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PROVINCIA DI GORIZIA
RASSEGNA STAMPA
DOMENICA 23 DICEMBRE 2012
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Provincia di Gorizia
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Data decrescente
Testate/Edizioni
Parole chiave
N° Titolo
Testata-Edizione
Data
1
Il Piccolo Nazionale
23-12-2012
Il Piccolo Gorizia/Monfalcone
23-12-2012
Il Piccolo Gorizia/Monfalcone
23-12-2012
Il Piccolo Gorizia/Monfalcone
23-12-2012
Il Piccolo Gorizia/Monfalcone
23-12-2012
Messaggero Veneto Nazionale
23-12-2012
Messaggero Veneto Gorizia
23-12-2012
Messaggero Veneto Gorizia
23-12-2012
Messaggero Veneto Gorizia
23-12-2012
Primorski Dnevnik
23-12-2012
Primorski Dnevnik
23-12-2012
Debora si sposa in blu e si emoziona
Enrico Gherghetta -
2
Stranieri a Monfalcone, un corto realizzato dai liceali
Bianca della Pietra -
3
Il parco Ikea non risollevera' l'economia
Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia -
4
Fumo dalla centrale Per A2A e' vapore ma il rione protesta
Provincia di Gorizia -
5
A Gorizia le luci del Natale una volta erano d'oro
Provincia di Gorizia -
6
Debora dice si, aspettando la sfida del 2013
Enrico Gherghetta -
7
provincia, sui viaggi per l'impianto rifiuti le critiche del Pdl
Enrico Gherghetta - Mara Cernic - Provincia di Gorizia -
8
Primarie, le donne dividono il Pd goriziano
Enrico Gherghetta - Federico Portelli - Provincia di Gorizia -
9
Corale, concerto e prersentazione del libro sulla storia
Provincia di Gorizia -
10
Glasbeno bozicno voscilo Trzacanom
Provincia di Gorizia -
11
Pokrajina Trst
Provincia di Gorizia -
23 DIC 2012
Il Piccolo Nazionale Regionale
pagina 16
Quotidiano
Debora si sposa in blu. E si emoziona
“Sì” in municipio a Udine tra gli amici e i “big” del Pd. Messaggio di Bersani
quello di Riccardo, ammantato da un sorriso quello della
candidata Pd) l’emozione si è
fatta sentire: «All’inizio ero un
po’ ingessata – ha ammesso
Serracchiani –, ma è stata una
bella emozione». Culminata
con il fuori programma della
piccola Giorgia, la nipotina
della coppia che, dopo aver
portato le fedi agli zii, si è sistemata in grembo alla sposa. A
officiare la cerimonia c’era il
capogruppo del Pd del consiglio comunale udinese, Agostino Maio, amico di lunga data
della coppia. E forse anche il
più emozionato, con una not-
di Michela Zanutto
◗ UDINE
Abito blu in pizzo di Missoni
per lei, completo grigio per lui.
Debora e Riccardo hanno scelto una cerimonia semplice, circondati dagli amici di sempre
per pronunciare quel “sì” che
mamma e papà Serracchiani,
alias Miranda e Roberto, aspettavano da vent’anni. Da quando nel 1992 a Milazzo l’attuale
candidata alla poltrona di governatore della Regione ha conosciuto l’amore della vita.
«Conviviamo da 18 anni», spiega Riccardo Chiappa. «È soprattutto una questione di diritti – aggiunge la neo sposa –:
in Italia serve una legislazione
per le coppie di fatto». Messaggi d’auguri dal segretario del
Pd, Pierluigi Bersani, e dal capogruppo alla Camera. Proprio Dario Franceschini ha dato forfait all’ultimo istante perché trattenuto a Roma per le
consultazioni. Un pensiero anche dal competitor Pdl Renzo
Tondo.
Ma ieri, nella sala dei matrimoni del Comune di Udine,
c’era tutto il partito. Quasi al
completo l’amministrazione
comunale (assente giustificato il sindaco Honsell), non sono mancate le alte sfere, da
Ivano Strizzolo a Ettore Rosato, da Tamara Blazina a Enrico
Gherghetta, per augurare l’in
bocca al lupo alla coppia. «E viva il lupo», rispondeva Debora
con un sorriso, stringendo il
niente lista
di nozze
I novelli sposi
non hanno voluto regali
ma donazioni
a due case d’accoglienza
gestite dalle suore
per ragazze in difficoltà
Agostino Maio
piccolo bouquet di rose bianche.
Capelli raccolti in uno chignon, orecchini di perle e tacchi. Un tocco d’azzurro per la
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
cravatta dello sposo. Unico
vezzo le fedi: oro bianco e un
piccolo diamante blu che brilla sull’anulare di lei. Al momento del “sì” (forte e chiaro
1/2
te insonne alle spalle: «Siamo
qui a coronare una lunga e bella storia d’amore a dare un significato nuovo a un’unione
perché il nostro ordinamento
non riconosce le coppie di fatto», ha detto Maio durante la
cerimonia. E poi tutti al brindisi in un bar della città, prima
della cena assieme a una manciata fra amici e parenti in un
agriturismo di Cavazzo Carnico. Nessuna lista di nozze,
hanno riferito gli sposi, ma donazioni a due case di accoglienza gestite da suore per ragazze e bambini in difficoltà.
Pochi giorni di tempo per la luna di miele, a gennaio a Dublino, prima della lunga cavalcata che porterà alle elezioni.
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GUARDALEFOTODELLE NOZZE
www.ilpiccolo.it
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23 DIC 2012
Il Piccolo Nazionale Regionale
pagina 16
Quotidiano
Da sinistra,
in senso orario,
Debora
e Riccardo
subito dopo
il matrimonio;
lo scambio
degli anelli;
il bacio;
parenti
e amici si
congratulano
con la novella
sposa;
la nipotina
Giorgia
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
2/2
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23 DIC 2012
Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca
pagina 28
Quotidiano
PRESENTAZIONE AL KINEMAX
Stranieri a Monfalcone, un “corto” realizzato dai liceali
È stato presentato al Kinemax
di Monfalcone il cortometraggio “La treccia di Monfalcone”
realizzato
dagli
studenti
dell’Isis Buonarroti che partecipano al Laboratorio Cinema,
sotto la guida del regista Ivan
Gergolet, in cui 5 studenti stranieri provenienti da 4 continenti diversi raccontano la lo-
ro vita in Italia, a partire dalla
scuola che frequentano ogni
giorno, il liceo Buonarroti.
L'indiana Shivani, il canadese
Nikolaus, il bengalese Alì, la senegalese Khadidja e l’albanese
Antoneta intrecciano un racconto unico che parla di identità, della relazione con l’altro,
della difficoltà di sentirsi diver-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
si. I loro sogni si scontrano con
una realtà forse ancora ostile e
il loro sguardo adolescente si
trasforma in un nitido specchio della nostra comunità.
All'incontro hanno partecipato circa 250 studenti, i protagonisti e le loro famiglie. Tra i
presenti il sindaco Silvia Altran e l’assessore Cristiana
1/1
Morsolin, il consigliere regionale Franco Brussa, l'assessore all'Istruzione della Provincia Bianca Della Pietra. L’incontro è statoanche l’occasione per presentare le attività del
Progetto Cinema, coordinato
da Grazia Giovannardi, sostenuto dall'Associazione “Il Buonarroti.
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23 DIC 2012
Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Notizie locali
pagina 33
Quotidiano
«Il parco Ikea non risolleverà l’economia»
La Confcommercio bacchetta Gherghetta: «Basta spot per il nuovo centro commerciale. I negozi chiuderanno in serie»
di Francesco Fain
◗ VILLESSE
Quelle parole pro-Parco commerciale non sono state gradite dall’Ascom Confcommercio di Gorizia. No, l’uscita di
Enrico Gherghetta non è stata
gradita dal presidente Gianluca Madriz e dai vertici del sodalizio. E lo dice apertamente.
«Ormai - tuona l’Ascom - è
vero tutto e il contrario di tutto: l’ennesimo spot sul futuro
centro commerciale di Ikea,
questa volta promosso in prima persona da Enrico Gherghetta, ha guastato ancor di
più il periodo natalizio dei
commercianti della provincia. Al contrario ha fatto sorridere più di qualche analista.
La previsione sull’occupazione creata dal complesso commerciale di Villesse è quanto
meno singolare: “Previsti, in
una prima fase, da 500 a mille
posti di lavoro” si legge sul
giornale. La domanda di Confcommercio Imprese per l’Italia è scontata: ma di cosa stiamo parlando? Quale imprenditore, o grande gruppo, può
ragionare su valori così poco
definiti?»
La Confcommercio non va
per il sottile e puntualizza:
«Tale uscita non fa altro che
confermare il pensiero del
comparto commerciale isontino: su Ikea si stanno facendo
Nati-mortalità imprese del commercio
della provincia di Gorizia - 2011
150
100
50
0
iscritte
-50
-100
-150
-200
-250
delle mistificazioni così evidenti che lasciano senza parole. Il tutto senza la minima
vergogna e senza spendere
mai una solo parola sugli effetti nefasti che si riscontreranno in tutti i comuni della
provincia. Eppure, che la situazione sia da codice rosso è
sotto gli occhi di tutti: i disoccupati nell’isontino hanno
sfondato quota 6,4% nel 2011,
nel 2012 la situazione è ulteriormente peggiorata. Nel
2007 era al... 3,2%. Bastano
questi dati per mostrare l’assoluta mancanza di responsa-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
bilità della classe politica
quando decide di farsi bella
con Ikea, omettendo volutamente di parlare delle miglia
di imprese che hanno chiuso
e che stanno per chiudere».
Madriz e l’associazione di
categoria vanno oltre e lanciano un appello forte e chiaro alla parte “politica”. «A questo
punto, visto che si spendono
parole per qualsiasi cosa, ci
piacerebbe leggere o ascoltare il pensiero dei nostri amministratori sul costante grado
di declino della nostra economia. Un declino economico,
1/1
che meriterebbe giornalmente l’attenzione di chi ci governa e che dovrebbe essere molto più importante delle schermaglie sulla cancellazione di
enti pubblici e quant’altro. La
società sono le imprese, i lavoratori, le famiglie: non le poltrone, i gettoni di presenza, i
rimborsi, le baruffe sul nulla, i
titoli. Nel 2011 hanno chiuso i
battenti 207 negozi in provincia di Gorizia a fronte di 107
aperture».
Confcommercio Imprese
per l’Italia della provincia di
Gorizia ritiene sia ora che tutta la classe politica locale si
impegni pubblicamente a favore del sostegno dell’economia e dell’occupazione, con
particolare attenzione alle realtà commerciali, agricole, artigianali di dimensioni medio
piccole. «È evidente che nessun centro commerciale risolleverà l’economia del nostro
territorio, e men che meno
gioverà alle nostre imprese.
Un’ultima osservazione: basta una passeggiata in qualsiasi Comune della provincia per
notare come la maggior parte
dei negozi stia svendendo
merce anche a ridosso del Natale per vuotare il magazzino.
Peggior sintomo di crisi e
chiusure imminenti non esiste. Intanto il Tribunale amministrativo regionale dice sì
al sempre aperto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Apertura
23 DIC 2012
Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca
pagina 28
Quotidiano
La colonna di fumo uscita venerdì dalla centrale A2A
CISINT: «IL CARBONE È NOCIVO PER TUTTI»
Fumo dalla centrale
Per A2A è vapore
ma il rione protesta
Una colonna di fumo uscita venerdì, per diverse ore, dalla
centrale A2aA, ha sollevato ancora una volta timori e preoccupazioni. «Una persona che alle
5.30 si recava a lavorare in Cartiera - racconta Annamaria Cisint (Rinnoviamo Monfalcone )
- mi ha riferito che ha visto uscire dalla centrale un fumo nero,
non certo quello più chiaro che
si è notato in mattinata. È comunque difficile che si sia trattato di vapore acqueo, come ha
spiegato l’azienda. Dubbi in
questo senso li hanno in tanti».
Cisint ricorda che sono passati otto anni dal protocollo per
la metanizzazione della centrale, firmato da Regione, Provincia, Comune e da Endesa, allora proprietaria dell’impianto.
«Se in tutto questo tempo si fosse agito - osserva - oggi forse la
situazione sarebbe diversa».
Quel protocollo prevedeva un
tavolo che avrebbe dovuto essere costituito dal Comune. Anche Il nuovo protocollo, appena deliberato e ancora da firma-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
re, stabilisce la creazione di un
apposito tavolo. «In quella sede
- osserva Cisint - si dovrà decidere quali strumenti adottare
per il controllo della qualità
dell’aria. Non ci stiamo ad essere succubi di una situazione
che mette in pericolo la salute
della gente e che riguarda tutto
il Mandamento. L’assessore
Pin - aggiunge - attivi lo studio
sul progetto di A2A per il cosiddetto carbone pulito e allarghiamo il problema al territorio».
A spingere sul tasto della salute è anche Adriano Bernardel, presidente del Comitato
rione Enel: «Il fumo di venerdì
non era proprio chiaro - rileva
-. L’evento è stato più intenso
del solito. È il dramma del carbone. Che la centrale funzioni
solo a carbone va bene solo
all’azienda. Chi è preposto a vigilare - sottolinea - deve mettere A2A nelle condizioni di inquinare il meno possibile. Per
la salute non esiste prezzo».
(gi.pa.)
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23 DIC 2012
Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Segnalazioni
pagina 39
Quotidiano
PUNTI DI VISTA
A Gorizia le luci del Natale
una volta erano d’oro
Natale in corso Italia nell’obiettivo del fotografo Gaetano Lazzaro
Il fotografo Gaetano Lazzaro (1917-2005), brindisino e goriziano
d’adozione, grande interprete della città, per oltre mezzo secolo ha
ritratto Gorizia in tantissime immagini, personalissime e tali da privilegiare una visione rarefatta e metafisica dei luoghi, secondo l’impostazione tipica di Giorgio De Chirico, le cui opere si contraddistinguono per la figurazione di architetture essenziali, rese mediante prospettive del tutto inusuali e immerse in un clima magico e misterioso, caratterizzato dall’assenza di figure umane. Se in De Chirico, pictor optimus, la presenza umana è ricordata dall’ombra di chi
dietro l’angolo sta per affacciarsi sulla piazza razionalista, o dal pennacchio del treno sullo sfondo, o dal bastone del viaggiatore poggiato al muro, o i dolci nella vetrina del panettiere di Ferrara, il Lazzaro
fotografo in modo analogo costruisce le sue cartoline, panorama
della città e nel contempo memorabile ritratto: la bicicletta sul muro a fianco del caffè Garibaldi, la bandiera svolazzante sul pennone
del Travnik, gli scuri aperti su certe finestre del Borgo, i fuochi d’artificio sopra il Castello la notte del 8 agosto 1956, la Fiat Seicento che
aspetta il proprietario oppure, come in questo caso, la sfilata delle
luci delle auto a percorrere il Corso, in uno scatto dal tempo lungo,
stelle filanti, strisce luminose trascinate da vetture delle quali non
rimane traccia nell’immagine. Con l’occhio di mezzo secolo fa, Gaetano Lazzaro mostra Gorizia nelle luci del Natale, da una visuale
particolarissima corrispondente con l’attico del grattacielo Ansiver,
di fronte al parco della Rimembranza, dove si trovava lo studio
dell’ingegner Renato Fornasari (1912-1980), progettista dello stesso
immobile e di tante altre opere, tra le quali a Cormons la ex pretura,
della quale l’Amministrazione comunale vuole oggi mutilarne la
pregevole facciata razionalista. Dall’alto del grattacielo, lo sguardo
percorre il Corso, illuminato da calorose lampade a incandescenza.
A destra in primo piano la casa Minolli, col tabacchino all’angolo
con la via Canova, progetto di Umberto Cuzzi del 1936, di fronte a
sinistra, la casa Villani col bar Ali, opera di Silvano Barich del 1923,
poi di nuovo a destra la casa Venuti del 1904, quindi la casa Deperis
con la farmacia all’angolo con la via Rossini, sempre del Cuzzi del
1936, seguita dal grattacielo di corso Italia 81 di Virgilio Malni. Poi,
proseguendo, l’edificio eclettico invece dell’attuale condominio grigio all’angolo con la via Bellini, quindi, superata la Provincia, davanti il caffè Garibaldi un grande albero di natale, nel cortile
dell’edificio poi demolito per il condominio d’angolo con la via
XXIV Maggio. Nell’inusuale vista dall’alto poi, sullo sfondo a sinistra
la sommità illuminata del complesso dell’allora nuova sede dell’ex
Cassa di Risparmio e, sulla destra, il Tribunale del 1902, con la cupola del Wujtechovsky. Sul tutto domina il Castello, con la cometa appesa al pilone della bandiera e con le luci del Natale, che una volta
brillavano d’oro… Oggi pare che l’oro sia scomparso, dalle tasche e
dalle strade, dove le luci, nel risparmio della tecnologia Led sono diventate freddo ghiaccio bianco, mentre i lampioni giallastri, che ancora poco fa ricordavano la tristezza di serate nebbiose, oggi sono
diventati per contrasto allegri. Buon Natale, Gorizia…
Diego Kuzmin
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Editoriale
23 DIC 2012
Messaggero Veneto Nazionale Regionale
pagina 9
Quotidiano
Debora dice «sì», aspettando la sfida del 2013
L’europarlamentare e segretaria del Pd si è sposata con lo storico fidanzato Riccardo Chiappa
◗ UDINE
Abito blu in pizzo di Missoni
per lei, completo grigio per
lui. Debora e Riccardo hanno
scelto una cerimonia semplice, circondati dagli amici di
sempre per pronunciare quel
“sì” che mamma e papà Serracchiani, alias Miranda e Roberto, aspettavano da 20 anni.
Da quando nel 1992 a Milazzo
l’attuale candidata alla poltrona di governatore della Regione ha conosciuto l’amore della vita. «Conviviamo da 18 anni», spiega Riccardo Chiappa.
«È soprattutto una questione
di diritti – aggiunge la neo sposa –: in Italia serve una legislazione per le coppie di fatto».
Messaggi d’auguri dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani,
e dal capogruppo alla Camera. Proprio Dario Franceschini ha dato forfait all’ultimo
istante perché trattenuto a Roma per le consultazioni. Un
pensiero anche dal competitor Pdl Renzo Tondo. Ma ieri,
nella sala dei matrimoni del
Comune di Udine, c’era tutto
il partito. Quasi al completo
l’amministrazione comunale
(assente giustificato il sindaco
Honsell), non sono mancate
le alte sfere, da Ivano Strizzolo
a Ettore Rosato, da Tamara
Blazina a Enrico Gherghetta,
per augurare l’in bocca al lupo
alla coppia. «E viva il lupo», rispondeva Debora con un sorriso, stringendo il piccolo
bouquet di rose bianche. Capelli raccolti in uno chignon,
orecchini di perle e tacchi. Un
tocco d’azzurro per la cravatta
dello sposo. Unico vezzo le fedi: oro bianco e un piccolo diamante blu che brilla sull’anu-
gali, hanno riferito gli sposi,
ma donazioni a due case di accoglienza gestite da suore per
ragazze e bambini in difficoltà. Pochi giorni di tempo per
la luna di miele, a gennaio a
Dublino, prima della lunga cavalcata che porterà alle elezioni.
Michela Zanutto
lare di lei. Al momento del “sì”
(forte e chiaro quello di Riccardo, ammantato da un sorriso
quello della candidata Pd)
l’emozione si è fatta sentire:
«All’inizio ero un po’ ingessata
– ha ammesso Serracchiani –,
ma è stata una bella emozione». Culminata con il fuori
programma della piccola Giorgia, la nipotina della coppia
che, dopo aver portato le fedi
agli zii si è sistemata in grembo alla sposa. A officiare la cerimonia c’era il capogruppo
del Pd del consiglio comunale
udinese, Agostino Maio, amico di lunga data della coppia.
E forse anche il più emozionato, con una notte insonne alle
spalle: «Siamo qui a coronare
una lunga e bella storia d’amore a dare un significato nuovo
a un’unione perché il nostro
ordinamento non riconosce
le coppie di fatto», ha detto
Maio durante la cerimonia. E
poi tutti al brindisi di nozze in
un bar della città, prima della
cena assieme a una manciata
fra amici e parenti in un agriturismo di Cavazzo Carnico.
Nessuna lista di nozze per i re-
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Apertura
23 DIC 2012
Messaggero Veneto Nazionale Regionale
pagina 9
Quotidiano
Il matrimonio della candidata alla presidenza della Regione, Debora Serracchiani, che ieri si è sposata in municipio a Udine con Riccardo Chiappa
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
2/2
Apertura
23 DIC 2012
Messaggero Veneto Gorizia Cronaca
pagina 25
Quotidiano
C’era una volta il dissociatore
molecolare. La Provincia di
Gorizia lanciò la proposta più
di cinque anni fa. Tale tecnologia avrebbe consentito la
trasformazione dei rifiuti in
syngas, un gas di alto valore
energetico. Il costo ipotizzato, secondo le cronache
dell’epoca, per una centrale
con una capacità 20 mila tonnellate era di otto milioni di
euro. Poi non se ne fece più
nulla. Ma i conti delle missioni esplorative in Scandinavia,
in Islanda e in Scozia, effettuate durante la precedente legislatura provinciale, sono rimasti. Li ha recuperati l’esponente dell’opposizione Dario
Obizzi.
«Ora la giunta Gherghetta
propone – osserva il consigliere provinciale del Pdl – l’impianto di estrusione di Vedelago. Nel precedente mandato,
invece, annunciava il dissociatore molecolare e ha avviato
così, a partire dal 2007, una
specie di “turismo dei rifiuti”
in giro per l’Europa, alla ricerca di sistemi di smaltimento
innovativi. Quando, invece,
esiste un dissociatore molecolare a Peccioli, in Italia. La cosa più singolare è che non ho
trovato traccia agli atti di alcuna relazione tecnica o di documentazione sull’esito di tali
viaggi». Obizzi elenca le missioni per studiare gli impianti
di dissociazione molecolare:
l’assessore provinciale all’ambiente Mara Cernic e un dipendente dell’ente si sono recati dal 14 al 16 novembre
2007 a Usavik, in Islanda (totale della spesa circa 4.900 euro), dal 17 al 19 novembre due
dipendenti provinciali sono
stati inviati a Stavanger, in
Provincia, sui viaggi
per l’impianto rifiuti
le critiche del Pdl
«Visite inutili in Scozia, Norvegia, Islanda per 12 mila euro»
Trasferte finalizzate al progetto dissociatore, mai realizzato
A sinistra il consigliere Dario Obizzi, a destra l’assessore Mara Cernic
Norvegia, per una spesa di ulteriori 4.900 euro circa. La terza tappa è stata Glasgow, in
Scozia. Qui hanno effettuato
il sopralluogo l’assessore Cernic e un funzionario della Provincia. «Complessivamente –
tira le somme Obizzi – sono
stati spesi circa 12 mila euro.
Poi, l’idea del dissociatore molecolare, come è nata, così
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
scompare. Tali viaggi, alla fine, non hanno prodotto alcun risultato concreto».
L’esponente dell’opposizione è critico nei confronti
dell’operato
dell’esecutivo
provinciale anche sul caso
della discarica di Pecol dei lupi. «A fine 2010 – sottolinea
Obizzi – Ambiente newco comunica alla Provincia di non
1/1
aver esaurito la capienza residua della discarica e poi sollecita l’ente via lettera per due
volte, a febbraio e a maggio
del 2011, chiedendo una proroga per il conferimento dei rifiuti. La Provincia risponde, al
secondo sollecito, che in assenza di un’istanza, non è sostanzialmente tenuta ad avviare alcun procedimento in
base alle sue competenze».
«Infine, dopo sette mesi di
inerzia – aggiunge il consigliere del Pdl –, l’ente provinciale
decide di affidare l’incarico
esterno per la misurazione
della capienza residua di Pecol dei lupi, il 20 luglio del
2011. Il paradosso è che
l’expertise decreterà dopo un
anno l’esistenza di una capienza residua, anche se non
nella misura indicata da Ambiente newco. Mantenere la
discarica nel limbo, né aperta
né chiusa, però, ci costa circa
600 mila euro l’anno».
Ilaria Purassanta
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Apertura
23 DIC 2012
Messaggero Veneto Gorizia Notizie locali
pagina 26
Quotidiano
Primarie, le donne dividono il Pd goriziano
Decise a candidarsi l’ex preside del Polo liceale Laura Fasiolo e la lucinichese Sara Cumar
di Vincenzo Compagnone
Otto candidati della provincia
di Gorizia per sei posti alle primarie del Partito democratico
che si terranno domenica 30 dicembre. I nominativi sono stati
ufficializzati ieri sera dopo la verifica sulle firme a sostegno (ne
occorrevano almeno 50) e ad effettuare la scrematura saranno,
stamane al Kulturni Dom, i 100
componenti
dell’assemblea
provinciale del partito. Alle primarie,
infatti,
potranno
“correre” tre uomini e tre donne, «a meno che – come chiarisce il segretario provinciale
Omar Greco – i due terzi dell’assemblea non decidano di dare
il via libera a tutte e otto le can-
didature». Ma chi sono i papabili? La lista degli uomini si è fermata a tre, e comprende il consigliere regionale Giorgio Brandolin (grande favorito nella corsa al Parlamento), l’ex assessore provinciale Alfredo Pascolin,
di Monfalcone, e il segretario
del circolo di Doberdò Fabio Vizintin. Questi tre hanno già la
certezza di poter partecipare alle primarie. Quanto alle donne,
invece, hanno raccolto le firme
necessarie ben cinque: si tratta
di due goriziane (l’ex preside
del Polo liceale Laura Fasiolo e
la lucinichese Sara Cumar), la
consigliera comunale monfalconese Barbara Zilli, Gloria Revignas, medico di San Pier
d’Isonzo e l’ex vicepresidente
della Provincia Roberta Demartin.
Non correrà alle primarie il
Maran che peraltro potrebbe
rientrare nel 10% di disponibilità del segretario Pierluigi Bersani. E’ bene precisare subito che,
dalle primarie, usciranno tre
nominativi della provincia di
Gorizia che cercheranno poi di
staccare un biglietto per Roma.
Come detto, un “seggio” sembra già aggiudicato a Brandolin,
mentre qualche piccola possibilità di spuntare – sempreché ovviamente il centrosinistra vinca
le elezioni – potrebbe averla anche la più votata fra le donne. E
qui il discorso si fa delicato, perché il moltiplicarsi delle candi-
dature ha creato qualche malumore neppure troppo nascosto
in particolare a Gorizia, dove si
gruppo Cingolani e Sara Cumar, sostenuta dal presidente
della Provincia Gherghetta ma
Portelli e dal Circolo Medeot. A
Gorizia si teme che questo dualismo possa favorire la monfalconese Zilli o la Demartin, sostenuta dal consigliere regionale Franco Brussa. «Troppe candidature? Ma io lo ritengo un
fatto naturale – taglia corto
Omar Greco – nel quadro di
quella che sarà una nuova,
grande prova di democrazia».
©RIPRODUZIONERISERVATA
L’ex preside Laura Fasiolo
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
1/1
Taglio medio
23 DIC 2012
Messaggero Veneto Gorizia Notizie locali
pagina 27
Quotidiano
MOSSA
Corale, concerto
e presentazione
del libro sulla storia
◗ MOSSA
Per ricordare l’importante traguardo raggiunto, 90 anni di attività, la Corale San Marco di
Mossa, diretta da Elisa Toros,
ha in serbo un regalo prezioso
durante il tradizionale Concerto degli Auguri che si terrà oggi
alle 18. Insieme al Coro Giovanile Arcobaleno diretto da Anita Persoglia, ci sarà la presentazione del libro – fresco di stampa – “ La Corale San Marco di
Mossa (1922-2012). Storia di
una comunità” e del relativo
cd che raccoglie brani del repertorio della Corale dal 1956
ai giorni nostri. Il volume, realizzato grazie al contributo del
Comune e della Parrocchia di
Mossa, della Provincia di Gorizia, dell’Usci regionale e del
Credito Cooperativo Cra di Lucinico Farra e Capriva sarà poi
donato alle autorità, ad enti e
associazioni locali, a coristi ed
ex coristi e messo a disposizione di tutte le famiglie di Mossa.
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Taglio medio
23 DIC 2012
Primorski Dnevnik
pagina 4
Quotidiano
Glasbeno božično voščilo Tržačanom
Občina in Pokrajina Trst ter fundacija opernega gledališča Verdi sta včeraj popoldne v veliki dvorani gledališča (na sliki KROMA) občanom postregli z glasbenim božičnim voščilom. Občani, ki so imeli ob tej priložnosti prost vstop, so prisluhnili koncertu del italijanskih in svetovnih
klasikov, ki jih je izvajal orkester gledališča Verdi s solisti, prisotne pa sta
nagovorila župan Roberto Cosolini in predsednica pokrajine Maria Teresa Bassa Poropat.
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Box
Primorski Dnevnik
23 DIC 2012
pagina 12
Quotidiano
OGLAS
RETROSPEKTIVA BO ODPRTA DO 3. FEBRUARJA 2013
UMETNOST BOGDANA GROMA NA RAZSTAVI V SKLADIŠČU IDEJ
Razstavljenih je preko sto del, ki pripovedujejo življenje maestra
Razstava Bogdan Grom, ki jo je
Pokrajina Trst pripravila v Skladišču idej
(Magazzino delle Idee) na Korzu Cavour
v Trstu, vabi obiskovalce do 3. februarja.
Gre za obsežno in razčlenjeno razstavo,
posvečeno
umetnosti
Bogdana
Groma, za prepletanje in pot med
zvrstmi, tehnikami, kraji, ki smo jo
prehodili skupaj z maestrom, pot, ki
se vije med široko poznanimi in še
nerazstavljenimi deli, z lahko potezo
začrtanimi skicami in mnogostranskimi
kipi, arhitekturnimi posegi in slikovno
opremo publikacij. Razstavljenih je
preko sto del iz umetnikovega arhiva,
različnih javnih in zasebnih zbirk in
muzejskih institucij. Za uresničitev te
razstave je Pokrajina Trst spletla vezi in
vzpostavila sodelovanje z Generalnim
konzulatom Republike Slovenije v Trstu,
Mestnim muzejem Revoltella, Narodno
in študijsko knjižnico iz Trsta, družbo KB
1909 iz Gorice, Občino Zgonik in, kar
zadeva širitev multimedijskega odseka,
s šolo Galvani iz Trsta. Za vzpostavitev
tega omrežja je bila bistvenega pomena
podpora Dežele Furlanije Julijske
krajine in sklada Fondazione CRTrieste.
Razstava je neke vrste popotovanje
skozi barve in svetove, med dežele in
stvarnosti, ki jih je Grom spoznal, in iz
katerih črpa navdih in vir za globok
razmislek: naj omenim krajine Krasa in
Italije z Benetkami, Rimom, Perugio,
prostrane prekooceanske planote,
vrvež velemest od New Yorka do Pariza,
pogled na Indijance in druga avtohtona
ameriška prebivalstva. Retrospektiva
je razdeljena na sedem tematskih
sklopov: Občutek stvarnosti; Amerika,
potovanja in družbeni odmevi; New
York: linija in barva; Tridimenzionalnost;
Kraška
erozija;
Ekspresionizem;
Arhitektura,
tehnike,
umetnost
in religija. Obiskovalcu se ponuja
priložnost za poglobljeno spoznavanje
dela kompleksnega umetnika, čigar
ustvarjalni nagib se rojeva iz korenin
lastne zemlje in se z odločno
izrazno svobodo vzporeja z velikimi
mojstri.
Bodgan Grom
16. december 2012-3. februar 2013
Skladišče idej
Korzo Cavour – vhod z morske strani
040 660861
Urnik: ob torkih in sredah 10-13, ob
četrtkih 10-13 in 15-17
ob petkih, sobotah in nedeljah 10-13 in
15-19 (ob ponedeljkih zaprto)
V torek, 25., in v ponedeljek, 31.
decembra, zaprto.
V sredo, 26. decembra, in v nedeljo, 6.
januarja, 10-13 in 15-19.
V torek, 1. januarja, 15 -19.
Prost vstop
PET ZMAGOVALNIH IDEJNIH NAČRTOV,
DVA BOSTA URESNIČENA
UMETNIŠKA DELA ZA
PRIPOVED O ZGODOVINI
PARKA PRI SVETEM IVANU
Objavljeni so rezultati natečaja Pokrajine Trst
Pet umetnikov, ki jih odlikuje izvirnost in inovativnost, je zmagalo na
natečaju Pokrajine Trst za postavitev umetniških del, ki predstavljajo in
interpretirajo zgodovino in razvoj Parka pri Svetem Ivanu. Pokrajinska
uprava je skupno prejela 33 idejnih načrtov, ki jih je komisija izvedencev
ocenila in izbrala zmagovalce na osnovi kriterijev umetniške/
konceptualne vrednosti in sposobnosti vzpostavljanja odnosa s
speciičnim kontekstom, upoštevajoč nosilno temo natečaja. Pokrajina
Trst s tem udejanja še en korak naprej v prizadevanjih za ovrednotenje
kraja. Park se je v zadnjih letih vedno bolj razvijal v kraj za družabnost,
srečevanje, študij, tudi po zaslugi, poleg Zdravstvenega podjetja,
nekaterih univerzitetnih oddelkov, struktur za starejše občane Občine
Trst, Gledališča Franco in Franca Basaglia v upravi Pokrajine Trst, številnih
zadrug, muzejev, čudovitega parka vrtnic. Ta preplet različnih stvarnosti,
ki vzpostavljajo vedno bolj intenziven dialog z mestom omogoča rojstvo
in razvijanje večnamenskega kulturnega središča, ki, kot pričajo številne
evropske izkušnje prenove in ovrednotenja prostorov z raznoliko
izvorno namembnostjo, lahko postane stična točka inovativne kulturne
ponudbe, ki bo oblikovala strategije lokalnega razvoja.
S temi predpostavkami se je rodil in se razvija projekt, poimenovan
Park idej, ki sta ga omogočila prispevka Dežele Furlanije Julijske
krajine in sklada Fondazione CRTrieste, in v okviru katerega so se letos
zvrstile gledališke predstave, performansi, glasba v parku, predvajanja
ilmov, simpoziji, srečanja, vodeni obiski, razstave. Ravno v okviru tega
projekta je bil objavljen natečaj za izbor umetniških del. Na prvo mesto
se je uvrstilo delo Fabia Santarosse in Alice-Micol Moro, na drugo delo
Federice Marie Ferzoco, na tretje pa načrt Elise Vladilo. Četrto mesto
je zasedel načrt Roberta Soaveja, peto pa predlog Cecilie Donaggio,
Romane Kačič, Mattiasa Lidena in Marte Forlese.
NATEČAJ SPODBUJA ENAKE
MOŽNOSTI MED ŽENSKAMI IN
MOŠKIMI
ZAČENJA SE
TRETJA IZVEDBA
NATEČAJA
ONDINA
BARDUZZI
Tri nagrade za diplomirance
iz pokrajine
V kratkem bo razpisan natečaj, posvečen
spominu na Ondino Barduzzi Scolaris,
občinsko
in
pokrajinsko
odbornico,
univerzitetno
docentko
in
priznano
strokovnjakinjo. Pokrajina Trst je v letu 2008
na spodbudo Komisije za enake možnosti
in družine Scolaris uvedla natečaj, katerega
namen je ovrednotenje študijskih in
raziskovalnih dejavnosti s sklicevanjem na
splošno vsebino Zakonika enakih možnosti
med moškim in žensko in je odprt za
univerzitetne diplomirance in diplomiranke s
stalnim prebivališčem v pokrajini Trst. Novost
tokratne izdaje predstavlja dodatna nagrada
za Fakulteto za inženirstvo in arhitekturo, ki
jo bo prispevala družina Scolaris. Za ostali
dve priznanji se lahko prijavijo diplomiranci
vseh ostalih študijskih smeri.
Natečaj bo objavljen na spletni strani
Pokrajine Trst 7. januarja 2013.
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CILJ JE IZBOLJŠANJE KOMUNIKACIJE Z OBČANI
DOSTOPNA JE NOVA
SPLETNA STRAN
POKRAJINE TRST
Izboljšana transparentnost
in storitve na spletu
Izboljšanje spletne komunikacije, predvsem pa širjenje ponudbe
informacij za občane in spodbujanje povezav prek spleta so cilji, ki
si jih je Pokrajina Trst zastavila pri preureditvi svoje institucionalne
spletne strani, pri čemer se je še bolj prilagodila novim vodilom
na tem področju in določilom na področju transparentnosti. Nova
spletna stran odgovarja namreč Vodilnim smernicam za spletne
strani v javni upravi, ki jih je izdalo Ministrstvo za javno upravo in
inovacijo, in Zakoniku na področju digitalizirane uprave, ki določa
in ureja upravljanje, dostop in uporabnost informacij v digitalni
obliki v javni upravi in v odnosih med upravami in zasebniki.
Cilj je spodbuditi in olajšati stike in zagotoviti maksimalno
transparentnost.
Apertura