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DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Lunedì, 05 maggio 2014
DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Lunedì, 05 maggio 2014
Dossier ­ Upi FVG_Gorizia
01/05/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20
Online gli elenchi del 5 per mille
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Il grazie della Caritas diocesana alla Coop per la raccolta di cibo e...
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Immigrati all' ex Nazareno
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Primo maggio, è la festa del precariato
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Patat: «Il Patto di stabilità blocca tutto, è un'...
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Caritas, raccolti oltre 5 mila chili di alimenti
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Parte la stagione balneare, oggi sarà festa
01/05/2014 Primorski dnevnik
Gradbenitvo naj se usmeri v obnovo in ekoloke gradnje
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Zbrali ve kot 7000 kg hrane za potrebne
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Gorizia
Online gli elenchi del 5 per mille
"Restyling" deciso dall' Agenzia delle Entrate. Disponibili tutti i dati della regione.
TRIESTE Dai centri di ricerca alle associazioni
culturali. Dai gruppi di volontariato ai sodalizi
s p o r t i v i . S o n o m i g l i a i a g l i enti a c u i i
contribuenti del Friuli Venezia Giulia hanno
scelto di destinare nel 2012 il 5 per mille, in
sede di dichiarazione dei redditi.
Scelte che ora è possibile conoscere e
verificare anche sul web, grazie alla decisione
dell' Agenzia delle Entrate di pubblicare online
sia gli elenchi regionali degli enti ammessi sia
le liste delle realtà escluse. Per la prima volta,
quindi, i dati del Friuli Venezia Giulia saranno
consultabili nel dettaglio.
A rendere nota la novità è la stessa Agenzia,
spiegando di aver messo a disposizione gli
elenchi del 5 per mille 2012 destinati in
regione, con i dati completi relativi sia al
numero delle scelte espresse dai contribuenti
sia agli importi attribuiti agli enti che hanno
chiesto di accedere al beneficio, con le
informazioni su Province e Comuni. I nuovi
elenchi sono consultabili online all' indirizzo
http://friuliveneziagiulia.
agenziaentrate.it, nella sezione
Documentazione>5 per mille elenchi 2012.
Più trasparenza nelle scelte espresse e nei
relativi importi.
È la motivazione, spiega ancora l' Agenzia in una nota, che ha guidato l' attuale restyling degli elenchi
del 5 per mille nel nuovo formato "regionale", che esordisce in coincidenza con la pubblicazione degli
importi e delle scelte relative al 2012.
Gli elenchi degli ammessi e degli esclusi, in aggiunta ai dati consueti ­ codice fiscale, denominazione,
numero di scelte e importi ­ sono corredati con le informazioni sulla Provincia e sul Comune in cui ha
sede l' ente, fissando un' istantanea geografica sui flussi del 5 per mille.
Già note, infine, le cifre distribuite all' interno del territorio regionale, e l' elenco delle preferenze ottenute
dai Comuni capoluogo di provincia. Gorizia ha ottenuto 446 preferenze per un importo di 14.686 euro,
Pordenone è arrivato a quota 828 preferenze per un totale di 20.245 euro. Trieste ha incassato 54.683
euro grazie alla scelta fatta da 2.145 cittadini mentre il Comune di Udine è stato scelto da 1.559 cittadini
per un totale di 41.534 euro.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
Il grazie della Caritas diocesana alla Coop per la
raccolta di cibo e prodotti
«Grazie è una parola semplice, ma che vuole
racchiudere la gratitudine della Caritas
diocesana per tutti coloro che si sono coinvolti
per la raccolta di generi alimentari presso i
punti vendita Coop Nordest avvenuta nelle
scorse settimane. Il grazie della Caritas è a
nome di Giovanni, Maria, Luigi, Said, Svetlana,
Abdul e tanti altri volti che grazie agli alimenti
raccolti possono continuare a garantire un'
alimentazione dignitosa a sé e alla proprie
famiglie», si legge in una nota. Che prosegue:
«Sono volti di uomini e donne, italiani e
stranieri, che a causa della crisi economica
sono costretti a recarsi all' Emporio della
Solidarietà a Gorizia o p r e s s o i p u n t i d i
distribuzione delle Caritas parrocchiali per
riceve generi alimentari. Sabato 29 marzo
sono stati raccolti Kg 5.224 tra latte, zucchero,
olio, pelati, legumi e pasta. In particolare all'
Ipercoop del Centro Commerciale Tiare sono
stati raccolti Kg 2.217, nel supermercato Coop
di Lungo Isonzo a Gorizia Kg 1.103, alla Coop
Consumatori di Cormòns Kg 1.247 ed infine a
Monfalcone Kg 657. La nostra gratitudine va
alla Coop Consumatori del Friuli Venezia
Giulia che ha organizzato la raccolta in questo
momento in cui l' Unione Europea ha chiuso i
suoi aiuti alimentari tramite l' Agea. Grazie a tutti coloro che hanno voluto donare alimenti alle Caritas
della provincia di Gorizia».
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Immigrati all' ex Nazareno
Riaperto il centro delle suore della Provvidenza. Il prefetto: «Non sarà un secondo
Cara»
di Francesco Fain Sembrava una proposta.
Una delle tante. Una soluzione da "sfoderare"
solamente in situazioni di estrema difficoltà.
Parliamo del riutilizzo del Nazareno di via
Brigata Pavia, la struttura oggi in parte
disabitata, che era stata indicata per ospitare
eventuali richiedenti asilo.
"Rivive" il Nazareno Ebbene, da martedì notte,
15 cittadini di nazionalità siriana "risiedono"
nella struttura di via Brigata Pavia. In quattro e
quattr' otto, il Nazareno è diventato una sorta
di secondo Cara (Centro di accoglienza per
richiedenti asilo), anche se questa definizione
non piacerà alla Prefettura. Gli stranieri fanno
parte di un gruppo di 80 migranti provenienti
dalla Sicilia che sono atterrati l' altra notte all'
aeroporto di Ronchi dei Legionari e che sono
stati "smistati", in seguito, nelle quattro
province del Friuli Venezia Giulia: fanno parte
delle 1.200 persone tratte in salvo nei giorni
scorsi, e sbarcate nel porto di Augusta, nell'
ambito dell' operazione "Mare nostrum".
«Confermo che stiamo ospitando tre famiglie
con parecchi bambini: si tratta di 15 persone di
nazionalità siriana che sono andato ad
accogliere in aeroporto ­ spiega il prefetto
Vittorio Zappalorto ­. In un primo momento,
pareva dovessero arrivare una cinquantina di migranti a Gorizia, poi il loro numero si è ridimensionato a
15. La Questura è a loro disposizione qualora dovessero chiedere asilo politico in Italia ma sembra che
non siano queste le loro intenzioni». Tant' è che, in mattinata, hanno già lasciato la struttura ma saranno
sostituiti da 27 afghani che alloggiavano al dormitorio Caritas o vivevano all' adiaccio.
Le prospettive future Ma non c' è il rischio che il Nazareno possa lentamente trasformarsi in un centro­
immigrati definitivo? Il prefetto tende ad escludere questa ipotesi. «La struttura molto probabilmente si
svuoterà ­ risponde Vittorio Zappalorto ­. Questo è un momento di emergenza: quindi, abbiamo dovuto
adottare una soluzione di emergenza. Oggi, in provincia di Gorizia, ci sono 204 immigrati ospitati al
Cara d i Gradisca d' Isonzo, cui vanno aggiunti i 24 che risiedono all' hotel Internazionale, i 35 che
vengono seguiti dalla Caritas diocesana e i 15 del Nazareno.
Complessivamente, quindi, si tratta di 278 ospiti». Riguardo al riutilizzo del Nazareno, in tempi non
sospetti (era il primo marzo scorso), ci fu l' auspicio di don Alberto De Nadai, garante del carcere di
Gorizia e del Cara e del Cie di Gradisca.
Disse: «Se va in porto l' azione per il Nazareno sarebbe opportuno creare uno spazio per la salute di
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
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quelle persone che vivono sulla strada: spazio che potremmo chiamare "Foresteria sanitaria"».
Sempre due mesi fa, la Provincia frenò sulla possibilità che il Narazeno potesse diventare un secondo
Cara. Queste furono le parole di Ilaria Cecot, assessore provinciale: «Nessuna decisione è stata ancora
presa, tantomeno che riguardi il Nazareno. Stiamo discutendo e ci stiamo confrontando fattivamente
con tutti gli enti. Semmai, il discorso da fare è a monte: ci piacerebbe che venissero regolarmentati
questi flussi», sottolineò in quella occasione. Evidentemente, siamo punto e a capo.
@Francesco Fain ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Primo maggio, è la festa del precariato
Solo un contratto su dieci è un posto­fisso. Trionfano forme di lavoro atipico e
intermittente. Cecot: «La crisi non è finita»A "Tiare shopping" dopo le assunzioni a
tempo determinato sono arrivati i licenziamenti. Kosic: «Era prevedibile»
Addìo posto­fisso. Se c' era bisogno di avere
conferme, l' ultima riprova arriva dai dati
occupazionali della Provincia, rielaborati dalla
Regione. Purtroppo, sono aggiornati al primo
semestre 2013. Forse, una maggiore
tempestività nel "rinfrescare" il database
statistico da parte dell' Agenzia regionale del
lavoro sarebbe opportuna: non ci sono, infatti,
ancora i numeri a consuntivo del 2013 e
questa, perdonateci, è una grave mancanza.
Ma perché ne parliamo oggi? Perché oggi si
festeggia il Primo maggio. A Gorizia, verrebbe
da dire, più che la festa del lavoro, è la festa
del... precariato. I contratti a tempo
indeterminato costituiscono ormai l' 11% del
totale. Come a dire: c' è un posto­fisso ogni
dieci. Una miseria. A trionfare sono così i
contratti a tempo determinato, i precari, gli
atipici. Illuminante la lettura della tabella a
fianco. Nei primi sei mesi del 2013 sono state
effettuate 11.392 assunzioni in provincia di
Gorizia. D i q u e s t e s o l o 1 . 2 4 6 s o n o
regolamentate da un contratto a tempo
indeterminato: 283 sono rapporti di
apprendistato, 7.054 contratti a tempo
determinato, 670 parasubordinato, 1.308
somministrato, 202 intermittente, 181 tirocini,
354 contratti di lavoro domestico, 94 lavoratori socialmente utili (Lsu).
«Nel caso dei tirocini e dei Lsu si tratta, di fatto, di ammortizzatori sociali camuffati ­ evidenzia l'
assessore provinciale al Lavoro, Ilaria Cecot ­. Purtroppo, non si vedono spiragli per l' occupazione nell'
Isontino: oggi si discute molto di flessibilità e di dimunuzione delle tutele, dimenticando che il vero nodo
è creare nuovo lavoro». Aggiunge Cecot: «Fra i lavoratori deboli, c' è una categoria ancora più debole:
quella dei disabili. Le aziende preferiscono pagare le penali piuttosto che assumerli. È questa è un'
emergenza nell' emergenza», sottolinea ancora Ilaria Cecot. Ai Centri per l' impiego della Provincia
bussano, in media, 220 persone al giorno.
Dal primo gennaio al 30 novembre 2013 gli accessi sono stati complessivamente 46.800. Sono numeri
positivi quelli dei "vecchi" uffici di collocamento che conducono annualmente decine di migliaia di
colloqui per l' inserimento dei disoccupati nelle banche dati, essenziali per accedere alle prestazioni
Inps, colloqui di primo orientamento, proposte di lavoro, preselezioni, contatti con le aziende,
predisposizione di piani di accompagnamento al lavoro, avvii a formazione, avvii ai tirocini, gestione
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
dell' inserimento lavorativo dei disabili, iscrizione alle liste di mobilità e informazioni sulle condizioni di
lavoro ed offerte di lavoro all' estero (servizio Eures). «Inoltre ­ spiega la Provincia ­ l' intermediazione
svolta dai Cpi è composta anche dalla preselezione di una rosa di candidati multipla rispetto al numero
di posti disponibili chiesti dall' azienda, in quanto, poi, la selezione e la stipulazione del contratto viene
effettuata dal datore di lavoro».
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Patat: «Il Patto di stabilità blocca tutto, è un'
assurdità»
Sfogo del sindaco di Cormòns: «Abbiamo in banca 1,5 milioni e non possiamo utilizzarli
per le opere pubbliche. Così si alimenta la crisi del settore edilizio»
di Francesco Fain wCORMONS Il colmo per
un amministratore? Avere i soldi per portare a
compimento una o più opere pubbliche ma
non poterlo fare perché "non si può", perché
quei soldi devono rimanere in banca.
Sembra una barzelletta ma è la verità. Questa
è la distorsione introdotta dal Patto di stabilità
che blocca (l' abbiamo scritto ampiamente nei
giorni scorsi) 20 milioni di euro di opere
pubbliche programmate, tanto per fare un
esempio, dalla Provincia. E a C o r m ò n s l a
situazione com' è?
Anche quella municipalità soffre per i lacci
imposti da questa regolamentazione. Le
parole del sindaco Luciano Patat in questa
brevissima chiacchierata sono illuminanti.
Sindaco, che ripercussioni ha il Patto di
stabilità per la vostra municipalità?
Guardi, ripeto una considerazione che feci
qualche tempo fa. È una vicenda da incubo. È
anche difficile spiegare cos' è il Patto di
stabilità: scusate, cari cittadini, abbiamo i soldi
in cassa e non possiamo utilizzarli per
realizzare le opere pubbliche. È una cosa
incomprensibile. Penso sia frustrante
amministrare in questa maniera. Sì, è
complicato, è difficile ed è anche frustrante governare così perché vorremmo risolvere i problemi ma
non siamo messi nelle condizioni di farlo. Diventa sempre più complicato dare risposte positive alle
persone che hanno bisogno. Fra tagli, burocrazia, manovre c' è da impazzire.
Quanti soldi non potete utilizzare a causa del famigerato Patto?
Premetto: il mio è un calcolo spannometrico e non ha nessuna pretesa di essere preciso al centesimo.
Comunque, diciamo che avremmo potuto condurre in porto opere pubbliche per un milione e mezzo di
euro ma non lo possiamo fare: i soldi devono rimanere in banca.
Una condizione allucinante...
Direi di più, è un meccanismo infernale che, lo ripeto, è difficilissimo da spiegare al comune cittadino.
Guardi, lo può scrivere tranquillamente, il Patto di stabilità è un' assurdità e una vergogna. Siamo stati
bravi ad ottenere finanziamenti per questa o quella opera pubblica ma siamo nelle condizioni di poter
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utilizzare quei soldi. Più ci penso e più mi arrabbio.
Alla prova dei fatti, cos' è bloccato?
Tutto. Perché gli spazi finanziari che ci vengono concessi di tanto in tanto non sono minimamente
sufficienti a coprire tutte le necessità. Non possiamo asfaltare le strade, non ci permettono di rifare i
marciapiedi, non possiamo accogliere le sacrosante richieste dei cittadini che ci chiedono più
manutenzione, maggiore attenzione alle buche e all' illuminazione pubblica. E c' è un altro elemento non
secondario.
Quale?
I Comuni potrebbero aiutare le imprese edili, appaltando i lavori. Ma non possono farlo.
Quindi, il danno è doppio: per gli enti locali che non sanno dove sbattere la testa e per l' economia
isontina. Vogliamo fare qualcosa?
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
SOLIDARIETà.
Caritas, raccolti oltre 5 mila chili di alimenti
I prodotti saranno distribuiti gratuitamente alle famiglie e alle persone in difficoltà.
Oltre 5 mila chili di generi alimentari raccolti in
meno di dodici ore. Prodotti che saranno
distribuiti, attraverso i punti di distribuzione
della Caritas diocesana, alle famiglie e ai
soggetti in difficoltà: è il confortante risultato
dell' iniziativa promossa alla fine di marzo
proprio dall' ente caritativo della Diocesi e da
Coop Nordest e dai distretti locali dei soci
delle cooperative. Complessivamente sono
stati raccolti 5 mila 224 chilogrammi tra latte,
zucchero, olio, pelati, legumi e pasta.
In particolare all' Ipercoop del centro
commerciale Tiare Shopping di Villesse, i
clienti hanno lasciato ai volontari che
prestavano servizio per l' iniziativa un totale di
2 mila 217 chilogrammi, nel supermercato
Coop di Lungo Isonzo Argentina a Gorizia
sono stati raccolti mille 103 chilogrammi di
generi alimenti, alla Coop Consumatori di
Cormòns mille 247 chili e infine a Monfalcone
657 chili. «La nostra gratitudine ­ si legge in
una nota dell' Arcidiocesi ­ va alla Coop
Consumatori del Friuli Venezia Giulia che ha
organizzato la raccolta in questo momento in
cui l' Unione Europea ha chiuso i suoi aiuti
alimentari tramite l' Agea.
Grazie a tutti coloro che hanno voluto donare
alimenti alle Caritas della provincia d i Gorizia». All' iniziativa hanno partecipato come volontari soci
Coop Consumatori, la Confraternita Misericordia, la Protezione Civile, i volontari delle comunità
parrocchiali. «Tutti loro hanno donato una parte del loro sabato per mettersi a servizio raccogliendo le
donazioni alimentari, invitando i clienti ad aderire alla raccolta, trasportando gli alimenti raccolti ­
commentano da via Arcivescovado ­. Un ringraziamento speciale va ai giovan,i tra i quali ricordiamo i
gruppi scout della zona Gorizia dell' Agesci, e agli studenti della classe 3a AS dell' Istituto Cossar e del
Polo lieale di Gorizia».
In un secondo momento ha aderito all' iniziativa anche l' Ipersimply di Monfalcone, che ha organizzato
una raccolta di alimenti per l' Emporio della solidarietà della città dei cantieri, prossimo all' apertura: in
questo caso sono stati raccolti ben 2 mila 205 chili di generi alimentari.
I prodotti saranno distribuiti gratuitamente nei punti Caritas e nell' Emporio della Solidarietà di via Faiti,
a Gorizia, che offre un supporto fattivo a mille 200 persone. In meno di tre anni la struttura ha accolto
oltre 2 mila 100 utenti, distribuendo gratuitamente prodotti di prima necessità a soggetti alle prese con
disagio economico e sociale per un valore complessivo di circa 425 mila euro.
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Messaggero Veneto (ed.
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(chr.s.
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
Parte la stagione balneare, oggi sarà festa
grado.
L' Isola del sole oggi inaugura ufficialmente la
stagione balneare 2014. La cerimonia, come
da tradizione, si terrà questo pomeriggio, a
partire dalle 16.40, all' ingresso principale
della spiaggia, in viale Dante 72. L' evento,
molto atteso anche dai turisti, è organizzato
dalla Regione Fvg, dal Comune di Grado,
dalla Provincia di Gorizia, da Turismo Fvg, dal
Movimento turismo del vino Fvg e dall'
associazione Banda civica di Grado. Il
programma è particolarmente ricco. Alle 16.40
la banda civica Città di Grado di Grado, diretta
dal maestro Nevio Lestuzzi, sfilerà lungo i viali
e la spiaggia mentre alle 17 si esibirà in un
concerto.
Alle 17.30 interverranno le autorità (ad aprire
gli interventi sarà il presidente della Grado
Impianti Turistici, avvocato Marino De Grassi)
e alle 18.10 alzabandiera e inno nazionale.
Chiuderà la tradizionale cerimonia, alle 18.15,
"Libiam ne' lieti calici", brindisi in
collaborazione con il Movimento turismo del
vino Fvg. (e.m.
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Primorski dnevnik
Gorizia
Gradbenitvo naj se usmeri v obnovo in ekoloke
gradnje
Tudi goriko gradbenitvo je v letu 2013 sledilo
vsedravnemu negativnemu trendu z upadom
tevila delovnih ur, zaposlenih delavcev in
podjetij, vpisanih v socialno­skrbstveno
ustanovo delavcev gradbenega sektorja (it.
Cassa edile), poveal pa se je odstotek ur
dopolnilne blagajne, iz tega nezavidljivega
poloaja pa se je mogoe reiti s korenito prenovo
filozofije gradbenitva, ki mora biti usmerjeno
ne ve toliko v gradnjo novih objektov kolikor v
obnavljanje e obstojeih, a dotrajanih stavb, pa
tudi v okolju prijazne in energetsko varne
gradnje. Poleg tega ni mogoe se boriti proti
krizi z zmanjevanjem pla delavcev, ampak s
posegi na podroju obdavitve dela, s stalnim
izobraevanjem delavcev ter z zagotavljanjem
varnosti na delovnem mestu ter preventivo in
bojem proti poklicnim boleznim. Tako meni
goriki tajnik sindikata gradbenih delavcev
Feneal Uil Andrea Di Giacomo, ki je bil v torek
na 16. kongresu tega podronega sindikata, ki
je potekal v Mou, potrjen na tem mestu za
prihodnja tiri leta. V lanskem letu je gradbeni
sektor na Gorikem zabeleil 15,10­odstotni
padec tevila delovnih ur, 5,35­odstotni padec
tevila delavcev in 1,09­odstotni padec tevila
podjetij, vpisanih v socialnoskrbstveno
ustanovo. e pa se upoteva obdobje, ki gre od leta 2008, se pravi od leta zaetka gospodarske krize, je
mogoe ugotoviti, da je tevilo gradbenih podjetij upadlo za dvajset odstotkov (od 338 na 270), tevilo
zaposlenih delavcev za 12 odstotkov (leta 2008 jih je bilo 1357, danes pa jih je 1196, tevilo delovnih ur
pa za 32 odstotkov. Edini porast gre beleiti pri urah dopolnilne blagajne, katerih tevilo se je povealo za
44 odstotkov, ugotavlja Di Giacomo, ki napoveduje, da se bo tak trend al nadaljeval, saj so se prav pred
nedavnim zakljuila dela za gradnjo avtocestnega odseka Vile­Gorica oz. za gradnjo trgovskega sredia
Tiare pri Vileu. Z zaprtjem gradbia pri centru Tiare bo socialno­skrbstvena ustanova utrpela 5,5­
odstotno zmanjanje nartovanih prihodkov, z dokonanjem avtocestnega odseka pa 10­odstotno
zmanjanje. Skupaj z gradbenitvom na Gorikem trpita tudi mizarski in pohitveni sektor na obmoju
Mariana in Krmina, ki se je obdral na povrju zahvaljujo se olajavam, vendar se za letonje leto
napoveduje nadaljevanje negativnega trenda, edino podjetje, ki je relativno na varnem, je Ilcam s
svojimi petsto delavci. e se povrnemo na tevilke iz leta 2013, je treba zabeleiti tudi 13­odstotno znianje
pla. Pri delavcih se je zmanjalo tudi tevilo vajencev, medtem ko se je povealo tevilo splonih in
kvalificiranih delavcev, povealo se je tudi tevilo tujih delavcev, ki so lani predstavljali kar 46,84 odstotka
vseh delavcev v gradbenitvu. V zadnjem dveletju je slubo izgubilo 390 delavcev, tevilo podjetij pa je v
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Primorski dnevnik
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FJK od 15.980 padlo na 15.278, najveji padec pa so zabeleili v goriki pokrajini. Gre preteno za majhna
ali zelo majhna gradbena podjetja, ki so tiho prenehala delovati, le­teh pa je veina. Za izhod iz tega
kriznega poloaja so po mnenju Di Giacoma potrebni nujni ukrepi, kot npr. omilitev omejitev pakta
stabilnosti, spotovanje plailnih rokov javnih uprav, obnova kreditov za gradnjo zasebnih stanovanjskih hi
ter za vzdrevanje in prenavljanje, poenostavitev postopka za vlaganje in ponovni zagon javnih investicij.
V prvi vrsti pa je treba misliti, bolj kot na nove gradnje, na obnovo, vzdrevanje in energetsko varnost e
obstojeih stavb, v prvi vrsti ol. Predvsem bi se morali usmeriti v okolju prijazne in energetsko varne
gradnje, vse to pa predstavlja za gradbeni sektor pravo revolucijo, ki temelji na t.i. »selektivnem
nazadovanju«. Di Giacomo ugotavlja tenjo po zoperstavljanju krizi s krenjem pla, kar pa je zanj prava
norost, saj se s krenjem pla kri tudi kupna mo ljudi in posledino pride do zaustavitve gospodarstva. V
nasprotju s tem bi bilo treba posei na podroju obdavitve dela, prilagoditi davek na dodano vrednost
evropskim standardom in zniati dajatve pri nakupu pohitva za mlade pare in stare samohranilce z
majhnimi otroki. Poleg tega je treba vlagati v stalno izobraevanje in usposabljanje delavcev ter skrbeti
za varnost na delovnem mestu, predvsem pa za prepreevanje poklicnih bolezni, ki so v porastu, a se
jim ne posvea veliko pozornosti.
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Zbrali ve kot 7000 kg hrane za potrebne
Pred tedni so v nekaterih trgovinah zveze
zadrug Coop Nordest in Ipersimply na
Gorikem zbrali nad 7000 kilogramov hrane, ki
jo bodo potrebnim posameznikom in druinam ­
tako italijanskim kot tujim dravljanom, ki so se
zaradi gospodarske krize znali v stiski ­ delili v
Emporiju solidarnosti Karitas v Gorici in v
nastajajoem sorodnem emporiju, ki bo svoja
vrata odprl v Triu ter v centrih Karitas
posameznih upnij gorike nadkofije. Do iroke
solidarnostne akcije je prilo preteklega 29.
marca, ko so zbrali 5224 kilogramov
raznorazne hrane, od mleka, sladkorja in olja
pa do paradinikov, stronic in testenin. V
veletrgovini Ipercoop v novem trgovskem
srediu Tiare v Vileu so na primer nabrali 2217
kg, v veletrgovini Coop na sokem nabreju v
Gorici 1103 kg, v veletrgovini Coop
Consumatori v Krminu 1247 kg in v Triu 657
kg, katerim je treba dodati e 2205 kg hrane, ki
so jih nabrali v triki trgovini Ipersimply. Vse to
pie v tiskovnem sporoilu gorike Karitas, ki se
zahvaljuje vsem, ki so sodelovali pri akciji, v
prvi vrsti zdruenju Coop Consumatori Furlanije
Julijske krajine, ki je priredilo nabiralno akcijo
v trenutku, ko je Evropska unija prenehala
nuditi pomo v hrani preko agencije Agea, pa
tudi vsem tistim, ki so eleli darovati hrano. Med te spadajo lani zdruenja Coop Consumatori, bratovine
Misericordia, Civilne zaite, prostovoljci v upnijskih skupnostih, skavti zdruenja Agesci ter dijaki zavoda
Cossar in gorikega licejskega pola
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