DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 CLASSE 5° BS 2014-15 28 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 SOMMARIO Composizione del Consiglio di Classe pag. 4 Il profilo professionale pag. 5 Presentazione della classe Elenco dei candidati Presentazione della classe pag.8 pag.8 Progetto educativo e didattico Obiettivi educativi Obiettivi trasversali Obiettivi didattici Metodi Mezzi e strumenti Attività di recupero Progetti, attività integrative (culturali e professionalizzanti) e visite di istruzione Modalità di verifica pag.9 pag.9 pag.9 pag. 10 pag.11 pag.11 pag. 11 pag. 11 pag.11 Strumenti e criteri di valutazione Valutazione del comportamento Valutazione delle prove scritte Valutazione delle prove orali Criteri di attribuzione del credito scolastico pag.12 pag.12 pag.13 pag.14 pag.15 Programmi Diritto e tecnica delle aziende ristorative ed alberghiere Matematica Lingua francese Lingua inglese Scienze degli alimenti Laboratorio dei servizi di Sala Vendita Italiano Storia Laboratorio dei servizi di enogastronomia pag.18 pag.18 pag.19 pag.20 pag.21 pag.22 pag.24 pag.26 pag.28 pag.29 Relazioni Diritto e tecnica delle aziende ristorative ed alberghiere Matematica Lingua francese Lingua inglese Scienze degli alimenti Laboratorio dei servizi di Sala Vendita Italiano Storia Laboratorio dei servizi di enogastronomia pag.31 pag.31 pag.34 pag.37 pag.42 pag.45 pag.47 pag.52 pag.55 pag.57 2 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Simulazioni terza prova Date delle prove Prova di DTAR Prova di lingua francese Prova di lingua inglese Prova di LDSR pag.61 pag.61 pag.62 pag.64 pag.66 pag.68 Griglie di valutazione delle prove d’esame Analisi di un testo Saggio breve Articolo di giornale Tema storico Tema di attualità Seconda prova Terza prova Terza prova lingue straniere Colloquio pag.69 pag.69 pag.70 pag.71 pag.72 pag.73 pag.74 pag.76 pag.77 pag.78 3 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE 5^BS INDIRIZZO: Tecnico dei servizi ristorativi ed alberghieri Dirigente scolastico: Rachele Scandella DISCIPLINA DI INSEGNAMENTO DOCENTE (COGNOME E FIRMA NOME) DIRITTO E TEC. DELLE AZ. RIST. E ALB. TOSCANI PAOLO ALIMENTAZIONE SIMONETTI MARGHERITA RISTORAZIONE URBANI PAOLO SALA VENDITA BARETTA FEDERICO MATEMATICA BRAGATO IRENE INGLESE BOSIO MARINA FRANCESE FLOSPERGHER SONIA ITALIANO E STORIA SBROGIO' FRANCA 4 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 IL PROFILO PROFESSIONALE L’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI NEI CORSI SERALI Nella Riviera del Brenta, come si è detto, l’Istituto C.Musatti costituisce un punto di riferimento per adulti, lavoratori e giovani almeno di 16 anni che vogliano rientrare nel sistema dell’istruzione. Alla flessibilità dei piani di studio si associano innovazioni didattiche ed organizzative che pongono il nostro istituto in rete con enti ed istituzioni dedite alla formazione degli adulti (corsi EDA, Educazione degli adulti); sono abituali inoltre i contatti con le aziende per i tirocini. Iniziative culturali ed interculturali, alfabetizzazione degli immigrati non italofoni, iniziative di potenziamento linguistico contribuiscono ad arricchire l’offerta formativa. Le scelte metodologiche operate e attuate diffusamente nell’EdA, sin dal 1997/98, trovano conferma nelle indicazioni della normativa più recente: ricorso a procedure che richiamano i concetti di accoglienza, bilancio di competenze, lettura dei bisogni dichiarati e inespressi, orientamento, patto formativo, riorientamento, accompagnamento; affermarsi di didattiche attive che segnano il passaggio dai programmi alla programmazione, dalla specificità delle discipline agli assi culturali; competenze declinate in termini di abilità, capacità e conoscenze. L’elaborazione di moduli e di unità di apprendimento, non necessariamente sequenziali, oggi trovano un rafforzamento nella prescrizione di profili didattici coerenti con le otto competenze chiave richiamate dall’Europa e con le competenze di cittadinanza richiamate dall’obbligo d’istruzione, ai fini dell’equivalenza formativa di tutti i percorsi. I percorsi modulari, flessibili e reticolari hanno come focus non soltanto i contenuti, ma anche e soprattutto le competenze. Esse costituiscono il punto di partenza per la personalizzazione dei percorsi e contemporaneamente inducono a riflettere sulle metodologie per acquisirne di nuove, nell’ambito dei “risultati attesi” e individuare le modalità per renderle operative. I modelli tradizionali, ancorati alla centralità del docente e all’apprendimento per discipline, scandito in anni scolastici, cede il posto alla sperimentazione di itinerari che puntano sul coinvolgimento attivo dei soggetti, che sperimentano percorsi diversi e alternativi, coerenti con la disponibilità e le capacità di apprendimento personali. I corsi si rivolgono a studenti-lavoratori e adulti, ai quali offrono conoscenze culturali, competenze professionali e comunicative anche nelle lingue straniere, attraverso: Piani di studi individualizzati 5 Insegnamenti per moduli Riconoscimento dei crediti acquisiti attraverso precedenti studi, attività lavorative DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 ed esperienze coerenti con l’indirizzo (crediti formali, informali e non formali) Lezioni serali distribuite su 5 giorni settimanali. Le lezioni si svolgono nel periodo compreso tra settembre e giugno, dal lunedì al venerdì, in orario serale, articolandosi, a seconda dei giorni e delle classi frequentate, dalle ore 18.15 alle ore 23.15. All’inizio dei corsi, gli insegnanti incontrano gli studenti per presentare le attività didattiche in programma. I corsi serali, dopo il diploma di valenza europea, come è rappresentato nello schema riportato nella pagina a fianco, consentono di acquisire i seguenti titoli: o TECNICO DEI SERVIZI COMMERCIALI o TECNICO DEI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA – ARTICOLAZIONE CUCINA Il Corso serale permette a coloro che sono già in possesso di altri titoli scolastici, acquisiti in scuole statali o legalmente riconosciute, di vantare crediti nel processo formativo, riducendo le materie scolastiche ed evitando la frequenza delle prime due classi, sostituite in quei casi con un monoennio comune fra tutti gli indirizzi di studio. A questo scopo uno strumento importante è il Libretto formativo del cittadino, che consente di costruire il processo che porterà alla certificazione delle competenze. Tutti i diplomi danno accesso non solo al mondo del lavoro ma anche alle facoltà universitarie o ai corsi di istruzione e formazione tecnica superiore. SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA - ARTICOLAZIONE CUCINA Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. Il Diplomato è in grado di: 6 Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio; Comunicare in almeno due lingue straniere; Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; Attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici; Curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. ARTICOLAZIONE CUCINA Intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; Operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche; Individuare le nuove tendenze enogastronomiche. 7 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ELENCO DEI CANDIDATI Nr. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 8 Cognome AURIEMMA BRAVIN COIN CUOGO FASOLATO LUNARDI MANCO MARTON MENEGATTO MIRCI MISKEC PATTARELLO SABA SOLAZZO Nome GUERRINO STEFANO PATRIZIA TOBIA MARCO ALESSANDRO GIULIA VALENTINA ALBERTO GIAN LUIGI GORDAN MARTINA DANILO ANGELO MAURIZIO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO Dalle relazioni disciplinari dei singoli docenti si evincono gli obiettivi generali e specifici concordati dal consiglio di Classe a inizio d’anno e globalmente raggiunti, in riferimento alle linee essenziali del P.O.F. d’Istituto. OBIETTIVI EDUCATIVI la motivazione a migliorare e a partecipare alle attività con curiosità e interesse così da sviluppare le potenzialità individuali; la capacità di fissare degli obiettivi personali e di gruppo e di perseguirli con costanza; la consapevolezza ed il rispetto delle regole comuni, la capacità di autocontrollo, finalizzati ad ottimizzare le relazioni con il gruppo classe, i docenti, l’Istituzione scolastica; la capacità di socializzare, di confrontarsi democraticamente e di rispettare le opinioni altrui OBIETTIVI TRASVERSALI Consolidare la capacità di: parlare, scrivere, comunicare comprensione delle consegne, dei compiti, dei testi; comprensione testuale, osservazione, di analisi e di sintesi; applicare le conoscenze disciplinari eseguire i compiti pratici assegnati; prendere appunti e ordinarli e dunque consolidare un metodo affrontare argomenti e situazioni problematiche, applicando strategie personali al fine di raggiungere soluzioni anche innovative e flessibili Acquisire l’abitudine: alla collaborazione e al lavoro di gruppo; all’ascolto e al confronto; al lavoro autonomo e flessibile; al rispetto di impegni e scadenze; OBIETTIVI DIDATTICI Il Consiglio di Classe si è orientato verso il conseguimento di quelle conoscenze e competenze indicate dal profilo professionale precedentemente delineato. Gli obiettivi specifici delle singole 9 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 discipline qui riportate, sono dettagliati all’interno delle relazioni individuali dei docenti della classe: Imparare a studiare la matematica e a prendere consapevolezza della natura delle proprie difficoltà nella disciplina Saper cogliere nella lettura dei testi delle diverse discipline le informazioni essenziali al raggiungimento dell’obiettivo prefissato Sapere esporre i diversi contenuti disciplinari con sufficiente chiarezza. Produrre testi scritti pertinenti e comprensibili. Rafforzare la competenza linguistica (sia in lingua italiana sia in quella straniera), ampliando le conoscenze lessicali in relazione ai contenuti. Rafforzare le competenze comunicative, ricettive e produttive Sapere utilizzare le metodologie di analisi aziendale e sapere comprendere le problematiche relative alla gestione aziendale. Rafforzare le capacità di collocare i fenomeni studiati nel tempo e nello spazio Comprendere concetti e acquisire strumenti tecnico-scientifici in relazione alle discipline specifiche del tipo di scuola. I docenti del Consiglio di classe hanno definito gli obiettivi disciplinari minimi, che hanno implicato la conoscenza degli elementi fondamentali dei contenuti, espressi in forma chiara e coerente a prescindere da approfondimenti e collegamenti complessi. METODI Al fine di personalizzare i percorsi formativi e conseguire i migliori risultati didattici per tutti, il Consiglio di classe, ha adottato le seguenti metodologie: lezione frontale con spazi per l’intervento interattivo e il dibattito; lavoro di gruppo finalizzato a completare e confrontare quanto appreso; partecipazione attiva alla didattica, grazie a interventi, domande di spiegazione, proposte e relazioni su contenuti prefissati o esperienze didattiche vissute dalla classe, utilizzando ove possibile strumenti multimediali e attività laboratoriali; consultazione di documenti utilizzati dalle imprese commerciali. Il linguaggio utilizzato durante le spiegazioni è stato il più possibile semplice. All’interno dei singoli programmi disciplinari, sono stati privilegiati i contenuti più vicini agli interessi e alle esperienze degli alunni, ma in linea con le Linee guida. Dopo la consegna delle verifiche e/o delle simulazioni, si è sempre proceduto alla correzione collettiva o individuale degli errori. MEZZI E STRUMENTI Gli strumenti didattici di cui i docenti si sono avvalsi sono: i libri di testo in adozione, libri consigliati dai docenti. LIM 10 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 laboratorio informatico: computer, ipertesti multimediali, internet, programmi Office ecc. riviste di settore, diapositive, cataloghi e modulistica aziendale, videocassette, audiocassette e registratore film e documentari ATTIVITÀ DI RECUPERO Gli interventi di recupero effettuati dai vari docenti della classe sono riconducibili a tre diverse tipologie: durante le ore curricolari e in itinere. Gli obiettivi comuni sono stati: a) colmare le difficoltà di base; b) rinforzare la preparazione degli alunni più deboli nelle varie discipline; c) sviluppare ed approfondire alcuni argomenti specifici più significativi e/o accompagnare le classi nell’elaborazione delle tesine. PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE (CULTURALI E PROFESSIONALIZZANTI) E VISITE D’ISTRUZIONE Al fine di ampliare l’orizzonte esperienziale, didattico e culturale degli alunni, la classe ha partecipato: 1. Giornata del ricordo 2. Giornata della memoria 3. UDA “la ristorazione senza glutine” 4. UDA “il Curriculum Vitae” 5. Visita a EXPO Milano MODALITÀ DELLE VERIFICHE Il Consiglio di classe ha effettuato per ciascuna disciplina numerose verifiche, che hanno consentito di esprimere una valutazione ad ampio raggio, in grado di cogliere la complessità individuale degli studenti. Pur con le relative differenze e specificità, le prove scritte hanno consentito di verificare: le conoscenze generali e specifiche la competenza plurilinguistica generale e l’uso delle terminologie specifiche le competenze come possesso di conoscenze indirizzate all’operatività la capacità di analisi e di rielaborazione logica e critica Le prove orali hanno consentito di verificare: 11 la conoscenza degli argomenti disciplinari le capacità espositive e la padronanza del linguaggio specifico la capacità di rielaborazione e di collegamento DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il Collegio dei docenti, tenuto conto della normativa vigente in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti1 - la cui correttezza esprime senso di responsabilità, rispetto dell’altro e appartenenza civica a una comunità - adotta i seguenti criteri: 6. la valutazione del comportamento avviene in sede di scrutinio intermedio e finale. Il voto, su proposta del docente coordinatore, è attribuito collegialmente dal CdC; 7. il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente, fa media con quello delle altre discipline e influisce sul credito scolastico con l’attribuzione del punteggio inferiore della banda; 8. il comportamento di ogni studente è valutato in relazione all’osservanza dei doveri contemplati dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, dal Regolamento di disciplina e dei laboratori dell’Istituto, dal Patto di corresponsabilità. In adesione al comma 2 dell’art. 3 del D.M. 5/2009, la valutazione non si riferisce mai a un singolo episodio, ma scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente nel corso dell’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il CdC «terrà in debita […] considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno»; 9. come prescrive la legge, la «valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità» (art. 2 D.M. 5/2009); 10. il voto sei decimi esprime una valutazione di stretta sufficienza, pur in presenza dunque di scorrettezze, richiami e note; stessa componente negativa è espressa dal sette decimi. I voti più alti (9/10) misurano comportamenti variamente corretti e responsabili in ogni situazione scolastica, stage e alternanza Scuola/Lavoro compresi, oltre che livelli apprezzabili di coscienza civile e sociale. Un voto inferiore a sei/decimi, in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica all’anno successivo di corso e all’esame conclusivo del ciclo di studio, poiché è indice di ripetute azioni di particolare e oggettiva gravità, disciplinati dal D.M. 5/2009; 1 Si fa riferimento in particolare al D.P.R. 122/2009, alla Legge 169/2008 e al D.M. 5/2009, che recepiscono il D.P.R. 249/1998 (Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria), modificato dal D.P.R. 235/2007. 12 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 11. ogni CdC vaglia il comportamento degli allievi secondo la seguente Griglia, deliberata dal Collegio docenti al fine di favorire l’omogeneità della valutazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO INDICATORI/DESCRITTORI Voto Coscienza civile e sociale 10 a. Comportamento sempre corretto, responsabile ed educato, rispettoso degli altri, dell’ambiente, delle strutture e degli arredi scolastici. 9 a. Comportamento generalmente corretto, responsabile ed educato, rispettoso degli altri, dell’ambiente, delle strutture e degli arredi scolastici Rispetto delle regole Partecipazione alle attività didattiche e al dialogo educativo b. Sempre puntuale negli c. Attento, collaborativo, adempimenti scolastici, partecipe, segue con osserva i regolamenti e le attenzione costante le disposizioni della scuola. proposte didattiche e le attività di classe e di Istituto. Ottima l’interazione educativa. b. Puntuale negli adempimenti scolastici, osserva i regolamenti e le disposizioni della scuola. c. Attento e partecipe, segue con attenzione le attività di classe e di Istituto e il dialogo educativo. b. Non sempre puntuale negli adempimenti scolastici, osserva comunque i più importanti regolamenti e le disposizioni della scuola. c. Partecipazione poco sistematica alle attività didattiche a causa di qualche assenza strategica e/o di ritardi reiterati. 8 a. Comportamento corretto ma vivace, nel complesso rispettoso degli altri, dell’ambiente e degli arredi scolastici. 13 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 7 a. Comportamento vivace e non sempre rispettoso degli altri, dell’ambiente, delle strutture e degli arredi scolastici. 6 a. Comportamento scorretto e scarsamente rispettoso degli altri e/o dell’ambiente, delle strutture e degli arredi scolastici. b. Poco puntuale negli adempimenti scolastici, spesso disattende i regolamenti e le disposizioni della scuola, anche se non sempre i richiami sono avvenuti in forma scritta. c. Inadeguata partecipazione alle attività didattiche anche a causa di assenze reiterate e strategiche o di ritardi ripetuti. Disinteressato al dialogo educativo. b. Poco puntuale negli adempimenti scolastici, disattende abitualmente e in modo grave i regolamenti e le disposizioni della scuola (presenza di numerose note e sanzioni disciplinari). c. Scarse l’attenzione e la partecipazione alle attività didattiche e alle iniziative educative della scuola anche a causa di numerose assenze ingiustificate. Disinteressato al dialogo educativo. 5 b. Condizioni necessarie (ex c. Episodica partecipazione alle attività didattiche e alle a. Comportamento art. 4 DM 5/2009) sono: abituale molto scorretto e 1. irrogazione di almeno una iniziative educative della irriguardoso nei confronti sanzione disciplinare che scuola. Scarsa attenzione al dei compagni, dei docenti comporti l’allontanamento dialogo educativo. e/o degli altri lavoratori temporaneo dello studente della scuola, dell’ambiente dalla comunità scolastica per e degli arredi scolastici, periodi superiori a 15 giorni; nonostante i ripetuti richiami dei docenti e del 2. mancanza di apprezzabili e concreti cambiamenti nel C.d.C. comportamento dello studente dopo l’irrogazione della sanzione medesima. 14 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI TABELLE di CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI di COMPETENZE Le valutazioni sommative non sono state circoscritte alla pura rilevazione “oggettiva” del grado di apprendimento e delle competenze raggiunte, ma ha tenuto conto del miglioramento rispetto ai livelli di partenza, della partecipazione e dell’impegno dimostrato nel corso dell’anno. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, i docenti hanno fatto riferimento alle griglie di valutazione (delle discipline e delle prove di simulazione) contenute nel POF dell’istituto, che si riportano di seguito. Allo scopo di dare una migliore comunicazione alle famiglie sul grado di apprendimento degli studenti, oltre alla valutazione quadrimestrale, riportata nella pagella che esprime il profitto di ogni materia, nel secondo trimestre si è proceduto a una valutazione intermedia delle conoscenze, competenze ed abilità raggiunte nelle diverse discipline (pagellina di aprile). PROVE SCRITTE INDICATORI Conoscenze generali e specifiche Competenza linguistica generale e uso di terminologia appropriata Abilità applicative Capacità di analisi/sintesi Elaborazione logica e critica GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (VOTO 1 – 4) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze frammentarie e lacunose Esposizione poco comprensibile con errori morfo-sintattici e lessicali Applica le conoscenze minime con numerosi e gravi errori Capacità elaborative inadeguate INSUFFICIENTE (VOTO 5) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze superficiali e limitate Uso limitato di un linguaggio corretto e appropriato Applica le conoscenze minime con errori Capacità elaborative limitate SUFFICIENTE (VOTO 6) /LIVELLO BASILARE Conoscenze minime Esposizione semplice ma nel complesso corretta Applica le conoscenze minime anche se in modo non sempre preciso Riesce ad elaborare gli aspetti principali DISCRETO (VOTO 7) /ADEGUATO Conoscenze complete dei contenuti essenziali Esposizione chiara con uso di un linguaggio appropriato Applica le conoscenze con qualche imperfezione Rielabora le conoscenze con discreta autonomia BUONO (VOTO 8) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete anche se non sempre approfondite 15 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Esposizione fluida con un utilizzo corretto della terminologia Applica le conoscenze in modo corretto Buona autonomia nella rielaborazione delle conoscenze OTTIMO (VOTO 9 – 10) /LIVELLO ECCELLENTE Conoscenze complete e approfondite Esposizione fluida con un uso ricco e appropriato della terminologia Applica le conoscenze in modo corretto e preciso Capacità elaborative autonome e critiche PROVE ORALI INDICATORI Conoscenze degli argomenti richiesti Capacità espositive Capacità di rielaborazione e di collegamento GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (VOTO 1 – 4) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze frammentarie e lacunose Si esprime in modo confuso e scorretto Capacità di rielaborazione e di collegamento inadeguate INSUFFICIENTE (VOTO 5) /LIVELLO PARZIALE Conoscenze superficiali e limitate Si esprime in modo incerto e impreciso Capacità di rielaborazione e collegamento parziali SUFFICIENTE (VOTO 6) /LIVELLO BASILARE Conoscenze minime Si esprime in modo semplice e sufficientemente corretto Riesce a rielaborare e a collegare gli aspetti principali DISCRETO (VOTO 7) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete ma poco approfondite Si esprime in modo corretto Rielabora e collega le conoscenze con discreta autonomia BUONO (VOTO 8) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete anche se non sempre approfondite Si esprime in modo fluido e con un utilizzo corretto della terminologia specifica Buona autonomia nella rielaborazione e nel collegamento delle conoscenze OTTIMO (VOTO 9 – 10) /LIVELLO ADEGUATO Conoscenze complete e approfondite Si esprime in modo fluido e appropriato Rielabora le conoscenze in modo autonomo e critico e sa stabilire collegamenti pertinenti ed opportuni nell’ambito della stessa disciplina e a livello interdisciplinare. 16 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI CREDITI SCOLASTICI Possono accedere al punteggio superiore della banda soltanto gli ammessi (senza aiuti) alla classe successiva, che in sede di scrutinio ottengano almeno quattro spunte. Sì Frequenza scolastica assidua e proficua, ossia pari o superiore al 95% del monte ore scolastico: □ No Sì Buona partecipazione al dialogo educativo: □ No Sì Partecipazione attiva agli organi collegiali della scuola (rappresentante di classe o d’Istituto o di Consulta) □ No Sì Partecipazione positiva alle iniziative integrative e complementari del P.O.F. □ No Sì Buon profitto in Religione Cattolica o nell’Attività Alternativa □ No Sì Voto di comportamento non inferiore a 8 □ No Sì Media finale dei voti non inferiore a 7 □ No Credito formativo esterno (solo se certificato) per a) Attività artisticoculturale e sportiva agonistica; b) Volontariato almeno trimestrale; c) Patente ECDL e/o certificazioni in lingua straniera; d) Esperienza lavorativa almeno trimestrale presso aziende, alberghi, agenzie, uffici. Sì 17 □ No DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 PROGRAMMI DIRITTO E TECNICA DELLE AZIENDE RISTORATIVE ED ALBERGHIERE DOCENTE: PROF. PAOLO TOSCANI MODULO 1 – BILANCIO E ANALISI il reddito e il patrimonio aziendale nelle imprese della ristorazione L’analisi costi-ricavi delle imprese ristorative Le configurazioni di costo I centri di costo Le tecniche per la determinazione del prezzo di vendita: full costing e direct costing. L’analisi della redditività aziendale: “break–even analysis” Il bilancio di esercizio: principi di redazione e contenuti La riclassificazione del bilancio di esercizio Le imposte sul reddito d’impresa MODULO 2 - LA PIANIFICAZIONE E IL BUDGET La pianificazione strategica e la programmazione aziendale La pianificazione di nuove imprese ristorative La programmazione di esercizio e il budget La struttura del budget Il controllo budgetario MODULO 3 - IL MARKETING Il marketing nelle imprese ristorative La segmentazione del mercato della domanda Il marketing mix Il prodotto delle imprese della ristorazione La determinazione dei prezzi dei prodotti ristorativi La comunicazione nelle imprese ristorative La distribuzione del prodotto ristorativo Le strategie di marketing in funzione del mercato obiettivo Le strategie di marketing in funzione del ciclo di vita del prodotto Il piano di marketing Dolo, 15/05/2015 I rappresentanti di classe _______________________________________ 18 L’insegnante: Paolo Toscani DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 MATEMATICA DOCENTE: PROF.SSA IRENE BRAGATO MODULO 1 – RIPASSO CLASSE QUARTA (I quadrimestre) - Ripasso equazioni di secondo grado - Ripasso retta - Ripasso parabola MODULO 2 – DISEQUAZIONI (I quadrimestre) - Ripasso disequazioni algebriche di primo grado intere e sistemi di disequazioni - Disequazioni di secondo grado intere, risoluzione mediante metodo grafico (parabola) - Disequazioni algebriche fratte di primo e di secondo grado MODULO 3 – LE FUNZIONI (I quadrimestre) - Definizione di funzione - Classificazione di una funzione algebrica, funzioni razionali e irrazionali intere e fratte - Definizione e calcolo del dominio di funzioni algebriche - Analisi delle simmetrie di una funzione algebrica - Intersezioni con gli assi cartesiani di una funzione algebrica - Studio del segno di una funzione algebrica - Rappresentazione grafica di funzioni notevoli (in particolare retta e parabola) MODULO 4 – I LIMITI (I quadrimestre – II quadrimestre) - Limite finito e infinito di una funzione in un punto e all’infinito - Forme di indecisione del tipo infinito meno infinito, infinito fratto infinito e zero fratto zero - Calcolo di asintoti orizzontali e verticali - Riconoscimento di limiti, asintoti, continuità e discontinuità data la rappr. graf. della funzione MODULO 5 – LE DERIVATE ( II quadrimestre) - Significato geometrico di derivata - Calcolo delle derivate fondamentali (escluso esponenziali, logaritmiche e goniometriche) - Derivata della somma algebrica, del prodotto e del quoziente - Monotonia di una curva, massimi e minimi MODULO 6 – STUDIO DI FUNZIONE (II quadrimestre) -Studio di funzione completo, dall’equazione alla rappresentazione grafica e viceversa. Dolo, 15/05/2015 I rappresentanti di classe 19 L’insegnante: Irene Bragato DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 FRANCESE DOCENTE: PRF.SSA SONIA-LUISELLA FLOSPERGHER Grammatica: -Ripasso delle principali regole studiate nel corso dei due anni precedenti -Rinforzo delle regole di pronuncia -Studio degli argomenti mancanti al fine di completare le conoscenze grammaticali, lessicali e di consolidarne la competenza linguistica. Dal libro di testo Bon App! Unité 4 L’univers de la cuisine Unité 6 Le menu du jour Unité 7 On prépare une entrée Civilisation: quelques données sur l’histoire de la gastronomie française La gastronomie française La gastronomie italienne La gastronomie vénitienne La conservation des aliments L’emballage Le traiteur Les émissions culinaires à la télé UDA : la maladie coeliaque UDA : Le curriculum vitae sintattiche, Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante Prof.ssa Sonia-Luisella FLOSPERGHER I rappresentanti di classe _______________________________________ 20 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 LINGUA INGLESE DOCENTE: PROF.SSA BOSIO MARINA La celiachia e i menu dei celiaci I principi nutritivi La piramide alimentare La dieta mediterranea Il movimento Slow Food I presidi Slow Food nel Veneto e nel Regno Unito Expo2015 e le eccellenze italiane: Parmigiano Reggiano I grandi della cucina: Pellegrino Artusi, Auguste Escoffier, Gualtiero Marchesi, Ferran Adrià Le nuove tendenze della cucina contemporanea: creativa, etnica, fusion, molecolare La cucina veneta : ricette di piatti tipici La cucina nel Regno Unito: ricette di piatti tradizionali Curriculum Vitae Dolo, 15/05/2015 I rappresentanti di classe _______________________________________ 21 L’insegnante: Marina Bosio DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE DOCENTE: PROF.SSA SIMONETTI MARGHERITA MODULO 1 - LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE Unità 1.1 LA DIETA NELLE DIVERSE ETA' E CONDIZIONI FISIOLOGICHE - Aspetti generali - La dieta nell’età evolutiva - La dieta del neonato e del lattante - L’alimentazione complementare - La dieta del bambino - La dieta dell’adolescente - La dieta dell’adulto - La dieta in gravidanza - La dieta della nutrice - La dieta nella terza età - La piramide alimentare Unità 1.2 DIETE E STILI ALIMENTARI - La dieta mediterranea - La dieta vegetariana - La dieta e lo sport (cenni) Unità 1.3 L’ ALIMENTAZIONE NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA - La ristorazione - La ristorazione di servizio - La mensa scolastica - La mensa aziendale - La ristorazione nelle case di riposo - La ristorazione ospedaliera MODULO 2 - DIETA NELLE PRINCIPALI PATOLOGIE Unità 2.1 LA DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Le malattie cardiovascolari - Ipertensione arteriosa - Iperlipidemie ed aterosclerosi Unità 2.2 LA DIETA NELLE MALATTIE METABOLICHE - Le malattie del metabolismo - il diabete mellito - L’obesità - Iperuricemia e la gotta (cenni) Unità 2. 3 ALLERGIE ED INTOLLERANZE ALIMENTARI - Le reazioni avverse al cibo 22 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 - le allergie alimentari - Le intolleranze alimentari - Intolleranza al lattosio - Celiachia Unità 2. 4 DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE - Anoressia nervosa - Bulimia Nervosa - Disturbi del metabolismo non altrimenti specificati (cenni). MODULO 3 - IL SISTEMA HACCP E LE CERTIFICAZIONI DI QUALITA' - Igiene degli alimenti - I manuali di Buona Prassi Igienica - Autocontrollo e HACCP - Il controllo ufficiale degli alimenti - Le frodi alimentari - Le certificazioni di qualità MODULO 4 - Il RISCHIO E LA SICUREZZA NELLA FILIERA ALIMENTARE Unità 4.1 CONTAMINAZIONE FISICO-CHIMICA DEGLI ALIMENTI - Aspetti generali - Tipi di contaminazione - contaminazioni da metalli pesanti ( piombo, mercurio, cadmio, rame, alluminio) - contaminazione da fertilizzanti e pesticidi - contaminazione da PCB, IPA e da pratiche zootecniche - cenni sui contenitori Contaminazioni fisica e radioattiva (cenni) Unità 4.2 CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI - Le malattie trasmesse con gli alimenti - I Batteri - Virus (virus dell’epatite A) -I fattori ambientali e la crescita microbica - Tossinfezioni alimentari (salmonellosi, tossinfezione da stafilococco, botulismo, tossinfezione da Clostridium perfrigens) - cenni di parassitosi ( teniasi) Dolo, 15/05/2015 I rappresentanti di classe _______________________________________ 23 L’insegnante: Margherita Simonetti DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI: SALA VENDITA DOCENTE: BARETTA FEDERICO RIPASSO E APPROFONDIMENTO DEI BLOCCHI TEMATICI DEL 4°ANNO 1. 2. 3. 4. IL BEVERAGE Le aziende della ristorazione Il menù: l'offerta gastronomica dal punto di vista tecnico ed economico I prodotti agroalimentari di qualità La vinificazione Contenuti Il vino e la carta dei vini. La degustazione:fase visiva, fase olfattiva e fase gusto olfattiva. Le schede di degustazione La terminologia AIS L'abbinamento cibo-vino Terminologia di degustazione delle pietanze e delle bevande. Abbinamento territoriale, per tradizione e per psicologia. Il metodo Mercadini: abbinamento per contrapposizione e per analogia. GLI APPROVVIGIONAMENTI Contenuti Il reparto economato Il ciclo di approvvigionamento La classificazione degli alimenti La gestione amministrativa dell’approvigionamento I canali di approvvigionamento La gestione tecnica dell’approvvigionamento La gestione delle scorte IL SERVIZIO DI CATERING ED IL BANQUETING Contenuti Il catering industriale Il catering istituzionale Il catering privato Il catering a domicilio Il ticket restaurant Il contratto di banqueting (check-list) 24 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 I banchetti I buffet L’ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE NELLE AZIENDE DI RISTORAZIONE Contenuti Le risorse umane I modelli direzionali Gli orari, i turni e i flussi di lavoro L’organizzazione del lavoro per regole ed eccezioni Il curriculum vitae Dolo, 15/05/2015 I rappresentanti di classe _______________________________________ 25 L’insegnante: Federico Baretta DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 ITALIANO Prof. Franca Sbrogiò U.D. 1: la prima metà del Novecento: le idee, le poetiche: La Chiesa cattolica e i problemi sociali: discorso di Giacomo Matteotti; I manifesti degli intellettuali fascisti ed antifascisti; I manifesti del futurismo, del Dadaismo, del Surrealismo e l’Acerba. U.D. 2:La lirica del primo Novecento: Giuseppe Ungaretti :Il porto sepolto, Solitudine, Non gridate più Giovanni Pascoli; vita ,opere, la poetica del Fanciullino, da Myricae:Lavandare ,Novembre, X Agosto, L’assiuolo. Dai Canti di Castelvecchio: la mia sera, il gelsomino notturno U.D. 3: Luigi Pirandello vita ed opere: L’umorismo, le novelle: il treno ha fischiato, i romanzi: il fu Mattia Pascal, Uno nessuno centomila. Il teatro: Così è se vi pare ,Sei personaggi in cerca d’autore. UD.4 :Eugenio Montale Vita ed opere: Ossi di seppia: Limoni, Meriggiare pallido ed assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Gloria del disteso mezzogiorno. Da le Occasioni: Non recidere forbice la casa dei doganieri…La bufera ed altro: da Satura: Caro piccolo insetto. U.D. 5.:Italo Svevo :vita ed opere . La coscienza di Zeno U.D. 6: Il Neorealismo .Cinema e letteratura. Elementi generali. U.D. 7: Italo Calvino :vita ed opere. La realtà politica e sociale. Il racconto realistico e fiabesco .I nostri antenati. Il racconto fantastico. 26 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 U.D. 8: Primo Levi :vita ed opere. Se questo è un uomo U.D. 9 : Cesare Pavese vita ed opere. Il mestiere di vivere, Lavorare stanca, La luna e i falò, La casa in collina. UD:10 :Italo Calvino vita ed opere. La giornata di uno scrutatore, Ultimo viene il corvo, Cosimo, il barone rampante sugli alberi, Ottavia una città sottile. Dolo, 15/05/2015 I rappresentanti di classe _______________________________________ 27 L’insegnante: Franca Sbrogiò DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 STORIA DOCENTE: PROF.SSA SBROGIO’ FRANCA 1)La Grande guerra :verso la catastrofe, una guerra moderna, la svolta del 1917,la rivoluzione russa. 2)Le eredità del conflitto: il dopoguerra inquieto il Medio oriente instabile, dopo la guerra una nuova economia, la società di massa e la crisi della democrazia. 3)Totalitarismi e democrazie: eredità del conflitto: le democrazie sotto attacco ,la crisi italiana e l’avvento del fascismo, la crisi del 1929 e il New Deal. Il fascismo, il nazismo e lo stalinismo, l’Europa contesa :fascismo e democrazia, l ’Oriente il movimento. 4)La seconda guerra mondiale: le aggressioni naziste, il conflitto si allarga al mondo, il dominio nazista e la Shoah, il crollo dell’Asse e la Resistenza, un mondo nuovo sulle macerie della guerra. 5)Il mondo tra sviluppo e guerra fredda: l’Europa divisa, l’Occidente in crescita e trasformazioni sociali, la guerra fredda ,la distensione tra speranze e fallimenti, l’Italia repubblicana, il miracolo economico ed i nuovi equilibri politici. 6) Decolonizzazione e Terzi mondo: il Terzo mondo in movimento, la decolonizzazione dell’Asia, il Medio Oriente ed il mondo arabo, l’Africa e l’America latina, le potenze asiatiche: Cina e Giappone. 7)La società postindustriale: il capitalismo fra crisi e rinnovamento, il neoliberismo e la critica dello stato sociale, una nuova “guerra fredda”, Asia, Medio Oriente e America latina, l’Italia :sfida del terrorismo e crisi dello stato l’URSS di Gorbacev e la fine del mondo bipolare. 8) Verso un nuovo ordine mondiale :il mondo globale, Medio Oriente e Africa l’epicentro dell’instabilità, Questione palestinese e fondamentalismo, l’Europa dell’Est :la difficile transizione alla democrazia, l’Unione Europea, l’Italia e le riforme incompiute. Dolo, 15/05/2015 I rappresentanti di classe _______________________________________ 28 L’insegnante: Franca Sbrogiò DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 L. S. E. DI CUCINA DOCENTE: PROF. URBANI PAOLO MODULO n.1 I grandi maestri del passato e del presente: Le nuove tendenze della gastronomia I grandi maestri del passato e del presente. La cucina creativa La cucina etnica La cucina fusion La cucina destrutturata La cucina molecolare La cucina salutistica La cucina vegana MODULO n.2 Le certificazione di qualità: I marchi comunitari e i marchi nazionali di tutela degli alimenti La denominazione di origine protetta DOP Indicazione geografica protetta IGP Specialità tradizionale garantita STG Prodotti agroalimentari tradizionali PAT Prodotti a denominazione comunale di origine De.C.O. Le certificazioni non ufficiali: Slow food e arca del gusto MODULO n.3 La cucina per soffre di intolleranze e allergie alimentari: La cucina per i celiaci La cucina senza uova 29 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 La cucina senza latte e latticini MODULO n. 4 Catering & Banqueting L’attività di catering La pianificazione dell’attività di catering L’attività di banqueting L’organizzazione del servizio di banqueting I servizi di ristorazione a bordo di aerei, navi e treni MODULO n. 5 Il sistema HACCP Il piano di autocontrollo Le procedure operative MODULO n. 6 La tutela della sicurezza e della salute nel posto di lavoro La sicurezza nel posto di lavoro Cosa prevede la normativa Dolo, 15.05.2015 L’insegnante Prof. Urbani Paolo I rappresentanti di classe _______________________________________ 30 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 RELAZIONI DIRITTO E TECNICA DELLE AZIENDE RISTORATIVE ED ALBERGHIERE DOCENTE: PROF. PAOLO TOSCANI SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Rispetto al piano di lavoro iniziale non sono state affrontate alcune tematiche (in particolare il mercato del lavoro), causa l’aver dovuto soffermarsi di più su alcuni concetti più ostici, ma nel complesso si sono raggiunti dei buoni risultati riuscendo a completare quasi per intero il programma prefissato. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI sviluppare e migliorare nell'alunno una capacità di ragionare in termini economico imprenditoriale sviluppare capacità di problem solving trasferire tali conoscenze nella realtà permettere all’allievo di adottare un metodo di apprendimento adatto alla disciplina affrontata. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Saper leggere un bilancio Saper identificare le varie fonti di finanziamento di un impresa ristorativa Saper gli elementi base del marketing mix Saper leggere e redigere un piccolo budget ABILITÀ DISCIPLINARI 31 Saper classificare gli elementi del patrimonio Saper classificare i ricavi e i costi di competenza COMPETENZE Conoscere il concetto di reddito e di patrimonio Conoscere le operazioni di gestione DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Saper calcolare il reddito Saper calcolare il punto di equilibrio Saper analizzare la redditività aziendale Saper riclassificare il bilancio di esercizio Saper calcolare i principali indici di bilancio Saper analizzare le variazioni più significative degli indicatori di bilancio Saper individuare le caratteristiche della domanda e dell’offerta dei servizi ristorativi Saper effettuare una semplice segmentazione del mercato dei servizi ristorativi Saper analizzare il posizionamento di un’impresa ristorativa Saper individuare le strategie di marketing in relazione alla fase del ciclo di vita del prodotto Saper elaborare un semplice piano di marketing di un’impresa della ristorazione Saper distinguere la pianificazione strategica dalla programmazione annuale Saper analizzare le fasi del processo di pianificazione Saper analizzare un semplice studio di fattibilità di un’impresa di ristorazione Saper elaborare un semplice budget economico di un’impresa della ristorazione 32 Conoscere gli aspetti quantitativi e qualitativi del patrimonio nelle imprese della ristorazione Conoscere i criteri di valutazione del patrimonio Conoscere la gestione economica: analisi dei ricavi e dei costi Conoscere alcuni criteri di determinazione del prezzo di vendita Conoscere i libri e i documenti contabili obbligatori Conoscere le imposte dirette e indirette nelle imprese ristorative Conoscere le fonti interne e esterne di finanziamento Conoscere l’analisi finanziaria e i principali indici di bilancio Conoscere la domanda dei servizi ristorativi Conoscere il marketing mix Conoscere le tecniche di posizionamento del prodotto sul mercato Conoscere il ciclo di vita del prodotto Conoscere il microambiente e il macroambiente Conoscere le ricerche di mercato quantitative e motivazionali Conoscere il piano di marketing Conoscere la pianificazione, il controllo di gestione e la programmazione aziendale Conoscere le strategie e le tattiche aziendali Conoscere le fasi del processo di pianificazione Conoscere la pianificazione di nuove imprese ristorative Conoscere lo studio di fattibilità di un’impresa di ristorazione Conoscere la struttura e le funzioni del budget Conoscere il budget nelle imprese di ristorazione DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 CRITERI METODOLOGICI lezione frontale lezione guidata dal docente attività di esercitazione individuale e di gruppo MATERIALI E STRUMENTI I materiali didattici impiegati sono stati: testo in adozione, appunti, fotocopie fornite dal docente. ATTIVITÀ DI RECUPERO Sono state svolte attività di recupero in itinere durante le ore curricolari. FORME DI VERIFICA Sono state svolte prove di verifica sia scritta che orale. CRITERI DI VALUTAZIONE Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante______________ 33 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 MATEMATICA DOCENTE: PROF.SSA IRENE BRAGATO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il programma è stato completato. Molti concetti sono stati ripetuti più volte per colmare le lacune di alcuni. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in misura differente fra i diversi allievi. In particolare in un caso non sono stati al momento raggiunti gli obiettivi prefissati. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI sviluppare e migliorare nell'alunno il pensiero critico e razionale sviluppare capacità di problem solving trasferire competenze matematiche nella realtà far acquisire all’allievo un metodo di studio adatto al proprio stile di apprendimento, efficace e rispettoso del rigore e dell’impostazione metodologica della disciplina. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Saper eseguire semplici tecniche di calcolo. Saper applicare semplici tecniche risolutive anche in riferimento a problemi di vita quotidiana. Essere in grado di esprimersi con linguaggio matematico in modo semplice e sufficientemente appropriato; Saper scrivere correttamente utilizzando la simbologia matematica COMPETENZE E ABILITÀ 1. ABILITÀ DISCIPLINARI COMPETENZE Risolvere disequazioni algebriche razionali intere e fratte UTILIZZARE LE TECNICHE E LE PROCEDURE DEL CALCOLO Riconoscere e classificare funzioni ANALIZZARE SITUAZIONI REALI PER STABILIRE VINCOLI DI 34 ALGEBRICO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Rappresentare funzioni in diverse modalità (rappresentazione tabulare, analitica, grafica) ESISTENZA, STRUTTURA E POSSIBILITÀ DI SVILUPPO Individuare le proprietà specifiche di alcune funzioni (parità, monotonia) Individuare proprietà e grafico di funzioni notevoli Determinare il dominio, il segno e le intersezioni con gli assi coordinati delle funzioni razionali intere e fratte. Comprendere il significato di limite e saperne dare rappresentazione grafica UTILIZZARE LE TECNICHE E LE PROCEDURE DELL’ANALISI Definire una funzione continua e comprendere la continuità di funzioni elementari e notevoli Calcolare limiti di funzioni continue e nei punti di discontinuità, con l’ausilio di opportune strategie risolutive per rimuovere forme di indecisione Determinare gli asintoti di una funzione e fornire il grafico approssimato dell’andamento della funzione Definire la derivata di una funzione, darne interpretazione grafica e geometrica UTILIZZARE LE TECNICHE E LE PROCEDURE DELL’ANALISI Calcolare la derivata di una funzione, utilizzando opportunamente le regole di derivazione Calcolare derivate di ordine superiore al primo Analizzare il grafico di una funzione e dedurne informazioni su dominio, discontinuità, limiti notevoli, monotonia, concavità ANALIZZARE UN QUALSIASI GRAFICO, DEDUCENDO I SUOI Condurre lo studio di una funzione algebrica razionale e darne rappresentazione grafica sul piano cartesiano e viceversa UTILIZZARE TUTTE LE CONOSCENZE ACQUISITE DI CALCOLO ELEMENTI FONDAMENTALI ARITMETICO, ALGEBRICO E DELL’ANALISI PER STUDIARE UNA FUNZIONE REALE, INDIVIDUANDONE PROPRIETÀ, VINCOLI, CARATTERISTICHE RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 35 E FORNENDONE LA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 CRITERI METODOLOGICI Le principali metodologie utilizzate nel duplice processo insegnamento – apprendimento nel corso dell’anno scolastico sono state le seguenti: lezione frontale, lezione guidata dal docente con l’apporto dei corsisti, attività di esercitazione individuale e di gruppo MATERIALI E STRUMENTI I materiali didattici impiegati sono stati: testo in adozione, appunti, fotocopie fornite dal docente. ATTIVITÀ DI RECUPERO Sono state svolte attività di recupero in itinere durante le ore curricolari. FORME DI VERIFICA Sono state svolte prove di verifica sia scritta che orale. CRITERI DI VALUTAZIONE Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante______________ 36 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 FRANCESE DOCENTE: PROF.SSA SONIA-LUISELLA FLOSPERGHER SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il programma è stato svolto in quasi tutte le sue parti, non è stato affrontato l’argomento sulla cucina molecolare. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti quasi nella totalità, anche se i risultati non sono sempre stati omogenei. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI 1. Essere consapevoli che la lingua è uno strumento prezioso di comunicazione, di conoscenza ed esplorazione della civiltà del proprio paese e di quelli di cui si studia la lingua; 2. Contribuire alla formazione umana, sociale e culturale dei giovani attraverso l’acquisizione di una coscienza dei valori socioculturali delle altre comunità linguistiche e l’analisi comparativa con la propria; 1) Sviluppare un atteggiamento di curiosità e interesse verso le culture e le civiltà di altri 1. popoli per migliorarne la conoscenza, e di tolleranza e rispetto verso gli aspetti delle 2. culture divergenti da quella italiana, nella prospettiva di un confronto e di un progressivo 3. scambio ed arricchimento culturale come futuro cittadino europeo. 2) Ampliamento e consolidamento della competenza comunicativa che permetta allo studente di interagire con un parlante straniero adeguatamente alla situazione e al contesto. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI 3) Essere in grado di esprimersi su argomenti di carattere generale in modo semplice e sufficientemente appropriato; 37 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 4) Interagire oralmente in modo appropriato ed efficace in un contesto lavorativo; 5) Saper leggere e comprendere un semplice testo scritto identificandone le idee principali, il senso globale e lo scopo; 6) Saper produrre semplici testi scritti di tipo funzionale, tecnico e di carattere personale pur con lievi errori che tuttavia non compromettono la comunicazione; 7) Conoscere e applicare il lessico della micro-lingua professionale. COMPETENZE ED ABILITÀ 4. Il docente di “Seconda lingua straniera” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Tali competenze sono strumenti indispensabili per interagire in contesti di vita e professionali. Le abilità richieste sono Sviluppo di abilità e conoscenze richieste in campo professionale quali la comunicazione verbale diretta e al telefono, la redazione e la traduzione di lettere e messaggi di vario tipo; Potenziamento e approfondimento di funzioni linguistiche e strutture grammaticali e sintattiche, ponendo proposizioni in sequenza logica; Padronanza dell’organizzazione formale; Potenziamento delle abilità di comprensione della lingua scritta ed orale; Approfondimento e scelta del lessico specialistico del linguaggio professionalizzante; Scelta del tono appropriato alla situazione; Personalizzazione dei contenuti; CRITERI METODOLOGICI L’approccio alla lingua è stato di tipo comunicativo e, per quanto possibile simile alla situazione, contestualizzando la lingua in una varietà significativa di attività di sfruttamento di testi autentici e semi-autentici ed esercitazioni per acquisire e perfezionare tecniche utili per la realtà lavorativa. Poiché l’obiettivo primario dell’educazione linguistica era la motivazione a comunicare e la sua effettiva realizzazione, cioè la comunicazione, gli alunni sono stati sempre stimolati a giungere ad una effettiva padronanza di abilità ricettive (comprendere ascoltando e leggere), 38 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 produttive (parlare e scrivere) e pragmatico-operative (cioè il “saper fare” attraverso la lingua straniera) integrate. La struttura delle lezioni che hanno composto ciascun modulo ed argomento è stata flessibile, così da potersi adattare alle esigenze e ai ritmi diversi di apprendimento degli alunni. L’unità didattica è stata articolata secondo una sequenza che andava dalla comprensione alla produzione: punto di partenza era un testo, necessario, successivamente come riferimento per una serie di esercizi di fissaggio e sfruttamento, il cui numero e le cui difficoltà dipendevano dal livello di competenza della classe. Seguivano poi: la comprensione della situazione a cui il testo si riferiva; la focalizzazione del messaggio che si voleva comunicare; la suddivisione del testo in paragrafi chiave; l’analisi e lo studio della fraseologia tipica e ricorrente della situazione in esame. La riflessione sulla lingua ha ripreso ed approfondito gli aspetti oggetto di studio degli anni precedenti, articolata su testi e contesti sempre più complessi. Si è cercato, il più possibile, di stimolare la curiosità degli alunni chiedendo loro di immedesimarsi sempre nelle situazioni e di agire o interagire come in una situazione reale. MATERIALI E STRUMENTI E’ stato usato il libro di testo “Bon App!”, il libro di lingua e grammatica “La grammaire par étapes”, fotocopie varie e supporti audio-visivi, del laboratorio di informatica e della LIM. ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI TITOLO E TEMATICA UdA 1) LA RISTORAZIONE SENZA GLUTINE ASSE DISCIPLINARE – DISCIPLINE COINVOLTE Laboratorio di cucina Laboratorio di sala e vendite Alimentazione Italiano 39 PERIODO II QUADRIMESTRE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Lingue straniere 2) DALLA SCUOLA ALL’OCCUPAZIONE - IL CURRICULUM Italiano II QUADRIMESTRE Lingue straniere Diritto ed economia delle strutture ricettive ATTIVITÀ DI RECUPERO Al termine di ciascuna unità didattica e di ciascun modulo è stata prevista una serie di esercizi ed attività di recupero o di rinforzo per gli studenti in difficoltà. Tali attività si sono svolte svolgere in classe oppure, in alcuni casi particolari, con schede individualizzate da elaborare a casa e poi corrette dall’insegnante. PROGETTI – ATTIVITÀ INTEGRATIVE - VISITE La classe è stata coinvolta nella realizzazione dei seguenti progetti: Le cene del sabato Concorsi del settore enogastronomia e accoglienza turistica Manifestazioni interne ed esterne del settore enogastronomia e accoglienza turistica Il Musatti nei luoghi della memoria EXPO 2015 FORME DI VERIFICA Le verifiche effettuate hanno attestato il grado di conoscenza raggiunto dagli alunni sia nell’apprendimento delle microfunzioni comunicative che nelle quattro abilità di base: Comprensione orale con questionari per la comprensioni di dialoghi e testi registrati; Produzione orale con conversazioni sugli argomenti trattati, messa in situazione della pratica di cucina, risposte a questionari, descrizioni e relazioni da letture o conversazioni; Comprensione scritta con risposte a questionari su letture, testi scritti di vario genere e griglie di comprensione; 40 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Produzione scritta con esercizi di vario tipo, redazioni di menu, risposte a questionari guidate e libere, esempi di terza prova. Le verifiche sono state formative su singole attività per controllare ogni tappa dell’apprendimento e sommative in modo da accertare più abilità alla volta. CRITERI DI VALUTAZIONE Per quanto riguarda i criteri di valutazione è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata nel POF d’Istituto.. Le competenze raggiunte dagli studenti sono state indicate secondo i livelli descritti nelle rubriche adottate dai Dipartimenti Disciplinari. Per la correzione e la valutazione delle simulazioni delle prove d’Esame nelle classi V sono state utilizzate le griglie messe a punto dal Coordinamento dei Dipartimenti Disciplinari, approvate dal Collegio docenti e inserite nel P.O.F. d’Istituto 2014-15. Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante______________ 41 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 LINGUA INGLESE DOCENTE: PROF. SSA BOSIO MARINA SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Per le motivazioni sopra evidenziate il programma non è stato svolto e/o approfondito in tutti i contenuti previsti. La classe ha acquisito competenze linguistico comunicative mediamente sufficienti, in modo da sostenere una conversazione in lingua inglese di contenuto tecnico d’indirizzo in modo essenziale ma abbastanza efficace, pur con alcune incertezze, in qualche allievo, che tuttavia non compromettono la comunicazione. E’ stata acquisita una sufficiente capacità di comprendere brevi testi, identificandone le idee principali, il senso globale e lo scopo, di riferire per iscritto ed oralmente in modo semplice ma esauriente alcune conoscenze sul mondo della ristorazione, anche internazionale, di individuare alcuni aspetti della professione, di elaborare riflessioni attuando semplici collegamenti inter-disciplinari. E' stato acquisito in modo accettabile l’uso di funzioni linguistiche e strutture grammaticali e sintattiche di base, in particolare la capacità di porre proposizioni in sequenza logica, con una certa personalizzazione dei contenuti e curando la scelta del lessico settoriale e del tono appropriato alla situazione. OBIETTIVI EDUCATIVII GENERALI o E’ stato perseguito l’obiettivo di raggiungere un livello accettabile di capacità di rapporto critico e consapevole con la realtà, sviluppando un atteggiamento di curiosità e interesse verso le culture e le civiltà dei popoli di lingua inglese per migliorarne la conoscenza, la tolleranza e il rispetto nella prospettiva di un confronto e di un progressivo scambio ed arricchimento culturale come cittadino europeo, attraverso l’apprendimento della lingua quale strumento di comunicazione ed esplorazione. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI COMPETENZE E ABILITÀ Sono state sviluppate abilità e conoscenze richieste in campo professionale, con il potenziamento e l’approfondimento di funzioni linguistiche e strutture grammaticali e sintattiche e delle abilità di comprensione della lingua scritta e orale. E’ stata privilegiata la scelta del lessico specialistico del linguaggio tecnico, con il tono appropriato alla situazione e una certa personalizzazione dei contenuti, curando l’aspetto fonetico e della scioltezza linguistica nell’esposizione. Le competenze acquisite consistono nell’utilizzare il linguaggio settoriale per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro, stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro, utilizzando le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. 42 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 CRITERI METODOLOGICI Per quanto riguarda le attività recettive, si è puntato su molteplici attività di comprensione della lingua scritta e su esercitazioni di ascolto. Sono stati proposti testi di varie tipologie (articoli di giornale e online, tabelle e grafici) con esercizi graduati) e attività multimediali. Ogni attività recettiva è stata collegata ad attività produttive a livello di difficoltà crescente . MATERIALI E STRUMENTI E’ stato usato materiale tratto da vari testi e da pubblicazioni specializzate, il registratore CD, la lavagna multimediale LIM, il laboratorio multimediale. ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI Sono stati svolti moduli interdisciplinari su diversi argomenti tecnici, anche in preparazione all'Esame di Stato, in particolare con le seguenti discipline: Scienza e cultura dell’ alimentazione,Laboratorio di enogastronomia- settore cucina, Economia delle aziende ristorative, Seconda lingua straniera (francese), anche nell’ambito dello svolgimento delle UdA sulla celiachia e sulla ricerca di lavoro. ATTIVITÀ DI RECUPERO L'attività di recupero si è svolta in itinere, focalizzata sul rinforzo di strutture linguistiche di base, funzionali alle competenze perseguite e sul rinforzo delle tecniche utili alla rielaborazione scritta di contenuti professionali. FORME DI VERIFICA Sono state svolte le previste verifiche orali e verifiche scritte al termine di ogni unità didattica. Le verifiche orali sono state in forma di lettura e comprensione e di interazione guidata, privilegiando l’acquisizione globale dei contenuti e la correttezza di pronuncia ed intonazione. Le verifiche scritte e le simulazioni di terza prova dell’esame di stato sono state strutturate nella tipologia B (risposte aperte) partendo da un testo di argomento tecnico professionale d’indirizzo. 5. CRITERI DI VALUTAZIONE Per quanto riguarda la valutazione, si è tenuto conto del livello di comprensione globale e specifica, della correttezza e della pertinenza degli elaborati e dei progressi evidenziati dai singoli elementi in rapporto alla situazione di partenza. Le competenze raggiunte dagli studenti, in termini di competenza lessicale, competenza testuale contestualizzata, competenza comunicativa in situazione professionale, sono indicate secondo i livelli descritti nelle rubriche adottate dai Dipartimenti Disciplinari. Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata 43 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 dall’Istituto. Per la correzione e la valutazione delle simulazioni delle prove d’Esame è stata utilizzata la griglia approvata dal dipartimento disciplinare. Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante______________ 44 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE DOCENTE: PROF.SSA SIMONETTI MARGHERITA SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI I contenuti articolati in moduli non sono stati integralmente realizzati a causa del ritardo nella nomina dei docenti dovuto all’aggiornamento delle nuove graduatorie d’istituto. Gli obiettivi prefissati nella programmazione in generale sono stati sostanzialmente raggiunti dalla maggior parte degli allievi, ampliati e approfonditi da un esiguo gruppo. OBIETTIVI EDUCATIVII GENERALI La disciplina concorre a far conseguire allo studente i seguenti obiettivi educativi: - cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull’evoluzione dei bisogni e sull’innovazione dei processi di servizio. - svolgere le proprie attività operando in èquipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità. - applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio. - contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Gli obiettivi didattici specifici sono: - Predisporre menu coerenti con il conteso e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche - applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti - valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali, individuando le nuove tendenze di filiera. COMPETENZE E ABILITÀ Le competenze e le abilità considerate sono le seguenti: - Formulare menu funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela. - Redigere un piano HACCP. 45 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 - Prevenire e gestire i rischi di tossinfezione connessi alla manipolazione degli alimenti. CRITERI METODOLOGICI Il metodo di insegnamento è stato centrato sulla lezione frontale interattiva, lavoro di gruppo, libri di testo e appunti. MATERIALI E STRUMENTI I materiali didattici impiegati sono stati: testo in adozione (A. Machado – “Scienza e cultura dell’alimentazione”- Poseidonia scuola), appunti, fotocopie fornite dal docente. ATTIVITÀ DI RECUPERO Sono state svolte attività di recupero in itinere, durante le ore curricolari, verificate mediante prove orali. FORME DI VERIFICA Durante l’anno sono state svolte due verifiche scritte sia nel primo che nel secondo periodo. Per l’orale, momenti di valutazione sono stati sia i colloqui individuali (programmati e non) che gli interventi durante le lezioni. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di verifica e di valutazione sono stati rapportati al grado di conseguimento delle finalità e degli obiettivi programmati, tenuto conto dei tempi di realizzazione e delle eventuali modifiche in itinere. Sono state valutate scioltezza e capacità espressiva per la produzione orale; conoscenza per la produzione scritta. La valutazione complessiva, oltre che degli esiti delle verifiche, ha tenuto conto anche dei seguenti elementi: motivazione allo studio, impegno, interesse, partecipazione alle attività proposte in classe, miglioramento del profitto nel corso dell’anno scolastico. Dolo, 15 maggio 2015 46 L’insegnante Simonetti Margherita DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI : SALA VENDITA DOCENTE: PROF. BARETTA FEDERICO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il programma è stato svolto in modo quasi completo rispetto al preventivato; in alcuni casi lo scarso lavoro domestico, ha influenzato l'organizzazione di parte delle ore del monte annuale, dedicando spazio al recupero in itinere, in un programma già deficitario di alcune argomentazioni tralasciate nel precedente anno scolastico. La necessità di recuperare verifiche o di effettuare colloqui riparatori, hanno leggermente rallentato il programma previsto. Pertanto anche gli obiettivi raggiunti possono considerarsi ad un livello sufficiente di competenza per il contesto scolastico di riferimento, con alcuni elementi che si distinguano per le competenze dimostrate. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Favorire la consapevolezza e la stima di sé. Favorire la conoscenza e il rispetto degli altri. Rafforzare comportamenti costruttivi, imparando ad affrontare razionalmente i conflitti e i problemi, attraverso il dialogo e il confronto. Potenziare la capacità di esprimere la propria opinione, imparando a modificarla in seguito alla valutazione di dati diversi emersi dallo studio o dal dialogo e dal confronto con gli altri. Abituare a riconoscere la validità della critica altrui e a saperne trarre vantaggio. Sviluppare il senso di responsabilità e l’autonomia personale. Abituare al rispetto dei regolamenti e dell’ambiente scolastico. Sviluppare la disponibilità ad accettare il nuovo senza pregiudizi né prevenzioni. Accrescere le motivazioni all’impegno domestico e alla partecipazione in classe. Potenziare la disponibilità verso i doveri richiesti dai vincoli di solidarietà sociale. Acquisire l'abitudine alla collaborazione e al lavoro di gruppo OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Conoscere e sapere usare in modo corretto e coerente la terminologia professionale. Adottare comportamenti professionalmente corretti. Saper impostare un menu secondo le esigenze della struttura ristorativa e del tipo di convivio a cui è destinato. Conoscere le modalità organizzative di banchetti e buffet. Riconoscere le qualità organolettiche del vino attraverso le tecniche di degustazione Riconoscere le differenti tecniche di vinificazione e distinguere attraverso il disciplinare la denominazione del vino. Comprendere l’importanza che il servizio delle bevande riveste nell’economia dell’azienda ristorativa e del bar..Distinguere tutte le fasi del servizio delle bevande, dall’ordinazione alla mescita. 47 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Conoscere le fasi dell'approvvigionamento e tutte le dinamiche della gestione dell'acquisto della merce in un azienda ristorativa Conosce l'organizzazione di un azienda ristorativa e le tecniche di valorizzazione delle risorse umane nelle gestione del personale. Riconoscere i criteri di certificazione di qualità degli alimenti e delle bevande COMPETENZE E ABILITÀ ABILITÀ DISCIPLINARI COMPETENZE Distinguere le situazioni di potenziale rischio per 1° la pubblica sicurezza con approcci orientati alla Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera prevenzione. produttiva di interesse Applicare le normative sulla vendita dei prodotti e dei servizi e sulla tutela del turista. Individuare gli elementi caratterizzanti delle aziende enogastronomiche e le principali forme di organizzazione aziendale. Comprendere il linguaggio giuridico ed utilizzare la normativa con particolare riferimento a quella di settore. Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta 2° sequenza per i compiti assegnati. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti Eseguire con sicurezza le tecniche di settore: gestionali nella produzione di servizi e prodotti relativamente al reparto di specializzazione eno - gastonomici, ristorativi e di accoglienza Conoscere le dinamiche di servizio bevande turistico-alberghiera. alcoliche e non, cocktail, coppe e long drink. Descrivere il processo di produzione di servizi e i prodotti eno-gastronomici in lingua straniera Usare procedure di comunicazione efficaci con 3° clienti e colleghi. Integrare le competenze professionali orientate Usare le tecniche di comunicazione telematica. al cliente con quelle linguistiche, Comprendere le esigenze del cliente e adeguare il utilizzando le tecniche di comunicazione e servizio in funzione della domanda. relazione per ottimizzare la qualità del servizio e Utilizzare il menu come strumento di promozione il coordinamento con i colleghi. vendita e fidelizzazione del cliente. Scrivere correttamente e nella giusta sequenza le procedure di un compito o di una ricetta. Collaborare attivamente con tutti i reparti della struttura enogastronomica. Partecipare attivamente ai lavori di gruppo e cooperare per il raggiungimento dell’obiettivo. Identificare i principali personaggi 4° dell’enogastronomia. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, Riconoscere le nuove tendenze nazionali e internazionali individuando le nuove dell’enogastronomia e saperle contestualizzare in tendenze di filiera strutture ristorative. Valorizzare i piatti e le bevande della tradizione attenendosi ai criteri nutrizionali e gastronomici 48 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 più moderni. Valorizzare i prodotti eno-gastronomici tenendo presente gli aspetti culturali legati ad essi, le componenti tecniche e i sistemi di qualità già in essere, con particolare riguardo al territorio. Applicare il concetto di percorso “a senso unico” nei servizi eno - gastronomici. Individuare i pericoli di contaminazione nelle procedure eno - gastronomiche. Comprendere l’importanza dell’autocontrollo sul processo. Applicare in modo autonomo il metodo HACCP. Identificare gli elementi che permettono la tracciabilità del prodotto in ogni fase della sua produzione. Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per compiti di media complessità e produrre uno schema riassuntivo. Scomporre i processi di lavoro in fasi operative per ottimizzare la produzione di beni o servizi in un contesto dato. Effettuare analisi sull’organizzazione del lavoro e sul risultato conseguito. Gestire il processo di approvvigionamento di derrate alimentari, vini e altre bevande. Calcolare il costo-piatto, il costo-menu in rapporto agli alimenti e agli altri costi di produzione. Individuare i fattori che intervengono nel determinare il prezzo praticato al cliente. Adeguare il servizio di un prodotto in funzione della domanda. Sviluppare una cultura della qualità del servizio e delle esigenze del cliente. Comprendere i principali meccanismi della psicologia della vendita. Classificare gli alimenti, sceglierli e utilizzarli in base alle loro caratteristiche e al risultato prefissato. Valutare le qualità organolettiche di alcuni alimenti mediante l’ausilio di schede. Distinguere i criteri di qualità di ogni varietà di alimenti. Individuare le caratteristiche organolettiche e qualitative del vino attraverso l’esame visivo, olfattivo e dell’etichetta. 49 5° Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti 6° Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. 7° Svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici 8° Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Possedere con sicurezza i principi su cui si basa l’abbinamento cibo-vino. Costruire menù e carte dei vini rispettando le regole gastronomiche e tenendo presente le esigenze della clientela. Tradurre i nomi dei piatti in lingua straniera e descriverli brevemente. Progettare graficamente menù. Riconoscere il ruolo centrale del menù e delle carte nelle aziende eno - gastronomiche. Comprendere la necessità di adeguare la produzione alle esigenze della clientela. Leggere, riconoscere e interpretare le dinamiche del mercato eno - gastronomico e sapere adeguare la produzione. Individuare punti forti e di criticità dell’attività aziendale anche in rapporto al mercato e agli stili della clientela. 9° Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche 10° Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. CRITERI METODOLOGICI L’approccio è stato di tipo comunicativo, con lezioni frontali, includendo quando possibile situazioni laboratoriali,in particolar modo nella didattica sulla degustazione e sull'abbinamento con il cibo per favorire lo studente nell'assimilazione di un linguaggio settoriale come strumento e non come fine immediato di apprendimento. MATERIALI E STRUMENTI Gli strumenti di lavoro sono i libri di testo ed il materiale audio e visivo da essi presentato, le attività di laboratorio con le schede specifiche. Alcuni moduli didattici sono stati integrati da dispense fornite dall'insegnante. ATTIVITÀ DI RECUPERO Durante l’anno scolastico è stato effettuato un periodo di recupero in itinere indirizzato a tutta la classe per cercare di recuperare e sanare lacune evidenziate dagli studenti ottenendo dei risultati abbastanza sufficienti per una buona parte della classe. Da evidenziare che qualche allievo , pur raggiungendo la sufficienza dimostrata di avere delle lacune pregresse, difficoltà espositive e di rielaborazione personale. FORME DI VERIFICA Le tipologie delle verifiche sono state dirette ad accertare la conoscenza dei contenuti, l’acquisizione dei linguaggi specifici e il conseguimento di adeguate capacità di collegamento, sintesi, rielaborazione ed applicazione dei concetti. Al fine di verificare la conoscenza ed il grado di competenza, di ogni singolo allievo, sono stati presentati dei test e delle prove di lavoro che sono 50 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 state valutate secondo la griglia approntata dal docente. I modelli di verifica proposti sono i seguenti: Colloqui orali individuali e/o di gruppo; Prove scritte con domande chiuse e aperte; Simulazione prove; Interrogazione dialogata con la classe; Ricerche per argomento. CRITERI DI VALUTAZIONE Gli studenti hanno più volte affrontato, nel corso delle lezioni e delle verifiche scritte, orali e di gruppo, in particolare alla fine di ogni quadrimestre. Diverse sono state le voci considerate nella griglia di valutazione delle attività: “accuratezza nelle risposte, puntualità nella consegna, rispetto dell’orario e grado di socializzazione e affidamento dello staff di lavoro nei lavori di gruppo. Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante Federico Baretta 51 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 ITALIANO DOCENTE: PROF. SSA: Franca Sbrogiò COMPETENZE E ABILITÀ ABILITÀ DISCIPLINARI COMPETENZE 2. Comprendere il messaggio contenuto in un 8. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed testo orale. argomentativi indispensabili per gestire 3. Cogliere le relazioni logiche tra le varie l’interazione comunicativa in vari contesti. componenti di un testo orale. 9. 4. Esporre in modo chiaro ,logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati. 5. Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale. 6. Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista. 7. Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali. 1. Padroneggiare le strutture della 5. Leggere, comprendere ed lingua presenti nei testi. interpretare testi scritti di vario 2. Applicare strategie diverse di lettura. tipo. 3. Individuare natura,funzione e principali scoppi comunicativi ed espressivi di un testo. 4. Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario. 6. Ricercare ,acquisire e selezionare 10. Produrre testi di vario tipo in informazioni generali e specifiche in relazione ai differenti scopi funzione della produzione di testi comunicativi.. scritti di vario tipo. 7. Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni. 8. Rielaborare in forma chiara le informazioni. 9. Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il percorso di educazione letteraria ,poesia e prosa ,ha avuto come obiettivo la lettura e l’acquisizione di strumenti ed analisi per comprendere ed apprezzare la natura dei testi letterari. Parallelamente è stato portato avanti un percorso di lavoro sulle abilità di scrittura e stesura delle 52 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 varie tipologie testuali... Lo sviluppo del programma è stato è stato condotto con attenzione ai contenuti ed alle nozioni più importanti degli argomenti trattati. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Sono quelli di fornire agli studenti una formazione culturale che consenta loro di avere una conoscenza dei principali movimenti letterari italiani ed europei. Di essere in grado di manifestare atteggiamenti di rispetto, comprensione, tolleranza, solidarietà e collaborazione con gli altri; dimostrare il senso di responsabilità, manifestandolo presso di se, gli altri, l’ambiente e le idee; utilizzare un atteggiamento critico e costruttivo nei vari ambiti e nell’intervento attivo. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Per rendere autonomi gli studenti nella lettura, nella comprensione e studio dei testi ,lo sviluppo del programma è stato condotto nell’intento di fornire agli alunni un quadro il più possibile organico, coerente e completo. Sono stati sollecitati ad intervenire nel dialogo didattico. Ciò ha consentito loro di contestualizzare le argomentazioni affrontate e di consolidare l’apprendimento delle componenti più significative della letteratura.. CRITERI METODOLOGICI L’insegnamento della materia è stato affrontato con lezioni frontali, spiegazioni orali, esercitazioni in classe., e visione di DVD (documentari, materiali storici ). MATERIALI E STRUMENTI II sussidi didattici utilizzati prevalentemente nel corso dell’anno scolastico sono stati: libri di testo adottati; lavagna tradizionale; articoli di giornale per discutere su argomenti vari e di attualità, visione di film e documentari. ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI L’insegnamento della letteratura italiana è stato affiancato allo sviluppo ed alla conoscenza delle varie tipologie di testo scritto. Si è cercato di sviluppare qualche collegamento con le altre discipline nell’ambito di argomenti trasversali. ATTIVITÀ DI PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO La disciplina è oggetto diretto di prova d’esame, perciò sono state effettuate delle verifiche orali e scritte per una preparazione interdisciplinare . Sono state proposte più simulazioni delle varie tipologie previste nelle prove dell’esame di stato sia scritte che orali. ATTIVITÀ DI RECUPERO 53 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Gli aspetti basilari e le nozioni fondamentali della disciplina sono stati recuperati con la tecnica reiterante che ha permesso di recuperare in itinere nelle ore curricolari gli alunni in difficoltà. FORME DI VERIFICA Il sistema di verifiche è stato imperniato sull’interrogazione orale, sulle prove scritte e sugli interventi attuati in classe durante le lezioni. CRITERI DI VALUTAZIONE Nella valutazione si è tenuto conto del grado di preparazione ,dell’interesse manifestato dagli studenti durante lo svolgimento dell’attività didattica, dei progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza ,nonché della capacità di rielaborazione personale dei contenuti. La valutazione delle singole prove di verifica verrà effettuata utilizzando la scala decimale (dall’uno al dieci) con riferimento alla griglia di valutazione adottata dal Collegio docenti. Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante Franca Sbrogiò 54 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 STORIA DOCENTE: PROF. SSA: Franca Sbrogiò COMPETENZE E ABILITÀ ABILITÀ DISCIPLINARI COMPETENZE 10. Usare operatori 11. cognitivi:tematizzazione,contestualizzazione,rilevanza di eventi ,mutamenti e permanenze. 12. Selezionare le informazioni in base a un tema. 13. Individuare gli indicatori di un quadro di civiltà. 14. Individuare semplici relazioni tra vicende storiche comparabili sul piano sincronico e diacronico. 15. Individuare contesti ambientali ,demografici e della cultura materiale 16. Utilizzare correttamente il manuale e comprenderne l’impianto teorico. 17. Conoscere ed orientarsi tra i fatti storici. 18. Conoscere fatti specifici e sequenze di avvenimenti ,ricostruendoli in base alle cause, alle caratteristiche ed alle conseguenze. 19. Riorganizzare ed esporre le informazioni con chiarezza e coerenza. 20. Esprimersi con una terminologia di base appropriata. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI Il percorso di storia ,ha avuto come obiettivo la lettura degli avvenimenti e l’acquisizione di strumenti di analisi per comprendere ed apprezzare lo svolgimento dei fatti. Gli avvenimenti sono stati inseriti in un contesto sociale, economico, filosofico e letterario per capirne gli aspetti principali. Lo sviluppo del programma è stato è stato condotto con attenzione ai contenuti ed alle nozioni più importanti degli argomenti trattati. OBIETTIVI EDUCATIVII GENERALI Sono quelli di fornire agli studenti una formazione culturale e professionale che consenta loro di manifestare atteggiamenti di rispetto, comprensione, tolleranza, solidarietà e collaborazione con gli altri; dimostrare il senso di responsabilità, manifestandolo presso di se, gli altri, l’ambiente e le idee; utilizzare un atteggiamento critico e costruttivo nei vari ambiti e nell’intervento attivo. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI 55 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Innanzi tutto, rendere autonomi gli studenti nella lettura, comprensione e studio dello realtà storica passata e presente. Sono stati sollecitati ad intervenire nel dialogo didattico. Ciò ha consentito loro di contestualizzare le argomentazioni affrontate e di consolidare l’apprendimento dei fatti più significativi della storia italiana, europee e mondiale. CRITERI METODOLOGICI L’insegnamento della materia è stato affrontato con lezioni frontali, spiegazioni orali, esercitazioni in classe., e visione di DVD (documentari, materiali storici anche dell’Istituto Luce e film). MATERIALI E STRUMENTI I sussidi didattici utilizzati prevalentemente nel corso dell’anno scolastico sono stati: libri di testo adottati; lavagna tradizionale; articoli di giornale per discutere su argomenti di storia e di attualità, visione di film e documentari. ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI L’insegnamento della storia è stato affiancato allo sviluppo delle linee di storia della letteratura e con alcuni argomenti di altre discipline. ATTIVITÀ DI PREPARAZIONE ALL’ESAME DI STATO La disciplina è oggetto di prova d’esame, perciò sono state effettuate delle verifiche orali e scritte per una preparazione interdisciplinare . ATTIVITÀ DI RECUPERO Gli aspetti basilari e le nozioni fondamentali della disciplina sono stati recuperati con la tecnica reiterante che ha permesso di recuperare in itinere nelle ore curricolari gli alunni in difficoltà. FORME DI VERIFICA Il sistema di verifiche è stato imperniato sull’interrogazione orale, sulle prove scritte e sugli interventi attuati in classe durante le lezioni. CRITERI DI VALUTAZIONE Nella valutazione si è tenuto conto del grado di preparazione ,dell’interesse manifestato dagli studenti durante lo svolgimento dell’attività didattica, dei progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza ,nonché della capacità di rielaborazione personale dei contenuti. La valutazione delle singole prove di verifica verrà effettuata utilizzando la scala decimale (dall’uno al dieci) con riferimento alla griglia di valutazione adottata dal Collegio docenti. Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante Franca Sbrogiò 56 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 MATERIA: L.S.E. DI CUCINA DOCENTE: PROF. URBANI PAOLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E GRADO DI ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI La disciplina di L. S. E. di CUCINA è entrata per la prima volta , da quest’anno scolastico, a far parte del curriculo del 5° anno. Non nascondo quindi alcune difficoltà legate alla realizzazione di una programmazione con temi e tempistiche del tutto nuove. Il programma è stato svolto completamente rispetto al piano di lavoro preventivato dal docente. Il programma svolto è stato anche approfondito con aggiornamenti tipici della nostra disciplina. Gli obiettivi preventivati sono stati raggiunti in modo soddisfacente dalla maggior parte della classe. OBIETTIVI EDUCATIVII GENERALI Arricchire la formazione umana e culturale offrendo conoscenze e sviluppando competenze e capacità adeguate per un corretto inserimento nel mondo del lavoro e/o studio universitario. Mettere in grado gli allievi di eseguire ogni tecnica appresa in maniera autonoma o inserita in un contesto articolato di gruppo. Favorire il dialogo rispettando le idee degli altri e sostenendo, con argomenti validi, le proprie. Far in modo che gli studenti acquisiscano la consapevolezza dell’appartenenza dell’area disciplinare delle varie materie Far partecipare gli allievi in modo responsabile al lavoro organizzato e di gruppo. Saper analizzare e comprendere le proprie reazioni e posizioni rispetto alle varie situazioni di lavoro e di capacità umane e professionali che il settore ristorativo richiede. Sviluppare la consapevolezza che viviamo in una regione ed in un paese in cui il turismo e la ristorazione costituisco una risorsa importante. Sviluppare l’attitudine al problem solving. Sviluppare negli allievi una attitudine alla flessibilità per potersi ben inserire in una realtà in cui i cambiamenti avvengono in modo veloce. Promuovere corrette e permanenti abitudini di vita. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI COMPETENZE E ABILITA’ Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse 57 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Riconoscere le modalità con cui l’azienda opera nel rispetto della normativa in materia di sicurezza. Proporre indicazioni sull’organizzazione degli spazi del proprio reparto di lavoro. Scegliere le attrezzature in base a criteri tecnici, economici e organizzativi con riferimento alle certificazioni di qualità. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici e ristorativi. Eseguire le fasi di lavorazione nella corretta sequenza per compiti complessi. Adeguare il proprio stile comunicativo a quello richiesto dall’azienda in cui si opera valorizzando il prodotto offerto, in particolare per le risorse enogastronomiche del territorio in cui opera. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera. Proporre interpretazioni di piatti e accostamenti di ingredienti tenendo presente le nuove tendenze. Attivare tecniche di marketing dei prodotti enogastronomici. Descrivere le attività di promozione per la valorizzazione dei prodotti tipici Applicare le normative , nazionali/europee, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. Analizzare un manuale di autocontrollo igienico e compilare la modulistica relativa. Elaborare autonomamente un programma di sanificazione per piccoli ambienti di lavoro. Attuare strategie di pianificazione e monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. Organizzare e realizzare buffet, catering e banqueting in differenti contesti. Elaborare procedure di lavorazione standardizzate con l’ausilio di “schede piatto. Apportare variazioni alla ricetta tipica di un piatto, dandone spiegazioni tecniche e motivazioni culturali. Predisporre un contratto di banqueting . Creare menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietetiche. Scegliere i prodotti da utilizzare nelle principali intolleranze alimentari. Comprendere l’importanza della standardizzazione del lavoro per determinare i costi. Adeguare e organizzare la produzione in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. Comprendere l’importanza di una adeguata organizzazione del lavoro e saper adattare la produzione alle caratteristiche della domanda dell’utenza. CRITERI METODOLOGICI La metodologia utilizzata ha previsto: Lezioni frontali, Lezioni guidate, attività autonome di ricerca, attività di laboratorio, esercitazioni individuali e di gruppo, dimostrazioni pratiche, 58 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 approfondimenti su testi non scolastici, diffusione di materiale digitale attraverso gruppo chiuso in social network. MATERIALI E STRUMENTI Lezione frontale in aula per far conoscere un nuovo tema di studio pratico e teorico, elaborazioni di schemi, tabelle e schizzi concernenti i temi fondamentali studiati, uso del libro di testo integrato con delle apposite dispense per ulteriori approfondimenti, Invio di materiale in formato digitale tramite social network (gruppo chiuso in “facebook”) Utilizzo di smartphone e tablet in classe evitando spreco di materiale cartaceo. ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI TEMATICA Uda DISCIPLINE COINVOLTE PERIODO LA RISTORAZIONE SENZA GLUTINE L.S.E di cucina Febbraio 2015 Alimentazione Italiano Lingue straniere Attività interdisciplinare svolta con buoni risultati nella disciplina di L. S. E. DI CUCINA ATTIVITÀ DI RECUPERO Anche se erano previsti interventi di recupero finalizzati al rafforzamento delle conoscenze e competenze acquisite , non si sono evidenziate particolari necessità di attuazione in merito. PROGETTI, ATTIVITÀ INTEGRATIVE, VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE Per potenziare le conoscenze e abilità acquisite durante l’anno si sono attivati approfondimenti personali di tipo teorico e partecipazione a situazioni reali di produzione e servizio in cui l’allievo ha sicuramente aumentato la consapevolezza di sé e delle sue capacità. 59 Partecipazione al progetto “Le cene del sabato” durante l’ anno scolastico. Partecipazione a manifestazione interne ed esterne proposte dall’Istituto DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 FORME DI VERIFICA Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi, interrogazioni, prove scritte e pratiche, questionari aperti, semi-strutturati e strutturati, lavori di ricerca e tesine, relazioni, correzione compiti assegnati a casa e simulazioni prove d’esame CRITERI DI VALUTAZIONE Progressi rispetto alla situazione di partenza. Puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati. Raggiungimento degli obiettivi didattici specifici. Partecipazione alla vita scolastica: impegno, lavoro in classe, lavoro in gruppo, frequenza. Comportamento nei laboratori Attenzione dimostrata per gli argomenti e le tematiche affrontate. Interesse per la disciplina ed i contenuti, inteso come apertura mentale e manifesta acquisizione, rielaborazione critica, interazione con i compagni. Collaborazione con il docente ed i compagni nello sviluppo del lavoro scolastico. Ampliamento autonomo delle conoscenze. Nell’attribuzione dei voti è stata utilizzata la scala docimologica secondo i criteri concordati in seno al Collegio dei Docenti e riportati nella Griglia di Misurazione adottata dall’Istituto. Dolo, 15 maggio 2015 L’insegnante Prof. Urbani Paolo 60 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME Le simulazioni delle prove d’Esame di Stato sono state effettuate tra dicembre 2014 e maggio 2015, secondo il seguente calendario: Prima prova Ore 9.00/14.00 Seconda prova Ore 9.00/14.00 Terza prova Ore 9.00/13.00 I simulazione Giovedì, 18 dicembre 2014 Giovedì, 12 febbraio 2015 ---------------- II simulazione Venerdì, 27 febbraio 2015 Giovedì,7 Maggio 2015 Mercoledì 25 febbraio 2015 III simulazione Giovedì 23 aprile 2015 Mercoledì, 27 maggio2015 Lunedì, 27 aprile 2015 Nelle pagine successive si riportano sia i testi delle simulazioni delle terze prove , sia le griglie di valutazione approvate dal Collegio Docenti e inserite nel POF d’Istituto. 61 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 SIMULAZIONI TERZA PROVA DIRITTO E TECNICA DELLE AZIENDE RISTORATIVE SIMULAZIONE TERZA PROVA DIRITTO E TECNICA DELLE AZIENDE RISTORATIVE 25/02/2015 1) Spiega quali sono le fasi della pianificazione aziendale dandone una brevissima spiegazione 2) Spiega il concetto di BEP aiutandoti con la relativa rappresentazione grafica 3) Spiega il concetto di segmento di mercato e la sua importanza in un analisi di marketing SIMULAZIONE TERZA PROVA DIRITTO E TECNICA DELLE AZIENDE RISTORATIVE 27/04/2015 1) Le strategie di Marketing in funzione del mercato obiettivo 2) Le fasi del piano di Marketing 3) Le strategie di marketing in funzione della fase di ciclo di vita del prodotto: Lancio FRANCESE SIMULAZIONE FRANCESE 25/02/2015 CUISINE ET COMMUNICATION Les émissions culinaires Jusqu’aux années ’70, ce sont les femmes qui cuisinent et transmettent à leurs filles leur savoirfaire en cuisine. Après, et jusque dans les années ’90, les femmes ont commencé à travailler des plus en plus et ont déserté les fourneaux. Pendant cette période, la cuisine était considérée comme une corvée ménagère, et il n’y a pas donc eu de transmissions de recettes aux générations suivantes. Dès 1983, Maïté anime une émission culinaire, La cuisine des Mousquetaires, sur France 3. Vient ensuite l’émission A’ table jusqu’en 1999. C’est elle qui a inventé l’émission de cuisine et qui a démocratisé la cuisine à la télé. Dans les années ’80, la cuisine traditionnelle française était à l’honneur sur les écrans : elle vantait une cuisine authentique, de terroir, une cuisine de famille. Pour les Français, c’était l’image de leur grand-mère qui cuisinait des plats authentiques. En parallèle, les années ’90 marquent aussi l’avènement d’une cuisine réservée à une élite, où la qualité, et donc les prix des matières premières, assume une grande importance. On voit alors 62 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 apparaître les premières complaintes (lamentele) de femmes dans la presse féminine, qui étaient désolées de ne pas savoir cuisiner. En 2004, voilà la première émission de téléréalité culinaire Oui, chef ! A’ l’époque, personne n’y croyait et aucun grand chef auréolé d’étoiles ne voulait pas apparaître sur les écrans. Le seul qui ait vraiment réussi et qui reste à ce jour un chef célèbre et reconnu parmi le grand public, c’est Cyril Lignac. Un vrai chef, issu du milieu professionnel, pour qui la télévision a été un tremplin médiatique fantastique. Sa personnalité, son charisme et sa passion pour la cuisine ont convaincu tout le monde. De 2004 à 2006, Oui, chef !, créé pour M6, a ouvert la voie. Cyril Lignac a tout de suite continué avec Chef, la recette !. La chaîne TF1 s’est intéressée à l’émission se livrant à une guerre sans merci avec M6. Depuis, les émissions culinaires inspirées de la gastronomie se multiplient sur petit écran, suivant souvent des formats repris d’émissions produites à l’étranger. Aujourd’hui, on se presse dans les émissions de cuisine : y participer amène beaucoup de notoriété. Il existe des dizaines de programmes consacrés à la cuisine, sans oublier les rubriques gourmandes de magazines quotidiens. Toutes ces émissions ont fait réémerger la classe moyenne de la cuisine : un hachis Parmentier peut de nouveau être un plat des fête. Il n’y a plus aujourd’hui de produits nobles, il y a simplement des produits de qualité. La carte des grandes maisons, dans les années ’90, était toujours la même : par exemple coquille St. Jacques, bar, langouste….., filet, tournedos, volaille de Bresse……. Les chose ont évolué. La barrière qui voulait que la bonne cuisine soit réservée à une élite sociale est tombée. La télé a rendu la cuisine accessible à tous. Autrefois considérée comme une corvée, la cuisine a retrouvé ses lettres et sa noblesse. Elle est considérée comme un loisir pratiqué et par les femmes et par les hommes. La multiplication des émissions culinaires répond donc aux aspirations de la société actuelle. On peut même dire que la tendance des émissions culinaires à la télévision n’est que le reflet de la société. Les Français ont compris que la cuisine est un moyen qui peut apporter du plaisir, un acte social. 1 – Comment était la situation en cuisine avant 2004 ? (non più di 10 righe) 2 – Après 2004 la télévision le savoir-faire en cuisine, comment ? (non più di 10 righe) 3 – rédigez la recette suivante: (non più di 10 righe) 63 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Ingrédients pour Quiche Lorraine : 200 g de pâte brisée 150 g de poitrine de porc fumée (lardons) 100 g d'emmental râpé (facultatif) 2 œufs 2 jaunes d'œufs 1/2 litre de crème fleurette (panna) (facultatif) sel poivre noix de muscade SIMULAZIONE FRANCESE 27/04/2015 NOM……………………………………………..PRENOM…………………………………………5BS DATE……………………………… Conservation des aliments Nécessité de conserver les aliments L'homme, depuis des siècles, a recherché tous les moyens pour conserver les denrées alimentaires afin d'assurer sa survie en période de disette (fin de l'hiver, moindre productivité, ...). De nos jours, la conservation des aliments est nécessaire afin de transporter les aliments du point de fabrication au point de consommation. Un peu d'histoire Depuis des millénaires, les fermentations sont utilisées pour conserver les aliments tout en améliorant leurs propriétés organoleptiques (odeur, goût), pour la préparation du pain, de boissons alcoolisées (vin et bière), de vinaigre et de fromages. Les Sumériens pratiquaient déjà la fermentation du pain et de la bière 8 000 ans avant J.C. La fabrication du vin remonte à plus de 10 000 ans. Les origines du fromage remontent au Néolithique (10 000 ans avant J.C.), quand les hommes commencent à domestiquer les chèvres et les brebis pour faire de l'élevage et consommer le lait produit par les animaux. Depuis longtemps, la salaison permettait de garder viandes et poissons lorsqu'elle s'accompagnait de séchage ou de fumage. Les Romains conservaient dans la saumure, olives, radis et autres légumes. On connaît aussi depuis longtemps les vertus de conservation du froid: les Romains enveloppaient de neige et de glace les poissons du Rhin pour les transporter à Rome. Vers 1790, Nicolas Appert invente un procédé de conservation des aliments, par la chaleur et dans des récipients hermétiques: l'appertisation. En 1810, le secret du procédé devient 64 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 publique. Dès lors, la fabrication des conserves se développe. Cette technique sera par la suite perfectionnée (utilisation de récipients en fer-blanc) et diversifiée avec la pasteurisation et la stérilisation UHT. C'est vers le milieu du XIXe siècle que les premières machines industrielles à réfrigérer sont mises au point. La fin du XIXe siècle marque le formidable essor des transports frigorifiques de viandes et de produits végétaux d'Amérique du Sud et d'Océanie, qui révolutionnera après 1880 l'approvisionnement du Vieux Continent. C'est en 1905 que les premiers brevets américains et anglais font leur apparition avec l'utilisation de la radiation ionisante pour tuer des bactéries dans l'alimentation. Aujourd'hui, les autorités de santé et de sécurité de plus de quarante pays dans le monde ont approuvé l'irradiation de plus de soixante aliments différents, allant des épices aux grains en passant par le poulet désossé, le bœuf, les fruits et les légumes. Actuellement, de nouvelles techniques de décontamination par technologie douce sont en cours de développement. Elles allient une réduction rapide de la flore microbienne et la préservation des qualités organoleptiques et nutritionnelles ainsi que de la fonctionnalité des aliments. 1 – décrivez les méthode de conservation le long des siècle. 2 – parlez de la conservation par la chaleur 3 – parlez de la conservation par le froid 65 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 A.S. 2014-15 INGLESE PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA 25/02/2015 DISCIPLINA: LINGUA INGLESE DATA: CLASSE . 5^BS – ENOGASTRONOMIA NOME: READ THE TEXT AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS: HEALTHY EATING A healthy diet helps prevent diseases such as obesity, heart and kidney diseases, diabetes, cardiovascular diseases, high blood pressure, hypertension, cancer. A healthy diet is based on an adequate , moderate, balanced and varied intake of all nutrients and water. Fibre in an important nutrient for health promotion and disease prevention. The main function of fibre is to keep the digestive system healthy and functioning properly. Fibres can be soluble and insoluble. Soluble fibre foods include fruits, vegetables, lentils, peas, beans, oats, barley, potatoes, dried fruit, soy products. Soluble fibre absorbs water in the intestine and softens the stools and helps eliminate the waste material more quickly. Soluble fibre may help to reduce the level of cholesterol in the blood and also to slow down digestion and the sudden release of energy, Therefore blood sugar levels are more stable, which is good for people with diabetes, and energy or glucose is released slowly, preventing sudden feelings of tiredness, lack of energy or hunger pangs. Insoluble fibre foods include bran, wholemeal flour and breads, brown rice, whole grain cereals, vegetables, edible peels of fruit, nuts and seeds. Insoluble fibre passes through the body unchanged with other digested food until it arrives at the large intestine. It prevents constipation promoting regular bowel movements. This is important in the prevention of distressing diseases such as bowel cancer, constipation, irritable bowel syndrome, haemorrhoids and diverticulitis. Foods that do not contain any or contain very little fibre include refined cereals and white bread, meat and animal products, dairy produce and fast foods. Fibres should be introduced gradually into the diet in a number of ways including: starting the day with high fibre cereals or wholemeal bread; eating more fruit, vegetables and dried fruit; eating potatoes with their skins; adding chickpeas or lentils, seeds and nuts to salads; adding barley to homemade soups; increasing your water intake. A healthy eating plan has the shape of a pyramid because it shows to eat more foods from the group at the base and fewer foods from the groups at the top. QUESTION 1 : What are the main functions of soluble and insoluble fibre and what do they help ? QUESTION 2: Which foods should you include in your diet, which refined foods should you reduce and why? QUESTION 3 : Which are the different nutrients and where are they placed in the food pyramid? 66 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 A.S. 2014-15 SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DATA: DISCIPLINA: LINGUA INGLESE CLASSE . 5^BS – ENOGASTRONOMIA NOME: READ THE TEXT AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS: ORGANIC FARMING Organic farming is a process loved by all environmentally-consciuos people everywhere. England’s Prince Charles is a leading proponent of this type of food production and has his own organic farm in the heart of English countryside. Its supporters say that the food produced using this type of farming is good and wholesome as opposed to the inferior food produced by modern farming techniques and it is now much more than a simple method, it has become an ideology. Very few pesticides are used, no herbicides are allowed and very few non-organic (chemical) fertilisers may be spread on the land. It prefers the use of manure and the removal of weeds mechanically. Supporters of this type of farming say that the food produced in this way is more nutritious, more healthful and tastes better. There is no real scientific evidence that the produce is more nutritious or healthful and the fact that it tastes better might be simply that it is fresher. Organicallyproduced food does not keep as long as foods produced by newer methods. It is true that because no chemical fertilisers, herbicides and few pesticides are used there is little chemical residue on the crops that are harvested. There are some positive aspects to organic farming practised by the farmers who support this method. Crop rotations with legumes, the use of crop residues to improve the soil, integrated or biological pest control and using lime to alter the acidity of the soil are all very sound practices. However, it is more probable that the crops are contaminated with bacteria. If organic farming were used exclusively it would be possible to provide food only for three billion people, not the six billion people that currently inhabit our planet and certainly not for the nine billion people of the future. Organic foods are usually more expensive than food produced using modern methods which often do not respect the eco-systems of the countries where the crops are grown. QUESTION 1 : Point out the main features and methods of organic farming. QUESTION 2: List the practices used in organic farming. QUESTION 3 : What are the main problems of producing crops organically? 67 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 SIMULAZIONE TERZA PROVA Laboratorio dei Servizi Enogastronomici di Cucina Prof. Paolo Urbani Prova del 25 febbraio 2015 1) Descrivi brevemente il concetto di nouvelle cuisine e quali sono i principali dettami di questa “filosofia gastronomica”. 2) Cosa indicano i marchi di qualità DOP ed IGP e quali sono le differenze principali. 3) Che cosa si intende per cucina vegana? Quali sono le sue regole e le sue prescrizioni? Prova del 27 Aprile 2015 1) Descrivi la differenza tra i termini catering e banqueting. 2) Descrivi cosa si intende per CCP nel piano di autocontrollo 3) Spiega la differenza tra detersione e sanificazione 68 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ANALISI DI UN TESTO CANDIDATO: Indicatori Comprensione Analisi tematica Elaborazione sintetica CLASSE: CORSO: Gravemente Insufficiente Insufficiente Gravemente incompleta e confusa Superficiale e/o parziale con inesattezze 1,5 Frammentario e confuso Sufficiente Essenziale ma complessivamente corretta seppure con qualche inesattezza PUNTEGGIO ASSEGNATO 2 3 Superficiale e\o Con spunti critici parziale con interessanti anche se inesattezze non approfonditi Commento personale 1 Gravemente lacunosa e scorretta Contestualizzazione Organizzazione del discorso e correttezza formale 1 Incoerente e disorganica con gravi scorrettezze 1,5 PUNTEGGIO ASSEGNATO 2 Essenziale e corretta seppure con qualche imprecisione non sostanziale PUNTEGGIO ASSEGNATO 1,5 2 Incerta nella Globalmente struttura e nella coerente e coesa argomentazione con alcuni errori 1,5 Parziale con qualche inesattezza 2 Buono Ottimo Articolata e completa Completa, approfondita ed esauriente 4 Completo, fondato, con tratti di originalità seppure non completamente esauriente 4,5 Completo, fondato, originale, approfondito ed esauriente 2,5 Adeguata e ben articolata 3 Approfondita, completa ed esauriente 2,5 Coesa e coerente, formalmente corretta e fluida 3 Organica e ricca nell’argomentazi one. Fluida ed efficace nella forma 4 4,5 PUNTEGGIO ASSEGNATO 3 MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15 TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1 I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________ 2._______________________________________________ 3._________________________________________________ 4._________________________________________________ 5. _________________________________________________ 6.__________________________________________________ 69 __ DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE - SAGGIO BREVE CANDIDATO: Indicatori Capacità di elaborazione (interpretazione e confronto dati) CLASSE: Gravemente Insufficiente Del tutto insufficiente 1,5 Scarsa e\o limitata Pertinenza (qualità e quantità delle informazioni) Organizzazione e coerenza (equilibrio delle parti, rispetto della struttura e degli spazi) Registro stilistico e correttezza formale 1 Elaborato incoerente e disorganico CORSO: Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Incompleta e\o confusa e superficiale Essenziale ma corretta Sicura e puntuale Sicura, originale ed efficace PUNTEGGIO ASSEGNATO 3 Nel complesso adeguata seppure essenziale PUNTEGGIO ASSEGNATO 1,5 2 Elaborato incerto Elaborato sul piano globalmente strutturale e\o coerente e coeso, con argomentativo un sufficiente equilibrio tra le parti 2 Inadeguata e\o parziale 1 Inadeguato, improprio, con gravi scorrettezze 1,5 Non specifico, impreciso e\o con alcuni errori PUNTEGGIO ASSEGNATO 2 Globalmente corretto seppure con qualche incertezza formale 1,5 2 PUNTEGGIO ASSEGNATO 3 MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 4 Ampia e puntuale 4,5 Approfondita, esauriente ed originale 2,5 Elaborato coeso, coerente e ben argomentato 3 Elaborato organico, equilibrato nelle sue diverse parti e ricco nella argomentazione 2,5 Adeguato alla situazione comunicativa, corretto nella forma 3 Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella forma 4 4,5 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15 TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 mi Voto in 10 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1 I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________ 2._______________________________________________ 3._________________________________________________ 4._________________________________________________ 5. _________________________________________________ 6.__________________________________________________ 70 __ DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE - ARTICOLO DI GIORNALE CANDIDATO: Indicatori Regole giornalistiche (adeguatezza alle consegne) Elaborazione delle informazioni e dei dati Organizzazione e coerenza del discorso Registro linguistico e correttezza formale CLASSE: Gravemente Insufficiente Non rispettate 1 Del tutto inadeguata 1,5 Elaborato incoerente e disorganico CORSO: Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Scarsamente rispettate Rispettate in modo superficiale Pienamente rispettate Rispettate in modo efficace e pieno PUNTEGGIO ASSEGNATO 1,5 2 2,5 Superficiale e\o Essenziale ma Sicura e approssimativa sufficiente puntuale PUNTEGGIO ASSEGNATO 2 3 4 Elaborato Elaborato Elaborato incerto sul globalmente coeso, piano coerente e coeso coerente e ben strutturale e\o argomentato argomentativo 1 Inadeguato, improprio, con gravi scorrettezze 1,5 Impreciso e\o con alcuni errori 1,5 2 PUNTEGGIO ASSEGNATO 2 2,5 Globalmente Adeguato alla corretto seppure situazione con qualche comunicativa, incertezza formale corretto nella forma PUNTEGGIO ASSEGNATO 3 4 MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 3 Sicura, originale ed efficace 4,5 Elaborato organico, equilibrato nelle sue diverse parti e ricco nella argomentazione 3 Pienamente adeguato, fluido ed efficace nella forma 4,5 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15 TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1 I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________ 2._______________________________________________ 3._________________________________________________ 4._________________________________________________ 5. _________________________________________________ 6.__________________________________________________ 71 __ DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TEMA STORICO CANDIDATO: Indicatori Contenuto (qualità e quantità delle informazioni) Organizzazione del contenuto (articolazione e coerenza) CLASSE: Gravemente Insufficiente Incompleto e lacunoso e\o inesatto 1,5 Disorganico, incoerente 1 Inadeguata Capacità critica e di approfondimento Proprietà linguistica e correttezza formale 1 Gravi scorrettezze e improprietà 1,5 MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Insufficiente CORSO: Sufficiente Superficiale, parziale, con lacune sostanziali Pertinente, essenziale ma globalmente accettabile PUNTEGGIO ASSEGNATO 2 3 Confuso e\o Globalmente disorganico organico e coerente seppure elementare PUNTEGGIO ASSEGNATO 1,5 2 Superficiale Accettabile PUNTEGGIO ASSEGNATO 1,5 2 Incertezze Correttezza nel formali e complesso linguaggio accettabile generico 2 PUNTEGGIO ASSEGNATO 3 Buono Ottimo Ricco e ben articolato Completo, approfondito e con spunti personali 4 Preciso, organico, ben articolato 4,5 Pienamente adeguato, articolazione efficace 2,5 Adeguata e significativa 3 Approfondita, esauriente e personale 2,5 Forma pienamente corretta 3 Forma appropriata, corretta, ricercata sul piano lessicale 4 4,5 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15 TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1 I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________ 2._______________________________________________ 3._________________________________________________ 4._________________________________________________ 5. _________________________________________________ 6.__________________________________________________ 72 __ DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE - TEMA DI ATTUALITÀ CANDIDATO: Indicatori Contenuto (qualità e quantità delle informazioni) Organizzazione del contenuto (articolazione e coerenza) Capacità critica e di approfondiment o CLASSE: Gravemente Insufficiente Incompleto e lacunoso e\o inesatto 1,5 Disorganico, incoerente 1 Inadeguata Insufficiente CORSO: Sufficiente Buono Superficiale, Pertinente, Ricco e ben parziale, con essenziale ma articolato lacune globalmente sostanziali accettabile PUNTEGGIO ASSEGNATO 2 3 4 Confuso e\o Globalmente Preciso, disorganico organico e organico, ben coerente seppure articolato elementare PUNTEGGIO ASSEGNATO 1,5 2 2,5 Superficiale Accettabile Adeguata e significativa Ottimo Completo, approfondito e con spunti personali 4,5 Pienamente adeguato, articolazione efficace 3 Approfondita, esauriente e personale PUNTEGGIO ASSEGNATO 2 2,5 3 Correttezza e Forma Forma proprietà pienamente appropriata, Proprietà linguistica nel corretta corretta, linguistica e complesso ricercata sul correttezza accettabili piano lessicale formale PUNTEGGIO ASSEGNATO 1,5 2 3 4 4,5 MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15 1 Gravi scorrettezze e improprietà 1,5 Incertezze formali e linguaggio generico TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1 I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________ 2._______________________________________________ 3._________________________________________________ 4._________________________________________________ 5,.________________________________________________ 6.________________________________________________ 73 __ DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE ALUNNO/A: ………………………………………………… A.S.: ……………. PRIMA PARTE: CONOSCENZE punti Scorrette e incomplete 1 Incomplete e non del tutto corrette 2 Essenziali, alcune imprecisioni non gravi, ma accettabile 3 Corrette, abbastanza complete 4 Corrette, complete e ampie 5 ABILITA' NELL'USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO Impreciso e/o inadeguato Accettabile nel linguaggio di base Adeguato punti 1 1,5 Imprecisa sia nell'esposizione che nei collegamenti Essenziale nei collegamenti e sufficiente nell'esposizione punti 1 1,5 2 TOT. PRIMA PARTE …. / 9 74 … /2 2 CHIAREZZA NELL'ESPOSIZIONE E NEI COLLEGAMENTI Adeguata … /5 … /2 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 SECONDA PARTE: DESCRITTORI punti primo quesito punti secondo quesito Risposta superficiale e/o parziale nelle conoscenze e nell'esposizione 1 1 Risposta essenziale ma accettabile sia nell'esposizione che nella conoscenze 2 2 Risposta adeguata sia nelle conoscenze che nell'esposizione 3 3 TOT. SECONDA PARTE …. /6 TOTALE PRIMA E SECONDA PARTE = …… / 15 TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE Voto 15mi in 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Voto 10mi in 10 9 8 7 7 6 5 5 4 1/2 4 3 3 2 1/2 2 1 1/2 1/2 I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1.__________________________________________ 2._____________________________________________ 3. ------------------------------------- ---------------------------------4._________________________________________________ 5. _________________________________________________ 6.______________________________________ 75 1/2 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA CANDIDATO: ________________________________________ CONOSCENZA DEI CONTENUTI DISCIPLINARI COMPETENZE E ABILITÀ COMUNICATIVE Frammentaria e lacunosa Il candidato dimostra di Parziale e poco corretta possedere una conoscenza Superficiale e/o incerta dei contenuti disciplinari Corretta nei concetti di base Corretta e adeguata Completa e approfondita Disarmonico, confuso e/o del tutto Il candidato utilizza il scorretto nella forma linguaggio specifico in Incerto anche nella forma modo Semplice ma ordinato e corretto Organico e appropriato Organico, appropriato e accurato anche nella forma PUNTI (max 6) 1 2 3 4 5 6 PUNTI (max 5) 1 2 3 4 5 PUNTI Il candidato rielabora le (max4) CAPACITÀ conoscenze e affronta i Frammentario e incompleto 1 RIELABORATIVE E problemi proposti in modo Semplice pur con qualche imprecisione 2 CRITICHE Semplice ma chiaro e corretto 3 Accurato e completo 4 MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15 TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Voto in 10mi 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1 I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________ 2._______________________________________________ 3._________________________________________________ 4._________________________________________________ 5. _________________________________________________ 6.__________________________________________________ 76 __ DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA lingue straniere CANDIDATO: ________________________________________ COMPRENSIONE DEI CONTENUTI COMPETENZE E ABILITÀ COMUNICATIVE CAPACITÀ RIELABORATIVE E CRITICHE Il candidato dimostra una comprensione dei contenuti Il candidato utilizza le strutture morfo-sintattiche e lessicali in modo Il candidato rielabora i contenuti in modo MAX PUNTI 15 - SUFFICIENTE PUNTI 10 Frammentaria e lacunosa Parziale e poco corretta Superficiale e/o incerta Corretta nei concetti di base Completa e approfondita Disarmonico, confuso e/o del tutto scorretto Incerto Semplice ma ordinato e corretto Organico e appropriato Organico, appropriato e accurato PUNTI (max 5) 1 2 3 4 5 PUNTI (max 5) Frammentario e incompleto 1 Semplice pur con qualche imprecisione 2 Semplice ma chiaro e corretto 3 Organico ed adeguato 4 Accurato e completo 5 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 15 TABELLA DI COMPARAZIONE TRA SISTEMI DI MISURAZIONE Voto in 15mi 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 mi Voto in 10 10 9 8 7½ 7 6 5½ 5 4½ 4 3½ 3 2½ 2 1 I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________ 2._______________________________________________ 3._________________________________________________ 4._________________________________________________ 5. _________________________________________________ 6.__________________________________________________ 77 PUNTI (max 5) 1 2 3 4 5 __ DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO Candidato: _______________________________________ INDICATORI PUNTI MAX PUNTI AI DIVERSI LIVELLI DESCRITTORI 1 2 Conoscenza dei contenuti Esposizione e padronanza linguistico-lessicale 9 6 Capacità di collegamento, di sintesi e di risoluzione dei problemi 5 Apporti personali e critici 4 Capacità di focalizzare le tematiche richieste 3 Discussione delle prove 3 3 4 5 6 7 8 9 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 1 2 3 4 1 2 3 1 2 3 Non conosce i temi proposti Conosce in modo parziale e\o poco corretto i temi trattati Conosce i concetti basilari ma superficialmente Conosce i concetti base ma sa approfondirli poco Si orienta tra i concetti base Conosce i temi proposti Conosce ampiamente i temi proposti Conosce molto bene i temi proposti Conosce molto bene i temi proposti e sa approfondirli in modo completo ed adeguato Esposizione stentata e frammentaria Esposizione confusa e non sempre corretta nel lessico Esposizione elementare Esposizione chiara anche se semplice Esposizione complessivamente chiara e corretta Esposizione fluida, corretta, adeguata ai temi e alle discipline Non effettua collegamenti né ipotesi di soluzione Individua i concetti principali Individua i concetti principali ma non effettua i collegamenti meno evidenti Stabilisce collegamenti tra i fatti esposti Stabilisce collegamenti e fa sintesi corrette e chiare Sa esprimere giudizi ma non sa motivarli Esprime giudizi pertinenti Sa motivare osservazioni e giudizi Sa argomentare criticamente osservazioni e giudizi Divaga rispetto alle domande Risponde con sufficiente pertinenza Risponde sempre con coerenza e pertinenza Non sa correggere né fornire spiegazioni Corregge tutto o in parte ma non approfondisce Sa autocorreggersi, fornire spiegazioni e\o approfondire MAX PUNTI 30- SUFFICIENTE PUNTI 20 PUNTEGGIO TOTALE ASSEGNATO ……./ 30 I COMMISSARI D’ESAME IL PRESIDENTE 1._________________________________________________ 2._______________________________________________ 3._________________________________________________ 4._________________________________________________ 5. _________________________________________________ 6.__________________________________ 78 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2014-15 Dolo,15 maggio 2015 Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Rachele Scandella 79
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