DOSSIER Giovedì, 16 ottobre 2014 DOSSIER Giovedì, 16 ottobre 2014 Articoli 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 1 Censiti i profughi sono oltre 400 60 senza un tetto 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19 «Verdetto giusto, la giunta si adegui» 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 43 Provincia "pigliatutto" in arrivo 750mila euro 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 44 Isontino: 415 profughi, 60 all' addiaccio 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 44 Striscia d' asfalto indigesta in Corso Verdi 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 45 Dopo 30 anni il Comune licenzia la Gs 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 45 A2A, già inviate ai ministeri controdeduzioni allo studio della... 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 45 La rabbia delle famiglie però non si placa 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 48 «Utilizziamo i migranti per i lavori utili» 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 48 Dolegna, consiglio comunale contro la riforma Panontin 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 48 Tappa goriziana di "Pau Casals" 16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 52 Bottiglie d' autore in mostra a Palazzo Attems 16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 10 Ciriani ha vinto il ricorso La Provincia non voterà 16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 10 E l' assemblea dell' Upi applaude i giudici 16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 10 La Regione non molla Ora sarà battaglia al Consiglio di Stato 16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 25 «Provincia impantanata nel casoprofughi» 16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26 Il depuratore di Merna sarà pronto entro il 2015 16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27 Votata una delibera contro la riforma degli enti locali 16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 46 Come ragionare sull' autonomia 16/10/2014 Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia Pagina 19 "Pau Casals" serate di musica e parole per una pace da Nobel 16/10/2014 Primorski dnevnik Sejemsko razstavie med propadom in preporodom 16/10/2014 Primorski dnevnik Mittelmoda District s 15 finalisti 16/10/2014 Primorski dnevnik Od velikih dogodkov nimajo velikih koristi 16/10/2014 Primorski Dnevnik »Razsodba pravilna« 16/10/2014 Primorski dnevnik ipke z ambicijami 16/10/2014 Primorski dnevnik Glede kolesarskega turizma zaostajamo 15 let za Avstrijo 16/10/2014 Primorski dnevnik Neznana Soa 16/10/2014 Primorski dnevnik Priakujejo e ve evropskih sredstev 1 2 3 5 7 8 10 11 13 15 16 17 18 20 21 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 35 37 16 ottobre 2014 Pagina 1 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia ISONTINOnFAIN A PAGINA 36. Censiti i profughi sono oltre 400 60 senza un tetto CRONACHE. «Sono presenti in provincia di Gorizia 415 stranieri richiedenti asilo politico: di questi circa 60 risulterebbero privi di alloggio». Il dato è aggiornato al 3 ottobre ed è contenuto in un lettera di risposta della Questura alla Provincia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 16 ottobre 2014 Pagina 19 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «Verdetto giusto, la giunta si adegui» Soddisfazione bipartisan nell' Upi. Cambio al vertice: la guida passa a Fontanini. TRIESTE Il giorno del riscatto coincide con il cambio della guardia ai vertici dell' Unione delle Province Fvg: Alessandro Ciriani, in assemblea a Vito D' Asio, passa il testimone a Pietro Fontanini. La decisione del Tar Fvg favorevole al ricorso del presidente uscente della Provincia di Pordenone e dell' Upi (in campo anche il costituzionalista Mario Bertolissi) diventa inevitabilmente motivo di soddisfazione e dibattito. Alle parole di Ciriani si aggiungono quelli dei colleghi. Trasversalmente. Maria Teresa Bassa Poropat (Trieste) auspica che la Regione si renda disponibile «a riflettere sul dispositivo del Tar» e invita a «non avere fretta» nel confezionare la riforma degli enti locali. Enrico Gherghetta (Gorizia) parla di «sentenza giusta» e di «stop al mercato delle nomine». Fontanini (Udine) rincara la dose: «La Regione dovrà tenere obbligatoriamente conto dell' ordinanza dei magistrati per evitare di mettere a rischio anche il percorso della riforma». In assemblea è stato anche illustrato uno studio della Cgia di Mestre sui principali effetti del superamento delle Province. L' Upi comunica che quell' indagine evidenzia «l' aumento del 15% dei costi per il personale provinciale trasferito alla Regione, circa 5 milioni di euro all' anno, dato che la media per un dipendente provinciale è di 46mila euro all' anno, contro i 65mila di un regionale». E ancora «una maggiore spesa di 95 milioni per la gestione degli oltre 2.200 km della rete stradale provinciale, ripercussioni finanziarie e organizzative nel periodo di transizione, perdita di efficienza del sistema con un fortissimo accentramento amministrativo in capo alla Regione, dispersione e annullamento dell' identità». (m.b. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 16 ottobre 2014 Pagina 43 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Provincia "pigliatutto" in arrivo 750mila euro Serviranno per rimettere in sesto i solai e i controsoffitti degli Istituti superiori a rischio crollo. Gherghetta: «Quando inizieranno i lavori? Partiremo a razzo»EDILIZIA SCOLASTICA »IL RIPARTO DELLA REGIONE. di Francesco Fain Provincia di Gorizia pigliatutto (o quasi). Il primo riparto della Regione del "Fondo per le emergenze nell' edilizia scolastica" ha messo a disposizione dell' intero Friuli Venezia Giulia 1.219.791,81 euro: di questi, 750.380 andranno dritti dritti nelle casse dell' ente intermedio isontino. In questa maniera, potranno essere effettuati i lavori di messa in sicurezza dei solai e delle controsoffittature a rischiocrollo degli Istituti superiori. «La Regione spiega il presidente della Provincia Enrico Gherghetta ha messo a nostra disposizione 750mila euro per la messa in sicurezza delle scuole superiori: un ottimo risultato considerato che siamo riusciti ad ottenere subito quasi l' intera somma dei 937mila euro necessari per rimettere a posto solai e controsoffitti». Si sapeva che la somma (quasi un milione di euro) difficilmente sarebbe potuta arrivare in un' unica soluzione e a brevissimo giro di posta, ma il timore era addirittura che dalla Regione arrivassero per il momento fondi insufficienti a compiere interventi significativi. Così non è stato, e anzi da Trieste è arrivato l' 80% della somma totale richiesta dalla Provincia di Gorizia. «Il restante 20 per cento aggiunge Gherghetta arriverà successivamente. Quando avvieremo i lavori? Partiremo a razzo e nei prossimi giorni forniremo anche una sorta di cronoprogramma». E la Regione, che dice? «Il riparto mira ad intervenire su tutte quelle situazioni che compromettono la continuità del servizio scolastico ha spiegato nei giorni scorsi l' assessore regionale all' Edilizia scolastica e all' Università, Mariagrazia Santoro . Pur avendo a disposizione per quest' anno una dotazione finanziaria esigua siamo riusciti ad accogliere tutte le domande ammissibili pervenute. Abbiamo stabilito anche criteri in grado di dare ossigeno agli enti locali che hanno già dovuto sostenere spese per interventi urgenti a garanzia dell' avvio dell' anno scolastico, lasciando una minima fetta di contributi a riserva per ulteriori emergenze che si dovessero presentare da qui alla fine dell' anno». Uno sforzo, dunque, molto importante. «Questo primo riparto conclude l' assessore Santoro dimostra che il nuovo canale istituito per far fronte alle emergenze e necessità funziona e si affianca alla programmazione di medio/lungo periodo che abbiamo avviato con la redazione del piano triennale dell' edilizia scolastica». I fondi, lo ricordiamo, sono erogati per interventi urgenti effettuati o da effettuare su edifici scolastici Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 16 ottobre 2014 Pagina 43 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia dichiarati inagibili e conseguentemente evacuati, anche parzialmente (come previsto dall' articolo 7, comma 8 della legge regionale 15/2014). Ne hanno beneficiato anche i Comuni di Cormòns (circa 250mila euro), di Sgonico (128.800) e di Muggia (97.658,81). E di finanziamenti per la ristrutturazione nelle scuole si parlerà diffusamente venerdì 17 ottobre (domani) alle 11.30 nella sala consiglio della Provincia di Gorizia, Corso Italia 55. Il presidente Enrico Gherghetta e l' assessore ai lavori pubblici Donatella Gironcoli presenteranno il piano di finanziamento regionale per gli interventi strutturali nelle scuole: piano che noi abbiamo illustrato in anteprima, richiedendo tutti i dati necessari alla Regione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 16 ottobre 2014 Pagina 44 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Isontino: 415 profughi, 60 all' addiaccio Sono i numeri ufficiali della Questura. Don Zuttion (Caritas): «Il sindaco dice "basta"? Ma queste persone vanno aiutate» di Francesco Fain «Sono presenti in provincia di Gorizia 415 stranieri richiedenti asilo politico: di questi circa 60 risulterebbero privi di alloggio». Finalmente un dato ufficiale. Finalmente numeri scritti e da una fonte ultraattendibile. Il dato è aggiornato al 3 ottobre ed è contenuto nella lettera di risposta della Questura a una precisa istanza dell' assessore provinciale al Welfare, Ilaria Cecot. La nota, firmata dal questore Pier Riccardo Piovesana, certifica e ufficializza la presenza di una sessantina di persone (e non 30/40 come era emerso in un primo momento) che girovagano, senza una sistemazione: sono quei profughi che si sono accampati nuovamente sull' Isonzo ma si tratta anche di persone che dormono all' addiaccio, sotto i cavalcavia o al Parco della Rimebranza, come peraltro documentato dal nostro giornale attraverso le foto di una nostra lettrice. Un problema stringente, una questione «che va affrontata in maniera strutturale», hanno sempre ripetuto (e non si stancano di farlo) il presidente della Provincia Enrico Gherghetta e l' assessore al Welfare Ilaria Cecot. «Ho sempre dichiarato che la tendopoli ha carattere di straordinarietà, e risponde solo a una emergenza umanitaria riconosciuta e non può in alcun modo diventare luogo permanente di accoglienza. Infatti la struttura non è convenzionata con la Prefettura come specificato in una recente lettera al Prefetto di Gorizia». Aggiunge il presidente della Provincia: «Il fatto che dopo più di un mese ci siano ancora undici persone ospitate nelle tende di via Brass, smentisce chi affermava che le risposte erano pronte, ma smentisce anche chi affermava che sarebbe stata una struttura permanente. E poi, non va dimenticato che presso il greto dell' Isonzo a Gorizia, si sta ritrovando un numero imprecisato di richiedenti asilo per passare ivi la notte». Intanto, la Caritas diocesana continua a fare i salti mortali per assistere tutte queste persone. Ne abbiamo parlato con il direttore don Paolo Zuttion che non nasconde le difficoltà. «In questo momento 80 richiedentiasilo vengono ospitati al Nazareno, a Straccis. Un' altra decina è dislocata al dormitorio in Piazzutta. Poi ci sono una sessantina di persone che un tetto non ce l' hanno. Dove mangiano? Una parte di essi spiega don Zuttion si rivolge alla mensa dei poveri dei frati Cappuccini. Altri vengono a pranzare nel Campo Francesco di via Brass, altri ancora provvedono autonomamente». Ma il direttore della Caritas come commenta la letteraultimatum indirizzata dal sindaco Romoli al Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 16 ottobre 2014 Pagina 44 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia prefetto Vittorio Zappalorto? Il primo cittadino è stato sin troppo chiaro: Gorizia ospita già una quota considerevole di richiedentiasilo, adesso devono mobilitarsi gli altri 24 Comuni dell' Isontino. «Gorizia è una mèta privilegiata perché ospita la Commissione che deve decidere sul riconoscimento dello status di rifugiato politico: per questo tanti disperati vengono qui. Il sindaco dice "basta, basta"? D' accordo, ma dobbiamo affrontare il problema. Dormire sotto le stelle non è una condizione facile e si sta avvicinando la stagione invernale: come Caritas stiamo cercando delle soluzioni perché queste persone devono essere assistite». Don Paolo auspica anche la Commissione velocizzi l' iter per il riconoscimento dello status di rifugiato, «perché, altrimenti, i migranti continueranno ad ammassarsi qui. Occorre assolutamente un cambio di marcia. E mi auguro che ne venga costituita un' altra in maniera da smaltire il maggior numero di pratiche possibile nel minor tempo», la conclusione del direttore della Caritas diocesana. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 16 ottobre 2014 Pagina 44 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Striscia d' asfalto indigesta in Corso Verdi Ma il sindaco spegne le polemiche: «Non si poteva fare diversamente. Fra 3/4 mesi tornerà il porfido» Una lunga striscia d' asfalto laddove, un tempo, c' era i cubetti di porfido. Succede nel tratto finale di Corso Verdi verso via del Seminario. Nei giorni scorsi, come programmato da tempo, sono stati effettuati i lavori di sostituzione delle condutture del gas: una volta completato l' intervento, il buco è stato ricoperto con terra, sopra la quale è stato steso l' asfalto. E i cubetti di porfido? Immediate le reazioni di tanti concittadini che sono intervenuti sulle pagine del profilo Facebook "Sei di Gorizia se": tutti (o quasi) a complimentarsi ironicamente con il Comune per il «bel lavoro» effettuato. In realtà, il Comune non c' entra nulla perché si tratta di lavori effettuati da Est Reti. «Peraltro, come successo in altre vie di Gorizia (via Morelli ma anche, nel recente passsato, via Leopardi), si tratta di un' operazione obbligata spiega il sindaco Ettore Romoli . Bisogna che passino 3/4 mesi affinché si consolidi il terreno: dopodiché la ditta si rimetterà al lavoro e ripristinerà i cubetti. Tutto previsto, dunque. Certi commenti ironici andrebbero fatti informandosi prima». Una precisazione arriva anche dall' ufficio stampa del Comune di Gorizia. «Si tratta di lavori per il rifacimento delle tubature del gas, effettuati dall' azienda che gestisce il servizio. La striscia d' asfalto è funzionale all' assestamento del terreno smosso per effettuare l' intervento e quando il terreno sarà assestato, all' inizio del prossimo anno, l' azienda, come previsto dalle prescrizioni del Comune, collocherà nuovamente il porfido». Quindi, ci vuole un po' di pazienza. (fra.fa. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 16 ottobre 2014 Pagina 45 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Dopo 30 anni il Comune licenzia la Gs Risolto il contratto con il vecchio gestore. La prossima settimana sarà scelta la società a cui affidare la strutturaPISCINA»SALTATO L' ACCORDO PER RIAPRIRE L' IMPIANTO. di Laura Borsani Per la riapertura della piscina comunale si dovrà attendere l' insediamento del gestore che si aggiudicherà l' appalto bandito dal Comune. Un subentro, dopo quasi 30 anni di concessione diretta dell' impianto natatorio affidata a General Services, che a questo punto l' amministrazione intende accelerare anticipandone i termini prima del gennaio 2015. La prossima settimana, peraltro, si conoscerà il nome dell' aggiudicatario per la gestione 20152016, a fronte della presentazione di tre offerte da parte di due società venete e una friulana. È dunque tramontata definitivamente la possibilità di riaprire a breve la piscina, attraverso la strada dell' accordo tra l' ente locale con General Services, perseguita al fine di "traghettare" il vuoto gestionale garantendo il servizio fino al 31 dicembre. L' ultimo tentativo di accordo tra le parti non è andato a buon fine. Da qui la decisione dell' amministrazione comunale di procedere alla risoluzione anticipata del contratto con General Services, già avviata lo scorso settembre. Un procedimento attivato per inadempimento contrattuale, ha precisato l' assessore allo Sport, Omar Greco, che proprio l' altra sera in Consiglio comunale, ha definito «un atto grave la mancata riapertura dell' impianto natatorio». Nell' ambito del confronto tra le parti, l' amministrazione aveva proposto a General Services, di «farsi carico dell' intestazione delle utenze e del pagamento delle relative bollette di acqua e gas, trattenendoli sul corrispettivo erogato mensilmente al gestore. Tuttavia ha osservato Greco , ulteriori richieste avanzate da General Services, hanno reso impossibile chiudere l' impegno. Questo ha aggiunto l' assessore ha fatto in modo che anche il corrispettivo versato dal Comune a General Services per il calmieramento delle tariffe, pari a 18mila euro al mese, sia stato sospeso proprio a partire dal mese di settembre». Greco ha precisato che «non risulta invece praticabile lo sblocco dell' utenza del gas con l' accollamento all' ente locale del debito pregresso di General Services al suo fornitore, poichè si sarebbe incorsi in un danno erariale. Si era quindi lavorato per la possibilità dell' attivazione di una nuova utenza senza tale accollo. A questo punto, però osserva l' assessore , in assenza di accordo, diventa solamente praticabile il preaffidamento al nuovo gestore aggiudicatario». L' assessore allo Sport ha ribadito, inoltre, l' impossibilità di anticipare la gara di appalto al fine di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 16 ottobre 2014 Pagina 45 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia addivenire alla nuova aggiudicazione della concessione all' inizio della stagione natatoria 20142015: «Non c' erano i tempi tecnici per procedere in tal senso ha spiegato Greco . Ricordo, peraltro, che il consiglio comunale si era espresso in un senso, e poi ha dovuto perfezionare la sua deliberazione con una nuova votazione, a causa dell' impugnazione della delibera da parte di General Services, che aveva pertanto prolungato i tempi di istruttoria della gara». Per i ragazzi e le società natatorie, dunque, si prospetta ancora l' attesa prima di veder riaprire la piscina comunale. Le manifestazioni di protesta, del resto, non sono mancate anche l' altra sera durante la seduta del consiglio, evidenziando il disagio di dover "emigrare" in altri impianti natatori per eseguire gli allenamenti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 16 ottobre 2014 Pagina 45 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia dopo l' interrogazione della parlamentare fasiolo (pd) A2A, già inviate ai ministeri controdeduzioni allo studio della Provincia A2A informa di aver inviato ieri ai ministeri competenti e alle loro segreterie tecniche, le proprie controdeduzioni alla Relazione sulla centrale termoelettrica di Monfalcone preparata dagli esperti nominati dalla Provincia di Gorizia. Così esordisce l' azienda, in una nota, in merito alla presentazione di una specifica interrogazione presentata al Senato dalla parlamentare isontina del Pd, Laura Fasiolo. La parlamentare sollecita i ministeri dell' Ambiente e Tutela del territorio, della Salute e dello Sviluppo economico, a convocare immediatamente un confronto permanente con le parti coinvolte nella questione, al fine di monitorare il livello di emissioni dell' impianto termoelettrico cittadino. Fasiolo chiede anche di verificare «le stime delle asserite morti in eccesso che sarebbero state causate, secondo lo studio commissionato dalla Provincia di Gorizia, dalla centrale nei suoi 50 anni di vita e in particolare dalla metà degli anni '60 al biennio 2008 2009». A2A, quindi, interviene ricordando altresì che «le controdeduzioni, già inviate a tutti gli Enti locali a fine settembre, mettevano in evidenza come la metodologia adottata dagli esperti nominati dalla Provincia di Gorizia non rispondeva a un corretto approccio scientifico ed è invece tale da poter determinare un travisamento dei fatti e della realtà, in contrasto, fra l' altro, con le risultanze dello studio di biomonitoraggio commissionato dalla Regione Friuli Venezia Giulia all' Università di Trieste e all' Arpa del Friuli Venezia Giulia. Proprio in questo studio aggiunge l' azienda nella nota , le conclusioni dell' Università triestina confermano e rassicurano sul tema dell' aria del territorio monfalconese». A2A, infine, ribadisce di «essere sempre disponibile a confronti tecnicoscientifici, come già avviene, fin dal dicembre 2012, nell' ambito del Tavolo Tecnico Ambientale dove è presente con il Comune di Monfalcone, l' Arpa Fvg, l' Azienda sanitaria, la Provincia di Gorizia e la Regione Friuli Venezia Giulia». L' azienda, quindi, conclude: «A2A dal luglio del 2009 a Monfalcone, ha sempre gestito la centrale nel pieno rispetto delle leggi, dell' ambiente, dei lavoratori dell' impianto, nonché di tutti i cittadini, garantendo al territorio, in tutti i processi, attenzione all' ambiente e trasparenza nella comunicazione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 16 ottobre 2014 Pagina 45 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia La rabbia delle famiglie però non si placa Manifestazione di protesta in Consiglio comunale. Cisint (Obiettivo) attacca l' assessore Greco. La piscina comunale rimane chiusa e la protesta dei genitori dei giovani nuotatori monfalconesi monta. Una cinquantina tra adulti e ragazzi hanno portato la loro rabbia ancora una volta sulla soglia dell' aula del Consiglio comunale. Questa volta, però, non si sono limitati a esprimere la propria protesta con gli striscioni, pur presenti all' esterno dell' ex pretura, e i cartelloni, esposti dai ragazzi all' interno dell' edificio. La spiegazione del vicesindaco e assessore allo Sport Omar Greco degli ultimi sviluppi della vicenda, a iniziare dalla decisione della giunta di andare alla risoluzione del contratto con l' attuale gestore, la General Service, è stata punteggiata dai commenti ad alta voce di alcuni genitori. «Dobbiamo fare 80 chilometri al giorno ha detto una mamma per poter far nuotare i nostri figli. Ascoltate la voce dei bambini». I genitori, oltre alla consigliere comunale Anna Cisint ("Obiettivo"), che ha riportato in aula la questione con un' interrogazione rivolta all' amministrazione, hanno inoltre richiesto più volte e in modo pressante di avere una data di riapertura dell' impianto. «Così non possiamo più andare avanti e i nostri ragazzi nemmeno», hanno ripetuto più volte anche al sindaco Silvia Altran, con cui alcuni si sono fermati a parlare, sottolineando la gravità della situazione e chiedendo al Comune di trovare una soluzione in tempi rapidi. «Il problema non è solo di chi fa agonismo afferma Anna Cisint , ma anche delle scuole, del Cisi, dei tantissimi utenti del nuoto libero, delle altre associazioni che utilizzavano la piscina per la preparazione atletica. Per questo è inaccettabile dire, come fa Greco, che si sta facendo tutto il possibile per risolvere il problema, quando lo si è creato a monte, non cogliendo il suggerimento di far coincidere l' avvio della nuova gestione con l' inizio della nuova stagione agonistica». In aula la consigliere ha chiesto, comunque, senza peraltro ottenere risposta, non solo una data certa di riapertura, ma anche che il Comune sostenga le famiglie dei nuotatori costretti ad allernarsi a Trieste, Gorizia e Cividale. Cisint ha inoltre domandato ragione del versamento della mensilità di agosto al gestore, «effettuata il 18 settembre, quando ormai era del tutto emerso il mancato pagamento delle utenze da parte di General Services». Genitori e dirigenti dell' Adria rari nantes Monfalcone hanno lasciato l' ex pretura scettici sulla possibilità di una riapertura in tempi ragionevoli da parte del nuovo gestore. «A prescindere dall' aggiudicazione, che ben che vada avverrà la prossima settimana, solo per i controlli di legge ci vogliono 30 giorni», ha commentato il presidente della società Fabio Pangos. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 16 ottobre 2014 Pagina 45 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Laura Blasich. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 16 ottobre 2014 Pagina 48 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «Utilizziamo i migranti per i lavori utili» La proposta di Patat: «Accoglienza in cambio della disponibilità a dare una mano ai Comuni» CORMONS Una convenzione che riunisca tutti i Comuni sotto un' unica direttiva sul tema immigrati. L' ha proposta la Provincia a tutte le municipalità dell' Isontino in un incontro svolto con tutti i primi cittadini (in realtà erano presenti solamente sette su venticinque) per affrontare nuovamente il problema dei richiedenti asilo sul territorio. I sindaci hanno anche chiesto un nuovo incontro al prefetto per analizzare i prossimi passi in merito. A spiegare le novità è il sindaco di Cormons Luciano Patat: «La Provincia ha proposto di stilare una convenzione che coinvolga tutti i Comuni e che metta in rilievo quali debbano essere compiti, disponibilità, paletti di ogni municipalità sull' argomento, di modo che tutti seguano una medesima linea e sappiano come comportarsi in merito. La convenzione sarà discussa nelle prossime riunioni». Prosegue il sindaco cormonese: «Tutti i primi cittadini hanno espresso un' unanime posizione: che il problema venga equamente distribuito su tutto il territorio, e non sia dato sul groppone solo a qualche comunità». Nei giorni scorsi lo stesso Patat era tornato sul tema proponendo anche un incontro pubblico con la cittadinanza cormonese per informarla dell' evolversi della situazione e per spiegare come lo stesso Comune di fatto al momento non abbia alcuna possibilità di decisione in merito all' argomento, totalmente in mano alla responsabilità della Prefettura. Non è stata ancora stabilita una data dell' incontro pubblico che si svolgerà a Cormons: si attende infatti l' eventuale disponibilità del prefetto prima di indirlo. Patat inoltre ha aggiunto: «Se accoglienza dovrà essere, come Comuni abbiamo sempre ribadito che il numero dei richiedenti asilo da distribuire nelle varie municipalità dovrà essere molto limitato, ed in ogni caso non avrà costi per la comunità cittadina. In tutto questo, però, va aggiunto come basterebbe molto poco per placare le polemiche che infiammano in questi giorni i social network da parte delle persone che non vogliono gli stranieri». Patat entra nel merito della sua proposta. «Se lo Stato deliberasse una legge nella quale si dà accoglienza ma in cambio l' ospitato viene obbligato a ricambiare donando il proprio tempo per lavori di pubblica utilità, ad esempio implementando il lavoro degli operai comunali a tutela dell' arredo urbano o dedicandosi ad aiutare le associazioni di volontariato, sarebbe molto più semplice riuscire a farli accettare nel tessuto sociale di ogni comunità. Ma anche in questo caso, è lo Stato che deve legiferare e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 16 ottobre 2014 Pagina 48 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia semplificare le regole, invece di irrigidirle e complicarle». Matteo Femia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 16 ottobre 2014 Pagina 48 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia approvato un documento. Dolegna, consiglio comunale contro la riforma Panontin DOLEGNA DEL COLLIO «La cosiddetta riforma Panontin prevede tutta una serie di adempimenti amministrativi normativi imposti agli enti locali, ed invece di semplificare e migliorare la burocrazia, non fanno altro che appesantirla, ingessarla e impedire ai Comuni come il nostro di svolgere correttamente e velocemente il proprio lavoro». Questo uno dei passaggi della delibera votata quasi all' unanimità (un solo consigliere astenuto) dal consiglio comunale di Dolegna del Collio per protestare contro la riforma degli enti locali. A spiegare la presa di posizione dell' assise dolegnese è il sindaco Diego Bernardis che entra nel merito dei contenuti del documento approvato: «Anziché decentrare e seguire il percorso del federalismo, tanto caro alla Lega Nord di cui faccio parte sottolinea il primo cittadino stiamo inesorabilmente tornando ad un sistema accentratore sia in regione che a Roma. Non a caso il Cal, che ricordo in questo momento formato soprattutto da amministratori dello stesso colore politico della maggioranza, ha cassato la riforma: ma se il Cal boccia, che si fa, si cambia e si riforma pure l' ente stesso? Stiamo veramente rasentando l' assurdo. I nemici i questi burocrati ovviamente sono sempre i Comuni, preferibilmente quelli mediopiccoli ed virtuosi, che danno un efficiente e puntuale risposta ai cittadini: non come i regionali, la giunta, o la Presidente, che la faccia sì la mettono, ma per comparire sui giornali e nelle tv nazionali, non per parlare con il pensionato, il cassintegrato, il contadino e la massaia, ogni giorno, con tutte le problematiche del caso». Bernardis è un fiume in piena, a confermare che il tema lo accende: «E gli sprechi dei funzionari regionali e statali, o degli eletti in Regione e dei nominati dell' apparato ministeriale e parlamentare non se ne parla, cosicché di tutti questi privilegi che ancor oggi esistono e che sono stati semplicemente mascherati sotto forma di nuove procedure e nuove denominazioni, nulla si dice e nulla si fa». (m.f. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 16 ottobre 2014 Pagina 48 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia SAN MICHELE DEL CARSO. Tappa goriziana di "Pau Casals" Appuntamento alle 20.30 all' azienda agricola Castello di Rubbia. SAGRADO Nuova tappa goriziana per il Festival "Pau Casals, un musicista per la pace" promosso dalla associazione "Sergio Gaggia" col Comune di Cividale del Friuli e Regione nell' ambito de "I luoghi della guerra visti con gli occhi della pace". In scena a San Michele del Carso oggi presso l' Azienda Castello di Rubbia alle 20.30, per il ciclo di eventi "Luoghi e storie di guerra" che fanno rivivere storie e atmosfere della Grande Guerra coi testi di Gianfranco Di Primio e la voce di Maurizio Fanin, ci sarà il reading Italiani, brava gente...Rudyard Kipling inviato di guerra sul monte San Michele. Il percorso drammaturgico interpretato da Fanin unisce i testi su Friuli e goriziano scritti dal Nobel per la letteratura con testimonianze e parole dei protagonisti della mattanza che avvenne nelle nostre terre. I musicisti Mitchell, Castro, Mendessohn, Cohen, Pepicelli eseguiranno il Quintetto per archi D. 956 di Schubert. Ingresso libero. Informazioni www.sergiogaggia.com. L' iniziativa "Pau Casals, un musicista per la pace" si avvale del finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Crup. Collaborano all' iniziativa: Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, S.b.a.e. Friuli Venezia Giulia, Festival Casals Prades, Comune Di Tolmino, Museo della Grande Guerra, Fundacija Poti miru, Società Operaia Mutuo Soccorso ed Istruzione, Orchestra Ferruccio Busoni, Fondazione de Claricini Dornpacher, Rovigo Cello City, Azienda Perusini, Azienda Castello di Rubbia, Banca Popolare di Cividale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 16 ottobre 2014 Pagina 52 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia fino al 9 novembre. Bottiglie d' autore in mostra a Palazzo Attems Una mostra insolita per gli standard di Palazzo Attems Petzenstein, sede dei Musei Provinciali di Gorizia, ma interessante e forte di un allestimento suggestivo quella che s' inaugura oggi, alle 18 e che propone una selezione di 45 bottiglie in terracotta di formato magnum decorate da artisti di provenienza internazionale. Intitolata "Nel fuoco, sotto il sole. Bottiglie in ceramica da un convivio internazionale" (17 ottobre 9 novembre), l' esposizione è il frutto dell' annuale simposio artistico che dal 2011 si svolge con cadenza annuale nella località di Pleivo nel Collio sloveno (Brda). Una cornice naturale per una residenza artistica, ospitata dall' Art House Klinec, durante la quale pittori sono chiamati a confrontarsi con la superficie scabra e ricurva di bottiglie in terracotta, ma anche a trarre ispirazione dai colori, dal clima, dagli umori di un paesaggio particolare. «Ne sortisce un connubio non solo tra gli artisti invitati, ma anche tra questi ultimi e il vignaiolo che li ospita, tutti vincolati nel loro operare da un elemento fondamentale, da quel calore solare che fa maturare l' uva e, in perfetto parallelo, dalle temperature elevate necessarie a rivestire la terracotta di ceramica. Un processo, quest' ultimo, che gli artisti non possono controllare, ma devono fare affidamento su chi li ha ospitati, che è, a sua volta, impotente di fronte alla natura», sottolinea Saa Quinzi, curatore dell' esposizione assieme all' associazione Ethos. L' evento, denominato "Simposyum Ceramicum", è parte integrante del progetto "Art Circle", circuito delle ambasciate dell' arte e della cultura. La prima, in rappresentanza del progetto, è stata "Art Embassy Republic of Poland", posta sotto l' egida dell' Ambasciata della Repubblica di Polonia in Slovenia, alla quale si e aggiunto, in occasione della mostra a Palazzo Attems anche il patrocinio dell' Istituto polacco di Roma a sottolineare il valore transfrontaliero dell' iniziativa. Cristina Feresin. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 16 ottobre 2014 Pagina 10 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Ciriani ha vinto il ricorso La Provincia non voterà Niente elezioni il 26 ottobre per Pordenone. Dovrà esprimersi la Consulta. di Martina Milia wPORDENONE Davide contro Golia. Dopo un anno di battaglia in tutte le sedi istituzionali possibili, Alessandro Ciriani assesta il primo colpo alla Regione di Debora Serracchiani. Lo fa grazie al Tar che ieri ha pubblicato il dispositivo con il quale accoglie parzialmente il ricorso presentato dal presidente della Provincia di Pordenone. Primo effetto la sospensione dell' elezione di secondo grado convocata per il 26 ottobre (e che, salvo pronunciamento contrario e soprattutto rapidissimo del Consiglio di Stato rischia di slittare a data da destinarsi). Elezione che viene quindi congelata, non cancellata. Secondo effetto: il rinvio alla Corte Costituzionale dell' esame del merito della norma regionale che punta al superamento della Provincia e quindi un test che potrebbe avere valenza nazionale. La Corte per altro ha già sul tavolo da luglio il ricorso contro la legge nazionale Delrio presentato dalle Regioni Veneto e Lombardia. Anche se con la Delrio si è già votato in molte Province. Il Tribunale amministrativo, in camera di Consiglio presidente Umberto Zuballi, consigliere estensore Enzo Di Sciascio, referendario Alessandra Tagliasacchi blocca l' iter con cui la Regione aveva iniziato lo smantellamento degli enti di secondo grado e soprattutto congela l' elezione, riservata agli amministratori locali, in programma il 26 ottobre a Pordenone. «Tale elezione è prevista svolgersi mediante un sistema elettorale a doppio grado, secondo la legge regionale 2 del 2014 scrivono i giudici . Con ordinanza n. 495/2014, contestuale alla presente, è stata sollevata, in quanto ritenuta rilevante e non manifestamente infondata in parte qua, la questione di legittimità costituzionale di alcuni articoli della citata legge regionale, sul ricorso del Presidente uscente della stessa Provincia, in quanto ritenuta violativa di alcuni articoli dello Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia e della Costituzione». Il Tar non rigetta il ricorso ma dice che «la data fissata per dette elezioni è troppo prossima perché il giudice delle leggi possa pronunciarsi in tempo utile, così che la questione proposta potrebbe divenire irrilevante e la sentenza inutiliter data. Di conseguenza questo Collegio ritiene, senza voler esaurire la questione sottoposta al giudice delle leggi, sussistendone i presupposti di danno grave e irreparabile e di fumus, di conciliare il controllo accentrato della Corte costituzionale con le esigenze cautelari, sospendendo interinalmente il decreto numero 12/G/2014 di indizione di dette elezioni provinciali nella sola parte in cui fissa la data delle elezioni e della convocazione dei comizi elettorali per il 26 ottobre 2014, riservandosi di esaminare nella sua interezza l' istanza cautelare alla luce della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 16 ottobre 2014 Pagina 10 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia decisione della Corte costituzionale, dopo la quale detta elezione potrà nuovamente essere indetta con il sistema che sarà ritenuto costituzionalmente legittimo». Il ricorso presentato dagli avvocati Giuseppe Sbisà e Andrea De Col, dopo la pubblicazione del decreto con cui la Regione ha convocato i comizi elettorali, ha messo anche in evidenza le differenze che la norma regionale presenta rispetto a quella nazionale (la Delrio), facendo rilevare come su quest' ultima la Corte sia già stata chiamata ad esprimersi. Non a caso le Province del Friuli Venezia Giulia hanno chiesto più volte alla Regione negli ultimi mesi anche tramite un appello del presidente nazionale dell' Upi, di recente a Pordenone di adottare la legge nazionale, considerata preferibile, anche nel percorso di condivisione con gli enti locali, rispetto a quella regionale. Una delle differenze tra le due norme che sarebbe tra le ragioni prese in considerazioni dai giudici amministrativi sta nel fatto che, a differenza di quanto previsto dalla Delrio, la legge regionale non consente agli amministratori uscenti (e in questo caso a Ciriani e ai suoi assessori) di essere votati. Una limitazione che potrebbe creare un «danno irreparabile», per usare le parole del Tar, nei confronti degli attuali amministratori. Oppure se la decisione del Tar fosse confermata dal Consiglio di Stato , la loro riconferma, in attesa della Corte Costituzionale, senza che i cittadini si siano espressi con il voto. Ciriani, pur sapendo che la battaglia giuridica è tutt' altro che conclusa (per altro pende al tribunale ordinario anche il ricorso presentato dal presidente e da alcuni assessori come cittadinielettori, ma che a questo punto è superato), ieri assaporava una vittoria «politica». Il primo commento è stato: «Questa riforma è un enorme pasticcio, lede i diritti del cittadino e ora si dimostra anche inefficace di fronte agli organi della giustizia amministrativa ha proseguito Ciriani ringraziando il collegio difensivo per il lavoro svolto . Panontin si è fatto bocciare due volte al Cal e ora anche dal Tar: credo che per lui e per la Serraccchiani si imponga una seria riflessione prima di continuare a raccogliere batoste senza ascoltare le istanze dei territori. Per un anno abbiamo cercato un confronto serio sul tema, ma siamo stati ignorati». Poi su Facebook il presidente è stato anche più esplicito. «Non so cosa farà adesso la Regione ma so che hanno fatto l' ennesima figuraccia. Una riforma non deve mai togliere il diritto dei cittadini di scegliersi e votare chi li deve amminist rare. Qualche dimissione non guasterebbe». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 16 ottobre 2014 Pagina 10 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia E l' assemblea dell' Upi applaude i giudici Fontanini: giunta obbligata a tenere conto di questa decisione. Gherghetta: adesso si apra il confronto. VITO D' ASIO Era l' ospite più atteso ma, di fatto, la sua presenza all' assemblea regionale dell' Upi, l' Unione delle Province della regione, convocata dal presidente uscente Alessandro Ciriani in una location particolare, l' auditorium di Casiacco di Vito d' Asio, terra di mezzo fra le due province di Pordenone ed Udine, non è pervenuta. Grande assente, l' assessore regionale alle Autonomie locali, Paolo Panontin, impegnato altrove. Ennesima prova, secondo Ciriani, di come ancora una volta intorno a questa riforma si sia deciso di non trovare occasione per un confronto: «Nessuno ha mai detto che le riforme non si debbano fare ha attaccato Ciriani, rivolgendosi a un pubblico composto da amministratori, fra cui anche il presidente del consiglio regionale Franco Iacop ma siamo sempre stati dell' idea che le riforme vadano fatte se servono, non per lanciare un messaggio di carattere politico». «Ancora oggi, mi chiedo se fosse davvero necessario ricorrere al Tar per sentire toni concilianti nei confronti delle proposte che abbiamo avanzato in quest' ultimo anno e mezzo ha proseguito Ciriani proposte, osservazioni, degne almeno di essere considerate». «E, nonostante la Regione abbia deciso oggi (ndr, ieri per chi legge) di ricorrere al Consiglio di Stato ha osservato è davanti agli occhi di tutti che qualcuno, abbia fatto una brutta figura. Dalla decisione del Tar di sospendere le elezioni per la Provincia ci arriva un segnale importante», ha commentato Ciriani, ricordando che «il senso più profondo della sentenza è che nessuna riforma può essere varata privando il cittadino del proprio diritto a scegliersi chi lo deve amministrare e quindi a poterlo votare». Parole, quella usate da Ciriani, su cui è arrivata piena condivisione anche dal presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta: «la sentenza è giusta e mi auguro che sia l' inizio di una nuova stagione di confronto tra le Province e la Regione». Soddisfatta anche la presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat da cui è arrivato l' auspicio che «sulla riforma di riordino degli enti locali ci sia da parte della Regione la disponibilità e la possibilità di riflettere sul dispositivo». Soddisfazione anche nelle parole del neopresidente Upi Fvg e presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini: «Di questa decisione del Tar ora, la Regione Fvg dovrà obbligatoriamente tenere conto e non procedere frettolosamente». Guglielmo Zisa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 16 ottobre 2014 Pagina 10 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia La Regione non molla Ora sarà battaglia al Consiglio di Stato Serracchiani e Panontin: pronunciamento immediato Tondo su Twitter: ecco cosa accade a fare i primi della classe. di Anna Buttazzoni wUDINE Indietreggiare o fermarsi non sono ipotesi possibili. Soprattutto se di una riforma hai fatto una bandiera. La presidente Debora Serracchiani e i partiti di centrosinistra, chi più chi meno, hanno costruito la riforma degli enti locali a partire dall' abolizione delle Province. Il Tar del Fvg sospende le elezioni di secondo grado? L' amministrazione regionale si appella al Consiglio di Stato contro l' ordinanza del Tar, per far svolgere la consultazione il 26 ottobre, come programmato. Serracchiani e la sua giunta, in testa l' assessore alle Autonomie Paolo Panontin (Cittadini), non mollano. Questione di credibilità. E innescano un nuovo scontro istituzionale. I "verdetti" si rincorreranno, fino alla Corte costituzionale cui il Tar Fvg ha deciso l' invio degli atti, perché le Province sono ancora inserite in Costituzione. Riesplode la polemica, con il centrodestra che si sfrega le mani per la sconfitta dell' avversario, chiede di rivedere l' intero impianto della riforma degli enti locali e ripete che le elezioni di secondo grado non andavano progettate perché una forzatura. Meglio sarebbe stato un commissario o la proroga degli attuali amministratori. O, ancora, attendere l' esito della legge approvata all' unanimità in Consiglio che chiede la cancellazione delle Province dallo Statuto Fvg e che è in attesa d' essere approvata dal Parlamento. Tutte opzioni finite sul tavolo della commissione consiliare che esaminò il ddl. Ma il Consiglio (contrari centrodestra e M5S) scelse la strada delle elezioni di secondo grado. Sistema su cui il centrosinistra ha discusso a lungo per il recalcitrare di Sel, forza che era preoccupata di restare schiacciata tra i partiti maggiori. «Rispettiamo la decisione autonoma del Tar fa sapere Panontin anche se confidavamo in un pronunciamento in linea con precedenti analoghi, che hanno visto rigettati i ricorsi contro le elezioni provinciali di secondo grado, che si sono già svolte in altre parti del Paese in modo sereno e senza dispute. La Corte costituzionale si esprimerà in merito, stabilendo così un principio che varrà per tutti. La strada impressa al processo di riforma delle Autonomie non cambierà». Rilancia Serracchiani. «Confidiamo in un provvedimento immediato del Consiglio di Stato. Gli organi della Provincia di Pordenone sono scaduti a marzo aggiunge la presidente e c' è un preciso interesse pubblico da Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 16 ottobre 2014 Pagina 10 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia parte dei cittadini al pieno funzionamento della Provincia, con organi rinnovati e legittimati». Difende la legge e il suo assessore Pietro Paviotti, capogruppo di Cittadini. «Il processo di riforma del sistema Regioneenti locali è inarrestabile. La maggioranza di centrosinistra, e noi in particolare dice Paviotti , è convinta che un sistema moderno ed efficiente debba fondarsi su Regione e Comuni». Gongola il centrodestra. L' ex governatore Renzo Tondo affida il suo commento a Twitter. «Quando si vuole fare i primi della classe senza aver studiato abbastanza, succedono queste cose». «Le elezioni indirette, frutto di una cattiva e frettolosa riforma dichiara Riccardo Riccardi, capogruppo di Fi , non potevano che subire questo stop. Rimane sconfortante il fatto che tutto ciò si poteva evitare se la giunta avesse recepito le tante obiezioni dell' opposizione. Rinnoviamo il monito a Serracchiani di procedere con maggiore ponderatezza nell' affrontare la prossima legge sugli enti locali, perché la superficialità e l' approssimazione, proprie di chi per motivi di immagine insegue la fretta, non risolvono i problemi dei cittadini ma li complicano». Parla di "furore politico" Alessandro Colautti, capogruppo di Ncd. «Aver voluto eliminare la Provincia di Pordenone con una legge ordinaria è di fatto de costituzionalizzante perché ha impedito a un organo elettivo a democrazia diretta di andare al voto senza la necessaria modifica costituzionale. È stato un atto, purtroppo afferma Colautti , dettato da un furore politico che non fa onore al percorso riformatore che si è intrapreso». «La giunta e Panontin rincara Paride Cargnelutti (Ncd) farebbero bene a mettere un freno alla bozza di riforma e elaborare un nuovo progetto funzionale e condiviso da tutti i soggetti interessati nella riorganizzazione degli enti locali, che resta necessaria». Poltronificio bloccato per Barbara Zilli (lega). «La giunta voleva trasformare le Province in un poltronificio del Pd e dei partitini che si genuflettono al cospetto dei democratici. Il Tar dice Zilli ha fatto saltare il giochino e ha salvaguardato i più elementari principi di democraticità e rispetto della volontà popolare». «Venga riconosciuto al popolo sovrano il diritto di scegliere i propri rappresentanti», chiede Mara Piccin. annabuttazzoni ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 16 ottobre 2014 Pagina 25 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia la critica. «Provincia impantanata nel casoprofughi» «Giorno dopo giorno appare sempre più chiaro che il presidente della Provincia con il suo fedele assessore Cecot sono rimasti impantanati in una vicenda pe altro gestita male da loro stessi. Politicamente sono rimasti isolati visto che i tanti Comuni del territorio del loro stesso colore politico si sono espressamente rifiutati di perseguire le volontà del buon Gherghetta, non ultima la sua stessa città, Monfalcone»: lo sostiene il capogruppo e consigliere comunale per la lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti, tornando sul tema dell' accoglienza dei richiedenti asilo afghani. «L' assessore Cecot immaginava che scrivendo alla presidente della Camera Boldrini di avere l' asso nella manica per risolvere la questione, mentre la risposta della stessa Boldrini testimonia in primis di aver scritto all' interlocutore sbagliato e che il problema è molto più complesso di come vorrebbe risolverlo l' assessore Cecot evidenzia in una nota Oreti . Nel frattempo grazie al loro modus operandi Gorizia è conosciuta dai tanti profughi in giro per l' Italia e di prossimo arrivo come la città dove stazionare per lungo tempo, visto che vengono accolti anche negli alberghi. Purtroppo sia il presidente della Provincia che il suo assessore Cecot hanno dimenticato un elemento fondamentale, vale a dire, che sono stati eletti e rappresentano una provincia intera che a chiare lettere gli ha rappresentato di non volere i profughi sul proprio territorio. Mi chiedo come mai si sono incaponiti tanto non volendo ascoltare chi gli ha concesso di poter ricoprire i ruoli che attualmente ricoprono». «Intanto l' Isonzo è tornato a ripopolarsi di profughi e il flusso certo non diminuirà. Mi chiedo dove sia la Regione, senza dimenticare il prefetto, con la città che si aspetta nel brevissimo tempo un suo intervento risolutivo su questa vicenda durata fin troppo». (ch.s.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 16 ottobre 2014 Pagina 26 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Il depuratore di Merna sarà pronto entro il 2015 Benefici per tutti gli abitanti dell' area goriziana dove scorre il fiume Isonzo Progettate anche nuove vasche di stoccaggio per le acque al di fuori dell' alveo. «Gli attesissimi lavori per il depuratore di Merna dovrebbero essere conclusi entro l' ottobre del 2015, con enrome beneficio non soltanto dei 50 mila abitanti di Nova Gorica e San Peter Vrtojba ma di tutta l' area goriziana dove scorre l' Isonzo»: l' annuncio ufficiale l' ha dato il sindaco di San Peter Vrtojba, Milan Turk, in apertura del convegno "Isonzo: un fiume da amare", tenutosi. Di là da questa attesissiam opera, la conferenza ha messo in luce pecche e potenzialità nella gestione di un elemento naturale ancora tutto da valorizzare. Non a caso, la Regione, rappresentata dall' assessore all' Ambiente, Sara Vito, punta a costituire un vero e proprio "Tavolo Isonzo" per coordinare le tante competenze, da quelle ambientali a quelle di pianificazione territoriale, in modo da arrivare a una gestione ottimale del fiume in un rinnovato dialogo con la vicina Slovenia. Nella riunione, organizzata per presentare i risultati del "Laboratorio Isonzo", attivo nel biennio 20102012, sono state illustrate alcune proposte per migliorare la gestione del fiume. Il referente dell' Autorità di bacino, ha tirato le fila del Laboratorio che ha individuato alcune risorse del fiume di la dal settore idroelettrico. Ad esempio, sono state progettate della vasche di stoccaggio per le acque al di fuori dell' alveo del fiume e sono stati ipotizzati dei sistemi di rilascio diversi per la diga di Salcano. Si è parlato, poi, anche del modello idraulico per la gestione degli interventi di manutenzione, sia per il monitoraggio e la previsione delle piene, fino all' analisi della qualità delle acque. I dati di queste e altre ricerche sono stati raccolti nel sito relativo al Laboratorio. Su un altro fronte, rimane altissima l' attenzione sui progetti europei, come ha sottolineato anche dall' assessore comunale, Germano Pettarin, nel rievocare i "fasti" delle iniziative approvate per il Gruppo di cooperazione territoriale: «Qui l' Isonzo ha sottolineato diventerà di nuovo una parte centrale dell' assetto urbanistico della città ed è anche per questo che il nostro progetto è risultato credibile in Europa». Al convegno sono state messe a fuoco, da parte dei partner italiani e sloveni, altre attività in corso e future, tra cui il progett Camis per la gestione dell' Isonzo, che rientra nell' ambito dei programmi di cooperazione transfrontaliera ItaliaSlovenia 20072013 e il progetto Nexus (WaterFoodEnergy Ecosystem), promosso nell' ambito della Convenzione delle Alpi e a cura del ministero dell' Ambiente. Emanuela Masseria ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 16 ottobre 2014 Pagina 27 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia DOLEGNA. Votata una delibera contro la riforma degli enti locali DOLEGNA «La cosiddetta riforma Panontin prevede tutta una serie di adempimenti amministrativinormativi imposti agli enti locali, ed invece di semplificare e migliorare la burocrazia, non fanno altro che appesantirla, ingessarla e impedire ai Comuni come il nostro di svolgere correttamente e velocemente il proprio lavoro». Questo uno dei passaggi della delibera votata quasi all' unanimità (un solo consigliere astenuto) dal consiglio comunale di Dolegna del Collio per protestare contro la riforma degli enti locali. A spiegare la presa di posizione dell' assise dolegnese è il sindaco Diego Bernardis che entra nel merito dei contenuti del documento approvato: «Anziché decentrare e seguire il percorso del federalismo, tanto caro alla Lega Nord di cui faccio parte, stiamo inesorabilmente tornando ad un sistema accentratore sia in regione che a Roma. Non a caso il Cal, che ricordo in questo momento formato soprattutto da amministratori dello stesso colore politico della maggioranza, ha cassato la riforma: ma se il Cal boccia, che si fa, si cambia e si riforma pure l' ente stesso? Stiamo veramente rasentando l' assurdo. I nemici i questi burocrati ovviamente sono sempre i Comuni, preferibilmente quelli mediopiccoli e virtuosi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 16 ottobre 2014 Pagina 46 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia carlino. Come ragionare sull' autonomia Dodici sindaci a confronto sulla riforma degli enti locali. «Viviamo un momento molto particolare della nostra regione, visto che la riforma degli enti locali è alle porte e si preannunciano cambiamenti importanti sull' assetto istituzionale del territorio». Dodici sindaci del Friuli (Carlino, Flaibano, Fiumicello, Lestizza, Mereto di Tomba, Muzzana del Turgnano, Precenicco, Rive D' Arcano, Sedegliano, Torviscosa, Tramonti di Sotto e Vito D' Asio) hanno organizzato una serie di cinque incontri denominata "Laboratori di autonomie" in collaborazione con l' Associazione culturale La Grame, Glesie Furlane, La Patrie dal Friûl, Radio Onde Furlane e l' Università di Udine. Il primo di questi incontri si terrà questa sera, a Carlino, alle 20.30, nella sala consiliare, sul tema "Autonomie e amonistrazion", al quale interverranno Alberto Bergamin, già sindaco di Medea, Gianluca Falcomer, sindaco di Cinto Caomaggiore, Massimo Moretuzzo, sindaco di Mereto di Tomba, Cristian Sedran, sindaco di Muzzana e Stefano Zannier, assessore provinciale di Pordenone. Modererà Giorgio Cavallo. «Siamo convinti spiegano i primi cittadini che riforme di tale rilevanza non possano basarsi esclusivamente sull' obiettivo, pur importante, di razionalizzazione dei costi, ma debbano essere il punto di partenza per l' elaborazione di nuove strategie e progettualità locali. In questo senso e in questo particolare momento storico pensiamo che le istituzioni pubbliche del territorio abbiano la responsabilità di mettere al primo posto fra gli obiettivi di questa riforma il recupero di sovranità democratica, economica e sociale delle nostre comunità, in una prospettiva di concretizzazione del concetto di autonomia tanto spesso enunciato quanto spesso disatteso». Il prossimo appuntamento si terrà giovedì 23, a Flaibano, sul tema "Autonomia, lingua e cultura", con Romano Michelotti, Marco Stolfo, Franco Fabbro, Aldo Colonnello e Paolo Cantarutti. (f.a.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 16 ottobre 2014 Pagina 19 Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia Gorizia "Pau Casals" serate di musica e parole per una pace da Nobel > PROSEGUE a Cividale l' iniziativa "Pau Casals, un musicista per la pace" prosegue questa settimana. Firmata dall' associazione "Sergio Gaggia" e parte del progetto "I luoghi della Guerra visti con gli occhi della Pace" dell' Assessorato alla cultura della città ducale nel Centenario del primo conflitto mondiale, l' iniziativa omaggia il violoncellista catalano Pau Casals (18761973), grande personalità e strenuo difensore dei valori di pace, libertà e giustizia (sua è la doppia candidatura al Nobel per la Pace, suo è l' inno dell' Onu e i memorabili interventi in piena Guerra Fredda). Musica e parola contraddistinguono l' intero cartellone, in particolare i reading del ciclo "Luoghi e storie di guerra". Impreziositi dalla drammaturgia di Gianfranco Di Primio e dalla recitazione di Maurizio Fanin. Tappa goriziana a San Michele del Carso giovedì 16 ottobre all' Azienda Castello di Rubbia alle 20.30 col reading "Italiani, brava gente... Rudyard Kipling inviato di guerra sul monte San Michele". Il percorso drammaturgico interpretato da Fanin unisce i testi su Friuli e goriziano scritti dal Nobel per la letteratura con testimonianze e parole dei protagonisti della mattanza che avvenne nelle nostre terre. I musicisti Mitchell, Castro, Mendessohn, Cohen, Pepicelli eseguiranno il Quintetto per archi D. 956 di Schubert. Venerdì 17 alle 20.30 a Villa de Claricini Dornpacher a Bottenicco di Moimacco è in programma "Attorno al Conte Nicolò de Claricini, le ragioni di una sentenza". Fanin ripercorrerà la sentenza che riabilitò il Conte dall' accusa di essere stato, da Sindaco di Moimacco, un collaborazionista con l' invasore. Musiche il Sestetto op. 36 di Brahms. Domenica 19 alle 18 al Museo Nazionale di Palazzo de Nordis a Cividale ne "La profuganza dei capolavori" il direttore del Museo, Fabio Pagano, e Fanin ripercorreranno le tappe del viaggio cui i capolavori cividalesi furono costretti per evitare di essere distrutti o rubati. Il ciclo "Luoghi e storie di guerra" si chiuderà ve nerdì 24 alle 19 al Kulturni Dom di Caporetto col Viaggio d' inverno che vedrà la presenza dell' attrice Lara Komar. nfo:www.sergiogaggia.com. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 16 ottobre 2014 Primorski dnevnik Gorizia Sejemsko razstavie med propadom in preporodom sejemsko razstavie daje pogosto vtis, da je na poti dokonnega propada. Med zapuenimi objekti raste plevel, nazadnje so praznino zapolnili zasilni otori tujih pribenikov. Razna druga sejmia, kot je na primer trako, so v prejnjih letih e propadla. Potem pa se v Gorici zvrstijo tevilni dogodki in razstavie postane naenkrat spet ivo ter vabljivo. RAZSTAVIE S POTENCIALOM Letonja jesen bo v Ulici Barca, na mestnem robu, pestra, saj bodo v nekaj ve kot mesecu dni na sporedu kar tirje dogodki. Trgovinska zbornica poudarja, da ima sejmie, ki je v njeni lasti, velik potencial in da ga bo e naprej uporabljala, ga ovrednotila ter ponujala njegove prostore tudi zunaj meja gorike pokrajine. Predsednik Trgovinske zbornice Gianluca Madriz pravi, da bo niz oktobrskih in novembrskih dogodkov poivil razstavie ter tudi blinje mestne predele in vso Gorico. »Odziv na moj poziv izpred nekaj mesecev je bil pozitiven. Trgovinska zbornica podpira sodelovanje z ustanovo za gorike in videmske sejme (Udine e Gorizia Fiere), predvsem pa s podjetniki iz gorike in drugih pokrajin. Mi dajemo na razpolago sejmie, ki ga je treba izkoristiti,« je povedal Madriz. Sejmie ima venamenske znailnosti in je kot tako zanimivo za celotno deelno skupnost, Madriz se je o monem sodelovanju e pogovarjal tudi z videmsko in trako trgovinsko zbornico. »Ne pozabimo, da je sejmie zanimivo tudi na ezmejni ravni, saj v njem vsako leto poteka sejem Expomego s podjetji iz obeh drav, v srednjeevropskem duhu,« pravi Madriz. Glede konkretnih uinkov sejmov na krajevno gospodarstvo je predsednik gorike trgovinske zbornice v prvi vrsti omenil obiskovalce, ki pridejo v Gorico, jo obiejo in se v njej zadrujejo. »Zavedajmo se, da se je svet tradicionalnih sejmov, ki jih je prirejala sejemska ustanova, konal. Danes lahko izkoristimo te hale v razline namene in e jih podjetja uporabljajo, je to za nas dobra naloba. Mi e naprej investiramo. Kmalu bomo obnovili vhode v hale: te sicer niso zastarele, a jih hoemo e bolj posodobiti, « je e pojasnil predsednik. TIRJE JESENSKI DOGODKI To soboto in nedeljo bo za zaetek na sporedu ezmejni poroni sejem SposaExpo GoricaNova Gorica, ki ga organizira podjetje Eventi&Co v sodelovanju z obmono Obrtnopodjetniko zbornico Nova Gorica. Prireditelji upajo, da bo to postal vsakoletni dogodek. Naslednji petek, 24. oktobra, bo sejmie gostilo sklepni del tekmovanja Mittelmoda District (o tem poroamo v sosednjem lanku). Od 7. do 9. novembra bo spet na pobudo podjetja Eventi&Co na vrsti sejem degustacije piva Beer& Food, niz pa se bo zakljuil s tridnevnim praznikom MotorXMas (od 21. do 23. novembra), na katerem bodo uivali ljubitelji avtomobilov (predvsem relija) in motornih koles. (af) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 16 ottobre 2014 Primorski dnevnik Gorizia Mittelmoda District s 15 finalisti »Ob nastopu gospodarske krize se je pred leti marsikdo upravieno vpraal, ali je smiselno financirati modno prireditev Mittelmoda. Potem je padla odloitev, da mora biti ta dogodek manj monden in glamurozen, ker se mora z doloeno mero skromnosti posvetiti realnim potrebam ozemlja ter predvsem mladih,« je , povedal tajnik ustanove Mittelmoda International Lab, Maurizio Tripani, na verajnji predstavitvi dogodka Mittelmoda District 2014, pri katerem sodeluje est umetnostnih licejev in poklicnih zavodov iz Furlanije Julijske krajine. V petek, 24. oktobra, bo na sejemskem razstaviu v Gorici slovesni zakljuek drugega tekmovanja za mlade modne ustvarjalce s 15 finalisti dijaki licejev in zavodov iz Gorice (Fabiani in Cossarda Vinci), Vidma (Sello), Pordenona (Zanussi) ter Gumina (D'Aronco). Nekateri udeleenci bi po mnenju njihovih ravnateljic lahko kmalu prodrli na vsedravno modno sceno. Na sedeu Fundacije Gorike hranilnice v Gorici so ob Tripaniju nastopili predsednik fundacije Gianluigi Chiozza, predsednik Trgovinske zbornice Gianluca Madriz, ravnatelji treh sodelujoih ol ter deelni svetnik desne sredine Rodolfo Ziberna. Deelo FJK, ki financira projekt (eprav po mnenju organizatorjev v premajhni meri), je torej zastopal predstavnik opozicije. Eden poglavitnih ciljev te prireditve je povezati dijake s svetom dela, na prireditvi (potekala bo od 9.30 do 12.30) se bo pred modno revijo in nagrajevanjem predstavila tudi milanska zasebna ola za modno oblikovanje Secoli. (af) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 16 ottobre 2014 Primorski dnevnik Gorizia Od velikih dogodkov nimajo velikih koristi Goriki trgovci s sejemskim razstaviem nimajo posebnih odnosov. Vsaka trgovina ima svoje izlobe, na razstaviu v Ulici Barca pa e dolgo ni bilo takih dogodkov, ob katerih bi obiskovalci preplavili mesto. Tako pravi goriki predsednik trgovskega zdruenja Confcommercio Benedikt Kosi, ki dodaja, da so lahko ti dogodki kvejemu zanimiveji za krajevne obrtnike. Za trgovce na drobno ni velikih prednosti. Kosia smo vpraali, ali imajo vsaj drugi veliki dogodki, kot so Okusi na meji, blagodejne uinke na trgovine v Gorici. Odgovor je bil negativen, »ker so zasluki v tistem tednu statistino niji od obiajnih«. Kosi ne nasprotuje Okusom na meji in poudarja, da trgovci sodelujejo pri tej prireditvi, dejstvo pa je, da se obiskovalci v glavnem posveajo samo stojnicam: »Obiskujejo sicer bare in gostilne, ob sobotah in nedeljah zaidejo tudi v trgovine, s tem pa ne nadoknadimo izgube, ki jo tudi zaradi prometne zapore obutimo e od torka dalje«. Goriki trgovci se e vedno sooajo z dolgotrajno krizo, na katero vplivajo tako sploni kot krajevni dejavniki. Italija je v recesiji in kupna mo prebivalcev je nizka. Na lokalni ravni pa na delo trgovcev negativno vplivata odprtje vejih nakupovalnih sredi ter prometna ureditev v mestu. »Sam dostop do mestnega sredia je teaven, ta problem pa je povezan z vpraanjem parkiri. V zadnjih letih je bilo v Gorici veliko obnovitvenih del, pri katerih pa so se preteno posvetili samo estetiki. Niesar niso naredili za obnovo trgovske ponudbe v mestu. Po eni strani so uredili cone za pece, po drugi pa primanjkuje parkiri. V petnajstih letih smo v Gorici izgubili priblino tristo parkirnih mest,« razlaga goriki predsednik zdruenja Confcommercio. (af) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 16 ottobre 2014 Primorski Dnevnik Gorizia »Razsodba pravilna« Mara ernic: Glavni problem je, da vodi reforma v centralizacijo in oddaljevanje uprav od teritorija Na razsodbo Deelnega upravnega sodia, ki je prekinila postopek za izvedbo pokrajinskih volitev v Pordenonu po novih pravilih, se je takoj odzval predsednik gorike pokrajine Enrico Gherghetta: »Razsodba je pravilna. Prekinila je kupkanje s stolki, ki se je e zaelo. Upam, da pomeni zaetek novega sooanja med pokrajinami in deelo FJK.« Gherghetti pritrjuje podpredsednica pokrajine Mara ernic: »Na osnovi te razsodbe moramo zahtevati od deele poglobljeno razpravo o usodi pokrajin. Od vsega zaetka je nae stalie bilo, da se mora o tem vpraanju izrei ustavno sodie, v kolikor deela ne more z navadnim zakonom narediti iz pokrajin drugorazrednih ustanov. Deelna vlada do danes ni imela posluha za to zahtevo vseh tirih pokrajin iz nae deele s posebnim statutom, ne glede na politini predznak posameznih pokrajinskih uprav. Zdaj pa se mora zamisliti nad razsodbo upravnega sodia, saj postavlja pod vpraaj celotno reformo lokalnih avtonomij. « Mara ernic meni tudi, da mora deela na novo premisliti podroje odnosov med krajevnimi upravami: »Glavni problem je, da vodi reforma v centralizacijo in oddaljevanje uprav od teritorija, medtem ko je med ljudmi vse bolj zaznati potrebo po im veji bliini uprav. Na delu so tiste sile, ki elijo ta razkorak poveati.« Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 16 ottobre 2014 Primorski dnevnik Gorizia ipke z ambicijami Presenetljivo, kaj zmorejo spretne roke gorikih ipkaric. Njihovi izdelki se lahko kosajo z dragotinami iz zlatarn, vendar ne zaradi cene, temve zaradi prefinjenih miniaturnih vzorcev in natanne izdelave. To smo lahko na lastne oi ugotavljali na upanstvu, kjer so veraj napovedali ponovni zaetek dejavnosti Fundacije Gorike ipkarske ole po poletnem premoru. S 6. oktobrom se je v 31 obinah na ozemlju deele FJK zaelo 55 ipkarskih teajev, teajnikov je e 600, vpise pa zbirajo vse do 31. oktobra. Kdor se eli prvi pribliati ipkarski obrti in razmilja o vpisu v prihodnjem olskem letu, se lahko prijavi tudi po tem terminu. »Na cilj je odpreti teajnikom zaposlitvene monosti,« pravi predsednik fundacije, Carlo del Torre, ki je postregel s podatkom, da so v letonjem letu zaposlili na oli deset uiteljicipkaric, vse bolj intenzivno pa navezujejo stike s podjetji s podroij visoke mode in zlatarstva. »Gorika ipka je zelo cenjena, na ambiciozni namen je iz nje narediti uveljavljeno blagovno znamko,« poudarja predsednik in dodaja, da je anketa pokazala, da jo e najbolj cenijo v cerkvenih krogih kot sestavni del liturginih oblail. Omembo zaslui tudi dejstvo, da zaetnike teaje ipkarstva izvajajo v osnovnih in nijih srednjih olah v Gorici in Triu ter da si elijo v Gorici trgovine s ipkami, zato da bi lepi ipkarski izdelki li v prodajo. Pri tem uivajo podporo obine, ki je soustanoviteljica fundacije. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 16 ottobre 2014 Primorski dnevnik Gorizia Glede kolesarskega turizma zaostajamo 15 let za Avstrijo Kolesarske poti ob vodah so eden od hitro razvijajoih se in edalje bolj pomembnih segmentov v evropskem turizmu. Tam, kjer so e pred nekaj desetletji ob rekah in jezerih zaeli razvijati kolesarsko infrastrukturo, e anjejo rezultate. Tudi ezmejna reka Soa ima veliko potenciala na tem podroju: slikovito naravo, unikatno smaragdno barvo, monosti za spremljajoo enogastronomsko ponudbo Manjka pa osnova: urejene in povezane kolesarske poti. »Pred dvajsetimi leti smo zaeli razvijati infrastrukturo. Kolesarske steze potem smo opremili z informacijskimi tablami, poivalii, stolpiki za prvo pomo, opazovalnicami ptic, za prekanje Drave smo nabavili ladjico, ki sprejme tudi kolesa Zraven pa smo razvili e nekaj produktov, ki vkljuujejo spletne aplikacije, kulinarini paket in sodelovanje z avstrijskimi eleznicami,« nateva Claudia Tscherne, ki je veraj na novogorikem posvetu na temo kolesarjenja ob vodah predstavila primer kolesarskih poti ob Dravi, ki potekajo po ozemlju 33 korokih obin v Avstriji. Uredili so jih s pomojo denarja iz evropskih razpisov. V projekt je vkljuenih ve kot 50 partnerjev, med njimi so gostinci in ponudniki prenoi. »Vsak od partnerjev sofinancira projekt s 500 evri na leto. S tem denarjem zagotavljamo vzdrevanje kolesarskih poti in dobro trenje tega skupnega turistinega produkta,« pojasnjuje. Po njihovih podatkih omenjene kolesarske poti na leto obie ve kot 120.000 kolesarjev, posameznik porabi povpreno 50 evrov dnevno za hrano, noitev in druge stroke. »Iz tega naslova torej beleimo 4 milijone evrov letno, ta znesek pa bomo v prihodnjih letih skuali e poveati za 10 do 15 odstotkov,« je koroko zgodbo o uspehu predstavila Tschernetova. »Pri nas smo kakih 15 let za Avstrijci, ki so eden boljih vzorov v blinji in daljni okolici. Medtem ko se mi e vedno ubadamo s postavitvijo osnovne infrastrukture, so jo oni e nadgradili s softwareom, « opozarja Alja Plevnik iz slovenskega Urbanistinega intituta. Kakna je torej vizija razvoja kolesarskega produkta v Sloveniji? »Bojim se, da smo na stopnji posameznih projektov, brez skupnega imenovalca. Trenutno vse pobude potekajo od "spodaj navzgor", namesto obratno,« je realen Plevnik. Veliko prilonosti za kolesarski turizem ponuja tudi ezmejna Soa. Na italijanski strani je e nekaj odsekov kolesarskih stez, ki pa jih je treba e dopolniti, medtem ko ezmejna povezava med Novo Gorico in Gorico obeta v okviru projektov EZTS. Nadaljnji krak proti severu, odsek Solkan Plave, je e v izgradnji. Cilj pa je ureditev kolesarskih poti od izvira do izliva Soe. »Skupno idejo in skupne sanje za to uresniitev imamo,« pravi Mara ernic, podpredsednica gorike pokrajine. »Projekta gresta na slovenski in italijanski strani vsak svojo pot. Stiie pa bosta imela v Gorici in Novi Gorici, za kar je EZTS GO nedavno pridobil 5 milijonov evrov, prav za ureditev vozlia na Gorikem.« Kot pojasnjuje ernieva, je bilo prav v letonji sezoni opazno obutno poveanje tevila kolesarskih turistov v teh krajih. Projekt urejanja kolesarskih poti pa bo dolgotrajen, saj je na nekaterih mestih zahteven predvsem s tehninega vidika. »Na slovenskem delu bo najve teav ravno v goratem delu, kako obdelati Trento, na primer. Medtem ko na italijanskem delu, ki je niinski, s tega podroja ne bo vejih teav. « Posamezni deli celotne trase se bodo zakljuevali samostojno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 16 ottobre 2014 < Segue Primorski dnevnik Gorizia Grade, denimo, je e povezan z izlivom Soe oz. naravnim rezervatom. »Tudi za del, ki povezuje naravni rezervat in Zagraj e imamo pripravljen nart in finanni plan za 800.000 evrov. Sledi e nart iz Zagraja do Gorice. Tukaj pa imamo finanno kritje, sredstva imamo v doloeni meri e na razpolago. Realizacija pa bo tekla kakna tri, tiri leta,« dodaja Mara ernic. Katja Munih Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 16 ottobre 2014 Primorski dnevnik Gorizia Neznana Soa Predverajnji dan je bil posveen Soi. etrti po vrsti so v Soki dolini poskrbeli za sreanje o svoji reki, potem ko so upani trinajstih obin pred leti sklenili, da uvedejo poseben praznik. Letos je druenje v obliki predavanja potekalo v organizaciji novogorike mestne obine, in sicer na kromberkem gradu. Predavatelj Daniel Rojek je s pomojo diapozitivov nanizal v poldrugi uri toliko splono znanih, e ve pa manj znanih in sploh neznanih podatkov, vidikov in pogledov, da so tudi najbolj seznanjeni s sokim povirjem in izlivi postali vse bolj radovedni. Ime Soa, na primer, uporabljamo za najmanj osem pomenov: za reko, dolino, naselje, planino, ensko, drutvo, podjetje in nazadnje e za novo vrsto breskve. Njeno povirje teje tri krake, med katerimi sploh ni najdalji tisti, katerega obiskujemo nad planinsko koo, do katere pridemo po asfaltu, prepriani, da gre za glavni izvir. Lep je, lep, a ni glavni. Iz Krnice prihaja veliko ve vode kot iz turistino poznane jame. Romantika je opravila svoje in v zavesti prebivalstva ter turistov se je uveljavila, ker je lae dostopna in jo je e davno bilo mogoe obiskati v enem dnevu s pe hojo iz Bovca in nazaj. Pravi izvir pod Bavkim Grintovcem se imenuje Potok. Tudi izlivov je ve: so tisti v delti v Dobju in so oni, ki teejo pod Krasom do morja. Zanimivo je, da se eden od izlivov imenuje prav tako kot zaetek Potok. Barva! Kaj je z barvo, ki jo vsi obudujejo/ mo? Strokovno znanstveno ni povsem dognano, zakaj je soka voda v kozarcu enaka vsaki drugi, v strugi pa z njo lahko tekmuje le e ena reka, in sicer Rajska reka v Novi Zelandiji. Kae, da gre za apnenec pomean z dolomitno moko, ki se nabira in ob nalivih stee po strugi. Tudi zelenje se odseva v njej, sicer pa je Soa razlina glede na letni as. Prvi presahne e v Trenti, a kasneje jo napaja na desetine pritokov. Na diapozitivih je bilo mogoe gledati skrite kotike, slapove in padce, korita in tesni ... est kilometrov pred bovko kotlino je Soa v koritih iroka na nekaterih tokah le poldrugi meter, pod naseljem pa se raziri na okrog 600 metrov iroko prodnato strugo. V glavnem zanemarjamo dejstvo, da je Uja pomemben povirni krak reke Soe, saj zbira deevnico in staljeni sneg z obirnega obmoja zahodno od glavne Soke doline. Sicer pa so tu e Mlinarica, Koritnica, Kozak, Tolminka, Idrijca, Vipava s Hubljem, Lijakom in krakimi izviri, Mrzlek, Nadia in Ter, ki ima v spodnjem toku kilometer iroko prodnato strugo. Posnetki so pokazali, kako se vode pritokov kar nekaj sto metrov ne premeajo z soko vodo, pritok ali dva pa sta prav nenavadna, saj prihajata v glavno strugo protitono ... Tudi s Postojnskega se usmerja nekaj vode v Soo in voda iz Divjega jezera nad Idrijo ter Belca zbirata deevnico tamkajnjega Krasa, spomladi seveda tudi staljeni sneg. Pri izlivu v morje nastaja zanimiv pojav: morska in rena voda ne prideta v stik ena zraven druge, temve ena nad drugo. Teja morska voda lei spodaj, rena tee povrinsko. Ribii so davno spoznali, da lahko pridejo do ulova sladkovodnih rib, e lovijo povrinsko, in morskih, ko zajemajo globlje. Razpravljavci se po umirjeni, a zgoeni predavateljski pripovedi niso prav ni izmikali in so z vpraanji, dopolnitvami, izkunjami in spomini popestrili sicer tiho in pazljivo posluanje. Posegi so se sukali okrog pretoka vode v Doberdobsko jezero, prisotnosti jegulj in kodljivosti ivega srebra, poledenitve v spodnjem toku leta 1929, poplavljanja (v zadnjih estdesetih letih je najviji vodostaj bil 5. novembra 2005) in kajakatva. Rojek je sklenil sreanje s ponovitvijo med razpravo izreene misli, da je mogoe e po Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 16 ottobre 2014 < Segue Primorski dnevnik Gorizia desetletjih druenja s Soo vedno najti kaj novega, druganega, arobnega, nevarnega in vsekakor privlanega. (ar) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 16 ottobre 2014 Primorski dnevnik Gorizia Priakujejo e ve evropskih sredstev V Lokalni akcijski skupini (LAS) jugozahodnega dela Severne Primorske ob zakljuku programskega obdobja 2007 2013 z zadovoljstvom ugotavljajo, da so uspeli porpati 600.000 evrov evropskih sredstev. Z njimi so uresniili 33 razlinih projektov. V finanni perspektivi 2014 2020 priakujejo za projekte e bistveno ve denarja. V LAS bodo v prihodnjih dneh zaeli s pripravo strategije lokalnega razvoja za razvoj podeelja v petih obinah na Gorikem. V njej bodo opredelili tiri tematska podpodroja, ki bodo delena evropskih sredstev: spodbujanje zaposlovanja in podjetnitva, varovanje okolja, pripravo podpornih storitev na podeelju ter projekte, v katere bodo vkljueni mladi, stareji, enske in invalidne osebe. »Vse izkunje, ki smo jih do sedaj pridobili, bomo v novem programskem obdobju 20142020 uporabili v nadgradnji do sedaj uspeno izvedenih projektov, pripravili pa bomo tudi nove. K pripravi projektov bomo pozvali lane LAS in druge akterje s podeelja,« je veraj povedala strokovna vodja LAS Fabijana Medveek. LAS, ki se bo v novem obdobju preimenoval v »LAS v objemu sonca«, bo najprej objavil odprt javni poziv za vstop v lanstvo, nato se bo organiziral kot lokalno pogodbeno partnerstvo na podeelskem obmoju mestne obine Nova Gorica (brez naselja Nova Gorica) ter obin Brda, Miren Kostanjevica, ReneVogrsko in empeter Vrtojba. Na tem obmoju je predvideno izvajanje ukrepa LEADERCLLD, vezanega na lokalni razvoj, in sicer prek Evropskega kmetijskega sklada za razvoj podeelja in Evropskega sklada za regionalni razvoj. Iz obeh naj bi skupno, tako Medvekova, pridobili dva milijona evrov. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37
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