljubitelje kuhinje, ki ima svoje korenine v najpristnejši ljudski tradiciji. 18 Vinska cesta - Teran s hrasti in bresti, njegova apnenčasta tla in od sonca potemnjeno rdečo prst, skrite votline in brezna, ter skrbno in čudovito obdelane predele s plemenito vinsko trto. V senci hiš vneto opravljajo dela obrtniki, odvija se kmečki turizem in ponujajo se znane gostinske usluge s planote. Zgodovina in legenda se na planoti, kjer je moral človek vse od pradavnih časov spoštovati zakone matere Narave, diskretno in neopazno vtisnejo v srce popotnika. Kamen in veter sta določala smeri cest, kraje obdelanih polj in bivališč. Človek je zaznal in uresničil kraje svojega bivanja. Nič ni večje od tega. OSMICA Ko zagledamo obešeno majhno vejico-frasko bršljana s puščico, ki kaže smer, ni več dvoma. Ta značilen znak obvešča, da je v bližini, ob poti Gemina, odprta "osmica", tradicionalno občasno točenje vina, pristen ljudski običaj katerega korenine segajo v tržaško avstro-ogrsko preteklost. Na Karsu se proizvaja znano temno vino teran, ki nastane iz trte refošk. Rdeča kraška zemlja pa to vino naredi edinstveno, intenzivne rubinsko redeče barve z vijoličnimi odtenki. Teran je vino, ki odlično paše ob surovem kraškem pršutu, posebej je primeren za anemične osebe. Naj opomnimo, da so bile njegove lastnosti znane že VINA Kraška trta je čudež, ki je privrel iz trdega ravnanja z možato, pogumno in brezkompromisno zemljo. Pergole grozdja se pojavijo kot privid v neravni in strmi dinamiki planote. Za pridelovalce grozdov, priljubljenih čudovitemu Bakusu, bodo rdeči Teran, bela Malvazija, neznane in avtohtone Vitovska in Glera nudili trenutke silovite potešitve. To je tudi izhodišče za spoznavanje tistih pridelovalcev, ki si z vso močjo prizadevajo ovrednotiti trse nedotaknjenih vrednot in žal po več straneh nepoznane. v rimski dobi, posebej priljubljen je bil cesarici Liviji, ki je temu vinu pripisovala svoje dolgo življenje (živela je do 85. leta). Kraška vinska cesta, ki poteka od Vižovelj do Opčin, vključuje 18 gostiln, kjer tipične jedi nastopajo skupaj s teranom. Pred gostilnami so ustrezne table z napisom “Strada del vino/Vinska cesta”. Kopališča: Castelreggio Sesljan, 74 - Tel. +39 040 2017111 Dama Bianca Devin, 61/C - Tel. +39 040 208137 www.alladamabianca.com Le Ginestre Marina Aurisina 153/S - Tel. +39 040 200364 Vodni park Bowling Duino Devin, 5/D - Tel. +39 040 208362 208238 zabava 17 PUSTOLOVŠČINE V TRSTU Preizkusi svoj pogum v pustolovskem parku Trieste Adventure Park Sprehajal se boš po leteči poti 10 m nad tlemi, s spustom s škripcem boš preletel celoten park, z liano se boš pognal v prazno kot Tarzan. Pri premagovanju ovir se boš moral zanašati izključno na svoje sposobnosti in na svoj pogum (in, seveda, na naše inštruktorje)! Popusti na vstopnine: šolski izleti in skupine nad 20 oseb = 20%. ODPIRALNI ČAS: - maj in september: sobota in nedelja 10.3018.00 (zadnji vstop ob 16.30) - junij, julij in avgust: od srede do nedelje 10.00-19.00 (zadnji vstop ob 17.30) - v ostalih dneh je obisk mogoč po dogovoru (skupine/šolski izleti/zabave). Možne so spremembe odpiralnega časa. Trieste Adventure Park: Cerovlje, 1 – Devin Nabrežina www.triesteadventurepark.it [email protected] Tel. +39 338 7373562 zabava Park Caravella SESLJANSKI ZALIV... CELO POLETJE Sončen Dan v Sesljanu Zaliv. Morje, v katerega se strmo spuščajo pečine, visoke tudi več kot 60 m. Eden od draguljev Jadranskega morja, kjer lahko uživate sonce in morje. Čisto morje takoj postane globoko – s svojim skalnatim dnom je idealno za ljubitelje plavanja in potapljanja. Park Caravella doživlja preobrazbo v skladu z načrtom turistične valorizacije celotnega območja. Vsako leto oživimo katero od zgodovinskih struktur, tudi če ni še povsem dokončana. S tem bomo nadaljevali in brez pretresov širili ponudbo, pri tem pa spoštovali naravo, ki je danes bolj kot kdaj prej resnično bogastvo Sesljanskega zaliva in parka Caravella. Tudi letos vam ponujamo novosti za preživljanje prostega časa na soncu in morju v okolju, ki je hkrati mirno in živahno – celo veselo. www.baiadisistiana.com [email protected] Parco Caravella Info +39 348 09 82 593 [email protected] 16 V Sesljanskem zalivu je leta dolgo manjkalo zabave, dokler ni 10. avgusta 1996 svojih vrat odprl lokal Cantera Cafè. Vzhodno v zalivu, kjer se danes nahaja Cohiba Cafè, se je na obali začelo novo poglavje poletne zabave. Ko je noč polna zvokov in množice zabave željnih še daleč – takrat, od mraka do teme, je Sesljanski zaliv s svojim romantičnim šarmom idealen za oddih po delu na plaži ali v pisarni... ...Nora je Noč Ko pride Večer Odpravite se na sprehod ob morju, nato pa se v dobri družbi ustavite in si privoščite kozarec dobrega vina ali pravkar natočenega piva. Poskusite koktajl, pripravljen na plaži, ali pohrustajte slasten zalogajček. Lahko si celo povsem potešite lakoto z maksi toplim sendvičem ali večerjo na terasi s pogledom na morje. Ko enkrat pade mrak, je Sesljanski zaliv s svojimi lokali pripravljen, da zadovolji vsako vašo željo, ali pa vas vabi, da se prepustite večeru in doživite nepozabne trenutke. Več kot dvajset let je že minilo od zlatih časov parka Caravella. Takrat je bil magnet za zabave željne domačine pa tudi druge iz celotne regije. Na njegovih odrih so se vrstili nastopi največjih zvezd takratne scene. Domenico Modugno, Lucio Battisti, Patty Pravo, Mina in številni drugi so prepevali tu. V parku Caravella se je ustavil tudi Festival Bar, ko je bil še v povojih. Nedavno, 29. julija 2007, so na terasi lokala Cantera Social Club ponovno gostovali tudi Earth Wind & Fire in priredili pravi mednarodni spektakel. Tudi v sezoni 2011 ne bo manjkalo nepozabnih prireditev, plesov, zabave, spektaklov, koncertov in didžejev, med katerimi boste zabave željni vseh okusov in starosti gotovo našli nekaj zase. Kontaktna oseba za informacije in skupinske oglede: g. župnik Ugo Bastiani mobitel: +39 347 3576750 Od maja do septembra je maša vsako nedeljo ob 11.30 Jama boga Mitre je odprta vsak četrtek od 9.00 do 11.00 Cerkev sv. Ivana je odprta vsak četrtek od 11.00 do 13.00 CERKEV SVETEGA IVANA Cerkev sv. Ivana (S. Giovanni in »Tuba« ali »in Tumbis« ime izhaja iz prepričanja, da bodo tu pokopani mrtvi prvi vstali ob zvoku trobente na dan poslednje sodbe) je bila večkrat zgrajena na novo na tem mestu posebne lepote ob izvirih Timave, v svetem kraju, ki so ga častili že v predkrščanskih časih. Poleg oltarja boginji Timavi najdemo posvetila Saturnu, Herkulu, in boginji Spes Augusti; v bližini najdemo tudi Mitrovo jamo s ploskim reliefom z upodobitvami svetnikov Cautesa in Cautopatesav. Današnjo stavbo so zgradili devinski grofje Walsee. Ima jasno apsido, okrašeno z očarljivim rebrastim obokom z zvezdami, v vertikali pa se odpirajo okna na podlagi vzorca z obrisom, ki se ponavlja tudi na južni steni. Ob severni steni je prislonjena manjša stavba, v kateri se nahaja zakristija. Stavba se dviga v višino z zelo preprostim zvonikom, ki po obnovitvi ponovno kaže izvirno obliko. Od fresk, s katerimi je bila cerkev okrašena, se je do danes ohranil samo fragment na rebru, ki na severni steni zapira prezbiterij. Cerkev sv. Ivana je bila hudo poškodovana v obeh svetovnih vojnah; šele na začetku petdesetih let sta jo Zavezniška vojaška uprava in tedanji Zavod za varstvo kulturne dediščine iz Trsta ponovno obnovila in restavrirala. Poleg izkopanin najdemo pričevanja o zgodovinskih dogodivščinah cerkve sv. Ivana tudi v najdbah, razstavljenih v zakristiji. Tu najdemo ploščo z okvirom, na sredini vidimo križ s skoraj enakimi stranicami z luknjo, najverjetneje je to bila »fenestrella confessionis« (odprtina za vpogled v kripto). Zelo pomembna je tudi plošča z delom posvetila patriarha Voldriha I Eppinsteina, ki je sestavljala del grobnice in ki pričuje o najdbi in o pokopu relikvij blaženih (1113). Cerkev je do leta 1915 obkrožalo pokopališče, od katerega so se ohranile nekatere nagrobne plošče. Tisočletja svetosti, ki prežemajo ta kraj, stoletja neprestanih molitev, ki so se dvigale do boga, kraji, kjer se je krščanstvo razvijalo že od najstarejših časov nam še danes govorijo in nas vabijo k odkrivanju zgodovine in vere prednikov, da bosta postali tudi del nas samih. zgodovina Kontaktna oseba za ogled spomenikov: g. Bruno Bonetti tel: +39 040 200769 Avtobus: linije 43, 44, 73 (sezonski) Spoznaj zgodovino našega ozemlja 15 Prizorišča pomembnih zgodovinskih dogodkov in spomeniki: - Grmada - Spomenik brigadi Toskanskih volkov in spomenik Randaccio - Avstro-ogrsko vojaško pokopališče v Nabrežini - Rilkejeva pešpot - Spomeniki padlim v drugi svetovni vojni Pot strelskih jarkov na Grmadi Območje hriba Grmade je bilo med prvo svetovno vojno prizorišče hudih spopadov. Pot je zanimiva, ker vodi mimo ostankov strelskih jarkov in jam, ki so jih uporabljali kot zaklonišče med bitkami. Od Medjevasi krene steza št.3, ki vodi nekaj metrov od vrha Grmade in se nadaljuje med strelskimi jarki in jamami do križišča s stezo št.8, ki pelje do vrha Grmade (323 m). Pot se nadaljuje in nato prestreže stezo Strelskih jarkov Grmade, ki pelje do vrha Gabrnjaka (297 m), kakih 100 m dalje pa se odcepi in se na levi priključi stezi 3a, ki skozi široko dolino vodi do Kohišča. Pot se nadaljuje po stezi 3a, nato na križišču zavije levo in nadaljuje do izhodiščne točke. Gre za srednje zahtevni sprehod; pot se lahko tudi poveže z drugimi označenimi stezami, tako da se je mogoče sprehoditi do Medjevasi ali Mavhinj oz. čez mejo do Brestovice. Namesto tega sprehoda je za obisk hriba Grmade možno kot izhodišče izbrati Mavhinje, Cerovlje in Štivan. zgodovina TRI ZGODOVINSKE POTI POT šT. 1 Nedaleč od vodnega stolpa so sredi sedemdesetih let odkrili suhe zidke visokega poslopja iz 2. stoletja pred Kristusom. Gre za vzhodno krilo zgradbe, od katere se je ohranilo devet metrov osrednjega dela. Verjetno je tu bila delavnica za obdelavo kamna in je najstarejša rimska zgradba na našem ozemlju. Če nadaljujemo po poti, ki pelje v nabrežinsko industrijsko cono, bomo kmalu po železniškem podvozu prišli na področje kamnolomov. Z višine lahko občudujemo prostranost rimskega kamnoloma, ki je globok preko 100 m. Na južni steni so še vidni ostanki rimskih izkopavanj. INFORMACIJE Državna uprava za arheološke dobrine v Furlaniji Julijski krajini Palača Economo, trg Libertà 7 - Trst tel.: +39 040 4194711 ob delavnikih od 9.00 do 13.30 Za obisk se lahko obrnete na gospoda Bruna Bonettija, tel.: +39 040 200769 Občina Devin Nabrežina Urad za javno šolstvo, kulturo,šport, turizem, stike z javostjo in evropske projekte Nabrežina 102 –34011 Nabrežina tel: +39 040 2017372 - fax: +39 040 201307 www.marecarso.it - [email protected] POT šT. 2 Če se odpravimo z državne ceste št. 14 in krenemo po stezi, ki se začne na levi pred prehodom pod železniško progo, bomo prišli do jame, posvečene bogu Mitri. Med izkopavanjem so odkrili kamnito ploščo, ki upodablja Mitro med ubijanjem bika, pulte in nekaj stebrov, poleg teh pa še na stotine kovancev, desetine svetilk in vazic. Iz teh najdb sklepajo, da je mitrej služil svojemu namenu že v drugi polovici 1. stoletja po Kristusu in bil uničen na začetku 5. 14 POT šT. 3 Iz Slivnega nas poljska pot pelje proti vzhodu do križišča s stezo, ki vodi do enega najmogočnejših gradišč našega Krasa – gradišča v Slivnem. Na njegovem severnem delu so še dobro vidni ostanki temeljev, ki so podpirali razvaline starega nasipa. Verjetno gre za kaka obnovitvena dela na prvotnem nasipu, ki so ga zgradili v bronasti dobi, ko je nastalo naselje, in sicer leta 1500 pred Kristusom. Gradišče je doživelo nekaj sprememb tudi med prvo svetovno vojno, ko je bila na griču topniška postojanka. Gradišče je eno najbolje ohranjenih gradišč, ki so v prazgodovinski dobi kraljevala na tržaški kraški planoti. Če nadaljujemo po stezi, ki se spušča proti Nabrežini, bomo prišli do Lisičje luknje, jame, v katero prihaja svetloba skozi odprtino v stropu. Rov se strmo spusti do globine 175 m. Tu je človek našel zatočišče že v obdobju neolitika. Namen projekta je vizualna predstavitev glavnih zanimivosti na tem območju in pričevanj iz davnih obdobij. Razstava, za postavitev katere je poskrbelo jamarsko društvo FLONDAR, predstavlja kronološki prerez tukajšnjih naravnih in zgodovinskih znamenitosti, začenši s fosilnimi ostanki živali iz obdobja krede (85 milijonov let pred n.št.), ki so bili odkriti pred nekaj leti v apnenčasti skali v bližini Ribiškega naselja. V tem nahajališču fosilov, ki je, sodeč po prvih najdbah, eno izmed najbogatejših v Evropi, so paleontologi izkopali popolno okostje rastlinojedega dinozavra, kateremu so nato dali vzdevek Antonio. Izumrli kuščar je najstarejši znani prebivalec tega območja. ZGODOVINA in PRAZGODOVINA na OBMOČJU TIMAVE zgodovina Iz Ribiškega naselja se lahko obiskovalci podajo na krajše izlete v okolico in si ogledajo nekaj zanimivih jamskih nahajališč, kot npr. Zidaričevo pejco, v kateri so bila izvedena številna arheološka izkopavanja, in Previs pri Vižovljah, kjer so raziskovalci odkrili in raziskali najdišče, ki datira v staro kameno dobo (400.000 let pred n.št.). V okolici Timave najdemo številne najdbe in ostanke iz rimskega obdobja, med katerimi izstopa nekdanja poštna postaja na zagrajenem območju tržaškega vodovodnega črpališča Acquedotto Randaccio, t.j. "Mansio fons Timavi", v notranjosti katere so še danes vidni okrasni talni mozaiki. V bližini tega objekta so raziskovalci leta 1963 odkrili izredno zanimivo votlino, v kateri je bil v rimskih časih mitrej, t.j. podzemno svetišče boga Mitre. Tempelj je nato obnovilo Tržaško spomeniško nadzorništvo. To je edini mitrej v Italiji, urejen v naravni votlini. V bližini izvirov Timave se na kamnitih tleh prepletajo kolesnice, ki so verjetni ostanki predrimskega prometnega omrežja, vezanega na prisotnost petih gradišč na Grmadi. Ceste so nato ponovno uporabljali Rimljani, ki so se leta 178 pred n.št. v teh krajih spopadli s Histri, bojevniki kralja Epulona. Z maketo v povečanem merilu je bila rekonstruirana verjetna podoba teh krajev pred dvema tisočletjema, ko se je obris obale močno razlikoval od današnjega, saj je bila morska gladina za dva metra nižja od današnje. Oba devinska gradova sta znana primera srednjeveške zapuščine v teh krajih. Drugi zanimivi primer iz omenjenega obdobja je gotska cerkev svetega Ivana v Štivanu, ki je bila zgrajena na ruševinah zgodnje krščanske bazilike, od katere so se ohranili ostanki zidov in podnega mozaika. Velik del razstave je namenjen prvi svetovni vojni, točneje obdobju med majem in septembrom leta 1917. Dogajanje iz tistega časa, ko je italijanska vojska z 10. in 11. soško ofenzivo skušala prodreti do Trsta, je prikazano v številnih, povečini še neobjavljenih fotografskih posnetkih. Takrat so vrh Grmade branili avstro-ogrski vojaki, ki so vzpetino utrdili z zapletenim obrambnim sistemom, od katerega so se do danes ohranili številni bunkerji, jame, opazovalne točke in kar pet velikih naravnih votlin, v katerih so vojaki uredili in opremili zaklonišča. Številni fotografski posnetki pričajo o razdejanju, ki ga je povzročilo silno bombardiranje naselji v okolici Grmade in Devinskega gradu, v katerem je bila nastanjena avstro-ogrska garnizija. Maketa ponazarja kamnito območje Grmade, takšno kot je bilo v obdobju, ko so na njegovih pobočjih množično umirali italijanski in avstroogrski vojaki. 13 Med drugo svetovno vojno so ti kraji postali ponovno prizorišče vojnih grozot, ki so privedle do povračilnih ukrepov nemških vojaških enot, ki so uničile nekatere vasi. Zadnji del razstave je posvečen nastanku Ribiškega naselja. V začetku petdesetih let je bilo v zavetju rta Bratina zgrajeno prvotno jedro desetih poslopij. Naselje se je v naslednjih letih razširilo, da je lahko sprejelo pripadnike tistih skupnosti, ki so se po končani vojni izselile iz istrskih obalnih krajev. Dodatne informacije o naši občini dobite na spletni strani: www.comune.duino-aurisina.ts.it zgodovina Območje občine Devin Nabrežina je bogato z arheološkimi pričevanji, ki segajo v obdobje med prazgodovino in rimsko dobo. Pot se prične pri Muzeju Jamarskega društva Flondar v Ribiškem Naselju, kjer je možno podoživeti zanimive zgodovinske etape tega ozemlja. ARHEOLOŠKA POT Mitrej 12 Med drugo polovico 1. stoletja pr.Kr. in začetkom 5. stoletja je bila jama svetišča boga Mitre, boga indo-perzijskega izvora, ki se je rodil iz skale in so ga zato častili v podzemnih prostorih. Mitraizem je bil inicijacijski obred odrešenja, namenjen samo ozkemu krogu častilcev. Vrhunec čaščenja je predstavljajo žrtvovanje bika. Kot v ostalih mitrejih sta bila tudi tukaj odkrita dva kamnita sedeža. Majhna vdolbina na dnu jame je hranila ploski relief, ki upodablja boga Mitro med žrtvovanjem bika. Danes si lahko relief ogledamo v kopiji iz mavca. Devinski Mitrej, eden najstarejših na Zahodu, je edini v Italiji, ki se nahaja v notranjosti naravne jame. Dostop: od hiše Gozdarske službe nadaljujete pot po široki poti, ki pelje mimo železniške proge; po prihodu do nadvoza zapustite pot, zavijete levo in sledite oznakam rumene in rdeče barve. Mitrej je odprt vsak četrtek od 11h do 13h. Gradišče Slivenski Gradec Gradišča so bila višinsko utrjena naselja, razširjena v obdobju bronaste (1700-1365 pr.n.št.) in železne dobe (1020-450 pr.n.št.). Slivenski Gradec je eden najbolj ohranjenih iz srednje bronaste dobe na Tržaškem Krasu. Okrogel vrh s premerom približno 280 m je dobro ohranjen na severovzhodni strani, kjer v višino doseže 5 m. Z jugozahodnega dela prvega obzidja pa je razvidna planota, ki je dolgo časa služila kot naselje. Priča temu so keramike, najdene med izkopi, iz bronaste, železne in rimske dobe. Med prvo svetovno vojno je bilo na gradišču nameščenih nekaj topov. Dostop: na cesti Slivno – Šempolaj se na desni strani odcepi poljska pot, ki vodi do gradišča. Izvir reke Timave Reka Timava, ki so jo omenjali že Virgil, Livij in Plinij, izvira v Sloveniji, kjer tudi ponikne v Škocjansko brezno, pod zemljo preteče skoraj 38 km in ponovno privre na površje v Štivanu. Iz grške mitologije izvemo, da se je pri izlivu reke Timave končalo potovanje argonavtov, po Straboniju pa naj bi se tukaj nahajalo svetišče homerjevga heroja Diomeda. Nekateri zapisi iz rimskih časov, ki se nahajajo v apsidi štivanske cerkve, omenjajo Spes Avgusto, Herkulesa in Saturna. V 5. stoletju so zgradili baziliko, katere del talnega mozaika si lahko še danes ogledamo v notranjosti cerkve. V bližini spomenika brigadi Toskanskih volkov so še vidne kolesnice rimske ceste Via Gemina, ki je povezovala Oglej s Trstom. Dostop: v Štivanu, na državni cesti št. 14 se nahajajo smerokazi, ki označujejo dostop do izvira reke Timave. Rekonstrukcija Tethyshadrosa insularisa - Lukas Panzarin NAJVEČJI IN NAJBOLJ POPOLN ITALIJANSKI DINOZAVER Eno izmed najzanimivejših paleontoloških najdišč v Italiji je v Ribiškem naselju, v devinsko nabrežinski občini. Simbol nahajališča je dinozaver, ki so mu nadeli vzdevek Antonio; to je največji in najbolj popoln italijanski in evropski dinozaver, ki spada v skupino primitivnih hadrozavrov, ki so v tesnem sorodstvu z ameriškimi račjeklunimi dinozavri. Poleg dinozavra Antonia so v nahajališču našli še ostanke bogate favne, med katerimi so še drugi dinozavri iste skupine in kosti drugih živali, fosili primitivnih krokodilov, rib, rakov in rastlin. Ribiško naselje, v Občini Devin Nabrežina, je oddaljeno kakih 20 km od Trsta. Iz Trsta pelje v Ribiško naselje Državna cesta 14 do Sesljana, v devinsko nabrežinski občini. Iz Vidma ali Benetk: avtocestni izhod “Lisert”. Mestni naravoslovni muzej v Trstu ulica dei Tominz, 4 – 34139 – Trst Tel. +39 040 6758658 - Fax +39 040 6758230 Muzej je odprt: od ponedeljka do petka med 9. in 13. uro www.retecivica.trieste/triestecultura/musei/scientifici Skupina Flondar Dežurstvo za informacije o didaktičnih in turističnih ogledih paleontološkega najdišča dinozavra Antonia: občinska knjižnica v Ribiškem naselju ponedeljek med 16. in 19. uro Tel. +39 040 208052 Mobitel +39 393 477 393118 Pred nedavnim je arheološko nadzorništvo Furlanije – Julijske krajine pristalo na to, da se omogoči prve vodene obiske šolarjev in turističnih skupin, ki bi jih na paleontološkem nahajališču spremljali prostovoljci speleološke skupine Flondar iz Devina Nabrežine, v sodelovanju s tržaškim naravoslovnim muzejem. Od pomladi 2011 dalje bo torej pripravljena pot, ki bo opremljena z razlagalnimi panoji in modelom dinozavra, ki ga bodo namestili točno tam, kjer so dinozavra odkrili. Obiskovalci bodo nato imeli tudi možnost, da si ogledajo paleontološki oddelek tržaškega mestnega naravoslovnega muzeja, kjer so shranjeni ostanki dinozavra Antonia in druge najdbe, ob nedeljah, v spremstvu prostovoljcev, pa bo mogoč ogled tega pomembnega nahajališča, ki je zaslovelo po vsem svetu. Prve fosilne ostanke so odkrili nekateri amaterji ob koncu osemdesetih let, na začetku devetdesetih let pa so se zgodovina pričela prva izkopavanja. Izkazalo se je, da eden izmed najdenih ostankov pripada živali iz skupine dinozavrov. Po naključju je absolventka fakultete za geologijo univerze v Trstu, Tiziana Brazzatti, za seminarsko nalogo morala opraviti nekaj geoloških meritev prav na tem območju; 25.aprila 1994 je med apnenčastimi skalami zagledala izdanek, na površju katerega je bilo videti prednjo nogo fosilnega plazilca: tako so odkrili dinozavra, ki ga sedaj poznamo z vzdevkom Antonio. Na podlagi tega odkritja je ministrstvo v letih 1996-1997 odredilo temeljitejše izkopavanje, leto zatem pa je stekla še ena tovrstna akcija. Za izkopavanje je skrbelo podjetje “Stoneage”, ki se ukvarja s paleontološkim izkopavanjem, po dogovoru s tržaško univerzo. Potrebnih je bilo šest mesecev dela na terenu in 3500 ur priprav v laboratoriju, da bi prišel na dan največji in najbolj popoln italijanski in evropski dinozaver, poleg številnih živalskih in rastlinskih ostankov. 11 To nahajališče fosilov predstavlja eno izmed najpomembnejših odkritij italijanske paleontologije 20. stoletja: tu so odkrili doslej edine dinozavre, ki so jih kdaj našli v Italiji v stratigrafski legi; sistematična izkopavanja in znanstvene raziskave tu še potekajo. Zaradi prisotnosti teh kopenskih plazilcev na italijanskem severovzhodu so znanstveniki morali povsem spremeniti paleogeografsko pojmovanje tržaškega Krasa, ki je v obdobju Zgornje krede veljalo za morsko ali lagunsko okolje, sedaj pa se domneva, da je tu bilo tudi nekaj kopnega. narava 10 UČNA POT Učna pot Nabrežina je krožna pot, ki se začne in konča pri srednji šoli «Igo Gruden». Šteje enajst postaj; to so točke, ki so zanimive za spoznavanje zemljepisnih, naravoslovnih, zgodovinskih, kulturnih in arhitektonskih značilnosti Nabrežine in njene okolice. Ko zapustimo šolsko dvorišče, zavijemo na Ribiško pot v smeri morja, prečkamo obe železniški progi in se po kamnitih stopnicah spustimo do razgledišča Pod Oljščico. Od tam lahko opazujemo Nabrežinski breg, preostale vinograde, nabrežinski portič, gojišča školjk na morju in kraje, ki ležijo ob Tržaškem zalivu. Tretja postaja so Brščice. Do te točke pridemo po poti Za vodico. To je gozdna pot med borovim gozdičem in železnico in vodi proti Križu. Uradno je to pešpot J. Kugyja. Tu lahko opazujemo nekatere kraške pojave in tipično mediteransko rastje. Na križišču zavijemo proti severovzhodu po strmi poti do starega vodnega stolpa. Stolp je bil zgrajen za časa Južne železnice skupaj z vodovodom predvsem za dostavo vode parnim lokomotivam. Danes pa je samo razgledni stolp. Pot nadaljujemo skozi borov gozdič in kaj kmalu pridemo na križišče med pokrajinsko cesto in cesto za Šempolaj. Tam zavijemo na levo proti Grudnovi rojstni hiši, nato na desno in pridemo na Trg sv. Roka. Tu si lahko ogledamo predvsem nabrežinsko cerkev in na drugem koncu trga spomenik občanom, padlim v drugi svetovni vojni. Pri cerkvi zavijemo na desno po drevoredu in se ustavimo pri spomeniku Iga Grudna (1893-1948). Naslednja postaja na naši učni poti je stari vaški trg Kržada, ki je središče vaškega jedra. Tu lahko raziskujemo značilnosti kraške kmečke arhitekture. Na severovzhodnem koncu stare vasi, pri Bibnih, zavijemo na pot, ki pelje v Polje. Tu je naša osma postaja, kjer lahko opazujemo obdelane površine, v glavnem vinograde. Kjer se vinogradi končajo, se pot začenja spuščati v največjo dolino na tem koncu krasa, to je Lišček. Levo od nje je manjša dolina Šišček z vojaškim pokopališčem iz 1. svetovne vojne. Dolina Lišček je tudi danes povečini obdelana in je zanimiva zaradi svoje mikroklime, rastja in kala. Iz Liščka se po isti poti vrnemo na planoto. Po dokaj zaraščeni stezi krenemo ponovno v smeri šole. Kmalu pridemo do avtoceste, gremo pod podvoz in nadaljujemo v isti smeri do Podmeje, kjer zavijemo proti zahodu mimo glavnega pokopališča in pridemo spet na pokrajinsko cesto. Prečkamo jo pri bencinski črpalki in po Ribiški poti dospemo do kamnoseške delavnice, kjer je naša zadnja postaja, ki nam nudi priložnost, da od bliže spoznamo dejavnost, ki je od nekdaj bila zelo pomembna za Nabrežino in širšo okolico. Naša učna pot se sklene pri šoli, kjer se je začela. Če smo dovolj gibčni vendar tudi dovolj pozorni pri opazovanju, je cele poti za približno dve uri. Antoni J., Cante M., Collovati N., Košuta A., 1. raz. Ribiška pešpot Je starodavna pot, ki so jo uporabljali ribiči, ko so se odpravili na morje na lov na tuno s svojimi tipičnimi plovili – čupami – izdolbljenimi v drevesno deblo. Po njih nosita ime plaža in majhen pristan v Nabrežini “Pri Čupah”. Do Ribiške pešpoti pridemo tako, da v Nabrežini sledimo napisom “šola/scuola Igo Gruden” ali pa “Ribiška pešpot/Sentiero dei pescatori”. Postavljeni so ustrezni prometni znaki. Pot se spušča proti morju iz strme pečine skozi edinstveno pokrajino. Povratek poteka po isti poti. ŽAJBLJEVA POT Je panoramska pot, ki poteka med Nabrežino in Križem. Pot je široka in udobna, pred vetrom je vedno zaščitena, tudi v obdobjih, ko piha burja. Velik del poti pokrivata žajbelj in šetraj. Pot nudi pogled na Tržaški zaliv in na laguno v Gradežu. Po kratkem vzponu lahko s pešpoti krenemo proti razgledišču Liburnia (št. 1), od koder se odpira eden najlepših pogledov na obalo. Pešpot začne v Nabrežini, kjer je potrebno slediti napisom “šola/scuola Igo Gruden”, kjer se lahko parkira. Na levi se odpre široka in udobna pot, po kateri se tudi vrnemo. narava REKA MED BAJKO IN ZGODOVINO 09 Predel ob izvirih reke Timave je najsvetejši in najbolj prežet s spomini na vsem tržaškem Krasu. V tem otožnem in edinstvenem okolju se prepletajo bajke in zgodovina. V senci mogočnih cipres, topolov in platan, ki bedijo nad belo gotsko cerkvijo svetega Janeza Krstnika, so na razdalji 50 m trije izviri. Iz prvega pod skalnato steno pri- vre voda iz podvodnih, približno 70 m globokih podzemskih rovov. Plošča, pravzaprav neznančev zaobljubni dar, nas spominja, da so tu nekoč častili božanstvo Timave. Verjetno gre za starodaven obred, morda venetskega izvora. Iz istega obdobja sta tudi gozd in svetišče Homerjevega junaka Diomeda, ustanovitelja mesta, ki je bil tudi nekako povezan z Veneti in katerega v svojih delih omenja tudi Strabon. Druge plošče so bile namenjene čaščenju Diomedovega zvestega tovariša Herkul Avgusta in rimskemu bogu setve in rodovitnosti Saturnu. Kjer danes stoji cerkev, je bil nekoč verjetno tempelj, posvečen Spes Augusta. Odkrili so še štiri plošče darovalcev iz različnih predelov cesarstva, ki so se tu želeli zahvaliti božanstvu za milost, katere so bili deležni. Ob starokrščanski cerkvi je bil nekoč samostan, do katerega je vodila romarska pot. Obe zgradbi so med svojimi osvajanji uničili Ogri. Arheološke najdbe na področju tretjega izvira Timave nam pričajo, da je bilo tu nekoč pristanišče; posluževali so se ga od 5. stoletja pred Kristusom vse do 18. stoletja. Med prvo svetovno vojno je bila reka Timava del obrambnega sistema hriba Grmada, s katerim je avstrijska vojska hrabro branila dostop do Trsta. Med raznimi ofenzivami je bilo to področje tarča mnogih bombnih napadov. 17. maja 1917 je bil v boju z avstrijskimi vojaki ranjen major Giovanni Randaccio. Danes na tem kraju obiskovalca pričaka prava oaza miru, kjer čas teče tako mirno kot reka na svoji poti proti morju. narava 08 RILKEJEVA PEŠPOT Rilkejevo pešpot so otvorili leta 1987 in jo leta 2000 podaljšali. Družina princa Raimonda della Torre e Tasso – Thurn und Taxis je upravljanje pešpoti do leta 2013 podelila Pokrajini Trst. Pot se zdaj vije skoraj dva kilometra vzdolž roba kraških sten. To je najbolj slikovit in veličasten del naše obale, od koder se nam ponuja čudovit razgled na Tržaški zaliv, stisnjen med istrsko obalo in gradeške plitvine. Zaradi izrednega naravoslovnega pomena je deželni zakon ta predel med državno cesto št. 14 in morjem, ki ga na vzhodu omejujeta kamp in zaliv, na zahodu pa naselje in grad, zaščitil kot »Naravni deželni rezervat Devinske stene«. Simbol rezervata je črnopikčasta kuščarica (Algyroides nigropunctatus), balkanski kuščar, ki ima tu svoje najzahodnejše domovanje. Pešpot se začne na parkirišču pred sedežem Ustanove za turizem, kjer si na panojih lahko ogledamo prikaz poti. Na poti je na strateških mestih pet razglednih točk. Prva je na koti 60 m, na predelu, ki ga še omejuje kamp. Od tu se nam ponuja razgled na Sesljan. Po kampu in zavetišču Rilke se povzpnemo po griži in škrapljišču do kote 87 m. Tu je ograjena ploščad, od koder se nam razgled odpira tudi na Kras. Med drugo svetovno vojno je bil tu protiletalski top. Pod razglediščem je bunker. Če se spustimo v njegovo notranjost, pridemo do manjše jame z naravnim oknom v strmih previsnih stenah. Sprehod nadaljujemo po zavarovani stezi nad prepadom in že nas objame čudovita vegetacija. Na Rilkejevi pešpoti lahko občudujemo v odmiku značilno ilirsko-balkansko rastlinje, ki si je utrlo pot v gozd črnega bora, medtem ko je na stenah in med skalovjem prisotno sredozemsko, predvsem grmičevje in cvetje. Prav v tem skalnatem okolju raste glavinec (Centaurea kartschiana) endemična vrsta značilna za Devinske stene. Posebno doživetje predstavljajo visoke apnenčaste skale, prepredene z globokimi razpokami, kjer so atmosferski dejavniki v vertikalnih skladih ustvarili strme stebre in stolpe, ki se dvigajo k nebu, ali gladke prepadne stene nad morjem. Na nekaj stotih metrih lahko občudujemo najznačilnejše kraške površinske pojave: razjedene skale, lijake, raztresene kamnite griže in seveda škraplje, ki jih prekriva grmičevje. Kamen je sploh glavna značilnost Rilkejeve pešpoti. Tretje razgledišče je na koti 86 m med skalami, ki so njegova naravna ograja. Od tu lahko občudujemo devinski grad. Po približno 1300 m se odcepi v gozd steza, po kateri pridemo do državne ceste št. 14. Rilkejeva pešpot pa se nadaljuje do kote 83 m, kjer so med vojno imeli protiletalsko orožje. 1700 m po začetku pešpoti pridemo do križiščače zavijemo desno, bomo dospeli na državno cesto št.14, glavna pot pa se nadaljuje do Devina. Tu se tudi začne približno 200 m dolga steza za gibalno prizadete osebe in vodi do petega razgledišča, od koder lahko občudujemo strme previsne stene in devinski grad. Grad je last princev della Torre e Tasso – Thurn und Taxis, ki so ga leta 2003 odprli tudi obiskovalcem. Ta del poti je dala urediti deželna uprava leta 2003. Pešpot pričnemo v Sesljanu, ob Uradu za turistične informacije (TIC). Steza obide kamp na desni in zapuščeni kamnolom ob morju na levi, nato pa prečka polje razbrazdanih apnenčastih skal, ki površje oblikujejo s svojimi žlebovi, melišči in razdrobljenimi kamni. Tu je mogoče opaziti nizke in zvite črne bore, ki kljubujejo skrajnim temperaturnim in padavinskim pogojem. Za seboj pustimo žlebasto skalovje in se podamo do bunkerja iz druge svetovne vojne, ki je dane spostal razgledna točka. Spustimo se po ozkem hodniku v skali in pridemo do terase, od koder lahko občudujemo obalo pod seboj. Steza se nadaljuje med redko goščavo in skalovjem, vse do višje razgledne točke, na katero opozarja tabla. To je najvišja točka cele pešpoti: dviga se namreč 90 m nad morsko višino. Razgled se odpira tudi na kraško planoto in na verigo kraških vzpetin, z najvišjim vrhom Grmado (323 m). Po tej razgledni točki pešpot sledi stenam, ki se strmo spuščajo v morje. Vije se med samotnimi črnimi bori, razbrazdanimi polji in skalnatimi golicami z redkim grmičevjem, nato doseže umetno zasajen borov gozd in križišče, od koder pridemo do državne ceste št. 14. Glavna steza se nadaljuje vzdolž roba sten; med goščavo in skalami vodi do razgledne točke, ki se odpira na ostankih še enega bunkerja iz druge svetovne vojne. Pešpot nas nato vodi do križišča, od koder se je mogoče podati do državne ceste ali pa nadaljevati po novejšem delu poti, ki pelje do Devina. Pešpot obide nekaj vojaških izkopov in se nadaljuje skozi gosto rastlinje mešanega gozda borov in črnik vse do Devina. Za obiskovalce s težavami pri hoji se steza začne v Devinu in se nadaljuje vse do razgledišča ob robu kamnitih sten. Devinske stene so edini kraj na svetu, kjer raste Centaurea kartschiana, to je rastlina, ki uspeva na delu sten, ki je najbližji morju. Zanimivi so tudi kraški pojavi, ki jih povzroča erozija vode na apnenčastih površinah. Delovanje dežja tvori zanimiva brazdasta polja, žlebove in korita, lahko pa celo preluknja skalo in rastlinstvu omogoči, da raste tudi med kamenjem. Bela apnenčasta skala je glavni element rezervata in se kaže v posameznih stolpih ob obali ali v skalnatih golicah, ki so jih vzdolž roba izdolbli kraški pojavi. Vzdolž sten med novim Devinskim gradom in Sesljanskim zalivom, ob ostankih vojaških postojank, se vije Rilkejeva pešpot, s katere lahko občudujemo obširni razgled na Tržaški zaliv, od izliva Soče vse do Savudrije na Hrvaškem. RILKEJEVA PEŠPOT PRIPOROČAMO OGLED PROTAGONIST REZERVE JE BELI APNENEC, KI GA OBLIKUJEJO KRAŠKI POJAVI narava 07 FLORA IN FAVNA Devinske stene sestavljajo – kot celotno kraško planoto–karbonatne skale, ki so se razvile v kredni dobi (pred 120 milijoni let) iz sedimentov oklepov planktonskih živali na dnu plitkega morja, poimenovanega Tetida. Pred približno 50 milijoni let, v dobi eocena, se je morsko dno navpično povzpelo nad površino zaradi sunkov afriške kontinentalne plošče, ki je porivala proti baltski plošči in ustvarila ostre stolpe, ki se dvigajo nad zalivom. Kljub temu, da večino rezervata prekriva pas črnih borov, ki deli državno cesto št. 14 od Rilkejeve pešpoti, lahko vseeno na tem zaščitenem območju opazimo prehod iz gozda v sredozemsko makijo, ki jo večinoma sestavljajo črnike in gabri: če se postopoma približujemo morju, opazimo, da se to rastlinstvo postopoma redči in daje prostor grmičevju (terpentinovec, pasji trn in še zlasti ruj) in skalni vegetaciji. Na meliščih in v globačah rasteta večinoma rešeljika in Centaurea kartschiana, endemica rastlina z rožnato vijoličastimi cvetovi. To je primerni habitat za plazilce (kače, gade, modrase in kuščarje) in za gnezdenje ptičev, kot so puščavec, rumenonogi galeb, krokar, pa tudi sokol selec, ki je že vključen v seznam ogroženih živali in je našel zavetje v najmanj dostopnih delih sten. Med jesenjo in pomladjo je mogoče opaziti razne ptice selivke, ki se selijo ali tu prezimijo, kot so ponirki, medtem ko v borovem gozdu živijo ščinkavci, šoje, žolne, skobci in veverice. KAKO DO NAS Do pešpoti se pripeljete po državni cesti št. 14 iz Trsta proti Tržiču. Po Sesljanu je, ob razpotjuc, ki pelje do morja, parkirišče, na katerem so table za Rilkejevo pešpot. Do Rilkejeve pešpoti lahko pridete tudi iz Devina. Za obiskovalce, ki prihajajo iz Benetk ali iz Vidma v smeri proti Trstu po avtocesti A4, svetujemo izvoz Devin (Duino). Občina Devin Nabrežina Nabrežina Kamnolomi, 25 – 34011 Nabrežina (TS) Tel. (+39) 040 2017111 – faks (+39) 040 200245 TIC Sesljan – Sesljan 56/b – 34011 Sesljan (TS) Tel./faks (+39) 040 299166 [email protected] [email protected] narava 06 Deželni naravni rezervat DEVINSKE STENE [ Devinske stene uspešno združujejo pravno priznanje varstva okolja z ohranjanjem naravnega ravnovesja, varstvom okolja in turistično rabo tega, kar nam nudi narava. Toplo dobrodošlico izrekam vsem, ki se s temi vrednotami strinjajo in želijo spoznati tudi vse, kar poleg tega nudi ozemlje občine Duino Aurisina – Devin Nabrežina: naravne lepote, zgodovino, kulturo in trud, da bi ustvarili idealno okolje za čimboljšo turistično ponudbo. comm. Giorgio Ret Župan Občine Duino Aurisina Devin Nabrežina ZAŠČITENO OBMOČJE NAM JASNO KAŽE PREHOD IZ GOZDA V SREDOZEMSKO MAKIJO [ Deželni naravni rezervat Devinskih sten ni samo prelepa vhodna točka na ozemlje občine Devin Nabrežina, ampak tudi edinstveno razgledišče, s katerega je mogoče občudovati čarobno lepoto Tržaškega zaliva. Upravljanje Rezervata konkretno dokazuje, da je varstvo narave mogoče uskladiti s turistično dejavnostjo na zavesten in sodoben način. Vse, ki bodo gostje Rezervata, vabimo, da raziščejo tudi ostale predele ozemlja občine Devin Nabrežina, ki se lahko ponaša z izrazito pestro naravo, bogato zgodovinsko dediščino in visoko kakovostjo enogastronomskih proizvodov. Odbornik za Okolje in Parke Fulvio Tamaro Rezervat Devinskih sten je bil ustanovljen leta 1996. Park ima površino 107 hektarjev in se razteza v ozkem pasu, kjer je viden prehod iz prevlade srednje evropskih biološko geografskih značilnosti v sredozemske. Posebno razčlenjena biotska raznolikost se spaja z neverjetno lepo krajino, za katero so značilne bele apnenčaste stene, ki se spuščajo v morje. 1700 m dolgo pešpot, ki je poimenovana po pesniku češkega rodu Rainerju Marii Rilkeju, so otvorili leta 1987. Steza pelje iz parkirišč v Sesljanu oz. Devinu do Naravnega rezervata. Položnost poti omogoča vsem, da se sprehodijo po stezi in občudujejo morfologijo skal in bogastvo zaščitene flore in favne. JESENI RUJ RDEČE OBARVA POKRAJINO gradu, ki sega v 11. stoletje in je nastal na ostankih druidskega templja, ki je bil posvečen božanstvu sonca. Ruševine, ki so jih uredili in poskrbeli za njihovo varnost, so sedaj dostopne skupinam obiskovalcev po vnaprej določenem urniku in predhodni rezervaciji obiska. Ob obisku gradu je na ogled tudi bunker s površino 400 m2 in globino 18 m. Zgradila ga je leta 1943 organizacija TODT z nemško vojno mornarico, da bi zaščitila postojanko v Sesljanu pred morebitnim zavezniškim izkrcanjem. Preden bi ga opremili s topom, so se mnogi krajani zatekali v bunker ob zračnih alarmih. Od leta 1945 do leta 1954 so tu hranili gorivo za angleško vojsko. Leta 2006 so bunker odprli za obiskovalce kot pričevanje tistega tragičnega obdobja. grad 05 LEGENDE O KRASU Kraški kamen Legenda pravi, da je bil Kras nekoč zelen in rodoviten, poln travnikov, gozdov in potokov s svežo vodo. Nekega dne pa je dobri Bog v nekem kotu na Zemlji opazil velik kup kamenja, ki je škodoval kmetijstvu. Zato je zadolžil arhangela Gabrijela, da jih pobere in jih vrže v morje. Tako je Gabrijel napolnil vrečo, ki je bila težka in se namenil proti Jadranskemu morju. Ko se je približeval Krasu, ga je zagledal hudič, ki mu je iz radovednosti z rogovi preluknjal vrečo. In glej nesrečo: vse tisto kamenje se je raztreslo na zemljo in spremenilo kraško planoto v eno samo melišče. Burja Zelo stara pripovedka pravi, da je Burja čarovnica, ki živi v kavernah na Krasu, da bi se skrila pred ljudmi. Pozimi pa pride iz svojega zavetišča skupaj s sinom Burinom. Besneča, s svojimi silnimi ledenimi sunki, vse uniči. Ljudje so jo zaman poskušali ujeti in zapreti v jamo z ogromnimi kamnitimi stenami, saj se je vedno osvobodila in vsakič znova in še bolj silno prodirala do morja. Iz nekaterih drugih virov legenda pravi, da je bila Burja nežna nimfa, ki je živela v kraških gozdovih. Poleti je pihala, da bi osvežila ljudi, ki so obdelovali trdo kraško zemljo. Nekega dne pa so od daleč prišli vojskujoči se možje, ki so si tu zgradili svoje domove. Eden izmed njih je ubil Boga, ki ga je Burja zelo ljubila. Zato je nimfa iz maščevanja začela ledeno in silno močno pihati. Tako je postala ljudem sovražna in vse od takrat vsako zimo poskrbi za to, da občutimo njeno hladno jezo. Pršut in teran Ljudje pripovedujejo, da je nekega dne Jezus utrujeno hodil skozi razne kraške vasi. Potoval je le z nekaj vode in pršuta v svoji torbi. Ko je nastopila ura, ko je bilo treba jesti, je Jezus ugotovil, da v njegovi torbi ni bilo več pršuta. Nekdo ga je okradel. Na Jezusovem obrazu se je pojavil izraz neodobravanja, ko je rekel: »Od danes naprej kdor koli bo živel na Krasu, bo živel v pomanjkanju vode, zato da se tako ne bo nikoli pogasila žeja tistega človeka, ki mi je ukradel pršut.« Tako je vsa voda izginila v podzemlje. Toda Hudič, ko je slišal Jezusove besede, se je odločil, da mu ponagaja in je tako prebivalcem Krasa podaril vino teran. Tako je Kras dobil pršut in teran. grad 04 GR NSKI DEVI AD NSK DEVI D I GR A Devinski grad stoji na visoki kraški pečini strmo nad morjem in obiskovalcem nudi veličastni razgled na Tržaški zaliv. Čudoviti park, ki obdaja grad in se po terasah spušča k obali s svojimi drevoredi, pisanimi cvetličnimi gredami, kipi in arheološkimi najdbami še prispeva k čaru tega kraja in mu daje enkratni romantični pridih. Lastniki gradu, ki je bogato opremljen z dragocenimi umetninami in zgodovinskimi eksponati, so Princi Torre e Tasso, ki so za obiskovalce odprli ne samo park, ampak tudi večji del gradu, v katerem prebivajo še danes. Devinski grad Info +39.040.208120 Fax +39.040.208022 Rezervacije za skupine fax: Info: [email protected] Info ogledi: [email protected] www.castellodiduino.it Urnik: Od 19.marca do 31.marca 2011: od 9.30-16.00 Od aprila do septembra: 9.30-17.30 Od 1. do 16.oktobra : 9.30-17.00 Od 17.oktobra do 1.novembra 2011: 9.30-16.00 Zaprto ob torkih Grad, ki je nastal na ruševinah rimske postojanke, sega v 14. stoletje in je videti kot heterogena in mogočna stavba, ki kraljuje nad Tržaškim zalivom. Obisk traja približno poldrugo uro; poleg raznolike sredozemske flore parka si lahko obiskovalci ogledajo grajske prostore z dragocenim pohištvom, številnimi zgodovinskimi dokumenti, orginalnimi pismi, družinskimi slikami in starodobnimi umetnostnimi grafikami. V stoletjih so na gradu gostili številne osebnosti: Elizabeto Avstrijsko (znano kot Sissi), Chambordske grofe, nadvojvodo Maksimilijana Habsburškega z ženo Charlotto Belgijsko, nadvojvodo Franca Ferdinanda, Johanna Straussa, Franza Liszta, Paula Valeryja, Gabrieleja D’Annunzia in najslavnejšega gosta, pesnika Rainerja Mario Rilkeja, ki je tu spesnil prvi dve izmed slavnih Devinskih elegij. Obiskati je mogoče več kot 18 lepo opremljenih soban, ki pričajo o dolgi zgodovini družine Torre e Tasso (nekoč Turn und Taxis). Med eksponati izstopa starodobna različica klavirja, na katerega je igral Liszt, med zanimivostmi pa ne gre spregledati Palladijevo stopnišče, ki je prava arhitekturna mojstrovina, razgled na 360 stopinj, ki ga imajo obiskovalci z grajskega stolpa, terase strme nad morjem in bunker, ki ga je leta 1943 zgradila nemška Kriegsmarine. Od leta 2010 imajo obiskovalci tudi možnost, da si ogledajo ruševine Starega ] Občina Devin Nabrežina leži na pragu tržaske pokrajine in se lahko ponaša z bogatim območjem, ki ima velik naravni, zgodovinski in kulturni pomen. Do pred nedavnim je to območje predstavljalo mejo ne le države, temveč zahodnega sveta z vzhodnim. V preteklosti je lega občine zavirala njen gospodarski razvoj, tako industrijski kot turistični, danes pa je postala celovito in nedotaknjeno območje. Z novo okoljsko občutljivostjo, novimi potrebami in strateškimi turističnimi vrednotami, ki so v skladu z naravo, posebnostmi ter pristnimi izdelki je občini uspelo ustvariti visokokakovostno ponudbo in razpoložljivost. Sem uvrščamo Devinski grad, slikoviti Sesljanski zaliv, Rilkejeva pešpot – očarljiv sprehod po Devinskih stenah, devinski portič ter posebnosti Ribiškega naselja, ki združuje dramatično zgodovinsko in kulturno preteklost eksodusa Istranov z novostmi v gospodarstvu, školjkarstvu, ribištvu in športni plovbi. Zaledje je posejano z zgodovinskimi najdbami, kot so avstrijski strelski jarki iz 1. svetovne vojne ter jame, bogate z geološkimi in paleontološkimi najdbami izpred 60.000 let. Označujejo ga zgodovina in kultura slovensko govorečega avtohtonega prebivalstva, sodobni gospodarski izzivi ter značilne dobrote s priokusom preteklosti, na katerega obiskovalci težko pozabijo, ali iznajdljive kombinacije jedi naših gostilničarjev. Težave, ki so povezane z bivanjem v tako zapletenem, lepem in zaščitenem območju, pa se lahko spremenijo v edinstveno izkušnjo, katere bodo deležni tudi naši dragi gostje. Vitez dela Giorgio Ret Župan Občine Devin Nabrežina Brošuro je pripravila Občina Devin Nabrežina Fotografije: Marino Sterle, Lucia Lalovich, Matteo Fabris, Pino Sfregola Zemljevid: Geodetski zavod Slovenije d.d., Ljubljana ] Občina Devin Nabrežina je bogata z naravnimi, arheološkimi, zgodovinskimi in kulturnimi viri, kar predstavlja podlago za turistični in gospodarski razvoj območja. Na teh temeljih želimo sestaviti paleto ponudb v okviru naravnega in zgodovinsko–kulturnega turizma. Te značilnosti omogočajo območju, da predstavlja sprejemno točko za tržaško pokrajino tudi na področju kopališkega turizma. Na ozemlju občine Devin Nabrežina je mnogo speleoloških in arheoloških zanimivosti. Omembe vredni so mitrej pri Štivanu, zavetišče pri Vižovljah, jama na Štreki, Jepavkna jama, predvsem pa bi poudarili izkop v Ribiškem naselju, kjer so našli ostanke dinozavra Antonia, ki bo obiskovalcem dostopen v mesecu marcu. Z naravnega in okoljskega vidika so zanimivi: izvir reke Timave, obalni pas, ki ga označujejo navpične stene strmo nad morjem, ter številne pešpoti, predvsem Rilkejeva pešpot v Devinu, s katere lahko občudujemo Seljanski zaliv, Devinske stene, Devinski grad in kraške značilnosti območja. Prepričani smo, da življenjske posebnosti naše občine so vredne obiska, saj preprostost ljudi, prijaznost, ki jo obiskovalci občutijo ob sprejemu, ter lepota krajev, natrpanih z zgodovino, kulturo in naravnimi lepoti, ne bodo razočarali nikogar. Massimo Romita Podžupan in odbornik Občine Devin Nabrežina Brošuro je pripravila Edizioni Giro KORISTNE INFORMACIJE JAVNI PREVOZI Avtobusna linija podjetja APT št. 51 povezuje Devin in Sesljan s Trstom v obe smeri. Avtobusne linije podjetja Trieste Trasporti št. 43, 44 (ob delavnikih) in 73 (poletna sezonska linija) povezujejo kraška naselja s Trstom. Za pojasnila in informacije o urniku voženj: TIC Sesljan tel. +39 040 299166 ali www.triestetrasporti.it tel.: 800 016675 IZPOSOJA KOLES, JADRNIC IN ČOLNOV DEVIN Carsokras.com Izposoja koles in jadrnic Devin, 50 - tel: +39 3474400895 /+39 3490095369 www.carsokras.com ŠTIVAN Marina Timavo Štivan, 29/A - tel: +39 040-209868 Izposoja motornih čolnov TURISTIČNE INFORMACIJE Comune di Duino Aurisina Občina Devin Nabrežina Nabrežina Kamnolomi 25 - 34011 Nabrežina Tel. +39 040 2017111 fax: +39 040 200245 Urad za javno šolstvo, kulturo, šport, turizem, stike z javnostjo in evropske projekte Nabrežina 102 - 34011 Nabrežina Tel. +39 040 2017372 fax: +39 040 201307 OBČINA DEVIN NABREŽINA TIC Sesljan Sesljan, 56/B - tel: +39 040299166 [email protected] - www.marecarso.it
© Copyright 2024