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DOSSIER
Giovedì, 16 ottobre 2014
DOSSIER
Giovedì, 16 ottobre 2014
Articoli
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 1
Censiti i profughi sono oltre 400 60 senza un tetto
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19
«Verdetto giusto, la giunta si adegui»
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 43
Provincia "pigliatutto" in arrivo 750mila euro
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 44
Isontino: 415 profughi, 60 all' addiaccio
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 44
Striscia d' asfalto indigesta in Corso Verdi
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 45
Dopo 30 anni il Comune licenzia la Gs
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 45
A2A, già inviate ai ministeri controdeduzioni allo studio della...
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 45
La rabbia delle famiglie però non si placa
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 48
«Utilizziamo i migranti per i lavori utili»
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 48
Dolegna, consiglio comunale contro la riforma Panontin
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 48
Tappa goriziana di "Pau Casals"
16/10/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 52
Bottiglie d' autore in mostra a Palazzo Attems
16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 10
Ciriani ha vinto il ricorso La Provincia non voterà
16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 10
E l' assemblea dell' Upi applaude i giudici
16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 10
La Regione non molla Ora sarà battaglia al Consiglio di Stato
16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 25
«Provincia impantanata nel caso­profughi»
16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26
Il depuratore di Merna sarà pronto entro il 2015
16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27
Votata una delibera contro la riforma degli enti locali
16/10/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 46
Come ragionare sull' autonomia
16/10/2014 Il Quotidiano del Friuli Venezia Giulia Pagina 19
"Pau Casals" serate di musica e parole per una pace da Nobel
16/10/2014 Primorski dnevnik
Sejemsko razstavie med propadom in preporodom
16/10/2014 Primorski dnevnik
Mittelmoda District s 15 finalisti
16/10/2014 Primorski dnevnik
Od velikih dogodkov nimajo velikih koristi
16/10/2014 Primorski Dnevnik
»Razsodba pravilna«
16/10/2014 Primorski dnevnik
ipke z ambicijami
16/10/2014 Primorski dnevnik
Glede kolesarskega turizma zaostajamo 15 let za Avstrijo
16/10/2014 Primorski dnevnik
Neznana Soa
16/10/2014 Primorski dnevnik
Priakujejo e ve evropskih sredstev
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
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ISONTINOnFAIN A PAGINA 36.
Censiti i profughi sono oltre 400 60 senza un tetto
CRONACHE.
«Sono presenti in provincia di Gorizia 415
stranieri richiedenti asilo politico: di questi
circa 60 risulterebbero privi di alloggio». Il dato
è aggiornato al 3 ottobre ed è contenuto in un
lettera di risposta della Questura alla
Provincia.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
«Verdetto giusto, la giunta si adegui»
Soddisfazione bipartisan nell' Upi. Cambio al vertice: la guida passa a Fontanini.
TRIESTE Il giorno del riscatto coincide con il
cambio della guardia ai vertici dell' Unione
delle Province Fvg: Alessandro Ciriani, in
assemblea a Vito D' Asio, passa il testimone a
Pietro Fontanini. La decisione del Tar Fvg
favorevole al ricorso del presidente uscente
della Provincia di Pordenone e dell' Upi (in
campo anche il costituzionalista Mario
Bertolissi) diventa inevitabilmente motivo di
soddisfazione e dibattito.
Alle parole di Ciriani si aggiungono quelli dei
colleghi. Trasversalmente. Maria Teresa
Bassa Poropat (Trieste) auspica che la
Regione si renda disponibile «a riflettere sul
dispositivo del Tar» e invita a «non avere
fretta» nel confezionare la riforma degli enti
locali. Enrico Gherghetta (Gorizia) parla di
«sentenza giusta» e di «stop al mercato delle
nomine». Fontanini (Udine) rincara la dose:
«La Regione dovrà tenere obbligatoriamente
conto dell' ordinanza dei magistrati per evitare
di mettere a rischio anche il percorso della
riforma».
In assemblea è stato anche illustrato uno
studio della Cgia di Mestre sui principali effetti
del superamento delle Province.
L' Upi comunica che quell' indagine evidenzia
«l' aumento del 15% dei costi per il personale provinciale trasferito alla Regione, circa 5 milioni di euro
all' anno, dato che la media per un dipendente provinciale è di 46mila euro all' anno, contro i 65mila di
un regionale». E ancora «una maggiore spesa di 95 milioni per la gestione degli oltre 2.200 km della
rete stradale provinciale, ripercussioni finanziarie e organizzative nel periodo di transizione, perdita di
efficienza del sistema con un fortissimo accentramento amministrativo in capo alla Regione, dispersione
e annullamento dell' identità».
(m.b.
)
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
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Provincia "pigliatutto" in arrivo 750mila euro
Serviranno per rimettere in sesto i solai e i controsoffitti degli Istituti superiori a rischio­
crollo. Gherghetta: «Quando inizieranno i lavori? Partiremo a razzo»EDILIZIA
SCOLASTICA »IL RIPARTO DELLA REGIONE.
di Francesco Fain Provincia di Gorizia
pigliatutto (o quasi). Il primo riparto della
Regione del "Fondo per le emergenze nell'
edilizia scolastica" ha messo a disposizione
dell' intero Friuli Venezia Giulia 1.219.791,81
euro: di questi, 750.380 andranno dritti dritti
nelle casse dell' ente intermedio isontino. In
questa maniera, potranno essere effettuati i
lavori di messa in sicurezza dei solai e delle
controsoffittature a rischio­crollo degli Istituti
superiori.
«La Regione ­ spiega il presidente della
Provincia Enrico Gherghetta ­ ha messo a
nostra disposizione 750mila euro per la messa
in sicurezza delle scuole superiori: un ottimo
risultato considerato che siamo riusciti ad
ottenere subito quasi l' intera somma dei
937mila euro necessari per rimettere a posto
solai e controsoffitti». Si sapeva che la somma
(quasi un milione di euro) difficilmente
sarebbe potuta arrivare in un' unica soluzione
e a brevissimo giro di posta, ma il timore era
addirittura che dalla Regione arrivassero per il
momento fondi insufficienti a compiere
interventi significativi. Così non è stato, e anzi
da Trieste è arrivato l' 80% della somma totale
richiesta dalla Provincia di Gorizia. «Il restante
20 per cento ­ aggiunge Gherghetta ­ arriverà successivamente. Quando avvieremo i lavori? Partiremo
a razzo e nei prossimi giorni forniremo anche una sorta di cronoprogramma».
E la Regione, che dice? «Il riparto mira ad intervenire su tutte quelle situazioni che compromettono la
continuità del servizio scolastico ­ ha spiegato nei giorni scorsi l' assessore regionale all' Edilizia
scolastica e all' Università, Mariagrazia Santoro ­. Pur avendo a disposizione per quest' anno una
dotazione finanziaria esigua siamo riusciti ad accogliere tutte le domande ammissibili pervenute.
Abbiamo stabilito anche criteri in grado di dare ossigeno agli enti locali che hanno già dovuto sostenere
spese per interventi urgenti a garanzia dell' avvio dell' anno scolastico, lasciando una minima fetta di
contributi a riserva per ulteriori emergenze che si dovessero presentare da qui alla fine dell' anno».
Uno sforzo, dunque, molto importante. «Questo primo riparto ­ conclude l' assessore Santoro ­ dimostra
che il nuovo canale istituito per far fronte alle emergenze e necessità funziona e si affianca alla
programmazione di medio/lungo periodo che abbiamo avviato con la redazione del piano triennale dell'
edilizia scolastica».
I fondi, lo ricordiamo, sono erogati per interventi urgenti effettuati o da effettuare su edifici scolastici
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
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dichiarati inagibili e conseguentemente evacuati, anche parzialmente (come previsto dall' articolo 7,
comma 8 della legge regionale 15/2014).
Ne hanno beneficiato anche i Comuni di Cormòns (circa 250mila euro), di Sgonico (128.800) e di
Muggia (97.658,81).
E di finanziamenti per la ristrutturazione nelle scuole si parlerà diffusamente venerdì 17 ottobre
(domani) alle 11.30 nella sala consiglio della Provincia di Gorizia, Corso Italia 55. Il presidente Enrico
Gherghetta e l' assessore ai lavori pubblici Donatella Gironcoli presenteranno il piano di finanziamento
regionale per gli interventi strutturali nelle scuole: piano che noi abbiamo illustrato in anteprima,
richiedendo tutti i dati necessari alla Regione.
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Isontino: 415 profughi, 60 all' addiaccio
Sono i numeri ufficiali della Questura. Don Zuttion (Caritas): «Il sindaco dice "basta"? Ma
queste persone vanno aiutate»
di Francesco Fain «Sono presenti in provincia
di Gorizia 415 stranieri richiedenti asilo
politico: di questi circa 60 risulterebbero privi
di alloggio».
Finalmente un dato ufficiale. Finalmente
numeri scritti e da una fonte ultra­attendibile. Il
dato è aggiornato al 3 ottobre ed è contenuto
nella lettera di risposta della Questura a una
precisa istanza dell' assessore provinciale al
Welfare, Ilaria Cecot. La nota, firmata dal
questore Pier Riccardo Piovesana, certifica e
ufficializza la presenza di una sessantina di
persone (e non 30/40 come era emerso in un
primo momento) che girovagano, senza una
sistemazione: sono quei profughi che si sono
accampati nuovamente sull' Isonzo ma si tratta
anche di persone che dormono all' addiaccio,
sotto i cavalcavia o al Parco della Rimebranza,
come peraltro documentato dal nostro giornale
attraverso le foto di una nostra lettrice.
Un problema stringente, una questione «che
va affrontata in maniera strutturale», hanno
sempre ripetuto (e non si stancano di farlo) il
presidente della Provincia Enrico Gherghetta e
l' assessore al Welfare Ilaria Cecot. «Ho
sempre dichiarato che la tendopoli ha
carattere di straordinarietà, e risponde solo a
una emergenza umanitaria riconosciuta e non può in alcun modo diventare luogo permanente di
accoglienza. Infatti la struttura non è convenzionata con la Prefettura come specificato in una recente
lettera al Prefetto di Gorizia». Aggiunge il presidente della Provincia: «Il fatto che dopo più di un mese ci
siano ancora undici persone ospitate nelle tende di via Brass, smentisce chi affermava che le risposte
erano pronte, ma smentisce anche chi affermava che sarebbe stata una struttura permanente. E poi,
non va dimenticato che presso il greto dell' Isonzo a Gorizia, si sta ritrovando un numero imprecisato di
richiedenti asilo per passare ivi la notte».
Intanto, la Caritas diocesana continua a fare i salti mortali per assistere tutte queste persone. Ne
abbiamo parlato con il direttore don Paolo Zuttion che non nasconde le difficoltà. «In questo momento
80 richiedenti­asilo vengono ospitati al Nazareno, a Straccis. Un' altra decina è dislocata al dormitorio in
Piazzutta.
Poi ci sono una sessantina di persone che un tetto non ce l' hanno. Dove mangiano?
Una parte di essi ­ spiega don Zuttion ­ si rivolge alla mensa dei poveri dei frati Cappuccini. Altri
vengono a pranzare nel Campo Francesco di via Brass, altri ancora provvedono autonomamente».
Ma il direttore della Caritas come commenta la lettera­ultimatum indirizzata dal sindaco Romoli al
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prefetto Vittorio Zappalorto? Il primo cittadino è stato sin troppo chiaro: Gorizia ospita già una quota
considerevole di richiedenti­asilo, adesso devono mobilitarsi gli altri 24 Comuni dell' Isontino. «Gorizia è
una mèta privilegiata perché ospita la Commissione che deve decidere sul riconoscimento dello status
di rifugiato politico: per questo tanti disperati vengono qui. Il sindaco dice "basta, basta"? D' accordo,
ma dobbiamo affrontare il problema. Dormire sotto le stelle non è una condizione facile e si sta
avvicinando la stagione invernale: come Caritas stiamo cercando delle soluzioni perché queste persone
devono essere assistite».
Don Paolo auspica anche la Commissione velocizzi l' iter per il riconoscimento dello status di rifugiato,
«perché, altrimenti, i migranti continueranno ad ammassarsi qui. Occorre assolutamente un cambio di
marcia. E mi auguro che ne venga costituita un' altra in maniera da smaltire il maggior numero di
pratiche possibile nel minor tempo», la conclusione del direttore della Caritas diocesana.
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Striscia d' asfalto indigesta in Corso Verdi
Ma il sindaco spegne le polemiche: «Non si poteva fare diversamente. Fra 3/4 mesi
tornerà il porfido»
Una lunga striscia d' asfalto laddove, un tempo, c' era i
cubetti di porfido. Succede nel tratto finale di Corso
Verdi verso via del Seminario. Nei giorni scorsi, come
programmato da tempo, sono stati effettuati i lavori di
sostituzione delle condutture del gas: una volta
completato l' intervento, il buco è stato ricoperto con
terra, sopra la quale è stato steso l' asfalto. E i cubetti di
porfido?
Immediate le reazioni di tanti concittadini che sono
intervenuti sulle pagine del profilo Facebook "Sei di
Gorizia se": tutti (o quasi) a complimentarsi
ironicamente con il Comune per il «bel lavoro»
effettuato. In realtà, il Comune non c' entra nulla perché
si tratta di lavori effettuati da Est Reti.
«Peraltro, come successo in altre vie di Gorizia (via
Morelli ma anche, nel recente passsato, via Leopardi), si
tratta di un' operazione obbligata ­ spiega il sindaco
Ettore Romoli ­. Bisogna che passino 3/4 mesi affinché
si consolidi il terreno: dopodiché la ditta si rimetterà al
lavoro e ripristinerà i cubetti. Tutto previsto, dunque.
Certi commenti ironici andrebbero fatti informandosi
prima».
Una precisazione arriva anche dall' ufficio stampa del Comune di Gorizia. «Si tratta di lavori per il
rifacimento delle tubature del gas, effettuati dall' azienda che gestisce il servizio. La striscia d' asfalto è
funzionale all' assestamento del terreno smosso per effettuare l' intervento e quando il terreno sarà
assestato, all' inizio del prossimo anno, l' azienda, come previsto dalle prescrizioni del Comune,
collocherà nuovamente il porfido». Quindi, ci vuole un po' di pazienza.
(fra.fa.
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Dopo 30 anni il Comune licenzia la Gs
Risolto il contratto con il vecchio gestore. La prossima settimana sarà scelta la società a
cui affidare la strutturaPISCINA»SALTATO L' ACCORDO PER RIAPRIRE L' IMPIANTO.
di Laura Borsani Per la riapertura della piscina
comunale si dovrà attendere l' insediamento
del gestore che si aggiudicherà l' appalto
bandito dal Comune. Un subentro, dopo quasi
30 anni di concessione diretta dell' impianto
natatorio affidata a General Services, che a
questo punto l' amministrazione intende
accelerare anticipandone i termini prima del
gennaio 2015. La prossima settimana,
peraltro, si conoscerà il nome dell'
aggiudicatario per la gestione 2015­2016, a
fronte della presentazione di tre offerte da
parte di due società venete e una friulana.
È dunque tramontata definitivamente la
possibilità di riaprire a breve la piscina,
attraverso la strada dell' accordo tra l' ente
locale con General Services, perseguita al fine
di "traghettare" il vuoto gestionale garantendo
il servizio fino al 31 dicembre. L' ultimo
tentativo di accordo tra le parti non è andato a
buon fine.
Da qui la decisione dell' amministrazione
comunale di procedere alla risoluzione
anticipata del contratto con General Services,
già avviata lo scorso settembre. Un
procedimento attivato per inadempimento
contrattuale, ha precisato l' assessore allo
Sport, Omar Greco, che proprio l' altra sera in Consiglio comunale, ha definito «un atto grave la
mancata riapertura dell' impianto natatorio».
Nell' ambito del confronto tra le parti, l' amministrazione aveva proposto a General Services, di «farsi
carico dell' intestazione delle utenze e del pagamento delle relative bollette di acqua e gas, trattenendoli
sul corrispettivo erogato mensilmente al gestore. Tuttavia ­ ha osservato Greco ­, ulteriori richieste
avanzate da General Services, hanno reso impossibile chiudere l' impegno. Questo ­ ha aggiunto l'
assessore ­ ha fatto in modo che anche il corrispettivo versato dal Comune a General Services per il
calmieramento delle tariffe, pari a 18mila euro al mese, sia stato sospeso proprio a partire dal mese di
settembre».
Greco ha precisato che «non risulta invece praticabile lo sblocco dell' utenza del gas con l' accollamento
all' ente locale del debito pregresso di General Services al suo fornitore, poichè si sarebbe incorsi in un
danno erariale. Si era quindi lavorato per la possibilità dell' attivazione di una nuova utenza senza tale
accollo. A questo punto, però ­ osserva l' assessore ­, in assenza di accordo, diventa solamente
praticabile il preaffidamento al nuovo gestore aggiudicatario».
L' assessore allo Sport ha ribadito, inoltre, l' impossibilità di anticipare la gara di appalto al fine di
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addivenire alla nuova aggiudicazione della concessione all' inizio della stagione natatoria 2014­2015:
«Non c' erano i tempi tecnici per procedere in tal senso ­ ha spiegato Greco ­. Ricordo, peraltro, che il
consiglio comunale si era espresso in un senso, e poi ha dovuto perfezionare la sua deliberazione con
una nuova votazione, a causa dell' impugnazione della delibera da parte di General Services, che aveva
pertanto prolungato i tempi di istruttoria della gara».
Per i ragazzi e le società natatorie, dunque, si prospetta ancora l' attesa prima di veder riaprire la
piscina comunale.
Le manifestazioni di protesta, del resto, non sono mancate anche l' altra sera durante la seduta del
consiglio, evidenziando il disagio di dover "emigrare" in altri impianti natatori per eseguire gli
allenamenti.
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dopo l' interrogazione della parlamentare fasiolo (pd)
A2A, già inviate ai ministeri controdeduzioni allo
studio della Provincia
A2A informa di aver inviato ieri ai ministeri
competenti e alle loro segreterie tecniche, le
proprie controdeduzioni alla Relazione sulla
centrale termoelettrica di Monfalcone
preparata dagli esperti nominati dalla
Provincia di Gorizia.
Così esordisce l' azienda, in una nota, in
merito alla presentazione di una specifica
interrogazione presentata al Senato dalla
parlamentare isontina del Pd, Laura Fasiolo.
La parlamentare sollecita i ministeri dell'
Ambiente e Tutela del territorio, della Salute e
dello Sviluppo economico, a convocare
immediatamente un confronto permanente con
le parti coinvolte nella questione, al fine di
monitorare il livello di emissioni dell' impianto
termoelettrico cittadino.
Fasiolo chiede anche di verificare «le stime
delle asserite morti in eccesso che sarebbero
state causate, secondo lo studio
commissionato dalla Provincia di Gorizia, dalla
centrale nei suoi 50 anni di vita e in particolare
dalla metà degli anni '60 al biennio 2008­
2009».
A2A, quindi, interviene ricordando altresì che
«le controdeduzioni, già inviate a tutti gli Enti
locali a fine settembre, mettevano in evidenza
come la metodologia adottata dagli esperti nominati dalla Provincia di Gorizia non rispondeva a un
corretto approccio scientifico ed è invece tale da poter determinare un travisamento dei fatti e della
realtà, in contrasto, fra l' altro, con le risultanze dello studio di biomonitoraggio commissionato dalla
Regione Friuli Venezia Giulia all' Università di Trieste e all' Arpa del Friuli Venezia Giulia.
Proprio in questo studio ­ aggiunge l' azienda nella nota ­, le conclusioni dell' Università triestina
confermano e rassicurano sul tema dell' aria del territorio monfalconese».
A2A, infine, ribadisce di «essere sempre disponibile a confronti tecnico­scientifici, come già avviene, fin
dal dicembre 2012, nell' ambito del Tavolo Tecnico Ambientale dove è presente con il Comune di
Monfalcone, l' Arpa Fvg, l' Azienda sanitaria, la Provincia di Gorizia e la Regione Friuli Venezia Giulia».
L' azienda, quindi, conclude: «A2A dal luglio del 2009 a Monfalcone, ha sempre gestito la centrale nel
pieno rispetto delle leggi, dell' ambiente, dei lavoratori dell' impianto, nonché di tutti i cittadini,
garantendo al territorio, in tutti i processi, attenzione all' ambiente e trasparenza nella comunicazione».
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La rabbia delle famiglie però non si placa
Manifestazione di protesta in Consiglio comunale. Cisint (Obiettivo) attacca l' assessore
Greco.
La piscina comunale rimane chiusa e la
protesta dei genitori dei giovani nuotatori
monfalconesi monta. Una cinquantina tra adulti
e ragazzi hanno portato la loro rabbia ancora
una volta sulla soglia dell' aula del Consiglio
comunale. Questa volta, però, non si sono
limitati a esprimere la propria protesta con gli
striscioni, pur presenti all' esterno dell' ex
pretura, e i cartelloni, esposti dai ragazzi all'
interno dell' edificio. La spiegazione del
vicesindaco e assessore allo Sport Omar
Greco degli ultimi sviluppi della vicenda, a
iniziare dalla decisione della giunta di andare
alla risoluzione del contratto con l' attuale
gestore, la General Service, è stata
punteggiata dai commenti ad alta voce di
alcuni genitori.
«Dobbiamo fare 80 chilometri al giorno ­ ha
detto una mamma ­ per poter far nuotare i
nostri figli. Ascoltate la voce dei bambini». I
genitori, oltre alla consigliere comunale Anna
Cisint ("Obiettivo"), che ha riportato in aula la
questione con un' interrogazione rivolta all'
amministrazione, hanno inoltre richiesto più
volte e in modo pressante di avere una data di
riapertura dell' impianto. «Così non possiamo
più andare avanti e i nostri ragazzi nemmeno»,
hanno ripetuto più volte anche al sindaco Silvia Altran, con cui alcuni si sono fermati a parlare,
sottolineando la gravità della situazione e chiedendo al Comune di trovare una soluzione in tempi rapidi.
«Il problema non è solo di chi fa agonismo ­ afferma Anna Cisint ­, ma anche delle scuole, del Cisi, dei
tantissimi utenti del nuoto libero, delle altre associazioni che utilizzavano la piscina per la preparazione
atletica. Per questo è inaccettabile dire, come fa Greco, che si sta facendo tutto il possibile per risolvere
il problema, quando lo si è creato a monte, non cogliendo il suggerimento di far coincidere l' avvio della
nuova gestione con l' inizio della nuova stagione agonistica». In aula la consigliere ha chiesto,
comunque, senza peraltro ottenere risposta, non solo una data certa di riapertura, ma anche che il
Comune sostenga le famiglie dei nuotatori costretti ad allernarsi a Trieste, Gorizia e Cividale. Cisint ha
inoltre domandato ragione del versamento della mensilità di agosto al gestore, «effettuata il 18
settembre, quando ormai era del tutto emerso il mancato pagamento delle utenze da parte di General
Services». Genitori e dirigenti dell' Adria rari nantes Monfalcone hanno lasciato l' ex pretura scettici sulla
possibilità di una riapertura in tempi ragionevoli da parte del nuovo gestore. «A prescindere dall'
aggiudicazione, che ben che vada avverrà la prossima settimana, solo per i controlli di legge ci vogliono
30 giorni», ha commentato il presidente della società Fabio Pangos.
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«Utilizziamo i migranti per i lavori utili»
La proposta di Patat: «Accoglienza in cambio della disponibilità a dare una mano ai
Comuni»
CORMONS Una convenzione che riunisca tutti
i Comuni sotto un' unica direttiva sul tema­
immigrati.
L' ha proposta la Provincia a tutte le
municipalità dell' Isontino in un incontro svolto
con tutti i primi cittadini (in realtà erano
presenti solamente sette su venticinque) per
affrontare nuovamente il problema dei
richiedenti asilo sul territorio. I sindaci hanno
anche chiesto un nuovo incontro al prefetto per
analizzare i prossimi passi in merito.
A spiegare le novità è il sindaco di Cormons
Luciano Patat: «La Provincia ha proposto di
stilare una convenzione che coinvolga tutti i
Comuni e che metta in rilievo quali debbano
essere compiti, disponibilità, paletti di ogni
municipalità sull' argomento, di modo che tutti
seguano una medesima linea e sappiano
come comportarsi in merito. La convenzione
sarà discussa nelle prossime riunioni».
Prosegue il sindaco cormonese: «Tutti i primi
cittadini hanno espresso un' unanime
posizione: che il problema venga equamente
distribuito su tutto il territorio, e non sia dato
sul groppone solo a qualche comunità».
Nei giorni scorsi lo stesso Patat era tornato sul
tema proponendo anche un incontro pubblico
con la cittadinanza cormonese per informarla dell' evolversi della situazione e per spiegare come lo
stesso Comune di fatto al momento non abbia alcuna possibilità di decisione in merito all' argomento,
totalmente in mano alla responsabilità della Prefettura. Non è stata ancora stabilita una data dell'
incontro pubblico che si svolgerà a Cormons: si attende infatti l' eventuale disponibilità del prefetto
prima di indirlo.
Patat inoltre ha aggiunto: «Se accoglienza dovrà essere, come Comuni abbiamo sempre ribadito che il
numero dei richiedenti asilo da distribuire nelle varie municipalità dovrà essere molto limitato, ed in ogni
caso non avrà costi per la comunità cittadina. In tutto questo, però, va aggiunto come basterebbe molto
poco per placare le polemiche che infiammano in questi giorni i social network da parte delle persone
che non vogliono gli stranieri».
Patat entra nel merito della sua proposta. «Se lo Stato deliberasse una legge nella quale si dà
accoglienza ma in cambio l' ospitato viene obbligato a ricambiare donando il proprio tempo per lavori di
pubblica utilità, ad esempio implementando il lavoro degli operai comunali a tutela dell' arredo urbano o
dedicandosi ad aiutare le associazioni di volontariato, sarebbe molto più semplice riuscire a farli
accettare nel tessuto sociale di ogni comunità. Ma anche in questo caso, è lo Stato che deve legiferare e
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
semplificare le regole, invece di irrigidirle e complicarle».
Matteo Femia.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
approvato un documento.
Dolegna, consiglio comunale contro la riforma
Panontin
DOLEGNA DEL COLLIO «La cosiddetta
riforma Panontin prevede tutta una serie di
adempimenti amministrativi­ normativi imposti
agli enti locali, ed invece di semplificare e
migliorare la burocrazia, non fanno altro che
appesantirla, ingessarla e impedire ai Comuni
come il nostro di svolgere correttamente e
velocemente il proprio lavoro».
Questo uno dei passaggi della delibera votata
quasi all' unanimità (un solo consigliere
astenuto) dal consiglio comunale di Dolegna
del Collio per protestare contro la riforma degli
enti locali.
A spiegare la presa di posizione dell' assise
dolegnese è il sindaco Diego Bernardis che
entra nel merito dei contenuti del documento
approvato: «Anziché decentrare e seguire il
percorso del federalismo, tanto caro alla Lega
Nord di cui faccio parte ­ sottolinea il primo
cittadino ­ stiamo inesorabilmente tornando ad
un sistema accentratore sia in regione che a
Roma. Non a caso il Cal, che ricordo in questo
momento formato soprattutto da
amministratori dello stesso colore politico della
maggioranza, ha cassato la riforma: ma se il
Cal boccia, che si fa, si cambia e si riforma
pure l' ente stesso? Stiamo veramente
rasentando l' assurdo. I nemici i questi burocrati ovviamente sono sempre i Comuni, preferibilmente
quelli medio­piccoli ed virtuosi, che danno un efficiente e puntuale risposta ai cittadini: non come i
regionali, la giunta, o la Presidente, che la faccia sì la mettono, ma per comparire sui giornali e nelle tv
nazionali, non per parlare con il pensionato, il cassintegrato, il contadino e la massaia, ogni giorno, con
tutte le problematiche del caso».
Bernardis è un fiume in piena, a confermare che il tema lo accende: «E gli sprechi dei funzionari
regionali e statali, o degli eletti in Regione e dei nominati dell' apparato ministeriale e parlamentare non
se ne parla, cosicché di tutti questi privilegi che ancor oggi esistono e che sono stati semplicemente
mascherati sotto forma di nuove procedure e nuove denominazioni, nulla si dice e nulla si fa».
(m.f.
)
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
SAN MICHELE DEL CARSO.
Tappa goriziana di "Pau Casals"
Appuntamento alle 20.30 all' azienda agricola Castello di Rubbia.
SAGRADO Nuova tappa goriziana per il
Festival "Pau Casals, un musicista per la
pace" promosso dalla associazione "Sergio
Gaggia" col Comune di Cividale del Friuli e
Regione nell' ambito de "I luoghi della guerra
visti con gli occhi della pace". In scena a San
Michele del Carso oggi presso l' Azienda
Castello di Rubbia alle 20.30, per il ciclo di
eventi "Luoghi e storie di guerra" che fanno
rivivere storie e atmosfere della Grande
Guerra coi testi di Gianfranco Di Primio e la
voce di Maurizio Fanin, ci sarà il reading
Italiani, brava gente...Rudyard Kipling inviato
di guerra sul monte San Michele. Il percorso
drammaturgico interpretato da Fanin unisce i
testi su Friuli e goriziano scritti dal Nobel per
la letteratura con testimonianze e parole dei
protagonisti della mattanza che avvenne nelle
nostre terre. I musicisti Mitchell, Castro,
Mendessohn, Cohen, Pepicelli eseguiranno il
Quintetto per archi D. 956 di Schubert.
Ingresso libero. Informazioni
www.sergiogaggia.com. L' iniziativa "Pau
Casals, un musicista per la pace" si avvale del
finanziamento della Regione Friuli Venezia
Giulia e della Fondazione Crup. Collaborano
all' iniziativa: Museo Archeologico Nazionale di
Cividale del Friuli, S.b.a.e. Friuli Venezia Giulia, Festival Casals ­ Prades, Comune Di Tolmino, Museo
della Grande Guerra, Fundacija Poti miru, Società Operaia Mutuo Soccorso ed Istruzione, Orchestra
Ferruccio Busoni, Fondazione de Claricini Dornpacher, Rovigo Cello City, Azienda Perusini, Azienda
Castello di Rubbia, Banca Popolare di Cividale.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
fino al 9 novembre.
Bottiglie d' autore in mostra a Palazzo Attems
Una mostra insolita per gli standard di Palazzo
Attems Petzenstein, sede dei Musei Provinciali
di Gorizia, ma interessante e forte di un
allestimento suggestivo quella che s' inaugura
oggi, alle 18 e che propone una selezione di
45 bottiglie in terracotta di formato magnum
decorate da artisti di provenienza
internazionale.
Intitolata "Nel fuoco, sotto il sole. Bottiglie in
ceramica da un convivio internazionale" (17
ottobre­ 9 novembre), l' esposizione è il frutto
dell' annuale simposio artistico che dal 2011 si
svolge con cadenza annuale nella località di
Pleivo nel Collio sloveno (Brda). Una cornice
naturale per una residenza artistica, ospitata
dall' Art House Klinec, durante la quale pittori
sono chiamati a confrontarsi con la superficie
scabra e ricurva di bottiglie in terracotta, ma
anche a trarre ispirazione dai colori, dal clima,
dagli umori di un paesaggio particolare.
«Ne sortisce un connubio non solo tra gli artisti
invitati, ma anche tra questi ultimi e il vignaiolo
che li ospita, tutti vincolati nel loro operare da
un elemento fondamentale, da quel calore
solare che fa maturare l' uva e, in perfetto
parallelo, dalle temperature elevate necessarie
a rivestire la terracotta di ceramica. Un
processo, quest' ultimo, che gli artisti non possono controllare, ma devono fare affidamento su chi li ha
ospitati, che è, a sua volta, impotente di fronte alla natura», sottolinea Saa Quinzi, curatore dell'
esposizione assieme all' associazione Ethos.
L' evento, denominato "Simposyum Ceramicum", è parte integrante del progetto "Art Circle", circuito
delle ambasciate dell' arte e della cultura.
La prima, in rappresentanza del progetto, è stata "Art Embassy ­ Republic of Poland", posta sotto l'
egida dell' Ambasciata della Repubblica di Polonia in Slovenia, alla quale si e aggiunto, in occasione
della mostra a Palazzo Attems anche il patrocinio dell' Istituto polacco di Roma a sottolineare il valore
transfrontaliero dell' iniziativa.
Cristina Feresin.
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
Ciriani ha vinto il ricorso La Provincia non voterà
Niente elezioni il 26 ottobre per Pordenone. Dovrà esprimersi la Consulta.
di Martina Milia wPORDENONE Davide contro Golia. Dopo un
anno di battaglia in tutte le sedi istituzionali possibili,
Alessandro Ciriani assesta il primo colpo alla Regione di
Debora Serracchiani. Lo fa grazie al Tar che ieri ha pubblicato
il dispositivo con il quale accoglie parzialmente il ricorso
presentato dal presidente della Provincia di Pordenone. Primo
effetto la sospensione dell' elezione di secondo grado
convocata per il 26 ottobre (e che, salvo pronunciamento
contrario e soprattutto rapidissimo del Consiglio di Stato
rischia di slittare a data da destinarsi).
Elezione che viene quindi congelata, non cancellata.
Secondo effetto: il rinvio alla Corte Costituzionale dell' esame
del merito della norma regionale che punta al superamento
della Provincia e quindi un test che potrebbe avere valenza
nazionale. La Corte per altro ha già sul tavolo ­ da luglio ­ il
ricorso contro la legge nazionale Delrio presentato dalle
Regioni Veneto e Lombardia. Anche se con la Delrio si è già
votato in molte Province.
Il Tribunale amministrativo, in camera di Consiglio ­
presidente Umberto Zuballi, consigliere estensore Enzo Di
Sciascio, referendario Alessandra Tagliasacchi ­ blocca l' iter
con cui la Regione aveva iniziato lo smantellamento degli enti
di secondo grado e soprattutto congela l' elezione, riservata
agli amministratori locali, in programma il 26 ottobre a
Pordenone. «Tale elezione è prevista svolgersi mediante un
sistema elettorale a doppio grado, secondo la legge regionale
2 del 2014 ­ scrivono i giudici ­. Con ordinanza n.
495/2014, contestuale alla presente, è stata sollevata, in
quanto ritenuta rilevante e non manifestamente infondata in
parte qua, la questione di legittimità costituzionale di alcuni
articoli della citata legge regionale, sul ricorso del Presidente
uscente della stessa Provincia, in quanto ritenuta violativa di
alcuni articoli dello Statuto speciale della Regione Friuli ­
Venezia Giulia e della Costituzione».
Il Tar non rigetta il ricorso ma dice che «la data fissata per
dette elezioni è troppo prossima perché il giudice delle leggi
possa pronunciarsi in tempo utile, così che la questione
proposta potrebbe divenire irrilevante e la sentenza inutiliter
data. Di conseguenza questo Collegio ritiene, senza voler
esaurire la questione sottoposta al giudice delle leggi, sussistendone i presupposti di danno grave e
irreparabile e di fumus, di conciliare il controllo accentrato della Corte costituzionale con le esigenze
cautelari, sospendendo interinalmente il decreto numero 12/G/2014 di indizione di dette elezioni
provinciali nella sola parte in cui fissa la data delle elezioni e della convocazione dei comizi elettorali per
il 26 ottobre 2014, riservandosi di esaminare nella sua interezza l' istanza cautelare alla luce della
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Messaggero Veneto (ed.
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decisione della Corte costituzionale, dopo la quale detta elezione potrà nuovamente essere indetta con
il sistema che sarà ritenuto costituzionalmente legittimo».
Il ricorso presentato dagli avvocati Giuseppe Sbisà e Andrea De Col, dopo la pubblicazione del decreto
con cui la Regione ha convocato i comizi elettorali, ha messo anche in evidenza le differenze che la
norma regionale presenta rispetto a quella nazionale (la Delrio), facendo rilevare come su quest' ultima
la Corte sia già stata chiamata ad esprimersi. Non a caso le Province del Friuli Venezia Giulia hanno
chiesto più volte alla Regione negli ultimi mesi ­ anche tramite un appello del presidente nazionale dell'
Upi, di recente a Pordenone ­ di adottare la legge nazionale, considerata preferibile, anche nel percorso
di condivisione con gli enti locali, rispetto a quella regionale.
Una delle differenze tra le due norme ­ che sarebbe tra le ragioni prese in considerazioni dai giudici
amministrativi ­ sta nel fatto che, a differenza di quanto previsto dalla Delrio, la legge regionale non
consente agli amministratori uscenti (e in questo caso a Ciriani e ai suoi assessori) di essere votati. Una
limitazione che potrebbe creare un «danno irreparabile», per usare le parole del Tar, nei confronti degli
attuali amministratori. Oppure ­ se la decisione del Tar fosse confermata dal Consiglio di Stato ­, la loro
riconferma, in attesa della Corte Costituzionale, senza che i cittadini si siano espressi con il voto. Ciriani, pur sapendo che la battaglia giuridica è tutt' altro che
conclusa (per altro pende al tribunale ordinario anche il ricorso presentato dal presidente e da alcuni
assessori come cittadini­elettori, ma che a questo punto è superato), ieri assaporava una vittoria
«politica». Il primo commento è stato: «Questa riforma è un enorme pasticcio, lede i diritti del cittadino e
ora si dimostra anche inefficace di fronte agli organi della giustizia amministrativa ­ ha proseguito
Ciriani ringraziando il collegio difensivo per il lavoro svolto ­. Panontin si è fatto bocciare due volte al Cal
e ora anche dal Tar: credo che per lui e per la Serraccchiani si imponga una seria riflessione prima di
continuare a raccogliere batoste senza ascoltare le istanze dei territori. Per un anno abbiamo cercato un
confronto serio sul tema, ma siamo stati ignorati». Poi su Facebook il presidente è stato anche più
esplicito. «Non so cosa farà adesso la Regione ma so che hanno fatto l' ennesima figuraccia. Una
riforma non deve mai togliere il diritto dei cittadini di scegliersi e votare chi li deve amminist
rare. Qualche dimissione non guasterebbe». ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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E l' assemblea dell' Upi applaude i giudici
Fontanini: giunta obbligata a tenere conto di questa decisione. Gherghetta: adesso si
apra il confronto.
VITO D' ASIO Era l' ospite più atteso ma, di
fatto, la sua presenza all' assemblea regionale
dell' Upi, l' Unione delle Province della
regione, convocata dal presidente uscente
Alessandro Ciriani in una location particolare, l'
auditorium di Casiacco di Vito d' Asio, terra di
mezzo fra le due province di Pordenone ed
Udine, non è pervenuta. Grande assente, l'
assessore regionale alle Autonomie locali,
Paolo Panontin, impegnato altrove. Ennesima
prova, secondo Ciriani, di come ancora una
volta intorno a questa riforma si sia deciso di
non trovare occasione per un confronto:
«Nessuno ha mai detto che le riforme non si
debbano fare ­ ha attaccato Ciriani,
rivolgendosi a un pubblico composto da
amministratori, fra cui anche il presidente del
consiglio regionale Franco Iacop ­ ma siamo
sempre stati dell' idea che le riforme vadano
fatte se servono, non per lanciare un
messaggio di carattere politico». «Ancora
oggi, mi chiedo se fosse davvero necessario
ricorrere al Tar per sentire toni concilianti nei
confronti delle proposte che abbiamo avanzato
in quest' ultimo anno e mezzo ­ ha proseguito
Ciriani ­ proposte, osservazioni, degne almeno
di essere considerate». «E, nonostante la
Regione abbia deciso oggi (ndr, ieri per chi legge) di ricorrere al Consiglio di Stato ­ ha osservato ­ è
davanti agli occhi di tutti che qualcuno, abbia fatto una brutta figura. Dalla decisione del Tar di
sospendere le elezioni per la Provincia ci arriva un segnale importante», ha commentato Ciriani,
ricordando che «il senso più profondo della sentenza è che nessuna riforma può essere varata privando
il cittadino del proprio diritto a scegliersi chi lo deve amministrare e quindi a poterlo votare». Parole,
quella usate da Ciriani, su cui è arrivata piena condivisione anche dal presidente della Provincia di
Gorizia, Enrico Gherghetta: «la sentenza è giusta e mi auguro che sia l' inizio di una nuova stagione di
confronto tra le Province e la Regione». Soddisfatta anche la presidente della Provincia di Trieste Maria
Teresa Bassa Poropat da cui è arrivato l' auspicio che «sulla riforma di riordino degli enti locali ci sia da
parte della Regione la disponibilità e la possibilità di riflettere sul dispositivo». Soddisfazione anche
nelle parole del neopresidente Upi Fvg e presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini: «Di
questa decisione del Tar ora, la Regione Fvg dovrà obbligatoriamente tenere conto e non procedere
frettolosamente».
Guglielmo Zisa.
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La Regione non molla Ora sarà battaglia al Consiglio
di Stato
Serracchiani e Panontin: pronunciamento immediato Tondo su Twitter: ecco cosa
accade a fare i primi della classe.
di Anna Buttazzoni wUDINE Indietreggiare o
fermarsi non sono ipotesi possibili. Soprattutto
se di una riforma hai fatto una bandiera. La
presidente Debora Serracchiani e i partiti di
centrosinistra, chi più chi meno, hanno
costruito la riforma degli enti locali a partire
dall' abolizione delle Province. Il Tar del Fvg
sospende le elezioni di secondo grado? L'
amministrazione regionale si appella al
Consiglio di Stato contro l' ordinanza del Tar,
per far svolgere la consultazione il 26 ottobre,
come programmato. Serracchiani e la sua
giunta, in testa l' assessore alle Autonomie
Paolo Panontin (Cittadini), non mollano.
Questione di credibilità. E innescano un nuovo
scontro istituzionale. I "verdetti" si
rincorreranno, fino alla Corte costituzionale cui
il Tar Fvg ha deciso l' invio degli atti, perché le
Province sono ancora inserite in Costituzione.
Riesplode la polemica, con il centrodestra che
si sfrega le mani per la sconfitta dell'
avversario, chiede di rivedere l' intero impianto
della riforma degli enti locali e ripete che le
elezioni di secondo grado non andavano
progettate perché una forzatura. Meglio
sarebbe stato un commissario o la proroga
degli attuali amministratori. O, ancora,
attendere l' esito della legge ­ approvata all' unanimità in Consiglio ­ che chiede la cancellazione delle
Province dallo Statuto Fvg e che è in attesa d' essere approvata dal Parlamento.
Tutte opzioni finite sul tavolo della commissione consiliare che esaminò il ddl. Ma il Consiglio (contrari
centrodestra e M5S) scelse la strada delle elezioni di secondo grado. Sistema su cui il centrosinistra ha
discusso a lungo per il recalcitrare di Sel, forza che era preoccupata di restare schiacciata tra i partiti
maggiori.
«Rispettiamo la decisione autonoma del Tar ­ fa sapere Panontin ­ anche se confidavamo in un
pronunciamento in linea con precedenti analoghi, che hanno visto rigettati i ricorsi contro le elezioni
provinciali di secondo grado, che si sono già svolte in altre parti del Paese in modo sereno e senza
dispute.
La Corte costituzionale si esprimerà in merito, stabilendo così un principio che varrà per tutti.
La strada impressa al processo di riforma delle Autonomie non cambierà». Rilancia Serracchiani.
«Confidiamo in un provvedimento immediato del Consiglio di Stato. Gli organi della Provincia di
Pordenone sono scaduti a marzo ­ aggiunge la presidente ­ e c' è un preciso interesse pubblico da
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
parte dei cittadini al pieno funzionamento della Provincia, con organi rinnovati e legittimati». Difende la
legge e il suo assessore Pietro Paviotti, capogruppo di Cittadini. «Il processo di riforma del sistema
Regione­enti locali è inarrestabile.
La maggioranza di centrosinistra, e noi in particolare ­ dice Paviotti ­, è convinta che un sistema
moderno ed efficiente debba fondarsi su Regione e Comuni».
Gongola il centrodestra. L' ex governatore Renzo Tondo affida il suo commento a Twitter.
«Quando si vuole fare i primi della classe senza aver studiato abbastanza, succedono queste cose».
«Le elezioni indirette, frutto di una cattiva e frettolosa riforma ­ dichiara Riccardo Riccardi, capogruppo
di Fi ­, non potevano che subire questo stop. Rimane sconfortante il fatto che tutto ciò si poteva evitare
se la giunta avesse recepito le tante obiezioni dell' opposizione. Rinnoviamo il monito a Serracchiani di
procedere con maggiore ponderatezza nell' affrontare la prossima legge sugli enti locali, perché la
superficialità e l' approssimazione, proprie di chi per motivi di immagine insegue la fretta, non risolvono
i problemi dei cittadini ma li complicano». Parla di "furore politico" Alessandro Colautti, capogruppo di
Ncd. «Aver voluto eliminare la Provincia di Pordenone con una legge ordinaria è di fatto de­
costituzionalizzante perché ha impedito a un organo elettivo a democrazia diretta di andare al voto
senza la necessaria modifica costituzionale. È stato un atto, purtroppo ­ afferma Colautti ­, dettato da un
furore politico che non fa onore al percorso riformatore che si è intrapreso». «La giunta e Panontin ­
rincara Paride Cargnelutti (Ncd) ­ farebbero bene a mettere un freno alla bozza di riforma e elaborare
un nuovo progetto funzionale e condiviso da tutti i soggetti interessati nella riorganizzazione degli enti
locali, che resta necessaria». Poltronificio bloccato per Barbara Zilli (lega).
«La giunta voleva trasformare le Province in un poltronificio del Pd e dei partitini che si genuflettono al
cospetto dei democratici. Il Tar ­ dice Zilli ­ ha fatto saltare il giochino e ha salvaguardato i più
elementari principi di democraticità e rispetto della volontà popolare». «Venga riconosciuto al popolo
sovrano il diritto di scegliere i propri rappresentanti», chiede Mara Piccin.
annabuttazzoni ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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16 ottobre 2014
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
la critica.
«Provincia impantanata nel caso­profughi»
«Giorno dopo giorno appare sempre più
chiaro che il presidente della Provincia con il
suo fedele assessore Cecot sono rimasti
impantanati in una vicenda pe altro gestita
male da loro stessi. Politicamente sono rimasti
isolati visto che i tanti Comuni del territorio del
loro stesso colore politico si sono
espressamente rifiutati di perseguire le volontà
del buon Gherghetta, non ultima la sua stessa
città, Monfalcone»: lo sostiene il capogruppo e
consigliere comunale per la lista civica "Per
Gorizia", Fabrizio Oreti, tornando sul tema dell'
accoglienza dei richiedenti asilo afghani.
«L' assessore Cecot immaginava che
scrivendo alla presidente della Camera
Boldrini di avere l' asso nella manica per
risolvere la questione, mentre la risposta della
stessa Boldrini testimonia in primis di aver
scritto all' interlocutore sbagliato e che il
problema è molto più complesso di come
vorrebbe risolverlo l' assessore Cecot ­
evidenzia in una nota Oreti ­. Nel frattempo
grazie al loro modus operandi Gorizia è
conosciuta dai tanti profughi in giro per l' Italia
e di prossimo arrivo come la città dove
stazionare per lungo tempo, visto che vengono
accolti anche negli alberghi.
Purtroppo sia il presidente della Provincia che il suo assessore Cecot hanno dimenticato un elemento
fondamentale, vale a dire, che sono stati eletti e rappresentano una provincia intera che a chiare lettere
gli ha rappresentato di non volere i profughi sul proprio territorio. Mi chiedo come mai si sono incaponiti
tanto non volendo ascoltare chi gli ha concesso di poter ricoprire i ruoli che attualmente ricoprono».
«Intanto l' Isonzo è tornato a ripopolarsi di profughi e il flusso certo non diminuirà. Mi chiedo dove sia la
Regione, senza dimenticare il prefetto, con la città che si aspetta nel brevissimo tempo un suo
intervento risolutivo su questa vicenda durata fin troppo». (ch.s.)
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Pagina 26
Messaggero Veneto (ed.
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Il depuratore di Merna sarà pronto entro il 2015
Benefici per tutti gli abitanti dell' area goriziana dove scorre il fiume Isonzo Progettate
anche nuove vasche di stoccaggio per le acque al di fuori dell' alveo.
«Gli attesissimi lavori per il depuratore di
Merna dovrebbero essere conclusi entro l'
ottobre del 2015, con enrome beneficio non
soltanto dei 50 mila abitanti di Nova Gorica e
San Peter­ Vrtojba ma di tutta l' area goriziana
dove scorre l' Isonzo»: l' annuncio ufficiale l' ha
dato il sindaco di San Peter­ Vrtojba, Milan
Turk, in apertura del convegno "Isonzo: un
fiume da amare", tenutosi. Di là da questa
attesissiam opera, la conferenza ha messo in
luce pecche e potenzialità nella gestione di un
elemento naturale ancora tutto da valorizzare.
Non a caso, la Regione, rappresentata dall'
assessore all' Ambiente, Sara Vito, punta a
costituire un vero e proprio "Tavolo Isonzo" per
coordinare le tante competenze, da quelle
ambientali a quelle di pianificazione
territoriale, in modo da arrivare a una gestione
ottimale del fiume in un rinnovato dialogo con
la vicina Slovenia.
Nella riunione, organizzata per presentare i
risultati del "Laboratorio Isonzo", attivo nel
biennio 2010­2012, sono state illustrate alcune
proposte per migliorare la gestione del fiume.
Il referente dell' Autorità di bacino, ha tirato le
fila del Laboratorio che ha individuato alcune
risorse del fiume di la dal settore idroelettrico.
Ad esempio, sono state progettate della vasche di stoccaggio per le acque al di fuori dell' alveo del
fiume e sono stati ipotizzati dei sistemi di rilascio diversi per la diga di Salcano. Si è parlato, poi, anche
del modello idraulico per la gestione degli interventi di manutenzione, sia per il monitoraggio e la
previsione delle piene, fino all' analisi della qualità delle acque. I dati di queste e altre ricerche sono stati
raccolti nel sito relativo al Laboratorio.
Su un altro fronte, rimane altissima l' attenzione sui progetti europei, come ha sottolineato anche dall'
assessore comunale, Germano Pettarin, nel rievocare i "fasti" delle iniziative approvate per il Gruppo di
cooperazione territoriale: «Qui l' Isonzo ­ ha sottolineato ­ diventerà di nuovo una parte centrale dell'
assetto urbanistico della città ed è anche per questo che il nostro progetto è risultato credibile in
Europa».
Al convegno sono state messe a fuoco, da parte dei partner italiani e sloveni, altre attività in corso e
future, tra cui il progett Camis per la gestione dell' Isonzo, che rientra nell' ambito dei programmi di
cooperazione transfrontaliera Italia­Slovenia 2007­2013 e il progetto Nexus (Water­Food­Energy­
Ecosystem), promosso nell' ambito della Convenzione delle Alpi e a cura del ministero dell' Ambiente.
Emanuela Masseria ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Messaggero Veneto (ed.
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DOLEGNA.
Votata una delibera contro la riforma degli enti locali
DOLEGNA «La cosiddetta riforma Panontin
prevede tutta una serie di adempimenti
amministrativi­normativi imposti agli enti locali,
ed invece di semplificare e migliorare la
burocrazia, non fanno altro che appesantirla,
ingessarla e impedire ai Comuni come il
nostro di svolgere correttamente e
velocemente il proprio lavoro».
Questo uno dei passaggi della delibera votata
quasi all' unanimità (un solo consigliere
astenuto) dal consiglio comunale di Dolegna
del Collio per protestare contro la riforma degli
enti locali.
A spiegare la presa di posizione dell' assise
dolegnese è il sindaco Diego Bernardis che
entra nel merito dei contenuti del documento
approvato: «Anziché decentrare e seguire il
percorso del federalismo, tanto caro alla Lega
Nord di cui faccio parte, stiamo
inesorabilmente tornando ad un sistema
accentratore sia in regione che a Roma. Non a
caso il Cal, che ricordo in questo momento
formato soprattutto da amministratori dello
stesso colore politico della maggioranza, ha
cassato la riforma: ma se il Cal boccia, che si
fa, si cambia e si riforma pure l' ente stesso?
Stiamo veramente rasentando l' assurdo. I
nemici i questi burocrati ovviamente sono sempre i Comuni, preferibilmente quelli medio­piccoli e
virtuosi».
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Messaggero Veneto (ed.
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carlino.
Come ragionare sull' autonomia
Dodici sindaci a confronto sulla riforma degli enti locali.
«Viviamo un momento molto particolare della
nostra regione, visto che la riforma degli enti
locali è alle porte e si preannunciano
cambiamenti importanti sull' assetto
istituzionale del territorio». Dodici sindaci del
Friuli (Carlino, Flaibano, Fiumicello, Lestizza,
Mereto di Tomba, Muzzana del Turgnano,
Precenicco, Rive D' Arcano, Sedegliano,
Torviscosa, Tramonti di Sotto e Vito D' Asio)
hanno organizzato una serie di cinque incontri
denominata "Laboratori di autonomie" in
collaborazione con l' Associazione culturale La
Grame, Glesie Furlane, La Patrie dal Friûl,
Radio Onde Furlane e l' Università di Udine.
Il primo di questi incontri si terrà questa sera, a
Carlino, alle 20.30, nella sala consiliare, sul
tema "Autonomie e amonistrazion", al quale
interverranno Alberto Bergamin, già sindaco di
Medea, Gianluca Falcomer, sindaco di Cinto
Caomaggiore, Massimo Moretuzzo, sindaco di
Mereto di Tomba, Cristian Sedran, sindaco di
Muzzana e Stefano Zannier, assessore
provinciale di Pordenone. Modererà Giorgio
Cavallo. «Siamo convinti ­ spiegano i primi
cittadini ­ che riforme di tale rilevanza non
possano basarsi esclusivamente sull' obiettivo,
pur importante, di razionalizzazione dei costi,
ma debbano essere il punto di partenza per l' elaborazione di nuove strategie e progettualità locali. In
questo senso e in questo particolare momento storico pensiamo che le istituzioni pubbliche del territorio
abbiano la responsabilità di mettere al primo posto fra gli obiettivi di questa riforma il recupero di
sovranità democratica, economica e sociale delle nostre comunità, in una prospettiva di
concretizzazione del concetto di autonomia tanto spesso enunciato quanto spesso disatteso». Il
prossimo appuntamento si terrà giovedì 23, a Flaibano, sul tema "Autonomia, lingua e cultura", con
Romano Michelotti, Marco Stolfo, Franco Fabbro, Aldo Colonnello e Paolo Cantarutti.
(f.a.)
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16 ottobre 2014
Pagina 19
Il Quotidiano del Friuli
Venezia Giulia
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"Pau Casals" serate di musica e parole per una pace
da Nobel
> PROSEGUE a Cividale l' iniziativa "Pau
Casals, un musicista per la pace" prosegue
questa settimana. Firmata dall' associazione
"Sergio Gaggia" e parte del progetto "I luoghi
della Guerra visti con gli occhi della Pace" dell'
Assessorato alla cultura della città ducale nel
Centenario del primo conflitto mondiale, l'
iniziativa omaggia il violoncellista catalano Pau
Casals (1876­1973), grande personalità e
strenuo difensore dei valori di pace, libertà e
giustizia (sua è la doppia candidatura al Nobel
per la Pace, suo è l' inno dell' Onu e i
memorabili interventi in piena Guerra Fredda).
Musica e parola contraddistinguono l' intero
cartellone, in particolare i reading del ciclo
"Luoghi e storie di guerra". Impreziositi dalla
drammaturgia di Gianfranco Di Primio e dalla
recitazione di Maurizio Fanin. Tappa goriziana
a San Michele del Carso giovedì 16 ottobre all'
Azienda Castello di Rubbia alle 20.30 col
reading "Italiani, brava gente... Rudyard
Kipling inviato di guerra sul monte San
Michele". Il percorso drammaturgico
interpretato da Fanin unisce i testi su Friuli e
goriziano scritti dal Nobel per la letteratura con testimonianze e parole dei protagonisti della mattanza
che avvenne nelle nostre terre. I musicisti Mitchell, Castro, Mendessohn, Cohen, Pepicelli eseguiranno il
Quintetto per archi D.
956 di Schubert. Venerdì 17 alle 20.30 a Villa de Claricini Dornpacher a Bottenicco di Moimacco è in
programma "Attorno al Conte Nicolò de Claricini, le ragioni di una sentenza". Fanin ripercorrerà la
sentenza che riabilitò il Conte dall' accusa di essere stato, da Sindaco di Moimacco, un
collaborazionista con l' invasore. Musiche il Sestetto op. 36 di Brahms. Domenica 19 alle 18 al Museo
Nazionale di Palazzo de Nordis a Cividale ne "La profuganza dei capolavori" il direttore del Museo,
Fabio Pagano, e Fanin ripercorreranno le tappe del viaggio cui i capolavori cividalesi furono costretti
per evitare di essere distrutti o rubati. Il ciclo "Luoghi e storie di guerra" si chiuderà ve nerdì 24 alle 19 al
Kulturni Dom di Caporetto col Viaggio d' inverno che vedrà la presenza dell' attrice Lara Komar.
nfo:www.sergiogaggia.com.
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Primorski dnevnik
Gorizia
Sejemsko razstavie med propadom in preporodom
sejemsko razstavie daje pogosto vtis, da je na poti
dokonnega propada. Med zapuenimi objekti raste
plevel, nazadnje so praznino zapolnili zasilni otori tujih
pribenikov. Razna druga sejmia, kot je na primer trako,
so v prejnjih letih e propadla. Potem pa se v Gorici
zvrstijo tevilni dogodki in razstavie postane naenkrat
spet ivo ter vabljivo. RAZSTAVIE S POTENCIALOM
Letonja jesen bo v Ulici Barca, na mestnem robu,
pestra, saj bodo v nekaj ve kot mesecu dni na sporedu
kar tirje dogodki. Trgovinska zbornica poudarja, da ima
sejmie, ki je v njeni lasti, velik potencial in da ga bo e
naprej uporabljala, ga ovrednotila ter ponujala njegove
prostore tudi zunaj meja gorike pokrajine. Predsednik
Trgovinske zbornice Gianluca Madriz pravi, da bo niz
oktobrskih in novembrskih dogodkov poivil razstavie ter
tudi blinje mestne predele in vso Gorico. »Odziv na moj
poziv izpred nekaj mesecev je bil pozitiven. Trgovinska
zbornica podpira sodelovanje z ustanovo za gorike in
videmske sejme (Udine e Gorizia Fiere), predvsem pa s
podjetniki iz gorike in drugih pokrajin. Mi dajemo na
razpolago sejmie, ki ga je treba izkoristiti,« je povedal
Madriz. Sejmie ima venamenske znailnosti in je kot tako
zanimivo za celotno deelno skupnost, Madriz se je o monem sodelovanju e pogovarjal tudi z videmsko
in trako trgovinsko zbornico. »Ne pozabimo, da je sejmie zanimivo tudi na ezmejni ravni, saj v njem
vsako leto poteka sejem Expomego s podjetji iz obeh drav, v srednjeevropskem duhu,« pravi Madriz.
Glede konkretnih uinkov sejmov na krajevno gospodarstvo je predsednik gorike trgovinske zbornice v
prvi vrsti omenil obiskovalce, ki pridejo v Gorico, jo obiejo in se v njej zadrujejo. »Zavedajmo se, da se
je svet tradicionalnih sejmov, ki jih je prirejala sejemska ustanova, konal. Danes lahko izkoristimo te
hale v razline namene in e jih podjetja uporabljajo, je to za nas dobra naloba. Mi e naprej investiramo.
Kmalu bomo obnovili vhode v hale: te sicer niso zastarele, a jih hoemo e bolj posodobiti, « je e pojasnil
predsednik. TIRJE JESENSKI DOGODKI To soboto in nedeljo bo za zaetek na sporedu ezmejni poroni
sejem SposaExpo Gorica­Nova Gorica, ki ga organizira podjetje Eventi&Co v sodelovanju z obmono
Obrtno­podjetniko zbornico Nova Gorica. Prireditelji upajo, da bo to postal vsakoletni dogodek.
Naslednji petek, 24. oktobra, bo sejmie gostilo sklepni del tekmovanja Mittelmoda District (o tem
poroamo v sosednjem lanku). Od 7. do 9. novembra bo spet na pobudo podjetja Eventi&Co na vrsti
sejem degustacije piva Beer& Food, niz pa se bo zakljuil s tridnevnim praznikom MotorXMas (od 21. do
23. novembra), na katerem bodo uivali ljubitelji avtomobilov (predvsem relija) in motornih koles. (af)
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Primorski dnevnik
Gorizia
Mittelmoda District s 15 finalisti
»Ob nastopu gospodarske krize se je pred leti marsikdo
upravieno vpraal, ali je smiselno financirati modno
prireditev Mittelmoda. Potem je padla odloitev, da mora
biti ta dogodek manj monden in glamurozen, ker se
mora z doloeno mero skromnosti posvetiti realnim
potrebam ozemlja ter predvsem mladih,« je , povedal
tajnik ustanove Mittelmoda International Lab, Maurizio
Tripani, na verajnji predstavitvi dogodka Mittelmoda
District 2014, pri katerem sodeluje est umetnostnih
licejev in poklicnih zavodov iz Furlanije­ Julijske krajine.
V petek, 24. oktobra, bo na sejemskem razstaviu v
Gorici slovesni zakljuek drugega tekmovanja za mlade
modne ustvarjalce s 15 finalisti ­ dijaki licejev in zavodov
iz Gorice (Fabiani in Cossar­da Vinci), Vidma (Sello),
Pordenona (Zanussi) ter Gumina (D'Aronco). Nekateri
udeleenci bi po mnenju njihovih ravnateljic lahko kmalu
prodrli na vsedravno modno sceno. Na sedeu Fundacije
Gorike hranilnice v Gorici so ob Tripaniju nastopili
predsednik fundacije Gianluigi Chiozza, predsednik
Trgovinske zbornice Gianluca Madriz, ravnatelji treh
sodelujoih ol ter deelni svetnik desne sredine Rodolfo
Ziberna. Deelo FJK, ki financira projekt (eprav po
mnenju organizatorjev v premajhni meri), je torej zastopal predstavnik opozicije. Eden poglavitnih ciljev
te prireditve je povezati dijake s svetom dela, na prireditvi (potekala bo od 9.30 do 12.30) se bo pred
modno revijo in nagrajevanjem predstavila tudi milanska zasebna ola za modno oblikovanje Secoli. (af)
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Primorski dnevnik
Gorizia
Od velikih dogodkov nimajo velikih koristi
Goriki trgovci s sejemskim razstaviem nimajo posebnih
odnosov. Vsaka trgovina ima svoje izlobe, na razstaviu v
Ulici Barca pa e dolgo ni bilo takih dogodkov, ob katerih
bi obiskovalci preplavili mesto. Tako pravi goriki
predsednik trgovskega zdruenja Confcommercio
Benedikt Kosi, ki dodaja, da so lahko ti dogodki kvejemu
zanimiveji za krajevne obrtnike. Za trgovce na drobno ni
velikih prednosti. Kosia smo vpraali, ali imajo vsaj drugi
veliki dogodki, kot so Okusi na meji, blagodejne uinke
na trgovine v Gorici. Odgovor je bil negativen, »ker so
zasluki v tistem tednu statistino niji od obiajnih«. Kosi ne
nasprotuje Okusom na meji in poudarja, da trgovci
sodelujejo pri tej prireditvi, dejstvo pa je, da se
obiskovalci v glavnem posveajo samo stojnicam:
»Obiskujejo sicer bare in gostilne, ob sobotah in
nedeljah zaidejo tudi v trgovine, s tem pa ne
nadoknadimo izgube, ki jo tudi zaradi prometne zapore
obutimo e od torka dalje«. Goriki trgovci se e vedno
sooajo z dolgotrajno krizo, na katero vplivajo tako sploni
kot krajevni dejavniki. Italija je v recesiji in kupna mo
prebivalcev je nizka. Na lokalni ravni pa na delo
trgovcev negativno vplivata odprtje vejih nakupovalnih
sredi ter prometna ureditev v mestu. »Sam dostop do mestnega sredia je teaven, ta problem pa je
povezan z vpraanjem parkiri. V zadnjih letih je bilo v Gorici veliko obnovitvenih del, pri katerih pa so se
preteno posvetili samo estetiki. Niesar niso naredili za obnovo trgovske ponudbe v mestu. Po eni strani
so uredili cone za pece, po drugi pa primanjkuje parkiri. V petnajstih letih smo v Gorici izgubili priblino
tristo parkirnih mest,« razlaga goriki predsednik zdruenja Confcommercio. (af)
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Primorski Dnevnik
Gorizia
»Razsodba pravilna«
Mara ernic: Glavni problem je, da vodi reforma v centralizacijo in oddaljevanje uprav od
teritorija
Na razsodbo Deelnega upravnega sodia, ki je
prekinila postopek za izvedbo pokrajinskih
volitev v Pordenonu po novih pravilih, se je
takoj odzval predsednik gorike pokrajine
Enrico Gherghetta: »Razsodba je pravilna.
Prekinila je kupkanje s stolki, ki se je e zaelo.
Upam, da pomeni zaetek novega sooanja med
pokrajinami in deelo FJK.« Gherghetti pritrjuje
podpredsednica pokrajine Mara ernic: »Na
osnovi te razsodbe moramo zahtevati od deele
poglobljeno razpravo o usodi pokrajin. Od
vsega zaetka je nae stalie bilo, da se mora o
tem vpraanju izrei ustavno sodie, v kolikor
deela ne more z navadnim zakonom narediti iz
pokrajin drugorazrednih ustanov. Deelna vlada
do danes ni imela posluha za to zahtevo vseh
tirih pokrajin iz nae deele s posebnim
statutom, ne glede na politini predznak
posameznih pokrajinskih uprav. Zdaj pa se
mora zamisliti nad razsodbo upravnega sodia,
saj postavlja pod vpraaj celotno reformo
lokalnih avtonomij. « Mara ernic meni tudi, da
mora deela na novo premisliti podroje
odnosov med krajevnimi upravami: »Glavni
problem je, da vodi reforma v centralizacijo in
oddaljevanje uprav od teritorija, medtem ko je
med ljudmi vse bolj zaznati potrebo po im veji
bliini uprav. Na delu so tiste sile, ki elijo ta razkorak poveati.«
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Primorski dnevnik
Gorizia
ipke z ambicijami
Presenetljivo, kaj zmorejo spretne roke gorikih ipkaric.
Njihovi izdelki se lahko kosajo z dragotinami iz zlatarn,
vendar ne zaradi cene, temve zaradi prefinjenih
miniaturnih vzorcev in natanne izdelave. To smo lahko
na lastne oi ugotavljali na upanstvu, kjer so veraj
napovedali ponovni zaetek dejavnosti Fundacije Gorike
ipkarske ole po poletnem premoru. S 6. oktobrom se je
v 31 obinah na ozemlju deele FJK zaelo 55 ipkarskih
teajev, teajnikov je e 600, vpise pa zbirajo vse do 31.
oktobra. Kdor se eli prvi pribliati ipkarski obrti in razmilja
o vpisu v prihodnjem olskem letu, se lahko prijavi tudi
po tem terminu. »Na cilj je odpreti teajnikom
zaposlitvene monosti,« pravi predsednik fundacije,
Carlo del Torre, ki je postregel s podatkom, da so v
letonjem letu zaposlili na oli deset uiteljic­ipkaric, vse
bolj intenzivno pa navezujejo stike s podjetji s podroij
visoke mode in zlatarstva. »Gorika ipka je zelo cenjena,
na ambiciozni namen je iz nje narediti uveljavljeno
blagovno znamko,« poudarja predsednik in dodaja, da
je anketa pokazala, da jo e najbolj cenijo v cerkvenih
krogih kot sestavni del liturginih oblail. Omembo zaslui
tudi dejstvo, da zaetnike teaje ipkarstva izvajajo v
osnovnih in nijih srednjih olah v Gorici in Triu ter da si elijo v Gorici trgovine s ipkami, zato da bi lepi
ipkarski izdelki li v prodajo. Pri tem uivajo podporo obine, ki je soustanoviteljica fundacije.
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Gorizia
Glede kolesarskega turizma zaostajamo 15 let za
Avstrijo
Kolesarske poti ob vodah so eden od hitro razvijajoih se
in edalje bolj pomembnih segmentov v evropskem
turizmu. Tam, kjer so e pred nekaj desetletji ob rekah in
jezerih zaeli razvijati kolesarsko infrastrukturo, e anjejo
rezultate. Tudi ezmejna reka Soa ima veliko potenciala
na tem podroju: slikovito naravo, unikatno smaragdno
barvo, monosti za spremljajoo eno­gastronomsko
ponudbo Manjka pa osnova: urejene in povezane
kolesarske poti. »Pred dvajsetimi leti smo zaeli razvijati
infrastrukturo. Kolesarske steze potem smo opremili z
informacijskimi tablami, poivalii, stolpiki za prvo pomo,
opazovalnicami ptic, za prekanje Drave smo nabavili
ladjico, ki sprejme tudi kolesa Zraven pa smo razvili e
nekaj produktov, ki vkljuujejo spletne aplikacije,
kulinarini paket in sodelovanje z avstrijskimi
eleznicami,« nateva Claudia Tscherne, ki je veraj na
novogorikem posvetu na temo kolesarjenja ob vodah
predstavila primer kolesarskih poti ob Dravi, ki potekajo
po ozemlju 33 korokih obin v Avstriji. Uredili so jih s
pomojo denarja iz evropskih razpisov. V projekt je
vkljuenih ve kot 50 partnerjev, med njimi so gostinci in
ponudniki prenoi. »Vsak od partnerjev sofinancira
projekt s 500 evri na leto. S tem denarjem zagotavljamo vzdrevanje kolesarskih poti in dobro trenje tega
skupnega turistinega produkta,« pojasnjuje. Po njihovih podatkih omenjene kolesarske poti na leto obie
ve kot 120.000 kolesarjev, posameznik porabi povpreno 50 evrov dnevno za hrano, noitev in druge
stroke. »Iz tega naslova torej beleimo 4 milijone evrov letno, ta znesek pa bomo v prihodnjih letih skuali
e poveati za 10 do 15 odstotkov,« je koroko zgodbo o uspehu predstavila Tschernetova. »Pri nas smo
kakih 15 let za Avstrijci, ki so eden boljih vzorov v blinji in daljni okolici. Medtem ko se mi e vedno
ubadamo s postavitvijo osnovne infrastrukture, so jo oni e nadgradili s softwareom, « opozarja Alja
Plevnik iz slovenskega Urbanistinega intituta. Kakna je torej vizija razvoja kolesarskega produkta v
Sloveniji? »Bojim se, da smo na stopnji posameznih projektov, brez skupnega imenovalca. Trenutno
vse pobude potekajo od "spodaj navzgor", namesto obratno,« je realen Plevnik. Veliko prilonosti za
kolesarski turizem ponuja tudi ezmejna Soa. Na italijanski strani je e nekaj odsekov kolesarskih stez, ki
pa jih je treba e dopolniti, medtem ko ezmejna povezava med Novo Gorico in Gorico obeta v okviru
projektov EZTS. Nadaljnji krak proti severu, odsek Solkan­ Plave, je e v izgradnji. Cilj pa je ureditev
kolesarskih poti od izvira do izliva Soe. »Skupno idejo in skupne sanje za to uresniitev imamo,« pravi
Mara ernic, podpredsednica gorike pokrajine. »Projekta gresta na slovenski in italijanski strani vsak
svojo pot. Stiie pa bosta imela v Gorici in Novi Gorici, za kar je EZTS GO nedavno pridobil 5 milijonov
evrov, prav za ureditev vozlia na Gorikem.« Kot pojasnjuje ernieva, je bilo prav v letonji sezoni opazno
obutno poveanje tevila kolesarskih turistov v teh krajih. Projekt urejanja kolesarskih poti pa bo
dolgotrajen, saj je na nekaterih mestih zahteven predvsem s tehninega vidika. »Na slovenskem delu bo
najve teav ravno v goratem delu, kako obdelati Trento, na primer. Medtem ko na italijanskem delu, ki je
niinski, s tega podroja ne bo vejih teav. « Posamezni deli celotne trase se bodo zakljuevali samostojno.
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Gorizia
Grade, denimo, je e povezan z izlivom Soe oz. naravnim rezervatom. »Tudi za del, ki povezuje naravni
rezervat in Zagraj e imamo pripravljen nart in finanni plan za 800.000 evrov. Sledi e nart iz Zagraja do
Gorice. Tukaj pa imamo finanno kritje, sredstva imamo v doloeni meri e na razpolago. Realizacija pa bo
tekla kakna tri, tiri leta,« dodaja Mara ernic. Katja Munih
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Gorizia
Neznana Soa
Predverajnji dan je bil posveen Soi. etrti po vrsti so v
Soki dolini poskrbeli za sreanje o svoji reki, potem ko so
upani trinajstih obin pred leti sklenili, da uvedejo
poseben praznik. Letos je druenje v obliki predavanja
potekalo v organizaciji novogorike mestne obine, in sicer
na kromberkem gradu. Predavatelj Daniel Rojek je s
pomojo diapozitivov nanizal v poldrugi uri toliko splono
znanih, e ve pa manj znanih in sploh neznanih podatkov,
vidikov in pogledov, da so tudi najbolj seznanjeni s
sokim povirjem in izlivi postali vse bolj radovedni. Ime
Soa, na primer, uporabljamo za najmanj osem
pomenov: za reko, dolino, naselje, planino, ensko,
drutvo, podjetje in nazadnje e za novo vrsto breskve.
Njeno povirje teje tri krake, med katerimi sploh ni
najdalji tisti, katerega obiskujemo nad planinsko koo, do
katere pridemo po asfaltu, prepriani, da gre za glavni
izvir. Lep je, lep, a ni glavni. Iz Krnice prihaja veliko ve
vode kot iz turistino poznane jame. Romantika je
opravila svoje in v zavesti prebivalstva ter turistov se je
uveljavila, ker je lae dostopna in jo je e davno bilo
mogoe obiskati v enem dnevu s pe hojo iz Bovca in
nazaj. Pravi izvir pod Bavkim Grintovcem se imenuje
Potok. Tudi izlivov je ve: so tisti v delti v Dobju in so oni, ki teejo pod Krasom do morja. Zanimivo je, da
se eden od izlivov imenuje prav tako kot zaetek ­ Potok. Barva! Kaj je z barvo, ki jo vsi obudujejo/ mo?
Strokovno znanstveno ni povsem dognano, zakaj je soka voda v kozarcu enaka vsaki drugi, v strugi pa
z njo lahko tekmuje le e ena reka, in sicer Rajska reka v Novi Zelandiji. Kae, da gre za apnenec pomean
z dolomitno moko, ki se nabira in ob nalivih stee po strugi. Tudi zelenje se odseva v njej, sicer pa je Soa
razlina glede na letni as. Prvi presahne e v Trenti, a kasneje jo napaja na desetine pritokov. Na
diapozitivih je bilo mogoe gledati skrite kotike, slapove in padce, korita in tesni ... est kilometrov pred
bovko kotlino je Soa v koritih iroka na nekaterih tokah le poldrugi meter, pod naseljem pa se raziri na
okrog 600 metrov iroko prodnato strugo. V glavnem zanemarjamo dejstvo, da je Uja pomemben povirni
krak reke Soe, saj zbira deevnico in staljeni sneg z obirnega obmoja zahodno od glavne Soke doline.
Sicer pa so tu e Mlinarica, Koritnica, Kozak, Tolminka, Idrijca, Vipava s Hubljem, Lijakom in krakimi
izviri, Mrzlek, Nadia in Ter, ki ima v spodnjem toku kilometer iroko prodnato strugo. Posnetki so
pokazali, kako se vode pritokov kar nekaj sto metrov ne premeajo z soko vodo, pritok ali dva pa sta
prav nenavadna, saj prihajata v glavno strugo protitono ... Tudi s Postojnskega se usmerja nekaj vode v
Soo in voda iz Divjega jezera nad Idrijo ter Belca zbirata deevnico tamkajnjega Krasa, spomladi seveda
tudi staljeni sneg. Pri izlivu v morje nastaja zanimiv pojav: morska in rena voda ne prideta v stik ena
zraven druge, temve ena nad drugo. Teja morska voda lei spodaj, rena tee povrinsko. Ribii so davno
spoznali, da lahko pridejo do ulova sladkovodnih rib, e lovijo povrinsko, in morskih, ko zajemajo globlje.
Razpravljavci se po umirjeni, a zgoeni predavateljski pripovedi niso prav ni izmikali in so z vpraanji,
dopolnitvami, izkunjami in spomini popestrili sicer tiho in pazljivo posluanje. Posegi so se sukali okrog
pretoka vode v Doberdobsko jezero, prisotnosti jegulj in kodljivosti ivega srebra, poledenitve v
spodnjem toku leta 1929, poplavljanja (v zadnjih estdesetih letih je najviji vodostaj bil 5. novembra 2005)
in kajakatva. Rojek je sklenil sreanje s ponovitvijo med razpravo izreene misli, da je mogoe e po
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desetletjih druenja s Soo vedno najti kaj novega, druganega, arobnega, nevarnega in vsekakor
privlanega. (ar)
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Priakujejo e ve evropskih sredstev
V Lokalni akcijski skupini (LAS) jugozahodnega dela
Severne Primorske ob zakljuku programskega obdobja
2007­ 2013 z zadovoljstvom ugotavljajo, da so uspeli
porpati 600.000 evrov evropskih sredstev. Z njimi so
uresniili 33 razlinih projektov. V finanni perspektivi 2014­
2020 priakujejo za projekte e bistveno ve denarja. V LAS
bodo v prihodnjih dneh zaeli s pripravo strategije
lokalnega razvoja za razvoj podeelja v petih obinah na
Gorikem. V njej bodo opredelili tiri tematska podpodroja,
ki bodo delena evropskih sredstev: spodbujanje
zaposlovanja in podjetnitva, varovanje okolja, pripravo
podpornih storitev na podeelju ter projekte, v katere
bodo vkljueni mladi, stareji, enske in invalidne osebe.
»Vse izkunje, ki smo jih do sedaj pridobili, bomo v
novem programskem obdobju 2014­2020 uporabili v
nadgradnji do sedaj uspeno izvedenih projektov,
pripravili pa bomo tudi nove. K pripravi projektov bomo
pozvali lane LAS in druge akterje s podeelja,« je veraj
povedala strokovna vodja LAS Fabijana Medveek. LAS,
ki se bo v novem obdobju preimenoval v »LAS v objemu
sonca«, bo najprej objavil odprt javni poziv za vstop v
lanstvo, nato se bo organiziral kot lokalno pogodbeno
partnerstvo na podeelskem obmoju mestne obine Nova Gorica (brez naselja Nova Gorica) ter obin
Brda, Miren­ Kostanjevica, Rene­Vogrsko in empeter­ Vrtojba. Na tem obmoju je predvideno izvajanje
ukrepa LEADER­CLLD, vezanega na lokalni razvoj, in sicer prek Evropskega kmetijskega sklada za
razvoj podeelja in Evropskega sklada za regionalni razvoj. Iz obeh naj bi skupno, tako Medvekova,
pridobili dva milijona evrov.
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