APRILE 2015 - ANNO XII - NUMERO 4 - euro 1,00 - distribuzione gratuita Una passeggiata nel parco di Fundone Conclusi i lavori il Sindaco invita per il 9 maggio la cittadinanza a visitare il parco I lavori del progetto principale di realizzazione del parco di Fundone sono ultimati. L’appalto per l’individuazione del gestore è in corso e si concluderà entro l’estate. I lavori complementari di cui alla premialità di circa 100 mila euro ottenuta dal Comune sono pronti per essere appaltati. Il Sindaco a conclusione del suo mandato invita la cittadinanza a fare una passeggiata nel parco di Fundone per poterlo vedere in anteprima. Intanto con l’ultimo aggiornamento di Google Maps è possibile vedere il parco nelle sue reali dimensioni raffrontate con il centro urbano. L’appuntamento è per sabato nove maggio alle ore 18 in Largo Diaz. Dopo il taglio del nastro, una passeggiata con grigliata finale. Pronta la nuova biblioteca PIBERE & PIBERONE Un grande motore di crescita culturale per il paese Un altro impegno dell’Amministrazione comunale è stato mantenuto. La nuova sede della biblioteca comunale “Emilio Lussu” in Via Marconi è pronta per essere messa a disposizione della cittadinanza, delle centinaia di utenti, ragazzi e ragazze, giovani e meno giovani che amano la lettura e/o che cercano un luogo in cui studiare, fare ricerche, navigare su internet, noleggiare dvd o cd musicali. Il primo centro pubblico di lettura ad Ossi fu aperto nel 1958 poidopo diverse vicissitudini Ossi rimase senza centro di lettura, senza disporre di una propria biblioteca. La riapertura della biblioteca avvenne nell’autunno del 1995 al Centro Culturale grazie all’impegno di un giovane consigliere comunale poi diventato sindaco. Nel 1999 al Palazzo Baronale in una sede centrale ma terribilmente scomoda, quindi nel 2004 nei locali della ex cooperativa S. G. Battista in Via G.L. Serra. Oggi infine l’approdo nella nuova sede che è certamente la migliore sotto il profilo della funzionalità tra tutte quelle in cui è stata ospitata. LA FRASE ”La fabbrica non può guardare solo ai profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia. Io penso la fabbrica per l’uomo non l’uomo per la fabbrica” Adriano Olivetti 2 Una biblioteca spaziosa, luminosa e sicura Riaprirà ai primi di maggio dopo un periodo di chiusura necessario per il trasloco Il vicesindaco Maria Laura Cossu, che dal 2010 ha la delega alla biblioteca, ha espresso grande soddisfazione per l ’ i m p o r tante risultato: i lavori di ristrutturazione ed adeguamento funzionale del piano terra dell’ex municipio in Via Marconi sono stati ultimati ed è stato possibile traslocare la biblioteca comunale. Per poterne consentire il trasloco, la biblioteca intitolata ad Emilio Lussu, è rimasta chiusa dal 7 aprile per venti giorni e riaprirà ai primi di maggi nella nuova sede. La biblioteca comunale possiede circa sedici mila libri, oltre 2000 titoli, tra DVD e cd musicali, 5 personal computer (che nella nuova sede dopo l’accorpamento con l’internet point saranno nove) a disposizione del pubblico per internet e altri applicativi. Essa fa parte di una rete di dieci Comuni che ha costituito il Sistema Bibliotecario “Coros – Figulinas”. Nel corso del 2014, nonostante i tagli della Regione ai fondi destinati alle biblioteche, sono stati tredici mila i prestiti di libri agli utenti, con undici mila presenze ed iniziative a cadenza mensile gratuite per grandi e bambini. Dal punto di vista funzionale la biblioteca disporrà di tutto il piano terra dell’ex municipio, con una sala a parte riservata agli anziani ed una sala al primo piano riservata agli studenti universitari. Rispetto all’attuale sede non solo si dispone di superfici maggiori quantitativamente ma anche di spazi luminosi ed accoglienti e di un ingresso in sicurezza per i bambini e Responsabile redazione: Massimo Pintus Editore ed amministratore Associazione Culturale Su Kérku Via Sassari n°14 - Ossi (SS) www.introsaidda.it Stampa: Tipografia Moderna (SS) Registrazione: Tribunale di Sassari n°420/04 la tiratura è di 1.500 copie Questa pubblicazione non ha scopo di lucro. Trovate il mensile nelle rivendite dei quotidiani Acciaro, Murgia, Mudadu, Fara e dagli sponsor ragazzi rispetto alla trafficatissima Via Serra. La vecchia biblioteca disponeva di una sala lettura al piano terra di mq 106,1 più un magazzino seminterrato, senza finestre di mq 94,7. La nuova biblioteca nei locali dell’ex municipio dispone invece dei seguenti spazi: una sala lettura principale al piano terra di mq 187, un’altra sala lettura a lato dello spazio per gli anziani, sempre al piano terra di mq 55. Infine una sala per gli studenti universi- tari al primo piano di mq 53, più un piccolo magazzino al piano seminterrato di 8 mq. La vecchia Biblioteca aveva quindi una superficie utile di 106 mq più il seminterrato / magazzino, mentre la nuova biblioteca avrà una superficie di 296 mq oltre il seminterrato / magazzino. Oggi la biblioteca comunale è un centro di attività culturale a 360 gradi, molto frequentata da ragazzi ed adulti, porta avanti una moderna concezione di studio e lettura per la quale nuovi spazi erano indispensabili. La presenza di un giardino e una pertinenza esterna consentiranno volendo, nella bella stagione, anche l’utilizzo di spazi all’aperto sia nel cortile sia nel patio antistante l’ingresso. La biblioteca: un posto per tutti Dal 2008 la biblioteca di Ossi è aperta mattina e sera In "Le piazze del sapere: biblioteche e libertà", libro di grande successo del 2009, Antonella Agnoli, bibliotecaria e consulente conosciuta in tutto il mondo, spiega come la biblioteca pubblica, a lungo ignorata dalla politica e minacciata dalle nuove tecnologie, stia invece diventando un "territorio" aperto a tutti e un centro di riflessione e condivisione dei saperi e come, in uno stato sempre più ignorante che rischia di rimanere ai margini, essa sia parte di un progetto di rinascita dell'Italia, un luogo di libertà e di creatività per ogni cittadino. Negli ultimi anni e nonostante la grave crisi economica, le biblioteche pubbliche hanno dunque subito un forte processo di modernizzazione e finalmente messo al centro dei propri obiettivi il cittadino. La biblioteca di Ossi è parte di questa evoluzione e impronta da tempo il proprio lavoro a questo modello, ribaltando l'opinione comune che identificava la biblioteca come luogo impolverato, il cui unico compito era quello di conservare i libri, frequentato quasi esclusivamente da studenti e studiosi in assoluto silenzio. La nostra biblioteca è invece dinamica e "amichevole", con una forte vocazione sociale, e fornisce i suoi servizi a tutti i cittadini, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale; accoglie gli studenti e i lettori forti, chi vuole far amare la lettura ai propri figli, gli appassionati di cinema e di musica, i semplici curiosi, chi ha bisogno di informazioni, chi vuole utilizzare internet per svago o per necessità, e anche se non ha mai acceso un computer sa di trovare operatori che lo aiuteranno a districarsi tra la posta elettronica e la scrittura di un curriculum, chi ha bisogno di socializzare e sentirsi meno solo, chi ha voglia di condividere una passione. Insomma, una biblioteca per tutti e di tutti. Alessandra Fois 3 L’unicità di un parco verde nel centro storico In corso l’appalto per la gestione e quello per spendere la premialità di 100 mila euro Nel 2006 Ossi si metteva a capo di un raggruppamento di otto Comuni e presentava alla Regione un progetto a valere sui fondi europei per il miglioramento della qualità urbana nei centri storici. Per Ossi un’occasione unica di realizzare un sogno cullato per decenni da diverse generazioni di amministratori comunali e mai realizzato. Un parco da realizzare nel centro storico, nella vallata incontaminata di Fundone! Questa è l’unicità di questo parco urbano: un parco verde che si trova nel centro storico! Aprendo il cancello in Via Amsicora, dopo pochi passi ci si trova immersi nel verde come se si fosse in aperta campagna. Il progetto iniziale ha superato un vaglio severissimo e dopo una lunghissima e complessa trafila burocratica è stato finanziato. Tutti sanno che ogni anno milioni di euro di fondi europei assegnati all’Italia ritorna- no a Bruxelles senza essere spesi, ad Ossi invece i fondi POR sono arrivati e sono stati spesi fino all’ultimo centesimo. Non solo, ma, avendo il Comune rispettato rigorosamente il cronoprogramma, ha ottenuto un bonus di circa 100 mila euro per opere complementari il cui appalto inizierà adesso che è con- cluso il lotto principale. Per la gestione del parco ci sono numerose domande presentate nell’ambito della gara d’appalto per l’assegnazione. Le parti rimanenti del parco sono già state assegnate, senza oneri per il Comune, all’Associazione ippica “Sa mandra e sa giua” e ad Arturo Andreini. Un progetto così bello non poteva essere contestato direttamente, ed infatti i soliti invidiosi s’hanno inventato problemi inesistenti (espropri, alluvioni, piano urbanistico, ecc.) dall’altro ipotizzano costi altissimi di gestione che in realtà non ci saranno. In entrambe i casi, infatti, si tratta di bugie, Fundone costerà nè più nè meno come costa il parco di sei ettari di Badde Othieri, essendo però nel centro storico del paese. Il dato politico è che il sindaco Lubinu quando ha promesso qualcosa, anche cose molto impegnative, ha mantenuto le promesse che ha fatto. Quanta demagogia sul parco di Fundone! Adesso il problema è il canale tombato che esiste da 150 anni a prescindere dal parco! Tra il sindaco Lubinu e l’ex vicesindaco Canu da alcuni mesi è in corso una polemica attorno al parco di Fundone. La cosa che sorprende è che il consigliere Canu per otto anni ha votato e condiviso tutte le scelte della maggioranza, e solo nel 2012 (alla vigilia della sostituzione) ha assunto una posizione critica contro sindaco e maggioranza. L’atteggiamento è contraddittorio in quanto una persona, che come assessore vota in giunta il piano particellare d’esproprio, come può poi dopo da consigliere non essere d’accordo con gli espropri che ha votato? Inoltre le posizioni del consigliere Canu sono identiche a quelle di alcuni privati che sono parte in causa contro il Comune. Dopo una lunga serie di lettere, interrogazioni e mozioni, la maggioranza aveva posto una sospensiva; in Consiglio, in sostanza la maggioranza aveva ritenuto che fosse tempo perso discutere e fosse meglio aspettare la sentenza, prevista per il 24 novembre 2014. La minoranza “s’este dimmajada”, aveva gridato allo scandalo per il rinvio delle discussioni, ma la maggioranza si impose coi numeri. La sentenza è arrivata il 24 novembre e il consiglio comunale è stato convocato per il 3 dicembre per discutere le famose interrogazioni su Fundone. Arrivati al dunque la minoranza ha chiesto di non discuterle. Ora una nuova lettera (l’ennesima) del consigliere Canu. Il sindaco, essendo convinto che il consigliere Canu firmi lettere che altri gli scrivono su materie che non S.Agenzia OSSI - dott. Sergio Zinellu Largo Diaz - Tel. 079-349053 cell. 393-9208107 padroneggia, lo ha invitato su facebook ad un confronto pubblico, un’assemblea aperta alla cittadinanza per discutere di Fundone, del canale tombato, delle norme tecniche di attuazione del PAI, dello studio di compatibilità idraulica e di tutte le cose di cui Canu scrive. Il consigliere però ha rifiutato l’invito, sostenendo che la sede in cui discutere sia il Consiglio Comunale, dove però il 3 dicembre lui stesso ha chiesto di non discutere le sue interrogazioni e mozioni. Chi vuole prendere in giro? Adesso la polemica è sul canale tombato che esiste da 150 anni a prescindere dal parco di Fundone, che, anzi, non avendo alterato le casse d’espanzione, ma avendo pulito una zona piena di rovi, nidi di topi a centinaia, ecc, ha solo portato benefici. Se il parco di Fundone non fosse esistito il canale tombato sarebbe ugualmente lì, con la stessa identica situazione! Tutta demagogia a buon mercato. Cosa propone di concreto Canu per evitare che in caso di piogge eccezionali si allaghi il centro storico? Propone di allargare il buco? 4 Alle elezioni la doppia preferenza di genere Sarà possibile esprimere due preferenze nella stessa lista purché di sesso diverso Alle prossime elezioni comunali sarà possibile votare, oltre che il candidato alla carica di sindaco, anche due candidati alla carica di consigliere purchè siano di sesso diverso, cioè, una donna ed un uomo. Si tratta di una novità importante che deriva dalle modifiche normative introdotte a partire dal 2012 volte a favorire la parità tra i sessi nell’accesso alle cariche pubbliche. Già nella composizione delle liste, su sedici candidati a consigliere comunale, nessuno dei due sessi potrà avere meno di sei posti in lista, quindi da un massimo di dieci uomini e sei donne, oppure di dieci donne e sei uomini ma comunque nè donne, nè uomini potranno essere meno di sei. L’elettore fino ai primi anni settanta poteva esprimere quante preferenze voleva, infatti, a fronte di una lista di venti candidati cancellava i nomi dei consiglieri a lui non graditi e tutti gli altri risultavano votati. Poi le preferenze sono diventate quattro fino alle elezioni del 1990. Con le quattro preferenze accadeva però che i candidati più forti facevano accordi tra loro facendo “catenaccio”, fu così che dopo i referendum del 1993 venne cambiata la legge. Dal 1995 si è votato con la preferenza unica, cioè l’elettore poteva votare, oltre che il sindaco (nei comuni con meno di 15 mila abitanti tracciando una croce sul simbolo) un solo candidato o una sola candidata a consigliere. Una sola preferenza. Oggi, dopo 25 anni le preferenze diventano due, gli elettori possono cioè, oltre che votare il sindaco (tracciando la croce sul simbolo della lista), votare per due consiglieri appar- tenenti alla lista del sindaco però a una condizione: che votino un uomo e una donna. Se vengono votati due uomini, oppure due donne, la seconda preferenza viene annullata. Questa legge ha consentito, nelle tornate elettorali dove è già stata applicata, un aumento della presenza femminile nelle istituzioni. Anche ad Ossi la doppia preferenza di genere porterà certamente in Consiglio Comunale più donne che in passato. La regola fondamentale è quindi la seguente: si traccia una croce sul simbolo della lista prescelta, poi nelle due righe a fianco al simbolo si esprime la preferenza per un uomo e una donna candidati in quella lista. Se poi si crede veramente che la società è cambiata, che un paese come Ossi può mettersi finalmente al passo coi tempi, la cosa ancora migliore da fare è votare l’unica donna candidata a sindaco, in questo modo non solo nel Consiglio Comunale ci saranno più donne, ma sarà una donna a guidare il Comune di Ossi fino al 2020! Ritorna il servizio civile nazionale ad Ossi Tre volontari saranno selezionati e avviati a partire dal 1 luglio 2015 Nelle settimane scorse la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimeno della Gioventù e del Servizio Civile, ha emanato un Decreto per la selezione di n.18.793 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero, fra i quali anche un progetto ove è inserito il Comune di Ossi. Il progetto è stato realizzato mediante un accordo di Partenariato con l’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), dal titolo: “I ‘Costumi’ musicali nella tradizione sarda” - da realizzarsi oltre che ad Ossi, nelle sedi di Oristano, Pula, Uta, Santadi, Tuili, Mamoiada, Arzana e Perdasdefogu. Al Comune di Ossi sono stati assegnati 3 volontari, che inizierano il loro percorso il 1 luglio 2015 e si concluderà un anno dopo. Il progetto si pone l’obiettivo di procedere ad una raccolta organica e sistematica della storia, delle tradizioni, dei costumi, del folklore e della gastronomia del Comune di Ossi e delle aree contermini, del turismo culturale e della partecipazione. Tale lavoro è finalizzato alla redazione finale di un “vademecum” (carta dei servizi) per il turista in supporto sia cartaceo che multimediale, in lingua italiana ed inglese. Il progetto è collegato all’attività che il Comune di Ossi ormai da tanti anni svolge per far conoscere ed apprezzare il peculiare patrimonio culturale, paesistico, folkloristico e gastronomico locale. I progetti sono consultabili sui siti www.serviziocivileunpli.net - oppure - www.comune.ossi.ss.it - Per partecipare, gli interessati dovevano aver compiuto diciotto anni e non superato i ventotto (quindi 28 anni e 364 giorni) alla data di scadenza per la presentazione della domanda che era fissata per il giorno 23 aprile 2015. AUGURI TATIANA! La Segretaria del Partito Democratico di Ossi, Tatiana Giuranna, si è laureata in Giurisprudenza con una tesi su "Ambiente e sviluppo sostenibile dalle fonti comunitarie alla legislazione italiana". A lei vanno gli auguri della Redazione di INTROsaIDDA. I I personalismi che distruggono la politica Il Partito Democratico sosterrà una sola lista, gli altri sono solo personalismi Alle prossime elezioni comunali il Partito Democratico sosterrà la candidata Maria Laura Cossu e la lista “Insieme per Ossi”. Gli altri esponenti del PD che stanno organizzando altre due liste non rappresentano il partito, ma rappresentano se stessi. Giovanni Serra ha in tasca la tessera del Pd, però a quanto pare a lui del Pd importa poco o nulla. L’ho invitato personalmente alla riunione della Direzione comunale del 15 gennaio, per discutere delle candidature a sindaco, ma non si è presentato. Anche Angelo Cau ha in tasca la tessera del Pd, però, dal momento che il partito non lo ha scelto come candidato a sindaco, ha deciso, insieme ad altri, di fare una sua lista personale. Alla luce di tutto ciò, con un pò di sarcasmo si potrebbe dire che il Pd sarà presente in tre liste, che qualsiasi delle tre liste vinca ci sarà, però, al di là delle battute, solo in una di queste liste c’è il Pd che rispetta le decisioni, che rispetta le regole, che discute e che fa delle scelte, nelle altre due liste non c’è il Pd, ma ci sono delle persone che hanno posto davanti a tutto se stesse, il proprio punto di vista che non sente ragioni. Giovanni Serra è stato eletto consigliere provinciale con il simbolo del Pd, ma una volta ottenuta l’elezione in sezione a Ossi non lo si è più visto, quasi che la non riconferma ad assessore provinciale da parte della Giudici dipendesse dal circolo di Ossi e non dal suo capocorrente Giagu. Chi però mi ha meravigliato più di tutti è Angelo Cau che ha partecipato alla scelta del candidato a sindaco del Pd, che ha parteci- pato a tutte le riunioni, che ha condiviso tutte le scelte fatte fino alla votazione per la scelta del sindaco, nella quale, seppure per due soli voti di scarto, la Direzione del PD ha scelto Maria Laura Cossu. Come segretaria del partito sono certa che, se da quella votazione del 3 febbraio fosse stato scelto Angelo Cau, nessuno degli altri componenti del partito avrebbe mai pensato di organizzare un’altra lista. Se tutti facessimo come Serra e Cau non sarebbe più possibile nessuna associazione. Ogni volta che si sceglie tra due o più soluzioni una viene approvata, le altre naturalmente non vengono scelte, non esiste un punto di vista privilegiato o superiore agli altri in democrazia ma si rispetta il voto. Bucare il pallone perchè si perde la partita non è nè sportivo, nè ha nulla a che vedere con la “politica”. Come segretaria del PD posso solo dire che certe scelte sono poco rispettose verso i nostri elettori, gli iscritti e tutto il gruppo dirigente. Tatiana Giuranna Gli iscritti: il Pd con Cossu e Insieme per Ossi Un referendum conferma le scelte della Direzione: fuori dal partito chi farà altre liste Il Partito Democratico sosterrà come sindaco la candidata Maria Laura Cossu nell’ambito della coalizione Insieme per Ossi. Gli iscritti riuniti in assemblea lo scorso 16 aprile hanno detto l’ultima parola sulle vicende locali dei democratici, confermando la linea della Segretaria Tatiana Giuranna e della Direzione Comunale e sancendo così in modo chiaro la linea ufficiale del partito. Chi sta facendo altre scelte è libero di farle, ma si collocherà da solo fuori dal partito. Lo Statuto del Pd non prevede l’espulsione, ma prevede un automatismo per il quale chi si candida o sostiene una lista contro quella ufficiale del partito, perde i requisiti per l’iscrizione e quindi decade automaticamente dall’albo degli iscritti. Automaticamente significa che nessuno verrà “cacciato” o “processato” come scrive in maniera ridicola su facebook qualche vecchio dirigente ormai bollito, ma si auto-caccia. Insomma chi si candida, promuove o sostiene liste diverse da Insieme per Ossi sta firmando una let- tera di dimissioni dal Pd. D’altronde sarebbe davvero il colmo se coloro che si stanno comportando in maniera sleale e scorretta verso gli iscritti, i dirigenti e gli elettori, che stanno distruggendo tanti anni di lavoro per ambizioni personali, rimanessero pure nel partito non essendo riusciti a imporre il proprio punto di vista. L’Assemblea del PD si compone di 57 iscritti, alla riunione hanno partecipato in 42 pari al 73,7% (quindi oltre la maggioranza statutaria di 2/3). La Segretaria Giuranna ha reso conto minuziosamente del suo operato e del lavoro svolto nei mesi scorsi, riunioni, incontri, trattative, ecc. ribattendo colpo su colpo alle falsità riportate in una lettera dagli otto dissidenti che cercano di giustificare una scelta scorretta come quella che hanno fatto addosando le responsabilità sul sindaco e sulla segretaria. Ma i verbali dimostrano che le scelte sono state fatte all’unanimità, anche con il loro voto, e quindi come si può, dopo aver votato a favore per quattro mesi, sostenere che si trattava di “arroganza”? La verità è che ai dissidenti non è piaciuta la bocciatura dei due Cau, uno quello ufficiale (Angelo) e l’altro quello di riserva (Vittorio). Gli iscritti del Pd stanno con la giovane e dinamica Segretaria Tatiana Giuranna. L’Assemblea si è espressa con 41 voti a favore, una scheda bianca e nessun voto contrario, confermando la linea della Segretaria e le decisioni della Direzione con il 97,6% dei voti a favore. INSERTO - ELEZIONI COMUNALI - 31 MAGGIO 2015 II Per la nona volta lui: ma lo fa per i giovani! Dopo trent’anni la barba bianca e una sola novità: vuole rifare il sindaco da pensionato Il segreto di pulcinella è stato svelato! Giovanni Serra è candidato a sindaco! La commedia “si candida o non si candida” messa in scena dalla Premiata Ditta & C. è giunta alla fine. Oggi è chiaro a tutti quello che per noi era chiaro da tanto tempo e che per primi scrivemmo nel 2012: a Serra la poltrona di sindaco interessava ed aveva anche una gran voglia di ritornare a sedercisi dopo vent’anni esatti dalla prima volta. I più attenti ora avranno anche modo di capire l’origine dei mal di pancia degli ex Margherita, Nando Canu e Patrizia Muresu, cominciati nel 2012 sotto la regia di Serra, che avevano un motivo strumentale che finalmente è evidente. La recita ha raggiunto il suo scopo. Serra, come Cassano è affetto da “poltronite” acuta, nel senso che gli piace avere una poltrona in cui accomodarsi e dopo tanti anni non riesce a stare senza uno scranno (con indennità) nel quale sedersi. Evidentemente trenta anni di carriera politica non bastano. Dal 1985, consigliere e assessore, dieci anni da sindaco, dieci anni in provincia, assessore e consigliere provinciale, e adesso a 66 anni è giunta la decisione di lasciare spazio ai giovani? I giovani? Ma chi? Starete mica scherzando? La commedia prevede il recitativo del “non mi volevo candidare ma tutti me lo hanno chiesto” e poi come fanno i giovani altrimenti? A molti ex democristiani che scelsero Serra e lo sostennero come anti - Cassano negli anni novanta, l’inciucio non è proprio andato giù. Serra si allea con Cassano e lascia il Pd, che quindi gli è servito per andare in Provincia (2.400 voti di preferenza col PD mentre con la Margherita furono 1.100) ed ora non serve più visto che le elezioni provinciali sono state abolite. Per Serra nel futuro politico di Ossi c’è un pensionato, con trent’anni di attività politica alle spalle, ma che, bontà sua!, si propone di guidare i giovani! Non si capisce che novità possa essere! Possibile che in un paese di seimila abitanti una lista che vuol rinnovare non abbia altre risorse? Non c’era nessun uomo o donna da poter candidare? Pare proprio che Serra non abbia fatto crescere nessun giovane mettendo a disposizione la sua esperienza dall’esterno. Perchè non ha proposto e sostenuto, per fare un esempio, Patrizia Muresu? Serra si è candidato per otto volte, nel 1985, 1995, 2000, 2004 (regionali), 2005 (comunali + provinciali), 2010 (comunali + provinciali). Sarebbe bello che i cittadini di Ossi alla nona candidatura, alle elezioni comunali gli dicessero la stessa cosa che hanno detto a Cassano cinque anni fa, cioè che è davvero ora di ritirarsi e lasciare davvero spazio ai giovani! Quella gran voglia di ritornare al potere Serra e Cassano mandano giù trent’anni di insulti reciproci e fanno la lista insieme Se chiedete a un ragazzo di 18 anni, che si appresta a votare per la prima volta alle elezioni comunali, se conosce Giovanni Serra e Gavino Cassano molto probabilmente, risponderà di no, se invece li conosce e risponde affermativamente, è probabile che non trovi nulla di strano che stiano organizzando una lista insieme. Se invece chiedete agli ossesi dai 35-40 anni in sù, quelli che conoscono la storia politica recente e meno recente, non possono non rimanere meravigliati di questo fatto. Il motivo è presto detto: dal 1985 fino a un paio di anni fa Serra e Cassano si sono combattuti ferocemente, casa per casa, voto per voto, in una “guerra dei trentanni” oggi, invece, pur di provare a vincere le elezioni comunali hanno fatto un inciucione! Hanno cominciato a cinguettare un paio di anni fa e hanno finito per fare una lista insieme! Eppure, senza andare molto lontano nel tempo, alle scorse elezioni comunali, il 28 maggio del 2010 alle ore 19 circa, nel comizio tenuto in piazza del popolo, Cassano sotto la palma era molto infervorato e parlando a voce alta al microfono usò parole pesantissime contro Serra, riferimenti a soldi e tavoli da gioco che gli astanti ascoltarono allibiti. Oggi alla vigilia dei settant’anni questi due dinosauri della politica ossese, con un’operazione di potere, senza nessuna coerenza sono tornati indietro di trent’anni al 1985 quando il paese di Ossi, superati i 5 mila abitanti nel censimento del 1981, votò col sistema proporzionale e la DC riuscì a tornare al potere dopo il decennio delle sinistre. Dopo pochi mesi la maggioranza andò in crisi e cominciò così un periodo di confusione che fu il più grave della storia amministrativa ossese del dopoguerra perfino peggio degli anni 1965-1967. Negli anni 1986-1988 ci fu addirittura la revoca del sindaco! Da una parte Serra, dall’altra Cassano, dopo l’86 andarono avanti nella guerra dei trent’anni, nel 1990 Cassano vinse le elezioni comunali poi nel 1995 le vinse Serra, con l’aiuto determinante della sinistra (PDS) nel 1999 Cassano andò alla Regione, nel 2000 Serra fu riconfermato sindaco, nel 2004 alle regionali lo scontro fu diretto, Serra e Cassano presero gli stessi voti ma Cassano fu eletto. Nel 2009 Cassano fu bocciato alle regionali e nel 2010 bocciato come candidato a sindaco, Serra fu rieletto alla provincia. Gli ossesi per trenta anni li hanno visti contrapporsi, oggi passeggiano a braccetto e preparano la lista per le comunali, addirittura con alcuni cinque stelle che pensano ingenui di rappresentare il rinnovamento. Cassano d’altronde da tempo auspicava pubblicamente che Serra facesse una lista. Lo ha accontentato! INSERTO - ELEZIONI COMUNALI - 31 MAGGIO 2015 III Introsaidda lo capì e lo scrisse già nel 2012 I problemi nel Pd di Ossi nascevano da Serra che puntava a ricandidarsi come sindaco Nel mese di Giugno 2012, dopo l’abbandono del Pd da parte di due consiglieri della ex Margherita, che per molti versi appariva senza senso, visto che era motivato con la crisi mondiale (!) e altre amenità completamente fuori dalla portata della politica locale e del Consiglio Comunale di Ossi, visto che il loro referente politico era, ed è, Giovanni Serra, su questo mensile apparve un articolo provocatorio dal titolo “Serra ha voglia di rifare il sindaco?” (giugno 2012) nel quale, senza troppi giri di parole si dava un’interpretazione chiara dei maldipancia che andavano avanti da tempo. Serra cominciava a preparare il suo ritorno in campo e, capendo che il Pd non lo avrebbe ricandidato, aveva bisogno di un motivo per distaccarsi. Intanto in quei mesi gli attacchi dei due dissidenti contro la maggioranza continuarono. Attacchi personali contro il sindaco infarciti di demagogia. Dopo ulteriori polemiche a prendere posizione fu direttamente Serra il quale con un volantino distribuito nelle edicole, scrisse che quelle di Intro sa Idda erano illazioni volte a delegittimarlo, a rappresentarlo negativamente come un burattinaio, come uno che trama nell’ombra senza mai esporsi. Serra in quell’occasione smentì categoricamente l’interesse a candidarsi a sindaco. Prendemmo atto di quella precisazione e, pur non avendo ricevuto direttamente il volantino, lo pubblicammo su questo mensile (giugno 2013). Adesso che è ufficiale che Serra è candidato è anche evidente che non era il nostro giornale a fare illazioni, ma si trattava di un teatrino, con da una parte Cassano che sollecitava da tempo Serra a candidarsi, e dall’altra lui che negava di essere interessato, insomma il vecchio copione democristiano del “io non volevo ma tutti me lo hanno chiesto”. Serra ha deciso di candidarsi nel 2012 in coincidenza con l’abolizione delle province, e guarda caso allora iniziano i casini nel Pd a Ossi. Alla fine chi è che aveva ragione? Chi è che stava mentendo sulle reali intenzioni? Agli elettori giudicare. Anche a Ossi il trasformismo in grande stile Padri, padrini, figli e spiriti santi, tutti alla ricerca dell’eternità elettorale in comune Cosa sta succedendo in queste elezioni comunali che non era mai successo prima? Sta succedendo che anche a Ossi è arrivato il “trasformismo” in grande stile. Il trasformismo è un modo di fare politica tipico dell’Italia (e dei paesi sottosviluppati) per il quale una persona che fa una scelta politica, dopo pochi giorni, poche settimane o mesi, è capace di fare un’altra scelta totalmente contraria alla precedente senza minimamente scomporsi o vergognarsi, come se fosse tutto normale. Rutelli, per fare un esempio, ha iniziato la sua carriera politica come anticlericale incallito e l’ha conclusa baciando le pile ai porporati. In venti anni è andato agli estremi opposti. Un altro esempio è Capezzone che prima era un sostenitore di Prodi e appariva in Tv a parlare male di Berlusconi, poi dopo due anni appariva sempre in Tv a sostenere Berlusconi e parlare male di Prodi. Un tempo le persone che cambiavano partito venivano viste con molto sospetto dagli elettori. Se uno era comunista, socialista, repubblicano, sardista, missino, democristiano e lo diceva pubblicamente, l’appartenenza politica diventava un tratto di orgoglio identitario, mica si poteva cambiare partito così alla leggera. Il trasformismo politico tanto diffusosi a livello nazionale, era meno frequente a livello locale perchè le persone in un paese piccolo si conoscono tutte. I tempi però cambiano, i partiti sono diventati dei contenitori vuoti che non rappresentano quasi nulla e certi comportamenti trasformistici hanno preso piede. Oggi ad Ossi per le elezioni comunali è in corso una delle più grandi manifestazioni di trasformismo come non si erano mai viste prima. Gente che va, gente che viene, padri, figli e figlie, padrini politici, di battesimo e di cresima, gente che per anni si è combattuta, che fino a poco tempo fa non si salutava, adesso dopo alcune piroette è tutta intenta a fare il bene per Ossi (!?). I tre candidati a sindaco provengono tutti e tre dal Pd, gli ex margherita in due liste e gli ex Ds in altre due, poi c’è Sel che si è divisa in due liste, Irs in tre liste, i cassaniani sono divisi in due liste, gli ex socialisti in due liste, gli ex alleanza nazionale con gli ex comunisti in una lista, cinquestelle che sostengono un ferrovecchio ex Dc, ex Ppi, ex Margherita ed ex Pd, (cioè sostengono a parole il rinnovamento ma nei fatti sono in lista col vecchio anzichè col nuovo). Gli ex ambientalisti con gli ex a favore delle cave, impresari alleati con chi gli contestava i lavori di quell’impresa, studi tecnici associati in liste dissociate, e poi una lunga carica di figli e figlie di ex assessori. Ora, cari lettori, provate a fare una cosa: guardate i nomi delle tre liste, pensate a cosa è successo a Ossi negli ultimi vent’anni pensate ai protagonisti di questi ultimi vent’anni che sono venuti nelle case a chiedervi il voto, pensate a cosa vi hanno detto in passato, pensate all’anomalia per cui tutti e tre i candidati vengono da un partito e nessuno dall’opposizione, pensate agli inciuci tra gente che si è sempre odiata, fate memoria sulle cose che avete sentito da loro e guardate oggi dove sono andati a finire e con chi sono! Non sarà difficile vedere che una lista segue un percorso lineare e coerente le altre due liste fanno slalom seguendo altro. INSERTO - ELEZIONI COMUNALI - 31 MAGGIO 2015 IV Quanto è difficile mollare la poltrona... Serra e Cassano non hanno mai sostenuto qualcuno che prendesse il loro posto Correva l’anno 1985, alla Casa Bianca sedeva Ronald Reagan, oltre il muro di Berlino (che era ancora in piedi) c’era l’Unione sovietica di Gorbaciov, a Londra Margaret Tatcher, il capocannoniere del campionato italiano era Michel Platinì, ad Ossi a preparare una lista per le elezioni comunali del 1985 c’erano Cassano e Serra entrambi nelle fila della Democrazia Cristiana. Oggi in America c’è Obama, il muro di Berlino è crollato, l’Unione sovietica non c’è più, Platinì ha smesso di giocare a calcio da una vita, ma ad Ossi sembra che tutto sia immutabile: Serra e Cassano stanno preparando una lista per le elezioni comunali! Ma la cosa più divertente di tutte è che Giovanni Serra il 28 marzo ha motivato sul giornale “La Nuova Sardegna” la scelta di candidarsi col fatto che, essendo persona “di provata esperienza”, si candiderà per costruire una nuova classe dirigente di giovani! Questa è davvero bella! Passano i decenni, i giovani invecchiano ma lui si candida per la nona volta (settima volta se non consideriamo le doppie candidature) in trent’anni in modo da poter far emergere i giovani! Qualcuno è convinto che chi legge questi buoni propositi da una vita, vedendo sempre le stesse facce, creda ancora a queste amenità? Serra e Cassano hanno una cosa in comune, oltre la guerra dei trent’anni e l’armistizio elettorale degli ultimi mesi, una cosa nella quale sono praticamente identici: non fanno mai crescere nessun giovane al loro fianco. Cassano poteva puntare su un giovane e farlo emergere in politica, ma in quasi quarant’anni di attività l’unico giovane che ha fatto crescere è “mimmere”, cioè sè stesso. Giuseppe Tagliente, per fare un esempio, poteva essere un nome valido, Gavino Fadda, un altro, oppure anche Alfredo Mossa poteva fare il consigliere provinciale nel 2005 ma fu bocciato a causa dei collegi lasciati scoperti da Cassano nella lista dei Riformatori. Generosità? Nemmeno per sogno! Altruismo? Nulla di nulla! L’unica eccezione, l’unica persona con cui Cassano è generoso politicamente è la figlia che è candidata nella lista di Serra ed alla quale sta appunto generosamente e disinteressatamente dando una mano facendole la campagna elettorale. Lo stesso atteggiamento verso i giovani vale per Giovanni Serra che ha avuto come collaboratori delle persone che potevano aspirare ad essere candidate ma essendo giovani un tempo sono ora cresciute e stanno anche invecchiando in consiglio comunale ma non è ancora il loro turno, anche questa volta devono fare un passo indietro e lasciare il posto all'uomo di provata esperienza che candida tanti giovani a consigliere (come vent’anni fa) per creare la classe dirigente di un futuro domani. Ad esempio Patrizia Muresu dopo 15 anni come consigliere e assessore comunale, dopo essere uscita dalla maggioranza da tre anni, avendo formato un gruppo autonomo, fatto opposizione, firmato mozioni, interrogazioni articoli sulla stampa, per lei nessuna candidatura a sindaco; stessa cosa per Nando Canu, con Serra anche lui invecchierà aspettando. Evidentemente nessuno dei due è stato ritenuto capace od all'altezza di Serra, quindi continueranno a fare i paggetti al servizio della provata esperienza. Se Pasquale Lubinu nel 2005 è stato candidato a sindaco lo si deve soprattutto al partito dei DS che si impose, mentre Serra aveva già promesso la candidatura a Pietro Simula. Serra non ha mai digerito Lubinu e gli ha fatto una costante guerriglia sottotraccia dal 2005, (senza mai esporsi pubblicamente) fino al 2008 quando una volta nato il PD serviva la pace per le elezioni provinciali. Dopo le elezioni del 2010, nelle quali Serra, stupendo un pò tutti (gli addetti ai lavori) anzichè aiutare Patrizia Muresu e Maria Demontis, si candidò oltre che alla provincia anche come consigliere comunale. Il risultato fu negativo, lui stesso non venne eletto (come del resto Cassano nel 2000) e la sua storica sostenitrice Muresu arrivò ultima, dando la colpa di tutto anzichè a Serra “al Pd”. La morale della storia è che dopo decenni di politica Cassano e Serra non hanno eredi politici, come nella tradizione del migliore egoismo li hanno divorati, a mò di Saturno - Crono che divorava i figli perchè non prendessero il suo posto. E i giovani li stanno a guardare mentre stanno invecchiando.. L’opposizione dov’è? Si divide e s’accoda a pezzi della maggioranza Con tutto questo parlare del Pd e delle tre caravelle, ehm... liste, ci siamo dimenticati di dire qualcosa sulla minoranza. Cinque anni fa Cassano voleva rifare il sindaco, dopo trenta anni, dalla prima elezione (1980) ma gli ossesi gli dissero che era ora di ritirarsi. La sua lista, pur avendo preso il 19% dei voti elesse cinque consiglieri, cioè il 30% dei componenti il consiglio comunale, (un caso unico di “premio di minoranza”). Oltre Cassano vennero eletti Sebastiano Solinas, Cristiana Sanna, Gian Nicola Manca e Giovanni Mura. Sanna, Manca e Solinas, nei cinque anni di opposizione hanno firmato le mozioni, interpellanze e interrogazioni cassaniane, mentre Mura a volte ha seguito il suo intuito prendendo delle cantonate peggiori di quelle che di Cassano. Giunti al termine dei cinque anni, pare assodato che ben quattro su cinque consiglieri d’opposizione non si candideranno. Cassano non si candiderà sostenendo la lista Serra dov’è candidata la figlia. Nella stessa lista sarà candidata la zia di Gian Nicola Manca. Sebastiano Solinas non è candidato. La consigliera Cristiana Sanna, invece, sarà candidata, non nella lista Serra, ma nella lista Cau. Infine rimane Giovanni Mura che, dopo aver convocato una riunione dei 5 stelle, per le ore 19 a sa Funtana Noa, avendo visto che alle 19,15 nessuno dei mille elettori ossesi 5 stelle delle europee era presente, ha chiuso la porta e se n’è andato. Nessuna lista ha voluto lo “scomodo” Mura che cercando di esplorare il bilancio comunale pare si sia allontanato molto dall’orbita terrestre. INSERTO - ELEZIONI COMUNALI - 31 MAGGIO 2015 5 S'oraria: uno studio sulla tradizione di Ossi Sulla rivista Sardegna Mediterranea: "Il corredo degli ori nel vestiario tradizionale di Ossi" Sardegna Mediterranea è un semestrale di cultura che venne pubblicato a Nuoro per la prima volta nel 1997. La rivista curata e diretta da Dolores Turchi, si dedica soprattutto alla pubblicazione di saggi sugli usi, costumi e tradizioni dei popoli che gravitano intorno al Mediterraneo con un occhio di riguardo verso la popolazione sarda. Tra i collaboratori che arricchiscono il semestrale con ricerche ed approfondimenti in tema di cultura, storia, tradizioni e antropologia della Sardegna vi è Maria Laura Cossu, da sempre cultrice appassionata di tradizioni popolari, che collabora da anni con Sardegna Mediterranea. Suoi gli articoli sul costume femminile di Ossi, sull'abbigliamento tradizionale di Sennori e tanti altri argomenti tutti improntati sulla difesa delle tradizioni e caratterizzati da una particolare sensibilità verso la conservazione dell’identità culturale e la riscoperta delle radici della comunità Ossese. Sul numero di aprile della rivista è apparso un suo saggio dal titolo “S’oraria. Il corredo degli ori nel vestiario tradizionale di Ossi” dove nell’affrontare la descrizione del corredo orafo tradizionale, si sofferma su un’accurata analisi del contesto socio-economico in cui appare l’uso degli ori ad Ossi. << Ossi dista circa 10 chilometri da Sassari era legato alla città soprattutto per piccoli commerci; ai primi del novecento la popolazione di circa 3000 abitanti era dedita soprattutto all’agricoltura, alla pastorizia e in minima parte a lavori artigianaIi. L’esiguità e la tipologia del territorio non davano sostentamento a tutta la popolazione per cui a fine ‘800, diverse famiglie si stabilirono nella Nurra di Olmedo occupando grossi appezzamenti terrieri e dando lavoro a braccianti ossesi che a decine venivano impiegati nel disboscamento e nei lavori agro-pastorali. Questo non intaccò il forte legame con la comunità di origine poichè i bambini, in genere seguiti dalle nonne, frequentavano le scuole ad Ossi. Sino alla fine dell’ottocento erano le classi agiate a potersi permettere il corredo orafo tradizionale, ma il nuovo “benessere, il desiderio delle donne delle classi subalterne di potersi abbellire come quelle delle classi agiate e l’adozione di manufatti semi-industriali, favorì l’acquisizione e il possesso da buona parte della popolazione dei gioielli che oggi adornano il vestiario tradizionale. Il corredo di ori ad Ossi (s’oraria) è legato intimamente al costume tradizionale in quanto lo abbellisce e lo completa ma soprattutto caratterizza la veste nuziale. Per tradizione al fidanzamento era la famiglia dello sposo a donare il corredo orafo unitamente alle stoffe per la realizzazione del costume, è naturale notare che i doni erano proporzionati alla ricchezza della famiglia dello sposo e informava quindi dello stato socio-economico degli sposi. La maggior parte del corredo orafo si acquisiva al momento del fidanzamento ad esclu- sione di alcuni gioielli ereditati (visto che si seppellivano i morti senza ori) e di anelli e spille che venivano regalati al momento del battesimo senza distinzione di sesso, che il fidanzato regalava successivamente alla futura sposa. In paese non sono documentate botteghe orafe per cui i doni venivano in genere acquistati nelle gioiellerie sassaresi, infatti Sassari a quei tempi vantava valenti artigiani e un commercio aperto alle novità della moda continentale. Tra la fine dell’ottocento e i primi anni del novecento questo ha comportato l’adozione di nuovi gioielli di fattura semiindustriale di ispirazione cittadina, di poco peso, molto appariscenti e meno costosi, prodotti con oro a basso titolo, conosciuti come gioielli borbonici. Questo fenomeno interessò i paesi del circondario di Sassari e soprattutto i paesi di Ossi e di Ittiri con ornamenti tradizionali simili; prima dell’adozione di questi manufatti di importazione, il corredo di fattura tradizionale era costituito da: Bottoni d’oro o argento … Collana di corallo e oro ... Dalla fine dell’800 il corredo si arricchisce di collier, medaglione, catena saliscendi, spille e anelli di produzione continentale.)...>>. M. Laura Cossu La versione integrale del saggio continua con una minuziosa descrizione delle diverse tipologie di gioielli che per ragioni di spazio non possiamo riportare, rinviando per la lettura alla rivista pubblicata in aprile e disponibile in edicola. Dolores Turchi è nata nel 1935 ad Oliena studiosa di tradizioni popolari è stata direttrice della rivista "Sardigna Antiga", ha fondato, ed attualmente è direttrice, della rivista di cultura la "Sardegna Mediterranea". Nel 2003 ha fondato la casa editrice Iris. 6 Assazzende & Buffende: record di presenze Compie 17 anni la degustazione di vini tipici ossesi oggi organizzata da Pastinum Diciassette anni fa la prima edizione di “Assazzende e Buffende”, fra le prime nel nord Sardegna che oggi con nomi e formule diverse si è diffusa in quasi tutti i paesi del territorio. Per le strade e i vicoli del centro storico una volta all’anno, si può passare una serata in allegra compagnia. Quindici cantine per quindici produttori, ventitre ettolitri di vino tra cagnulari, cannonau, vermentino, moscato, girò, insomma, tutte uve tipiche della tradizione locale nei vigneti sparsi per il territorio ossese tra Baddedale, Sas renas, Su Littu, Pianu Maccarrone, Sae, Santa Ittoria, Segapane, Monte Achesi. Da tre anni il Comune di Ossi ha delegato l’organizzazione all’Associazione “Pastinum”, di cui è presidente Franco Sanna, nata, come recita il suo Statuto, con lo scopo di “affermare l’identità enologica dei vini di Ossi”. Le cantine, salvo qualche TIU ANTONI PORCHEDDU Dopo breve malattia ci ha lasciato Antonio Porcheddu, con lui se ne và un pezzo di mondo antico. Era un cacciatore esperto, conoscitore di moltissimi luoghi di caccia del Nuorese, Logudoro e Gallura dove aveva passato parte della sua gioventù in compagnia di anziani ed esperti cacciatori c o m e Vittorio e Antonio Pinna, Antonio Turra, Barore Cocco, Antonio Sotgia, Michelino Macis e Angelino Sanna. Accomunava questa allegra brigata una grande passione per l’ars venandi. Antonio è stato capocaccia esperto e competente; guidò per parecchi lustri la sua compagnia di cacciagrossa. Antonio Maria Cocco e la Redazione di INTROsaIDDA si uniscono al dolore dei familiari. eccezione, non hanno produzioni di tipo industriale, ma prodotti destinati in genere al mercato locale seppure premiate ripetutamente in diversi concorsi. Il percorso parte da Piazza del Popolo diramandosi per il centro storico con gli stands delle cantine: Canu Cuccuru Sechi, Angelo Demontis, Gianfranco Serra, Franco e Tonino Pilo, Fratelli Zirattu, Gavino Sanna, Tonino Palmas, Franco Masia, Vittorio Spanu, Franco Sanna, Alba & Spanedda, Piero Contini, Lorenzo Pais, Fratelli Solinas, Nino Derudas. L’edizione 2015 si è arricchita di altre presenze come l’Associazione Cuochi della Provincia di Sassari che ha installato propri punti di ristoro (panini con carne e altri assaggi e prelibatezze). Si sono potuti gustare gnocchetti alla sarda con salsiccia, zuppa di pane Zichi, porchetta arrosto, panini con la salsiccia e la purpuzza della premiata ditta di salumi Bardana, oltre ai formaggi della ditta 3L. Infine una enorme torta alla bagna d’arancia di 400 chili, frijolas, seadas e lo stand del “maestro” Graziano Pranteddu col gelato carapigna e torrone. La musica e il folklore, hanno accompagnato le degustazioni con il coro Boghes Noas di Ossi, il coro di Uri, le launeddas di Giuseppe Tatti e il gruppo folk Santa Ithoria di Ossi. Il Museo Etnografico, aperto per l’occasione dai volontari dell’Associazione culturale Su Kérku, è stato visitato da centinaia di persone che hanno potuto ammirare i tanti pezzi rari esposti nel patio e nelle sale. L’appuntamento è ora per il 2016 dove con la collaborazione di tutti si potrà migliorare questa bella manifestazione. L’imbrunire in primavera “Vesper”, composizione giovanile di William Simula “Vesper”, così ho intitolato questa mia breve poesia giovanile del ’97, in lingua latina significa sera, imbrunire ossia quando muore il giorno il quale, specialmente in primavera, ha un fascino molto particolare. Infatti, il paesaggio spesso sembra abitato solo dal silenzio e soprat- tutto nel cuore della campagna (e presso Ossi esiste una campagna stupenda, fertile, da mozzare il fiato) non si avverte nessun rumore fastidioso. Spero con questi umili versi di aver reso un’immagine dell’imbrunire abbastanza interessante ed accessibile a tutti quelli che amano questa antica (e sempre nuova) forma d’arte straordinaria che, in tempi convulsi come questi, è una specie di consolazione indispensabile per vivere bene in ogni momento della giornata. Vesper Impercettibile rantolare dell’aria forme moribonde disperano … Tremuli ombre organizzano la sera nel cumulo di silenzi mistici. William Simula 7 DEMOCRISHINING! Era una notte buia e tempestosa e i fulmini squirtavano il cielo. L’ora dell’appuntamento era alla stessa ora della riunione del giorno prima, minuto più minuto meno, nello stesso posto, con le stesse facce. Attorno a un tavolo sedevano Petone da Rotterdam, Saddam Kussein, Cricetorige de Forrojen, Bovaro Bill, Ragionier Monorchio a Rimorchio Ciuffo d’oro detto “AnVedicome-balla” e il perfido Albione paffutone con a fianco Dottor Stranamorino. La situazione era grave. Tutti gli ingredienti per fare un minestrone della valle degli orti erano apparecchiati. La lista Frankenstein si poteva comporre unendo tutte le frattaglie disponibili, un pò di vecchia diccì, saltata in padella, odi, veleni e male parole quanto basta, un pò di sinistra, un pò di ecologia e un pò di rutti in libertà, quanto basta, con primarie e senza primarie, una minestrina a cinque stelline con il dado star, cozze saltate e latte parzialmente stremato. Dentro il bugigattolo la tensione era papabile. “Si può fare un minestrone di verdure insieme al latte con le cozze?” Il perfido Albione sosteneva di si proponendosi come cuoco, “vi lu fozzu eu maste sceff”, avrebbe cucinato lui l’incredibile ricetta. Ma non aveva fatto i conti con Petone da Rotterdam, un nomade della politica, uno abituato alle PIBERE & PIBERONE frustate larghe sulle spalle degli altri, che con argomenti arguti, li apostrofò tutti, sostenendo la tesi che il latte insieme alle cozze non va bene, poi se in più si aggiungono le verdure ne sarebbe venuta fuori una cosa talmente indi- geribile che le scosse di diarrea si sarebbero sentite da Opporo. Appena finito di parlare un lampo illuminò il gabbiotto come fosse giorno. Seguì un tuono profondo. L’ora segnata dall’intestino era giunta! Era l’ora di mandare a cagare i trasformers che progettavano l’invasione di Ossifield. Non l’aveva pensata così Dottor Stranamorino l’operazione, ma la situazione stava ormai sfuggendo dall’orinale. Gola profonda intanto si era messa in movimento. Si era già inbucata in tutte e tre le liste e aveva già capito da dove proveniva l’olezzo. Facce tristi e vetri appannati al bugibattolo, vecchi avanzi di partito che in quattro baci e una carezza avevano esaurito l’ultima giovinezza, mentre Gola profonda già alle 7,30 del mattino sapeva tutto di tutte le riunioni; i soliti cascettoni andavano a spifferare tutto a destra e a manca, ma la cosa inquietante fu quando il piccolo Danny si mise con il triciclo a correre per i corridoi del Municip-look hotel e si imbattè nella visione delle gemelle Kessler della politica locale: com’era possibile? La verità è che Danny aveva il dono della “luccicanza” (shining) poteva vedere eventi che si erano svolti nel passato! Nel caso nostro più che di shining si trattava di democri-shining, un fatto accaduto tanti anni prima che per quanto raccapricciante ed inquietante appariva di nuovo nel presente! Girò il triciclo e tornò a casa spaventatissimo. Gente come Saddam, Forrojen, Bovaro Bill, Monorchio - Rimorchio non è più credibile, e gli ossesi sapranno giudicare da che parte sta la coerenza. Dividimus sos votos? Non de chelzo! Su candidadu “attappiradu” parede unu culu annuzzu Ciao, e comente istas? Bene, e tue? No b’at male! Aisculta, già l’ischisi po sa votazionese, chi b’este nonnu meu candidadu? Nonnu tou? Tiu Bachisi? Emmo, at nadu chi si candidada ca devet aggiuare sos giovanos! Eh bi la faghede? No este in sos norantanoe annos? Guasi chentu! E itte bi cheres faghere, giughede unu catetere e andende. Non de podet faghere a mancu ca sos giovanos chena issu no poden guvernare! Aisculta nois b’amusu a Tiu Serafinu chi è bennidu a pedire su votu... Tiu Serafinu? Ello candidadu este? Tiu Serafinu è giovanu, at solu settantachimb’annos, si podede candidare sa prossima olta! Faghimus goi: dividimus sos votos in domo, duos a Tiu Bachisi e duos a Tiu Serafinu! Dividimusu!? Ma itte divididese? Po gai e po gai votade a chie bo piaghede! E puitte no lo cheres duos votos? Non de chelzo! Tenidebolos tottu sos votos non de chelzo nudda!
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