APRILE 2015.qxd - Intro Sa Idda

APRILE 2015 - ANNO XII - NUMERO 4 - euro 1,00 - distribuzione gratuita
Una passeggiata nel parco di Fundone
Conclusi i lavori il Sindaco invita per il 9 maggio la cittadinanza a visitare il parco
I lavori del progetto principale di realizzazione del parco di Fundone sono ultimati. L’appalto per l’individuazione del
gestore è in corso e si concluderà entro
l’estate. I lavori complementari di cui alla
premialità di circa 100 mila euro ottenuta dal Comune sono pronti per essere
appaltati. Il Sindaco a conclusione del
suo mandato invita la cittadinanza a fare
una passeggiata nel parco di Fundone
per poterlo vedere in anteprima. Intanto
con l’ultimo aggiornamento di Google
Maps è possibile vedere il parco nelle
sue reali dimensioni raffrontate con il
centro urbano. L’appuntamento è per
sabato nove maggio alle ore 18 in Largo
Diaz. Dopo il taglio del nastro, una passeggiata con grigliata finale.
Pronta la nuova biblioteca
PIBERE & PIBERONE
Un grande motore di crescita culturale per il paese
Un altro impegno dell’Amministrazione
comunale è stato mantenuto. La nuova
sede della biblioteca comunale “Emilio
Lussu” in Via Marconi è pronta per
essere messa
a disposizione
della cittadinanza, delle centinaia di utenti,
ragazzi
e
ragazze, giovani e meno giovani
che
amano la lettura e/o che cercano un luogo
in cui studiare,
fare ricerche,
navigare su internet, noleggiare dvd o
cd musicali. Il primo centro pubblico di
lettura ad Ossi fu aperto nel 1958 poidopo diverse vicissitudini Ossi rimase
senza centro di lettura, senza disporre
di una propria biblioteca. La riapertura
della biblioteca avvenne nell’autunno
del 1995 al Centro Culturale grazie
all’impegno di
un giovane consigliere comunale poi diventato
sindaco.
Nel
1999 al Palazzo
Baronale in una
sede centrale
ma terribilmente
scomoda, quindi
nel 2004 nei
locali della ex
cooperativa S.
G. Battista in Via
G.L. Serra. Oggi infine l’approdo nella
nuova sede che è certamente la migliore sotto il profilo della funzionalità tra
tutte quelle in cui è stata ospitata.
LA FRASE
”La fabbrica non può guardare solo
ai profitti. Deve distribuire ricchezza,
cultura, servizi, democrazia. Io
penso la fabbrica per l’uomo non
l’uomo per la fabbrica”
Adriano Olivetti
2
Una biblioteca spaziosa, luminosa e sicura
Riaprirà ai primi di maggio dopo un periodo di chiusura necessario per il trasloco
Il vicesindaco Maria Laura Cossu, che
dal 2010 ha la delega alla biblioteca, ha
espresso
grande soddisfazione per
l ’ i m p o r tante
risultato: i lavori di ristrutturazione ed adeguamento funzionale
del
piano terra dell’ex municipio
in Via Marconi sono stati ultimati ed è
stato possibile traslocare la biblioteca
comunale. Per poterne consentire il trasloco, la biblioteca intitolata ad Emilio
Lussu, è rimasta chiusa dal 7 aprile per
venti giorni e riaprirà ai primi di maggi
nella nuova sede. La biblioteca comunale possiede circa sedici mila libri,
oltre 2000 titoli, tra DVD e cd musicali,
5 personal computer (che nella nuova
sede dopo l’accorpamento con l’internet point saranno nove) a disposizione
del pubblico per internet e altri applicativi. Essa fa parte di una rete di dieci
Comuni che ha costituito il Sistema
Bibliotecario “Coros – Figulinas”. Nel
corso del 2014, nonostante i tagli della
Regione ai fondi destinati alle biblioteche, sono stati tredici mila i prestiti di
libri agli utenti, con undici mila presenze
ed iniziative a cadenza mensile gratuite
per grandi e bambini. Dal punto di vista
funzionale la biblioteca disporrà di tutto
il piano terra dell’ex municipio, con una
sala a parte riservata agli anziani ed
una sala al primo piano riservata agli
studenti universitari. Rispetto all’attuale
sede non solo si dispone di superfici
maggiori quantitativamente ma anche
di spazi luminosi ed accoglienti e di un
ingresso in sicurezza per i bambini e
Responsabile redazione:
Massimo Pintus
Editore ed amministratore
Associazione Culturale Su Kérku
Via Sassari n°14 - Ossi (SS)
www.introsaidda.it
Stampa:
Tipografia Moderna (SS)
Registrazione:
Tribunale di Sassari n°420/04
la tiratura è di 1.500 copie
Questa pubblicazione non ha scopo di lucro.
Trovate il mensile nelle rivendite dei quotidiani
Acciaro, Murgia, Mudadu, Fara e dagli sponsor
ragazzi rispetto alla trafficatissima Via
Serra. La vecchia biblioteca disponeva
di una sala lettura al piano terra
di mq 106,1 più
un magazzino
seminterrato,
senza finestre di
mq 94,7. La
nuova biblioteca
nei locali dell’ex
municipio dispone invece dei
seguenti spazi: una sala lettura principale al piano terra di mq 187, un’altra
sala lettura a lato dello spazio per gli
anziani, sempre al piano terra di mq 55.
Infine una sala per gli studenti universi-
tari al primo piano di mq 53, più un piccolo magazzino al piano seminterrato
di 8 mq. La vecchia Biblioteca aveva
quindi una superficie utile di 106 mq più
il seminterrato / magazzino, mentre la
nuova biblioteca avrà una superficie di
296 mq oltre il seminterrato / magazzino. Oggi la biblioteca comunale è un
centro di attività culturale a 360 gradi,
molto frequentata da ragazzi ed adulti,
porta avanti una moderna concezione
di studio e lettura per la quale nuovi
spazi erano indispensabili. La presenza
di un giardino e una pertinenza esterna
consentiranno volendo, nella bella stagione, anche l’utilizzo di spazi all’aperto
sia nel cortile sia nel patio antistante
l’ingresso.
La biblioteca: un posto per tutti
Dal 2008 la biblioteca di Ossi è aperta mattina e sera
In "Le piazze del sapere: biblioteche e
libertà", libro di grande successo del
2009, Antonella Agnoli, bibliotecaria e
consulente conosciuta in tutto il mondo,
spiega come la biblioteca pubblica, a
lungo ignorata dalla politica e minacciata dalle nuove tecnologie, stia invece
diventando un "territorio" aperto a tutti e
un centro di riflessione e condivisione dei saperi e
come, in uno stato
sempre più ignorante che rischia di
rimanere ai margini,
essa sia parte di un
progetto di rinascita
dell'Italia, un luogo
di libertà e di creatività per ogni cittadino. Negli ultimi anni e nonostante la
grave crisi economica, le biblioteche
pubbliche hanno dunque subito un forte
processo di modernizzazione e finalmente messo al centro dei propri obiettivi il cittadino. La biblioteca di Ossi è
parte di questa evoluzione e impronta
da tempo il proprio lavoro a questo
modello, ribaltando l'opinione comune
che identificava la biblioteca come
luogo impolverato, il cui unico compito
era quello di conservare i libri, frequentato quasi esclusivamente da studenti e
studiosi in assoluto silenzio. La nostra
biblioteca è invece dinamica e "amichevole", con una forte
vocazione sociale, e
fornisce i suoi servizi a
tutti i cittadini, senza
distinzione di età,
razza, sesso, religione,
nazionalità, lingua o
condizione
sociale;
accoglie gli studenti e i
lettori forti, chi vuole far
amare la lettura ai propri figli, gli appassionati
di cinema e di musica, i
semplici curiosi, chi ha
bisogno di informazioni, chi vuole utilizzare internet per svago o per necessità,
e anche se non ha mai acceso un computer sa di trovare operatori che lo aiuteranno a districarsi tra la posta elettronica e la scrittura di un curriculum, chi
ha bisogno di socializzare e sentirsi
meno solo, chi ha voglia di condividere
una passione. Insomma, una biblioteca
per tutti e di tutti. Alessandra Fois
3
L’unicità di un parco verde nel centro storico
In corso l’appalto per la gestione e quello per spendere la premialità di 100 mila euro
Nel 2006 Ossi si metteva a capo di un
raggruppamento di otto Comuni e presentava alla Regione un progetto a
valere sui fondi europei per il miglioramento della qualità urbana nei centri
storici. Per Ossi un’occasione unica di
realizzare un sogno cullato per decenni
da diverse generazioni di amministratori comunali e mai realizzato. Un parco
da realizzare nel centro storico, nella
vallata incontaminata di Fundone!
Questa è l’unicità di questo parco urbano: un parco verde che si trova nel centro storico! Aprendo il cancello in Via
Amsicora, dopo pochi passi ci si trova
immersi nel verde come se si fosse in
aperta campagna. Il progetto iniziale ha
superato un vaglio severissimo e dopo
una lunghissima e complessa trafila
burocratica è stato finanziato. Tutti
sanno che ogni anno milioni di euro di
fondi europei assegnati all’Italia ritorna-
no a Bruxelles senza essere spesi, ad
Ossi invece i fondi POR sono arrivati e
sono stati spesi fino all’ultimo centesimo. Non solo, ma, avendo il Comune
rispettato rigorosamente il cronoprogramma, ha ottenuto un bonus di circa
100 mila euro per opere complementari
il cui appalto inizierà adesso che è con-
cluso il lotto principale. Per la gestione
del parco ci sono numerose domande
presentate nell’ambito della gara d’appalto per l’assegnazione. Le parti rimanenti del parco sono già state assegnate, senza oneri per il Comune,
all’Associazione ippica “Sa mandra e sa
giua” e ad Arturo Andreini. Un progetto
così bello non poteva essere contestato
direttamente, ed infatti i soliti invidiosi
s’hanno inventato problemi inesistenti
(espropri, alluvioni, piano urbanistico,
ecc.) dall’altro ipotizzano costi altissimi
di gestione che in realtà non ci saranno.
In entrambe i casi, infatti, si tratta di
bugie, Fundone costerà nè più nè meno
come costa il parco di sei ettari di Badde
Othieri, essendo però nel centro storico
del paese. Il dato politico è che il sindaco Lubinu quando ha promesso qualcosa, anche cose molto impegnative, ha
mantenuto le promesse che ha fatto.
Quanta demagogia sul parco di Fundone!
Adesso il problema è il canale tombato che esiste da 150 anni a prescindere dal parco!
Tra il sindaco Lubinu e l’ex vicesindaco
Canu da alcuni mesi è in corso una
polemica attorno al parco di Fundone.
La cosa che sorprende è che il consigliere Canu per otto anni ha votato e
condiviso tutte le scelte della maggioranza, e solo nel 2012 (alla vigilia della
sostituzione) ha assunto una posizione
critica contro sindaco e maggioranza.
L’atteggiamento è contraddittorio in
quanto una persona, che come assessore vota in giunta il piano particellare
d’esproprio, come può poi dopo da consigliere non essere d’accordo con gli
espropri che ha votato? Inoltre le posizioni del consigliere Canu sono identiche a quelle di alcuni privati che sono
parte in causa contro il Comune. Dopo
una lunga serie di lettere, interrogazioni
e mozioni, la maggioranza aveva posto
una sospensiva; in Consiglio, in sostanza la maggioranza aveva ritenuto che
fosse tempo perso discutere e fosse
meglio aspettare la sentenza, prevista
per il 24 novembre 2014. La minoranza
“s’este dimmajada”, aveva gridato allo
scandalo per il rinvio delle discussioni,
ma la maggioranza si impose coi
numeri. La sentenza è arrivata il 24
novembre e il consiglio comunale è
stato convocato per il 3 dicembre per
discutere le famose interrogazioni su
Fundone. Arrivati al dunque la minoranza ha chiesto di non discuterle. Ora una
nuova lettera (l’ennesima) del consigliere Canu. Il sindaco, essendo convinto
che il consigliere Canu firmi lettere che
altri gli scrivono su materie che non
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padroneggia, lo ha invitato su facebook
ad un confronto pubblico, un’assemblea aperta alla cittadinanza per discutere di Fundone, del canale tombato,
delle norme tecniche di attuazione del
PAI, dello studio di compatibilità idraulica e di tutte le cose di cui Canu scrive.
Il consigliere però ha rifiutato l’invito,
sostenendo che la sede in cui discutere sia il Consiglio Comunale, dove però
il 3 dicembre lui stesso ha chiesto di
non discutere le sue interrogazioni e
mozioni. Chi vuole prendere in giro?
Adesso la polemica è sul canale tombato che esiste da 150 anni a prescindere dal parco di Fundone, che, anzi,
non avendo alterato le casse d’espanzione, ma avendo pulito una zona
piena di rovi, nidi di topi a centinaia,
ecc, ha solo portato benefici. Se il parco
di Fundone non fosse esistito il canale
tombato sarebbe ugualmente lì, con la
stessa identica situazione! Tutta demagogia a buon mercato. Cosa propone di
concreto Canu per evitare che in caso
di piogge eccezionali si allaghi il centro
storico? Propone di allargare il buco?
4
Alle elezioni la doppia preferenza di genere
Sarà possibile esprimere due preferenze nella stessa lista purché di sesso diverso
Alle prossime elezioni comunali sarà
possibile votare, oltre che il candidato
alla carica di sindaco, anche due candidati alla carica di consigliere purchè
siano di sesso diverso,
cioè, una donna ed un
uomo. Si tratta di una
novità importante che deriva dalle modifiche normative introdotte a partire dal
2012 volte a favorire la
parità tra i sessi nell’accesso alle cariche pubbliche.
Già nella composizione
delle liste, su sedici candidati a consigliere comunale, nessuno dei due sessi
potrà avere meno di sei posti in lista,
quindi da un massimo di dieci uomini e
sei donne, oppure di dieci donne e sei
uomini ma comunque nè donne, nè
uomini potranno essere meno di sei.
L’elettore fino ai primi anni settanta
poteva esprimere quante preferenze
voleva, infatti, a fronte di una lista di
venti candidati cancellava i nomi dei
consiglieri a lui non graditi e tutti gli altri
risultavano votati. Poi le preferenze
sono diventate quattro fino alle elezioni
del 1990. Con le quattro preferenze
accadeva però che
i candidati più forti
facevano accordi
tra loro facendo
“catenaccio”,
fu
così che dopo i
referendum
del
1993 venne cambiata la legge. Dal
1995 si è votato
con la preferenza
unica, cioè l’elettore poteva votare,
oltre che il sindaco (nei comuni con
meno di 15 mila abitanti tracciando una
croce sul simbolo) un solo candidato o
una sola candidata a consigliere. Una
sola preferenza. Oggi, dopo 25 anni le
preferenze diventano due, gli elettori
possono cioè, oltre che votare il sindaco (tracciando la croce sul simbolo della
lista), votare per due consiglieri appar-
tenenti alla lista del sindaco però a una
condizione: che votino un uomo e una
donna. Se vengono votati due uomini,
oppure due donne, la seconda preferenza viene annullata. Questa legge ha
consentito, nelle tornate elettorali dove
è già stata applicata, un aumento della
presenza femminile nelle istituzioni.
Anche ad Ossi la doppia preferenza di
genere porterà certamente in Consiglio
Comunale più donne che in passato.
La regola fondamentale è quindi la
seguente: si traccia una croce sul simbolo della lista prescelta, poi nelle due
righe a fianco al simbolo si esprime la
preferenza per un uomo e una donna
candidati in quella lista. Se poi si crede
veramente che la società è cambiata,
che un paese come Ossi può mettersi
finalmente al passo coi tempi, la cosa
ancora migliore da fare è votare l’unica
donna candidata a sindaco, in questo
modo non solo nel Consiglio Comunale
ci saranno più donne, ma sarà una
donna a guidare il Comune di Ossi fino
al 2020!
Ritorna il servizio civile nazionale ad Ossi
Tre volontari saranno selezionati e avviati a partire dal 1 luglio 2015
Nelle settimane scorse la Presidenza
del Consiglio dei Ministri – Dipartimeno
della Gioventù e del Servizio Civile, ha
emanato un Decreto per la selezione di
n.18.793 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero, fra i quali anche un progetto ove è
inserito il Comune di Ossi. Il progetto è
stato realizzato mediante un accordo di
Partenariato con l’UNPLI (Unione
Nazionale Pro Loco d’Italia), dal titolo: “I
‘Costumi’ musicali nella tradizione
sarda” - da realizzarsi oltre che ad Ossi,
nelle sedi di Oristano, Pula, Uta,
Santadi, Tuili, Mamoiada, Arzana e
Perdasdefogu. Al Comune di Ossi sono
stati assegnati 3 volontari, che inizierano il loro percorso il 1 luglio 2015 e si
concluderà un anno dopo. Il progetto si
pone l’obiettivo di procedere ad una
raccolta organica e sistematica della
storia, delle tradizioni, dei costumi, del
folklore e della gastronomia del
Comune di Ossi e delle aree contermini, del turismo culturale e della partecipazione. Tale lavoro è finalizzato alla
redazione finale di un “vademecum”
(carta dei servizi) per il turista in supporto sia cartaceo che multimediale, in
lingua italiana ed inglese. Il progetto è
collegato all’attività che il Comune di
Ossi ormai da tanti anni svolge per far
conoscere ed apprezzare il peculiare
patrimonio culturale, paesistico, folkloristico e gastronomico locale. I progetti
sono consultabili sui siti www.serviziocivileunpli.net - oppure - www.comune.ossi.ss.it - Per partecipare, gli interessati dovevano aver compiuto diciotto anni e non superato i ventotto (quindi 28 anni e 364 giorni) alla data di scadenza per la presentazione della
domanda che era fissata per il giorno
23 aprile 2015.
AUGURI TATIANA!
La Segretaria del Partito Democratico di
Ossi, Tatiana Giuranna, si è laureata in
Giurisprudenza
con una tesi su
"Ambiente e sviluppo sostenibile dalle fonti comunitarie alla legislazione italiana". A
lei vanno gli auguri della Redazione
di INTROsaIDDA.
I
I personalismi che distruggono la politica
Il Partito Democratico sosterrà una sola lista, gli altri sono solo personalismi
Alle prossime elezioni comunali il
Partito Democratico sosterrà la candidata Maria Laura Cossu e la lista
“Insieme per Ossi”. Gli altri esponenti
del PD che stanno organizzando altre
due liste non rappresentano il partito,
ma rappresentano se stessi. Giovanni
Serra ha in tasca la tessera del Pd,
però a quanto pare a lui del Pd importa
poco o nulla. L’ho invitato personalmente alla riunione della Direzione comunale del 15 gennaio, per discutere delle
candidature a sindaco, ma non si è
presentato. Anche Angelo Cau ha in
tasca la tessera del Pd, però, dal
momento che il partito non lo ha scelto
come candidato a sindaco, ha deciso,
insieme ad altri, di fare una sua lista
personale. Alla luce di tutto ciò, con un
pò di sarcasmo si potrebbe dire che il
Pd sarà presente in tre liste, che qualsiasi delle tre liste vinca ci sarà, però, al
di là delle battute, solo in una di queste
liste c’è il Pd che rispetta le decisioni,
che rispetta le regole, che discute e che
fa delle scelte, nelle altre due liste non
c’è il Pd, ma ci sono delle persone che
hanno posto davanti a tutto se stesse, il
proprio punto di vista che non sente
ragioni. Giovanni Serra è stato eletto
consigliere provinciale con il simbolo
del Pd, ma una volta ottenuta l’elezione
in sezione a Ossi non lo si è più visto,
quasi che la non riconferma ad assessore provinciale da parte della Giudici
dipendesse dal circolo di Ossi e non dal
suo capocorrente Giagu. Chi però mi
ha meravigliato più di tutti è Angelo Cau
che ha partecipato alla scelta del candidato a sindaco del Pd, che ha parteci-
pato a tutte le riunioni, che ha condiviso
tutte le scelte fatte fino alla votazione
per la scelta del sindaco, nella quale,
seppure per due soli voti di scarto, la
Direzione del PD ha scelto Maria Laura
Cossu. Come segretaria del partito
sono certa che, se da quella votazione
del 3 febbraio fosse stato scelto Angelo
Cau, nessuno degli altri componenti del
partito avrebbe mai pensato di organizzare un’altra lista. Se tutti facessimo
come Serra e Cau non sarebbe più
possibile nessuna associazione. Ogni
volta che si sceglie tra due o più soluzioni una viene approvata, le altre naturalmente non vengono scelte, non esiste un punto di vista privilegiato o superiore agli altri in democrazia ma si
rispetta il voto. Bucare il pallone perchè
si perde la partita non è nè sportivo, nè
ha nulla a che vedere con la “politica”.
Come segretaria del PD posso solo dire
che certe scelte sono poco rispettose
verso i nostri elettori, gli iscritti e tutto il
gruppo dirigente.
Tatiana Giuranna
Gli iscritti: il Pd con Cossu e Insieme per Ossi
Un referendum conferma le scelte della Direzione: fuori dal partito chi farà altre liste
Il Partito Democratico sosterrà come
sindaco la candidata Maria Laura
Cossu nell’ambito della coalizione
Insieme per Ossi. Gli iscritti riuniti in
assemblea lo scorso 16 aprile hanno
detto l’ultima parola sulle vicende locali
dei democratici, confermando la linea
della Segretaria Tatiana Giuranna e
della Direzione Comunale e sancendo
così in modo chiaro la linea ufficiale del
partito. Chi sta facendo altre scelte è
libero di farle, ma si collocherà da solo
fuori dal partito. Lo Statuto del Pd non
prevede l’espulsione, ma prevede un
automatismo per il quale chi si candida
o sostiene una lista contro quella ufficiale del partito, perde i requisiti per l’iscrizione e quindi decade automaticamente dall’albo degli iscritti. Automaticamente significa che nessuno verrà “cacciato” o “processato” come scrive in
maniera ridicola su facebook qualche
vecchio dirigente ormai bollito, ma si
auto-caccia. Insomma chi si candida,
promuove o sostiene liste diverse da
Insieme per Ossi sta firmando una let-
tera di dimissioni dal Pd. D’altronde
sarebbe davvero il colmo se coloro che
si stanno comportando in maniera sleale e scorretta verso gli iscritti, i dirigenti
e gli elettori, che stanno distruggendo
tanti anni di lavoro per ambizioni personali, rimanessero pure nel partito non
essendo riusciti a imporre il proprio
punto di vista. L’Assemblea del PD si
compone di 57 iscritti, alla riunione
hanno partecipato in 42 pari al 73,7%
(quindi oltre la maggioranza statutaria
di 2/3). La Segretaria Giuranna ha reso
conto minuziosamente del suo operato
e del lavoro svolto nei mesi scorsi, riunioni, incontri, trattative, ecc. ribattendo
colpo su colpo alle falsità riportate in
una lettera dagli otto dissidenti che cercano di giustificare una scelta scorretta
come quella che hanno fatto addosando le responsabilità sul sindaco e sulla
segretaria. Ma i verbali dimostrano che
le scelte sono state fatte all’unanimità,
anche con il loro voto, e quindi come si
può, dopo aver votato a favore per
quattro mesi, sostenere che si trattava
di “arroganza”? La verità è che ai dissidenti non è piaciuta la bocciatura dei
due Cau, uno quello ufficiale (Angelo) e
l’altro quello di riserva (Vittorio). Gli
iscritti del Pd stanno con la giovane e
dinamica Segretaria Tatiana Giuranna.
L’Assemblea si è espressa con 41 voti
a favore, una scheda bianca e nessun
voto contrario, confermando la linea
della Segretaria e le decisioni della
Direzione con il 97,6% dei voti a favore.
INSERTO - ELEZIONI COMUNALI - 31 MAGGIO 2015
II
Per la nona volta lui: ma lo fa per i giovani!
Dopo trent’anni la barba bianca e una sola novità: vuole rifare il sindaco da pensionato
Il segreto di pulcinella è stato svelato!
Giovanni Serra è candidato a sindaco!
La commedia “si candida o non si candida” messa in scena dalla Premiata
Ditta & C. è giunta alla fine. Oggi è chiaro a tutti quello che per noi
era chiaro da tanto tempo
e che per primi scrivemmo
nel 2012: a Serra la poltrona di sindaco interessava
ed aveva anche una gran
voglia di ritornare a sedercisi dopo vent’anni esatti
dalla prima volta. I più
attenti ora avranno anche
modo di capire l’origine dei
mal di pancia degli ex Margherita,
Nando Canu e Patrizia Muresu, cominciati nel 2012 sotto la regia di Serra, che
avevano un motivo strumentale che
finalmente è evidente. La recita ha raggiunto il suo scopo. Serra, come
Cassano è affetto da “poltronite” acuta,
nel senso che gli piace avere una poltrona in cui accomodarsi e dopo tanti
anni non riesce a stare senza uno
scranno (con indennità) nel quale
sedersi. Evidentemente trenta anni di
carriera politica non bastano. Dal 1985,
consigliere e assessore, dieci anni da
sindaco, dieci anni in provincia, assessore e consigliere provinciale, e adesso
a 66 anni è giunta la decisione di lasciare spazio ai
giovani? I giovani? Ma chi?
Starete mica scherzando?
La commedia prevede il
recitativo del “non mi volevo candidare ma tutti me lo
hanno chiesto” e poi come
fanno i giovani altrimenti? A molti ex
democristiani che scelsero Serra e lo
sostennero come anti - Cassano negli
anni novanta, l’inciucio non è proprio
andato giù. Serra si allea con Cassano
e lascia il Pd, che quindi gli è servito per
andare in Provincia (2.400 voti di preferenza col PD mentre con la Margherita
furono 1.100) ed ora non serve più visto
che le elezioni provinciali sono state
abolite. Per Serra nel futuro politico di
Ossi c’è un pensionato, con trent’anni
di attività politica alle spalle, ma che,
bontà sua!, si propone di guidare i giovani! Non si capisce che novità possa
essere! Possibile che in un paese di
seimila abitanti una lista che vuol rinnovare non abbia altre risorse? Non c’era
nessun uomo o donna da poter candidare? Pare proprio che Serra non abbia
fatto crescere nessun giovane mettendo a disposizione la sua esperienza
dall’esterno. Perchè non ha proposto e
sostenuto, per fare un esempio,
Patrizia Muresu? Serra si è candidato
per otto volte, nel 1985, 1995, 2000,
2004 (regionali), 2005 (comunali + provinciali), 2010 (comunali + provinciali).
Sarebbe bello che i cittadini di Ossi alla
nona candidatura, alle elezioni comunali gli dicessero la stessa cosa che
hanno detto a Cassano cinque anni fa,
cioè che è davvero ora di ritirarsi e
lasciare davvero spazio ai giovani!
Quella gran voglia di ritornare al potere
Serra e Cassano mandano giù trent’anni di insulti reciproci e fanno la lista insieme
Se chiedete a un ragazzo di 18 anni,
che si appresta a votare per la prima
volta alle elezioni comunali, se conosce
Giovanni Serra e Gavino Cassano
molto probabilmente, risponderà di no,
se invece li conosce e risponde affermativamente, è probabile che non trovi
nulla di strano che stiano organizzando
una lista insieme. Se invece chiedete
agli ossesi dai 35-40 anni in sù, quelli
che conoscono la storia politica recente
e meno recente, non possono non
rimanere meravigliati di questo fatto. Il
motivo è presto detto: dal 1985 fino a
un paio di anni fa Serra e Cassano si
sono combattuti ferocemente, casa per
casa, voto per voto, in una “guerra dei
trentanni” oggi, invece, pur di provare a
vincere le elezioni comunali hanno fatto
un inciucione! Hanno cominciato a cinguettare un paio di anni fa e hanno finito per fare una lista insieme! Eppure,
senza andare molto lontano nel tempo,
alle scorse elezioni comunali, il 28 maggio del 2010 alle ore 19 circa, nel comizio tenuto in piazza del popolo,
Cassano sotto la palma era molto infervorato e parlando a voce alta al
microfono usò parole pesantissime
contro Serra, riferimenti a soldi e tavoli
da gioco che gli astanti ascoltarono allibiti. Oggi alla vigilia dei settant’anni
questi due dinosauri della politica ossese, con un’operazione di potere, senza
nessuna coerenza sono tornati indietro
di trent’anni al 1985 quando il paese di
Ossi, superati i 5 mila abitanti nel censimento del 1981, votò col sistema proporzionale e la DC riuscì a tornare al
potere dopo il decennio delle sinistre.
Dopo pochi mesi la maggioranza andò in
crisi e cominciò così un periodo di confusione che fu il più grave della storia
amministrativa ossese del dopoguerra
perfino peggio degli anni 1965-1967.
Negli anni 1986-1988 ci fu addirittura la
revoca del sindaco! Da una parte Serra,
dall’altra Cassano, dopo l’86 andarono
avanti nella guerra dei trent’anni, nel
1990 Cassano vinse le elezioni comunali poi nel 1995 le vinse Serra, con l’aiuto
determinante della sinistra (PDS) nel
1999 Cassano andò alla Regione, nel
2000 Serra fu riconfermato sindaco, nel
2004 alle regionali lo scontro fu diretto,
Serra e Cassano presero gli stessi voti
ma Cassano fu eletto. Nel 2009
Cassano fu bocciato alle regionali e nel
2010 bocciato come candidato a sindaco, Serra fu rieletto alla provincia. Gli
ossesi per trenta anni li hanno visti contrapporsi, oggi passeggiano a braccetto
e preparano la lista per le comunali, addirittura con alcuni cinque stelle che pensano ingenui di rappresentare il rinnovamento. Cassano d’altronde da tempo
auspicava pubblicamente che Serra
facesse una lista. Lo ha accontentato!
INSERTO - ELEZIONI COMUNALI - 31 MAGGIO 2015
III
Introsaidda lo capì e lo scrisse già nel 2012
I problemi nel Pd di Ossi nascevano da Serra che puntava a ricandidarsi come sindaco
Nel mese di Giugno 2012, dopo l’abbandono del Pd da parte di due consiglieri della ex
Margherita,
che per molti
versi appariva
senza
senso, visto
che
era
motivato con
la crisi mondiale (!) e altre amenità completamente
fuori dalla portata della politica locale e
del Consiglio Comunale di Ossi, visto
che il loro referente politico era, ed è,
Giovanni Serra, su questo mensile
apparve un articolo provocatorio dal
titolo “Serra ha voglia di rifare il sindaco?” (giugno 2012) nel quale, senza
troppi giri di parole si dava un’interpretazione chiara dei maldipancia che
andavano avanti da tempo. Serra
cominciava a preparare il suo ritorno in
campo e, capendo che il Pd non lo
avrebbe ricandidato, aveva bisogno di
un motivo per distaccarsi. Intanto in
quei mesi gli attacchi dei due dissidenti
contro la maggioranza continuarono. Attacchi personali contro il sindaco
infarciti
di
demagogia. Dopo
ulteriori polemiche
a prendere posizione fu direttamente Serra il quale con un volantino
distribuito nelle edicole, scrisse che
quelle di Intro sa
Idda erano illazioni volte a delegittimarlo, a rappresentarlo negativamente come
un burattinaio,
come uno che
trama nell’ombra
senza mai esporsi. Serra in quell’occasione smentì categoricamente l’interesse a candidarsi a sindaco. Prendemmo
atto di quella precisazione e, pur non
avendo ricevuto direttamente il volantino, lo pubblicammo su questo mensile
(giugno 2013). Adesso che è ufficiale
che Serra è candidato è anche evidente che non era il nostro giornale a fare
illazioni, ma si trattava di un teatrino,
con da una parte Cassano che sollecitava da tempo Serra a candidarsi, e
dall’altra lui che negava di essere interessato, insomma il vecchio copione
democristiano del “io non volevo ma
tutti me lo hanno chiesto”. Serra ha
deciso di candidarsi
nel
2012 in coincidenza con l’abolizione delle
province, e
guarda caso
allora iniziano
i casini nel Pd
a Ossi. Alla fine chi è che aveva ragione? Chi è che stava mentendo sulle
reali intenzioni? Agli elettori giudicare.
Anche a Ossi il trasformismo in grande stile
Padri, padrini, figli e spiriti santi, tutti alla ricerca dell’eternità elettorale in comune
Cosa sta succedendo in queste elezioni comunali che non era mai successo
prima? Sta succedendo che anche a
Ossi è arrivato il “trasformismo” in grande stile. Il trasformismo è un modo di
fare politica tipico dell’Italia (e dei paesi
sottosviluppati) per il quale una persona
che fa una scelta politica, dopo pochi
giorni, poche settimane o mesi, è capace di fare un’altra scelta totalmente contraria alla precedente senza minimamente scomporsi o vergognarsi, come
se fosse tutto normale. Rutelli, per fare
un esempio, ha iniziato la sua carriera
politica come anticlericale incallito e l’ha
conclusa baciando le pile ai porporati.
In venti anni è andato agli estremi
opposti. Un altro esempio è Capezzone
che prima era un sostenitore di Prodi e
appariva in Tv a parlare male di
Berlusconi, poi dopo due anni appariva
sempre in Tv a sostenere Berlusconi e
parlare male di Prodi. Un tempo le persone che cambiavano partito venivano
viste con molto sospetto dagli elettori.
Se uno era comunista, socialista,
repubblicano, sardista, missino, democristiano e lo diceva pubblicamente,
l’appartenenza politica diventava un
tratto di orgoglio identitario, mica si
poteva cambiare partito così alla leggera. Il trasformismo politico tanto diffusosi a livello nazionale, era meno frequente a livello locale perchè le persone in un paese piccolo si conoscono
tutte. I tempi però cambiano, i partiti
sono diventati dei contenitori vuoti che
non rappresentano quasi nulla e certi
comportamenti trasformistici hanno
preso piede. Oggi ad Ossi per le elezioni comunali è in corso una delle più
grandi manifestazioni di trasformismo
come non si erano mai viste prima.
Gente che va, gente che viene, padri,
figli e figlie, padrini politici, di battesimo
e di cresima, gente che per anni si è
combattuta, che fino a poco tempo fa
non si salutava, adesso dopo alcune
piroette è tutta intenta a fare il bene per
Ossi (!?). I tre candidati a sindaco provengono tutti e tre dal Pd, gli ex margherita in due liste e gli ex Ds in altre
due, poi c’è Sel che si è divisa in due
liste, Irs in tre liste, i cassaniani sono
divisi in due liste, gli ex socialisti in due
liste, gli ex alleanza nazionale con gli ex
comunisti in una lista, cinquestelle che
sostengono un ferrovecchio ex Dc, ex
Ppi, ex Margherita ed ex Pd, (cioè
sostengono a parole il rinnovamento
ma nei fatti sono in lista col vecchio
anzichè col nuovo). Gli ex ambientalisti
con gli ex a favore delle cave, impresari alleati con chi gli contestava i lavori di
quell’impresa, studi tecnici associati in
liste dissociate, e poi una lunga carica
di figli e figlie di ex assessori. Ora, cari
lettori, provate a fare una cosa: guardate i nomi delle tre liste, pensate a cosa
è successo a Ossi negli ultimi vent’anni
pensate ai protagonisti di questi ultimi
vent’anni che sono venuti nelle case a
chiedervi il voto, pensate a cosa vi
hanno detto in passato, pensate all’anomalia per cui tutti e tre i candidati
vengono da un partito e nessuno dall’opposizione, pensate agli inciuci tra
gente che si è sempre odiata, fate
memoria sulle cose che avete sentito
da loro e guardate oggi dove sono
andati a finire e con chi sono! Non sarà
difficile vedere che una lista segue un
percorso lineare e coerente le altre due
liste fanno slalom seguendo altro.
INSERTO - ELEZIONI COMUNALI - 31 MAGGIO 2015
IV
Quanto è difficile mollare la poltrona...
Serra e Cassano non hanno mai sostenuto qualcuno che prendesse il loro posto
Correva l’anno 1985, alla Casa Bianca
sedeva Ronald Reagan, oltre il muro di
Berlino (che era ancora in piedi) c’era
l’Unione sovietica di Gorbaciov, a
Londra Margaret Tatcher, il capocannoniere del campionato italiano era Michel
Platinì, ad Ossi a preparare una lista
per le elezioni comunali del 1985 c’erano Cassano e Serra entrambi nelle fila
della Democrazia Cristiana. Oggi in
America c’è Obama, il muro di Berlino è
crollato, l’Unione sovietica non c’è più,
Platinì ha smesso di giocare a calcio da
una vita, ma ad Ossi sembra che tutto
sia immutabile: Serra e Cassano stanno preparando una lista per le elezioni
comunali! Ma la cosa più divertente di
tutte è che Giovanni Serra il 28 marzo
ha motivato sul giornale “La Nuova
Sardegna” la scelta di candidarsi col
fatto che, essendo persona “di provata
esperienza”, si candiderà per costruire
una nuova classe dirigente di giovani!
Questa è davvero bella! Passano i
decenni, i giovani invecchiano ma lui si
candida per la nona volta (settima volta
se non consideriamo le doppie candidature) in trent’anni in modo da poter
far emergere i giovani! Qualcuno è convinto che chi legge questi buoni propositi da una vita, vedendo sempre le
stesse facce, creda ancora a queste
amenità? Serra e Cassano hanno una
cosa in comune, oltre la guerra dei
trent’anni e l’armistizio elettorale degli
ultimi mesi, una cosa nella quale sono
praticamente identici: non fanno mai
crescere nessun giovane al loro fianco.
Cassano poteva puntare su un giovane
e farlo emergere in politica, ma in quasi
quarant’anni di attività l’unico giovane
che ha fatto crescere è “mimmere”, cioè
sè stesso. Giuseppe Tagliente, per fare
un esempio, poteva essere un nome
valido, Gavino Fadda, un altro, oppure
anche Alfredo Mossa poteva fare il consigliere provinciale nel 2005 ma fu bocciato a causa dei collegi lasciati scoperti da Cassano nella lista dei Riformatori.
Generosità? Nemmeno per sogno!
Altruismo? Nulla di nulla! L’unica eccezione, l’unica persona con cui Cassano
è generoso politicamente è la figlia che
è candidata nella lista di Serra ed alla
quale sta appunto generosamente e
disinteressatamente dando una mano
facendole la campagna elettorale. Lo
stesso atteggiamento verso i giovani
vale per Giovanni Serra che ha avuto
come collaboratori delle persone che
potevano aspirare ad essere candidate
ma essendo giovani un tempo sono ora
cresciute e stanno anche invecchiando
in consiglio comunale ma non è ancora
il loro turno, anche questa volta devono
fare un passo indietro e lasciare il posto
all'uomo di provata esperienza che
candida tanti giovani a consigliere
(come vent’anni fa) per creare la classe
dirigente di un futuro domani. Ad esempio Patrizia Muresu dopo 15 anni come
consigliere e assessore comunale,
dopo essere uscita dalla maggioranza
da tre anni, avendo formato un gruppo
autonomo, fatto opposizione, firmato
mozioni, interrogazioni articoli sulla
stampa, per lei nessuna candidatura a
sindaco; stessa cosa per Nando Canu,
con Serra anche lui invecchierà aspettando. Evidentemente nessuno dei due
è stato ritenuto capace od all'altezza di
Serra, quindi continueranno a fare i
paggetti al servizio della provata esperienza. Se Pasquale Lubinu nel 2005 è
stato candidato a sindaco lo si deve
soprattutto al partito dei DS che si impose, mentre Serra aveva già promesso
la candidatura a Pietro Simula. Serra
non ha mai digerito Lubinu e gli ha fatto
una costante guerriglia sottotraccia dal
2005, (senza mai esporsi pubblicamente) fino al 2008 quando una volta nato il
PD serviva la pace per le elezioni provinciali. Dopo le elezioni del 2010, nelle
quali Serra, stupendo un pò tutti (gli
addetti ai lavori) anzichè aiutare Patrizia
Muresu e Maria Demontis, si candidò
oltre che alla provincia anche come
consigliere comunale. Il risultato fu
negativo, lui stesso non venne eletto
(come del resto Cassano nel 2000) e la
sua storica sostenitrice Muresu arrivò
ultima, dando la colpa di tutto anzichè a
Serra “al Pd”. La morale della storia è
che dopo decenni di politica Cassano e
Serra non hanno eredi politici, come
nella tradizione del migliore egoismo li
hanno divorati, a mò di Saturno - Crono
che divorava i figli perchè non prendessero il suo posto. E i giovani li stanno a
guardare mentre stanno invecchiando..
L’opposizione dov’è?
Si divide e s’accoda a pezzi della maggioranza
Con tutto questo parlare del Pd e delle
tre caravelle, ehm... liste, ci siamo
dimenticati di dire qualcosa sulla minoranza. Cinque anni fa
Cassano voleva rifare il
sindaco, dopo trenta anni,
dalla prima elezione
(1980) ma gli ossesi gli
dissero che era ora di ritirarsi. La sua lista, pur
avendo preso il 19% dei
voti elesse cinque consiglieri, cioè il 30% dei componenti il consiglio comunale, (un caso unico di
“premio di minoranza”).
Oltre Cassano vennero
eletti Sebastiano Solinas,
Cristiana Sanna, Gian
Nicola Manca e Giovanni Mura. Sanna,
Manca e Solinas, nei cinque anni di
opposizione hanno firmato le mozioni,
interpellanze e interrogazioni cassaniane, mentre Mura a volte ha seguito il
suo intuito prendendo delle cantonate
peggiori di quelle che di Cassano.
Giunti al termine dei cinque anni, pare
assodato che ben quattro su cinque
consiglieri d’opposizione non si candideranno. Cassano non si
candiderà sostenendo la
lista Serra dov’è candidata la figlia. Nella stessa
lista sarà candidata la zia
di Gian Nicola Manca.
Sebastiano Solinas non è
candidato. La consigliera
Cristiana Sanna, invece,
sarà candidata, non nella
lista Serra, ma nella lista
Cau.
Infine
rimane
Giovanni Mura che, dopo
aver convocato una riunione dei 5 stelle, per le
ore 19 a sa Funtana Noa,
avendo visto che alle 19,15 nessuno
dei mille elettori ossesi 5 stelle delle
europee era presente, ha chiuso la
porta e se n’è andato. Nessuna lista ha
voluto lo “scomodo” Mura che cercando
di esplorare il bilancio comunale pare si
sia allontanato molto dall’orbita terrestre.
INSERTO - ELEZIONI COMUNALI - 31 MAGGIO 2015
5
S'oraria: uno studio sulla tradizione di Ossi
Sulla rivista Sardegna Mediterranea: "Il corredo degli ori nel vestiario tradizionale di Ossi"
Sardegna Mediterranea è un semestrale di cultura che venne pubblicato a
Nuoro per la prima volta nel 1997. La
rivista curata e diretta da Dolores
Turchi, si dedica soprattutto alla pubblicazione di saggi sugli usi, costumi e tradizioni dei popoli che gravitano intorno
al Mediterraneo con
un occhio di riguardo
verso la popolazione
sarda. Tra i collaboratori che arricchiscono
il semestrale con
ricerche ed approfondimenti in tema di cultura, storia, tradizioni e
antropologia
della
Sardegna vi è Maria
Laura Cossu, da sempre cultrice appassionata di tradizioni popolari, che collabora da
anni con Sardegna
Mediterranea. Suoi gli
articoli sul costume
femminile di Ossi, sull'abbigliamento tradizionale di Sennori e tanti altri argomenti tutti improntati sulla difesa delle tradizioni e caratterizzati da una particolare
sensibilità verso la conservazione dell’identità culturale e la riscoperta delle
radici della comunità Ossese. Sul
numero di aprile della rivista è apparso
un suo saggio dal titolo “S’oraria. Il corredo degli ori nel vestiario tradizionale di
Ossi” dove nell’affrontare la descrizione
del corredo orafo tradizionale, si sofferma su un’accurata analisi del contesto
socio-economico in cui appare l’uso
degli ori ad Ossi.
<< Ossi dista circa 10 chilometri da
Sassari era legato alla città soprattutto
per piccoli commerci; ai primi del novecento la popolazione di circa 3000 abitanti era dedita soprattutto all’agricoltura, alla pastorizia e in minima parte a
lavori artigianaIi. L’esiguità e la tipologia
del territorio non davano sostentamento
a tutta la popolazione per cui a fine ‘800,
diverse famiglie si stabilirono nella
Nurra di Olmedo occupando grossi
appezzamenti terrieri e dando lavoro a
braccianti ossesi che a decine venivano impiegati nel disboscamento e nei
lavori agro-pastorali. Questo non
intaccò il forte legame con la comunità
di origine poichè i bambini, in genere
seguiti dalle nonne, frequentavano le
scuole ad Ossi. Sino alla fine dell’ottocento erano le classi
agiate a potersi permettere il corredo
orafo tradizionale,
ma il nuovo “benessere, il desiderio
delle donne delle
classi subalterne di
potersi
abbellire
come quelle delle
classi agiate e l’adozione di manufatti
semi-industriali,
favorì l’acquisizione e
il possesso da buona
parte della popolazione dei gioielli che
oggi adornano il
vestiario tradizionale.
Il corredo di ori ad
Ossi (s’oraria) è legato intimamente al
costume tradizionale in quanto lo
abbellisce e lo completa ma soprattutto
caratterizza la veste nuziale. Per tradizione al fidanzamento era la famiglia
dello sposo a
donare il corredo orafo unitamente alle stoffe per la realizzazione
del
costume,
è
naturale notare
che i doni
erano proporzionati alla ricchezza della
famiglia dello
sposo e informava quindi
dello
stato
socio-economico
degli
sposi. La maggior parte del corredo orafo si acquisiva
al momento del fidanzamento ad esclu-
sione di alcuni gioielli ereditati (visto che
si seppellivano i morti senza ori) e di
anelli e spille che venivano regalati al
momento del battesimo senza distinzione di sesso, che il fidanzato regalava
successivamente alla futura sposa. In
paese non sono documentate botteghe
orafe per cui i doni venivano in genere
acquistati nelle gioiellerie sassaresi,
infatti Sassari a quei tempi vantava
valenti artigiani e un commercio aperto
alle novità della moda continentale. Tra
la fine dell’ottocento e i primi anni del
novecento questo ha comportato l’adozione di nuovi gioielli di fattura semiindustriale di ispirazione cittadina, di
poco peso, molto appariscenti e meno
costosi, prodotti con oro a basso titolo,
conosciuti come gioielli borbonici.
Questo fenomeno interessò i paesi del
circondario di Sassari e soprattutto i
paesi di Ossi e di Ittiri con ornamenti tradizionali simili; prima dell’adozione di
questi manufatti di importazione, il corredo di fattura tradizionale era costituito
da: Bottoni d’oro o argento … Collana
di corallo e oro ... Dalla fine dell’800 il
corredo si arricchisce di collier, medaglione, catena saliscendi, spille e anelli
di produzione continentale.)...>>.
M. Laura Cossu
La versione integrale del
saggio continua con una
minuziosa descrizione
delle diverse tipologie di
gioielli che per ragioni di
spazio non possiamo
riportare, rinviando per la
lettura alla rivista pubblicata in aprile e disponibile in edicola.
Dolores Turchi è nata
nel 1935 ad Oliena studiosa di tradizioni popolari è stata direttrice della
rivista "Sardigna Antiga",
ha fondato, ed attualmente è direttrice, della
rivista di cultura la
"Sardegna Mediterranea". Nel 2003 ha
fondato la casa editrice Iris.
6
Assazzende & Buffende: record di presenze
Compie 17 anni la degustazione di vini tipici ossesi oggi organizzata da Pastinum
Diciassette anni fa la prima edizione di
“Assazzende e Buffende”, fra le prime
nel nord Sardegna che oggi con nomi e
formule diverse si è diffusa in quasi tutti
i paesi del territorio. Per le strade e i
vicoli del centro storico una volta all’anno, si può passare una serata in allegra
compagnia. Quindici cantine per quindici produttori, ventitre ettolitri di vino tra
cagnulari, cannonau, vermentino,
moscato, girò, insomma, tutte uve tipiche della tradizione locale nei vigneti
sparsi per il territorio ossese tra
Baddedale, Sas renas, Su Littu, Pianu
Maccarrone, Sae, Santa Ittoria,
Segapane, Monte Achesi. Da tre anni il
Comune di Ossi ha delegato l’organizzazione all’Associazione “Pastinum”, di
cui è presidente Franco Sanna, nata,
come recita il suo Statuto, con lo scopo
di “affermare l’identità enologica dei vini
di Ossi”. Le cantine, salvo qualche
TIU ANTONI PORCHEDDU
Dopo breve malattia ci ha lasciato
Antonio Porcheddu, con lui se ne và un
pezzo di mondo antico. Era un cacciatore esperto, conoscitore di moltissimi
luoghi di caccia del Nuorese, Logudoro
e Gallura
dove aveva
passato
parte della
sua
gioventù
in
compagnia
di anziani
ed esperti
cacciatori
c o m e
Vittorio e
Antonio
Pinna, Antonio Turra, Barore Cocco,
Antonio Sotgia, Michelino Macis e
Angelino Sanna. Accomunava questa
allegra brigata una grande passione
per l’ars venandi. Antonio è stato capocaccia esperto e competente; guidò
per parecchi lustri la sua compagnia di
cacciagrossa. Antonio Maria Cocco e
la Redazione di INTROsaIDDA si uniscono al dolore dei familiari.
eccezione, non hanno produzioni di tipo industriale,
ma prodotti destinati in
genere al mercato locale
seppure premiate ripetutamente in diversi concorsi.
Il percorso parte da Piazza
del Popolo diramandosi
per il centro storico con gli
stands delle cantine: Canu
Cuccuru Sechi, Angelo
Demontis,
Gianfranco
Serra, Franco e Tonino
Pilo,
Fratelli
Zirattu,
Gavino Sanna, Tonino
Palmas, Franco Masia,
Vittorio Spanu, Franco Sanna, Alba &
Spanedda, Piero Contini, Lorenzo Pais,
Fratelli Solinas, Nino Derudas.
L’edizione 2015 si è arricchita di altre
presenze come l’Associazione Cuochi
della Provincia di Sassari che ha installato propri punti di ristoro (panini con
carne e altri assaggi e prelibatezze). Si
sono potuti gustare gnocchetti alla
sarda con salsiccia, zuppa di pane
Zichi, porchetta arrosto,
panini con la salsiccia e la
purpuzza della premiata
ditta di salumi Bardana,
oltre ai formaggi della ditta
3L. Infine una enorme torta
alla bagna d’arancia di 400
chili, frijolas, seadas e lo
stand
del
“maestro”
Graziano Pranteddu col
gelato carapigna e torrone.
La musica e il folklore,
hanno accompagnato le
degustazioni con il coro
Boghes Noas di Ossi, il
coro di Uri, le launeddas di
Giuseppe Tatti e il gruppo folk Santa
Ithoria di Ossi. Il Museo Etnografico,
aperto per l’occasione dai volontari
dell’Associazione culturale Su Kérku, è
stato visitato da centinaia di persone
che hanno potuto ammirare i tanti pezzi
rari esposti nel patio e nelle sale.
L’appuntamento è ora per il 2016 dove
con la collaborazione di tutti si potrà
migliorare questa bella manifestazione.
L’imbrunire in primavera
“Vesper”, composizione giovanile di William Simula
“Vesper”, così
ho intitolato
questa mia
breve poesia
giovanile del
’97, in lingua
latina significa
sera, imbrunire ossia quando muore il
giorno
il
quale, specialmente in
primavera, ha
un
fascino
molto particolare. Infatti, il
paesaggio
spesso sembra
abitato
solo dal silenzio e soprat-
tutto nel cuore della campagna (e
presso Ossi esiste una campagna
stupenda, fertile, da mozzare il
fiato) non si avverte nessun rumore fastidioso. Spero con questi
umili versi di aver reso un’immagine dell’imbrunire abbastanza interessante ed accessibile a tutti quelli che amano questa antica (e sempre nuova) forma d’arte straordinaria che, in tempi convulsi come
questi, è una specie di consolazione indispensabile per vivere bene
in ogni momento della giornata.
Vesper
Impercettibile rantolare dell’aria
forme moribonde disperano …
Tremuli ombre organizzano la sera
nel cumulo di silenzi mistici.
William Simula
7
DEMOCRISHINING!
Era una notte buia e tempestosa e i fulmini squirtavano il cielo. L’ora dell’appuntamento era alla stessa ora della
riunione del giorno prima, minuto più
minuto meno, nello stesso posto, con le
stesse facce. Attorno a un tavolo sedevano Petone da Rotterdam, Saddam
Kussein, Cricetorige de Forrojen,
Bovaro Bill, Ragionier Monorchio a
Rimorchio Ciuffo d’oro detto “AnVedicome-balla” e il perfido Albione paffutone con a fianco Dottor Stranamorino.
La situazione era grave. Tutti gli ingredienti per fare un minestrone della valle
degli orti erano apparecchiati. La lista
Frankenstein si poteva comporre unendo tutte le frattaglie disponibili, un pò di
vecchia diccì, saltata in padella, odi,
veleni e male parole quanto basta, un
pò di sinistra, un pò di ecologia e un pò
di rutti in libertà, quanto basta, con primarie e senza primarie, una minestrina
a cinque stelline con il dado star, cozze
saltate e latte parzialmente stremato.
Dentro il bugigattolo la tensione era
papabile. “Si può fare un minestrone di
verdure insieme al latte con le cozze?”
Il perfido Albione sosteneva di si proponendosi come cuoco, “vi lu fozzu eu
maste sceff”, avrebbe cucinato lui l’incredibile ricetta. Ma non aveva fatto i
conti con Petone da Rotterdam, un
nomade della politica, uno abituato alle
PIBERE & PIBERONE
frustate larghe sulle spalle degli altri,
che con argomenti arguti, li apostrofò
tutti, sostenendo la tesi che il latte insieme alle cozze non va bene, poi se in
più si aggiungono le verdure ne sarebbe venuta fuori una cosa talmente indi-
geribile che le scosse di diarrea si
sarebbero sentite da Opporo. Appena
finito di parlare un lampo illuminò il gabbiotto come fosse giorno. Seguì un
tuono profondo. L’ora segnata dall’intestino era giunta! Era l’ora di mandare a
cagare i trasformers che progettavano
l’invasione di Ossifield. Non l’aveva
pensata così Dottor Stranamorino l’operazione, ma la situazione stava
ormai sfuggendo dall’orinale. Gola
profonda intanto si era messa in movimento. Si era già inbucata in tutte e tre
le liste e aveva già capito da dove proveniva l’olezzo. Facce tristi e vetri
appannati al bugibattolo, vecchi avanzi
di partito che in quattro baci e una
carezza avevano esaurito l’ultima giovinezza, mentre Gola profonda già alle
7,30 del mattino sapeva tutto di tutte le
riunioni; i soliti cascettoni andavano a
spifferare tutto a destra e a manca, ma
la cosa inquietante fu quando il piccolo
Danny si mise con il triciclo a correre
per i corridoi del Municip-look hotel e si
imbattè nella visione delle gemelle
Kessler della politica locale: com’era
possibile? La verità è che Danny aveva
il dono della “luccicanza” (shining) poteva vedere eventi che si erano svolti nel
passato! Nel caso nostro più che di shining si trattava di democri-shining, un
fatto accaduto tanti anni prima che per
quanto raccapricciante ed inquietante
appariva di nuovo nel presente! Girò il
triciclo e tornò a casa spaventatissimo.
Gente come Saddam, Forrojen,
Bovaro Bill, Monorchio - Rimorchio non
è più credibile, e gli ossesi sapranno
giudicare da che parte sta la coerenza.
Dividimus sos votos? Non de chelzo!
Su candidadu “attappiradu” parede unu culu annuzzu
Ciao, e comente istas?
Bene, e tue?
No b’at male! Aisculta, già l’ischisi po sa
votazionese, chi b’este nonnu meu
candidadu?
Nonnu tou? Tiu Bachisi?
Emmo, at nadu chi si candidada ca
devet aggiuare sos giovanos!
Eh bi la faghede? No este in sos norantanoe annos?
Guasi chentu! E itte bi cheres faghere,
giughede unu catetere e andende. Non
de podet faghere a mancu ca sos giovanos chena issu no poden guvernare!
Aisculta nois b’amusu a Tiu Serafinu chi
è bennidu a pedire su votu...
Tiu Serafinu? Ello candidadu este? Tiu
Serafinu è giovanu, at solu settantachimb’annos, si podede candidare sa
prossima olta!
Faghimus goi: dividimus sos votos in
domo, duos a Tiu Bachisi e duos a Tiu
Serafinu!
Dividimusu!? Ma itte divididese? Po gai
e po gai votade a chie bo piaghede!
E puitte no lo cheres duos votos?
Non de chelzo! Tenidebolos tottu sos
votos non de chelzo nudda!